Home Due ruote Una elettrica al mondiale SuperEnduro? La Stark Varg esclusa all’ultimo minuto!

Una elettrica al mondiale SuperEnduro? La Stark Varg esclusa all’ultimo minuto!

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Doveva essere una “prima volta” da copertina, quella di una Stark Varg elettrica presente in gara nel Campionato Mondiale SuperEnduro. Si è trasformata in un mezzo flop, con polemiche annesse. La moto non ha potuto partecipare alla gara per millantati motivi di sicurezza.

Non è andato come si sperava il debutto di Taddy Blazusiak in sella alla sua Stark Varg elettrica. Da giorni si parlava nell’ambiente della nuova avventura del 6 volte campione del mondo, che ha scelto la via green di Stark Future per partecipare alla nuova stagione del Campionato del Mondo SuperEnduro. Peccato che alla prima tappa di Lievin (Francia), il pilota non abbia potuto gareggiare. La Federazione Motociclistica Internazionale lo ha infatti fermato a 24 ore dall’evento, chiudendo la porta alla partecipazione della sua moto elettrica alla competizione.

Out per motivi di sicurezza

Il motivo principale? Secondo la FIM la Stark Varg non era immatricolata per questo tipo di competizione indoor. In particolare, sono stati avanzati motivi di sicurezza legati all’impossibilità di gestire eventuali problemi di incendio delle batterie della moto.

Ovviamente costernato Blazusiak e il suo team Stark Future Racing, che, a detta loro, hanno ricevuto la doccia gelata con breve preavviso e senza una reale giustificazione.
Non so cosa sia successo. Sono un pilota e sono qui per correre – ha detto a caldo il campione polacco – Alla mia squadra è stato permesso di competere e la moto era approvata dalla FIM. Questa settimana ci sono state improvvisamente nuove norme. Queste sono state comunicate alla squadra giovedì sera: hanno detto che la moto non era immatricolata. Questa è ovviamente una situazione inaccettabile”.

Ovviamente di altro avviso la Federazione, che ha semplicemente detto di aver rispettato appieno il regolamento in atto. Le moto elettriche non possono presenziare a questa competizione mondiale.

Il risultato della diatriba è che quello che doveva essere un esordio in gara da immortalare si è trasformato per Stark Varg in una breve passerella. L’organizzazione ha infatti permesso a Blazusiak di fare alcuni giri di pista prima dell’evento, per fare un po’ di show con foto e video. Dopodiché la squadra ha fatto le valigie ed è tornata a casa.

Confronto rimandato?

Al di là della querelle, alimentata anche da retroscena ben poco sportivi – circolano voci che ci sia un concorrente di primo piano dietro alle pressioni per chiedere l’esclusione della Stark Varg – resta il rammarico per non aver visto all’opera in un contesto iridato una delle moto da cross elettriche più performanti sul mercato al cospetto delle tradizionali a combustione.

Lo stesso Blazusiak, in alcuni test da lui effettuati, ha affermato di aver ottenuto all’incirca gli stessi tempi di una moto convenzionale, potendo contare ancora una volta sull’accelerazione bruciante. E forse questa cosa non piace a tutti.

Tra due settimane il Mondiale SuperEnduro farà tappa a Cracovia e per Taddy Blazusiak vorrebbe dire giocare in casa. Per allora Stark Future Racing spera che la FIM chiarisca definitivamente la questione, magari aprendo alla partecipazione della Stark Varg in gara.

La reginetta Stark Varg

La notizia sta facendo un certo scalpore perché di Stark Varg e delle sue prestazioni se ne parla già da molto tempo. La moto al momento sta facendo da apripista per tutte quelle elettriche che intendono farsi spazio seriamente nel mondo delle competizioni offroad.

La svedese Stark Future (che ha sede a Barcellona) ha già iniziato a sfidare nelle arene le competitor a combustione – ad esempio nel recente Supercross di Parigi – e ora spera di poterlo fare anche sotto egida FIM.

L’intento ultimo, per nulla celato, è quello di voler dare una bella “mano di vernice verde” al Motorsport nel suo insieme. Se glielo permettono, ovviamente.

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Phoenix
Vesper
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9 COMMENTI

  1. Organizzazione veramente stupida.
    La partecipazione di una moto elettrica sarebbe stato un motivo in più per interessare,incuriosire e attirare il pubblico

  2. Pagliacci… non riescono a fermare l’avanzata dell’elettrico e le vietano alle competizioni con scuse blafeme… Non sanno più che scuse inventare!

  3. “E forse questa cosa non piace a tutti.” Si certo, come no. Nel cross da decenni non si riesce a mettere a tera la potenza sovrabbondante delle motociclette, questa affermazione complottista direi che lascia il tempo che trova.

    • Complotto non saprei, ma improvvisazione decisamente tanta.
      Cambiare i regolamenti all’ultimo, sul presupposto di non meglio precisati “motivi di sicurezza legati all’impossibilità di gestire eventuali problemi di incendio delle batterie della moto” mi sembra qualcosa di decisamente poco credibile.
      Nel senso che non se ne vede sinceramente il motivo.
      Perchè dovrebbe per forza incendiarsi?
      E se lo facesse, perchè nello specifico dovrebbe per forza essere meno gestibile di una moto a benzina? In entrambi i casi sarebbe comunque un incendio virtualmente “all’aperto” , con ampi spazi per intervenire e, poichè si bloccherebbe immediatamente la gara, senza nessuno attorno salvo i pompieri.
      Ma poi: perchè dovrebbe bruciare?

      Detto questo: ho visto alcuni filmati della Stark Varg, e sinceramente va come un aereo. Pure troppo se vogliamo.
      Non so però “quanto dura” la batteria ad andarci a cannone e a piena potenza (si può regolare la potenza del motore).
      Al di là di tutto, io che son critico sulle moto elettriche, qui siamo decisamente in presenza di qualcosa di potenzialmente spaziale.
      Come giustamente dici, nel fuoristrada di potenza ce n’è d’avanzo, al punto che Cairoli ha vinto e stravinto ripetutamente con un 350 in MX1 (fino a 450 cc).
      Staremo a vedere, sicuramente cross e enduro sono discipline che con l’elettrico ci vanno a nozze.
      Del resto se uno come Blazusiak ci sta guardando dentro… non è l’ultimo arrivato e anche se non è più giovanissimo non credo che sia approdato alla Stark Varg solo per vil denaro.

  4. Una delle tante vergogne a cui si assiste da parte di coloro che temono che l’elettrico gli tolga i profitti, le regalie, i finanziamenti al partito ecc.

      • Tranquillo che in molti hanno smesso di seguire la formula 1.
        Uno sono io.
        Poi per curiosità quanti hanno visto dal vivo una gara di formula E?
        La cosa interessante sarebbe creare dei campionati dove elettriche ed ICE si possano confrontate con regolamenti certi.

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