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Tutto più caro in Italia: benzina, energia, auto…

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Tutto più caro in Italia: benzina, energia elettrica, auto…Con un’aggravante in più: gli stipendi sono tra i più bassi in Europa, con un’inflazione galoppante.

tutto più caroTutto più caro: più della Germania, con stipendi più bassi…

Paghiamo tutto più dei tedeschi. E poi ci chiediamo perché l’economia italiani fa due passi avanti e quattro indietro. Da noi tutto costa di più, mentre le famiglie (in termini reali) incassano sempre meno. Vale anche per la benzina, come ha evidenziato la Faib Confesercenti in un report appena presentato. In particolare, ad agosto, per un pieno di 50 litri di benzina gli italiani hanno pagato 11 euro in più della media europea. L’aggravio è quasi totalmente dovuto alla componente fiscale. Ipotizzando una media di 4 pieni nel mese, i consumatori italiani hanno speso 388,2 euro, oltre 45 euro in più della media europea, di cui oltre 44 euro di imposte. Peccato che in termini reali un operaio o un impiegato italiano guadagni un 30% in meno di un collega tedesco. E se si indebita, magari per comprare un’auto, paga alle banche interessi più alti.

tutto più caro
La ID.7, ultima nata in casa Volkswagen: il confronto-prezzi…

Non solo ricaricare costa di più: guardate la VW ID.7…

La musica non cambia se l’auto invece che a benzina va in elettrico. Una ricerca  pubblicata di recente da un centro-studi irlandese ha dimostrato che la ricarica per fare 100 km da noi costa 6,53 euro, contro 4,02 della media europea. Nella classifica dei 39 Paesi del Vecchio Continente siamo tra i quattro mercati più cari per costo medio al kWh: peggio di noi fanno solo Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca. Ma non è solo la ricarica a costare di più: tasse e balzelli vari fanno sì che paghiamo più care anche le auto. L’ultimo modello elettrico ad essere lanciato è la Volkswagen ID.7, con un listino che parte in Italia da 64.850 euro. In Germania la stessa auto è proposta a 56.995 euro, stesso motore e batteria. Può essere che cambi qualche allestimento, ma la sostanza è che da noi meno di quei soldi non li paghi. In sintesi: abbiamo meno quattrini in tasca e tutto qui costa di più, quanto potremo andare avanti così?

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34 COMMENTI

  1. Andate a comprare un usato con piu’ di sei mesi in Germania! Pagate l’immatricolazione e il gioco è fatto. L’iva non si ripaga se è usato.

  2. La risposta alla domanda perché paghiamo più di altri paesi le imposte ditte, semplice si chiama evasione fiscale. Le imposte dirette (Iva, bolli, accise ecc.) colpiscono soprattutto le classi più basse, perché non sono progressive in base al reddito. Lo stato con le imposte indirette non riesce a coprire la propria spesa, naturalmente aumenta le imposte dirette. In questo paese mai nessun governo ha voluto affrontare il problema seriamente tanto più che oggi con l’informatica è più facile scovare gli evasori. Se ci fosse una seria politica contro l’evasione potremmo anche risanare il nostro debito pubblico oltre ad avere servizi migliori.

    • Questa cosa può riguardare i beni di consumo soggetti a tassazione differente dallo Stato (carburanti con accise ed IVA più alta),, ma non credo si debba applicare al prezzo nudo e crudo degli autoveicoli costruiti all’estero! Anche calcolando il 3% di IVA in più , per quale motivo il listino di VolksWagen é più alto da noi che in Germania e quello Tesla no? Se non per mera speculazione?

