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Zapp i300, lo scooter elettrico che sfida le moto

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Debutto col botto per lo scooter elettrico super prestazionale della start up inglese: Zapp i300 si presenta finalmente al pubblico con numeri importanti. Leggerezza e accelerazione bruciante i suoi punti di forza

Può uno scooter elettrico da città partecipare ad una delle kermesse motoristiche più importanti incentrate su prestazioni e velocità? Evidentemente, con i numeri giusti e una buona dose di folle ambizione e autostima, la risposta è sì.
A stupire tutti ci ha pensato la giovane azienda inglese Zapp Electric Vehicles, che si è messa in bella mostra in questi giorni nientemeno che al Goodwood Festival of Speed, storica manifestazione motoristica che si tiene da molti anni tra i giardini (e il circuito) di Goodwood House, nella contea inglese del West Sussex.

Zapp EV era sparita dai radar con lo scoppio della pandemia, dopo che sul finire del 2018 aveva svelato il prototipo del suo primo scooter elettrico, l’i300.

Dopo anni di silente lavoro – e forse di qualche stallo passeggero – l’azienda inglese è ricomparsa finalmente in pubblico, accompagnata dal suo scooter super prestazionale. Fatto e finito, e i cui ordini online sono già stati aperti.

La scelta della location per il debutto ufficiale non è stata fatta a caso. Quale miglior palco del Goodwood Festival of Speed per presentare al pubblico uno scooter elettrico dalla coppia massima di 587 Nm alla ruota posteriore, in grado di raggiungere i 50 km/h consentiti in città in appena 2,3 secondi e la sua velocità massima (circa 90 km/h) in meno di 5 secondi.

Perché questi sono i numeri che può sfoggiare oggi l’i300, scooter da città di categoria L3e che però si comporta come una moto. In termini di maneggevolezza e di prestazioni. Uno scooter che non manca di originalità nemmeno a livello di design, grazie al particolare esoscheletro ultraleggero a forma di “Z”.

Zapp ‘brucia’ chiunque ai semafori

Materiali, ciclistica, motore. Gli inglesi hanno lavorato su questi aspetti per rendere Zapp i300 un oggetto speciale. Leggero e scattante.
Con un peso di soli 110 kg, compreso delle due batterie rimovibili agli ioni di litio (72V), lo scooter utilizza un motore elettrico ed una trasmissione a cinghia in grado di erogare una potenza sostenuta di 7,2 kW, con un picco di 14 kW. E una coppia massima record di 587 Nm alla ruota posteriore. L’accelerazione che ne deriva è davvero bruciante, e buona pace che la velocità sia limitata ai 100 km/h

Zapp nasce comunque come scooter da città, infatti le due batterie garantiscono un’autonomia massima di 90 km, una sessantina nel ciclo misto. É possibile estrarle per ricaricarle a casa o in ufficio rapidamente. Secondo gli inglesi, la carica passa dal 20 all’80% in 30 minuti con la classica presa domestica.

A livello di ciclistica, i300 è dotato di forcelle rovesciate, ammortizzatore posteriore regolabile, frenata ABS. Le ruote sono da 14”.

Quattro versioni, presto in Italia

Il suo debutto sul mercato europeo avverrà per gradi ed è previsto un interessamento anche per l’Italia. Zapp i300 è comunque già disponibile per i preordini online sul sito della start up inglese.

Previste quattro versioni con allestimenti diversi: la più economica (Zapp i300 Ocean) parte da 6.300 euro.
Il top di gamma è l’i300 Carbon (7.900 euro), che si avvale di un corpo composito in totale fibra di carbonio. Altri dettagli esclusivi ne caratterizzano una variante speciale (Carbon Launch Edition) di soli 1000 esemplari (8.900 euro).

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22 COMMENTI

  1. Bello, originale, innovativo, tecnicamente valido (da quel poco che si sa) e prestazionale. Detto questo, non si capisce cosa dovrebbe giustificare il paragone con le moto o addirittura la sfida.
    Le moto elettriche ci sono già e vanno anche bene, meglio delle auto, visto che l’aspetto ludico intrinseco alla moto permette di by-passare i problemi di autonomia, le temperature invernali ecc…
    Le moto poi si scelgono per il fascino, il blasone, l’estetica, il confort in viaggio e le prestazioni, e questo simpatico oggetto non può offrire niente di tutto questo. È un giocattolo e ha prestazioni da 125 anni 90, che però superavano in scioltezza i 160 km/h.
    A me piace molto, e lo comprerei come un computer cittadino, ma da motociclista vi dico che il paragone è improponibile, direi più una provocazione che un paragone, sicuramente funzionale al marketing ma tutto qua.
    Saluti.

