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Vi spiego perché Audi non riesce a competere con Tesla

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La Q4 e-tron è l'elettrica Audi più venduta. Ma lontana dai numeri di Tesla...
Vi spiego perché Audi non riesce a tenere il passo di Tesla: Thomas fa un’analisi partendo da dati di vendita, prezzi e caratteristiche della Q4 e-tron. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

vi spiego perché AudiVi spiego perché Audi…/ Prendiamo in esame la Q4, la più venduta

“La mia riflessione è molto semplice e rapida. Ma perchè Audi non è in grado di investire veramente sull’elettrico (slogan a parte)? E perché confeziona prodotti di scarsa qualità che non risultano più al passo con i tempi, nonostante invece i prezzi rimangano ancora alle stelle come anni fa? Non è un tema di Servizio clienti perchè anche quello è diventato non adeguato. Con informazioni sugli accessori non conosciute né dalle concessionarie nè dal servizio clienti normale o digitale. E poca disponibilità ai test drive se il concessionario odora che l’autovettura non la acquisterai tramite il loro punto vendita…Un piccolo esempio su la nuova Audi Q4 etron 45 Quattro, con allestimento Sline My24. Ci ritroviamo con un’autocon performance da auto termica con in più un peso importante. Con innumerevoli accessori indispensabili proposti come optionals in modalità anni 2.000. Come sedili elettrici, selettore della tipologia di guida, pompa di calore, sedili in pelle, climatizzatore bizona, mappe satellitari da google earth.
vi spiego perché Audi
Le 10 elettriche più vendute in Italia (primi 11 mesi 2023). Tesla al 1° e 2° posto, Audi Q4 al 9° 

Vi spiego perché Audi…/ “Vende 200 unità al mese, le Tesla molto di più”

E con altri accessori completamente indisponibili anche come options (vista 360°, telecamera laterale e frontale. Avete capito bene, ha solo quella posteriore come la Yaris di serie. O parcheggio automatico, aggiornamenti via OTA forse introdotti solo nell’ultima versione 3.2 del sistema di navigazione da eseguire necessariamente in officina. Tutto questo per la modica cifra di oltre 65.000€! Fino a quando continuerà questa filosofia è normale che Audi, ed in particolare Q4 e-tron, venderà 200 unità al mese, quando Tesla con Model 3 o Model Y ne vendono 1.500 per modello. Voi che cosa ne pensate? Invece di fare presentazione di nuovi modelli in Oman, dove solo Andrea Galeazzi può partecipare, non sarebbe meglio investire un po’ di più sulle persone comuni? E sulla tecnologia a bordo della vettura, per soddisfare che poi le auto le deve comprare e non solo pubblicizzare e/o illustrare? Grazie siete grandissimiThomas Scaccabarozzi

 

vi spiego perché Audi
Il grafico di BloombergNEF illustra l’avanzata della quota nel mercato globale dei nuovi marchi dell’auto elettrica e plug-in hybrid.

Tutti i marchi storici sono in difficoltà…

Risposta. Il problema non riguarda solo Audi: un po’ tutti i produttori tradizionali arrancano nell’elettrico  davanti all’avanzata di nuovi sfidanti come Tesla e i brand cinesi. Una recente indagine di BloombergNEF è arrivata a questa conclusione: “I produttori di veicoli elettrici pure-play come Tesla, BYD e Li Auto conquisteranno il 7% del mercato globale dell’auto quest’anno, rispetto a solo l’1% nel 2020. Molte case automobilistiche tradizionali hanno lanciato prodotti che non sono competitivi in termini di prezzo, autonomia o caratteristiche. E dovranno tornare al tavolo di progettazione“. Sembra di rivedere quel che accadde con l’avvento dei pc: IBM tentò di reagire davanti all’avanzata delle varie Apple, Microsoft & C., ma sappiamo com’è andata a finire. Non a caso c’è chi, come Renault, ha creato una nuova società che si occupa solo di elettrico, Ampere, con un’età media e professionalità ben diverse rispetto alla capogruppo.
– Audi Q4 Sportback: il video-test di Paolo Mariano

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48 COMMENTI

  1. La paura di perdere investimenti innovando e proponendo prodotti “diversi” impedisce di fare molte cose…
    Tra cui il foglio di partenza bianco tesla, che era ovunque, negli stabilimenti / nell’ingegneria / nelle vendite, e solo grazie a Elon Musk, che ha trovato infiniti investimenti x evitare il default… sono ora quel che sono.
    Vedi invece Sono motors/Lightyear, che hanno provato a racimolare fondi, in Sono motors, sono arrivati a costruire gli stampi … Lightyear se non sbalgio anche qualcosa in più….
    ma hanno fatto una fine orribile.

