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Sono tentato di comprare una EV, ma tutte queste notizie…

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Sono tentato di comprare una EV per mia moglie, ma tutte queste notizie negative mi disorientano: lo scrive Marco, un lettore umbro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

punto interrogativoSono tentato di comprare una EV, ma c’è una grande confusione: resto col diesel?

“Sono da tempo tentato di comprare un’EV  per mia moglie, 100km al giorno per andare al lavoro. La ricaricherei a casa, ho il garage e ho anche 6kw di fotovoltaico con 20kw di accumulo. Mi chiedevo se, dopo i divieti di parcheggio sotterraneo di alcuni supermercati, i traghetti che accettano EV con carica inferiore al 50%, si aggiungeranno ulteriori ‘limitazioni’ alla categoria. 
Oltre a tutto questo, anche la decisione di Hertz di liberarsi’ del suo parco auto elettrico non mi fa ben sperare per il prossimo futuro…Gli attuali ribassi di Tesla su Model Y sono sicuramente un incentivo, ma quale sarà la direzione sull’elettrico? È possibile che un veicolo EV debba essere così penalizzato? Che non ci siano tecnologie efficaci per spegnere un eventuale incendio? 
Tutta questa ‘confusione’ mi disorienta, e la domanda è: rimango con il mio euro 6 diesel o passo all’elettrico?! GrazieMarco, 39 anni da Assisi (PG).

Sono tentato di comprare una EV Sparare sull’elettrico ormai è uno sport nazionale…

punto interrogativoRisposta. Il fatto è che le notizie negative sull’elettrico (che ci sono, come in tutte le attività umane) vengono enfatizzate (e spesso manipolate) in modo incredibile. Non solo sui social, ma anche sui media più influenti, soprattutto in Italia.
Prendiamo la notizia di Hertz. Il grande noleggiatore non ha deciso di disfarsi delle auto elettriche, ha deciso di non acquistare più Tesla per un motivo ben preciso. Ovvero il fatto che, continuando tagliare i prezzi delle sue auto, la marca di Elon Musk finisce col deprezzare il valore dell’usato. Cosa che ovviamente non va a genio a chi, una volta che i clienti restituiscono le auto dopo i 3-4 anni di contratto, deve piazzare i veicoli nel mercato di seconda mano.
Quanto alle limitazioni all’accesso di traghetti e supermercati, per ora si tratta di casi isolati, ma siamo i primi ad auspicare che i Vigili del Fuoco facciano chiarezza una volta per tutte. Per chi può ricaricare a casa con energia auto-prodotta da fotovoltaico, l’elettrica è una grande opportunità. Da cogliere con tutte le precauzioni del caso.
Nicola Porro spara di nuovo sull’auto elettrica. Leonardo Spacone e Paolo Mariano gli rispondo per le rime: VIDEO

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43 COMMENTI

  1. Ieri addirittura al TG1 hanno dato la notizia delle Tesla ferme a Chicago.
    Dovevate vedere la faccia del presentatore così compiaciuta…immagino che giri ancora con un bel diesel euro 6 inquinante.
    Spero che Tesla consideri seriamente azioni per far correggere il servizio al TG1…
    Deluso da questo paese retrogrado

    • Notizia interpetata ad arte (volevo dire qualcosa di più colorito ma la Redazione mi casserebbe il messaggio) da diverse testate italiche, come se invece le auto a combustione siano pronte a ripartire con un giro di chiave senza nessuna incertezza a – 30 gradi.
      Per loro fortuna gli americani hanno poche vetture diesel altrimenti vedresti che ridere, altro che panne solo per le macchine elettriche!
      Andatevi a veder il video di Lampi di Tesla che spiega meglio il fatto

    • A parte che credo fossero i SUC a non funzionare ma quasi tutti noi credo abbiano avuto qualche potente turbodiesel, ma a – 28 saremmo stati tutti a piedi io ci sono rimasto a temperature ben più alte.

