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Via GPL e metano, mi prendo un’elettrica? Vaielettrico risponde…

Sostituire una Opel Zafira a metano "maggiorenne" con un'elettrica? Un lettore ci chiede consiglio.

Via GPL e metano per poi sostituirle con un’elettrica? E si sceglie prima la wall-box e poi l’auto? Gabriele e Marco ci credono aiuto, Vaielettrico risponde. Ricordiamo che potete inviare i vostri quesiti alla mail info@vaielettrico.it

Via GPL e metano, mi prendo un’elettrica?

“Sto valutando di cambiare una delle due auto di famiglia. Una Zafira a metano “maggiorenne” e una Meriva B a GPL che ultimamente ha più di un problema tra iniettori e circuito di raffreddamento. Siamo una famiglia di 4 persone con 2 bimbi di 5 e 3 anni. E l’auto sarebbe in ogni caso utilizzata per recarsi giornalmente al lavoro (20km tra andata e ritorno di città). E per effettuare qualche gita fuoriporta nel weekend e per le classiche ferie estive (solitamente Riviera adriatica) o zone del Trentino. Al momento non abbiamo possibilità di ricarica domestica anche se stiamo valutando l’installazione di una wall-box. Dove abitiamo c’è una buona dotazione di colonnine. L’auto elettrica può avere senso? Grazie della vostra competenza e disponibilità”. Gabriele Mainini da Reggio Emilia.

La Skoda Enyaq iV, una delle scelte possibili per il nostro lettore.

Via GPL e metano…? / Sì, l’elettrica può fare al caso suo

Risponde Paolo Mariano –  Gabriele non ci dice quale delle due auto vorrebbe sostituire e che utilizzo fa di ognuna di esse. E nemmeno quale sia il suo budget di spesa per l’acquisto dell’auto e quanti km percorra all’anno. Ma, sulla base di quanto scrive, stimiamo tra i 10 e 15 mila km all’anno. Forse, visto che vi spostate in quattro, e alle volte anche per qualche gita fuori-porta, propenderei per un’auto spaziosa, della categoria di Skoda Enyaq o Volkswagen ID.4, o perlomeno di Volkswagen ID.3 o Hyundai Kona. Ognuna di queste auto, anche nella versione con batteria meno capiente, può gestire senza problemi le sue necessità di mobilità. Sulla base della frequenza dei suoi viaggi del week end potrà decidere se scegliere una delle versioni ad autonomia più estesa o meno. Spesso i venditori cercano di spingere la vendita di tali versioni, anche quando non ce n’è la reale necessità. Un peccato. Magari provi a fare qualche simulazione dei viaggi che effettua più spesso utilizzando la app di pianificazione ABRP.

Ristrutturo con il 110% e mi hanno messo una wallbox. Quasi quasi mi prendo una citycar elettrica…

“Vorrei dei suggerimenti per piacere. Mi stanno completando i lavori per l’ecobonus nella villetta dove abito. E mi hanno montato anche un apparecchio (credo si chiami wall box) per la ricarica di auto elettriche. Premesso che non l’avevo richiesto io perché  ho una Kia sportage mild-hibrid/diesel 1.6 nuova e quindi  hanno installato quello che ha scelto l’azienda che gestisce i lavori. A questo punto però se decidessi per una piccola elettrica a che cosa devo badare? Le caratteristiche della wall-box si adattano a qualsiasi auto per esempio? Oppure???? Vi ringrazio anticipatamente e vi leggo sulle newsletter. Marco Panzini.

La wall box Prism: per i letttori di Vaielettrico uno sconto del 10%

Risposta: ecco a che cosa fare attenzione

Risponde Paolo Mariano –  Apparentemente molto particolare la sua situazione: prima la wallbox e poi l’auto? Ma forse non così tanto, visto che sono molte in questo periodo le ristrutturazioni (ecobonus 110%) all’interno delle quali si prevede l’installazione di wallbox di ricarica. Anche nel caso in cui il proprietario al momento non disponga di un’auto elettrica. Questo in effetti porta con sé un certo rischio. E cioè quello di procedere all’installazione di wallbox delle quali non si conoscono le caratteristiche tecniche. Ad ogni modo, dal punto di vista dell’interfaccia, tenga presente che lo standard di ricarica delle wallbox è il type 2, che è quasi certamente la tipologia che le hanno installato. Potrebbe avere il cavo integrato oppure una presa (del tutto simile a quella delle colonnine AC pubbliche) e richiedere che lei utilizzi il suo. Generalmente un cavo type 2 per l’utilizzo nelle colonnine pubbliche, o appunto con wallbox sprovviste di cavo integrato, viene fornito insieme all’auto. Su questo non vedo possibilità di errore.

La Dacia Spring

Verifichi le caratteristiche della sua wallbox!

Ciò che dovrebbe verificare è la potenza della wallbox installata (oltre a quella della sua fornitura) e l’eventuale esistenza di un sistema di controllo dinamico dei carichi. Conoscere la potenza a disposizione le darà un’informazione sui tempi di ricarica dell’auto elettrica che andrà a individuare. Sapere se la wallbox dispone di un sistema intelligente di gestione della potenza le consentirà di capire inoltre se potrà collegare l’auto in carica senza dover considerare altri assorbimenti contemporanei o meno. Al momento una delle citycar più interessanti sul mercato (oltre ad essere la proposta in assoluto più economica) è Dacia Spring. Qui la nostra prima prova. La invito, se non lo ha già fatto, a dare un’occhiata anche al nostro approfondimento sulla ricarica casalinga.

 

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