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Taglio al prezzo Spring: 17.900

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Taglio al prezzo Spring: la Dacia annuncia un nuovo listino che parte da 17.900 euro (meno incentivi), di gran lungo il più competitivo sul mercato EV.

taglio al prezzo Spring
Il nuovo Listino Dacia Spring, messo in rete dal Gruppo Renault.

Taglio al prezzo Spring: versione base a 3.550 euro in meno Taglio al prezzo Spring

La discesa dei prezzi continua: dopo i ripetuti tagli di Teslala sforbiciata operata da Hyundai per la Kona, ora si muove il Gruppo Renault. E lo fa riducendo da 21.450 euro a 17.900 euro il prezzo dell’attacco di quello che già era il modello EV meno costoso in assoluto. Con i nuovi maxi-incentivi statali in arrivo, per chi rottama una vecchia auto e ha un reddito ISEE entro i 30 mila euro, si potrebbe così scendere sotto i 5 mila euro di costo reale. La Dacia fa presente che nella Spring non cambia solo il prezzo: la citycar rumena (ma costruita in Cina) si presenta con un nuovo design e nuovi equipaggiamenti. L’apertura degli ordini in Italia è prevista nei prossimi giorni, con prime consegne da fine estate. La Spring è disponibile ora con due livelli di potenza e due allestimenti, per tre combinazioni complessive. Più le versioni Business e Cargo, pensate per la mobilità elettrica condivisa in città e i trasporti dell’ultimo miglio.

Taglio al prezzo SpringPeso inferiore alla tonnellata, consumo sotto i 14,6 kWh/100 km

La motorizzazione più potente, da 65 CV/48 kW, parte comunque da un prezzo molto competitivo, 18.900 euro chiavi in mano. E offre ovviamente prestazioni migliori, con accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 14 secondi. La top di gamma, allestimento Extreme, parte invece da 19.900 euro. Il Gruppo Renault ricorda che, con una massa a vuoto di 984 kg nell’allestimento di vertice Extreme, la Nuova Spring è l’unica auto elettrica in Europa a pesare meno di una tonnellata. A parità di allestimento, il peso dell’auto aumenta di soli 6 kg (ossia + 0,6%) rispetto alla precedente generazione. Nonostante l’aggiunta di ADAS e il miglioramento delle finiture e degli equipaggiamenti di serie. Quanto al consumo energetico, siamo al di sotto dei 14,6 kWh/100 km, con un TCO (costo di utilizzo) contenuto. L’autonomia resta di 225 km.

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21 COMMENTI

  1. La dacia spring è migliorata nel passaggio di facelifting dalla prima vetsione uscita… però quei grafici/graffiti sui paraurti non li posso vedere…😥

    • >> nella versione base, 45 cv Expression (17.900e), hanno aggiunto rispetto a prima:
      – regolazione in altezza volante
      – migliorato gli interni
      – reso un poco più spazioso il bagagliaio
      – aggiunto il frunk (anche se non ermetico) anteriore
      – adas minimi come normativa 2024, in aggiuta a 6 airbag che mi pare già aveva

      >> la versione 65 cv Epression ( 18.900 euro) aggiunge:
      – cerchi da 15 pollici

      >> la versione 65 cv “Extreme” ( 19.900 euro) aggiunge
      – caricabatterie con V2L
      – prese anche di tipo USB-C
      – alzacristalli elettrici anche posteriori
      – specchietti elettrici
      – schermo TFT più grande, wi-fi, più software multimedia
      – finiture estetiche pacchiane color rame

      NB: la ricarica DC a 30 kw non è chiaro, ma sembra sia optional a pagamento (300e?), se non forse sulla Business

      se non ci fossero gli incentivi, e ci fossero già più utilitarie BEV, penso questi allestimenti per volerne vendere veramente tante “dovrebbero/potrebbero” proporli a circa 14-15-16.000e, cioè circa 2000e in più del prezzo già scontato di un pandino, anche perché come detto sembra economica da produrre (mi pare venduta a circa 8000e in Cina, magari senza tutti nostri adas, ma già con i 6 airbag e i vari optional), la batteria è molto semplice, abbastanza piccola e senza raffreddamento; chissa..magari saranno i prezzi del 2025

