Home Scenari Auto elettriche: la guida a ZTL e parcheggi in 12 città

Auto elettriche: la guida a ZTL e parcheggi in 12 città

33

Città che vai regole (diverse) che trovi su auto elettriche e accessibilità alla ZTL e gratuità dei parcheggi. C’è chi come Torino offre ZTL libera alle BEV anche per i non residenti ma il parcheggio si paga tutto, non così a Bologna dove il risparmio annuale, viste le tariffe, può essere notevole. Abbiamo ricostruito una mappa dedicata ai servizi offerti dalle città metropolitane italiane.

A Roma gratis sosta e ZTL

Nella Capitale il Comune ha innestato la marcia indietro rispetto all’intenzione di bloccare diesel Euro 4 ed Euro 3 a benzina, ma i veicoli Euro 0, 1 e 2 (benzina e diesel) e 3 (diesel) dal lunedì al sabato non possono accedere, circolare o sostare all’interno della fascia verde. Anche se esistono delle deroghe.

Una 500 elettrica a Roma dove le BEV possono entrare liberamente in ZTL e non pagano la sosta

Vediamo, invece, le agevolazioni per i veicoli elettrici e ibridi che possono “liberamente e gratuitamente sostare all’interno delle aree tariffate previa registrazione“. Non è necessario esporre alcun contrassegno identificativo. Attenzione i veicoli “con sistema di alimentazione Dual-Fuel e Mixed-Fuel non sono considerati ibridi.

Non si paga la sosta ed è gratuita anche la ZTL: “I veicoli elettrici possono liberamente e gratuitamente circolare all’interno di tutte le ZTL di Roma, senza che venga rilasciato un contrassegno cartaceo“. Cliccate sui link per maggiori informazioni sulla sosta e sull’accesso alla ZTL.

La sosta non si paga neanche a Milano, gratis l’accesso all’Area C

milano centro
A Milano gli incentivi si alternano con le restrizioni per le auto più inquinanti

I proprietari dei veicoli elettrici e ibridi, specificano con emissione di CO2 ≤ 50 g/km, a Milano (anche non residenti, le specifiche nei link) possono richiedere il permesso per sostare gratuitamente. Più nel dettaglio: negli spazi gialli riservati ai residenti e in quelli blu destinati alla sosta a pagamento.

Con la BEV non si paga per l’ingresso in Area C. Per chi ha scelto la batteria si tratta di un bel risparmio, alcune ibride pagano (con il contributo emissivo di CO2 >100 g/Km) altre no. Non è necessario richiedere un permesso, ma se l’auto elettrica è stata acquistata di recente consigliano di scrivere a MTA.UfficioAreaC@comune.milano.it con i dati dell’auto, documento di identità e chiedendo il censimento del veicolo. Per tutte le info clicca su sosta e ZTL/AREA C.

A Napoli in attesa di delibera

Nel capoluogo campano le agevolazioni si sono fermate Il 31 dicembre 2023. Ora si paga. Come si legge nel sito e come ci spiegano dall’ufficio stampa di ANM – l’azienda del trasporto pubblico locale – c’è da aspettare una delibera per confermare o meno il libero e gratuito accesso alla ZTL e la sosta gratuita sulle strisce blu delle auto elettriche. Le ibride pagavano mentre per le BEV era sufficiente un contributo da 10 euro.

Tra le iniziative a favore di una mobilità meno inquinante ricordiamo: “Il transito dei veicoli elettrici in regime di car sharing in tutte le corsie preferenziali del Comune di Napoli”.  Qui il link con la comunicazione sulla delibera.

A Palermo è necessaria l’iscrizione nella lista bianca

I palermitani con auto elettrica devono iscriversi nella lista bianca comunale per ottenere il pass gratuito che oltre il transito libero nella ZTL Centrale permette il diritto di sosta gratuita nelle strade interne alla stessa.

Per tutte le informazioni necessarie ad ottenere il permesso cliccare sul link.

Bologna promossa per la comunicazione

Un segnala che indice l’inizio della ZTL nel centro storico di Bologna (foto: Comune di Bologna).

