Volvo molla Polestar e la Borsa festeggia con un rialzo del 24%. La Casa svedese non finanzierà più il nuovo brand di auto elettrico posseduto con Geely.
Volvo molla Polestar: troppo oneroso sostenere il nuovo marchio
Non sono tempi facili per le azioni legate all’auto elettrica in Borsa. La stessa Tesla esce da un anno difficile a Wall Street e ora un altro segnale arriva da Stoccolma, con il forte rialzo dei titoli della marca svedese all’annuncio dell’uscita da Polestar. Il forte impegno di Volvo nel nuovo brand elettrico, con il 48% delle azioni, era stato più volte criticato dagli analisti, per il negativo impatto della partecipazione sui conti del gruppo.
Precisando di voler “concentrare le proprie risorse sul proprio ambizioso cammino“, Volvo Cars ha comunicato l’intenzione di vendere le azioni Polestar a Geely. Quest’ultima diventerà così l’unico azionista diretto del marchio. “Di conseguenza Volvo Cars non fornirà ulteriori finanziamenti a Polestar“, precisa la società. “Geely, dal canto suo, continuerà a fornire un supporto operativo e finanziario completo al marchio Polestar in futuro“, ha affermato la hoding cinese, precisando che “questo sostegno non richiederà riduzioni della sua quota in Volvo Cars“.
La casa svedese torna a ballare da sola…
Il fatto è che Polestar non sta raggiungendo gli obbiettivi che si era prefissata, con trend di crescita insufficienti. Nel 2023 le vendite sono aumentate solo del 6%, sfiorando le 55 mila immatricolazioni.
Nel mercato Premium la concorrenza di Tesla, con continui ribassi dei prezzi e prodotti di tutto rispetto. Morale della favola: Polestar perde soldi, parte del management è stato sostituito e l’organico verrà ridotto del 15%, con il licenziamento di circa 450 dipendenti. Se fino all’anno scorso tutte le attenzione erano concentrate sull’ampliamento della gamma (è in arrivo la Polestar 4), ora si guarda soprattutto a contenere i costi. Ma è un problema che non riguarda più Volvo, che ha ottenuto dalla capo-gruppo Geely di uscire dalla vicenda Polestar.
Nel 2023 la Casa svedese ha venduto 708.716 auto, nuovo record, con un ottimo bilancio. E ora balla di nuovo da sola.
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Questi prenditori di risorse pubbliche questi innovatori a zero lire Volvo Peugeot FCA meritano di chiudere i battenti e e i cinesi.Ricordiamo le difficoltà iniziali di Tesla e ora se.li.mangia tutti. Incapacità di investimento La borsa solo sciacalli finanziari. Guadagno momentaneo punto
Volvo torna a ballare sola fino a quando smetterà di ballare.
Poi non lamentiamoci se saremo invasi dai cinesi.
Vediamo se ho capito: Volvo, che è di Geely, esce da Polestar, che è di Geely. Mmmmm……
sono dei test di scrittura che facciamo per vedere se seguite con la dovuta attenzione…
🙂 ottima battuta!
Non ho mai compreso esattamente GEELY e la mossa PolestR.
Geely ha Volvo come marchio premium…
Io pensavo Polestar avrebbe prodotto perlopiù veicoli sportivi ad alte prestazioni, peccato che l’attuale gamma dica tutt’altro. Hanno un SUV che non so nemmeno se sia in produzione, una berlina “compatta”, un SUV coupé sportiveggiante e in futuro (qualora il brand dovesse reggere) -pare- arriverà una supercar. Ora se le ultime due possono avere un minimo di senso, le prime avrebbe potuto tranquillamente produrle Volvo. Avranno forse voluto mettere in opera una strategia avvicinamento cauto al marchio dovendo entrare in mercati dov’è poco conosciuto? Idk, però sono anch’io perplesso quanto te
Per me l’unico modello potenzialmente interessante della gamma, pur non esente da difetti è Polestar 2 ma principalmente per questioni di prezzo, se paragonata alla sua antagonista naturale, cioè Tesla Model 3, la berlina sino-svedese perde malamente il confronto.
La rivale Tesla della Polestar2 è la Model Y perché sono entrambe due crossover
Diciamo che la Polestar 2 è una via di mezzo tra M3 e MY