Taglio ai listini Kona: bonus statale anche per la 64 kWh

Taglio ai listini Kona: la Hyundai toglie circa 4 mila euro dal prezzo delle versioni con la batteria più capace, 64,8 kWh, per accedere ai bonus statali in arrivo.

taglio ai listini KonaTaglio ai listini Kona, incentivo anche per la versione da 510 km

Una dopo l’altra, le Case stanno allineando i Listini ai limiti di prezzo stabiliti per accedere ai maxi-incentivi che dovrebbero entrare in vigore da aprile. Con sconti fino a 13.750 euro. Adesso è la Hyundai a rivedere i prezzi della sua elettrica più venduta, la Kona, portando a 41.300 euro anche le versioni con la batteria più capiente. In grado di assicurare un’autonomia fino a 510 km per la versione con i cerchi in lega da 17″ o di 440 km con i cerchi da 19″.

Entrambe dispongono di un motore elettrico piuttosto potente, 150 kW (204 CV), e si ricaricano in corrente continua con punte di 100 kW. Servono meno di 40 minuti per riportare la batteria dal 10 all’80%.

Tanto per fare un esempio delle opportunità che si apriranno con i nuovi incentivi: chi dispone di un’auto da rottamare e ha un ISEE entro i 30 mila euro, potrà usufruire dell’incentivo statale di 13.750 euro. Portando quindi il prezzo effettivo a 27.550 euro, su livelli più che competitivi con Suv a benzina o gasolio della stessa categoria.

taglio ai listini KonaLe Case hanno fatto i compiti, manca solo il via del governo

Con le nuove versioni che stanno arrivando a listino, la Hyundai ha aggiornato anche la versione della Kona con batteria di minore capacità, che già rientrava negli incentivi. Stiamo parlando della Exclusive con motore da 99 kW (135 CV) e batteria da 48,6 kWh, dotata ora di un’autonomia fino a 380 km. Il listino di questa versione è stato fissato a 38.300 euro, meno gli incentivi riportati nella tabella a fianco.

Ora la palla passa al Governo e in particolare al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Già a dicembre il suo dicastero aveva annunciato la decisione di varare gli incentivi più generosi mai visti, anche per favorire la vendita della gamma elettrica made in Italy di  Stellantis. Ma per ora l’unico effetto di quell’annuncio è stato di bloccare completamente il mercato, facendo dell’Italia il fanalino di coda in Europa nell’elettrico.

750 km con una sola ricarica fast: guarda il VIDEO-TEST di Paolo Mariano con la Kona

Visualizza commenti (25)
  1. Daniele Sacilotto

    Per le case tradizionali a volte i listini contano fino ad un certo punto. C’è chi li gonfia apposta per dare poi sconti importanti, salvo poi togliere gli sconti in caso di bonus rottamazione generosi come quelli in arrivo. Sarebbe interessante avere 3 preventivi: uno di gennaio 24 con listino alto, uno odierno con listino tagliato ma incentivi magri, uno più avanti con nuovi incentivi. Sono convinto che il netto da pagare non sarebbe lontano in tutti e 3 i casi

  2. Concordo con chi ritiene che esteticamente abbiano peggiorato le precedenti.
    Io poi, sono assolutamente contrario a quel fascio di luci led che prende tutto il cofano… ci pensiamo al fastidio notturno quando la nuova moda le imporrà a quasi tutti i modelli?
    Idem per chi la stessa cosa la fa nel didietro.

  3. caprone manicheo

    Mi sbaglierò, ma il fatto che le case abbiano fatto i compiti potrebbe essere per il governo un motivo per temporeggiare ancora sull’attivazione degli incentivi.

  4. L’ultimo modello di Kona con le sue forme e le sue soluzioni tecniche (vedi le luci sporgenti sui paraurti) può non piacere a prescindere dal prezzo o dall’efficienza; io con tutta sincerità non la prenderei in considerazione se dovessi cambiare macchina, spendere così tanti soldi per qualcosa di inguardabile, ma anche no.