Non si paga nel territorio comunale di Bologna. Chi guida veicoli elettrici è autorizzata a sostare gratuitamente sulle strisce blu (comprese le aree “a rotazione”). Per quanto riguarda la circolazione è possibile: “Nella zona a traffico limitato del centro storico, nella zona T, nelle zone speciali (controllate 0-24): Università, San Francesco-Pratello, Moline-Capo di Lucca (accesso consentito alla sola zona non APU)”. Il cuore della città a emissioni zero.

Per ottenere il contrassegno e per tutte le informazioni specifiche il Comune ha realizzato una pagina web dedicata. Una comunicazione chiara, questo il link.

A Firenze il pass vale 5 anni

Gratis accesso e sosta in ZTL per i fiorentini e soprattutto il pass vale 5 anni così da evitare il rinnovo annuale. Vediamo cosa offre l’amministrazione comunale che ha di recente approvato il nuovo bando con generosi incentivi per chi acquista un’auto elettrica (leggi qui).

Divieti circolazione Ztl
Fuori le auto inquinanti dalla Ztl di Firenze

I veicoli esclusivamente elettrici a 3 e 4 ruote possono ottenere un’autorizzazione al transito e alla sosta in ZTL tramite inserimento in Lista Bianca. L’autorizzazione, da richiedere sul portale, non onerosa, avrà validità di 5 anni, rinnovabili su richiesta dell’interessato. La sosta è consentita anche negli spazi dei residenti, con esposizione dell’autorizzazione ben visibile sul cruscotto del veicolo”. Bene anche la scelta, comune a Bologna, di dedicare una pagina speciale alla mobilità elettrica.

A Venezia si multano le barche elettriche, si agevolano le auto a batteria

Una stazione di ricarica Enel X Way in via Giovanni da Verrazzano, a Venezia. (foto: ChargeMap).

In Laguna abbiamo documentato la vita difficile di chi naviga con le barche elettriche (leggi qui), ma in terraferma vi è una politica favorevole all’elettrico. A iniziare dall’accesso alla Ztl (al link le informazioni).

Come si legge nel sito di Actv dal 2010 le auto elettriche sono esenti dal pagamento dei parcheggi sulle strisce blu.

Parcheggi gratuiti e accesso libero in ZTL a Cagliari

Nel sito del Comune spiegano in modo molto chiaro i diritti degli automobilisti elettrici: ”Possono ottenere il pass valido oltre che per il transito nelle ZTL anche per la sosta gratuita nei parcheggi a pagamento di superficie gestiti dai concessionari Parkar e Apcoa esclusa l’area portuale, di competenza del demanio marittimo”. Tutto chiaro, ma più info al link.

A Genova contrassegno valido un anno

Ai genovesi viene rilasciato un contrassegno gratuito e con validità annuale per l’accesso e la sosta in tutte le ZTL del territorio cittadino. L’abbonamento annuale vale in tutte le zone “Blu Area” (esclusi gli stalli in zona P). Si deve richiedere di persona a Genova Parcheggi. Le info al link.

A Torino si paga la sosta ma ZTL libera anche per i non residenti

I torinesi pagano la sosta anche con l’auto elettrica, ma rispetto alle altre città metropolitane permettono la circolazione in ZTL anche ai veicoli elettrici dei non residenti. Il pass ha validità di due anni, si pagano 16 euro di bollo.

E’ prevista la possibilità di richiedere l’ esenzione a posteriori per transiti occasionali, al massimo per 12 volte l’anno. Per tutte le informazioni cliccare sul link.

A Reggio Calabria un pass da 25 euro

Nel capoluogo calabrese le auto elettriche possono sostare gratuitamente.  Basta fare la richiesta e pagare 25 euro per i diritti di segreteria. Al link come fare per ottenere il pass.

Gratuità a Catania, pagano gli ibridi

A Catania accesso libero alla ZTL e gratuità della sosta. Nel 2023 concessa solo alle auto full electric: “Dal primo gennaio 2023 la sosta gratuita sarà consentita ai soli veicoli e mezzi totalmente elettrici, e quindi a emissioni zero, con riferimento ai soli residenti nel Comune di Catania. I veicoli e mezzi ibridi sono tenuti al pagamento della tariffa di sosta”. Per tutti le informazioni, cliccare sul link.

