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Tagli dei listini Tesla: una rivoluzione o un autogol?

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Tagli dei listini Tesla: una rivoluzione o un possibile autogol? Due lettori, Daniele e Marco, con letture diverse dell’ennesimo ribasso, questa volta di Model Y. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .

punto interrogativoTagli dei listini Tesla: una sfida vincente o Elon Musk finirà per bruciarsi le dita?

“Ho appena letto che Tesla ha tagliato il prezzo di Model Y, facendo rientrare la versione RWD negli incentivi statali grazie al prezzo di 42.690 euro. Credo che stiamo assistendo ad una rivoluzione della mobilità che va oltre la sola transizione energetica e include proprio un nuovo concetto di vendita. Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione. Daniele Sacilotto. 
“Non tutti condividono l’entusiasmo con cui voi e altri media avete salutato l’ennesimo ribasso dei prezzi delle Tesla. Negli Stati Uniti, per esempio, c’è chi pensa che Elon Musk stia tirando troppo la corda con questa sua idea fissa di sfidare le marche storiche dell’automobile. E che finirà per rompersi l’osso del collo. Non a caso, se i clienti gioiscono, gli investitori piangono: le azioni Tesla a Wall Street hanno perso il 2% all’annuncio dei tagli dei listini. Vedremo chi finirà per bruciarsi le dita…Marco Galli
Tagli dei listini Tesla
Elon Musk troppo temerario?

Un autogol? Al momento i più preoccupati sembrano i concorrenti…

 

punto interrogativo
Risposta. Sul fatto che Tesla stia rivoluzionando il mondo dell’auto ci sono pochi dubbi. Chi altro ha mai avuto il coraggio di costruire una rete mondiali di ‘distributori’ (i Supercharger) al servizio delle auto proprie e di tutte le altre marche? Chi ha mai utilizzato tecniche di produzione così innovative? Chi maneggia i listini-prezzi delle auto con la facilità con cui si alzano e si abbassano i prodotti al supermercato?
Tutto questo è dirompente e, ovviamente, ha i suoi rovesci della medaglia. Come perdere grandi clienti come Hertz, che non gradiscono la continua svalutazione del valore delle Tesla in flotta, legata al continuo taglio dei prezzi del nuovo. O come i mercati finanziari, che vedono gli utili comprimersi ogni volta che i listini vengono tagliati.
Finora Musk ha mostrato di saper fare bene i suoi conti e il 24 sapremo quanto i ribassi hanno pesato sul bilancio 2023. Al momento, però, ad essere preoccupati ci sembrano più i suoi concorrenti delle marche tradizionali, meno avvezzi a muoversi con questa rapidità e disinvoltura…
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41 COMMENTI

  1. “Chi ha mai utilizzato tecniche di produzione così innovative?” Cos’è uno scherzo? Ma pensate davvero che le altre aziende producano ora come 80 anni fa? Ma che ragionamento è ? Credete che, tanto per fare un esempio, le scocche BMW vengano costruite oggi come nel 1975? L’innovazione è continua in qualsiasi settore, anche in quello automobilistico che è all’avanguardia.

    • Sarà uno scherzo ma evidentemente scherzavamo amche Toyota e VW (non 2 marxhi insognificanti) che hanno dichiarato da soli (non certo sotto nostra coercizione) di essere indietro e di dover imparare da Tesla sotto il profilo dei metodi produttivi e che al momento loro non riescono a produrre con la velocità e costo con cui fa Tesla….

      Ma no per Astuto non c’è gap da recuperare… siamo noi fam dell’elettrico che non sappiamo quanto sono bravi i costruttori tradizionali che a lui piacciono tanto…

    • Buon giorno 😁
      in effetti tante altre case produttrici hanno innovato e continuano a fare grandi progressi nelle tecniche di assemblaggio delle attuali vetture …
      Ti confesso che il sistema “gigacast” a me inquieta un po’ … ma dopo tanti tanti anni in assistenza auto (a strettissimo contatto con decine di carrozzerie per tutti i marchi gestiti) .. posso tranquillamente dire che qualunque auto moderna BEV o ICE è talmente “farcita” di sensori, tecnologie varie etc che a “metterci le mani ” per ripararle fa venire l’emicrania.. ed i costi son già altissimi anche con tamponamenti a 30kmh (tipo “Bologna” 😉).
      Di questo passo l’auto moderna … qualunque sia … diventa “usa e getta” .. per impraticabilità materiale di riparazioni a prezzi sostenibili (dati i costi dei ricambi >10X rispetto al costo in produzione).

      nb. per quanto riguarda Hertz ed altri noleggi … secondo me ha “pagato caro” il fatto di noleggiare vetture ad alte prestazioni a “piloti” poco preparati (tante cause in cui vien citata Tesla per FSD … cui troppi si affidano neanche fosse un autista personale! Elon è arrivato a “scoperchiare” la “grana privacy” a bordo per dimostrare che sono i conducenti “che fanno altro” anziché guidare “assistiti”).
      Mi piacerebbe avere una statistica sulle cause degli incidenti della loro flotta … 😉😁.