  3. A tema con la bassa concorrenza di prezzi su alcuni prodotti e servizi nel nostro mercato

    PREZZI BATTERIA LPF x ACCUMULO STATICO ( ma anche per autotrazione)

    Ho riguardato i prezzi dei sistemi di batterie per accumulo di energia domestico

    un sistema chiavi in mano consegnato da un sito / venditore commerciale da noi costa circa 600-1000e al kwh; avrebbero già dovuto essere scesi molto di più, invece tardano, mercato poco dinamico, in parte depresso economicamente (e per paradosso i prezzi salgono) in parte poco flessibile, anche quando soluzioni alternative ci sarebbero non vengono molto cercate

    sistemi semi-assemblati (poi serve un tecnico per mettere il tutto assieme) stanno alla metà

    ma il bello viene adesso: se uno guarda a venditori internazioni on-line, saltando 2-3-4 passaggi di rivendita assemblaggio, e comprasse da se le delle buone batterie LPF su internet

    il costo è sui 75e al kwh,
    più spedizione, dogana non sempre, spesso spediscono anche da Germania senza dogana e in tempi brevi, non solo dall’oriente; facciamo 100e al kwh

    1000e per 10.kwh di batterie, più altri 2000e per completare il sistema:
    – box – bms – inverter – interruttori – lavoro di assemblaggio fatto da un tecnico, per chi non ha pazienza/capacità di far da sè con i tutorial, ma non è cosi difficile, ci sono anche esempi da seguire di configurazioni già pronte

    e con poco più si può fare un raddoppio, due banchi da 10.kwh l’uno

    Di negativo:
    si perde molto tempo (ma può essere un hobby imparare ad assemblare il sistema e regolarlo al meglio), e al contrario del chiavi in mano non c’è una garanzia a 10 anni, però le batterie autoassemblate hanno una durata di vita tra 15 e 20 anni a seconda di quanto bene viene regolato il BMS (ci sono già impianti autocostruiti con LPF molto vecchi che sono sopravvissuti 10 persino senza BMS, cioè ricaricati molto male), e se anche una fallisse prima si puo facilmente sostituire a basso costo; e sono batterie LPF e di marca, cioè sicure, le stesse che sono all’interno delle soluzioni chiavi in mano (es. Tesla compra da Catl le LPF per i megapack che devono durare 20 anni)

    esempio:

    Batterie Catl grado A+ celle prismatiche
    LiPofe4 – 305-310 AH – 3.2.volt – 5,35.kg – con Qr code e da canale di vendita ufficiale,
    aspettativa di vita oltre 15 anni (con bms), 6000 cicli di vita misurati con scarica all’80% a 1-C

    Nota a margine per le auto eletriche:

    le LPF Catl citate hanno densità energetica cella 182 wh/kg ( altre sono sui 165 wh/kg )

    Sono praticamente di qualità simile di quelle usate su molte auto elettriche di gamma bassa o media, con prestazioni di carica e scarica non di punta, diciamo non superiori a un fattore 2-C; usandole sino a 2-C, invece che a 1-C, i cicli di vita attesi sono più verso 3000, che rispetto ai 6000 dichiarati a 1-C; andrebbero bene anche per un retrofit su un’auto termica d’epoca

    Partendo da celle da 182 wh/kg, si riesce ad avere il pacco batteria completo arriva con densità energetica complessiva di circa 140 wh/kg, in linea con le vetture LPF medio di gamma in commercio (per ora giusto le Blade fanno leggermente meglio)

    Ecco pensavo, se al Q4 del 2023 al dettaglio costano 75e al kwh, il costo per grandi quantità potrebbe già essere meno di 60e al kwh; aggiungendo i componenti per fare un pacco batteria completo ( involucro, magari in alluminio, più cavi, relè, serpentina di raffreddamento, bms) non penso che ormai si passino i 90-100e al kwh

    per un’auto compatta siamo a circa 4500-5000e per un pacco batteria da 50.kwh di LPF (che usata ad un ‘umile’ rate massimo discarica 2-C, significa che già supporta un motore da 100.kwh di picco), certo è solo costo industriale, poi sopra ci si aggiungono altre voci, certificazione, garanzia, logistica, magazzino, marketing, struttura aziendale, azionariato, etc,

    però era per fare un pò di conti di massima; per una grande realtà industriale non vedo cosi grosse difficoltà di costi a fare una vettura compatta elettrica

    • Tutto molto bello, se non che questi lavori fai da te sono leggermente illegali.
      Sui prodotti on line, hai controllato se sono provvisti di certificazione CEI-021?