  2. Io ho provato la Q4 e tron 50 e posso dire che consuma il doppio di una Tesla Model Y sia L.R. che RWD.

    E’ una follia.

  3. Id 3 costa tantissimo. Pesa tanto. Che autonomia ha? Poca e vi stupite che non ne vendono?
    È un aborto tecnicamente parlando.
    Devono muoversi con le l’elettriche ora anche tesla è ferma sui quei maledetti 400km di autonomia. Delle automobili per chiamarsi tali devono avere autonomie decenti 500km e oltre e avere facilità di ricarica. Velocità. Sono indietro tutti al momento. Di questo passo non avverrà mai il passaggio vero. Siamo al 90% a combustione……. Mediamente sono delle auto da gioco di golf queste elettriche. Fan ridere.
    Ora siamo a più di 10 anni di sviluppo ma innovazione poca di recente

    • @Franko, ipotizza che da qui ai prossimi 10 anni pian piano aumenti il costo dei carburanti e poi di colpo al 15° anno i carburanti saranno rari da trovare. Ipotizza che l’evoluzione ed i costi schizzati alle stelle non permettano di avere alternative BEV economicamente accettabili con autonomie superiori ai 400 km e che pertanto non si trovino in commercio segmenti A e B con autonomie superiori ai 400 km nello scenario peggiore, ovvero freddo + autostrada.
      Tu che farai se ti diventerà impossibile usare una ICE? Andrai a piedi?
      Ti chiedo questo perché passato il 2035 la possibilità che uno scenario del genere si verifichi c’è, anche se ha una probabilità bassa.
      Ma poi mi domando come fanno i possessori di auto a metano che hanno in generale un’autonomia dai 250 ai 400 km? (visto che anche in questo caso l’autonomia è influenzato dalle stagioni) Come fanno a sopportare i 5-10 min per fare il pieno di metano? Che ansia da distributore devono avere visto che ce ne sonno veramente pochi sul territorio e soprattutto la maggioranza non è aperta 24h su 24h?
      Almeno le colonnine per le BEV già oggi ce ne sono di più e sono operative 24h su 24h (a meno di problemi tecnici).

      • Mah… Carico 16Kg a €1,01 420Km, ho comunque il serbatoio benzina da 50litri.
        Quando la tecnologia delle batterie sarà matura come peso capacità, e quando la rete di ricarica avrà stralli e relativa capacità produttiva rinnovabile sarò felice di cambiare.

        • Per avere 50 litri di benzina hai un’auto che almeno è un segmento C come per esempio una Fiat Tipo visto che una Fiat Panda ha per esempio un serbatoio di 30-35 lt e la Fiat Punto (che non è più in commercio) il serbatoio è di 45 lt.
          Il costo del metano nella tua zona è buono visto che nella mia zona il metano costa tra i 1,25 e 1,40 €/kg.
          Quindi come vedi è tutto relativo.
          Ma il punto è: fino a che punto il costo degli idrocarburi sarà accettabile? Quando sfonderà ai self-service quota 2€/lt? Adesso il prezzo più basso che ho trovato nei self in zona è di 1,70 €/lt per il diesel, la benzina è 1,76€/lt ed in questi giorni sono scesi.
          Ripeto chi oggi ha una ICE con autonomia da 500-600 km in autostrada (ed una 500 hybrid più di quello non va) comprerebbe una BEV di pari categoria che in autostrada garantirebbe in inverno 400 km? Io sì.

    • Quante balle in un intervento solo. Vai a guardarti la comparatica fatta da Paolo Mariano. Poi guardati anche perchè non ha comprato una tesla ma una seconda ID3.

  4. La colpa è del management. Loro l’innovazione non sanno cos’è. La sfida delle auto elettriche si vince creando un reparto ricerca&sviluppo che non deve pensare a come posizionare i finti pellami fatti con ecoalghe ma che deve pensare a come utilizzare la IA per migliorare la dinamica di guida, l’infotainment e i consumi, integrando l’IA sia nel processo produttivo che nell’auto.

