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Svitch CSR 762, la moto indiana da 2.000 euro

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Boom di preordini per la CSR 762, prima moto elettrica della start-up indiana Svitch. Un modello urbano che tenta la scalata al fiorente mercato interno puntando su design e prezzo super.

Forse per avere successo sul mercato europeo le manca un po’ di carattere, ma dall’attenzione che sta suscitando in India è meglio tenerne d’occhio gli sviluppi. Parliamo della moto elettrica CSR 762, modello di debutto della start-up indiana Svitch, che forte di ben 27.000 preordini è pronta ad invadere quest’anno il fiorente mercato locale.

La cifra non è indifferente, cresciuta a dismisura in pochi mesi anche grazie al costo decisamente basso per una moto di questa categoria: circa 2.000 euro al cambio attuale!

Poca potenza ma batterie estraibili

Il fattore “economico” è certamente decisivo per il successo preventivo di questa moto – la cui versione prototipo fu presentata già nel 2022 – che sembra voler puntare tutto sul design e su alcuni dettagli tecnici per sopperire a prestazioni che non fanno certo stropicciare gli occhi.

CSR 762 non è un concentrato di potenza, anzi, ma si adatta ai contesti prettamente urbani. Il motore elettrico centrale è di appena 3 kW (picco di 10 kW) ed è raffreddato ad aria. La coppia massima alla ruota è di 240 Nm.
Svitch promette una velocità di punta di 120 km/h e autonomie intorno ai 160 km con singola ricarica. Pare che, con l’arrivo della versione di serie, la moto “guadagnerà” altri 30 km ma, come sempre accade, la realtà dei fatti sarà tutta da dimostrare. Anche perché le due batterie agli ioni di litio, removibili per la ricarica domestica (si parla anche di un possibile sistema di swapping), hanno una capacità di soli 3,6 kWh.

Occhio al look e alle dotazioni

Si diceva che alcune specifiche tecniche risultano interessanti. CSR 762 pesa poco (155 kg) ma può sostenere carichi fino a 200 kg. Inoltre l’altezza della sella di 810mm si distingue nel mercato delle “125”. La ciclistica e l’impianto frenante (CBS) sono abbastanza standard, le ruote sono da 17 pollici.

Sono presenti cinque modalità di guida e una aggiuntiva per le manovre di parcheggio.

Uno dei punti di forza della moto è certamente il design, a prima vista semplice ma elegante.
Il carattere sportivo si abbina a dotazioni complete, con alcune peculiarità. Ad esempio, in aggiunta al display TFT da 5 pollici, anche uno smartphone può svolgere la stessa funzione, una volta posizionato nello spazio apposito ricavato in cima al finto serbatoio.
Inoltre, proprio all’interno del serbatoio è stato ricavato uno scomparto di 40 litri in cui riporre facilmente un casco.
Infine, in caso di viaggi lunghi, è possibile installare due valigie per batterie aggiuntive.

Per ora resta in India

Insomma, alcune premesse interessanti ci sono e il prezzo super al momento sembra poter fare veramente la differenza. Per il “grande salto” di questa moto elettrica fuori dai confini nazionali, però, serve tempo. Valido indicatore della buona riuscita o meno di un nuovo progetto ambizioso.

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3 COMMENTI

  1. Terribile dal punto di vista estetico, con una batteria a 80 km a dir tanto e con 3 kW 120 all’ora li fai con la bora nella schiena. 333% di boost pre quanto? 5 secondi? Non lo vedremo mai. Ennesimo rifiuto industriale senza senso.

    • L’articolo dice che nel finto serbatoio c’è spazio per il casco e due batterie aggiuntive (anche se in effetti l’effetto estetico puó non piacere..)

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