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Troppo benevoli con Tesla: il Corriere invece picchia duro

Tesla andrà a sbattere? A leggere molti media sembrerebbe di sì...

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Troppo benevoli con Tesla: Luca ci accusa di giudizi troppo generosi con la marca di Elon Musk. Tutto il contrario del Corriere della Sera, molto critico. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

L’articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 28 gennaio.

Troppo benevoli con Tesla: non è tempo di cambiare linea?

“Noto una notevole discrepanza tra quel che scrivete voi a proposito di Tesla e quel che leggo invece sul Corriere della Sera. Mentre il vostro giudizio è decisamente positivo, il Corriere pubblica spesso articoli molto critici, sia sull’azienda, sia sul suo fondatore Elon Musk.

Anche oggi ho trovato un lungo articolo dal titolo: “Concorrenza cinese, guasti alle vetture e Borsa ostile: tutti i guai di Tesla“. Con tutto il rispetto per il vostro lavoro, tendo ad assegnare una maggiore credibilità al Corriere, considerate la storia e il parterre di firme che è in grado di mettere in campo. Capisco il vostro entusiasmo per chi produce auto elettriche, ma non sarebbe il caso di correggere un po’ la vostra linea nel nome di una maggiore obiettività? Grazie in anticipo per una vostra risposta. Luca Formenti

Elon Musk: maggiore prudenza sugli obbiettivi di Tesla.

Non si può vedere solo la bottiglia mezza vuota…

Risposta. Tutti i presunti guai di cui si parla nell’articolo sono stati elencati sul nostro sito. Della concorrenza sempre più agguerrita di BYD abbiamo parlato a più riprese, con almeno 5 articoli nelle ultime settimane. Uno, a inizio gennaio, spiegava appunto che la marca cinese ha superato Tesla nell’ultimo trimestre 2023 come leader mondiale nelle auto elettriche.

Quanto ai guasti alle vetture, si tratta in realtà di richiami che tutte le Case auto fanno, quasi sempre per ragioni di sicurezza. Ne abbiamo dato notizia puntigliosamente, anche se spesso si tratta di aggiustamenti da remoto, senza che il cliente si debba scomodare ad andare in una sede Tesla.

Sul valore di Borsa, infine, crediamo che il ribasso sia dovuto in gran parte alla maggiore prudenza che Musk sta mettendo in campo parlando di obbiettivi futuri. E anche al fatto che il titolo Tesla aveva corso troppo negli anni. Restiamo convinti che il Corriere sbagli nel trattare Musk come un fenomeno da baraccone e Tesla un fuoco di paglia che si esaurirà presto.

E siamo curiosi di vedere che cosa accadrà quando arriverà sul mercato la “piccola” Tesla da 30 mila euro. Quello sarà il vero discrimine, la prova del nove, e non il fatto che qualche Supercharger sia andato in tilt nel gelo di Chicago.

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