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La Francia ha deciso: zero bonus per le cinesi

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La Dacia Spring fuori dal bonus: appartiene al gruppo Renault, ma è prodotta in Cina.

La Francia ha deciso fuori i marchi cinesi dagli incentivi 2024 per le EV. Escluse anche le vendutissime Tesla Model 3 e Dacia Spring, prodotte in Cina anch’esse. A fine articolo trovate l’elenco completo con i modelli ammessi al bonus.

La Tesla Model 3: fuori dagli incentivi in Francia.

La Francia ha deciso: fuori dagli incentivi anche Dacia Spring e Tesla Model 3

Nel mondo dell’auto elettrica è la notizia del mese: la Francia per favorire le auto prodotte in Europa taglia fuori dal “bonus écologique” il 35% del Listino. Fruiscono dell’incentivo all’acquisto i modelli dei gruppi transalpini, Stellantis e Renault, e le auto dei marchi tedeschi.

Entra anche un modello di grandi numeri come la Tesla Model Y, fabbricata vicino a Berlino. Ma tutta la produzione cinese resta fuori, a partire dalle MG e dalle BYD, che quest’anno hanno conquistato fette crescenti di mercato. ll motivo? Parigi non ritiene quella della Cina una concorrenza leale, con metodi produttivi che prevedono  un ampio uso del carbone.

Finora lo Stato non poneva condizioni su come dovrebbero essere fabbricati i veicoli acquistati con il bonus. Centinaia di milioni di euro di denaro pubblico sono stati così convogliati in veicoli con bilancio di CO2 molto scadente. Questo ormai è il passato”, spiega il ministro dell’Economia Bruno Le Maire.

la Francia ha deciso
Zero bonus anche le BYD (qui il Suv Atto 3).

Leasing a prezzo agevolato per le persone a basso reddito

E così dal 1° gennaio si volta pagina. Il nuovo sistema si basa su un punteggio che valuta i diversi aspetti della sostenibilità dei prodotti. A partire dall’impronta ambientale dello stabilimento di produzione e dai viaggi di trasporto dalla fabbrica al punto vendita.

Producendo circa il 60% dell’energia dal carbone, i marchi cinesi sono tagliati fuori.  Ora si tratta di vedere come reagirà il governo di Pechino. E se anche altri Paesi europei seguiranno l’esempio della Francia. In Italia, per esempio, è nota l’avversione del vice-premier Matteo Salvini per la produzione cinese.

bev 25.000 euroIn auto elettrica con 100 euro al mese (ma con Twingo ne bastano 40)

Oltre al nuovo sistema di bonus, il governo francese ha varato un’iniziativa per consentire alle persone a basso reddito di accedere alle auto elettriche.

LEGGI ANCHE: Elettriche alla portata di tutti? con il leasing sociale si può

Chi guadagna non più di 15.400 euro/anno e percorre per raggiungere il lavoro un certo numero di km, potrà avere una EV in leasing con 100 euro di canone mensile. Grazie, ovviamente, a una sovvenzione dello Stato. Secondo le prime stime l’incentivo riguarderà circa la metà delle famigli francesi.

La formula adottata è la seguente: le auto saranno acquistate con la formula del noleggio a lungo termine per la durata di tre anni. Lo Stato si accollerà il costo del primo maxi canone, fino a un massimo di 13.000. Se con questo un anticipo fino a questo importo il canone mensile sarà uguale o inferiore ai 100 euro, il modello di auto sarà ammesso all’incentivazione.

Fiat France è stata la prima ad aderire con la sua 500e. Ma ora altri costruttori vanno al contrattacco proponendo canoni ancora inferiori. Ad esempio da 40 euro al mese per la Renault Twingo e 54 euro al mese per la Citroën ë-C3.

La Citroen e-C3, la citycar elettrica in arrivo nel 2024.

Un adesivo per identificare le auto in leasing sociale

Un particolare curioso: i veicoli acquistati con questa formula dovranno essere riconoscibili quando circolano su strada. Perciò il decreto che istituisce il nuovo bonus ecologico prevede che sia esposto un adesivo nel quale si precisa che l’acquisto “è oggetto di un aito di Stato”. Un tocco di propaganda politica non guasta mai.