  5. i gusti personali e le esigenze di parcheggio possono facilmente prevalere nella scelta tra Tesla M3 o Y

    ma anche la semplice “conoscenza del marchio” (già clienti di vers. ICE, vicinanza a punti vendita / assistenza), questioni di ergonomia / apprezzamento degi interni….

  6. La Redazione continua sempre a fare la finta tonta, ma il sottoscritto no. “Tanto per fare un esempio” Non è un esempio ma un caso raro, che qualcuno abbia ancora un’auto euro 0-2 e un ISEE sotto i 30m.
    E per chi ha un ISEE sotto i 30m oltrettutto spendere 28.000€ per un’auto (con tutte le sue problematiche) direi che senz’altro è qualcosa di folle.
    Quindi, non prendiamoci continuamente in giro, il prezzo di questa auto (e di tutte le auto elettriche con un minimo di autonomia dignitosa superiore ai 400km), era stellare e ingiustificato e continua ad essere stellare e ingiustificato per la maggior parte delle persone, dei cittadini italiani. Stop. La morale è sempre quella…
    Ma la Redazione, lo si è capito da molto tempo, non è certo dalla parte della persone comuni, la sua visuale è ben altra.

    1. Guido Baccarini

      Una coppia di lavoratori, con appartamento in affitto da 600€ al mese dove ognuno percepisce un netto mensile di 1.580€ per 13 mensilità (cioè ogni mese entrano 3.160€ netti in casa) e che ha in banca 10.000€ è sotto la soglia dei 30.000€ per l’ISEE.

      3.160€ al mese netti (più la tredicesima) non significa essere esattamente dei poveracci. Vale anche se lavora uno solo dei due, purchè prenda 3.160€ al mese netti (è una RAL di 68.000€ lordi annuali, glielo scrivo in lettere perchè rende meglio l’idea: SESSANTOTTOMILA EURO, praticamente uno schiavo sfruttato, direi…)

      Quanti sono gli italiani sotto alla soglia ISEE dei 30.000€?
      Fortunatamente non dobbiamo chiedere a Valerio, viste le idee chiare che si ritrova: lo chiediamo all’INPS direttamente, che ci dice che sono… https://servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/api/getAllegato/?idAllegato=1114#:~:text=Il%20valore%20ISEE%2C%20come%20gi%C3%A0,del%20Sud%20e%20nelle%20Isole.

      Beh, l’INPS ci dice che l’ISEE medio italiano è LA META’ DI 30.000€.
      Quindi 30.000€ è una soglia che indica che ho la capacità di spesa DOPPIA dell’italiano medio. Alla faccia del poveraccio…

      Nel 2023 sono state presentate 10 MILIONI di domande calcolo ISEE. Di queste, l’87% era INFERIORE ai 30.000€.

      Caro Valerio, c’è altro che vuole aggiungere?

      1. Carlo Petrucci

        Per favore, se si guadagnano oltre 3000 euro netti al mese non puoi avere solo 10000 euro di capitale( non è solo il conto in banca ma anche tutte le tipologie di investimento che vanno inserite), per cui o si nascondono, come fanno la maggior parte, oppure si supera di slancio i 30000 euro. Se guadagni più di 3000 euro netti e paghi 600 euro di affitto spendi 2400 euro tutti i mesi per restare sotto i 10000 euro di immobilizzazioni? Ma pensate che abbiamo tutti l’anello al naso e le sveglie al collo.

        1. Guido Baccarini

          Sig. Petrucci,
          se non le piace il mio esempio, ne proponga uno lei con i valori che più le aggradano. Tenga ovviamente presente che se qualcuno ha 50k di risparmi da parte è come se guadagnasse, per l’ISEE, 10k in più di RAL all’anno (dato che i patrimoni pesano per il 20% come reddito). In Italia è premiato chi spende tutto e non risparmia, da sempre.
          Non cambia il fatto che l’ISEE medio presentato dagli italiani sia la metà del suddetto 30K, nè che l’87% di chi lo ha calcolato rientri nei 30k, non lo dico io, lo dice l’INPS nel link che ho allegato. Che sia stato dichiarato onestamente o falsamente, è il meccanismo che è oscenamente sbagliato, dato che l’agenzia delle entrate è già in possesso di tutti i dati (tutti i conti correnti sono già nel loro DB, i redditi pure, gli anagrafe sono pubblici e i dati ivi contenuti sono a disposizione dell’anagrafe tributaria e nemmeno si capisce perchè dobbiamo noi calcolare qualcosa). Così come è oscenamente sbagliato il criterio (che ancora non c’è, parliamo di bozze) degli incentivi che dovrebbe essere inesistente per le BEV costose e massimo per le BEV economiche e NON incentivare affatto qualsiasi cosa emetta più di 0 gr. CO2 localmente.

