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Tornano gli incentivi per le auto elettriche (e ibride)

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incentivi auto

Torneranno gli incentivi per le auto elettriche (e quelle a basse enisisoni)  e arriveranno fondi per sostenere la transizione elettrica della filiera automotive. Con il fondo di un miliardo di euro stanziato dal Consiglio dei ministri nel Decreto bollette nasce così uno strumento di politica industriale della durata di 8 anni, preparando lo stop ai motori termici previsto per il 2035. (qui il comunicato stampa).

I dettagli e i criteri di erogazione saranno perfezionati nei prossimi giorni, ma il “fondone” come è stato battezzato, soddisfa già i desiderata dell’industria italiana dell’auto che con ANFIA  ha già ringraziato il Governo Draghi per il provvedimento. Per l’anno in corso il Fondo unico per l’auto sarà di 800 milioni, che saliranno a un miliardo dal 2023. Fa parte dei 7,5 miliardi trovati da Draghi senza scostamenti di bilancio, cioè senza nuovo debito, approfittando delle maggiori entrate fiscali stimate per quest’anno. La gran parte andrà invece alla politica energetica sui due fronti: il taglio alle bollette delle famiglie e delle imprese e l’aumento dell’indipendenza energetica italiana con più rinnovabili, più gas estratto e sviluppo dell’idrogeno.

Un miliardo all’anno, per 8 anni, alla filiera

La filiera automotive ringrazia “il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e tutto il Governo per le misure settoriali definite nel Consiglio dei Ministri” scrive prontamente l’associazione dei costruttori Anfia.


Le risorse stanziate dal Governo, prosegue il comunicato “sono il segnale che la filiera industriale automotive attendeva da tempo per affrontare con maggior convinzione e con le necessarie misure di accompagnamento la transizione produttiva verso la mobilità a bassissime emissioni“.

Il fondo di sostegno al settore automobilistico prevede circa un miliardo di euro l’anno su un periodo di otto anni «per accompagnare il processo di transizione» ha detto in conferenza stampa il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Ha  aggiunto che «insieme al ministro Cingolani a breve intendiamo presentare un decreto incentivi per l’acquisto di auto ecologicamente compatibili, non solo elettriche». Il governo insiste infatti su una transizione che «deve considerare anche altre fonti, come l’ibrido».

“Lo Stato vicino alle aziende nella transizione”

Giorgetti ha poi spigato che l’intervento riguarda sia i costruttori, sia l’indotto. Intende «soprattutto convincere i soggetti della filiera a investire e affrontare questa sfida con a fianco lo Stato».  Per il viceministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto infatti «è in gioco una parte importante della ricchezza e della forza lavoro di questo Paese: e’ un settore che non possiamo abbandonare».

incentivi auto elettriche

Sono «misure molto incisive» anche per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor che ne apprezza sia la durata di 8 anni, sia l’entità.
Sono i primi fondamentali provvedimenti per sostenere la transizione all’elettrico e neutralizzare gli impatti negativi sulla componentistica».

Un colpo di acceleratore al fotovoltaico

Il decreto include un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle fonti rinnovabili. In particolare per il fotovoltaico, con la semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.

Gli incentivi saranno così, a scalare

Per quanto riguarda gli incentivi, potrebbe essere confermato lo schema degli ecobonus degli anni scorsi. La cifra però scenderebbe, andando da un minimo di 1.250 euro a un massimo di 6.000 euro. I diversi livelli di incentivo saranno in base alle emissioni di CO2 e alla presenza o meno di un veicolo da rottamare. Il tutto con un livello di prezzo massimo.

Una rimodulazione “a scalare” degli incentivi era stata ipotizzata giovedì da tutte le associazioni di settore, Anfia in testa, durante il webinarTransizione della filiera automotive e politiche industriali, tra presente e futuro” moderato dal co fondatore di Vaielettrico Massimo Degli Esposti.

In particolare è emersa la necessità di dare tempi e durata certa ai programmi di incentivazione, riducendone progressivamente l’ampiezza. Sia Anfia, sia MOTUS-E, hanno ipotizzato un triennio di sostegni al mercato. Si accompagnerebbe così la  fisiologica discesa dei prezzi dei veicoli elettrici verso la parità con quelli termici.

