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Tutti vogliono una associazione anti-rincari

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Tutti vogliono un’associazione anti-rincari: stanchi dei continui aumenti alla colonnina, sono tanti i lettori che sposano la proposta di Carlo. Ecco 4 tra le tante mail ricevute. Vaielettrico risponde. Scrivete a info@vaielettrico.it

Tutti vogliono una associazione per calmierare i prezzi alla colonnina: ecco 4 tra i tanti messaggi

tutti vogliono una associazione “Leggo adessoil vostro lungo articolo sui costi dell’energia, sull’occupazione delle piazzole di ricarica, sulla inutile offerta del prezzo dell’energia negli abbonamenti dei vari gestori. Aggiungo anche sull’elevato costo della mobilità elettrica. Io sono in attesa dell’ecobunus da febbraio per ritirare la vettura già contrattualizzata in concessionaria. Personalmente ricaricherò sempre da casa ed ho anche installato un fotovoltaico, non penso di patire in modo preoccupante i costi degli abbonamenti. Ovviamente per viaggi più lunghi anche io dovrò ricaricare. Mi sembra giusta l’idea di una ASSOCIAZIONE PER UTENTI DI MOBILITÀ ELETTRICA. Mauro Dellamula

“Serve un’azienda che faccia come Iliad nella telefonia”

Tutti vogliono una associazione“Sono proprietario di un’ auto elettrica Peugeot 2008 da due anni. Spesso ricarico a casa anche perché ho la fortuna di poter contare sul buon impianto fotovoltaico. Sono però assolutamente d’accordo con Carlo Notaraianni sull’assoluta necessità di creare un gruppo di pressione per combattere gli esagerati e ingiustificati rincari delle ricariche presso le colonnine pubbliche. È evidente che tutti i fornitori hanno creato un cartello. C’è da sperare che entri in Italia un operatore tipo Iliad nella telefonia, che ha posto fine ad anni di soprusi da parte delle società telefoniche. Nel frattempo qualcosa dobbiamo fare!“. Cristiano Lago

Stanno boicottando l’elettrico in tutti i modi, ora basta

Tutti vogliono una associazione“Non ho ancora un’auto elettrica, ma la prossima lo sarà sicuramente. Mi sto convincendo sempre più del fatto che in Italia si sta cercando di affossare, anzi boicottare l’elettrico in ogni modo. Incentivi promessi ma mai realizzati, in modo da bloccare il mercato facendo però la figura di chi vuole favorirlo. Aumenti delle ricariche molte volte superiori al giustificabile, soprattutto da parte di operatori a partecipazione pubblica. Abbandono dei piani di installazione di nuove colonnine. Mi vien da pensare che i petrolieri foraggino principescamente anche operatori di cui istintivamente tenderei a fidarmi. Comunque volevo solo dire che quella dell’associazione mi pare un’ottima idea, mi iscriverei subito!“. Danilo Zeni, Trento

E se fossero i Comuni a installare le colonnine?

Tutti vogliono una associazione“Ho letto l’ultimo dei tanti vostri articoli sulla questione del prezzo di ricarica alla colonnina. E se fossero i Comuni a installare delle colonnine pubbliche a prezzi vantaggiosi (anche per il Comune stesso)? Magari a seguito della costituzione di una Comunità energetica rinnovabile (altro vostro articolo, sotto forma di VIDEO)?“. Claudio Temperanza da Pegognaga (MN).

Tutti vogliono una associazione, ora servono idee…

Risposta. In un Paese normale si muoverebbe il governo per capire come mai le ricariche in Italia sono molto, molto più care che nel resto d’Europa. Con una differenza ben superiore al costo dell’energia elettrica nel nostro e negli altri Paesi. In assenza di questo (assenza che appare voluta), logico che siano gli utenti a muoversi. Dobbiamo ragionare tutti assieme sul come farlo, in modo concreto e non velleitario.