  • L’elenco dei modelli che hanno diritto al bonus
  • Abarth 500
  • Audi Q4 45 E-TRON
  • BMW Serie 4
  • BMW Serie X
  • BMW iX1
  • BMW iX2
  • Citroën E-C4
  • Citroën E-C4 X
  • Citroën Ë-Berlingo
  • Citroën Jumpy Space Tourer
  • Cupra BORN 150 KW 58/62 KWH
  • Cupra BORN 170 KW 77/82 KWH
  • DS DS 3
  • DS DS 3 Crossbak
  • Fiat E-Doblo
  • Fiat 500
  • Fiat 600
  • Fiat Ulysse
  • Hyundai Kona
  • Jeep Avenger
  • Mazsa MX-30
  • Mercedes Classe EQA
  • Mercedes Classe EQB
  • Mercedes EQT
  • Mini Mini
  • Nissan Townstar
  • Nissan Leaf
  • Opel Combo
  • Opel Combo-E-Life
  • Opel Astra
  • Opel Astra Sports-Tourer
  • Opel Corsa
  • Opel Mokka
  • Opel Zafira Life
  • Peugeot e-Rifter
  • Peugeot 308
  • Peugeot 208
  • Peugeot 2008
  • Peugeot Expert Traveller
  • Renault Zoe
  • Renault Twingo
  • Renault Megane
  • Renault Scenic
  • Renault Kangoo E-Tech Electric
  • Skoda Enyaq
  • Skoda Enyaq coupé
  • Skoda Enyaq 80
  • Skoda Enyaq 60
  • Skoda Enyaq 80X
  • Smart Fortwo
  • Tesla Model Y
  • Toyota Proace City Verso Electric
  • Volkswagen Up!
  • Volkswagen ID.3 Pro 150 KW
  • Volkswagen ID.3 Pro 107 KW
  • Volkswagen ID.3 Pro 107 KW
  • Volkswagen ID.4 Pure 125 KW
  • Volkswagen ID.4 Pro 150 KW
  • Volkswagen ID.4 Pure 109 KW
  • Volkswagen ID.4 Pro 128 KW
  • Volkswagen ID.4 Pro 210 KW
  • Volkswagen ID.4 GTX 220 KW
  • Volskwagen ID.4 Pro 4MOTION 210 KW
  • Volkswagen ID.4 GTX 250 KW
  • Volkswagen ID.5 Pro 150 KW
  • Volkswagen ID.5 Pro 128 KW
  • Volkswagen ID.5 Pro 210 KW
  • Volkswagen ID.5 GTX 220 KW
  • Volkswagen ID.5 GTX 250 KW
  • Volkswagen ID.7 Pro 210KW
  • Volvo C40
  • Volvo XC40

Il leasing sociale arriva anche da noi? VIDEO di Paolo Mariano

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55 COMMENTI

  1. Protezionismo d’altri tempi.
    La paura della Cina è tale che si stanno giocando anche questa carta.
    Ma va bene. Tra non molto avranno le lavatrici fatte in francia e compreranno le Trabant. Mangeranno cetrioli sottaceto di pura fattura francese. Berranno Cocà Colà (dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare).

    “A me… me pare na str…”

  2. Si parla tanto di cinesi, ma intanto sono fuori anche tutte le Giapponesi e Coreane.Quindi tutte le auto prodotte fuori dalla comunità Europea. Come la mettiamo?

    • non ricordo i prezzi delle versioni base delle Hiunday/ Kia, cioè se prima rientravano negli incentivi, o se per loro in pratica non cambia niente

      mentre i cittadini francesi non so se saranno contenti di pagare la Model 3 RWD (versione base che prendeva gli incentivi) ora 5000.e in più

      comunque si, più che un calcolo sulla Co2, sembra che abbiano tagliato con l’accetta tra chi produce/assembla le batterie e le scocche in europa e chi no

      cosa che sarebbe vietata dai regolamenti europei (discriminare per regione di origine), per questo devono tenere almeno una facciata formale collegata a ipotetici calcoli sulla co2

      • “ipotetici” calcolo sulla CO2? A me sembra un problema molto reale, tutta sta cosa dell’auto elettrica nasce dal calcolo della CO2 e adesso il calcolo è “ipotetico” ?

