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Tesla prepara la ricarica a induzione in garage

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wall box bidirezionale
Un'immagine pubblicata da Tesla: la wall-box sul muro non serve più, l'auto si ricarica a induzione, come un telefonino.

Tesla prepara la ricarica a induzione in garage: parcheggi l’auto su una piastra e non hai bisogno né di cavi né di colonnine a cui collegarti. Ecco di che si tratta.

Tesla prepara la ricarica a induzione, c’è l’annuncio

La marca di Elon Musk si era detta a lungo disinteressata alla ricarica wireless, ma già all’inizio di quest’anno erano arrivati segnali di un ripensamento. Ora è stato degli uomini più vicini a Musk, il chief designer Franz von Holzhausen, a confermare che Tesla sta lavorando a un caricabatterie domestico induttivo wireless. L’annuncio è stato dato durante la VIDEO-INTERVISTA (qui sopra)che von Holzhausen ha rilasciato a un personaggio televisivo molto noto negli USA, Jay Leno. Il tema del colloquio era la presentazione del Cybertruck, il controverso pick-up che Tesla ha messo in vendita da poche settimane. Ma il chief-designer ha fatto un accenno anche sul resto di quel che bolle in pentola in casa Tesla, tra cui appunto la ricarica a induzione. “Ci stiamo lavorando“, ha detto von Holzhausen “Non sarà nemmeno necessario collegare nulla a quel punto. Basta parcheggiare sulla piastra nel tuo garage e iniziare a caricare“.

tesla prepara la ricarica a induzione
Franz von Holzhausen (a destra) durante l’intervista con Jay Leno.

Una mossa legata all’arrivo della guida autonoma?

Secondo i siti specializzati americani, la correzione di rotta è legata soprattutto all’arrivo della guida autonoma. Collegare il cavo a una colonnina non è una gran fatica, ma richiede comunque la presenza di un essere umano. “Ma se le auto potessero guidarsi da sole, avrebbe senso che fossero in grado di ricaricarsi senza che una persona abbia bisogno di collegarle“, scrive per esempio Electrek. Tesla non è la prima Casa auto a puntare sulla ricarica a induzione: altre marche, tra cui la Renault, ci stanno lavorando da tempo. In Italia c’è poi la sperimentazione dell’autostrada Brebemi, che va avanti da più di due anni e sta coinvolgendo  diversi partner, tra cui il gruppo Stellantis. Ma in genere si trattava di tratti di strada equipaggiati per ricaricare le auto. La Casa di Elon Musk ha scelto un’altra strada, simile a una diffusissima modalità di ricarica del telefonino: presto ne sapremo di più.

– Chiedetelo a Nicola Armaroli / “Deluso da Cop 28? No, ha chiuso la bocca ai negazionisti” –  VIDEO-INTERVISTA

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11 COMMENTI

  1. In un futuro molto lontano (non per questioni tecniche, ma realizzative e di diffusione della stessa) sarebbe la tecnologia dirompente e definitiva per risolvere il problema della ricarica di chi alla sera ha il problema pratico del parcheggio. Se tutti i bordo strada fossero adibiti a ricarica wireless (che necessariamente sarebbe “Park & Charge” senza APP o altro, si risolverebbe qualsiasi giusta lamentela di chi già ora soffre per parcheggiare, figuriamoci per ricaricare: basterebbe una colorazione diversa del parcheggio per indicare la presenza del caricatore wireless. Aggiungiamo che ci sarebbero zero atti di vandalismo sulle colonnine e zero disagi per gli utenti quando piove e devi armeggiare per tirare fuori un maledetto cavo AC.
    Ma sarà un futuro lontano. Ben venga la sperimentazione di Tesla e di chiunque altro si accoderà.

  2. Una grande comodità.
    Mi sa che Tesla inizi dai privati, poiché nel pubblico, è già difficile accettare l’elettrico, figurati questo.
    Ovviamente, quando si arriverà a metterlo nelle strade, basteranno alcuni tratti; ricarichi per un’ora di transito evviaaaa!
    Bellissimo!

  3. Per quel che mi riguarda non è una tecnologia che mi cambierebbe la ricarica…attaccare la spina non mi fa’ perdere chissà quanto tempo

    • Mhhh, attenta che fra qualche tempo potresti dover rimangiarti quest’affermazione 🙂
      Pensa all’apricancello/apribasculante elettrico: un po costa, ma chi lo ha se lo gode e chi non lo ha se lo sogna!

      • È come paragonare patate e mele🤣..con i dispositivi da tè citati ,non avendoli devi scendere appositamente dall’auto..risalì,transiti o parcheggi e riscendi..quando inserisci la spina sei già giù dall’auto perché dovrai andare altrove…ma benvenga la ricarica wireless..in futuro si potrà usare entrambe in base alla necessità dell’utente..ad ora a me’ non cambierebbe nulla…poi in futuro dovesse capitarmi qualcosa che mi limitasse fisicamente…🤘🤘🤘🤘.. vedrò….e rifaccio🤘🤘🤘🤘😅

  4. Ecco un’altra profezia che si avvera, ripetuta 100 volte.

    Electrek espone il suo punto di vista, continua a ripetere che non capisce a cosa serve la ricarica a induzione e si dichiara confidente del fatto che sarà una cosa molto costosa e quindi sarà ignorata dal mercato.

    Per me la ricarica a induzione è una figata pazzesca, intanto non c’è il problema del posizionamento in garage (quanti su questo forum si sono lamentati della presa di ricarica per come è strutturato il loro garage, chi la vuole a destra, chi a sinistra …), si piazza a terra e buonanotte. Inoltre è prossima ormai la standardizzazione delle ricariche a induzione, quindi non ci sarà un problema tra i diversi produttori. L’efficienza di trasmissione è alta, mentre sui costi non mi pronuncio ma dubito che a regime (per coloro che non sanno leggere quello che scrivo, ho scritto: a regime) sia una tecnologia così costosa, dopotutto è l’evoluzione, in grande, di quella già presente in smartwatch e smartphone.