Gratis anche a Messina

Per circolare liberamente nella ZTL i messinesi devono chiedere un’autorizzazione al Comune: “Entro tre giorni lavorativi riceverete una notifica a mezzo mail ed sms che vi informerà che il vostro Pass ZTL è pronto, e potrete ritirarlo presso il nostro Front Office in Via La Farina n. 336”. Per saperne di più clicca qui.

A Bari non ci sono agevolazioni

A Bari abbiamo sentito la sala operativa della polizia municipale: “La nostra ZTL è limitata al centro storico, è molto piccolo, basta parcheggiare all’esterno e si gira facilmente a piedi. Si può poi entrare nei varchi in determinati orari”. Accesso consentito a tutti a prescindere dal sistema di propulsione.

Abbiamo poi letto un comunicato stampa del Comune: L’accesso dei veicoli a propulsione elettrica o ibrida sarà consentito ma condizionato al possesso dell’autorizzazione d’accesso alla ZTL e alle seguenti condizioni: per accedere all’interno della ZTL potranno utilizzare i varchi V1, V2; V3, V4 e V5; potranno percorrere esclusivamente le c.d. “strade azzurre”; non potranno sostare all’interno della ZTL“. Sembra di capire che si entra, oltre negli orari consentiti, solo se si ha già un’autorizzazione.

-Iscriviti alla Newsletter e al nostro canale YouTube

Webinar
Apri commenti

33 COMMENTI

  1. Il premio strozzino d’oro comunque lo vince Pisa.
    Permesso annuale solo di persona, costa €16 di marca da bollo (una tantum) + €101 annuali da pagare con carta di credito o bancomat!
    Sabato e domenica chiusi, mica sono una città turistica…
    Conviene entrare e rischiare la multa, ma tutto sommato io vado a Livorno molto più volentieri (permesso ottenuto gratuitamente online in 1 giorno lavorativo inviando copia del libretto di circolazione).

  2. Nella speranza che anche questo commento non venga censurato e che ci sia libertà per tutti per esprimere il proprio pensiero, anche se scomodo all’amministratore di questo sito, vorrei andare contro corrente di fronte a tutti questi commenti che mi sembrano tutti provenienti da una certa area di gente, da una certo livello sociale, mi riferisco ovviamente a quello economico.
    Perchè è inutile fingere o cercare di nascondere questa cosa, chi oggi si è comprato l’auto elettrica è perchè ha soldi in abbondanza, chi la usa come seconda macchina, e infatti si leggono molti commenti in questo ambito.
    Auto elettriche che la stragrande maggioranza dei cittadini italiani non si può assolutamente permettere.
    Di conseguenza, il discorso di assicurare i parcheggi gratuiti e al circolazione libera vada guarda caso soltanto a favore di aqeste persone già benestanti e avvantaggiate su altri fronti, privilegiarle oltrettutto anche su questa cosa, mi sembra davvero di creare ancor più una discriminazione ulteriore nei confronti del ceto sociale medio-povero.
    Conosco una persona che lavora in centro a Padova che proprio per poter parcheggiare gratuitamente, ma soprattutto per trovarsi facilmente un parcheggio libero, ha colto l’occasione di rottamare la sua auto. Sicuramene questa cosa si sta diffondendo anche in altre località.

    • Ma quale censura. Si leggono commenti contrapposti, idee molto diverse. Ha scritto delle cose non condivisibili. Soprattutto con i primi incentivi, fino a 8mila euro, in tanti hanno comprato auto elettriche sui 20mila euro e con i risparmi di bollo, carburante, tagliandi con costi anche minori di auto termiche. Quindi non è vero quello che dice lei. poi ci sono persone che possono comprarsi solo usato a poche migliaia di euro, ma si tratta di una fetta di consumatori. Per il nuovo si spendono minimo sui 15mila euro e con i nuovi incentivi in arrivo, speriamo di non essere smentiti, un’utilitaria elettrica costerà meno di una termica. Se parliamo di altre categorie parliamo di persone senza problemi economici. Lei cita il conoscente di Padova? Io le posso citare decine di persone che conosco e sono pensionati, operari, impiegati che hanno comprato elettrico con reddito medio bassi. Quindi non condivido gran parte delle cose che scrive.