        2. Daniele Sacilotto

          Senza alcuna polemica, ci mancherebbe, ma sono anni che faccio l’ISEE e so bene che 30 mila non sono pochi. Noi siamo in 3, casa di proprietà ma con mutuo (si calcola solo il capitale già rimborsato), 2 auto elettriche, risparmi superiori a 10k euro, 4500€/mese di entrate nette mensili: ISEE 23mila e spicci. Ripeto lo faccio tutti gli anni, ho avuto anche ISEE da 12 mila in passato ma 30k sono tanti. Ciò che può fare la differenza è avere un immobile di proprietà senza mutuo

  7. a allora anche Segmento C (entro 4,35 cm) si incomincia a ragionare come prezzi, specifiche, pesi (da 1540 kg, contando Dolphin 45, sino a 1700 kg):

    – MG4 >> 51 – 64 – 77 kwh — vers. 51 kwh peso 1641 kg
    – Dolphin >> 45 – 60 kwh — vers. 60 kwh peso 1583 kg
    – Kona >> 48 – 64 kwh — vers. 64 kwh peso 1698 kg
    – Megane >> 60 kwh — vers. 60 kwh peso 1634 kg
    – 308 / Astra >> 51 kwh (54 lordi) — peso 1604 kg

    e poi anche, ma sono più larghe di un segmento C, e più pesanti:

    – Volvo EX-30 >> 51 – 69 kwh — vers. 51 peso 1830 kg
    – Born / ID3 >> 58 – 77 kwh – vers. 58 peso 1812 kg

    a parte i Suv, che sono ancora più grandi, ne sto scordando qualcuna?

    1. correzione per due dei pesi DIN (senza 75 kg di guidatore e bagaglio a norma EU) indicati sopra:

      – Volvo EX-30 v.51 kwh – peso 1765 kg
      – VW ID3 v.58 kwh – peso 1740 kg
      ( peso basico senza optional – c’è PDC? )

  8. Alessio Macignato

    La N-line ha un prezzo superiore ai 45k, per cui non sarà incentivabile. L’unico allestimento che potrà goderne è l’Exclusive. 2000 euro di differenza con la Model 3 e Y saranno sufficienti a farla preferire a queste ultime?

    1. già..ma anche: se giri spesso in città o hai un box scomodo quei 40 cm in meno non hanno prezzo

      1. Esatto, non esiste solo il prezzo e l’efficienza estrema. Sto valutando anche io la mia prima BEV ma per effettive esigenze e sostenibilità sarà l’unica auto famigliare. Non sarà probabilmente una Y LR proprio per le dimensioni non cittadine (e il raggio di sterzata molto ampio)

        1. Certo, sono gusti, ma questa Kona piu’ la vedo dal vivo piu’ e’ brutta. Elettrica si, ma per 40k che sia bella da vedere.

  9. Già contattato il concessionario di zona per una visita ed un test drive.

    La macchina ha ottime dimensioni. Con PdC e ecopack 42100€/33100€ con inventvi rottamazione.
    Ha il frunck un ottimo bagaglio e buone prestazioni. Ben rifinita e accessoriata.

    Qualcuno ha esperienza con una Kona 64,8KWh?

