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Polestar 4, si parte da 66.900€

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Polestar 4, si parte da 66.900 euro per la versione Long Range Single Motor. La Long Range Dual motor costa invece 73.900 euro. Ecco tutte le caratteristiche.

polestar 4Polestar 4, un Suv coupé: consegne da agosto

In attesa che arrivino modelli più abbordabili (Citroen C3 e Renault 5 in particolare), il mercato dell’elettrico continua a proporre soprattutto Suv piuttosto costosi. Ora è la volta della Polestar 4, ufficialmente disponibile per l’acquisto in Europa.

Dopo l’avvio della produzione e le prime consegne in Cina alla fine del 2023, partono le vendite online anche da noi. Si prevede che la produzione avrà inizio a metà 2024, con le prime consegne previste da agosto. La marca posseduta da Geely e Volvo in realtà definisce la Polestar 4 un Suv coupé. Con un’efficienza aerodinamica migliorata dal frontale basso, dalle maniglie delle porte retrattili, dai finestrini a filo, dalle alette aerodinamiche posteriori e dall’ottimizzazione dei flussi d’aria. La lunghezza complessiva è di 4.840 mm, la larghezza è di 2.139 mm e l’altezza è di 1.544 mm.

polestar 4Due versioni, la Single Motor arriva a 610 km di autonomia

Polestar 4 è l’auto di produzione più veloce che il brand abbia sviluppato. Accelera da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e la potenza massima è di 400 kW (544 Cv). I motori sono di tipo sincrono a magnete permanente. Sono disponibili varianti, dual e single-motor, con la single-motor che dispone della trazione posteriore .Una batteria da 100 kWh è installata in entrambe le versioni a lungo raggio.

La Long Range Dual Motor dispone di 400 kW (544 Cv), coppia massima di 686 Nm e un obiettivo preliminare di autonomia fino a 580 km WLTP[. Una frizione di disconnessione consente all’auto di disinserire il motore elettrico anteriore quando non è necessario, per massimizzare l’autonomia e l’efficienza.

La versione Long Range Single Motor dispone invece  di un motore da 200 kW (272 Cv) e 343 Nm, con autonomia fino a 610 km WLTP. Ricarica fino a 22 kW in AC e fino a 200 kW in DC.

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Phoenix
Vesper
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28 COMMENTI

  1. Bellissimo design anche se non apprezzo la mancanza di lunotto posteriore. Prezzo fuori mercato per clienti privilegiati.

  2. E niente… per dare un’autonomia tranquillizzante all’utente termico la tendenza vedo che è quella di montare batterie da 100 kWh… per me non ci siamo ancora. Auto di quasi 5 metri sono comunque di nicchia, ne venderanno poche anche se fossero 2.5 TDI.

  3. Il lunotto di una Model 3 è poco funzionale (non lo si usa certamente in manovra, però almeno vedi arrivare i veicoli… Soprattutto di notte è un bell’aiuto), toglierlo completamente mi sembra un po’ eccessivo, ecco. Spero almeno lo specchio interno sia perennemente attivo sulla retrocamera.
    Per rispondere a Edoardo, quella della Model 3 è rarissimo (ogni 3/4 mesi) sia da pulire, anche quando piove o c’è fanghiglia in strada. Quelle laterali, MAI oscurate o sporcate nemmeno dopo l’autolavaggio (non so come facciano, si vedono sempre perfettamente).
    Prezzo “importante”. Mah.

    • Da sempre ci son vetture (sportive, SUV, fuoristrada etc) che hanno un lunotto quasi inutilizzabile (BMW X6 ? AR 4c ? Renault Megane – tutte- siamo quasi a livello guida carro armato M113 ..).
      Per fortuna con buone retrocamere (le più “attrezzate”) e gli ormai immancabili sensori si riesce a gestire le retromarce assai meglio che “a vista”… vecchia scuola.. (chi guida furgoni e altri mezzi commerciali… è abituato ai soli specchietti laterali ..).
      La mia BEV ha un comodissimo specchio normale/display a comando; ogni tanto lo uso (specie se dietro ho passeggeri molto alti o caricato l’auto fino al lunotto.
      Pronostico che molte vetture in futuro, in nome dell’aerodinamica, della climatizzazione o altro rivestiranno sia l’ “imperiale” che la zona lunotto di schermi oled con proiezione del panorama circostante via telecamere… in modo che i passeggeri possano decidere se oscurarlo o meno.

      Per il resto questa Polestar (come le altre “sorelle” Geely) troverà i suoi spazi per chi vuole “distinguersi” dal main stream Tesla .. anche se .. a suo “rischio e pericolo” ..

      • Io, più che altro, mi auguro che venga presto aggiornata la normativa relativa agli specchietti retrovisori perchè potrebbero essere totalmente eliminati.
        La tecnologia è disponibile e porterebbe benefici estetici ed aerodinamici

        • un’implementazione con telecamere + mini display nel virtual cockpit (stile Hyundai-Kia) mi piacerebbe molto: le piccole spie gialle dei sensori laterali nei giorni di pioggia (specchietti e finestrini bagnati) son praticamente inutilizzabili…