    • fai sempre finta di non capire (o almeno è l’interpretazione più buona nei tuoi confronti). Sai benissimo che si fa rifrimento alle gigapresse e allo stampo in soli due pezzi di tutta la scocca, oltre al montaggio in blocchi separati di tutte le altre componenti. Sai benissimo che Tesla è la prima ad usare questi sistemi, quindi smettila di fare l’astuto da 4 soldi. Vai in un blog dove l’età media sia 5 anni così racconti le tue fregnacce

    • “La Gigafactory di Tesla a Shanghai, in Cina, sforna una nuova Model 3 o Model Y ogni 40 secondi.”
      “La notevole velocità di produzione supera persino quella di Ford, che nel suo stabilimento di Dearborn, nel Michigan (USA), assembla un F-150 ogni 49 secondi.”

      doh

    • costruttori tradizionali assemblano un’auto in 15-40 ore

      Tesla in 2,5/3 ore

      da tenere presente che Tesla e le aziende associate si occupano non solo di auto e camion, ma anche aerospazio, satelliti, IA, software, accumuli e reti energetiche, robotica, messa a punto di nuovi processi industriaii sulla lavorazione delle materie prime, riciclo dei materiali, etc

      per chi a tempo/voglia
      youtube “munro live” (in inglese ma sottotitolabile), canale per fissati di ingegneria automobilistica, uno dei tanti

      • Le ore di montaggio dipendono dal grado di completezza dei sottogruppi premontati che vengono acqistati all’esterno.

        • i gruppi premontati li hanno tutti brand, eppure ci mettono 10x di tempo e maggiori costi

          10x è tanto.. c’è poco da giraci intorno.. più che un gap tecnologico sembra un baratro

          e tanti altri aspetti.. è diversa la progettazione anche delle stesse fabbriche, e dei componenti delle auto integrati meglio e con meno parti fabbricati da Tesla stessa invece che esternamente

          come il sistema di climatizzazione..cercare in rete “octovalve tesla”, poi copiato da altri produttori, pochi pezzi che fanno meglio le funzioni che prima erano fatte da molti componenti

    • Si informi sulle università e sui master: stanno progressivamente spostandosi da Toyota a Tesla, come studio processi, Lean, ottimizzazione e catene del valore. Perché dal punto di vista accademico è incredibile la velocità di adeguamento processi e di sfruttamento risorse. La prima cosa montata è il computer centrale e ogni pezzo attaccato viene diagnosticato e testato dalla macchina stessa. Poteva farlo chiunque altro ma nessun altro l’ha fatto e non è in grado di farlo. Cambiare una linea di montaggio in 3 settimane durante la produzione o cambiare linea di verniciatura in 2 senza fermarsi o raddoppiare la produttività per metro quadro togliendo nel contempo il 25% di robot non lo aveva mai fatto nessun altro, nemmeno chi fa produzione altamente specializzata da oltre un secolo, Ford.

  2. Nell’uno né l’altro. Il modello Y è vecchio, sta per uscire il nuovo, sicuramente migliorato quindi è una saggia decisione. Gli altri arrivano con 15 anni di ritardo perché spocchiosi ed incapaci. Se non fosse stato per un visionario con mille ed uno difetti, staremmo ancora a fare gli scemi con le auto a 24 cilindri e 48 valvole.
    Le batterie saranno sempre più capaci e durevoli. Basta stupidaggini.
    Bravo Elon.

    • Glia altri arrivano dopo perchè hanno continuato e continuano tutt’ora a fare comunque soldi, e recupereranno tranquillamente il gap tecnologico (ammesso che esista, e non esiste).

      • Certo cosa vuoi che sia recuperare il gap tecnologico, USA, Cina, Corea e Giappone sviluppano da anni batterie sempre più performanti a suon di centinaia di milioni se non miliardi di dollari di investimenti.
        USA e Cina sicuramente sviluppano l’ intelligenza artificiale a suo di centinaia di milioni di dollari di investimenti, intelligenza artificiale che sarà imprescindibile per la mobilità del futuro.
        Non vedo tutta questa propensione in Europa a impegnare budget paragonabili.
        Le auto come “le costruiamo solo noi in Europa” saranno auto d’epoca nel giro di dieci o quindici anni.
        Guardi, sarei contento di sbagliarmi ma il ritardo accumulato non mi pare che sia così facile da recuperare, oltretutto in mezzo ad un clima di negazionismo e speranza che i combustibili fossili non cadranno mai in disgrazia che non ci porterà molto distante. O cambiamo mentalità o siamo condannati al declino.