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75 COMMENTI

  1. Se si incentivasse con un bonus l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo il passaggio all’auto elettrica sarebbe una naturale conseguenza

      • 1) era un intervento trainato, ci voleva un bel po’ di altro
        2) non c’è più
        3) rimane la detrazione del 50% con scambio sul posto che è di dubbio futuro
        In ogni caso, per me, non c’è legame o consequenzialità tra FV e BEV

  2. ottima notizia, anche il fatto di una modulazione più congrua dell’incentivo è un’ottima cosa (non più cumuli da 18000 euro assurdi!).

  3. Resto sempre un po’ contrario agli incentivi che non giocano in casa. 42k però restano a mio avviso un buon target per chi l’auto non la usa solo per far spesa. Anche il discorso delle città congestionate mi va poco giù. Avrebbe più senso con la rottamazione di un mezzo domiciliato in città ottenere un corrispettivo in servizi alla mobilità di egual valore sul trasporto pubblico/car sharing/consegne a domicilio (ammetto di non credere io stesso a quello che scrivo). O incentivare le aziende a fornire servizi di trasporto per i propri dipendenti. Insomma, qualsiasi cosa pur di offrire sti soldi alla nazione in mancanza di un prodotto nostrano (così manari anche i nostri si scantano e cominciano a ragionare diversamente) ed incentivare la mobilità di gruppo ove possibile (bye bye città congestionate). Vabbè ragazzi non cazziatemi troppo

    • Le intenzioni sono ottime, ma la politica del “rinunciare all’auto” al momento in Italia non c’è. Ad esempio il Piemonte aveva messo sul piatto 10 mila euro oltre alla incentivi nazionali per chi rottamava e passava ad una EV, ma due spiccioli per chi rottamava per stare senza auto….

  4. L’ultima scena l ho vista qualche giorno fa… Uno va a collaudare una panda con i pneumatici nuovi, poi va dietro l’officina lì smonta li mette su un’altra panda di un altro tizio e la fa collaudare, finito il tutto rimettono le gomme al loro posto…… Il secondo dice al primo tizio, grazie ma sto mese o pagavo il gas e la luce oppure andavo a piedi!!!!….. Sarà, ma solo nella mia via ci sono 3 auto che hanno ancora la targa con la provincia e il numero seriale….

    • Da sbellicarsi. Da me ti revisionano l’auto anche senza gomme, sui cerchi. Il mio MBK Ovetto (di 19 anni) me lo revisionarono mettendo la sonda lambda fuori 3 cm dalla marmitta. 15 giorni dopo lo dovevo rottamare per il NIU NGT.

      • L’Italia ha un solo grosso problema che è la madre poi di tutti gli altri …. è abitata da noi italiani! risolto quello le cose andrebbero a meraviglia in tutti i settori.

        • Mi sembra che i turisti quando vengono in Italia si comportano come gli Italiani. Le multe ai turisti, me lo dice il mio amico della Polizia Municipale, sono per la maggior parte non pagate. Sono i controlli…quando il gatto non c’è i topi…???

    • Se per loro è un problema, i più non si compreranno le auto elettriche. Le avremo solo noi ricchi con villa, garage doppio. Seconda casa al mare per i week end pari e terza casa in montagna per i week end dispari. Elettrica come seconda auto perchè quando dobbiamo andare nella 3^ casa che dista più di 100km prendiamo la Bentley (ecco il perchè del garage doppio!)

  5. L’unica auto con taglio batteria fino a 60 kWh che ha autonomia sufficiente per un uso extraurbano frequente è la model 3, per le varie id3, megane, etc. occorre pensare al taglio di batteria superiore: tutte auto che costano più di 35k€ + iva.
    Trovo corretto la logica dagli incentivi a scalare negli anni, in quanto per definizione devono accompagnare il progresso tecnologico (se questo non avviene, cade la logica stessa dell’incentivo…). Molto meno logico limitare l’aiuto all’acquisto di citycar e modelli con autonomia medio bassa, rigorosamente versione base…

    • Mah incentivare auto fino a 42 euro di listino non credo sia proprio così male e le autonomie non sono proprio così malvagie, ovviamente non sono il massimo, ma oggi quella media è sui 300/400 km reali. Poi bisogna fare un discorso generale e non guardarla soggettivamente cioè quant’è la media di ogni italiano 30/40 km, chi fa oltre 100km (quindi vanno bene le cirtycar), chi fa 200km (e non sono molti anzi) rientriamo nelle categorie menzionate sopra che rientrano nell’incentivo quindi la scelta ripeto a mio avviso è ben fatta. Comunque vedremo cosa scriveranno ed approveranno poi ognuno ha la propria opinione.