  2. Ad onor del vero, quella citata nella risposta ai dubbi del lettore è solo una delle motivazioni a seguito delle quali HERTZ si accinge a disfarsi di ben 20.000 BEV.
    Il secondo motivo riguarda, invece, i costi di riparazione dei veicoli elettrici che sono stati più alti di quanto previsto dalla società inizialmente. Il CEO di Hertz Stephen Scherr, su questo tema ha commentato:
    “Le riparazioni e i danni su un veicolo elettrico possono spesso costare circa il doppio di quelle associate a un veicolo con motore a combustione.”
    Per cui, il fatto che HERTZ si DISFARRÀ di buona parte della sua flotta di BEV riacquistando delle ICE è assolutamente VERO, a differenza di quanto sostenuto dalla redazione nella risposta al nostro amico dubbioso.
    Quanto sopra – ripeto – per amor del vero…..

    • avràò i soui motivi ma come affermazione mi sembra strana, i danni di carrozzeria e parti accessorie, che sono il tipo di danni più comuni e in costante crescita di costo, costano uguale per tutte le auto, e lo dico essendoci cresciuto in mezzo alle officine

    • Le riparazioni costano di più perché non ci sono sufficienti persone ed aziende preparate.
      Il tempo farà cambiare tutto ciò e poi sarà più difficile riparare le ICE.
      Una cosa in molti si dimenticano di dire. Da quest’anno tutte le nuove auto hanno obbligatoriamente gli ADAS per la sicurezza che mirano a ridurre gli incidenti, cosa che la maggiore parte delle auto prodotte prima non hanno. Da qui la probabilità di provocare od essere coinvolti in incidenti e il relativo maggior costo seria RCA.
      Meditate perché in generale gli ADAS con le funzionalità non obbligatorie e più performanti sono installati prevalentemente sulle BEV.
      Comunque se fossi un ragazzo che volesse lavorare nel mondo desirò dell’autoriparazione mi inizierei a formare sul mondo delle elettriche visto che queste professionalità saranno iper ricercate.

  3. Sono i classici dubbi di chi non ha un’auto elettrica…se non fai tu il passaggio: box, FV,accumulo..sei già a meta e che fai? Ti fermi per guardare cosa fanno gli altri?…noleggiati una ev per un week end e tu e tua moglie vedrete come queste paturnie si dissolveranno….viaggiare sapendo che usi corrente fatta col sole a casa tua è una sensazione inebriante🌞🌞⚡

  4. Io ce l’ho da tre anni e mezzo…non avrei mai immaginato di trovarmi così bene…non credo sia stata solo fortuna! Lei è nelle condizioni ideali x passare all’elettrico!! Mi permette un’osservazione? Ma se è x la sua gentile consorte…non dovrebbe essere lei a decidere…e magari a provarne una? P.S. Mi permetto di consigliare: meglio 100km in più di autonomia che 50in meno di quello che sembra bastare!! MIA opinione!!

  5. Anch’io ero tentato di tenermi la seconda auto diesel ancora per due-tre anni in attesa dell’uscita di modelli che si preannunciano molto interessanti come ID2, Renault 5, Tesla Model 2. Poi 2 mesi fa è uscita una promozione in Fiat per la 500e con la formula del leasing: 230€ al mese anticipo 0 e tasso 0 per 3 anni e 10 mila km all’anno. Ho fatto una tabella excel con i costi di entrambe le soluzioni: tenere e mantenere il diesel con tutti i costi del caso (svalutazione inclusa) o prendere subito la 500e e incassare dalla vendita del diesel. Sono stato talmente pignolo che ho incluso persino il guadagno dato dagli interessi maturati nei 3 anni del denaro ricavato dalla vendita e investito in un conto deposito vincolato 36 mesi!
    Ebbene calcolando l’acquisto dell’energia elettrica al prezzo di 0,20€/kWh il costo è quasi identico. Figuriamoci col fotovoltaico