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22 COMMENTI

  1. Ho telefonato ad Altroconsumo che mi ha consigliato di aprire un reclamo (fatto) o inviare una pec (fatto). Dipendentemente dal numero di sollecitazioni la direzione potrebbe decidere per una class action. Il reclamo sul sito non è agevole nel nostro caso perchè esso è indirizzato ad una specifica azienda, probabilmente andrebbe ripetuto almeno per le principali. Chi è già abbonato può trovare la mia che ho reso pubblica.

  2. Nel caso peggiore caricheremo tutti a casa, o nel cortile condominiale e alle colonnine Tesla. Quello che stanno facendo è il secondo errore grave di sottovalutazione di realtà come Tesla, nel frattempo si gongolano con la discesa del prezzo delle azioni. Sì certo…

  3. Forse non vi è chiaro che l’elettrico è sul viale del tramonto. Guardatevi le capitalizzazioni in borsa dei marchi di auto elettriche. Guardate come beCharge ha rinunciato all’installazione di 1669 colonnine elettriche previste nel bando del PNNR che ha vinto. Notate come Hertz stia disinvestendo in perdita il parco auto bev e traete le vostre conclusioni. Inoltre, mia personale opiniome: quando ci furono i rincari dei carburanti c’era chi gongolava sperando nel gasolio a 3 euro senza moderatori che gli chiarissero l’arcana relazione tra prezzi del gasolio e imoennata dei prezzi al consumo con consehuente spinta inflazionistica. Ora che la stessa cortesia viene riservata ai prezzi delle colonnine vi lamentate e volete un’associazione che tuteli gli utenti di bev?

      • È chiaramente una provocazione. Quello che non concepisco è l’imposizione dell’elettrico. Almeno in Italua c’è una discriminazione tra chi ha possibilità di ricaricare a casa e chi non ce l’ha. L’imposizione è regressiva dal punto di vista economico visto che si attua un prezzo 3/4 volte superiore alle fasce di popolazione economicamente più deboli. Per qyanto riguarda gli abbonamenti era facile prevedere questo epilogo in quanto modus operandi consolidato e diventato prassi comume da parte delle aziende. Prima si incentiva la diffusione di una tecnologia o di un servizio e poi, raggiunta la massa critica di utenti, cala la mannaia sui prezzi. Vi ricordate le pay tv? Cosa hanno fatto permettendo la facile decrittazione dei codici di accesso fino al momento in cui, raggiunta la massa critica, non hanno consentito più l’utilizzo senza pagamento del canone. In questo caso è anche peggio perchè chi ha comprato un auto elettrica e non ha la possibilità di caricare a casa è taglieggiato da questo sistema visto che sanno benissimo che la domanda è rigida e non subisce modifiche significative all’aumento esponenziale dei prezzi.

        • @Carlo Petrucci, raccolgo la provocazione, e la sua seria spiegazione successiva.
          Mi permetto un paio di commenti al suo ragionamento ma temo che per l’ elettrico non si sia raggiunta la massa critica, eppure hanno deciso di chiudere con le promozioni, vedremo dove porterà questa politica che alla fine sta frenando principalmente l’ arrivo di nuovi clienti (nessun campanello d’allarme qui?)
          Seconda osservazione sul paragone con la pay TV la cui più grande differenza era che chi guardava la con la scheda dei pirati era fuori legge, gli abbonamenti sono al contrario un ottimo meccanismo commerciale.
          In ogni caso con il blocco le schedine sono arrivati i vari Netflix, Infinity, Dazn, eccetera. I mercati evolvono e trovano nuove forme di equilibrio.
          Ritengo invece che il blocco degli abbonamenti faccia parte di una strategia del rallentamento per comprare ancora un po’ di tempo per i combustibili fossili, è per questo motivo che ho risposto un po’ piccato alla sua provocazione relativa all’ elettrico al tramonto.
          Per il discorso delle fasce deboli siamo d’ accordo che il passaggio all’ elettrico sia improponibile nei costi odierni ma teniamo conto che l’ imposizione è ben valutata e non è domani perché ci sono ancora undici anni in cui la tecnologia farà passi da gigante, questo è inevitabile.
          L’ attacco all’ imposizione fa parte della strategia del rallentamento di cui sopra, se l’ argomento fantoccio passa, si avrà un rallentamento che però andrà a svantaggio proprio delle fasce più deboli perché tra dieci anni, o anche prima quando i fossili andranno veramente in crisi, se non saremo pronti (come infrastruttura, e come tecnologia) allora le più colpite saranno veramente le fasce più deboli.
          Senza imposizione, per concludere, le cose sarebbero molto peggio (perché si continuerebbe a bruciare petrolio e gas in attesa della prossima crisi climatica e energetica facilmente prevedibile).