  10. Il punto non è tanto il fatto di rientrare negli incentivi ma i prezzi li danno a caso prendendoci in giro sfacciatamente?? Come fanno a tagliare di migliaia e migliaia di euro così tranquillamente se poi alla fine ci guadagnano comunque eh va bè poi alla fine se uno dice, come ho sempre sostenuto, che c’è una linea guida dei prezzi delle vendite in modo controllato… La realtà però è questa e continuo a dire che qualsiasi auto elettrica oggi, dico qualsiasi, potrebbe costare un bel po’ di meno ma ovviamente il prezzo (soprattutto in italia) rallenta o blocca quello dove vogliono intervenire… P.s.: per coloro che vogliono vendere l’usato poi si lamentano che non riescono a venderle ma sapete che i prezzi sono enormemente gonfiati!

    1. Nell’industria i prezzi non dipendono solo dal costo di produzione e ammortamento dei costi di R&D, per le automobili è lo stesso. Le aziende cercano sempre il punto di Cournot di vendita del bene, laddove il prezzo proposto x le unità vendute permette di ottenere il massimo del guadagno. Nel caso degli incentivi vi è uno spostamento artificioso del punto, causato dalla riduzione del prezzo per unità.

      1. Potrebbe anche andare il discorso se non dicessero che non ci guadagnano e raccontano tante fandonie, per il resto i prezzi stante le cose attuali sono super gonfiati lo testimoniano i tagli di 3/5k ma anche e soprattutto 8k e parliamo di cifre davvero importanti non 1 o 2 massimo 3k. Quindi ripeto ai prezzi attuali bisogna levare diverse migliaia di euro con un BUON se non OTTIMO guadagno. Le classiche utilitarie tipo 208 o corsa potrebbero stare tranquillamente sui 20k guadagnandoci, ma ovviamente è meglio venderle a 30k circa per chi le compra… A me se la regalano a quel prezzo le prendo. Basti pensare alle nuove Yaris o Mazda Hybrid per vedere i prezzi folli che hanno. Per me con questi prezzi il mercato si potrebbe bloccare completamente con vendite 0 proprio, stiamo parlando di auto non case….!!!

    2. a parte chi soprattutto in europa sembra che stia marciando su listini gonfiati, tenendo ancora i prezzi che erano saliti durante la crisi logistica del 2022, e che erano giustificati forse sino a metà 2023

      c’è da dire che Kona sarebbe passata a Catl come fornitore celle batteria, forse più economico del fornitore koreano LG (o di SKI nel caso delle batterie della gemella Kia E-Niro)

      1. Ciao >R.S.,
        il taglio dei prezzi sarà anche stato favorito dal cambio di fornitore delle batterie, ma testimonia l’interesse del marchio a vendere le proprie auto adeguando verso il basso il listino quando il costo industriale si abbassa.
        Chapeau!

        1. Si giusto, non era scontato che Huyndai avesse piacere a vendere da subito più BEV.. o meglio..con i nostri costruttori europei non sembra scontato

          poi una volta che si vuole vendere BEV invece di ICE, c’è il commento poco sopra fatto da Fabio che descrive più di mille parole

          un certo margine abbondante i costruttori lo hanno, ora che i prezzi di energia e logistica sono tornati normali da un pezzo mentre i listini no, e in aggiunta la produzione delle batterie e sempre più efficiente/economica

          il prezzo si può adattare alle condizioni del momento, che sia la soglia incentivi o l’arrivo di un concorrente più agguerrito 🙂

          1. magari Hyundai ha margini più piccoli in certe aree europee, ma grandi volumi complessivi, visto che (Italia a parte) nel resto d’Europa ed in Asia (loro primaria area di interesse) sicuramente fanno molte più vendite.

            Stellantis, Renault, Gruppo VW Europa hanno a disposizione il solo mercato europeo al momento ( in Cina, p.es., vendono BEV solo prodotte in loco, che io sappia) per le produzioni comunitarie… quindi devono strappare i massimi guadagni, visto che contemporaneamente devono mettere a budget nuovi impianti, nuove gigafactories, nuovi modelli in tutti i segmenti, e, non trascurabile, remunerare munificamente gli azionisti… che altrimenti vanno ad investire in IA, BitCoin, armamenti o quant’altro abbia un elevato rendimento nel breve periodo….

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