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Rottamare il diesel? E per quale EV? Vaielettrico risponde

La Volkswagen ID.3 e la Citroen eC 4, i due modelli "nel mirino" di Mauro.

Rottamare il vecchio diesel Euro 4 per un’elettrica? Un lettore, Mauro, ci mette a parte dei suoi dubbi. E soprattutto delle perplessità della moglie…

Rottamare il diesel Euro 4? Se voglio circolare…

“Ciao ragazzi, perdonatemi ma ho bisogno di aiuto. Ormai sono davvero prossimo al cambio della mia unica auto famigliare diesel euro 4. Non perché abbia dei problemi (quasi 130.000 km in 11 anni, senza problemi estetici o meccanici e sempre tagliandata). Piuttosto perché Euro 4 e, più prima che poi, in inverno sarò impossibilitato a circolare nel mio comune. Non intendo aderire al programma regionale Move-in, con il  blocco totale del traffico non potrei sgarrare e l’auto dovrebbe comunque rimanere ferma. 

La Citroen e-C4: dichiara 350 km di autonomia ed è uno dei due modelli elettrici presi in considerazione..

Sono fortemente orientato all’acquisto di una ev. E la cerchia è stretta tra la e-C4 e l’ID.3. Con la e-C4 potrei sfruttare il bonus 40% per Isee sotto i 30 mila euro (quindi 14, piú la valutazione dell’usato). Altrimenti solo potendo sfruttareì l’ecobonus maggiorato dalla regione Lombardia (18 mila totali da inizio febbraio?) potrei arrivare anche alla ID.3 base, che non sarebbe una seconda scelta. Di certo ci sarà poco tempo per i pochi fondi disponibili: è bene arrivarci con idee chiare e assegno pronto“.

Rottamare il diesel…”Sono incerto tra C 4 e ID.3″

Il mio cruccio è dato dal fatto che ho provato la C4 a benzina. So che non è la stessa cosa, ma volevo capirne la vivibilità interna e solo quella avevano. E mi è sembrato di viaggiare in poltrona, con una silenziosità ed una confortevolezza che non ho ritrovato  nell’ID.3. Mi preoccupa però il fatto che sia basata su una piattaforma (Corsa-e, e-208, e-2008, DS 3 e-Tense) che dalle esperienze di altri utenti  non sembra così performante nei consumi. E dubito arrivi ai 350 km promessi, se non in condizioni molto favorevoli.

La nuova elettrica Volkswagen, ID.3, durante una pausa di un test di durata e consumi.

La ID.3, di contro, ha l’autonomia maggiore che mi farebbe comodo. Ma una strumentazione tutta touch che non mi entusiasma ed un comfort interno senza lode e senza infamia. Manca quel senso di wow che invece mi ha dato la Citroen. Per la ricarica non avrei problemi, vivo in un condominio ed ho il garage. Difficilmente potrò mettere la wall box, ma ho la presa che al massimo sostituirei con una green up. Considerate che l’auto non viene nemmeno utilizzata tutti i giorni. Gli spostamenti famigliari avvengono per lo più in città durante la settimana e a distanze entro l’autonomia di entrambe nei fine settimana.

Ecco come la utilizzerei e dove posso ricaricare

Al 90% quindi entrambe le auto mi andrebbero bene in termini di autonomia. Il restante 10% di utilizzo è rappresentato dal classico viaggio estivo da 2000km (nord-sud e ritorno che potrei affrontare anche noleggiando un’auto). E dalle volte in cui in inverno, solitamente 1 o 2 volte al mese, andiamo in montagna (distante 180km dalla casa in questione). Lì non c’è possibilità di ricaricare l’auto di notte in quanto non c’è garage né parcheggio nei pressi che permetta l’uso di una presa volante. Nelle vicinanze c’è una colonnina da 7 kW effettivi (a detta dei commenti) in un comune a 6 km di distanza a monte ed una da 22 kw nel parcheggio della stazione di un paese 30km a valle. Non vorrei rischiare di trovarmi fermo, o di dovermi fermare sempre a metà strada un’oretta per tirare su la batteria. Non vorrei dovermi fermare un paio d’ore a caricare alla colonnina a monte una volta arrivato (nel caso volessimo spostarci nel fine settimana).

Lo scetticismo di mia moglie sui tempi dell’elettrico

E mia moglie è stata già chiara e perentoria avvisandomi che “non vuole metterci tre ore a fare una strada che solitamente facciamo in due ore e un quarto“.
Necessito davvero di un consiglio da parte di chi è ev-oriented, perché nessun parente sta condividendo questa mia voglia di passare all’elettrico, spingendomi più verso soluzioni benzina o diesel (che ormai vorrei assolutamente evitare). Concludo condividendo con voi l’esperienza avuta con il tecnico del Comune montano. Alla mia domanda se avessero intenzione di installare una colonnina in un parcheggio  – magari dove hanno i parcheggi alla partenza degli impianti sciistici – mi ha risposto che non è in programma. E che il sindaco ha detto di non essere interessato a realizzarla nemmeno per prossimi anni. Il tutto con di fianco una centrale Enel idroelettrica che fornirebbe energia davvero green. Perdonate la lungaggine. Grazie e complimenti. Mauro

I nostri consigli / Non considerare solo l’autonomia…

Risponde Paolo Mariano. Caro Mauro, una volta deciso di rottamare il diesel, proviamo a darle qualche indicazione. Sulla scelta del veicolo più adatto tra Volkswagen ID.3 e Citroen C4 elettrica, ci limitiamo a consigliarle di ciò che già ha fatto, e cioè di provarle entrambe. Visto che ha provato solo la versione termica di C4, il suggerimento è quello di contattare Citroen e provare anche la versione elettrica. Come scritto più volte, le auto, anche quelle quelle elettriche, sono auto e vanno provate. Vanno scelte e vanno apprezzate, oltre che per autonomia e performance, anche per il piacere di guida, l’estetica e il benessere che sono in grado di trasmettere. In quanto ai dubbi relativi alla possibilità, in inverno, di raggiungere la montagna e avere autonomia a sufficienza per utilizzare l’auto a destinazione nel week end e rientrare poi senza ricaricare, servirebbe qualche informazione in più. Lei parla di una distanza di 180 km da casa, ma non ci dice dove vive e qual è la località di montagna.

…e come “pesare” consumi e ricariche in montagna

Ovviamente i consumi dipendono in buona misura anche dal dislivello. Forse un’idea potrebbe farsela guardando il nostro test da Riva del Garda a Primiero in ID.3 a temperature estreme.Ma sicuramente un valido supporto per le sue valutazioni può essere rappresentato dall’app ABRP attraverso la quale potrà un po’ “giocare” con le simulazioni di percorsi e soste alle varie temperature e con il carico da lei definito. Ricordi di simulare sia l’andata che il ritorno, e che il ritorno presenterà consumi più bassi rispetto all’andata. Non è quasi mai sensato ricaricare l’auto in montagna, ma ovviamente dipende da molti fattori. Verifichi inoltre l’eventuale presenza di FAST lungo il percorso. Una sosta di pochi minuti potrebbe regalarle tutti i km extra dei quali ha bisogno! Ci faccia sapere qualcosa in più nei commenti e cercheremo di aiutarla a valutare correttamente!

 

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