      • la Co2 è una motivazione seria,
        fosse per me scalerei gli importi degli incentivi in base al minor peso delle varie Bev

        “ipotetico”, mi sono espresso male, intendevo che è farlocco il criterio usato da Macron e Renault, è una foglia di fico; non mi pare abbiano usato i valori di Co2, ma il criterio “produzioni fuori dall’europa, potenziali concorrenti della nostra industria”

        ======================
        faccio qualche esempio:

        – mi sembra impossibile che una Tesla M3 RWD (tra l’altro con batteria abbastanza piccola e LFP), con un sistema di fabbricazone super efficente, e consumi altrattanto efficenti, anche fatta a Shanghy, abbia un calcolo di emissioni sul ciclo LCA, o anche solo in fase produttiva, peggiore delle auto nella lista delle europee

        – cosi come è assurdo escludere la Spring, è l’unica elettrica a pesare 980 kg, sarebbe la vera auto super-ecologica anche per chi facesse pochi km all’anno, con quel peso ha per forza un ottimo calcolo LCA, anche fatta in Cina

        – i generale anche tra le Bev le auto più grandi hanno più emissioni di Co2 specie in fase produttiva

        – perchè poi escludere le Kia e le Hiunday? non mi risulta che le fabbrichino con il carbone

        e cosi via

  3. Ragazzi, tutti qui applaudono sulla nuova politica degli incentivi alle BEV che il governo francese applicherà da gennaio. Applaudono e continuano a riproporre le ICE di ultima generazione come più ecologiche perché richiderebbero meno risorse ed emetterebbero meno inquinanti in fase di produzione.
    Ma tutti si dimenticano che tutte le nuove motorizzazioni (anche le benzina) funzionano ad altissime pressioni ed in particolare molte usano l’iniezione diretta. Questo fa sì che un benzina bruci il carburante a temperature più alte con maggiore produzione di NOx (tutto per migliorare l’efficienza) che tra l’altro alla ns salute non fanno tanto bene.
    Ora il mio parere è che le auto cinesi e relative batterie possono essere tranquillamente vendute in Europa perché ci servono per un futuro prossimo quando l’Europa dovrà mettere su l’industria del riciclo e relativa produzione in loco delle batterie, un processo che dovrebbe consumare molto meno energia oltre che essere meno inquinante. Tra l’altro si eviterebbero anche l’apertura di miniere in Europa e la cementificazione di aree vergini associate alla lavorazione dei minerali.
    Se questo non basta a farci capire perché passare alle BEV anche coprendo parte delle vendite con auto cinesi, forse ai più sarebbe utile venire a conoscenza di quanto pesi l’inquinamento da trasporto nella sola nostra Italia ed in particolare nella pianura padana e relative metropoli (ad esempio a Milano presa per più del 60%). Se non ne siete convinti guardare i dati ISPRA citati anche da quest’articolo di marzo su un’altra rivista: https://it.motor1.com/features/655710/qualita-aria-italia-2022-auto/

    • Guardi che le normative Euro prevedono limiti anche alle emissioni di ossidi di azoto ed infatti diverse auto con iniezione dirette di benzina hanno dispositivi che appunto limitano tali emissioni allo scarico

  4. SI PUO ANDARE TUTTI ” A DORSO DI MULO ! ” se continua così il braccio di ferro tra super potenze e noi europei in mezzo …
    qualunque “scusa” più o meno plausibile (la CO2 .. i diritti dei lavoratori etc ) non sarà certo quella a fermare altrettante “ritorsioni” .. dove ci faranno più male!
    dopo l’ “apparizione ” di Mister X (Elon) ad Atreju … son curioso di veder se ne uscirà qualcosa di “buono” (per loro) e “accettabile” per gli italiani ..
    Intanto comincio ad informarmi su quanti cammelli (utili coi cambiamenti climatici in arrivo) mi possono dare se rendo indietro una BEV quasi nuova con pochi km …😅🤣