  6. Con il mio misero stipendio da insegnante una prima macchina elettrica senza incentivi diventa un sogno, con un tetto ai 35000 euro fai fatica a prenderti anche solo una leaf

    • REnault Zoe, usata con 600km,
      presa un anno fa, 21600 euro, senza incentivi (essendo usata…)

      insegnante pure io

      • Gran macchina, come pure la leaf, ma mi piacerebbe qualcosa con un baule più grande e purtroppo l’offerta oggi e ancora abbastanza limitata, tenendo anche conto che escludo a priori i suv

        • Se vuoi il baule grande c’è il Kangoo, non è un SUV. A parte gli scherzi, ho avuto per 13 anni il Vaneo (Mercedes, 7 posti) preso usato e fuori produzione nel 2006. Sopra i 110km/h era una spugna ma mediamente ho fatto dai 10 ai 12 km/l di GPL. Con 2 cani e fino al 2017 in 4 in famiglia e usandola quasi come camioncino per la ristrutturazione di casa di mia figlia, me la sono goduta proprio. Estetica…chi se ne frega…(a me piaceva pure😊). Ora ho la ZOE (oltre Yaris e Panda) e sono insegnante pensionato…mazzarli tutti gli insegnanti ahahah

          • Attualmente combo a metano(e di sti tempi sono dolori), un pensierino al Kangoo elettrico l’ho pure fatto ma ha poca autonomia ed è troppo alto per consumare poco, se lo segassero di 40 cm e gli mettessero una batteria decente lo comprerei a scatola chiusa.

  7. Ieri ho chiamato una delle tante concessionarie auto e le ho fatto questa domanda:
    Se io domani vengo da voi e mi fate un preventivo di 20000 euro.
    Dopo 2 giorni escono gli incentivi… quanto la pago?
    Risposta:
    Le devo rifare il preventivo in quanto saranno sicuramente cambiati gli sconti e le promozioni.
    Complimenti…

    • Mi risposero così a giugno luglio del 2020 quando si era in attesa dell’ulteriore incentivo da 2000+2000€. A Forlì e Ravenna, sono andato da un’altra parte (Faenza), ho concordato il prezzo a metà luglio e sabato 1 agosto ero in concessionaria a firmare l’acquisto della ZOE.

      • Per completare: a quei tempi (luglio 2020) si intuiva che gli ulteriori incentivi sarebbero stati legati anche a una scontistica. Renault non aveva scontistica sufficiente sulle Dacia e si pensava che ci fosse la probabilità di diminuire gli sconti su Renault per devolverli a Dacia. In qualche modo fu fatto così, però Renault scelse di diminuire gli sconti sulle auto col “malus emissioni”. Su ZOE la scontistica rimase la medesima.

  8. Perché l’incentivo è tanto più efficace quanto più l’auto è piccola. 6000 euro di bonus su di una Twingo la rendono competitiva per poter essere preferita alla controparte termica. Una Model Y non ha bisogno di 6000 euro per poter essere preferita.
    Inoltre se analizziamo il concetto di “redistribuzione della ricchezza” è logico dare maggiori bonus a chi ha minor reddito. Solo così le EV possono diventare popolari.

    • sono d’accordo, voto per il limite a 30 mila euro: abbiamo bisogno di auto piccole, a emissioni zero e a ingombro ridotto in città sempre più congestionate.

    • Sinceramente non sono molto d’accordo. Certo… 9k€ incidono molto di più (troppo?) su un auto da 20k€, ma se si ha necessità di autonomia maggiore non ci sono auto sotto quella cifra. Non è una questione di lusso, ma di funzionalità. Se ci fossero migliaia di colonnine rapide a basso costo si potrebbero fare altri ragionamenti, ma oggi limitarsi ad incentivi per la mobilità urbana è sicuramente utile ma molto limitativo

      • 42k euro Iva inclusa come prezzo massimo non credo puoi prendere solo una Twingo o spring a 20k dai su… basta leggere i prezzi puoi prendere anche una kona da 64 kWh a 45 circa xprime ovviamente base con 300km in autostrada quindi non solo mobilità urbana!