    Io vedo ancora tante aziende che continuano il loro business as usual. Come se il mondo non stesse cambiando. Se chiedi a questi CEO cos’è l’LLM non solo non ti sanno spiegare come funziona, non sanno neanche cos’è. Appena ieri hanno messo Chat GPT in un automa.

    Prendete invece Musk: ha già la sua IA e i suoi automi. Musk è destinato a prendersi il 100% del mercato se il livello di concorrenza è questa qua.

    Il problema comunque è a 360 gradi. Non riesco a trovare mezza analisi in giro che sia in grado di anticipare il mondo che verrà, non perché chi ci lavora non sa quello che sta facendo ma perché c’è pochissima consapevolezza in giro tra manager, mezzi di informazione e mondo consumer. Non ci sono neanche i divulgatori del futuro che verrà e chi inizia a capirci qualcosa ha paura di fare previsioni perché vive ancorato al passato. Insomma è arrivato chatGPT e tutti erano allo stadio a guardare la partita di calcio. Quando domani troveremo un automa seduto al nostro posto di lavoro ci chiederemo com’è successo. Io vedo il rifiuto e la paura di ragionare nel mondo nuovo che è appena nato ma così facendo lo stiamo consegnando chiavi in mano ai pochi innovatori che lo stanno rivoluzionando, senza governarlo in alcun modo se non con piccoli palliativi inefficaci.

      • Sì certo l’astuto, ora ci scrivo sopra un articolo e lo mando a VaiElettrico. Poi potrai criticarlo come ti pare e piace, intanto io scommetto che me lo pubblica.

      • https://en.wikipedia.org/wiki/Large_language_model

        spiegato in maniera molto semplice, è il modello alla base di chatGPT. E’ un po’ lunghetto da spiegare ma banalizzando al massimo è un modello matematico che consente alla IA di funzionare su un calcolo probabilistico: l’input è scomposto in parole e per capirne il senso si utilizza un meccanismo che spiega la probabilità con cui un termine si riferisce agli altri, trovando la connessione più probabile. Usando la medesima logica, si costruisce la risposta (per capirlo meglio dovrei allungare parecchio il discorso). La forza di questo algoritmo è che può funzionare bene anche in locale (in questo caso parliamo di SLM, dove S sta per Small) tanto da poter girare in teoria anche su un normale portatile e forse anche su un microcomputer come un raspberry pi 5 da 8 gb, completamente offline [ https://www.microsoft.com/en-us/research/blog/phi-2-the-surprising-power-of-small-language-models/ ]. Perché è importante capire come funziona: perché se lo sai puoi chiedere al tuo reparto di ingegneri di implementarlo, ad esempio, per migliorare il torque vectoring o i sistemi antisbandamento o scegliere i momenti opportuni per il cambio marcia in un tct o il comportamento di sospensioni intelligenti o il consumo di olio motore o il fading dei freni e tutto questo con un investimento contenuto (quindi senza creare giganteschi e costosissimi megaserver), rendendo intelligenti componenti ad oggi “stupidini” a parità di hardware o con piccoli adeguamenti. Ma se non lo sai cos’è un LLM e come funziona la IA neanche glielo chiedi al CTO di lavorare su questo, continui a chiederti come diamine fa la concorrenza a sviluppare questo e quest’altro e perdi il treno. In pratica tutti i manager che oggi usano chatGPT dovrebbero cominciare a chiedersi come rendere smart le loro aziende e i loro prodotti introducendo la IA ovunque ma la metà dei CEO con cui parli scopri che neanche l’hanno mai usato chatGPT (ti prego se non l’hai mai usato non dirmelo, anzi dimmi una bugia e dimmi che lo usi spesso …).

        • No no, la uso eccome.
          Io che sono un bruto in informatica, comunque la uso tantissimo per le traduzioni.
          Prima scrivere un testo in inglese o in francese (soprattutto in francese mi capita, calcola che lo parlo tanto quanto l’italiano) mi prendeva comunque un tempo non trascurabile, ora scrivo in italiano, gli dico “traduci” e poi, siccome l’inglese e il francese li so, sono in grado di aggiustare o correggere con facilità quello che non mi torna o non mi garba.
          Un altro pianeta rispetto a prima.