  5. Di queste super pensate sono anni che ne sento parlare mosse strategiche immaginate da geni , peccato che non si valutino mai le contromosse, tutto il mondo occidentale ha delegato, con enormi guadagni, la costruzione praticamente di tutto alla Cina , se solo una loro contromossa ,di quelle possibili fosse , bene non vi vendiamo più a prezzi irrisori i componenti delle vs auto, o rallentassero solo la produzione,cosa già successa durante il periodo COVID,con tutti i produttori e clienti in mutande e i prezzi delle auto saliti enormemente,usato compreso, e non ancora calati,come la metteremmo, saremmo in grado in modo economico e rapido di sostituirli.Due esempi
    La Cina in un anno costruisce 10.000 km di autostrade noi non riusciamo a sistemare una scala mobile della metro in centro a Roma in due anni,ma per favore.

    • No Claudio, se smettiamo di importare dalla Cina non restiamo neppure in mutande. Anche la maggior parte di quelle, insieme a calzini e altro intimo e molto vestiario proviene dalla Cina. Speriamo che blocchino in estate?

      • Falso. Importiamo il vestiario a basso costo dal Bangladesh e da circa altri 15 paesi. La Cina è già stata espulsa dalla filiera produttiva di interi settori in quanto troppo costosa ed inaffidabile

        • non che mi sia importante capire da dove vengono in particolare le mutande

          o se sia più nobile sfruttare come schiavi il Banghadesh perchè in Cina nel tessile forse hanno già raggiunto un quasi straccio di stipendio

          ma giusto per farti venire il dubbio di quanto sei cecato da furia ideologica, che forse ti hanno lavato il cervello:

          2020 – Cina primo fornitore import abbigliamento per l’ europa
          2021 – retrocessione per problemi logistici covid
          2022 – ritorno al primo posto (un volume di 11 miliardi in 6 mesi)

          2022:
          https://it.fashionnetwork.com/news/Tessile-abbigliamento-l-import-export-europeo-ha-conosciuto-una-forte-accelerazione-nel-primo-semestre,1434034.html

          2020:
          https://www.infomercatiesteri.it/settore.php?id_settori=16

          non sembrano cosi inaffidabili, al contrario delle tue sentenze

          • La Cina è passato da primo partner commerciale USA e primo esportatore verso gli USA a terzo. Il decoupling è nei numeri. Se vado da Zara, HMS, OVS, Decathlon il numero di prodotti made in China è inferiore rispetto a prima sostituiti da quelli fatti altrove. La tua ipocrisia pere la quale se sono fatti in Cina sono fatti da operai ben retribuito mentre se fatti in Bangladesh sono fatti da poveri sfruttati dipende dal tuo essere filocinese o antioccidentale?

          • no ciccino bello,
            sei tu l’ipocrità, che hai magnificato il bangladesh perchè costava meno, è li sopra da leggere, io mi sono limitato fartelo notare

    • Il tuo commento non ha senso. Se produrre una EV in Cina inquina molto di più che produrre una ICE in occidente, che senso ha buttare i soldi delle tasse dei lavoratori europei per incentivare un prodotto dannoso. Lo stesso fatto che la Cina produce inquinamento deve essere fermato per il bene del pianeta. Il fatto che abbiano costruito inutili città fantasma capaci ad alloggiare 65 milioni di persone che non ci sono ti dice il nonsenso di una paese che come una locusts consuma le risorse del pianeta per fare cose inutili, inquinanti e dannose. Ad oggi con il decoupling delle economie mondiali da quella cinese si vedono le multinazionali giapponesi, americane, coreane, canadesi, francesi, australiane, tedesche e britanniche spostare le produzioni dalla Cina verso Messico, Turchia, Vietnam, India, Filippine, Indonesia. Già oggi il 15% degli iPhone sono prodotti in India, tutti gli iPod, gli iPad, gli EarGear sono prodotti in Vietnam ed altrove. Foxconn sta spostando tutta la filiera produttiva. Epson, Panasonic, Samsung hanno chiuso gli impianti nel Guanddong e trasferito fra Vietnam e Filippine tutte le produzioni per le esportazioni. Le ritorsioni cinesi sono minacce ridicole perché sono loro che esportano prodotti sinceramente sostituibili con altri prodotti altrove. Nessuna tecnologia proprietaria cinese è insostituibile e SENZA ALCUN DUBBIO le tecnologie EV cinesi si sono dimostrate non sostenibili, non economiche e soprattutto più inquinanti di quelle prodotte in Occidente. Non siamo ricattabili. Dopo Macron seguiranno Italia, Germania, Spagna e l’est europeo a chiudere alle importazioni cinesi

