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Sui 60 mila euro il prezzo della ID.7

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Sui 60 mila euro il prezzo della Volkswagen ID.7. Per ora è stato annunciato il listino tedesco, che parte da 56.995. Da noi, con tre punti in più di iVA…

sui 60 mila euroSui 60 mila euro la versione d’attacco della ammiraglia VW

È il quinto modello della gamma elettrica Volkswagen, dopo ID.3, ID.4, ID.5 e il pulmino ID.Buzz. E punta verso l’alto di gamma, aspettando che nella fascia delle piccole arrivi l’attesissima ID.2, al debutto nel 2025. La produzione della ID.7 è iniziata ufficialmente a Emden, in Germania, pochi giorni fa, con un programma di sfornare circa 300 esemplari al giorno. 56.995 euro è il prezzo iniziale in Germania della versione Pro, dotata di una batteria da 77 kWh e di un’autonomia di tutto rispetto, fino a 621 km. In un secondo momento arriverà la versione Pro S, già svelata in aprile, con un range ancora maggiore, fino a 700 km, grazie a una maxi-batteria da 86 kWh. Con la ID.7 la Volkswagen spera di dare finalmente un’alternativa convincente alla gamma Tesla, che continua a raccogliere un grande successo sullo stesso mercato tedesco. Si tratta di capire se, oltre ai dati tecnici, i clienti si faranno sedurre dalle linee dell’ammiraglia VW, piuttosto controverse soprattutto per quel che riguarda il posteriore.

sui 60 mila euroAutonomia e dotazioni tecnologiche da primato

Vista l’importanza del modello, la Volkswagen ha dotato la ID.7 Pro di tutta una serie di tecnologie di alto livello. Di serie, naturalmente. Ci sono lo schermo a realtà aumentata, il sistema di navigazione Discover Pro Max e l’accesso senza chiave. Ma anche il Travel Assist, il Lane Assist, l’Emergency Assist, il Side Assist tutta una serie di telecamere. Ma Imelda Labbé, direttore vendite & marketing Volkswagen, punta soprattutto sull’autonomia mostre: “Questo nuovo modello impressionerà i nostri clienti con la sua lunga durata della batteria, la ricarica rapida, gli interni spaziosi e il funzionamento intuitivo“, ha detto. Prime consegne e primi risultati nel 2024. 

sui 60 mila euro

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23 COMMENTI

    • In effetti, ripensandoci,
      come prezzo si sarebbe allineata a veicoli con stesse dimensioni e batteria grandina da 77.kwh

      Forse a prima impressione il prezzo fa un po’ specie perchè questi altri veicoli hanno una immagina più premium (più efficenti oppure più rifiniti) mentre questa ha una immagine (design) più da auto semplice, “VW Passat”, e anche con optional da aggiungere

      Come nota positiva, le VW avevano (e dovrebbero ancora avere) una batteria facilmente riparabile nei rari casi di difetto di costruzione: apribile, dentro divisa in moduli sostituibili singolarmente (7, 9, 11, etc) , e gli stessi moduli poi ispezionabili, riparabili, riusabili

      Questa struttura giustifica circa 70 kg di peso in più; però qui ci sono 200-300.kg di troppo rispetto a elettriche stazza simile fatte meglio;

      a meno che le auto Tedesche/Nordiche/Premiun non facciano apposta a farle pesanti per rispondere ad un desiderio di “sicurezza” negli urti contro altre auto e di status symbol degli aquirenti, non lo escluderie come ipotesi..questa VW rincorrre Volvo, Mercedes, BWM, Audi sull’avere un certo Peso ( in kg, ma come metafora di status )

  1. E vai, altra auto fuori mercato. Segmento e per lunghezza, vero, ma prezzi esagerati. Credo che in Italia nemmeno la portino

