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Venezia Ztl: barche elettriche multate e “cacciati via da Canal Grande”

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nautica elettrica venezia
Veduta di Venezia

In tutta Italia i veicoli elettrici circolano  liberamente nella Ztl, a Venezia invece vengono multati. Colmo dei colmi nella zona a traffico limitato dello stesso Comune, ma in terraferma,  auto e moto elettriche hanno ingresso libero. Ma non è finita qui: ieri oltre la multa gli operatori sono stati cacciati via.

nautica elettrica venezia
Non mancano le grandi navi a Venezia

Una beffa per gli imprenditori responsabili che hanno investito in barche elettriche per non aggravare la già pessima qualità dell’aria della Laguna. Eppure non si fa niente o quasi contro il far west dei limiti di velocità che provocano il moto ondoso.

A Venezia in Ztl multano le barche elettriche e non quelle  inquinanti

Fioccano le multe per chi naviga con barche ecologiche nella Ztl. “Sto facendo collezione, abbiamo dato mandato ad un avvocato per trovare una soluzione e poter così lavorare“. Altri operatori dicono “le multe non vengono pagate perché si tratta di un regolamento vecchio“.

L’imprenditore: “Ne ho prese più d’una, ora presento ricorso”

Ecco cosa ci raccontano dalla società AQA : “Abbiamo preso le barche elettriche e abbiamo preso le multe. Sono 170 euro a botta. In tutta Italia le auto elettriche entrano in Ztl così pensavamo e speravamo anche a Venezia“. Non è andata così nonostante la dichiarazione di città capitale della sostenibilità e mille altre iniziative di comunicazione. Un paradosso in una città con forti problemi ambientali. Ma non è finita qui: “Ieri (7 giugno ndr) oltre ad aver preso l’ennesima multa, siamo trattati a malo modo e cacciati da Canal Grande”. Questo dopo un Salone nautico dove si è intonato un inno alla sostenibilità. La realtà è un’altra con la polizia municipale che ferma, blocca e multa.

L’assurdità di questa situazione è evidente.  Lo sottolineano bene gli imprenditori coinvolti: “Il nostro progetto punta a dimostrare ai veneziani che la barca elettrica girando tutti i giorni con questa tecnologia è assolutamente affidabile visto lo scetticismo che circonda questo mondo“.  Le multe non sono legate alla propulsione, ma perché non si  ha diritto di accesso alla Ztl. Un diritto  che viene invece consentito nelle altre aree italiane dove i mezzi elettrici possono entrare e hanno pure il parcheggio gratis.  A Venezia no. L’aria è super inquinata e c’è tanto inquinamento acustico creato dai motori inquinanti.  Per di più le barche interessate per contarle basta una mano. Sarebbe utile vederle in giro per testare autonomia, silenziosità, consumi.  Un test gratuito e a beneficio di tutto il sistema. Ma in troppo non voglio vedere e sentire.  Le norme non sono adeguate? Si cambino.

Venezia protesta
La manifestazione a Venezia contro l’anarchia del traffico in Laguna

Barche travolte dalle onde, cresce la rabbia contro il Far West dei limiti di velocità

Tutti lo sanno e in tanti si girano dall’altra parte. Il re è completamente nudo ma vincono altri interessi quando si parla di limiti di velocità. Poco o per niente rispettati in Laguna. Qualcuno però sta iniziando a perdere la pazienza. Le associazioni dei remieri, per esempio, che nell’ultima Vogalonga, manifestazione con 50 anni di storia, hanno visto travolte delle barche. “Ora basta” hanno detto al quotidiano La Nuova Venezia e chiedono un tavolo urgente con Comune e associazione dei tassisti.

I remieri: “Sembrava un maremoto”

Venezia protesta
I veneziani chiedono regole minime di controllo del traffico per salvare la città

I remieri hanno descritto una situazione apocalittica: “Sembrava un maremoto, con barche a motore a creare onde altissime e nessuno che controllava“. Impunità totale mentre il sindaco Luigi Brugnaro proclama la città capitale mondiale della sostenibilità. E il salone nautico green(washing) viene usato come paravento (si parla tanto di elettrico ma ci sono mega motori endotermici in mostra) nonostante non si riesca ad assicurare le condizioni minime per prevenire il moto ondoso.

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23 COMMENTI

  1. Questo articolo omette che la multa viene data in base alla targa per diporto commerciale che ha la barca, io faccio lo stesso tipo di attività e nei canali non entro perché rispetto il regolamento

  2. Trovo vergognoso con tutti i soldi che girano a Venezia, che i vaporetti siano dei diesel rumorosissimi. E’ un vero fastidio viaggiare in vaporetto. Appena tornato da Amsterdam dove tutto sta diventando elettrico, che tristezza.
    E per rispetto il pubblico ostacola anche il privato elettrico.

  3. Interessante analisi di uno che probabilmente Venezia l’ha vista si e no 2 volte nella vita.
    In centro storico non può passare nessuno tranne che barche da lavoro, che sono taxi, mezzi pubblici, trasporti, e qualche residente con il dovuto permesso, a prescindere dal mezzo a motore. Le uniche barche che sono ammesse sempre e comunque sono le barche a remi.

    Secondo punto: l’elettrico inquina un po meno del combustibile ma pur sempre inquina, e non è esente dal moto ondoso, visto che le onde vengono generate dal mezzo propulsore e dallo scafo e non dal tipo di combustibile impiegato (corrente elettrica o diesel).

    La scusa del, “eh ma nelle altre città” le altre città non sono venezia, quindi non possiamo riempire il canal grande gia superaffollato di barche con la scusa dell’ elettrico.

