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Una 911 elettrica? La Porsche: “NEIN”

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Tre Porsche 911 Turbo S in prova sulla pista dell'aeroporto di Sidney, chiuso causa Covid.

Una 911 elettrica? La Porsche risponde con un secco “Nein”. A pronunciarlo è il direttore di produzione Ignor Reimold, in u’intervista sul sito della Casa tedesca.

Una 911 elettrica? No, i motori caldi avranno vita lunga

  • I motori a combustione saranno ancora prodotti nel 2050?
Albrecht Reimold, responsabile di Produzione e Logistica della Porsche.

Sulla base di tutto ciò che ho visto finora, la risposta è un chiaro sì. In Porsche abbiamo adottato anni fa una strategia di prodotto chiara e sostenibile. Si basa sui tre pilastri dei motori a combustione a basso consumo di carburante, dei modelli ibridi a basse emissioni e dei veicoli solo elettrici. Le tecnologie a basse emissioni giocano un ruolo sempre più importante. I motori a combustione hanno ancora molto potenziale anche quando si tratta di soddisfare normative ambientali più severe.- 

  • Anche alla Porsche?

Anche e soprattutto in Porsche. Entro cinque anni, la metà di tutte le nuove vetture avrà un motore elettrico, che sia un veicolo ibrido o una sportiva solo elettrica. Stiamo assumendo un ruolo pionieristico in questa tecnologia. Tuttavia, diversi mercarti si stanno sviluppando in modi molto diversi rispetto alla mobilità elettrica e al modo in cui si espandono le relative infrastrutture. Quindi stiamo anche lavorando a soluzioni innovative come i combustibili sintetici prodotti in modo sostenibile. Questi saranno pronti per il mercato nei prossimi cinque anni. Secondo gli esperti, questi e-fuel potranno far risparmiare milioni di tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno”.

una 911 elettrica

  • Che cosa significa questo per la futura gamma di prodotti?

Che la Porsche diventerà più elettrica, ma non del tutto. La 911 non sarà disponibile con una trazione completamente elettrica. Nei prossimi cinque anni investiremo circa 15 miliardi di euro in mobilità elettrica, produzione sostenibile e trasformazione digitale. Le più grandi sfide del nostro tempo sono anche opportunità. La Strategia Porsche 2030 afferma che diventeremo ancora più sostenibili e che prendiamo sul serio la nostra responsabilità nei confronti della società. L’entusiasmo è uno dei nostri driver più potenti. Porsche continuerà ad essere il marchio per chi insegue i suoi sogni“.

Il secondo modello elettrico Porsche, la Taycan Cross Turismo.
  • Perché la sostenibilità è così importante per voi adesso?

La sostenibilità è una componente chiave della nostra strategia. È importante per noi avere una visione olistica di questo problema – dal punto di vista economico, ecologico e sociale. Il nostro approccio si basa su sei campi di azione, tra cui decarbonizzazione, diversità e catene di approvvigionamento trasparenti. Incorporeremo questi campi in tutte le nostre attività future. In concreto sosteniamo gli obiettivi climatici di Parigi e, ad esempio, stiamo lavorando per rendere la produzione in tutti i nostri siti carbon neutral. Questo è stato il caso di Zuffenhausen dall’inizio dello scorso anno e la fabbrica di Lipsia seguirà quest’anno“.

una 911 elettrica
Un’altra immagine della Porsche 911 Turbo S.

— Leggi anche / Il grande capo della Porsche: “Noi e Tesla su strade diverse”

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12 COMMENTI

  1. Nostalgici. Ed in Porsche farebbero bene a chiarirsi le idee. Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

  2. La 911 è marketing.

    Con i 2 metri e 45 di interesse della 911 e questa densità gravimetrica c’è poco da fare.
    Vedremo una Porsche sportiva, 911 o come si chiamerà, varcata la soglia dei 500 Wh/kg.

    911, un numero estraneo alle vittorie nel mondiale rally costruttori, quanto piloti.
    Neppure nel 1972, al Monte, quando doveva stravincere.
    Scesa la notte sul Col de Turini, nella tempesta di neve, la vecchia Fulvia HF con un Drago al volante batté tutte le 911 e le Alpine A110.

    In pista, per vincere la 24 ore di Le Mans, Porsche ha dovuto rigirare il flat six a sbalzo portandolo dove doveva essere. La RSR ottenne finalmente il bilanciamento che è sempre mancato alla 911, liberando lo spazio per mettere un diffusore adeguato.

    Una vettura sportiva diventa un mito quando vince le corse non quando le perde.
    Diversamente è marketing.
    E in Italia, dove da sempre i veri miti si mettono da parte, lo sappiamo bene.

    https://www.youtube.com/watch?v=e-figt9YYeE
    https://www.youtube.com/watch?v=CuaBHNKycvI
    https://www.youtube.com/watch?v=dTH4EysaCuo
    https://www.youtube.com/watch?v=wvcykpq0KYg
    https://www.youtube.com/watch?v=ud0swuSDpBw

  3. Se la mobilita’ elettrica e’ il mezzo per raggiungere l’obiettivo di un mondo piu’ ecosostenibile, alla l’elettrificazione puo’ puntare sulle categorie di trasporto di massa: auto medio-piccole, camion, TIR, bus, e, sopratutto, bulk carriers (grandi navi). Bene anche le nicchie in grado di ridurre l’uso di questi mezzi, come e-bike e tramway. Tutto il resto e’ poca cosa: una Rolls da 6.7 litri in piu’ o in meno non fa alcuna differenza, a mio avviso.