        • A onor del vero, Leonardo, l’Unione Europea tiene la barra dritta e oggi ha nel Green Deal lo strumento di politica economica e ambientale più ambizioso del mondo. Speriamo che resista anche dopo le prossime elezioni di giugno.

          • Non c’è che da augurarselo, perché l’ alternativa è che il fronte del petrolio distrugga le ambizioni di rinascita e di conseguenza ci condanni ad almeno un paio di decenni di irrilevanza industriale.

        • Mercedes che è notoriamente europea è la prima casa al mondo a poter vantare un sistema di livello 3 approvato dalle autorità. Non in tutto il mondo, ma è comunque la prima ad aver ottenuto l’approvazione.

          • Un plauso a Mercedes, ma per lo sconquasso del mercato è più importante chi arriva al livello 5.
            Roadmap ce ne sono?

          • Peraltro Mercedes è pure un po’ cinese del gruppo Geely. Non abbastanza, visto che le sue elettriche costano uno sproposito con meno autonomia delle altre

      • secondo me te ci sei, Tesla resta Comunque l’azienda che profitta di più sul singolo pezzo venduto, mentre. altri famosi marchi producono in perdita… guarda, molla il fisco e… anzi no, continua pure, ma al bar sotto casa

        • Probabilmente se anche gli altri eliminassero gli interni aumenterebbero i loro profitti. SI scherza, eh, però….

          • si forse un po’ ma farei un distinguo con le Model 3 versione aggiornata 2024.. hanno alzato insonorizzazione e finiture..come per il tormentone dei sedili ventilati, ora presenti

          • Si, prima erano inguardabili, ora sono solo scadenti. Una desolazione, una mensola, un tablet e via andare.

  3. potrebbe essere un modo per vendere rapidamente le auto che Hertz non vuole più!!! Una volta vendute aumento di qualcosina il prezzo

    • Alessandro, stiamo parlando di auto nuove, appena uscite dalle fabbriche.
      Le auto di Hertz le vende Hertz, inoltre, immettendo il VIN nel sito Tesla puoi sapere sia la prima immatricolazione e quante volte è stato fatto il passaggio di proprietà, senza contare che le auto di Hertz sono pochissime rispetto a quelle che Tesla vende in tutto il mondo, non crederai mica che Tesla vende qualche veicolo al mese spero…

  4. Scelte migliori e politica aziendale perfetta (a mio avviso) di tesla su model 3 w y non poteva fare dato che sta rivoluzionando tutto e l’abbassamento dei prezzi è la chiave di tutto se vogliamo analizzare tutto. Poi se si guarda il proprio orticello da buon Italia ni….

  5. la Tesla ha margini molto ampi da “giocarsi” sul mercato rispetto ai concorrenti … e ogni tanto li usa come una clava; quando non ha ancora il nuovo modello pronto … ruba la scena giocando sul ribasso del prezzo … e attrae nuovi potenziali acquirenti che sennò avrebbero scelto altri marchi … certo, facendo venire il mal di stomaco a chi l’ha comprata poco prima … o chi contava su un “valore futuro” certo … cosa su cui io non scommetterei al momento con nessuna motorizzazione …. mi spiego meglio:
    a) chi comprerà ancora una plug-in che fa si/no 40-60km in elettrico … se perde tra il doppio/triplo di tempo per ricaricar la batteria quando è in viaggio .. e deve pure rifornirla di benzina .. magari in un serbatoio rimpicciolito (per far spazio alla batteria) , con una autonomia reale vicina ad una buona BEV ? e 2 impianti a far manutenzione / riparazioni in officina??
    b) chi ha il coraggio di comprare oggi e tenere a lungo una vettura a gasolio … col rischio di nuovi interventi per limitare l’inquinamento nei centri urbani … (v. EURO7=Euro6 final ) ma soprattutto … col rischio che le ormai vecchie e mal messe raffinerie rimaste nel mondo a distillare gasolio si fermino o riducano fortemente la produzione disponibile ( e ricordo i problemi dei clienti da me in officina quando ci furono sanzioni all’IRAN .. e si fermarono le raffinerie col più pulito e meno solforoso petrolio persiano .. sostituito da quello canadese o altre zone del mondo; le raffinerie NON si possono modificare “a piacere” e fargli lavorare qualunque cosa si trovi sul mercato);
    c) coi moderni motori a benzina (pur aiutati da sistemi Hybrid full / mild) prima o poi arriviamo ad un livello di complessità e costi di manutenzione crescenti … ed allora anche le BEV risulteranno palesemente più costose da mantenere (come spesso già ora è evidente nelle fasce medio alte C/D/E)
    d) le BEV sono un “bene mobile” che è la seconda spesa per entità, dopo la casa; purtroppo queste ultime ricche di elettronica son naturalmente destinate a veloci processi di aggiornamento tecnologico … come quella più “di consumo” (TV, smartphone ..) ma così come non si può correre a comprare l’ultima novità appena esce … si sceglie di sostituirla solo quando è effettivamente necessario (alzino la mano tutti quelli che in casa hanno TV 4k … e la usano in 4k .. Solo se hai pay-tv … o sei un melomane .. sulla RAI).
    Del resto .. con l’elettrico (salvo incidenti o guasti notevoli) l’usura maggiore sarà legata al reparto sospensioni (con le strade che abbiamo !) e un po’ ai freni (magari perchè lavoran troppo poco ).
    Dobbiamo solo augurarci buone politiche di aggiornamenti SW … anche per prevenire possibili malware che si possono caricare in auto tramite App installate … o colonnine pubbliche alterate.
    (ma ricordiamoci quante truffe si leggono anche sui carburanti “taroccati” in Italia)