    • Censura? Non mi pare, il suo commento si legge.
      Semmai deve passare prima la moderazione, e ci vuole qualche minuto perché una persona legga le cagate che scrive e le approvi.
      Cagate sì, perché mentre si arroga di parlare a nome di tutti quelli che hanno un reddito medio-basso, quelli più furbi di lei si son già svegliati e hanno preso gli incentivi, sconti delle case e girano in elettrico felici e contenti con utilitarie che non hanno nulla da invidiare alle termiche di pari fascia, anzi… Costano a listino un po’ di più? Sicuramente, è normale che le innovazioni si paghino, è sempre stato così, ma da qui a dire che un normalissimo impiegato non se le possa permettere ce ne passa!
      Se lei non è stato così furbo e veloce, non è colpa degli altri ma solo sua!

      • eccovi, qui come volevasi dimostrare.
        I vostri commenti da arroganti ricconi insultanti godono di libertà assoluta. Se fossero fatti dall’altra parte repliche del genere, sarebbero state all’istante polverizzate.
        La verità scoccia, da parecchio fastidio, viva l’ipocrisia quindi.
        La censura non esiste dentro questo sito??? No, figuriamoci…. è solo una costante (e non mi riferisco a post con insulti ovviamente, inutile fingere e far finta di non sapere o peggio negare)

        • I suoi commenti non sono mai stati censurati (teniamo conto anche di quelli). Quindi lei parte con il piede sbagliato: se continua con questo tono, dal prossimo finirà effettivamente nel cestino. E non ci mancherà.

        • Ha liberamente potuto dire la sua ma continue con le accuse di censura e insulta pure: arroganti ricconi insultanti godono di libertà assoluta. Quindi la libertà di espressione vale solo per lei

    • // chi oggi si è comprato l’auto elettrica è perchè ha soldi in abbondanza, chi la usa come seconda macchina, … //

      Eccomi qua, beccato in pieno. Ebbene sì, io e mia moglie siamo due ricchi lavoratori dipendenti che abitano in un ricco appartamento in un ancor più ricco condominio di edilizia popolare dotato di un ricchissimo garage addirittura fornito di energia elettrica!
      E sì, per me come “seconda auto” (la prima è la costosissima Ford Ecosport 1.0 benzina del 2018 di mia moglie, segmento B), soprattutto per recarmi al lavoro nella città vicina a quella in cui abitiamo (circa 40 km a/r), ad aprile 2022 ho preso l’auto elettrica, una Renault Zoe, sempre segmento B.
      “E chissà quanto l’avrà pagata quell’auto!” già la sento dire. Le chiedo: ha presente quanto costa di listino una VW Polo? Glielo dico io: da circa 23.000 € del modello base (ma base-base…) fino a quasi 30.000 € per qualche comfort di bordo in più. E la mia Zoe? Di listino costava la FOLLIA (sono il primo a dirlo!) ben 39.000 €, ma, grazie agli incentivi con rottamazione statali e del mio comune nonché ad un robusto “sconto pronta consegna” (vabbé, circa… due mesi di attesa!) della casa, il prezzo è crollato a 26.000 €. In pieno segmento B, insomma.
      Certo, per noi ricchi lavoratori dipendenti ecc. ecc. è stata una passeggiata mettere da parte quella cifra e avremmo potuto prenderci una Bentley al posto di quel coso elettrico, ma del resto cosa vuole, noi ricchi siamo fatti così… 🙂

  3. Ho una EV e giro per tutto il nord Italia, è vergognoso che non ci siano regole uguali per tutti i comuni e che sia necessario registrarsi o pagare o fare altre cose. Esiste la targa!
    Siamo un paese di furbacchioni che complicano la vita per riuscire a dare le multe, se una EV non inquina a Milano sarà così anche a Palermo!