  6. Marco se hai 6 kWp di fotovoltaico e 20 kWh di accumulo io non ci penserei 2 volte a comprare una BEV specialmente se come hai detto sarebbe un’auto per gli spostamenti locali di tua moglie.
    Ciò che stride con quanto hai affermato sono solo 2 punti:
    1. La sostituzione di un diesel euro 6 che non dovrebbe avere più di 5 anni (auto relativamente giovane)
    2. Intenzione a passare ad una Tesla che viste le dimensioni non sarebbero proprio auto per gli spostamenti locali (meglio modelli di segmento B/C come per esempio Renault Megane E-TECH, io ho una Tesla ed è abbastanza ingombrante in più non ha radar e sensori di parcheggio con tutto quello che ne consegue visto che le telecamere non hanno la precisione millimetrica dei sensori)

    • Compra una Model 3 usata con i sensori di parcheggio, è la fine dei problemi del parcheggio anche in parcheggi al limite 🙂

      • Fabio per quello che ne sapevo da qualche hanno nessun modello di Tesla ha i sensori e nelle model 3 pre 2022/23 che li montano sono stati disabilitati via sw.
        Sulla nuova versione non ho idea se abbiamo cambiato idea ma mi sembra di no.

        • Mi spiace ma sei informato male: su tutte le Tesla che hanno i sensori questi sono regolarmente funzionanti. Con l’avvento del Tesla Vision e’ stato disabilitato il radar frontale, non i sensori di parcheggio. Piuttosto che diffondere notizie non vere sarebbe meglio non dire nulla…

          • Perfetto, avevo capito male un l’articolo che avevo letto.
            In ogni caso la mia model Y RWD early 2023 by china non li ha.

        • No. I sensori, per chi li ha, sono attivi e funzionanti.
          È il radar che è stato spento, per scelta tecnica (conflitti con le telecamere).

    • Anzi, a dispetto di quelli che dicono che le EV usate non valgono nulla, credo che alcune vecchie EV Tesla Model 3 con i sensori di parcheggio e le levette per il cambio ed il tergicristallo (e magari ance con la pompa di calore) , solo per queste poche caratteristiche possano mantenere un valore un po’ più alto della media.

    • Buon giorno a tutti .. mi associo alle esortazioni a “Passare al Lato Pulito della Forza ! ”
      …e mi “aggancio ” a Bob …visto che ha citato la “mia” Megan e-tech 60kW … che, in effetti, oltre a ricaricare gratis con FV a casa ( che anche Marco ha !! che aspetti ??)
      in Italia ha l’enorme vantaggio di poter rifornire in AC22kW alle super diffuse colonnine .. che trovi ovunque ed in 1 ora di spesa settimanale (o una breve sosta in viaggio) ti risolvono il “problema” (ansia da autonomia dei novizi BEV) .
      NB: gli ADAS – sensori e telecamere attorno all’auto – funzionano bene.. SW OTA riceve molti aggiornamenti … prestazioni e consumi ottimi … e lo dico senza percentuale di vendita😂😉

  7. Se ha il box e un fotovoltaico da 6kw e fa 100km al giorno corre il serio rischio di risparmiare un sacco di soldi. Io non mi andrei a cacciare in un rischio simile.

    • Poi se tutti passano all’elettrico ci fanno pagare di nuovo le tasse.
      Basta per favore, siamo già troppi in Italia

    • Gio esatto che scalogna ha tutte le condizioni sfavorevoli rischia di girare gratis per non so quanto tempo in effetti c’è da pensarci molto almeno 15 secondi.

  8. Tra l’altro, caricare le auto sui traghetti per Corsica/Sardegna con la batteeria al 50% non lo trovo così scorretto tecnicamente, diciamo che potevano chiedere anche 80%, ma “50%” forse è più chiaro come messaggio agli utenti

    premesso che abbiamo ripetuto n-volte che le statistiche parlano di eventi così rari, quest pare siano ulteriormente riducibili di un altro ordine di grandezza appunto non portando la batteria al 100% quando l’auto viene trasportata, e vale specialmente per le NCM che hanno voltaggi interni più alti, mentre la LFP sono ancora più tranquille ( e staimo imparano anche non cosi difficili da spegnere in caso di ancora più rari incendi)

