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Tinbot Esum, il mio colpo di fulmine per la moto elettrica

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tinbot esum

Marco è finito in sella a una moto elettrica quasi per caso. E’ stato un colpo di fulmine mentre navigava su Internet alla ricerca di un normalissimo scooter termico 125 di seconda mano. Ha scoperto così Tinbot Esum, un Motard elettrico prodotto in Cina su progetto tedesco. Lo utilizza da un mese e ci scrive raccontando la sua esperienza, fin qui decisamente positiva. Ricordiamo ai lettori che possono inviarci i loro racconti, corredati da alcune foto,  scrivendo a info@Vailelettrico.it.

Tinbot Esum

Di Marco Girardi

Tinbot Esum
Marco Girardi

Volevo comprare uno scooter 125 usato e ho cominciato a cercarlo sui soliti siti di annunci. Consultando Subito.it mi sono imbattuto in questo Motard Tinbot Esum da 11 kW di potenza, che equivale al 125 cc termico che stavo cercando. Non sapevo nemmeno che esistesse una moto del genere, ma mi ha subito colpito  la sua linea accattivante.

 

Rileggendo l’annuncio mi accorgo che è una moto elettrica. Mi informo meglio e vedo che i costi di gestione sono molto bassi: solo 130 euro di assicurazione, niente bollo, manutenzione minima se non addirittura nulla. Poi io a casa ho i pannelli fotovoltaici e alimento tutto con la corrente elettrica, compreso il riscaldamento. Quindi per me un veicolo elettrico rappresenta sicuramente un forte risparmio.

L’ unico mio dubbio riguardava l’ autonomia. Utilizzo la moto per andare al lavoro, e nel tempo libero per raggiungere il campo da calcetto e la palestra: in tutto una quarantina di km al giorno su strade urbane ed extraurbane.

tinbot esum

Fatti due conti, ho capito che l’autonomia del Tinbot Esum sarebbe stata sufficiente.  E così ho fatto il gran passo, del quale non mi pento per nulla. Il precedente proprietario era un ragazzo che la usava per recarsi a lezione all’Università. Gli era stata regalata dal padre, che a sua volta l’inforcava per qualche giretto di piacere sui Colli Euganei. Al momento di vendermela, è stato proprio, lui, il padre, ad essere più dispiaciuto. La moto, immatricolata nel 2020, mi è costata 3.200 euro. Quindi non è proprio a buon mercato, e questo è un problema.

L’autonomia reale, invece, si è dimostrata perfettamente in linea con le mie esigenze quotidiane. In modalità di guida Eco, con velocità massima limitata a 60 km/h,  percorro agevolmente 100 km. In modalità Dynamic la percorrenza scende a 80 km. E in modalità Sport raggiunge appena i 60 km.

In questa modalità di guida il motore spinge fortissimo quando si accelera, ma la carica della batteria va giù a velocità doppia rispetto alla modalità Eco. Sta al pilota regolarsi di volta in volta.

Tinbot Esum viene fornita con una o due batterie. La mia ne ha due da 32 ampere. Col caricabatterie di serie da 15 ampere, si ricaricano in circa  4 ore da 0 al 100%. Ma ovviamente non si va mai a 0 con la batteria, quindi la mia resta in carica molto meno tempo.

Con la seconda batteria, però, il vano sella sparisce quasi completamente e non ci sta più niente. Poi la moto non è dotata di caricatore incorporato di serie. Quello da 6 ampere bisogna comprarlo a parte.

Il vano sottosella con la seconda batteria posta orrizzontalmente

Ora vengo invece agli aspetti più positivi. Sono molto soddisfatto della spinta a tutti i regimi del motore, soprattutto in basso, che dà alla Tinbot Esum un’ impostazione sportiva. La taratura delle 3 modalità di guida è ben percepibile a livello di gestione potenza e rigenerativo. Apprezzo anche il comfort acustico e la possibilità di regolare le sospensioni.

Concludendo: ho guidato per anni uno scooter termico ma non tornerei mai indietro.

 

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7 COMMENTI

  1. per l utilizzo che deve fare Marco va bene la moto elettrica. è un uso per brevi tragitti e il classico casa lavoro.

  2. Ciao. Con rispetto parlando passi da uno scooter ad un altro scooter, per cui il “giocare” con frizione/cambio non c’era prima e non c’è neanche adesso. Per il resto, considerando il mezzo ed il suo utilizzo su carta e tuo utilizzo è un buon acquisto, anche per la sua ruota alta. Personalmente resto un poco amareggiato dall’autonomia, speravo in almeno 150km in eco.

    • /// resto un poco amareggiato dall’autonomia, speravo in almeno 150km in eco \\\ Credo che per fare 150 km in eco servano almeno 80Ah di batteria.. I 64Ah del Tinbot mi sembrano pochini se si vogliono sfruttare un pó le prestazioni del mezzo.

  3. Per carità, per carità.
    Io capisco l’abbaglio dell’utente, ma attenzione a rimanere lucidi.
    Ne abbiamo prese entusiasti, 4 tra vari amici vari un annetto fa. L’autonomia NON è quella, MAI.
    L’altro giorno ci siamo rimasti di merda, che in uno sparo in Sport agli 85 km/h, consumavano qualcosa come 4/5% ogni km. Fate il conto dell’autonomia… Andando PIANO, si fanno 65/70km.
    Abbiamo preso pioggia, due si sono spente.
    Si sono rotte, l’assistenza è fai da te.
    Ci sono poche alternative, ma a quel punto meglio aspettare.

    • /// l’autonomia NON è quella, MAI \\\ Sará cosí finché costruttori e importatori continueranno a dichiarare l’autonomia senza precisare come è stata calcolata.

      • Il problema è che in realtà dichiarano una cosa sui siti, ma a libretto, dove conta, ne mettono un’altra.
        Niu e Rieju sono DECISAMENTE più trasparenti invece.

        • In effetti al momento l’unico dato affidabile per confrontare i vari modelli è quello del consumo riportato sul libretto, in quanto a norma WMTC (il precedente metodo NEDC – che era piú “ottimistico” – dovrebbe essere stato accantonato ormai da anni)

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