  4. Io ho una domanda su cui mi piacerebbe avere un parere legale: se tra noi c’è qualche avvocato esperto di Codice della Strada… 😊

    Il Codice, all’art 7, comma 9-bis, recita: “Nel delimitare le zone di cui al comma 9 [aree pedonali, ZTL, ecc, Ndr] i comuni consentono, in ogni caso, l’accesso libero a tali zone ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida”

    Tenendo conto:
    — che il comma citato riporta l’espressione “in ogni caso”;
    — che il numero di targa di un veicolo consente alle forze dell’ordine di risalire, tra gli altri dati, anche al tipo di alimentazione;
    — che la carta di circolazione riporta sia il numero di targa che (foglio 2) il tipo di alimentazione del veicolo;
    chiedo cortesemente di capire in forza di quale altra legge un Comune può obbligare il possessore di BEV a richiedere un permesso per entrare in una ZTL in cui, a norma dell’art. 7, comma 9-bis, “in ogni caso” l’accesso gli è consentito?
    Accetterei senza alcun problema, per facilitare l’accertamento visivo da parte di un agente a veicolo parcheggiato, di esporre fotocopia del foglio 2 della carta di circolazione.
    Ma, a fronte della verificabilità immediata per via telematica e su scala nazionale del fatto che ad una data targa corrisponda o meno un veicolo ad alimentazione elettrica, trovo che sia una richiesta del tutto ridondante che occorra notificare ad un Comune che un dato veicolo è ad alimentazione elettrica quando il Comune ha già tutto gli strumenti necessari per verificarlo come e quando ritenga necessario.
    La domanda, ripeto, è: quale altra legge invalida l’espressione “in ogni caso” dell’art. 7,comma 9-bis,ho CdS e legittima i Comuni a richiedere un’informazione di cui è già in possesso?
    Grazie!

    • Premesso che una laurea in Giurisprudenza ce l’ho ma non sono avvocato, ho trovato un contributo di un avvocato amministrativa che per inciso è stato anche assessore all’urbanistica della mia città (ed è figlio di un ex sindaco). Ti lascio il link all’articolo completo https://www.dirittopa.it/it/interventi/ambiente/finanziaria-2019-auto-elettriche-e-ibride-in-aree-pedonali-e-zone-a-traffico-limitato/ ma se vuoi un TLDR: la questione è tutta in quel “nel delimitare”, ovvero, non riguarderebbe le ZTL già istituite/create prima del 2018, anno in cui è entrato in vigore il comma 9-bis, ma obbligherebbe la giunta in caso di creazione di una nuova ZTL (andrebbe letto come “nell’atto di delimitare”, ma se è già delimitata, nisba). C’è poi una ulteriore questione se quel “libero”, che tu traduci in “consentito”, non debba invece intendersi come “gratuito” (la famosa questione del free software, in questo caso ribaltata 😉 ).

  5. Una cosa non mi è chiara, nemmeno visitando il sito del comune di Milano.
    Per parcheggiare gratis nelle strisce blu bisogna compilare un modulo, mettere una carta da bollo e mandare il tutto all’indirizzo email scritto nel sito.
    Per entrare in Area C invece? Bisogna registrarsi con qualche modulo o, come nel mio caso, con una pure elettrica entri e basta?
    Anche se è il capoluogo di provincia più piccolo dell’Emilia vorrei segnalare che a Reggio Emilia si può entrare in ZTL previa registrazione e si può parcheggiare nelle strisce blu esponendo il tagliando che consegneranno all’ufficio preposto.
    Come ho già letto in altre risposte ai commenti, sono presenti nell’elenco solo le città metropolitane, ma vorrei segnalare che il permesso che danno a Reggio Emilia è valido, previa registrazione sul sito, anche a Bologna. Mentre a Parma e a Modena no… Mistero…

    • Eccomi Denis, per le auto elettriche non c’è necessità di registrazione, dato che conferma l’ampia variabilità delle procedure nelle città metropolitane e nei Comuni, ma se si tratta di un auto elettrica appena acquistata o acquistata molti di recente consigliano di scrivere a questa mail: mta.ufficioAreaC@comune.milano.it indicando il numero di targa e allegando il documento di identità e chiedendo il censimento dell’auto. La procedura viene consigliata perchè non è immediata la comunicazione dei dati al Comune.