  2. da ieri sera la notizia è un’altra
    Elon mostrerà il robotaxi tesla l’8 agosto
    io ho invitato varie volte finora inutilmente a discutere la rivoluzione dell’auto autonoma elettrica condivisa imminente che è da sempre l’obiettivo di Musk e che stranamente quasi NESSUNO dei proprietari tesla ha veramente capito dato che quasi NESSUNO dei proprietari tesla ha acquistato l’auto con l’intenzione fin dal principio di condividerla un giorno

    beh, dall’8 agosto il mondo dell’auto cambia definitivamente, che lo si voglia o no non ha importanza

    • Buona sera Luca, ho molti dubbi sull’applicazione a larga scala della condivisione delle auto.
      I miei dubbi sono legati al fatto che finché si userà l’auto per i tragitti casa lavoro, vedremo ogni giorno esodi in determinati orari e tutti insieme e spesso in direzione opposta o che si concentrano in determinate aree delle città (peggio in provincia). Questo non permette di avere una condivisione dei mezzi non essendo possibile distribuite la condivisione in maniera più o meno uniforme nell’arco delle 24 ore mantenendo un certo numero di auto più o meno costanti per aree sul territorio.
      Sicuramente i robotaxi gestiti da un elaboratore centrale che conosce tutte le richieste renderebbe il servizio taxi più efficiente e meno costosi il servizio, ma cancellerebbe la necessità di avere dei tassisti. Immaginate il caos che scatenerebbe in Italia dopo uber?
      Per quando riguarda l’obiezione della difficile applicabilità nella guida in città tipo Napoli, faccio presente che se oltre il 50% delle auto fossero a guida autonoma con infrastrutture a contorno e centro di elaborazione per gestire il traffico, gli incidenti sarebbero pressoché annullati, visto che le auto senza guida autonoma sarebbero costrette a seguire le autonome che viaggerebbero a distanza più serata e che resterebbe impossibile manovre azzardate.

      • ” se oltre il 50% delle auto fossero a guida autonoma con infrastrutture a contorno e centro di elaborazione per gestire il traffico”: ma pensa che sia possibile avere in Italia, non dico a Napoli ma almeno a Milano, Torino o Bologna infrastrutture a contorno e centro di elaborazione per gestire il traffico? Temo non conosca bene il mondo reale

        • In diverse zone d’Italia ci sono molti tratti sperimentarli per ausilio alla guida autonoma. Uno di questi è sulla superstrada Roma aeroporto di Fiumicino.
          Lei si chiede se sarà possibile? Io le rispondo che se c’è volontà politica ed imprenditoriale si può fare nei prossimi 20-30 anni. Non è una cosa dall’oggi al domani, ma la dotazione sembra essere questa dopo l’adozione della mobilità elettrica.

  3. Ho visto ieri la notizia e ho prenotato la mia seconda spring.. come utilitaria è ottima, semplice ed economica, con gli incentivi da non farsela sfuggire.. e prenderò pure la più economica.. deve andare solo da A a B e non andare al bar 😉

  4. Bene ma non griderei al miracolo. Intanto a vederla dal vivo c’era da farsi parecchie domande sul prezzo di 21k euro. Inoltre va considerato che con la nuova R5 a 24 mila euro con batteria da 40kWh (se non ricordo male) chi se la piglia più una Dacia Spring? Direi più che altro una mossa necessaria

    • È normale dinamica dei prezzi delle auto.
      Il progresso produce nuovi prodotti e migliori che prendono il posto dei precedenti, che si riposizionano più in basso trasformandosi in ottime occasioni di acquisto.
      Nel 2017 comprai una Fiat 500L in offerta con grossi sconti solo perche stava uscendo la versione restyling.
      E sarà sempre così, guerre e crisi permettendo…