  6. Il 2% di calo delle azioni non significa nulla. Tesla fa parte dei cosiddetti Magnifici 7, quelle aziende a grossa capitalizzazione che hanno trainato letteralmente l’S&P500 nel 2023 con prestazioni monstre, quindi ha perso una briciola di quanto guadagnato prima e alla prossima pubblicazione dei dati di vendita riprenderanno molto più di quel 2%.
    Ciò che rende questo momento storico unico è la presenza di un player che da solo, con 2 modelli di massa a listino, sta riscrivendo le regole dell’automotive e costringendo i colossi storici a rivedere le loro posizioni. Per quanto ancora riusciranno a fare profitto vendendo auto endotermiche? E poi? Quando uscirà la Model 2 e la scadenza del 2035 sarà più vicina e le masse inizieranno ad avvicinarsi al panorama BEV chi dominerà il mercato?

    • Scusa hai guardato quanto ha perso l’azione tesla da 2 anni a sta parte? Bhe guardaci e confrontale con le maggiori del nasdaq è istruttivo, io per fortuna ne ho solo per poche miliaia di euro altrimenti c’era da piangere.

  7. Come fatto con model 3 l’abbassamento precede l’uscita della nuova versione di model Y e che probabile uscirà allo stesso prezzo della attuale… Ottime news

  8. Non vado pazzo per il personnaggio Musk ma concordo con lei.
    Anzi, io penso che Musk ha in canna riduzioni ulteriori fino al 20%, anche se in realtà preferirei che mantenesse prezzi più elevati per le auto di un certo livello (tanto se non prendono tesla vanno su bmw, mercedens, audi ed altre) e li usasse per finanziare almeno un paio di modelli medio/piccole per la gente “più comune”.

  9. …tra l’altro a volte mi viene da sorridere a certi titoli degli organi d’informazione: crollo in borsa! Poi leggi che magari si è perso anche tre quattro punti ma , a mezzo punto di guadagno a giornata viene tutto recuperato in breve tempo …ma non fa notizia!

    • É vero.. fa notizia solo la cosa negativa, la paura e i difetti.. vedasi i limiti delle bev.. ma una volta suoerati anche quei limiti (tempi di ricarica e autonomia) non ci sarà piu storia.. sono superiori sotto tutti i punti di vista rispetto alle ice

  10. In Effetti non siamo alle variazioni dei prezzi del supermercato, ma tipo cellulari o pc, quelli si… e per chi ha appena comprato, magari un pò di bruciore di stomaco viene… anche se, conti alla mano, chi come me ha acquistato una Model Y a settembre usufruendo di un finanziamento, di fatto non perde nulla, visto che lo sconto è mangiato pari pari dal tasso d’interesse più alto… questo senza considerare gli incentivi statali, che però, non ci sono ancora…