    • Più che del management, è degli investitori… penso che il core degli investitori nell’automotive tradizionle, sia diciamo spaventata dall’elettrico e dalle innovazioni in genere…
      Serve riuscire a far credere nella redditività a medio lungo termine .
      Altrimenti spaventando gli investitori… i rischi sono il default…
      che ne dite?

  5. Io vi do la mia, personalissima e soggettivissima, opinione.
    Una BEV non è una termica. Punto. Il produttore deve, per primo, trattarla come una cosa diversa.
    Poi chiaramente è un’auto, ha quattro ruote, un volante e si guida come un’auto.
    Ma è un prodotto diverso.

    Personalmente quando salgo su una BEV voglio lo “stupore” di essere su un qualcosa di diverso. Di non essere sulla stessa auto di 10 anni fa con il retrofit.

    Quando provai la prima volta Tesla fu esattamente questo a stregarmi.
    Mentre, per esempio, quando noleggiai la Polestar 2 per un weekend, mi ritrovai una sensazione strana addosso. Mi sembrava mancasse qualcosa. E la P2 ricordiamo è un progetto non nativo EV ma ibrido.

    L’effetto “moderno” me lo ha trasmesso Nio, me lo han trasmesso le Hyundai/Kia. Salite su una Ioniq6 e non vi ricorderà una termica.

    Poi mi rendo contro che i produttori possono anche pensare di dover accontentare i vecchi attempati clienti che vogliono qualcosa di familiare.
    Ed è tutta qui la difficoltà del capire come piazzare un prodotto.
    E se di prodotti ne hai pochi è facile. Se ne hai mille versioni è snervante anche per il cliente che poi resta sul sicuro.

    • La p2 usa ancora una piattaforma termica convertita. Bisognerebbe provare la p4, che è la loro prima nativa elettrica.
      Che poi son gusti, a me ha fatto l’effetto opposto, gli interni e la comodità della p2 son stati da wow, la Model 3 è stato un meh totale. Il supermegasoftware non mi compenserà mai gli interni scarsi. De gustibus, ma l’importante è passare all’elettrico, quale è indifferente.

    • Interessante punto di vista. Sarebbe interessante allargare questa domanda, cosa ci si aspetta da una BEV?

      Ad esempio, io mi aspetto che mi dia chiare, visibili ed accessibili informazioni utili alle guida, con tutti i controlli relativi velocemente a portata di mano. In un modo o nell’atro tutte le auto che lei cita, e che ho provato, non mi hanno dato questo. Magari sono pero’ un vecchietto attempato ormai, che ha ancora l’abitudine di guardare sempre trada e specchietti 🙂

      • “cosa ci si aspetta da una BEV?”

        Che sia un veicolo elettrico a batteria. E che faccia il suo mestiere senza “starci tra i piedi”.

        Quali informazioni mancavano alle auto citate?
        Perchè a me, quando guido, serve sapere la velocità a cui sto andando e quello che mi sta attorno. Punto.
        Non mi serve sapere la temperatura dell’acqua. Non mi serve un’icona che mi dice che l’auto è accesa (!!!), non mi serve il contagiri in quanto non mi serve nemmeno il cambio. Mi importa solo quanto è necessario alla guida. Velocità, stato dintorni (specchietti e aiuti visuali quali telecamere ecc) e eventualmente il navigatore per sapere cosa aspettarmi dal resto della strada.

        A lei che serve? La temperatura dell’olio? La pressione del turbo? La temperatura delle ganasce dei freni? Un’icona che ribadisce che l’auto su cui sta andando ai 130 è…. accesa?

        • Velocita’ si, anche indicazioni del navigatore ovviamente, setting dello speed limiter o cruise control quanto attivi, poter vedere il consumo istantaneo magari. Forse sapere quando la temperatura ha impatti sulla rigenerazione sarebbe comodo, per capire perche’ la vettura fa cose diverse. Tastini per disattivare separatamente l’assistenza alla guida quando necessario.

          La Polester2 e’ quelle che ho trovato piu’ friendly, pero’ o scegli lo speed limiter o il cruise, poi devi tornare sullo schermo. La Ioniq6 si perde in fronzoli che confondono inutilmente. Sulla Model Y invece semplicimente non devi sapere niente.