  5. una curiosità sulla batteria, essendo molto basica, raffreddata ad aria, non può avere le ricariche ultrafast, però al tempo stesso è molto facile da smontare, forse all’altezza di un hobbista e di certo per chi esegue i retrofit

    utilizza all’interno 12 moduli da circa 12 kg ognuno da 6 celle da 102 Ah (totale 72 celle NCM montate in serie, voltaggio motore circa 260 volt) che dalle foto è una specie di baule che sta sotto la zona dei sedili posteriori; dentro sembrano esserci fissati in modo semplice sfacciatamente lo stesso formato dei moduli CATL per le vecchie Nissan Leaf 40 kwh

    sono moduli che si comprano nuovi on-line originali Catl a 200-230e ciascuno circa+ spedizione, con “inconveniente” che il formato minore aqusitabile è stato aggiornato a 114-117 AH, cioè ha un pò più di capacità rispetto a quelli sulla Spring; ci sono anche i kit modificati con chimica LPF ma dopo bisognerebbe pasticciare coi settaggi del BMS dell’auto e addio semplicità totale dell’operazione di ricellaggio

    in pratica potrebbe essere una EV facile da rendere eterna, come i maggiolini vw di una volta, cioè da poter ricellare in garage, anche in assenza di ricambio e assistenza della casa madre, anche tra 15 anni con moduli originali formato leaf, oppure altri modificati..ci saranno probabilmente dei kit LFP e anche al Sodio (questi possono fare ricariche ultrafast ache senza sitema di raffreddamento) nel giro di qualche anno; male che vada ci saranno sia celle NMC sfuse di capacità maggiore, che i moduli leaf, perchè sono diffusissimi, si usano persino in storage.. penso si troveranno anche tra molti anni

    tuto questo se il resto delle maccchina (sedili, differenziale, etc) non inizia si smontarsi a 200.000 km.. che non sarebbe sbagliato, è un autilitaria da 1000 kg e 28 kwh di batteria (quella originale, ricellando aumenta) e per chi ha garage molto stretti.. non so se è fatta anche per macinare tantissima strada

    • …come per qualsiasi auto…quanta strada percorre non dipende solo da chi e come l’ ha progettata e assemblata .. ma tanto anche da chi la usa : come guida, dove, e come la “mantiene”

      cit.: “l’ occhio del padrone ingrassa il cavallo”

  6. Renault la prima “cartuccia” da <20k € l'ha sparata … ed avrà il suo giusto target..
    Renault 4 sarà la prossima vettura (con più appeal retrò .. e un livello forse superiore)
    ancora abbordabile pure per i low-budget … ad incentivi finalmente disponibili (e non credo che con tutto il clamore mediatico anti-BEV finiranno subito …)

    Non ci rimane che attendere l' 11 luglio 2024 per scoprire la "risposta" Stellantis con la Nuova Panda … che purtroppo non avrà la batteria a moduli opzionali come il prototipo "Centoventi" .. secondo me uno dei più belli degli ultimi anni..

    Attendiamo all'appello pure VW … sempre che non faccia JV con Renault su co-uso piattaforma per la Twingo … (e varianti SEAT, Skoda )..

    Vado a comprare i pop-corn ….

    • Ocio che la R4 pare costerà più della R5, se ho interpretato correttamente i rumor. La nuova Panda non credo farà record perché la parola Panda è associata ad un’auto economica e le persone punteranno alla versione col motore termico, come già succede per Avenger e 600; diverso il discorso R5 che è disponibile come solo elettrica e che è più stilosa. Finché non arriveranno le migliori cinesi, non ci saranno ulteriori riduzioni di prezzo … (la Leapmotor T3 costa come una e-C3 …)

      • se le anticipazioni viste fin ora son giuste … dovrebbero forse presentare la R4 con un look SUV … un po’ come certe “versioni” leak della futura Panda.

        In sostanza R4 potrebbe “invadere” il territorio attualmente occupato da Dacia Duster (che è solo ibrida al momento).

        Le migliori cinesi, caro Enzo, finché non fanno le fabbriche europee, arriveranno come adesso… un po’ col contagocce … (come per tanti anni son state le giapponesi in Italia). Inoltre, senza una diffusa rete di punti vendita e assistenza non consentirà mai una adeguata diffusione sul territorio; devono appoggiarsi ai grandi gruppi concessionari esistenti, altrimenti ci sarà sempre l’obiezione “ma io dove vado se ho un problema ??” visto che non potranno fare affidamento all’ “amico meccanico di fiducia” … o sulle pur diffuse officine affiliate BOSCH o DEKRA …

        (PS. la Leapmotor T03 l’han frizzata sul mercato francese proprio facendo l’accordo J.V. …. adesso, con calma, decideranno dove assemblarle – Tichy ? – Tofas? Mirafiori non credo .. )

      • La R4 altro non è che la Spring Dacia irrobustita, allargata e potenziata. Ma l’origine è quella.
        Non credo che avranno il coraggio di chiedere più di 23-24000€, che comunque ribadisco, son sempre prezzi ingiustificati, un sproposito.

