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Tour delle colonnine inattive di Milano

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Tour delle colonnine inattive di Milano: Daniele, un lettore, ne ha incrociate tre durante una pedalata per le strade della città. Che succede? Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Tour delle colonnine inattive
Le tre immagini che pubblichiamo sono state fornite dal lettore.

Tour delle colonnine inattive: “Ne ho trovate tre nelle mie zone…”

“Vista la ennesima giornata caldissimo ho deciso di fare un giro in bicicletta. Abito a Milano e appena uscito di casa, mi imbatto in via Mc Mahon una A2A non ancora accesa da tre mesi. Proseguo verso l’ippodromo e proprio a fianco del Rstorante Ribot e vedo una bella Enel X Way, fortunatamente protetta da cellophan da tre mesi. Proseguo il mio giro verso il parco di Trenno-Bonola e trovo la terza, senza cellophan, ma con uno strato di polvere che fa capire da quanto tempo non è allacciata. La situazione è incredibile e sembra quasi che a questi signori non interessi fatturare“. Daniele Colombo

Tour delle colonnine inattiveMai dire ricarica: installarle è solo un primo passo

Risposta. Chi fa l’investimento per installare una stazione di ricarica non può essere disinteressato a farla funzionare e, quindi, cominciare a incassare. Il problema è legato ai tempi di allaccio alla rete, esageratamente lunghi, da quel che par di capire soprattutto in grandi città come Roma e Milano. Nella capitale due anni fa si parlò addirittura di 200 colonnine in attesa di attivazione da tempi immemorabili e fu coniato il soprannome di Roma Tardona. Ma anche la “capitale morale” evidentemente ha i suoi problemi. E diciamo pure che non è un bel vedere: l’impressione che ne ricava l’automobilista comune è di un’occasione sprecata, un’installazione abbandonata a se stessa. E anche di un potenziale servizio di cui, da mesi, è impossibile usufruire.
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6 COMMENTI

  1. BRAVISSIMO CRISTIANO !!!!!la penso esattamente come te.la burocrazia (parassitaria)è l’unico datore di lavoro che continua ad assumere.tante parole,ma poi sindacati,avvocati,commercialisti e chi più ne ha più ne metta come pagherebbero migliaia di dipendenti se tutto fosse semplice e alla portata di noi cittadini di serie b?

  2. Quando ho acquistato la mia auto elettrica ho pensato: “tanto attorno a casa ho ben 3 colonnine di ricarica per un totale di 6 stalli” salvo poi scoprire che le due colonnine becharge posizionate sul marciapiede dietro casa, pur essendo state posate da oltre un anno, risultano ancora inattive. Ciao ciao a 4 dei 6 stalli

  3. Ogni volta che si affronta un tema di qualsiasi tipo in Italia emerge un comune denominatore ostacolo allo sviluppo: la burocrazia.
    La più grande riforma per il paese che potrebbe essere a costo 0 eppure nessuno che abbia il coraggio di affrontarla

    • se si toglie la burocrazia vengono meno centinaia di migliaia di posti di lavoro “ultraleggero” garantito: ci sarebbero le piazze piene di ululanti con appresso tutte le sigle sindacali.

      è paradossale come nell’era dell’informatizzazione sia tutto più lento di prima..

  4. Mi sa che i problemi non riguardano solo le grandi città, anche a Bergamo almeno due colonnine A2A come quella fotografata dal Sig. Colombo sono in attesa d’attivazione da mesi, e si trovano in zone centrali della città non sperdute in mezzo ai colli.

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