    si è iniziato a capire già dai tempi dei richami americani delle prime EV bolt, ai proprietari dei lotti con le batterie diofettose all’epoca da sostituire venno consigliato si no caricare al 100% in attesa della sostituzione

    la stessa cosa avviene con le batterie trasportate via aereo, di recente vengono trasportate con carica non superiore al 50% con ottimi risultati

    se ho capito correttamente, la tensione interna (volt) delle celle agisce in modo che si potrebbe descrivere come analogo ad una tensione meccanica sugli elementi interni della cella, è massima quando il vottaggio è massimo (4,2 volt al 100% di carica sulle NCM)

    una (molto rara, quasi eccezionale) batteria difettosa o danneggiata, se non cede quando viene portata al 100%, cioè al massimo della sollecitziane interna, è quasi impossibile che ceda a voltaggi inferiori (salvo surriscaldamenti eccezionali nell’uso, che sulle ev recenti con batteria monitorata e climatizzata sono stati resi impossibili)

    un po’ come una cinghia danneggiata di distribuzione dei motori a pistoni, anche se malconcia regge se devo spostare l’auto dal meccanico e manovrò con cautela, mente si spacca se alzo i giri motore; viceversa se il giorno prima non si è spaccata usnado l’auto ad alti giri (il paragone con la batteria è il voltaggio interno massimo), è quasi impossibile che poco dopo si rompa nell’uso normale

    in questo senso la richiesta dei traghetti non mi sembra cosi brutta, si potrebbe anche digerire se aiuta a praticamente azzerare i pochi casi mondiali che poi magari finiscono sui giornali o danno scuse alle assicurazioni per alzare le polizze

    Piuttosto, questo richiesta potrebbe non essere risolutiva per via delle auto termiche ibride con batterie da circa 2 kwh o più

    ormai si è capito dalle statistiche (anche guardano in percentuali relative al parco circolante, non solo in numeri assoluti) che quasi tutti i pochi incendi, anche su navi da trasporto, sono dovuti ad auto ibride, su cui la batteria non è altrettanto ben realizzata, monitorata, climatizzata, oltre ad essere di solito una NCM, e il resto dell’auto è anche più complessa di una elettrica, molte connesisoni elettriche oltre alle linee della benzina; e questa richiesta sull’avere un non alto stato di carica della batteria non so se sia facilmente applicabile o funzionante nel caso delle auto ibride

    la meglio cosa in effetti, anche perchi debve gestire burocraticamente queste questioni (con gli estremi surreali del supermercato finito sui socials), sarebbe qualche linea guida redatta insieme ai VF

  9. Quando leggo di persone che pur avendo tutti i presupposti per passare ad una macchina elettrica ma sono confusi, disorientati da tutta questa disinformazione mediatica, mi viene da pensare che ancora una volta chi ci governa ha fatto centro!
    L’elettrico deve rimanere qualcosa per pochi e antieconomico per molti.

    • Mi sfugge a chi convenga che l’Italia, che dal punto di vista numerico non conta nulla, rimanga indietro nell’elettrificazione delle automobili.

      • Rimanere indietro nell’elettrificazione conviene ai “conservatori dello status quo” : la filiera motori endotermici, freni, derivati del petrolio (produzione, commercializzazione, vendita). Conviene ai produttori che non hanno investito per la transizione e ora arrancano o sono ai margini del mercato, senza modelli e competenze vetuste… Settori che sommati valgono decine di miliardi di euro all’anno. Perché hanno più voce in Italia? Perché siamo conservatori, poco scolarizzati e a basso reddito rispetto ai paesi germanici o nordici

        • L’Italia è un mercato marginale, crede davvero che le politiche di investimento di un’azienda automobilistica possano essere influenzate dalla situazione italiana? Io no.