        • non è ancora il momento per fare guerre dei prezzi in Europa …
          del resto, finché ci sono governi disposti a pagare incentivi ai clienti
          non c’è motivo per far sconti e rinunciare a ricchi margini (tanto avranno da investire e far ricerca per decenni a seguire)

          La commissioni europea al momento è disposta, pur di fermare ai confini le economiche auto asiatiche, a minacciare dazi all’import dalla Cina, rischiando pesantissime ritorsioni in altri settori ; se dopo le elezioni di giugno cambia la composizione, aggiornano i target … modificano prima del 2026 le imposizioni auto al 2035 etc vedremo come cambieranno progressivamente i listini europei

          intanto a me piacerebbe avere anche “listini unici” europei .. non solo espressi in euro .. ma con differenze di 5000€ tra un paese e l’altro confinante… (e non sono le spese di trasporto).,,

  7. E’ la prova che i listini delle bev (quasi tutte ma non tutte) sono gonfiati e i loro prezzi non allineati ai loro costi. Questa è un’auto che in Cina costa un terzo, se anche venisse in Europa portata a dorso d’asino e pagasse i dazi ad ogni frontiera non costerebbe quello che costa oggi. Per me è una soddisfazione perché ho sempre ritenuto i prezzi di molte bev esagerati e gonfiati (il peggiore di tutti: il prezzo della ID.3 in versione restyling, non ha giustificazioni!). La concorrenza vera fa bene al mercato.

    • No no, tutte, non quasi tutte.

      A prescindere questo modello d’auto in oggetto, possono tagliare il prezzo fin che vogliono ma è indigesto a tutti, sia per il marchio, sia per l’estetica esterna e interna, sia per gli aspetti e specifiche tecniche.

      • No, il prezzo su un’utilitaria low cost è tutto. Qualsiasi cosa può essere venduta, basta che abbia il giusto prezzo.
        Altrimenti non si spiega come hanno fatto a vendere le Multipla 😜

      • Sarà indigesta ma se hai un reddito ISEE tale da poter usufruire dei 13.500 € e ti serve un’utilitaria in sostituzione di un’altra utilitaria euro 0/1/2, te la porti a casa con meno di 5.000 € e pertanto stai tranquillo che ti fai passare pure il mal di pancia per la sua estetica e l’allergia al marchio.
        Ma anche per 10.000 € (caso rottamazione euro 4 senza ISEE) ti costa come una Fiat Topolino (quadriciclo leggero) e 4.000 € meno del quadriciclo pesante XEV YoYo (comprato con incentivi).

    • I prezzi “gonfiati” son scaturiti in periodo post-covid con tanti “cigni neri”: carenze componenti (shortage dei chip in primis, dovuti anche ad incidenti in fabbriche, incendi ed altro) di origine asiatica, con i blocchi portuali cinesi, chiusure di aziende fornitrici cinesi, ricerca e ripartenza con nuovi fornitori altrove dislocati…

      Poi se ne sono approfittati per fare budget sufficienti a coprire corposi investimenti per recuperare i 15 anni persi a guardare Tesla e cinesi come la mucca guarda un treno passare …

      In periodi in cui ci son nuovi fenomeni di business ( ora il nuovo trend legato all’ I.A. ) mantenere “fedeli” gli investitori richiede buone performances di borsa e ricchi dividendi agli azionisti… altro motivo per non seguire Tesla sullo scivoloso terreno degli sconti (dove è vincente)… anche se adesso le troppe aziende cinesi faranno a breve un “bagno di sangue” per sopravvivere in un mercato affollato e con sbocchi commerciali bloccati per conflitti veri o politici …

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