        • Beh… 45 è più di 42! 😉 (oltre che 300 km in autostrada con la kona forse è ottimistico)
          Da quando è trapelata questa voce ho scandagliato i listini, ma non ho trovato quasi nulla. Per come sono i listini ora, significa incentivare quasi esclusivamente la mobilità urbana. Che non è un reato, magari ha anche un senso, ma è oggettivamente limitativo.

          • SI errore mio ho fatto dei calcoli sbagliati per la fretta che non ero davanti il pc ma fuori casa, ora guardandoli per bene ad esempio una enyaq 50 (40k) a , la base della megane e-tech con la batteria da 60 ed ottima autonomia(42k), che male non è con 60 kWh, la born a 40k (58kWh) id3 58kwh a 37k circa. Di auto ce ne sono e da quì al 2023 potrebbero abbassare i prezzi anche per rientrarci nell’incentivo o comunque fare tagli di batterie diverse potrebbe essere anche una spinta ad abbassare gli stessi, lo stesso è valso per la model 3 performance che l’hanno tenuta sotto i 61k per rientrarci… Comunque i 300 km i vari possessori ce l’hanno.

  9. Ho capito ma quello che si vede nel proprio piccolo non è per forza quello che rappresenta la totalità, basta cercare online ci sono i dati su dove è andato il 110% comunque su quello della scusa del ministro credo siamo tutti concordi anche perchè lo stesso (se ben organizzato) fa “vincere” tutti sia chi lavora che chi ne beneficia degli stessi. Il punto è invece a più ampio respiro cioè si voleva creare una piattaforma per gli scambi dei crediti divenendo così una specie di moneta parallela e questo la “politica” non vuole che succeda infatti non ricordo in quale commissione se ne stava discutendo…

  10. ….sono assolutamente contrario a questa farsa degli incentivi auto…si sprecano un sacco di soldi che farebbero meglio a versarli direttamente su i conti correnti della gente come avvenuto in america nell’era Trump e come avviene in Russia dove Putin ogni tanto versa fondi diretti ai meno abbienti passandogli perfino il gas gratis sotto una certa soglia di reddito……questi incentivi poi, i concessionari invece di darli alla gente se li girano a se stessi immatricolando le auto per poi rivenderle a molto di più di quello che ti avrebbero scontato a km zero!

    • Andy perdonami mamma mia quanto qualunquismo dai.
      Anche un po’ di benaltrismo.
      Allora gli incentivi e gli sgravi fiscali per lanciare o rilanciare un dato settore economico ci sono sempre stati,
      La politica all’americana degli assegni direttamente nella posta dei contribuenti qui non si può fare regime fiscale differente,mentalità del contribuente differente,negli states tutti pagano le tasse chi non le paga se lo beccano che il ciel l’aiuti, vedi Alfonso Capone detto Al oppure quel tal Bernard madhoff che si è beccato venti ergastoli per truffa fiscale.
      Della vicenda russa non ne sono al corrente sei sicuro di quello che sostieni?
      Senza offesa eh. ..
      In Italia?condannati eccellenti per evasione fiscale?
      Me ne viene in mente solo uno che poi voleva fare il capo dello stato….ma dai.
      In Italia abbiamo avuto ristoratori che hanno avuto la faccia tosta di chiedere ristori covid denunciando mancati fatturati per milioni di euro di incasso dopo aver dichiarato negli anni precedenti quattro spicci di reddito .
      Ben strano paese questo, dove notai e gioiellieri dichiarano redditi inferiori ai propri dipendenti.

    • C’è da fare un ragionamento un filino più complesso… Se ti do 1000 euro, potresti metterli in banca e non servono a nessun altro. Se ti incentivo con 1000 a spendere altri 9000 faccio girare l’economia. Non è una misura di sostegno al reddito per i meno abbienti, ma un “incentivo” a spendere anche parte dei tuoi soldi…

      • Ragionamento un filino più complesso?
        Basterebbe guardare nel vocabolario:
        Contributo…..
        Incentivo…..
        Anche i vari Unieuro Expert Comet, anzichè farmi lo sconto (a volte “sottocosto”), non potrebbero distribuire dei soldi ai visitatori? 😁😂🤣

  11. Spero che non confermino il tetto di 35k€… ho bisogno di un auto con autonomia decente e sotto quel prezzo + iva non ce ne sono! Ovviamente parlo della mia situazione, ma non credo di essere un caso così isolato…

  12. Senza una seria politica sulla ricarica pubblica e sul costo finale dell’energia di ricarica, non più di 20 – 30 cents/kWh, EV ricaricabili per uso privato sono ammazzati in culla. Il costo a km per l’energia di un Diesel vince facile.
    58 cents/kWh da marzo, tutte le PHEV dal benzinaio e le BEV meglio usarle poco.