          Io pero’ mi riferivo a come dovrebbe essere, cioe’ se una BEV debba essere piena di schermi, minimal, con o senza tasti fisici, con o senza driver dispay, selezioni delle modalita’ di guida magari richiamabili velocemente senza andare sul display etc.

          • “Io pero’ mi riferivo a come dovrebbe essere, cioe’ se una BEV debba essere piena di schermi, minimal, con o senza tasti fisici, con o senza driver dispay, selezioni delle modalita’ di guida magari richiamabili velocemente senza andare sul display etc.”

            Personalmente: minimal. Non piena di schermi ma con uno bello grosso con una grande mappa.
            Pochissimi tasti fisici.
            Non serve il selettore della modalità di guida perchè tanto non lo si cambia mai. Non serve un selettore di potenza di frenata stile Hyundai perchè l’auto dovrebbe farlo da sola.

            Ho descritto Tesla, vero. Del resto mi ci trovo benissimo.
            Ma non è l’unica strada l’unico display. Del resto su S e X montano ancora il cruscotto. 🙂

        • Io voglio tante lancette che mi dicono cose tendenzailmente inutili nella guida di tutti i giorni, mi va bene lo schermo digitale (o più di uno…) però gli strumenti disegnati devono essere rotondi. E le lancette non mi basta che ci siano, ma devono essere anche un po’ tremolanti quando funzionano, solo un minimo però. 😂
          E poi voglio un grosso contagiri, che non serve a niente, ma lo voglio, e lo zero deve essere sulla retta delle ordinate nel campo negativo, perchè quello è il suo posto, non deve essere quasi sul piano orizzontale.
          Poi voglio tante lucette che si illuminano via via che salgono i giri, prima verdi, poi gialle e poi una grossa rossa. Che ti dice che hai esaurito la marcia ed è ora di passare alla successiva.
          Il cambio ce lo metto io. 😇
          Voglio tante cose inutili così, perchè mi piacciono tantissimo e quando vado in automobile mi piace anche sognare, e non mi sentirei felice se l’abitacolo mi ricordasse lo studio di uno psicanalista svedese.😉😆

  6. Beh, se al posto di buttarsi a capofitto sull elettrico mascherando come obbiettivo green un tentativo di aggredire nuovi mercati emergenti come la Cina avessero investito in quello che sapevano fare e che caratterizzava da 100 anni il loro DNA, probabilmente oggi avremo Audi/Bmw/Stellantis /VW termiche rispettose dell’ ambiente e migliori di quegli elettrodomestici Cinesi.
    Invece, questa strategia suicida li ha portati a scontrarsi con chi di elettrico ne macinava già da tempo ….tesla e cinesi. Non c e da stupirsi quindi che una Tesla, sia più avanzata tecnicamente, più performante e meno costosa di una EV europea. Perciò , se poi manco cambia niente lato prezzo, o assistenza, perché mai uno dovrebbe preferire una E-tron ad una Tesla, dato che e inferiore su ogni singolo aspetti?

  7. I piani industriali sensati sono sempre dati da domanda e offerta.
    Non hanno stoppato i loro piani, semplicemente non prevedevano di dover correre in virtù del 2035 che è arrivato come una mazzata per loro.

    • Mazzata nel senso che la loro resistenza a tale cambiamento è stata vana, per ora – si vedrà poi con le prossime elezioni europee.
      Perché di questo cambiamento si è discusso a tutti i livelli per vent’anni, durante i quali l’industria automobilistica europea ha fatto di tutto per impedire o allontanare ulteriormente nel tempo la mobilità elettrica, mentre in USA e Cina…

      • Discusso sull elettrico è un conto, già dagli anni 70, ma il ban al termico è un’altra cosa e dal 2015 del dieselgate e al 2019 sono cambiate tantissime cose in pochissimo tempo, nel 2013/14 (pre dieselgate) sarebbe stato assurdo, anche per chi ora va ad elettrico allora a TDI, che tra qualche anno sarebbe stato imposto il ban al termico con progressiva pesante elettrificazione.