      • sono gli invasati ideologici che stanno mandando in vacca l’italia

        Vi hanno lavato il cervello i vostri referenti politici..sveglia

        • Disse quello che preferisce la schiavitù minorile in Africa per avere la EV cinese col la scusa di inquinare meno. Scommetto che hai comprato il pandoro della Ferragni…

          • “Disse quello che preferisce la schiavitù minorile in Africa” ancora con la storia del cobalto???
            Come livello di arroganza, considerando che ha preso svariate legnate sulle risposte, siamo sopra al livello di sopportazione.

          • Dalle mie parti, Mattia c’è un modo di dire che recita così:”L’È EN BON PUTEL, PECÀ CHE EL BEVE” .Traduzione, è un buon ragazzo peccato beva. Ecco tu ti bevi tutte le fregnacce che ti raccontano i nostri grandi imprenditori, prenditori, usi a sfruttare il mondo a loro vantaggio. Che poi molte realtà produttive nei paesi del sud est asiatico, Viet Nam, Cambogia, Tailandia, sono delocalizzazioni cinesi per superare le trovate politiche occidentali del noChina.

          • o forse crede che le terre-rare siano nelle batterie, e che vengano estratte a mano con il piccone, è un altro tormentone che gira

            comunque continua a farmi accaponare la pelle quando parlano a pene di segugio del lavoro minorile come strumento per farci retorica

      • Ma secondo te le batterie delle EV riusciamo a farle in Europa? E con quali minerali? La filiera del litio e di altri minerali passa in particolar modo dalla Cina, i contraccolpi ci saranno, e anche forti. E se ci mettiamo a scavar miniere a casa nostra vdrai come torneremo al carbone pure noi.
        Che poi una serie di gruppi voglia spostarsi come produzione in altri paese, va bene per le produzioni a bassa tecnologia, ma quelle tecnologicamente avanzate dioendono anche dai cinesi.

    • Vede Francesco, l’ incentivo non è ancora stato introdotto e sta già funzionando correttamente: lo utilizzerà soltanto chi ne ha realmente bisogno.

    • Francesco bravissimo glielo suggerisco io dove attaccare l’adesivo ,che teste di… Ti facilito l’acquisto ma ti metto l’adesivo di morto di fame che schifo,politici vergognosi , unico scopo plausibile non dare questa possibilità, chi ha un minimo di dignità non la accetterà mai .

  6. Quindi se sono fate in Cina niente incentivo se sono fatte nel resto del mondo allora si incentivo, cosé l’inizio della guerra contro la Cina o razzismo, e come la mettiamo con le batteria che nelle auto elettriche sono tutte cinesi come anche tutti i pannelli fotovoltaici.

    • Non tutte le batterie sono cinesi , LG ad esempio sono coreane; Volkswagen e Mercedes so per certo che assemblano le loro batterie in Germania, e sicuramente ci sono molto altri esempi. Nemmeno tutti i pannelli, SunPower sono americani e Canadian Solar lo dice il nome.
      Ciò detto, fa specie leggere che le Model Y van bene perché assemblate in Germania, mentre montano a bordo batterie CATL e BYD. Se il criterio è solo l’assemblaggio dell’auto, per le cinesi basterebbe portare i semilavorati in Europa e completare l’auto qui, come fa già DR ad esempio. Ma il grosso del costo energetico di produzione sarebbe comunque speso in Cina.
      Puzza un filino di demagogia, anche perché alcune aziende europeissime hanno delocalizzazione in Polonia, dove si usa molto più carbone che in Cina.