    • https://youtu.be/KQcC6U1TP6M?si=lBacSJs8yfW4OiQy ….io ci metto la colonna sonora 😁…se mi permetti,confondi alcune speculazioni di compagnie con la transizione che è già globalmente segnata…alcuni rincari alle colonnine non fermeranno gli utenti che hanno dalla loro la diversificazione dell’approfigionamento elettrico fino al massimo della libertà per chi ha possibilità di autoprodursi il proprio “carburante” …oltre che economico è un impatto detonante per la democraticità di questa mobilità…con il termico accettiamo passivamente il prezzo al litro…e scusa se è poco….il sole è basso all’orizzonte gringo….ma non sarà mica l’alba invece che il tramonto?😉🖖

    • Gent. Le Sig. Carlo Petrucci

      Lei appare spaventato dalle novità quindi potrebbe essere un conservatore: stare fermo, vedere solo i problemi, non cogliere o sottostimare i vantaggi del “nuovo mondo”. Li ha sicuramente letti molte volte ma si rifugia dentro le abitudini.
      Ieri ho fatto quasi 100 km, oggi l’auto era a casa collegata al solo fotovoltaico e ho chiuso la ricarica al 90%. Spesa zero (installato nel 2012, si è pagato nel 2019 e da allora è gratis: niente soldi, niente emissioni, niente malattie per causa mia)
      In genere mi muovo spessissimo tra Friuli e Trentino: 400 – 450km in giornata, ricarico la sera prima di ripartire e nella mezz’ora che perdo, faccio un pisolino così da guidare tranquillo senza colpi di sonno (20 ore sveglio è sempre impegnativo) e mentre ricarico, d’inverno, il veicolo è riscaldato senza emissioni locali e dormo felice.
      Si viaggia in silenzio, 9 volte su 10 gratis con il fotovoltaico e zero minuti di attesa. Niente soldi alla filiera del petrolio, a regimi non democratic, dove i diritti umani, anche delle proprie cittadine, non esistono.

      Azioni Tesla. Veda il grafico, le azioni erano eccessivamente salite (fino al valore di tutte le case automobilistiche messe insieme quindi una bolla) ed è normale il ritracciamento… Io non le comprerei nemmeno adesso. Ma le auto Tesla non sono le azioni ed è attualmente lo standard di mercato. Non mi piace il suo CEO, chiede una valanga di miliardi e licenzia 14.000 persone. Non gli darei un euro se fossi un azionista. Ovvio, spero, per tutti.

      Hertz vende tutte le auto elettriche? È una ditta privata, vive di noleggio, forse quel mercato non è ancora pronto. È significativo? Probabilmente sì, forse ne aveva comprate troppe oppure non vanno bene per il noleggio. Però mai nulla ho letto delle altre compagnie di noleggio. Sarebbe interessante comprendere meglio. Comprendere prima di dare giudizi.

      Associazioni. Ovunque, nel mondo, ci si associa:i carbonari, i mazziniani, l’accolita del baccalà, confindustria, la pro loco, il sindacato… Perché il “noi” batte l'”io”
      È potrei continuare a lungo… Ma un giudizio glielo do, dopo 25 mesi in elettrico. La marmitta puzzolente è il passato, viva la nuova tecnologia (anche con qualche limite, i prezzi ancora alti, qualche incertezza sulle chimiche delle batterie e i costi di riparazione, etc. E chi ha qualche soldino in più, se compra elettrico, fa anche qualcosa per il noi e non solo per l’ “io”. Poi ho la forte speranza (qualcuno lo ha già fatto) che si compri anche la dacia spring, la renault5 o qualche usato a me o di 20.000 euro… l’elettrico non è ancora per tutti ma per tanti.