    • E, per la cronaca, con quale fornitore noi saremo destinati a pagare 0,58€/kWh. Io sono col maggior tutela che al momento è quasi il più caro. Da gennaio e per il primo trimestre costi al kWh:
      Energia = 0,340210 (F23, quando ricarico l’auto)
      Accise = 0,0227
      Quote Energia = 0,0087
      IVA al 10%
      Totale 0,408771 €/kWh
      il resto della bolletta sono spese fisse che pagherei comunque.
      Costo al chilometro BEV (7km/kWh) 0,408771 / 7 = 0,0584€/km. Ora, quale sarebbe il diesel che al prezzo minimo di oggi (ho consultato prezzibenzina.it zona romagna) del gasolio a 1,7€/l farebbe i 29,11km/l? Con lo stesso “piede fatato” con una BEV potrebbe scendere tranquillamente a 0,4€/km (10km/kWh).

      • Si stava ragionando sulle nuove tariffe Enel X in AC, che salgono a 58 centesimi al kWh lordo (perché quelli che finisce in batteria è meno. E poi le pole Enel fanno mediamente schifo…)

        • Per quale arcana ragione dovrei andare alle colonnine EnelX? Senza alcun contratto/abbonamento? Tu vai a fare il pieno in autostrada mettendo della benza Tamoil WR100?

  13. Ora speriamo che almeno stavolta gli incentivi non vadano ai concessionari ma ai consumatori finali…non credo che serva spiegare altro a chi ha provato a usufruirne nelle ultime occasioni….

        • Non ho partecipato al Consiglio dei Ministri ma ho vissuto direttamente le esperienze di come sono stati gestiti gli incentivi fino ad ora. Diversi concessionari mi dissero che le auto incentivate non c’erano e bisognava aspettare mesi….Gli stessi concessionari a incentivi finiti magicamente mi proponevano le stesse auto a km zero a prezzi anche superiori al prezzi incentivati. Per magia le avevano di nuovo disponibili a km 0. Bisogna essere fessi per non capire come funzionava il business…Spero che stavolta ci sia qualche limite per evitare questa cosa molto…..italiana…..

          • Io ho ottenuto i 10k € di incentivi statali e 4k di regionali. Bastava organizzarsi, ho preso un giorno di ferie apposta per partecipare al click day della regione.

  14. Buongiorno non mi rubate le battute.
    Comunque dopo aver sentito giorgetti sostenere che stiamo regalando soldi ai ricchi per ristrutturarsi il
    Villone a mare l’Europa ci sta ridendo dietro mi aspetto di ogni.
    Sarà anche vero allora però tu ministro proponi
    al governo un correttivo e risolvi .
    Bene ha fatto draghi a metterli a posto che senso ha approvare provvedimenti in consiglio dei ministri e poi sconfessarli subito dopo in commissione.?Putroppo siamo sempre la,la lingua batte dove il dente duole cioè la politica.
    Tornando al tema voglio vedere se questa volta han messo un freno all’accaparramento degli incentivi da parte delle concessionarie.
    Staremo a vedere

    • Mah non hanno detto cose strane o fuori dalla verità, il 110% lo prendono la quasi totalità chi ha case singole villette o ville, quota marginale sono i condomini dove vivono persone sicuramente non benestanti quindi la realtà è questa….

      • Leandro buongiorno secondo me diciamo entrambi la stessa cosa.
        Io non ho dati per potere controbattere alcunché, qui da me a Piacenza i condomini “fasciati ” sono decine e decine,spero tra poco anche il mio,e non conosco la situazione dei villoni dei ricchi,la mia critica al ministro verteva su di un altro aspetto, e cioè che lui volesse usare questa cosa dei ” villoni” per ELIMINARE il bonus,e non per rimodurarlo,tanto che perfino Salvini si è sentito in dovere di intervenire.
        Se il bonus è sbilanciato tu ministro intervieni con dei correttivi mica lo elimini, a meno che tu non voglia colpire il partito politico tuo avversario promotore del provvedimento sulla pelle dei cittadini, che ricordiamo per fortuna non hanno tutti le stesse simpatie politiche,
        Ma noi non siamo complottisti giusto?