      • Il carbone usato in Polonia è regolamentato e filtrato secondo gli standard europei. Evitiamo di fare finta che Varsavia e Cracovia siano posti invicibili come Chengdu o Shenzhen, non siamo nati ieri e l’ipocrisia filocinese è proprio l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. In quanto alla filiera… Mi risulta che Panasonic, Samsung, SK, Northvolt e via andare siano in grado di produrre senza problemi in Occidente secondo rigorosi standard ecologici, cosa che CATL e le aziende cinesi non fanno. Non a caso producono SOLO là e non a caso la totalità o quasi della produzione è per EV prodotti in Cina che rimangono tutti in Cina, mercato chiuso, protetto e controllato.

        • La Cina produce energia elettrica al 70% da Carbone e 26% da rinnovabili e nucleare (dato aggiornato al 2022), mentre la Polonia ha come mix il 69% da carbone. Dunque? Il carbone Polacco emette meno CO2 di quello Cinese? Cosa vuol dire “filtrato” ??

          • Confronta i filtri per abbattimento delle polveri e degli inquinanti che sottostanno alle leggi europee presenti negli impianti termoelettrici a carbone della Polonia e poi confrontali con gli inesistenti in Cina. Informati ed avrai la risposta.

          • Mattia, perchè non ci informi tu postando due link, visto che sei tu a sostenere queste teorie? Porta prove a tuo sostegno, come si fa in qualsiasi dibattito.

          • @Mattia tu parli di “filtri per abbattimento delle polveri e degli inquinanti”, ma anche se metti i filtri la CO2 mica la catturi. Sempre in atmosfera va a finire.
            Quindi se i conti sono fatti sulla CO2 i prodotti della Polonia vanno a farsi friggere come quelli cinesi a mio modesto parere.
            A oggi non ho idea quanti degli impianti europei che emettono CO2 la catturino. Ho solo sentito di prevedere nel prossimo futuro di catturarla e comunque ovunque ci si informi in rete si trova che questi impianti sono altamente energivori e costosi. Quindi che facciamo aumentiamo la produzione di energia da fonti fossili per poi usarla per catturare la CO2 con il rischio di avere meno energia di adesso senza la cattura? Oppure aumentiamo le rinnovabili solo perché ci serve per catturare la CO2?
            L’assurdità sta tutto qui. Se io a casa voglio spendere meno in corrente faccio in modo che ogni stanza della casa di giorno sia ben illuminata e di notte uso lampade a basso consumo adeguate alle necessità della stanza, oltre che ad accendere solo le luci delle stanze dove ci sono persone. Idem per il riscaldamento/raffrescamento, faccio in modo che l’edificio sia ben isolato e tengo la temperatura delle stanze meno usate più basse delle stanze più vissute. In poche parole riduco i consumi. Usare un’auto elettrica riduce i consumi di energia (peccato che quell’energia ce la fanno pagare di più dell’equivalente fossile).
            Produrre da rinnovabili taglia alla radice la necessità di prevedere la cattura della CO2 che si produrrebbe da fonti fossili e quindi ci si concentrerebbe sulla produzione della sola energia realmente necessaria.
            Poi l’uso di combustibili non da fonti fossili non se ne prevede il BAN, quindi il metano derivato dallo smaltimento di rifiuti agricoli potrà essere usato, anche per produrre elettricità visto che +/- sarà compensato dalla coltivazione. Questo purché si proceda con l’elettrificazione (o alternativa che non comporti fonti fossili) dei mezzi agricoli.

          • FILTRI??? Stiamo parlando di CO2!!!
            Quando si fa copia e incolla delle idee degli altri sarebbe meglio capirle, sennò si fa la figura del peracottaro arrogante (per non dire analfabeta funzionale).
            Aspettiamo con impazienza documentazione relativa ai “filtri” che catturano la CO2: perchè di quello stiamo parlando, di CO2 nel mix energetico. L’aveva capito, vero?