      • Vendute con certificato CE + RoHS + UL + Qr code identificativo di ogni cella

        Sicuro che sia illegale per uso domestico personale e montate a valle del contatore?

        Su internet ci sono (centinaia?) di tutorial e di esempi di installazioni in italiano, anche di canali tematici non estemporanei/improvvisati, non ho visto cenni a “illegalità” degli impianti ma spiegazioni di buone norme su come realizzarli

    • Hai trovato il modo di diventare milionario: metti su un’azienda che vende impianti di accumulo a meno della metà dei concorrenti e sei a posto. Poi magari ti renderai conto che non è proprio così semplice.

      • Mah, non è questione di diventare milionari, sono autorealizzazioni, prive di garanzia, ricarico commerciale e costi di marketing, si scambia il tempo necessario per realizzarli e l’assenza di garanzia a 10 anni (quella offerta dagli impianti pronti) con un risparmio di 2-3 volte, sono i nostri prodotto commerciali che sono esageratamente gonfiati, quando saranno scesi a 300-400e al kw allora avrà meno senso autorealizzarsi gli impianti; c’è youtube piena di tutorial e spiegazioni, per chi ha questa inclinazione o non può/vuole dipendere dagli incentivi, che quando eccessivi hanno rovinato i prezzi commerciali del settore (raddoppiati) e a spese della comunità

  4. Scoprire che il prezzo tedesco di ID7 è più basso di quello italiano esagerato da una parte ha più senso, cioè ha più senso il prezzo Tedesco, sennò sembrava che in VW fossero impazziti e facessero auto per non venderle

    dall’altra rimane la sorpresa per il listino anomalo italiano; già è una vettura, grande, costosa, offuscata da Tesla, la ID7 già non parte bene da noi, in più sembra che l’affossino?

    correggendo per la maggiore iva nostra (22% invece di 19%):
    57.000e -> 58.400e
    aggiungendo il trasporto su treno più lungo attraverso le alpi:
    +300e ? (+400e su bisarca?) -> 58.800

    Rimangono ancora 6000e di differenza
    forse sanno che ne venderebbero poche e gli costa meno dirottare gli interessati su ID4? O parametrano il listino al costo della benzina che poi si risparmia?

    Allora ho guardato ID4 (la versione da 77.kwh, quella da meno da noi non la ho vista)

    – ID4 77.kwh Germania 48.635
    – ID4 77.kwh Italia 56.700

    Quindi non è che dirottano da ID7 a ID4, sono entrambi più care da noi

    La e-up invece è più cara da loro, circa 30.000e, da noi era qualcosa meno (27 ?) e infatti è stata tolta dal listino

    Inizio a pensare che davvero in VW stiano parametrando il costo delle auto elettriche sul costo delle benzina (sul riparmio ottenibile sul carburante in caso di uso in elettrico con levate percorrenze), e calcolino che preferiscano venderne poche con più margini (..e che margini..)

    Oppure preferiscono non venderle?

    Oppure in italia c’è qualche incentivo/sgravo di Iva per vetture aziendali/noleggio e puntano su queste?

    Non capisco, se qualcuno ha qualche idea..

  5. .. perche si lamentano dei costi della benzina? Che poi vai a spiegargli che se hai un box e ti ricarichi a casa la EV spendi un quarto e… niente, non vogliono prendersi una EV… preferiscono una stufa a gasolio o benzina… meglio un suv termico o hybrid piuttosto che allo stesso prezzo una EV.. non lamentatevi piuttosto fate bene 2 conti e uscite dalla zona comfort delle abitidini..

