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Stop agli incentivi per l’elettrico in Germania

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Stop agli incentivi per l’elettrico in Germania. Il governo federale ha annunciato che dal 17 dicembre non accetta più richieste, scatenando un mare di polemiche.

stop agli incentivi

Stop agli incentivi, mancano i soldi per andare avanti

A pochi giorni dalla decisione della Francia di rimodulare gli incentivi, escludendo tutte le auto made in Cina, arriva una decisione ancor più clamorosa da Berlino. Stop agli incentivi in Germania, già aboliti nei mesi scorsi per le ibride plug-in e ora cancellati anche per le elettriche pure. Un duro colpo per quello che è di gran lunga il primo mercato d’Europa, con quote che superano il 15%. La cancellazione del bonus ambientale (Umweltbonus) è stato confermato dal governo. “Non è stata una decisione facile”, ha detto un portavoce del Ministero federale dell’economia e della protezione del clima (BMWK), in mano ai Verdi. Aggiungendo che si è trattato di “una conseguenza diretta della sentenza della Corte costituzionale federale e del conseguente consolidamento del bilancio“. La pronuncia a metà novembre aveva dichiarato illegale il dirottamento di fondi per l’emergenza Covid a iniziative di protezione ambientale. Tra cui, appunto, i bonus per l’auto elettrica.

stop agli incentivi
Il vice-premier tedesco Robert Habeck, del partito dei Verdi.

Decisione presa con i Verdi al governo, ma le priorità sono altre

Su questa repentino taglio del bonus, un portavoce ha poi spiegato che “non c’erano più abbastanza soldi disponibili per prendere in considerazione le domande ricevute dopo domenica 17“. E che la decisione è stata concordata con il cancelliere Olof Scholz. Come mai uno stop così repentino? Si è voluto evitare il caos che si sarebbe potuto creare nelle concessionarie con una dilazione più lunga, con una corsa alle immatricolazioni. Il governo comunque assicura che le domande ricevute entro il 17 saranno regolarmente accolte e gli incentivi accordati. “La decisione mi addolora, ma questo è il prezzo che dobbiamo pagare per mantenere le componenti centrali dei pilastri del Fondo per il clima e la trasformazione“, ha detto il ministro dell’Economia Robert Habeck. Ma certo colpisce che sia proprio con i Verdi al governo che si cancellano i bonus per le auto elettriche.

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26 COMMENTI

  1. Report delle vendite in Europa da ACEA, quote BEV nel mese di novembre:
    – Italia 5,7%
    – Germania 18,3%
    – Francia 20,2%
    – Portogallo 25,8%,
    Tenuto conto che in Portogallo il reddito pro capite è più basso di quello italiano e che gli incentivi statali arrivano a 4.000 € una domanda sorge spontanea.
    Il Portoghese medio (assimilabili ai nostri Genovesi, cito un modo di dire, senza offesa per nessuno) ha capito qualcosa che l’Italiano medio non ha capito?
    Aggiungiamoci che oltre il 60% dell’elettricità portoghese è da fonti rinnovabili.
    A mio avviso la strada che dovremmo percorrere è quella che stanno già facendo i Portoghesi. Ma la vedo dura.

  2. Me lo immaginavo, della serie:

    “se sul nuovo tavolo non vinciamo, cerchiamo di disincentivarlo al fine di continuare a giocare il più possibile sul vecchio”.

  3. ops, salvinen ha colpiten puren in grante teteschia.. effentivamenten il coloren è lo stessen: ferde!!

  4. Non vorrei che avessero tolto gli incentivi in Germania perché poi si rivendeva l’auto all’estero facendo cresta..

  5. lasciamo piangere i tedeschi… forse non li avete visti ma stanno installando un sacco di generatori eolici, ora dicono che non hanno fondi, ma tra poco avranno tanta di quella energia che noi la possiamo solo sognare ….

  6. L’incentivo, almeno in Italia, è un’arma a doppio taglio. Ho acquistato la mia a marzo 2022, cioè poco prima che entrasse in vigore l’incentivo, ottenendo uno sconto di 6900 euro. Qualche mese dopo ho girato almeno 2-3 concessionarie per mio padre, ottenendo sconti che definirei ridicoli. La morale è che io ho acquistato senza incentivo, mio padre con incentivo no.

  7. Finalmente direi ! E spero lo facciano tutti i governi europei, così le case costruttrici inizieranno a sgonfiare i listini delle BEV.

    • Se si auspica l’eliminazione degli ecoincentivi sulle BEV sarebbe opportuno mettere dei disincentivi sulle ICE basata sulla CO2 emessa allo scarico (ad esempio 20/25/30/…/40/45/50€ a g/km per auto con emissioni superiori ai 150/140/…/110/100 g/km, tassa che ogni anno aumenterebbe di 5 € con una riduzione di 10 g/km annui delle emissioni per i prossimi 10 anni ad esempio). Questo favorirebbe la politica di decarbonizzazione dei trasporto privato ed allo stesso tempo le auto ICE meno inquinanti e quindi tecnologicamente più difficili da costruire non sarebbero impattate.

      • Stavo per scrivere la stessa cosa, in testa avevo la parola “disincentivo”.
        Chiaro comunque che incentivi o no il prezzo delle elettriche deve scendere, ci sono auto tutto sommato “normali” che costano quanto un appartamentino in certe zone.
        Dai sù.