  4. La 911 è una ricetta doc. Nel senso che non puoi modificare un ingrediente senza snaturare il progetto. La 911 è un’auto a trazione posteriore col motore nella parte sbagliata (dietro anziché avanti): anziché spostare il motore, Porsche, le cui 911 agli albori erano delle bare su ruote, ha lavorato talmente di fino sul progetto da rendere la 911 un’auto unica, guidabilissima ma unica nelle sensazioni che trasmette, dove proprio lo “sbilanciamento” del peso è una chiave della sua dinamica di guida. Non potrà mai esistere una 911 elettrica (nota: per i precisini che vorranno ricordare che esiste la 911 trazione integrale neanche vi rispondo perché non cambia quanto ho scritto).

    Se il marchio 911 è intoccabile, lo stesso non vale per il marchio Porsche, molto più “commerciale”: la Porsche fu la prima a sdoganare i suv sportivi, con 2 orrende proposte, Cayenne e Macan, poi con una delle berline più brutte della storia, la Panamera e infine con un’elettrica clone mal riuscito di una Model S, ovvero la Taycan Turbo (che già il nome merita il castigo divino). Ovviamente per la legge del mercato più un’auto è orrenda e priva di senso più vende, quindi tutti modelli di grandissimo successo, grandi margini e inutilmente costosi (moralmente giusto e sacrosanto spennare questo target di acquirenti privo di alcuna passione per le auto).

    Ma se Porsche svendesse il suo marchio più prestigioso, la 911, sarebbe la fine.

  5. Fanno bene, anche Lamborghini, Ferrari, McLaren, Aston Martin, Bugatti e le divisioni Amg e M di Mercedes e BMW dovrebbero fare così. Ogni prodotto ha la sua peculiarità, per molte auto il motore è il mezzo di locomozione, quindi è indifferente di che tipo è ; mentre per altre l’auto è il contorno del motore, vengono acquistate per quello che si trova sotto al cofano.
    Si può fare un esempio con la pelle sintetica e la pelle vera; se compro delle scarpe da Zara, è indifferente se è sintetica o meno, mentre se compro delle scarpe Armani la pelle rappresenta il punto centrale del prodotto stesso. Così è anche per il meccanismo di un Rolex piuttosto di uno swatch.
    Non tutto deve diventare per forza elettrico e sopratutto non deve deiventarlo quella nicchia in cui il motore è l’anima dell’Auto. Se tutte le Marche sopra elencate collaborassero, sarebbero in grado di produrre combustibili sintetici puliti in quantità sufficienti per il loro manipolo di clienti ; il prezzo di vendita poi non sarebbe un problema insormontabile per queste persone.
    È un processo energivoro? Sì Potrebbe essere inutile? Si sarà mai economico? Probabilmente no.
    Ma anche se non rispetta questi criteri, 1) non è un problema vostro 2) è giusto che mantengano il più possibile l’anima della loro azienda e tanto di cappello se riescono a farlo con carburanti non inquinanti.
    Non è quello che volete?

    • Ma la domanda di questi combustibili sarà sufficiente a mantenere operativa una rete di distribuzione sufficientemente capillare?

      • Secondo me, poi potrei sbagliarmi, non ci sarà una vera a propria rete di distribuzione ma si compreranno i barili direttamente presso il concessionario, anche perché non sono auto (la 911 è al limite, ma le altre le escluderei a propri) da tutti i giorni, di conseguenza non ci sarebbero grandi volumi e la cosa sarebbe più che gestibile “in casa”. Mi auguro che il progetto vada in porto, perché queste sono auto con motori che meritano, sarebbe un peccato se sparissero.

        • Ora dico consapevolmente un’eresia: ma questo significa l’esclusione di lunghi viaggi oppure la necessità di attente pianificazioni?

          Insomma una specie di legge del contrappasso!?

          • Suppongo che nessuno faccia un lungo viaggio su una 488, una Adventador, una vantage, una 720, quindi non penso che nessuno sentirebbe questo tipo di limitazione; certo al momento dell’utilizzo andrà pianificato l’acquisto del carburante, ma alcune di queste auto fanno 100 km anno, un barile durerebbe 4 o 5 anni senza problemi.

          • Cambia poco perché l’inquinamento di queste macchine è si mostruoso, ma visto il basso chilometraggio è pressoché ininfliemte, purtroppo questo però non interessa ad i legislatori, per questo ho spesso detto che dai bando dei motori termici così come dai limiti di emissioni certe case automobilistiche andrebbero escluse. Purtroppo non lo fanno e devono ricorrere a questi carburanti, anche se per l’appunto l’apporto all’inquinamento è comunque praticamente nullo.

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