    • Giorgio, sono uno di quelli che non riescono a farsi i conti in tasca, per questo ti chiedo una mano, ti vedo bello preparato. Premessa: ho famiglia giovane e, in rapporto ai tempi moderni, definibile addirittura numerosa; ho casa singola e pannelli da 5.75 kW, installati nel lontano 2012. Ora: mi indicheresti una monovolume bev sui 20mila €, tipo Dacia Jogger? Ah, per completezza di informazioni, il mio potere d’acquisto, alla luce delle incredibili e inevitabili spese mensili che la stessa famiglia richiede, e del mutuo in essere, è proprio sui 20mila, potrei azzardarmi anche un po’ oltre, ma probabilmente non sarei un buon padre di famiglia se mi indebitassi oltre per una macchina. Grazie per l’aiuto, mi accingo a cambiare la mia Renault Xmod che si avvia verso i 300mila km, attendo con impazienza l’illuminazione

      • Temo che vicino a questo prezzo e stazza, nel nuovo per ora ci sia solo MG4 versione base, con incentivi mi pare sui 25.500, di più se presa con i finanziamenti

        Oppure se sei in una regione che aggiunge incentivi regionali a quelli nazionali, il discorso già cambia

        Ci sarebbe poi da ragionare sui costi di gestione calcolati a 5 o 10 anni, immagino già ci avrai pensato da te, saltano fuori risparmi importanti

        PS: se puoi aspettare ancora un annetto, i listini delle segmento B e C elettriche dovrebbero scendere 3-4.k

      • Non credo che Giorgio si rivolgesse a chiunque. E nemmeno a molti. Ma comunque il 10%-20% degli italiani potrebbe fare il ragionamento che ha fatto lui. C’è un altro discorso da fare: per ricaricare la macchina in garage come dice lui devi spendere circa 10.000€ di impianto (6kW), forse qualcosa meno, ma se io con 75€ percorro 1200 km (a 110 orari con clima, diesel) significa che 10.000€ li ammortizzo con 160.000 km (supponendo di ricaricare SEMPRE a casa) , realmente dopo 200.000 km. Fatti due conti di quanto ti conviene, considerando che un auto per le tue esigenze costerebbe non meno di 40k

        • 10.000€ per l’impianto elettrico di casa??? Sicuro sicuro?
          Io ho messo la wallbox un anno fa:
          – contatore innalzato a 6kw, costo 200€ una tantum e modifiche solo da remoto del distributore
          – wallbox Prism monofare Basic, 550€
          – 30mt di tre cavi 6mmq per portare l’elettricità nel box + lavori vari dell’elettricista per installare e configurare tutto, 500€ in una giornata

          Totale, 1250€. Un ordine di grandezza in meno, non “qualcosa in meno”. E c’è modo di spendere ancora meno se si una una presa interbloccata e il caricatore in dotazione all’auto.

          • Spesa simile e contatore rimasto a3kw…nel mio caso è bastato mettere in sequenza lavastoviglie e lavatrice….provare prima di aumentare il contatore

          • Era una stima inclusiva di pannelli, ponendo il caso che non si abbiano. Se devo mettere la wallbox per attingere dalla mia utenza di che risparmio parliamo? Se devo usare elettrico lo faccio a impatto 0 sia in termini ambientali (pannelli -> auto) che in termini economici. Ovviamente non ho considerato che ci vorrebbe un accumulatore. Siccome non sono un hater dell’elettrico ma vorrei solo capire meglio sono ben accetto a eventuali correzioni

          • @Michele attingo da due anni dalla rete elettrica con contratto di fornitura 100% rinnovabile a 16cts al kwh, la metà di qualsiasi abbonamento di ricarica, e ancora non ho attivo il fotovoltaico.
            L’impronta ecologica è almeno dimezzata rispetto a una termica anche senza fotovoltaico, col carburante a 2€ in proporzione spendo come una termica che facesse 50km/l. E nel frattempo emetto zero co2 (fornitura da rinnovabili) e zero particolato.