    • Ciao Guido, io ho model Y quindi più o meno siamo sulla stessa barca. La possibilità che la visuale della retrocamera venga ostruita è molto bassa è vero, però è una possibilità. Poi per carità, è vero che io faccio più o meno on daily basis percorsi di montagna abbastanza bruttini che arrivano fino a oltre 1.800m di quota, quindi in inverno ho spesso a che fare con neve, ghiaccio, fango/fanghiglia che frequentemente imbrattano macchina e dispositivi di sicurezza quindi magari ho un po’ più il nervo scoperto sulla questione visibilità. Considera che sarà anche brutto a vedersi ma darei un rene per avere un window wiper (pardon un tergilunotto, altrimenti qui mi accusano di rinnegare la madrepadria) montato su MY

  4. mah … non so quante ne venderanno, ma se questo deve essere il modello di svolta di Polestar direi che si son presi un bel rischio …

    • non è una questione di modello visto che il design e caratteristiche tecniche sono più che buone, ma semmai di prezzo.
      Per fortuna che stanno abbassando i prezzi :-)))

      • Polestar è un brand premium, non può competere con i brand in zona incentivo, quel ruolo spetta a Volvo. Non mi sorprende che quindi si posizionino su quella fascia di prezzo ma per quel prezzo devo offrire molto di più: quest’auto non ci vale tutti quei soldi … ma non hanno sbagliato il prezzo, hanno sbagliato l’auto.

  5. La linea è bellissima, però la mancanza di una rear window ha più difetti che pregi. È vero che è una SUV coupé e che lo spazio nel vano di carico è già abbastanza sacrificato (mi pare sui 400lt, vado a memoria), ma ad esempio chi è una dog person dovrà rinunciare a far viaggiare il proprio cane nel bagagliaio per via dell’effetto bara (non che dietro ci stesse un pastore tedesco ma tant’è), la retrocamera potrebbe anche oscurarsi se esposta a particolari fonti di luce o se per un qualche motivo si sporcasse. Non so, ok che a breve i veicoli si guideranno da soli ma ridatemi il rear window! Per il resto macchina MOLTO MOLTO lunga per la categoria e passo importante, il prezzo tutto sommato è anche interessante per la tipologia di veicolo. Complimenti davvero per la qualità delle finiture che almeno a mezzo video, sembra altissima. Attendo test drive e prove più complete.

    • Scusi, ma non so cosa sia la rear window e tantomeno una dog person. Intende forse il lunotto e un amante dei cani?

        • ma utilizzare parole in italiano anzichè inutilmente parole straniere non sarebbe meglio???
          O forse si pensa di fare la figura del saccente in questo modo?

          • Veramente “dog person” viene utilizzato più o meno correntemente da chiunque non sia un boomer (tradotto: persona attempata trovata nei meandri di internet o più genericamente persona attempata). Su rear window posso capire non sia immediatamente comprensibile da tutti ma io nel lavoro e nella vita parlo inglese e spesso di getto mi esce prima un termine in inglese che in italiano. Ho pensato che tanto rear window fosse comunque tecnicamente corretto e mai avrei creduto avrebbe scatenato la sommossa dei defenders (strenui difensori) della lingua italica. Tra l’altro scrivere qui e su altri portali mi aiuta a non perdere padronanza della lingua, credo a volte si noti come concateno male le parole. (Questo per rispondere anche all’altro fenomeno convinto scrivere in inglese serva a darsi un tono LMAO).
            Posto questo credo che finché un termine è tecnicamente corretto e rispettoso delle persone e del contesto nel quale viene inserito non ci si faccia una bella figura ergendosi a censori. Cosa sembrate non lo dico ma penso si capisca. Ma è soltanto la mia opinione, io non sono certamente Astuto quanto lei.
            Ah, e se comunque dovesse avere bisogno di aiuto per qualche traduzione, non esiti a scrivermi di nuovo

          • Veramente “dog person” viene utilizzato più o meno correntemente da chiunque non sia un boomer (tradotto: persona attempata trovata nei meandri di internet o più genericamente persona concettualmente attempata). Su rear window posso capire non sia immediatamente comprensibile da tutti ma io nel lavoro e nella vita parlo inglese e spesso di getto mi esce prima un termine in inglese che in italiano. Ho pensato che tanto rear window fosse comunque tecnicamente corretto e mai avrei creduto avrebbe scatenato la sommossa dei defenders (strenui difensori) della lingua italica. Tra l’altro scrivere qui e su altri portali mi aiuta a non perdere padronanza della lingua, credo a volte si noti come concateno male le parole (Questo per rispondere anche all’altro fenomeno convinto scrivere in inglese serva a darsi un tono LMAO).
            Posto questo credo che finché un termine è tecnicamente corretto oltre che rispettoso delle persone e del contesto nel quale viene inserito non si faccia una bella figura ergendosi a censori. Ma è soltanto la mia opinione, io non sono certamente Astuto quanto lei.

          • Edoardo usare forzatamente parole anglosassoni fuori contesto è passato di moda; si faceva negli anni ’90 e boomer non vuol dire ciò che scrivi tu, ma persona che ha un accezione retrograda nel ragionamento, tipicamente di chi è nato nei’ 60 durante il boom economico.

          • Cosa c’entra quello che va di moda? Il perché ogni tanto scrivo in inglese è enunciato poco sopra in maniera credo abbastanza comprensibile, ciò non toglie che “dog person” sia un termine utilizzato nel linguaggio d’uso comune oggi. Per questioni anagrafiche non posso sapere se si utilizzasse già negli anni ’90 ma poco importa.
            Il fatto stesso che lei sia andato a cercare l’origine etimologica della parola boomer e non il suo reale significato mi fa capire che non ha capito. Lmao

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