      Ci pensi! 🙂

  4. I comuni? Quelli che neanche davanti a una facile multa per occupazione abusiva di punto di ricarica fanno qualcosa?

  5. Ognuno aiuta come può.
    Io vi scrivo l’inno sulla musica de l’internazionale.

    Compagni, avanti! Il gran Partito
    noi siamo dei caricator.
    Elettrico l’andar ci è preferito
    e una fede ci è nata in cuor.

    Non soffriamo più il caro colonnina,
    Che ci offende nel caricar!
    Con il costo che al diesel s’avvicina
    Toglie forza per lottar.

    Su lottiam! L’Ideale
    nostro alfine sarà,
    l’Internazionale, per ricaricar!

    Su lottiam! L’Ideale
    nostro alfine sarà,
    l’Internazionale, per ricaricar!

  6. Sarà anche il futuro ma non oggi… Costa molto più di una endotermica, fa meno km di autonomia, ci mette tropo a caricarsi, non per ultima cosa adesso stanno aumentando il prezzo del energia alle colonnine… Il quadro quasi completo.

    • Debbo dirle che non tutte le auto elettriche costano di più delle termiche di pari categoria, ad esempio le Tesla MY o M3 costano molto meno di endotermiche di pari categoria ma con stesso enorme livello di dotazioni, prestazioni, comfort, efficienza, sostenibilità, con l’aggiunta di costi di utilizzo parecchio inferiori (no tagliandi, no bollo, Supercharger). Per l’autonomia, considerando la media giornaliera italiana di meno di 40 km e un’autonomia di almeno 400/500 km, capisce facilmente da solo che il problema non esiste affatto, nei lunghi viaggi poi ci sono i convenienti e veloci Supercharger o Free to X o altro ancora. Per i tempi lunghi di ricarica, in realtà sono insignificanti, normalmente l’auto elettrica si ricarica in AC quando non serve e si fanno tutt’altre cose che normalmente uno fa ad esempio la sera, quindi tempo zero; nei viaggi in autostrada la si ricarica alle ultra fast quando si fa la solita raccomandata sosta ogni tre ore circa, invece di posteggiarla in giro la si mette in carica, anche in questo quindi tempo prossimo allo zero. Per i costi del rifornimento, chi carica a casa, e possono essere tantissimi, si risparmia enormemente rispetto alle termiche, chi carica solo alle colonnine già solo utilizzando i sempre più diffusi Tesla Supercharger si risparmia ancora comunque rispetto alle termiche, sulle colonnine pubbliche esistono più fornitori (ad esempio Recharge Around di Repower) che tramite le loro app hanno costi che permettono di essere in linea con le termiche, quindi rifornire una elettrica non costa di più che rifornire una termica. Già adesso l’auto elettrica è una goduria, forse nel resto d’Europa un po’ più che in Italia.

    • Non ho parole, soliti discorsi triti e ritriti. Io mi domando e vorrei che Ovysan mi rispondesse. Ma allora tutti i possessori di auto elettriche sono dei geni o persone sovraumane a gestire tutti i problemi che ha menzionato? O è una certa mentalità limitata di alcune persone?

    • Io ho una model 3 da un anno e ho fatto 30000 km ho il fotovoltaico a lavoro…. sulle colonnine avrò caricato si e no 10 volte. Basta pensare e organizzarsi un minimo.per me è tanto semplice…. per molti tanto complicato.

  7. relativamente al discorso comuni, ho chiesto ed ottenuto udienza da due assessori del mio comune di residenza. A loro ho presentato una proposta che prevedeva identificazione di opportunità di CER e la collocazione di colonnine “ad ogni lampione” a bassa potenza per facilitare la ricarica dei residenti e dei turisti. Ho solamente riassunto in un ppt le idee raccolte su questa piattaforma e ricevuto un feedback sicuramente sorpreso ed interessato. Vedremo…

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