  8. Paragonare audi/tesla con ibm/apple non ha tanto senso, i prodotti ibm sono stati superati dai produttori orientali di aggeggi eletrronici, mentre apple con prodotti costosi ma con un certo appeal e “filosofia” son sopravvisuti e hanno avuto anzi successo. Tesla ha si appeal ma non ha la stessa qualità e prezzo che ha avuto apple, e non è un aziendina che punta a fare qualche utile ma è guidata da un capocchione che punta a diffondere l’elettrico. Audi come unica strada secondo me ha quella di seguire la parte alta del mercato più o meno in stile apple, che più che una killer la ritengo una sopravvisuta nella storia.

  9. Ammetto di non avere le idee chiarissime in merito. Da un lato il flop di VW con la gamma id sembra dimostrare che creare modelli da zero e totalmente differenti dalla gamma termica possa essere un salto nel vuoto (o nel baratro); dall’ altro lato brand come stellantis continuano a fare modelli ibridi, sia ice che Bev, non riuscendo a cogliere i veri vantaggi di una piattaforma dedicata e restando ancorati a modelli obsoleti. Inoltre le loro auto non si distinguono e restano un “né carne né pesce”. Quale sarà la strada giusta per questo storici brand per rincorrere tesla? Forse come sta rendendo di fare Renault creando una linea dedicata? Il futuro ci darà la risposta ma è certo che per ora entrambe le vie sembrino fallimentari così come sono state attuate fino ad ora. Non vorrei essere nei loro panni o di chi dovrà decidere le prossime mosse.

    • VW punta tutto sulla id2all che sulla carta ha tutto ciò che serve. Io però temo che non riusciranno a presentare questo modello con le caratteristiche promesse e se lo faranno costerà di più: insomma dubito arriverà la versione da 226 cv, batteria LFP con autonomia 450 km a 25000 euro. Non a caso il progetto ha già il ritardo di un anno rispetto alla data annunciata.

      Concordo che le auto attuali di VW sono inacquistabili e chi li ha comprate non ha fatto altro che incentivare un modo malato di produrre le auto, ovvero molto più costose del valore reale. Acquistare auto spogliate di tutto, senza un accessorio, con software inadeguato, prestazioni limitate e prezzo stellare significa premiare i costruttori che non sanno lavorare e che non a caso avevano proprio questa strategia: “le persone acquisteranno i nostri modelli solo perché siamo VW”. Poi rifilano queste cose qui. E’ grave soprattutto nel 2023 dove invece iniziano a vedersi proposte interessanti anche dai produttori tradizionali.

        • C’è poco da convincere, la realtà dei fatti e davanti agli occhi. già prima dell’avvento delle auto elettriche qualsiasi auto che compravi del gruppo VW ( e sfortunatamente ci ho lavorato ) avevano tutti gli optional a pagamento, e su alcune categorie nemmeno li avevano determinati optional, poi ti giravi a vedere altri marchi e notavi con stupore che la gran parte di loro aveva di base quegli optional dove invece vw te li faceva pagare caro, fra un po’ era optional comprare anche i tappetini. È la giusta naturale selezione, hai fatto sempre.vendite mostruose sbattendo l’oro in faccia alla gente ma alla fine oro non era, e adesso paghi dazio.

        • Non è che se una persona che seguiamo compra un prodotto dobbiamo per forza di cose acquistarla anche noi come fosse il Santo Graal. Non è che se compriamo un prodotto, dobbiamo difenderlo a spada tratta per giustificare il fatto di averlo comprato. Fare i fanboy lo trovo abbastanza ridicolo, ricordiamoci che chi vende un “prodotto” non ti stende il tappeto rosso come succedeva in passato, anzi, sembra che gli stai facendo anche un favore.

  10. An he se l’analisi è breve concordo con la redazione.
    Anche se ci sono da mettere alcuni puntini, in particolare per Audi e il gruppo VW: a differenza di Tesla e del suo consolidamento tecnologico, le auto elettriche a listino del gruppo VW sono puri esperimenti e nulla più. La Q4 in particolare è un ossimoro, perché vuole essere una elettrica con una immagine e un modello di vendita da ICE, cioè Audi la propone come fosse una Q5.