        • I dati sul superbonus sono pubblicati periodicamente da Enea, vado a memoria dall’ultimo che ho visto e in numero di interventi le case singole superano di molto i condomini ma in valore economico è un pareggio. Quindi non è vero che il superbonus sta andando ai ricchi, di sicuro le monofamigliari sono avvantaggiatr perché non bisogna mettere d’accordo tante persone, ma è anche vero che i condomini avranno un anno di tempo in più e quindi i numeri dovrebbe pendere a loro favore alla fine.

        • Concordo con Fabio doc: ricordo altresì che con i limiti di spesa del 110% per le monofamiliari di più di 120-150mq convengono più le detrazioni normali. Ad esempio l’impianto termico ha limite 30.000€, non si fanno più di 80-100mq. Per una spesa di 55.000€ conviene il 65% classico. Per il cappotto è un discorso analogo, le finestre DEVONO rimanere uguali e farci il risvolto vuol dire demolire il vano e spesso rifare l’architrave. Senza contare che il cappotto verso ambienti non riscaldati (sottotetti o lavanderie) è al 100% a carico dell’utente. Così come grondaie ecc. E mettere in regola non tanto gli abusi ma le irregolarità (spostamenti di muri o errate misure)? Sembra tutto gratis ma bisogna lo stesso tirar fuori gli “sghei”!

      • No: il problema dei condomini è che più aumenta il numero dei condomini più aumenta, in modo più che lineare, la probabilità che qualcuno dei suddetti condomini abbia apportato modifiche strutturali non sanate e talvolta neppure sanabili.
        E poi occorre convincere tutti i condomini “irregolari” a mettersi a posto (se possibile).
        E siccome la regolarità catastale è uno dei requisiti ecco che salta la possibilità di accedere ai vari bonus, non solo il 110%.
        Tornando però agli incentivi auto, l’esperienza ci ha insegnato che gli incentivi finiscono per l’80% nelle tasche dei produttori/venditori che diminuiscono drasticamente le scontistiche; accaduto anche per gli impianti a gas auto, caldaie a condensazione, campagne rottamazioni, etc…

        • La mia esperienza col vecchio incentivo è stata positiva, la Renault non diminuì gli sconti quando si passo da 6.000 a 10.000€ di incentivi. Se avessi compreto l’auto il 31 luglio 2020 l’avrei pagata circa 25.500€, ho firmato il contratto a 23.500€, circa 15.000€ in meno del listino. Incentivo statale 6.000+2.000€, lo sconto obbligatorio del produttore/concessionaria di 2.000€ era compreso negli sconti precedenti che non diminuirono.
          Quello che mi stupisce (come ho già avuto modo di dire) è come abbiano potuto cambiare in peggio una cosa esistente e funzionante quando hanno dato gli incentivi a ottobre 2021 che sono finiti in meno di 24 ore, a beneficio dei concessionari!!!

        • Bè puoi metterla come vuoi ma il dato è che il 110% l’hanno fatto per la stragrande maggioranza su ville e villette quindi su famiglie che hanno un reddito diverso da quello basso o medio basso dei condomini quindi purtroppo la distorsione c’è e dove doveva aiutare non l’ha fatto anzi ha agevolato chi poteva, ad esempio usare il 50% data la disponibilità economica superiore. Per le auto era stata fatta una buona cosa per ovviare alle furbizie delle case cioè inserire uno sconto obbligatorio della concessionaria/casa madre di 1/2/3k a seconda dell’incentivo e cosi facendo il problema se non si risolveva si attutiva molto.

  15. Staremo a vedere, certo quando sento il governo semplificherà rimango sempre scettico, una cosa molto importante sono le colonnine, soprattutto per chi non può ricaricare a casa, devono se non essere dapertutto devono essere quanto meno abbastanza diffuse, e in quel senso non sono così sicuro che si riuscirà.

  16. Finalmente c’è la programmazione per i prossimi 3 anni che saranno i più “critici” lato prezzi… ovviamente aspettiamo che tutto sia nero su bianco.

  17. Ora arriveranno i soliti no watt a dire: “regaliamo soldi ai ricchi”. Faccio presente che uno che spende 35.000 euro in una EV paga 7.700 euro di IVA. Quindi il bilancio fiscale è salvo. E ne guadagna l’aria in città.