          • Credo che sia a Stellantis a convenire, fino a che non sarà pronta.. Tant’è vero che pilota anche gli incentivi per la rottamazione e sostituzione del parco circolante (che valgono anche per le macchine a motore termico): la legge definitiva sugli incentivi 2024 ancora non è stata approvata, ma chissà come mai da Stellantis appaiono già le offerte pubblicitarie con gli incentivi nuovi come fossero già stato approvati dal Governo.

          • Italia mercato marginale, non direi… siamo sempre a 1.455.000 di veicoli immatricolati all’anno (dato Google da “Alvolante”).

            Le forze politiche che governano attualmente sono la libera (speriamo) scelta degli italiani e le scelte operate sono conservatrici: riduzione dei bonus per l’innovazione (i vari bonus, sicuramente molto onerosi, avevano il pregio di garantire l’evasione fiscale a ZERO, oltre a IVA e IRPEF dell’intera filiera (materiali, manodopera, tecnici) e riduzione della bolletta energetica italiana verso l’estero (il sole è gratis, il gas e il petrolo si pagano e anche molto..); c’è anche un partito che parla di nucleare, così dopo l’enorme debito pubblico, potremo indebitarci anche lasciando le scorie radioattive).
            Tornando alle auto e alla supposta marginalità italiana, direi che è sicuramente vero nel mercato mondiale ma ancora significativa in quello europeo, però ci caratterizziamo nell’acquisto di ciò che altrove è ormai obsoleto.

            Se capisco chi acquista un veicolo termico a basso prezzo per propri limiti finanziari, non riesco a comprendere come si possa acquistare un benzina o un diesel a 40.000 euro o più: basta fermarsi ai margini di una strada di comunicazione e se ne vedono a decine o centinaia al minuto di nuove immatricolazioni di tal tipo, come raccontano i dati di vendita mensile. Scelte personali, ovviamente, ma anche spia di ignoranza conservatrice: andare avanti guardando solo indietro.

      • Conviene al popolo italiano che forse riuscirà a mantenere la mobilità privata visto che l’auto elettrica, e non solo quella, è la leva per colpire la mobilità privata, andate a leggere l’ultimo editoriale di Quattroruote. Lo sanno tutti che serve a questo ma chiaramente si fa finta di cadere dalle nuvole. Se tutti quelli che sono nelle condizioni di passare lo facessero si creerebbe una massa critica che alimenterebbe il business delle auto eletrriche tagliando fuori tutti gli altri(i poveracci). Se continua invece a rimanere al 3%, il business, almeno in Italia, non parte e la gente si può mantenere le proprie automobili.

        • Raggiuta quella che lei chiama “massa critica” ogni bene vene prodotto in serie a costi molto più bassi. E’ esattamente la condizione in cui nessuno è tagliato fuori. Vent’anni di smartphone non le hanno insegnato nulla?

        • Possiamo però dire che la mobilità in Italia è fin troppo esagerata: siamo tra i primi paesi al mondo per numero di automobili pro capite. Servono davvero tutte?
          In città come Milano stanno facendo di tutto per scoraggiare la circolazione delle auto private (addirittura si vocifera che vogliono far pagare l’area C anche alle elettriche ed alle ibride).

  10. Ma subito non ci pensare un secondo e nelle tue condizioni box FV e accumulo e te la carichi da casa con calma comodità assoluta e poca spesa , anzi io prenderei un usato sconto incredibile con auto praticamente nuove e batterie con 8 anni di garanzia con quello che risparmi ci vai gratis per i prossimi 8 anni almeno , credo sia il momento migliore e non durerà a lungo , un minimo di controllo da una buona e preparata officina è sempre d’obbligo , tutto quello che senti sono solo delle emerite cretinate, aggiungo ,per ora da noi è così entri in centro come una bici ,non paghi i parcheggi ,puoi viaggiare dove vanno bus e taxi , niente bollo per 5 anni , prestazioni fuori dalle comuni abitudini, silenziosità ,confort di marcia ,abitabilità interna etc etc . QUESTO NON PER SENTITO DIRE è ESATTAMENTE LA MIA SITUAZIONE MA SENZA ACCUMULO, DA 4 ANNI .

