Stellantis elogia Torino, definendo la collaborazione con gli enti locali un “esempio da seguire per i tavoli al ministero”. Rassicurando su Mirafiori.
“Si continua a dire che non facciamo investimenti, ma qui abbiamo messo miliardi”
In un lungo post dal titolo “Stellantis protagonista a Torino della nuova era della mobilità sostenibile“, il gruppo ha fatto il punto sulla sua controversa presenza in Italia. Giudicando positivo e costruttivo l’incontro che si è svolto presso Palazzo Civico. In occasione del quale sono state ribadite le iniziative avviate nel comprensorio di Mirafiori.
Quindi lo storico stabilimento Fiat vissuto non come un ferro vecchio da smantellare pezzo su pezzo, ma “un esempio di polo produttivo innovativo e anticipatore delle linee guida della nuova era della mobilità sostenibile“. Stellantis è molto infastidita dal fatto che “si continui a dire che non fa investimenti“. Puntualizzando di avere invece investito “diversi miliardi di euro nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi. Tra cui la gigafactory di Termoli, il Battery Technology Center, il Plant per il cambio elettrificato eDCT e l’Hub di Economia Circolare. Gli ultimi tre tutti realizzati a Mirafiori“.
“Riporteremo la 500e ai numeri che le spettano”
Di qui la stilettata al governo, dopo le polemiche con la stessa Giorgia Meloni, che aveva definito la nascita di Stellantis “non una fusione, ma un’acquisizione da parte francese“. Parlando appunto del tavolo torinese come “esempio virtuoso da seguire nei Tavoli in corso al Ministero“.
Il gruppo ha anche voluto fugare le preoccupazioni sul futuro di prodotti made in Italy, come 500e e Maserati. Per la prima assicurando che “con l’avvio del nuovo piano incentivi italiano ci sarà la possibilità di aumentare la produzione a Mirafiori. Riportando la 500 elettrica ai numeri che le spettano per il gioiello che è“. E ribadendo che la produzione resterà qui.
Per la Maserati, invece, Stellantis parla di una flessione di vendite legata al calo del mercato cinese, che rappresentava il 21% delle immatricolazioni globali. Dicendosi convinta che con i lanci della Gran Turismo e della Gran Cabrio, entrambe prodotte a Mirafiori in versione elettrica Folgore, la Casa del Tridente saprà risollevarsi.
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Ma robe da non credere, continuano a fare i finti tonti con gran faccia di bronzo, spudorati all’inverosimile. E non contenti delle figuracce che fanno continuano a parlare della ‘500’, come fosse un’opera da mettere su un piedistallo, quando invece è stata l’emblema della staticità, della regressione, del vecchiume di questa dirigenza della Fiat, incapace di evolversi e responsabile di non aver rilanciato dei nuovi modelli che molta gente si aspettava.
Che sfrontatezza e che vergogna poi nel vederli cercare di pressare continuamente anche l’attuale governo, alla ricerca di nuovi aiuti, di nuovi incentivi.
Ma di abbassare i prezzi e migliorare i prodotti non se ne parla, vero?
🤣🤣🤣 Scusate, vorrei fare un commento serio alle ca…volate del post di Stellantis, ma non riesco a smettere di ridere!!! 😂😂😂
E quando penso alla “nuova” (🤣) Lancia Y, “lipstick on a pig” da 40.000+ euro, mi cappotto ancora di più dalle risate!!! 😂😂😂
40000 euro sono per la prima serie, una serie “speciale” con tutti gli optional possibili; le altre dovrebbero partire da circa 30000 euro. E ovviamente sottolineo “dovrebbero” e “circa”
Certo, quel prezzo è per la serie limitata “Cassina”, poi spero per loro che la portino davvero sotto i 30.000, visto il valore di innovazione tecnologica pari a zero (solita piattaforma vecchia di 5 anni).
Rimane il fatto che una segmento B di tecnologia stantia ma dichiarata “luxury” per la fuffa buttataci sopra e prezzata come la Segmento D Tesla Model 3 non si può sentire, non si può proprio sentire…