  6. Roma parcheggio gratis e ZTL libera

    PERO’ bisogna registrarsi ..
    -_-

    Serve lo spid per passare la targa al comune tramite internette ..
    ma io dico che c.aspita gli costava ,farlo direttamente in fase di immatricolazione
    io non lo faccio per principio ,non ho lo spid,lo avrò con il rinnovo della carta d’identità nel 2026, confido nel buon senso degli ausiliari del traffico , dato che le tesla produce solo EV

    • Mi scusi ma lo Spid ormai serve per ogni pratica, lo uso anch’io con la massima facilità e ci si mette un attimo. Molto meglio che recarsi di persona come succede in alcune città.

      • lei ha ragione
        ma nonostante io faccia l’informatico da 35 anni
        ci sono 2 cose che non ho mai digerito la PEC e lo SPID
        lo SPID con meno di 30 euro si fa online ,

        o forse proprio perchè sono un informatico credo che l’identità digitale
        debba essere fatta seriamente ,
        la carta di identità digitale è già una cosa più seria

        E poi nel caso in questione , bisognerebbe fare una regisstazione in tutti i siti di tutti i comuni Italiani in cui c’è una ZTL

        In Inghilterra hanno semplificato la cosa ,
        le targhe delle EV immatricolate negli ultimi anni sono VERDI
        e hanno le stesse agevolazioni in tutto il paese
        a loro ..
        non l’ha detto l’Europa !
        Basta poco ; che ce vò !
        😀

        • Guardi Nello sicuramente è più pratico di me e confesso che mi ha dato pure fastidio questa Spid perchè siamo già pieni di codici, password, numeri da imparare, conservare con cura, cambiare di frequente e poi la convalida via App. Ma in ogni caso meglio il sistema romano che quello di Genova dove mi hanno detto che ci si deve presentare di persona. Poi C’è Catania che offre la via online e quella cartacea. La targa verde ci sta, ma non tutti i Comuni ampliano i benefici ai non residenti, come invece fa Torino che però fa pagare la sosta, perchè i nostri centri storici sono piccoli e non vogliono troppe auto, anche se sono a emissioni zero.

          • Comunque bel casino,io a Roma mi sono registrato online con la targa ed almeno si questo nessun problema, ovviamente sono entrato con lo spid,poi vogliono fare una sorta di area c tipo Milano e qui c è una specie di rivolta popolare guidata dai soliti, insieme di novax che adesso si fanno chiamare nopass e contestano ogni cosa, veramente ci vorrebbe qualcosa a livello nazionale,un bel decreto che consentirebbe di rilasciare un pass da esporre in macchina come per gli invalidi,in modo da fare capire che quella macchina è totalmente green,ma si sa siamo in Italia e la burocrazia la fa da padrone,poi con l attuale governo,non credo che ci sarà tanto da fare,ancora agevolano i balneari ed i tassisti, figuriamoci…

          • Per me ,
            andrebbero fattre 2 Zone

            una solo pedonale a discrezione del comune per tutelare i beni artistici
            una a traffico limitato ; l’attuale ZTL ; ai veicoli non inquinanti