  11. Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo assistito alla follia del mercato auto, tra le altre cose.
    Abbiamo anche letto dichiarazioni esplicite di ceo di case automobilistiche europee riguardo ad un maggior profitto rispetto ad un minor volume di prodotto.
    A prescindere dalle preferenze soggettive verso ice piuttosto che bev, la domanda da porsi è:
    qual’ è la strategia industriale che reputo migliore sul lungo periodo e che porterà maggiori benefici alla propria cassa, agli azionisti, al territorio (indotto), ai clienti e non ultimo all’ambiente?
    Mi sembra che i target non siano in concorrenza e quindi non esiste una sola risposta corretta

  12. È impressionante quanta poca coerenza c’è nel modo di ownsare di alcuni….
    Da sempre si criticano le auto elettriche perché troppo care e non alla portata di tutti na poi quando si abbassano i listino si critica anche perché si svaluta l’usato o si svalutato le azioni perché i guadagni si abbassano…
    Bisognerebbe fare pace con il proprio cervello ogni tanto a parer mio… un abbassamento dei listini non può che essere una buona notizia perchè è ciò che serve per una maggior diffusione (non solo per le vendite di quel modello in particolare ma per l’effetto domino che spinge in basso anche i listini delle altre marche/modelli) e poco me ne frega se la mia M3 SR+ del 2021 così varrà un pò di meno…
    Bisogna imparare a dare un pò più importanza al bene comune (che essendo comune riguarda anche noi stessi) rispetto ai propri egoistici interessi personali…

    • Risposto in altro articolo, lo riposto qui: la mia M3 SR+ del 2021 (io giugno!) ora varrà un pochino meno.
      Diciamo che prima di questo ribasso valesse indicativamente il 50% del prezzo precedente, valore nuovo. Bene, ora, ragionevolmente, varrà il 50% del prezzo nuovo, cioè si sarà deprezzata del 50% rispetto alla diminuzione del nuovo. Quindi se io decidessi di cambiarla per prendere il nuovo modello, RISPARMIEREI, perchè il mio usato ha proporzionalmente perso meno valore rispetto alla sconto del listino!
      Qualcuno potrebbe obbiettare che la mia perderà molto di più come valore, perchè la nuova ha caratteristiche innovative: sì, ma non esiste come usato, esiste solo come nuova. Quindi se tu oggi ne vuoi una usata che costi il 50% della nuova, devi prendere la mia, anche se non è l’ultima uscita, perchè non hai alternative: le avrai tra tre anni.

  13. Purtroppo noi siamo abituati ad un modo diverso di operare da parte del car maker.
    Siamo a abituati all’aumento che entra in vigore a breve,
    al produttore che prima di venderci una soluzione migliore fa cassa vendendoci quella intermedia,
    al produttore che quando ha grossi margini sta zitto e porta a casa (e quando ha problemi pubblicizza le perdite come ha sempre fatto Fiat).

    Musk fin dall’inizio con le prime Model S e X ha sempre dichiarato che i primi che l’acquisteranno saranno quelli che la pagheranno di più, non per nulla ci sono persone che in 2 anni hanno visto il prezzo della loro Model X ribassato di 50k.

    Poi Musk ha pure detto che al raggiungimento di determinati numeri di produzione avrebbe abbassato i prezzi, ed anche a seguito dell’efficientamento della produzione.

    La differenza, oltre che di approccio e visione del mondo dell’auto, è che lui ha come scopo, oltre al profitto, quello di decarbonizzare il più velocemente possibile il pianeta ed appena può abbassa i prezzi per vendere ancora più auto.

    Gli altri hanno come scopo solo il profitto.

    • Sì, sono giuste le tue considerazioni, soprattutto per il fatto che Musk avrà sì inventato la Tesla per far soldi e finanziare le sua altre imprese, ma se non sei motivato a fare qualcosa per la decarbonizzazione del pianeta non reggeresti a lungo……stessa cosa che spero abbiano fatto (come me) molti compratori di Tesla, in primis ridurre l’inquinamento (soprattutto quello locale). Anche a costo di maggiori spese, che comunque tutti abbiamo sostenuto passando da Euro 0 a 6++ oppure ristrutturando casa.
      Più che guardare al valore dell’usato dopo 1/2 anni o al costo della ricarica. Che comunque tuttora è ancora inferiore al costo dei carburanti.
      Vero è che guardando i numeri dell’usato Tesla in vendita c’è sicuramente una grossa percentuale di scontenti per qualche motivo. E in questo caso scoprire che l’auto che vorresti vendere a 5-8Eurok in meno del costo d’acquisto, in relata è già più del nuovo prezzo, rode.
      Nel commercio, è il rischio insito per tutti.

    • “La differenza, oltre che di approccio e visione del mondo dell’auto, è che lui ha come scopo, oltre al profitto, quello di decarbonizzare il più velocemente possibile il pianeta” E’ bello crederci.

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