  2. Colpaccio di VW. Auto esageratamente costosa, brutta forte e quindi sarà un successo clamoroso, gli appassionati del brand si venderanno casa per comprarla. VW ha testato già la strategia con ID.Buzz, un prodotto osceno, costoso, inutile e ridicolo (135 km/h, quanto una bici) eppure ha venduto sopra le aspettative. Quindi la strategia va replicata. L’ordine sarà stato di prendere i bozzetti scartati della Passat, quelli fatti dai designer che furono licenziati perché scarsi, e vendere il tutto a 60000 euro. Non condivido quindi le perplessità della redazione sul posteriore dell’auto: è assolutamente perfetto per gli scopi prefissati. L’aumento di prestazioni è finto: i 286 cv contro i 204 cv della id.3 portano l’accelerazione da 7″ secondi a 6.5″: una svolta epocale. Almeno la velocità massima è di 180 km/h, come le gtx. Il peso a vuoto è di “appena” 2.172 kg con la batteria piccola.

    La quantità di materiali riusati dalle sorelle minori è spaventosa. ID doveva identificare i modelli elettrici, è finito invece per identificare un unico modello costruito in diverse varianti. E’ l’evoluzione del family feeling: acquisti 2 modelli, uno di 25000 euro e l’altro di 60000 euro e hanno stesso volante, stesso infotainment, stessi fari, stessi bug, ‘na meraviglia. Ovviamente siamo davanti a un modello che, in Italia, conti alla mano, costa solo il 50% in più di una Tesla Model 3. Eppure i clienti VW europei sarebbero pronti a pagarla anche più del doppio …

    • -ID.Buzz, un prodotto osceno, costoso, inutile e ridicolo (135 km/h, quanto una bici) eppure ha venduto sopra le aspettative.-

      Sbaglierò, ma non mi risulta.
      WV ha venduto ai concessionari (bonciboncibobobo), ma tradunt che la metà circa siano ancora nelle vetrine dei medesimi e non abbiano trovato un vero cliente finale per i motivi che tutti intuiamo facilmente.
      Paradossalmente sembra che vada meglio la versione lastrata, che per quanto più costosa di un diesel se viene usata intensamente “rientra” relativamente alla svelta.

        • Quando si parla di furgoni, lastrato sta ad indicare il furgone vero e proprio. quello con le pareti di “lastre” in metallo giusto per dirlo terra terra.

          Al contrario quella che generalmente è la versione trasporto persone, è definita vetrato. Perché c’ha le “finestre” che ovviamente sono di vetro. 😉

          Io per esempio ho un Tourneo Custom, che altri non è che la versione vetrata (e autovettura…) del Transit.

      • Non mi riferisco all’italiana ovviamente, dove siamo poveri in canna, mi riferisco all’Europa. In Norvegia ID.Buzz è stato il veicolo in assoluto più venduto a Gennaio 2023 (potrei ricordare male il mese). Nel 2022 VW ha venduto 22.000 ID.Buzz e ID.Buzz Cargo a fronte di una previsione di 10.000 modelli. Le vendite vanno così bene (rispetto alle previsioni) che sta uscendo una versione GTX. E sono vendite e ordini reali, non dei concessionari. E’ chiaro che quando hai un potere di acquisto enorme (confrontato col nostro), puoi permetterti di comprare una moka Bialetti a 3000 euro se ha una forma un minimo retrò ed è sfiziosa.

        Quest’anno hanno innalzato le previsioni a 60000 unità e il prossimo anno a 150000 unità. Chiaro che la Sandero ha numeri migliori, ma di auto come la ID.Buzz di quel segmento che vendono così bene davvero non ce ne sono.

        E a proposito del posteriore della ID.7. Mi vien da ridere. Sono uscite le foto del posteriore della nuova Model 3. Il confronto è proprio impietoso. Ma il popolo VW ha la capacità di sorprenderci sempre e lo farà anche stavolta.

        • Anche in Italia ci sono quelli che si possono permettere “sfizi”. Dovresti saperne qualcosa.