  2. La redazione ha palesemente sbagliato i dati e di tanto.
    Sul sito del produttore c’è scritto:
    – 0-50 km/h in 2,35s
    – 0-70 km/h in 4,1s

    Non so dove abbiano trovato lo 0-100 in 4,9s che ha poco secondo con queste specifiche. Ma soprattutto non so dove abbiano trovato il dato di 75 km/h in 2,2s del tutto privo di senso per uno scooter con questo rapporto peso-potenza.

    • Grazie per le precisazioni Diego,
      in effetti c’è stato un errore nel riportare alcune cifre, che non erano quelle ufficiali. Sistemiamo

  3. Pagherei oro (che non ho) per veder circolare a Bologna (e nelle altre città ovviamente) solo scooter e auto elettriche, ma soprattutto scooter e poche 4 ruote. Gustare un gelato senza puzza di gas di scarico, magari sedere su una panchina e sentire il profumo del parco… Il silenzio durante le passeggiate nel centro storico potendo parlare con amici e famiglie senza sentirsi ad un GP, sarebbe una cornice meravigliosamente appagante per una città da vivere…

      • Davvero? Credi che non vedrò realizzato il mio sogno? Accidenti! Ci speravo… Ripensandoci però, sai cosa? Penso di essere abbastanza intelligente da essere conscio che sarà impossibile, almeno non nel corso della mia vita (ho già un cinquantello) ma per fortuna non esistiamo solo noi. Ci saranno generazioni dopo la nostra, io sto insegnando a mia figlia il rispetto della natura, delle persone, del suo pianeta, dei credi religiosi e delle differenti culture. Il rispetto del prossimo e anche il farsi rispettare nei suoi diritti e nei suoi pensieri… Potrei fermarmi a un cambia casa, ma se ci fossimo sempre dati per vinti.. Beh amico mio, probabilmente saremmo ancora nella caverne a fare hugahuga e aspettare il fulmine che ci accende il fuoco, meravigliandoci di questo grande potente signore della luce e danzando in perizomi di pelle di topo… Ma per fortuna ci sono sempre stati sognatori e fatalisti. E i primi hanno cambiato il mondo…

    • Non dovrà pagare nulla per vedere realizzato il suo sogno.
      Le auto “vecchie” spariranno prestissimo o ne verrà vietata la circolazione.
      Quelle elettriche saranno alla portata di pochissimi.
      In conclusione di auto in giro ne vedrà pochissime.

      • Ecco un commento sensato e realistico. Le elettriche costeranno troppo e di conseguenza ci saranno meno auto in giro

        • ehhh, in effetti, quante aziende del passato son fallite perchè non hanno investito sulle nuove tecnologie seguendo questo ragionamento: “questo aggeggio nuovo costa troppo e nessuno se lo potrà permettere, meglio investire sull’esistente.”
          Per noi vecchi, quelli dei 125 dai 150km/h, dovrebbe valere il ricordo. Nei microprocessori è tutta una storia del genere
          Intel 8085 vs Zilog Z80 e di conseguenza DOS vs CPM
          ARM vs micro embedded e di conseguenza Android vs quasi tutti gli altri

      • Dov’è che succederà tutto ciò?
        Dal 2035 non verranno più vendite di termiche ma le esistenti continueranno a girare per altri 10 anni.
        Ne verrà proibita la circolazione? Ma dove se tutt’ora dove é attualmente proibita per eccesso di particolato, l’unica che rispettava il divieto era mia suocera! Forlì

  4. Sicuramente uno scooter unico per stile e prestazioni, da quello che ho letto (anche sul sito dedicato), la complessitá del progetto puó dare lo spunto a numerose discussioni.. Per esempio : la potenza massima è 14 (picco) o 18 kW (modalitá Zapp) ? Il cambio è il classico “monomarcia” come da scheda tecnica o a due rapporti come da articolo/anteprima VE del 2018 ? Dettaglio un pó “curioso” che si nota nella FAQ, la politica del costruttore è quella di limitare la potenza a 11 kW se l’intestatario ha solo la patente A1, questo varrá anche per i clienti stranieri ?

    • più che altro mi preoccupa la cinghia..
      è vero che l’harley è una vita che la usa, ma ha una certa sezione: dalle immagini non riesco a capire le dimensioni

    • Ai suoi tempi, quando scelsi il NIU, questo i300l’avrei messo fra i papabili. Una pecca notevolissima: un vano per il casco? Un bauletto? Mia moglie dove la metto che non vedo pedanine e la sella non è certo per 2 culi come i nostri?

      Comunque avete visto, il motore interno alla ruota da 12″ del mio NIU è da 3,5kW, il motore di questo i300 da 7 kW ma che ha un riduttore (a occhio da 5-6:1) è grande…un pugno.

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