    L’assenza del cavo è un vantaggio non da poco, si evita di dover perdere tempo ad armeggiare con i cavi e tutto è più veloce e facile. Se adibito alle colonnine pubbliche (sebbene al momento è ipotizzabile che la ricarica wireless abbia una potenza limitata e dunque inizialmente riguarderebbe solo wallbox e colonnine ac) questo meccanismo consentirebbe inoltre di non dover operare al freddo, quindi per capirci se parcheggio ad una colonnina di fronte l’hotel o la pizzeria non devo perdere tempo al freddo a far partire la ricarica, scendo dall’auto e corro nell’hotel.

    Altro vantaggio è la ricarica wireless in autostrada che negli USA stanno sperimentando, dopo l’Italia. E non essendoci alcun veicolo che attualmente supporta questa modalità, serve che qualcuno faccia il primo passo. Ovviamente è Tesla a farlo, gli altri arriveranno dopo con comodo dopo aver rilasciato qualche imbarazzante intervista in cui affermano che non capiscono a che serva, che è inutile e altri bla bla bla che poi si rimangeranno. Non so se la ricarica wireless in autostrada sia una strada percorribile (a naso direi di sì) ma già la sola ricarica domestica wireless è il top.

    Pezzo dopo pezzo Tesla sta battendo la strada del futuro e tutti gli altri cascano sempre dal pero “non me l’aspettavo …”, “ma dai …”, “ma l’ha fatto veramente? …”, “non capisco, come fa …”. Continuate a dormire cari produttori di auto, mentre la tecnologia galoppa …

    • Beh che dire… Era anche ora! Spiace solo che su tutte le tesla in vendita ora non sarà possibile usufruirne, spero veramente che ci vorrà poco tempo per dare una accelerata a tutto il discorso induttivo…

      Le autostrade con ricarica induttiva sono abbastanza fattibili sembrerebbe, il problema principale sono i costi, già rifare il manto stradale non è proprio gratis, metterci sotto anche tutti quei km di piastre…. Più che sulla fattibilità mi domanderei in quanti decenni l’Italia riuscirebbe a fare almeno la corsia lenta per tutte le autostrade… Dico almeno quella lenta perché darebbe grandissima mano alla conversione del trasporto su gomme allungando di un bel po le percorrenze di camion e mezzi pesanti vari cosa che ora limita troppo per i tempi che in quel settore valgono più dell’oro

      • Qui lo dico e qui lo nego, quindi facciamo finta che lo sta dicendo un altro al posto mio, ma per avere la ricarica wireless sui cellulari non compatibili basta questo accessorio da meno di 8 euro [ https://www.ebay.it/itm/204476660992 ], si posiziona tra il cellulare e la cover e si collega alla presa usb: l’energia cattura arriva poi al bms dello smartphone al pari della corrente che arriva generalmente dal cavo usb. Non funzionerà bene come quelli integrati ma funziona.

        In linea assolutamente teorica, chiudendo gli occhi e fingendo di non vedere le 1001 difficoltà e le 1001 differenze tra questa soluzione e l’auto, si potrebbe immaginare un dispositivo molto più grande, conforme alle specifiche SAE J2954 (perché dubito Tesla partirà già con il SAE J2954/2, ovvero lo standard per le ricariche wireless fino a 500 kW), posizionato sul fondo dell’auto (ad esempio tra le ruote anteriori o posteriori, giusto per evitare di interferire con la batteria), protetto dal sottoscocca da cui parte un cavo che arriva al bms dove già arriva il cavo della porta CCS2. Oltre alle difficoltà tecniche non banali ci sono anche quelle software perché chiaramente quando parte la ricarica wireless va disattivata la ricarica da porta fisica (o almeno gestire la ricarica da entrambe le fonti simultaneamente), gestire la parte di start & stop della ricarica, aggiornare l’interfaccia che aiuta l’utente a posizionarsi e avvisa che la ricarica partita è quella wireless e non quella da cavo (per quanto questo aggiornamento dovranno comunque farlo per le Tesla che integreranno il nuovo hardware). Insomma un po’ di “impicci”, escludendo anche quasi certi problemi di riomologazione/ricertificazione/reimmatricolazione del veicolo.

        Questo accessorio aftermarket ufficiale Tesla potrebbe essere montato a pagamento dalle officine autorizzate, consentendo così un “upgrade” hardware del veicolo.

        Però, come precisato, qui parliamo di pura fantascienza, un’ipotesi puramente teorica che esiste ma sulla quale non sono disposto a scommettere.

        Chissà se comunque la ricarica wireless debutterà sul facelift della Model Y o si aspetterà la baby Tesla.

    • questo meccanismo consentirebbe inoltre di non dover operare al freddo
      🤔
      mai sentito tanto freddo come quando facevo il pieno al dieselone a -20C -30C.
      ora apro l app in auto, esco collego il cavo 1 click e mi avvio al ristorante tempo speso tra gli 8 e i 10 secondi.
      a casa l operazione richiede ancora meno tempo apro lo sportello e infilo la presa .circa 8 secondi compresa l installazione della copertura magnetica per non far arrivare pioggia e neve al connettore.
      certo che in Italia se non ci sono problemi ce li inventiamo.
      concordo sull´utilitá della ricarica wireless alle colonnine AC. (Cacciare fuori il cavo é un enorme rottura). se ricarico fuori solo DC (in 1 anno e 3 mesi di EV ho utilizzato il cavo AC 2 volte ).

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