        • Benissimo Enzo! Io da più parti avevo letto, anche in articoli in lingua inglese, che in realtà non erano del tutto contenti circa le vendite reali. Ma se tu hai delle fonti che dicono delle altre cose, nessun problema ad essere smentito. 😉

  3. Nosense, nessun senso, mi piacerebbe anche non leggere più notizie così nauseanti… Ho pagato 26800 una MG4 comfort usufruendo di tutti gli incentivi, cifra che non molti lavoratori come me possono permettersi di spendere. E qui si parla di un’auto da 60 mila che non ha niente di più di una che costa almeno 20 mila in meno, ma perchè? La risposta può essere solo una: questa industria automotive non ha intenzione di vendere, non vuole affrontare la transizione energetica, non vuole investire, non vuole scommettere, non vuole cambiare, ecc, ecc. Sono morti che camminano, zombie.

    • Non è così semplice. Sicuramente VW ha problemi di adattamento al nuovo mercato automotive che si sta formando ma detto fuori dai denti non è così semplice sopravvivere se sei un incumbent e arriva qualcuno con una tecnologia disruptive che cambia tutte le regole del gioco.
      È quello che è capitato a Kodak, a Nokia e gli esempi non si contano. Non poteva essere esente neppure l’industria automotive che ha resistito a lungo proprio grazie al fatto che non ci sono state rivoluzioni sotto il cofano, soltanto miglioramenti delle tecnologie già in essere. Neppure l’ibrido era così disruptive come l’elettrico.
      La colpa di VW non è da ricercare oggi, ma in tutte le decisioni che li hanno portati al dieselgate, e il poco interesse per le motorizzazioni ibride e per l’elettrificazione in generale.
      Hanno così accumulato un debito tecnologico che non possono colmare nel giro di poco tempo e aziende come Tesla e BYD non stanno certamente a guardare e stanno facendo già le prossime mosse mentre gli incumbent come VW tentano di colmare il gap. Il vantaggio di ieri si è trasformato nello svantaggio di oggi e ha messo in serio pericolo il futuro, un pericolo che non hanno mai corso negli ultimi decenni e il corto circuito decisionale è costantemente in agguato.

  4. Con questi prezzi lo scenario futuro credo sia quello che vedremo sempre meno auto in giro, più mezzi di trasporto alternativi e uso dove si può di quelli collettivi.

    Già oggi si vede un calo dei neo patentati e lo scarso appeal dei giovani verso questi, costosi, mezzi di trasporto

    • non mi sembra di vedere calo di neopatentati, anzi molti ragazzi hanno ricominciato dai 16 anni a rifarsi il patentino delle moto (dove i 125 erano quasi totalmente spariti) e se lo si fa dai 16 anni è perché si vuole fare la gavetta per poter andare negli step successivi già preparati a mezzi più performanti ; più che altro ti devi preparare a spendere belle cifre per ogni patente , studiare e avere qualche soldino da investire poi per l’acquisto dell’auto o della moto .

  5. NON capisco il senso dato che la ID7:
    -costa più di una Model Y
    -ha meno cavalli ed è più lenta di una Model Y
    -non ha aggiornamenti on line
    -non ha la rete di Supercharger

    • Penso se la giocheranno su:

      – interni nello stile barocco “europeo” con mille rifiniture accavallate una sull’altra che fa un po status symbol ( a ma infastidisce ma so che piace )

      – rete assistenza

      – per chi compra prodotti nazionali / europei

      • – Se lavori per azienda tedesca molto frequentemente se hai auto aziendale ti fanno scegliere solo auto di marche tedesche.

  6. Niente pompa di calore di serie (benvenuti nel 2013) e gancio di traino disponibile solo coi cerchi da 20 pollici (ovvio /s). Tipico da produttori tedeschi. Strano che il volante sia di serie a questo punto…

    • eh.. si nota che in Germania hanno più capacità di spesa

      990e per aggiungere (!) la pompa di calore ( mi pare persino le compatte Stellantis ormai la hanno di serie)
      -> prossimo inverno prepariamo alle lettere sul blog di chi comprando la vettura senza rilevera meno autonomia in inverno

      altri pacchetti do optional per aggiungere tra l’altro i sedili venbilati (per carità si vive anche senza, però si fanno anche i confronti di prezzo)

      BYD ma pare (?) ha queste cose di serie sulla segmento C Dolphin che costa parecchio meno,

      però capisco non ha stessa rete assistenza sul territorio

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