    • Io il fotovoltaico con accumulo ce l’ho, ma poichè ho il vizio di lavorare quando torno a casa la sera la produzione è ben poca cosa, quindi quello che posso ricaricare è decisamente risibile.

      • 20kWh di accumulo sono 100km per una BEV che consumi molto. E si parla sempre di medie.
        Stanotte ho caricato dal 24 al 69%, la prossima farò dal (circa) 60 al 100% (ogni tanto devo caricarla completamente per bilanciamento BMS).

        • Caro Guido, la mia casa ha il vizio di consumare anche di notte. Pompa di calore se inverno, aria condizionata se estate….e di accumulo io ho 15 Kw.

          • Chiaramente avere una batteria di accumulo più grande favorirebbe l’autoconsumo totale che è la condizione ottimale, però bisogna ragionare in termini di consumo annuale, non giornaliero: in gennaio con temperatura esterna sottozero e pioggia, il fotovoltaico non produce nulla e la PdC si mangerebbe comunque da sola un’eventuale produzione che riuscisse a caricare completamente la batteria. Però non è fortunatamente sempre così, ci sono 6 mesi all’anno nelle stagioni intermedie in cui il FV produce abbondantemente oltre i consumi diurni (per l’acqua calda, piano cottura etc.) e non si ha riscaldamento/condizionamento acceso e ricarica anche la batteria, che posso usare di notte. Ragionando in termini complessivi, ci sarà indiscutibilmente un vantaggio percentuale: io nella casa di residenza NON ho accumulo e ho un misero fotovoltaico che non raggiunge i 3kW di picco, eppure il consumo complessivo annuo da quando ho la BEV è cresciuto di poco più di 1000kWh pur facendo 17.000 km con la macchina (come se io consumassi, comprese le perdite di carica, 90Wh/km, magari fosse così!) questo solo perchè intercetto una parte di autoconsumo per caricare la macchina, pur essendo mediamente 10 ore al giorno fuori di casa. Non è magia, semplicemente è impostata per caricarsi poco dopo l’alba (il mio FV è orientato a sud-est e comincia a lavorare immediatamente dopo l’alba) e nell’intervallo del pranzo sono a casa una 40na di minuti, più le ore del sabato e della domenica in cui non sono in giro. Queste micro-ricariche (che non mi costano niente in termini di tempo, parcheggio in cortile – e lo farei ugualmente – e attacco il cavo mentre scendo) fanno sì che praticamente io da aprile a ottobre debba molto raramente caricare la macchina di notte. E sono proprio i mesi in cui la uso di più, aggiungiamo.

          • Grazie per la risposta Guido. Io ho un fotovoltaico da 6 Kw che mi produce circa quanto consumo. Ovviamente in estate c’è un surplus, ma comunque una volta carica la batteria (che costa una fucilata…ad ampliarla con questi prezzi non ci penso nemmeno, visto che si ripaga dopo oltre 10 anni) il resto lo devo svendere al gestore. Considera che d’estate consumo circa 400 kw al mese in ogni caso, tra piano ad induzione, computer, router, tv, aria condizionata eccetera eccetera. In ogni caso qualche kw dalla batteria lo poteri prendere, per carità, ma gia ad Ottobre la situazione si fa critica e a Novembre….ciccia.

          • Infatti ho atteso per l’accumulo… Spero nelle batterie al sodio, fra un paio di anni. Al momento coi miei consumi il punto di pareggio è virtualmente irraggiungibile.
            In un mondo meraviglioso, tutti i parcheggi sono dotati di presa e ricaricano la macchina con l’eccesso di produzione da rinnovabili nazionale e tutte le auto col V2G lo restituiscono di notte o quando serve….
            Chissà se farò in tempo a vederlo.

  11. i presupposti ci sono tutti , caricare da batteria e’ una buona idea solo per modesti rabbocchi ,non ci penserei 2 volte a passare all’elettrico, tanto piu’ che in italia stanno arrivando tanti modelli interessanti : stellantis . renault e anche volkswagen , seat ,skoda , insomma una discreta scelta .

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