        • No Michele io da 2 anni carico col cavo in dotazione con presa shuko detto carichino.. ogni 2/3 giorni. Perche se siamo realisti ogni giorno non é che mi seevono tutti i miei 64kwh della batteria dell’auto.. ma solo quelli che ho ussto.. e una notte tra le 6 alle 10 ore a 2kw mi carico anche piu di quello che mi serve per ip giorno dopo. Io solitamente faccio partire la carica verso le 23:00 quando non ci sono elettrodomestici in funzione.. poi mi organizzo se c’è bisogno la faccio partire prima o dopo.. usando la app dello smartphone.. praticamente non ho speso nulla per ricaricare l’auto da casa. E spendo come dicevo un quarto rispetto a gasolio.. ogni mese risparmio dai 100 ai 150 euro.. fatevi 2 conti.. non considerate solo il prezzo iniziale dell’auto

          • Confermo al 100%, in viaggio abbonamento x spendere poco più che a casa e via, ti godi un viaggio che ti fa scoprire un altro modo di andare in auto…

      • MG5, nuova viene circa 26.000, magari qualcosa meno tra sconto e permuta, se è comunque fuori budget tra qualche mese dovrebbero vedersi i primi usati a prezzi inferiori.

        • In un altra discussione hanno segnalato che su autoscout ci sono delle Mg4 a “km 0”, guradando ci stanno a 21.400e (versioni sia 51 che 64 Kwh), da verificare se è vero o se è un trucco dle concessionario che ha messo gli annunci (es magari potrebbero essere iva esclusa)

          Se fosse vero, come prezzo ci saremmo

          • Se ho capito bene:
            – listino 30.500
            – con incentivi 25.500
            – con incentivo e ‘km 0 / finanziamento’ 20.900 o 21.400
            (più 900e di messa su strada)

            rimane il dubbio sulla parte “con finanziamento”, li di solito sta la fregatura che si mangia lo sconto

      • Credo che il buon padre di famiglia dovrebbe fare dei conteggi più completi per valutare l’acquisto di un’auto nuova. Limitarsi al prezzo di acqusito è estremamente fuorviante, soprattutto quando si confrontano auto termiche con auto elettriche, dato che quest’ultime consentono dei notevoli risparmi nei costi di gestione: dalla manutenzione quasi assente (si limita praticamente a pneumatici e filtro aria abitacolo), al bollo auto che non si paga, ai costi di ricarica (facendola a casa, con un minimo di organizzazione) e così via. E’ che pochi tengono conto della manutenzione della loro auto (se l’hanno fatta… molti girano con dei catorci al limite del collasso magnificando i vantaggi del loro TDI): se vedessero quanto hanno speso per fare 300.000 km con una termica, sono convinto che si ricrederebbero sulla convenienza di un’elettrica.

  6. Più salgono i prezzi, più gli amici guadagnano.

    E guadagna pure il ministero delle Finanze in quanto ha la maggioranza di Eni ed Enel.

  7. C’è poco da commentare… Siamo tutti consapevoli che le cose stanno così. Non ci sono formule magiche per riequilibrare il Paese, forse solo una formula potrebbe funzionare: pagare le tasse tutti, serietà a tutti i livelli e politici bravi/competenti. Praticamente non c’è speranza.

    • Dal commento si capisce che sei un Nordista, ma non mi scomponi, perché io sono forse più a Nord di te. 🙂 Ma ti posso assicurare che tanti non pagano le tasse, non è possibile materialmente che ci siano professionisti che stanno sotto ai 15K e girano in Tesla/BMW/Audi/Mercedes e potrei andare avanti… Serietà ci vuole per cambiare il paese. Ognuno deve fare la sua parte.

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