        • beata ideologia spammata sul web,
          neppure google hai aperto

          2022 – Polonia – emissioni al Kwh 633 gr di Co2
          2022 – Cina – emissioni al kwh 534 gr di Co2

          https://ourworldindata.org/grapher/carbon-intensity-electricity

          hanno ancora carbone ma almeno in Cina hanno centrali più efficenti, e ogni anno aggiungono molte rinnovabili ( 200 GW nel 2023) per migliorare

          https://www.statista.com/statistics/1300419/power-generation-emission-intensity-china/

          e ci sarebbe anche da ragionare sul fatto che le materie prime per le batterie usate dai brand europei per ora non vengono comunque raffinate in europa

          se non lo hai capito in molti campi siamo noi il terzo mondo meno tecnologico rispetto alla Cina, tu stai proponendo di spararci sui piedi;

          e in generale soffierei meno sull’odio ideologico e sull’isolamento commerciale, già c’è un vago rischio di una guerrra USA-Cina

          ma ai sovranisti questo fa gioco, giusto? che vada tutto in malora pur di acchiappare quattro voti, tanto basta dare la colpa a qualcun altro

    • È evidente che hai limiti nel comprendere quello che leggi, quindi te lo spiego: è inutile vendere EV cinesi per combattere l’inquinamento perché il semplice fatto di produrre una EV in Cina inquina molto molto di più che produrre una ICE in occidente quindi non ha senso incentivare un prodotto che ti inquina e disincentivare una ICE che inquina molto meno. Chiaro ora. Nessun razzismo o fascismo o le sole cazzate, ma del sano REALISMO.

      • “è inutile vendere EV cinesi per combattere l’inquinamento perché il semplice fatto di produrre una EV in Cina inquina molto molto di più che produrre una ICE in occidente ” fonte?
        Mi risulta che anche col mix energetico Cinese una BEV pareggi sulle ICE ben prima della sua vita utile, ovviamente parlando di intero ciclo di vita e non solo di produzione.

      • sui dati tecnici di impatto ambientale ti stai sbagliando, credo che ti mancano le basi,
        a me sembra che ripeti a pappagallo gli slogan (ideologia) dei sovranisti:

        disegnano ogni giorno qualche bersaglio fittizio da odiare per cercare il voto di chi è scontento, e non fargli vedere chi è in realtà che qui da noi ci sta rendendo più scontenti..

        è la vecchissima comunicazione basata sulla creazione del capro espiatorio e dell’odio polarizzante

        se non sviluppi un pò più di senso critico e capacità di usare meglio google, rimarrai carne da macello per far fare carriera e voti ai populisti, e di te continueranno a infischiasene, salvo chiederti il voto

        =========

        sulla pelle anche tua, perché per esempio anche solo rimanendo al protezionismio sulle auto, che è una briciola dei danni che stanno facendo, vuol dire che i prezzi delle auto europee (tutti i tipi, non solo le elettriche) rimangono più alti per più anni, per altri 2-3 anni finché i brand cinesi non metteno le produzioni in europa

        mentre se fossero in vendita anche pochi modelli asiatici in più, inizialmente non ne vendrebbero tante, perchè il cliente europeo vuole la rete assistenza storica, ma quei pochi venduti farebbero abbassare i listini ai marchi europei, e anche produrre auto più efficenti anche come costi di produzione

        secondo me ti stai sbracciando per far fare più soldi agli azionisti Stellantis, Renault, VW, far costare di più le auto, consumare più petrolio, e far prendere più voti ai perecottai

      • Una precisazione. Anche un’auto prodotta in Cina, con il loro attuale mix energetico, in alcuni anni di circolazione in Francia recupera il gap iniziale di emissioni e a fine vita avrà emesso circa metà CO2 di una termica. Il vantaggio è ovviamente maggiore se un’auto elettrica viene prodotta con il mix energetico europeo.

