Treni alimentati da rinnovabili: il Gruppo Fs, grande consumatore, punta all’utilizzo del 40% di energia green in 5 anni, con l’autoproduzione.
Treni alimentati da rinnovabili: le FS da sole assorbono il 2% della domanda
L’amministratore delegato di Fs, Luigi Ferraris, dal Festival dell’Economia di Trento annuncia grandi obbiettivi per l’azienda controllata dallo Stato: “Abbiamo già avviato gare per avere disponibili all’inizio dell’anno prossimo 130 Megawatt di nuovi pannelli solari. E il primo kilowattora generato con questa nuova ondata di investimenti lo dovremmo vedere a inizio 2024. Quindi già dal prossimo anno Fs inizierà a generare energia, per poi salire progressivamente. Si tratta di un investimento che, oltre a produrre un vantaggio aziendale importante, rappresenterà un beneficio significativo per tutta la collettività“. I dai di consumo, in effetti, sono impressionanti, come conferma lo stesso Ferraris: “Noi assorbiamo il 2% della domanda di energia complessiva. E abbiamo fissato un obiettivo di arrivare all’installazione di 2GW di impianti fotovoltaici e mini-eolici alimentati da fonti di energia pulita“.
Verranno utilizzati i terreni dismessi di proprietà dell’azienda
Per le FS non esiste il problema di trovare gli spazi per installare i pannelli: in Italia ci sono terreni e immobili di proprietà del gruppo, molti dismessi o non utilizzati. In parte si trovano nei pressi delle stazioni, in altre in location da tempo abbandonate. E quel che prima era un problema (che fare di questi asset?) ora si sta trasformando in una grande opportunità. Grazie agli investimenti programmati sarà prodotta un’energia totale che corrisponderà a 2,6 TWh con un costo di 1,5-1,6 miliardi. I benefici attesi sono: 1) il 100% dell’energia prodotta sarà utilizzata per consumi propri di Gruppo, massimizzando l’autoconsumo e con benefici anche economici. 2) si metteranno a valore i propri asset poco utilizzati. 3) si otterrà una variazione del mix, con utilizzo di energia green. “Accanto a questo lavoriamo all’efficienza energetica“, ha assicurato Ferraris..
A proposito di autoproduzione da parte delle ferrovie, chissá che fine ha fatto il progetto MYRAILS per recuperare l’energia della rigenerazione dei treni immettendola in rete o “stoccandola” in sistemi di accumulo (https://www.vaielettrico.it/treni-gratis-per-monopattini-e-monoruota-elettrici/)
Era ora che si muovesse anche FS…. Tra pensiline, stazioni e aree di loto proprietà possono installare davvero tanto fotovoltaico. Inoltre essendo già casa loro possono risparmiare molto tempo legato alla burocrazia italiana
-Per le FS non esiste il problema di trovare gli spazi per installare i pannelli: in Italia ci sono terreni e immobili di proprietà del gruppo, molti dismessi o non utilizzati. In parte si trovano nei pressi delle stazioni, in altre in location da tempo abbandonate.-
Appunto. Lavorare tre piani in elevazione da un punto di vista puramente tecnico potrebbe essere addirittura una baggianata per quanto è facile. Il resto vien da se e i pannelli si possono anche mettere sul tetto. Certo, ci vorrebbe qualcuno che provasse a suggerirgli l’idea… 😉😉😉