    È evidente che il gruppo VW sia concentrato sulla prossima sfornata di modelli e abbia abbandonato i modelli attuali, basti vedere le ID ad esempio e non credo sia un problema prettamente tecnologico, ci mancherebbe anche solo pensare che VW, Audi e Porsche non abbiano i mezzi, ma semplicemente a me sembra tutto solamente legato al ritardo accumulato rispetto alla concorrenza, anche nel modello di vendita, dato che gli ausili alla guida li hanno ma li vendono a parte o che siano, goffi negli update online nonostante sia qualcosa che il gruppo ha da tempo.
    BMW ad esempio è più pronta secondo me tra tutte le tedesche, anche perché ha cominciato da almeno 10 anni a vendere auto elettriche seppur con pochissimi modelli quali la i3 ( una delle prime vere citycar elettriche prodotte su larga scala) e al i8.
    Oramai BMW è alla fase 3 della sua elettrificazione, mentre il gruppo VW è ancora uscente dalla fase 1 (da capire se la piattaforma MEB sarà evoluta correttamente).
    In più un marchio come Tesla fa solo elettrico e questo rappresenta un netto vantaggio nel modello industriale, in quanto il marchio non deve passare per una transizione.

    • Può anche essere valida. Il problema è perché i gruppi europei che già negli anni 90 avevano iniziato a sperimentare la mobilità elettrica poi hanno dato un colpo di freni così forte alla loro evoluzione?
      Secondo me è stato uno sbaglio. Infatti ora ne pagano le conseguenze di quella scelta.

    • L’altro fattore chiave, secondo me, è che Tesla è partita dal foglio bianco e ha innovato alla base il metodo produttivo per ridurre il costo di costruzione delle sue auto (vedi le famose gigapress) pur mantenendo sufficientemente elevata la qualità costruttiva.
      Le case europee, invece, legate in gran parte al metodo costruttivo ‘classico’, hanno iniziato l’avventura elettrica pensando di continuare tutto come prima (dal metodo costruttivo a quelli di vendita e assistenza) scaricando i costi sui clienti, e solo adesso stanno iniziando a capire che la cara, vecchia maniera non funziona più.

      • La mia penultima auto è stata un’Audi S5 sportback che ritengo sia stata l’auto migliore che abbia mai avuto.
        Non è questione di sparlare, ma vuoi paragonare la e-up e la e-golf alla i3 o alla i8 di BMW?
        Le due BMW sono nate come auto elettriche, con progetti dedicati, mentre la e-up è la e-golf erano adattamenti delle versioni standard.
        Tecnologicamente erano decisamente indietro, così come oggi anche le elettriche ID non sono a livello della concorrenza nel loro insieme.
        BMW sull’elettrico è sempre stata più avanti al gruppo VW a prescindere dalle vendite che sono influenzate da fattori differenti.

        • “ecnologicamente erano decisamente indietro, così come oggi anche le elettriche ID non sono a livello della concorrenza nel loro insieme.” Ah si? DOve? Paolo Mariano la pensa in modo alquanto diverso. Io pure.

      • ma un ‘utlitaria come la E-Up non la valuterei con lo stesso metro delle auto di lusso, con le finiture più ricercate e costose e software vari, sono budget e utilizzi diversi, i piena città non penso che una bmw per quanto sfarzosa la preferisci a una utiitaria

        credo che a E-Up (il modello seconda serie con batteria aumentata a 36 KWh, circa 32 KWh netti) abbia un indice di gradimento molto alto, chi la ha presa è molto contento, e difficilmente la rivende

        5 porte in 3,6 metri e 1180.kg; ha anche abbastanza motore e assetto per essere guidata divertendosi, i proprietari la definiscono un Go-Kart divertente (traz. anteriore), così come fanno i proprietari della Twingo (traz. posteriore), solo che la E-up aveva anche una autonomia maggiore

        era già praticamente perfetta come utilitaria anche con le batterie di un paio di anni fa (su questa categoria non ti interessa molto avere la ricarica da 20 minuti)

        a me sembra che è stata tolta dal listino (almeno da noi) perchè costava relativamente poco, c’era caricato sopra un po’ meno margine (mi pare costava 27.000.e, poi limati da sconti vari e incentivi) e avrebbe cannibalizzato una parte del mercato delle EV più grandi, VW e non solo

        almeno sino al 2024, sono state lasciate in listino giusto le utilitarie imperfette in qualcosa (prezzo o caratteristiche)

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