        • Ha quindi una sua logica favorire la produzione europea, dato, come lei giustamente sottolinea, il più favorevole mix energetico di questa

        • non è nero o bianco, dipende dalle “quantita”

          – la produzione in Polonia è peggiore che in Cina, ma è un caso limite, lasciamolo da parte un momento (mi pare ci producono alcune delle Stellantis, altre sono in altri stati )

          – la produzione in altri paesi dell’est EU, dove producono in massa i brand europei, è leggermente migliore che in Cina, ma senza esagerare (da vedere quale sarà il dato 2023 della Cina, ha migliorato ancora); scocche, ma anche batterie, queste sono fatte in est europa da stabilimenti LG, Samsung, Catl, sono sempre loro alla fine, ma con manovalanza e indotto “nostri”

          – produzioni migliori, a bassa Co2, per le auto saranno ad esempio le fabbriche spagnole, e per le batterie anche i paesi nordici e scandinavi, con energia molto pulita, ma molte di queste fabbriche nel 2024 non credo siano ancora pronte, come quantità e qualità

          – le materie prime già raffinate per le batterie, per ora vengono comunque dall’estero

          in pratica:

          ci sono poche tonnellate di Co2 di differenza tra produrre l’intera auto in cina o in europa, o metà e metà; c’è più variabilità tra un modello e l’altro (magari uno un poco più piccolo come taglia di un altro) ipotizzando lo stesso sito di produzione

          invece ci sono decine di tonnellate di Co2 di differenza sul ciclo di vita tra una BEV e un’auto termica, anche confrontando un auto elettrica di grossa taglia contro un’utillitaria termica, la Bev ha un impatto minore

          per cui se un’auto BEV che ha buone specifiche e costa meno ( import Cina) si vende, e fa abbassare i listini anche alle europee; in ogni caso può aumentare le vendite delle Bev, se vogliamo cavillare sarebbe un guadagno netto lato ambientale, rsipetto a continuare con le termiche

          poi se si vuole favorire la produzione europea ben venga, ma con incentivi fiscali alle produzioni; farlo tramite protezionismo a me lascia perplesso, mantiene alti i listini, rallenta l’evolozione competitiva delle specifiche tecniche, e di Bev se ne vendono un po’ meno

          questa ultima parte ovviamente è solo una mia opinione personale, da ignorante di economia

          • L’appartenenza all’Unione europea impedisce ogni discriminazione su altri stati membri (vedi Polonia). Aggiungo che la decisione francese potrebbe violare addirittura le regole del World Trade Organization (WTO) dove l’Europa si presenta come un unico mercato. L’idea di “dazi climatici” potrebbe però essere adottata da tutta l’Ue e per tutte le importazioni da tutti i Paesi terzi.

  7. Dipendendo quasi totalmente da loro a livello componenti elettrici/elettronici non vorrei fosse un harakiri in stile stop al gas russo

    • L’harakiri prevede la morte, a me pare che siamo ancora tutti vivi, abbiamo semplicemente cambiato fornitore.

      • Stavolta ci é andata bene (sperando in un inverno mite), ma non credo che sia saggio sfidare la sorte ancora ed ancora, senza prima aver preso adatte contromisure.

  8. …che poi:
    a me sembrerebbe meglio vincolare gli incentivi
    a 1uei marchi che dimostrano il rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e LCA dignitosi dei prodotti

    ma…troppo difficile, mi rendo conto,
    allora va beh, almeno le basi, dai

  9. uhm, interessante:
    allora si può fare!

    qualcuno lo dica, ma piano piano, anche al nostro ministro che blatera di auto cinesi a colazione pranzo e cena:
    si può fare!
    si può reagire all’invasione cinese!
    si può andare oltre alle chiacchiere dia palchi!

    su su caro ministro, tocca a lei adesso!

    • Immagino una ritorsione cinese del tipo: “non date l’incentivo di 5000 euro alle auto acquistate da voi, noi ne diamo 10000 alle fabbriche cinesi per ogni auto venduta in Europa (in special modo in Francia) e vi facciamo schiattare lo stesso, anzi prima del tempo!”.
      Poi sarà ance una violazione delle norme del commercio mondiale ma, come di ce il proverbio, in amore e in guerra è tutto permesso

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