    • Bravo Luigi, è bene ricordarlo.
      Semmai la miopia è quella industriale, per cui la parte non fiscale non è altrettanto salva.
      Ma di questo possiamo soltanto biasimare chi ha scelto di perseguire politiche industriali basate su tattiche di rallentamento anziché su strategie di innovazione.

      • Vero, prima Marchionne che ha bloccato ogni investimento sull’elettrico alla Fiat che alla fine è stata svenduta ai francesi. Ora la presa in giro di un petroliere a guidare il nuovo ministero della transizione ecologica.
        Il problema è gente come questa alla guida delle politiche industriali del paese. Stesso discorso sulle rinnovabili che nel discorso pubblico non vogliono essere viste. Preferiamo credere che la soluzione sia estrarre più gas dall’adriatico, manco avessimo a disposizione le riserve dell’Arabia Saudita.

        • Vero, si parla che le riserve vadano dai 70 ai 110 mld smq totali quando ne abbiamo bisogno di 70 miliardi all’anno.

      • Perché se così fosse non va bene? Le cose ovviamente si possono sempre fare meglio ma incentivare auto da 50k come la sr+ tesla o superiore mi sembra un po’ esagerato contando che i prezzi con il termico sono uguali se non più bassi ed il risparmio è ingente quindi in 2/3 si riprende più che l’incentivo

        • Eh no,almeno secondo non và bene,riduco il discorso a due parole:facevo un pensierino a Model Y,e mi piacerebbe usufruire del bonus.
          Ora mi verrai a dire “beh ma se hai fatto un pensierino a quel modello potrai permettertelo sia con sia SENZA bonus” e per l’amor del cielo sarà anche vero ma ma ma ma da titolare di un azienda ho ben presente le mie tasse che pago e l’indotto che creò avendo operai alle mie dipendenze,di sicuro non è paragonabile ciò che paga un operaio dipendente,e allora perché non potrei usufruirne? Da Titolare d’azienda ho l’obbligo di pagare tutto per filo e per segno,cosa giustissima,poi vengo tagliato fuori dai benefit?

          • Perdonami ma perchè devi prendere una model y? Puoi prenderne anche un’altra che rientri nei 35k se hai la possibilità di pagarla hai già così un gran bel risparmio perchè incentivare chi può farlo? Bisogna ridurre il prezzo di una e-up o twingo a 23/25k euro. Poi la scelta è politica ovviamente ma se tu non guardi i tuoi interessi e fossi il ministro che deve scegliere cosa faresti? Sarebbero sicuramente scelte difficili perchè andrebbero a scontentare qualcuno ma fino a 35k senza iva credo sia abbastanza equilibrato ed incentivare solo elettrico (nemmeno plug-in) anche se loro pensano alla produzione nazionale quindi si parla anche di termico ibrido fino a 135 d’emissioni.

          • Alessio, ti do pienamente ragione, ma in tutta onestà ti servono davvero quei 6000 € ? Figurati che se fossi io il legislatore introdurrei pure un parametro che tenga conto dell’efficienza dell’auto secondo il ciclo WLTP. Non perché il veicolo è elettrico lo stato debba finanziare quelli più energivori. Poi come dici tu é un po’ ingiusto non poter usufruire degli incentivi visto che pago ogni centesimo di tasse che devo, ma come ben sai le tasse servono per redistribuire almeno parzialmente la ricchezza e quindi pazienza……

      • Marco matt????? Buongiorno
        Hai ragione peccato volevo tentare l’acquisto del mercedessone da 154 testoni provato da Paolo Mariano qualche giorno fa ma nisba .
        Pazienza proverò a rinascere ricco,anche se il contadino che in me farebbe una gran fatica,ricco o no a spendere quei quattro spiccioli li per una macchina, soggetta per antonomasia a perdere valore, anche fosse per levarsi uno sfizio….
        Scherzo eh non te la prendere

    • No….non regaliamo soldi ai ricchi….li regaliamo alle concessionarie….ti pare ortodosso?…..si immatricolando le auto…incassano e poi ti girano l’elettrica a km zero…..a un prezzo superiore di quello che ti avrebbero scontato con l’incentivo girato a te…..

      • Andy, Il fenomeno esiste, ma secondo me va ridimensionato. Il fatto è che non si vendono più auto, perchè tutti aspettano gli incentivi, oltre ai noti problemi di shortage. E i concessionari sono fatti di gente che lavora, con famiglia, e molti sono a rischio chiusura. Non demonizziamoli oltre misura.

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