    • Con il rinnovo della carta d’identità avrai il CIE, non lo SPID. Che in teoria forse per il Comune può essere un’alternativa.
      Da informatico dovresti al contrario lodare la PEC e pretendere semmai che la PEC sia gratis per tutti, un servizio che vada a sostituire le caselle personali semplici che si usano nella normalità.
      Perche con il sistema PEC, la posta è certificata, si sà da dove arriva per certezza la posta, e questo eliminerebbe tonellate di spam che girano costantemente ogni giorno appesantendo di molto i server di posta che spesso vanno pure in tilt. Per non parlare poi dell’utente finale che avrebbe una pulizia di messaggi notevole in questo modo, e moltissimi messaggi phishing, trojan sarebbero in questo radicalmente bloccati in partenza.
      Anche lo SPID ha finalmente dato più sicurezza sia per chi gestisce i server sia per chi utilizza un servizio online.
      Due cose che hanno dato benefici enormi, ma ripeto la Pec andrebbe garantita a tutti gratuitamente, o quantomeno a chi possiede un ISEE sotto un certo reddito, semplificata come utilizzo, infatti attualmente è un po ostica da utilizzare, e man mano eliminata definitivamente la posta normale non certificata che è lun mezzo utilizzato spesso per atti delinquenziali e criminali.
      Stranissima quindi la sua affermazione, stupefatto di quanto lei abbia scritto in merito.

    • Il fatto che i Comuni non danno automaticamente, direttamente l’autorizzazione può essere per vari motivi. Primo dovrebberio collegarsi ogni giorno sistematicamente al sistema CED della motorizzazione per aggiornare la lista dei veicoli elettrici. Secondo preferiscono sia il cittadino a fare la richiesta, e solo in questo caso vanno a fare la verifica e ad assegnare credo anche un bollo, un certificato da applicare sul parabrezza. Terzo, per il controllo dei veicoli parcheggiati in queste aree, per i vigili è più semplice vedere se c’è il certificato sul parabrezza piuttosto che collegarsi con un loro dispositivo direttamente al Ced della motorizzazione, o comunque al Ced del Comune aggiornato. Ovviamente perchè non c’è la dovuta cultura delle digitalizzazione informatica, al contrario su questo c’è sempre molta pigrizia nell’ambito delle istituzioni pubbliche, soprattutto nel personale assunto, magari già di una certa età.
      Quarto, gli stessi assessori, dipendenti all’interno del Comune non hanno molto probabilmente nessuna voglia di dare questa libertà a tutti i possessori di queste auto elettriche di parcheggiare gratuitamente o circolare liberamente nelle ZTL, preferiscono limitare il tutto, magari perchè loro stessi se ne avvalgono.

      • dimenticavo, quinto: devono far cassa, se dovessero dispensare sempre di più parcheggi gratis ovviamente le casse del Comune ne risentirebbero.

  7. Una rettifica da fare per la sosta a Milano.
    Dal sito del Comune di Milano:

    “Chi può chiedere il permesso?
    -Persone fisiche che hanno la residenza, o il domicilio, o un centro di interesse (lavoro, studio, svago, ecc.) sul territorio del Comune di Milano
    -persone giuridiche che presentano sul territorio del Comune di Milano la propria sede legale, o un’unità locale, o un centro di interesse sul territorio cittadino del Comune di Milano.”

    • Lo aggiungiamo ma abbiamo messo i link di proposito per i dettagli visto che si tratta di tante città ed evitare cos’ di fare una cosa lunghissima che non va bene per il web

  8. “Con la BEV non si paga per l’ingresso in Area C. Per chi ha scelto la batteria si tratta di un bel risparmio. Da pochi mesi, invece, pagano le auto ibride” non è esatto: la maggior parte delle ibride plug-in ancora non paga Area C a Milano. Ad esempio la Mini Countryman di mia moglie è esente, in quanto le emissioni sono di 49g/km.

    • Le auto elettriche a Milano entrano tutte gratis. Le ibride alcune si, altre no come si legge nel sito del Comune. Grazie al suo contributo ho specificato.

      I veicoli ibridi ed elettrici sono esentati dal pagamento per l’ingresso in Area C?

      I veicoli elettrici sono esentati dal pagamento per l’ingresso in Area C.

      Fino al 30 settembre 2022 le autovetture (classe M1) ibride sono esentate dal pagamento.

      Dal 1° ottobre 2022 decorrerà il pagamento per le autovetture (classe M1) ibride con il contributo emissivo di CO2 >100 g/Km.

      Dal 1° ottobre 2023 decorrerà il pagamento per tutti gli autoveicoli ibridi diversi dalle autovetture (ovvero per le classi M2, M3, N1, N2, N3).

Rispondi