  8. Sono proprio curioso di vedere se nei prossimi mesi i prezzi reali di vendita caleranno. Scommetto che ora le case proporranno sconti in linea con il valore dell’incentivo. Da tenere monitorata la situazione perché potrebbe essere di insegnamento

  9. Hanno un sacco di debiti pure loro, hanno superato i 2400 miliardi di debito pubblico. Ed anche in questo campo tramite i ” fondi speciali ” hanno nascosto la polvere sotto il tappeto come sono soliti fare. A mio parere o le case costruttrici si decidono a ridurre drasticamente i prezzi oppure l’auto elettrica resterà uno sfizio per pochi. Da qui al 2035 mi sa che a rivedere i piani saranno in tanti, forse troppi.

    • questa è una stupidaggine almeno nella maggior parte delle regioni italiane

      con la rottamazione nel lazio ,un’auto da 42000 eur ,
      pagherebbe comunque 3000 eur di IVA e quasi 1000 di immatricolazione messa in strada

      senza contare le tasse pagate dai concessionari/show room ,
      il lavoro che fama un certo numero di famiglie

      sicuri che gli incentivi sono soldi buttati ?

      per me sarebbe più semplice e trasparente la riduzione dell’iva
      15% per auto fino a 35000 eur senza iva
      25% per quelle al di sopra (tassa sul “lusso”)

      il guadagno di auto più sicure in strada poi ..
      non ha prezzo

      my 2 cent di logica trasparente applicata

      • p.s.
        per figli nipoti , non è meglio strade più sicure con auto più moderne
        e aria in città meno cancerogena ?

      • Le regole europee sull’IVA impediscono di fare quello che lei chiede. Non si ricorda che una volta, direi fino agli anni ’90 del XX secolo, esisteva un’IVA particolarmente elevata per le auto oltre 2000 cm3 e che questa venne appunto abolita in quanto in contrasto con dette regole?

          • Esistono diverse aliquote, a seconda della natura dei beni.
            Ogni paese dell’UE ha un’aliquota ordinaria, che si applica alla fornitura della maggior parte dei beni e dei servizi. Questa non può essere inferiore al 15% ed al suo interno non sono ammesse differenziazioni. In Italia è al 22%
            Esistono poi delle aliquote particolari, percentualmente inferiori, applicate alla fornitura di determinati beni e servizi ; non possono però essere applicate “ad libitum”, ma possono riguardare solo specifici beni e servizi, e, ad oggi, tra quest non sono previsti i BEV. Le aliquote ridotte non possono essere inferiori al 5%.
            Alcuni paesi dell’UE applicano poi un’aliquota inferiore al 5% sulle vendite di un elenco ridotto di beni e servizi.
            Esiste infine in alcuni paesi dell’UE un’aliquota zero per determinate vendite. In questo caso, il consumatore non deve pagare l’IVA, ma conserva il diritto di detrarre l’IVA versata sugli acquisti direttamente connessi alla vendita.
            Come vede, la materia è molto complessa e non può essere trattata con superficialità

    • Ma non è tagliando un valido investimento che risanerai il bilancio statale, tra l’altro in italia è un investimento molto piccolo

      anzi, c’è il concreto rischio che per fare un favore all’industria petrolifera, aggraverai il bilancio statale, e regalerai un enfisema anche ai nipoti che vivranno in Pianura padana

      ====================

      PS ; in Germania mi pare hanno speso miliardi in incentivi alle Bev, ottenendo risultati dagli investimenti, il mercato lo hanno effettivamente sbloccato prima

      noi più modestamente quest’anno abbiamo speso 80 milioni, circa 1,2 euro a persona;
      secondo me a questi livelli siamo molto lontani da ogni rischio che possa essere un investimento sbagliato

      nel frattempo spendiamo all’anno circa 43 miliardi in sussidi ai carburanti fossili,
      tra questi anche i 240 milioni per l’aquisto di auto termiche nuove con rottamazione

      Da dove inizieresti per risanare i conti del Paese?
      da investimenti utili e virtuosi? sussidi alle Bev? fondi agli ospedali?
      oppure da altre voci poco meno giustificabili?

      • E’ una questione di forma mentis, certo che ci sono voci (nel NOSTRO bilancio, nel loro non saprei) da tagliare prima degli incentivi alle BEV (che infatti non sono citati nel mio commento), ma resta il fatto che mi trovo molto più a mio agio con chi concepisce il debito come una colpa, piuttosto che con chi lo concepisce come la panacea di tutti i mali inventandosi moltiplicatori che, a consuntivo, sono “lievemente” ottimistici… non so se ricordate Salvini che diceva che Quota100 avrebbe portato 3 nuovi assunti per ogni pensionato, o i 5S che sostenevano che il SB110 si ripagava da solo e avanza pure qualcosa per l’aperitivo… ecco, io parlo di questa forma mentis qui, che in Italia hanno TUTTI, dx sx centro e forze “antisistema”.

      • ciao, sugli ultimi esempi mi trovi daccordo

        Mentre sul “tutti fanno cosi (con i bilanci statali, politiche regressive, populismo, etc)”, nii, cerco tra i vari politicanti di notare i diversi gradi di populismo, e votare il meno peggio / più passabile / almeno vagamente responsabili

  10. Ormai l’auto elettrica è matura, non servono più gli incentivi. La stragrande maggior parte delle persone fa pochi km al giorno, la scelta è ampia, quindi va bene così.

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