    • Eccolo, ben arrivato. Con me che ho visto due volte Venezia – molte di più caro signore – ci sono migliaia di veneziani che sono stanchi di questa narrazione di parte e interessata. La barca che prende le multe è una barca da lavoro di un veneziano. Quindi ha tutto il diritto di transitare nella Ztl.

      Secondo punto: i vaporetti e altri mezzi che lei difende, in pratica fa questo, fanno una puzza (sentita ancora una volta nei giorni scorsi) che le persone normalmente non sentono mai – da decenni – perché si tratta di motori che ricordano la motorizzazione più inquinante. Ma, parte la puzza e le poppate dense di fumo, si tratta di puro veleno come sanno bene i veneziani che ci vivono, che conosco e che hanno bussato in procura per far presente la pericolosità per la salute dell’aria cittadina. Come confermano svariati report. L’elettrico ha emissioni locali pari a zero. Non emette, quindi, emissioni a Venezia. Secondo la fonte che si utilizza per la produzione energetica si hanno delle emissioni, ma non riguardano i centri abitati densamente popolati.

      Sul moto ondoso caro signore migliaia di veneziani puntano il dito, come scritto anche su qualche quotidiano locale qualche giorno fa, su mezzi di trasporto veneziani che non rispettano i limiti di velocità e soprattutto contro chi non fa rispettare la legge. Le barche elettriche pur potendo raggiungere delle alte velocità navigano normalmente a velocità controllata e minore per preservare l’autonomia. Senza dimenticare che sono progettate per essere green e quindi hanno carene pensate per ridurre la creazione di onde. Visto che dice di essere veneziano poteva fare un salto al Salone e provare una delle barche elettriche e rendersi così conto ed evitare di scrivere cose senza senza pratico.

      Non è le altre città… ma una legge nazionale del 2018 che chiede di far passare i mezzi elettrici nelle Ztl.

  4. il moto ondoso non sparisce con il motore elettrico,la ZTL di Venezia è una cosa ben diversa dalla ZTL di una città dove circolano auto

    • Le barche elettriche tengono andature limitate per preservare l’autonomia e sono progettate di solito per produrre meno onda. L’articolo fa riferimento sia alla Ztl sia al resto della città profondamente ferita dal moto ondoso come hanno testimoniato migliaia di persone che hanno chiesto per questo motivo un incontro al Sindaco. In pratica non si vedono azioni per ridurre l’inquinamento ed è sotto gli occhi di tutti il non rispetto dei limiti di velocità.

  5. L’articolo non spiega il motivo della multa. A Venezia possono circolare solo le barche con targa VE, non credo sia una discriminante il fatto che sia elettrica o meno.

    • Ho integrato. Il problema burocraticamente legato alla targa non cambia di una virgola il problema. Nelle Ztl italiane, c’è anche una legge nazionale, i mezzi elettrici circolano liberamente e hanno anche i parcheggi gratuiti. A Venezia no.

      Venezia oltre che essere patrimonio nazionale e dell’Umanità è più fragile perché oltre all’aria pessima data anche dai motori endotermici espone i residenti all’inquinamento acustico (sempre dei motori endotermici) e amplifica il moto ondoso che sta rovinando la città e i monumenti artistici che tutto il mondo ci invidia.

      Se non si riesce a far circolare barche con molto minore impatto ambientale nonostante la gravità della situazione siamo messi veramente male.

      • Gian però nonostante la legge nazionale le auto elettriche non possono entrare in molte Ztl. Anzi, in verità lo prevede proprio la legge che l’ultima parola spetta ai comuni, diversamente alcune Ztl sarebbero invase dalle auto con enormi file e disagi per i residenti che impiegherebbero più tempo per tornare a casa e ripartire. Qui in Toscana tanti comuni hanno le Ztl chiuse alle elettriche, anche vicino a dove abito io. Non mi sorprende sinceramente che Venezia stia ancora valutando se è come aprirsi alle barche elettriche.

        • Eccomi Enzo, però come puoi vedere dal link di Motus-E le grandi città metropolitane permettono l’accesso libero e spesso il parcheggio gratuito all’elettrico https://www.motus-e.org/utilita/incentivi-nazionali?filtroRegione=Toscana&stato_rn=#anchor1

          Quindi le città metropolitane dove è più forte il parcheggio seguono lo spirito della legge. A Venezia il problema è gravissimo visto che sono in circolazione barche con motori super inquinanti che a terra sarebbero subito sequestrati senza se e senza ma. In ogni grande città ci sono centinaia di auto elettriche, a Venezia sono pochissime le barche elettriche. Ostacolarle è una grave atto di miopia politica e risponde ad altri criteri che non sono quelli della salute pubblica. Far circolare le barche elettriche sarebbe un test per valutare la tecnologia quelli che non si fanno sul trasporto pubblico. Non hanno scusanti.

      • Qui da noi i mezzi elettrici viaggiano nelle ZTL solo se residenti o se lavorano al interno della ZTL salvo richiesta scritta con invio di tessera , tutte le altre sono escluse, purtroppo in Italia c’è l’autonomia dei comuni che possono decidere diversamente dalle leggi statali in fatto di restrizioni 🤷
        Viva Italia dei pagliacci 😢😢

    • Sarebbe un grandissimo successo per il 2035 nonostante la pessima qualità dell’aria che si respira in Laguna

        • Ma sta scherzando? Solo i veneziani possono parlare di Venezia, per di più patrimonio dell’Umanità?

          Come può vedere dalle foto e dai link sono migliaia i veneziani scesi in piazza, anzi a bordo delle loro piccole barche, per chiedere il rispetto dei limiti di velocità e l’utilizzo dei motori ecologici.

          • Prendiamo parola tutti, senza nessun problema. La terra è una ed è di tutti noi.

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