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Solo gli italiani non credono nell’elettrico

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Anche in ottobre la Germania primo mercato europeo per l'elettrico: 17.1% di quota.

Solo gli italiani non credono nell’elettrico: lo confermano i dati di vendita di ottobre, che ci relegano all’ultimo posto tra i grandi mercati. Germania in testa.

solo gli italiani
Le vendite di auto in Germani per motorizzazione, con le elettriche al 17,1% (più del diesel, 15,9%). Grafico tratto da Cleantecnhica

Solo gli italiani (spalleggiati dal governo) puntano ancora sul termico

I casi sono due: o abbiamo capito tutto noi e l’elettrico è un fenomeno destinato a sgonfiarsi (così la pensa anche il governo Meloni). Oppure siamo in un ritardo clamoroso, che pagheremo in termini di investimenti. Nel senso che chi vorrà installare su nuove fabbriche legate all’elettriche andrà in mercati più ricettivi e più vicini alla domanda, cosa che peraltro sta già accadendo. Comunque la si pensi, i numeri sono questi. Nella classifica relativa alle auto con la spina (ECV) in ottobre l’Italia si è confermata buona ultima. Anche se la quota rispetto a settembre è risalita all’8,2%, con le elettriche (BEV) al 4,1% e le ibride plug-in (PHEV) al 4,1%. In Germania, invece, le BEV recuperano quota rispetto al mese scorso e salgono al 17,1%, e anche le PHEV salgono al 7,5%. Un recupero BEV che fa seguito al forte calo di settembre, dovuto all’anticipo degli acquisti ad agosto a causa dell’esclusione delle persone giuridiche dagli incentivi.

Media europea di ottobre: 15,2%, in Italia 4,1%

Ma se prendiamo l’ultimo trimestre, il periodo agosto-ottobre la quota delle BEV in Germania è al 21,7%, quattro punti in più dello stesso periodo 2022. In Francia le BEV sono al 16,7% e le PHEV al 9,8%. Nel Regno Unito BEV al 15,6% e PHEV al 9,3%; in Spagna BEV al 6,5% e PHEV 6,4%. A ottobre nel totale del mercato europeo le BEV sono a quota 15,2% (+1,9 punti) e le PHEV all’8,6% (-1,0 punti). L’Italia figura all’ultimo posto per le vetture elettriche anche nei primi 10 mesi, con le BEV a quota 3,9% e le PHEV al 4,5%.  Ampiamente superata da Germania (BEV 18,0% e PHEV 5,9%), Francia (BEV 16,0% e PHEV 9,1%), Regno Unito (BEV 16,3% e PHEV 7,1%) e Spagna (BEV 5,0% e PHEV 6,3%). Assieme alla Spagna, siamo l’unico tra i grandi mercati in cui anche nel 2023 si vendono più ibride plug-in che elettriche: non ci si fida ancora…

  • Ancora numeri a casaccio sull’auto elettrica. E se a darli è il ministro dell’Ambiente… Il VIDEO di Paolo Mariano

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102 COMMENTI

  1. Ho perso 10 minuti, potete perderli anche voi.

    Fonte UNRAE: https://unrae.it/files/mercatoeu_655c8ea6a5c46.pdf

    Confronto dati vendita gennaio – ottobre 2022 vs 2023, tabella pagina 4, vi ho tirato fuori le percentuali per singola alimentazione

    Questi i dati per il 2022:
    Totale auto vendute: 7536268
    BEV PHEV HYBRID OTHERS PETROL DIESEL
    10.69 + 8.79 + 22.93 + 3 + 37.52 + 17.06

    Questi i dati per il 2023:
    Totale auto vendute: 8795016
    BEV PHEV HYBRID OTHERS PETROL DIESEL
    14.02 + 7.61 + 25.50 + 3.02 + 35.95 + 13.89

    A livello quindi di Europa le auto alla spina (BEV+PHEV) passano dal (10.69 + 8.79) 19.48% al 21.63%, con un incremento di quota mercato del 2.15% su base anno su anno.

    La sola Germania, all’opposto, vede le auto alla spina (BEV+PHEV) che passano dal 26.77% del 2022 al 23.94% del 2023 con una perdita di quota mercato del 2.83% su base anno su anno. La Germania sconta una riformulazione al ribasso degli incentivi statali.

    In entrambi i casi siamo davanti a flessioni minime del mercato e va considerato che mentre aumenta l’offerta in modo notevole di auto bev (ogni anno vengono proposti sempre più modelli a prezzi sempre più bassi) diminuisce l’offerta e aumenta il prezzo per le altre motorizzazioni. Le variazioni anno su anno mostrano quindi una stagnazione del mercato con scostamenti minimi, una cannibalizzazione delle auto BEV verso le cugine PHEV e una cannibalizzazione delle auto Hybrid verso benzina e diesel.

    • Per me rimane sbagliato unire il dato BEV con le Plug-in (che sono mezze termiche).. le BEV macianano strada.. e ogni anno prendono un altro incremento percentuale maggiore

      comunque grazie dei dati postati per intero

      PS: il calo del diesel è più che la metà dell’aumento delle ibride, ma non stiamo dicendo niente di strano, ce lo si aspetta

  2. Io, invece, ho iniziato a credere nell’elettrico in questo momento.
    Fatevi un giro sul sito Caterham e capirete.
    Piccolo consiglio: fate sognare i lettori, basta recensire e sponsorizzare solamente auto da noioso padre di famiglia di mezz’età; fate qualcosa anche per noi: gli eternity ragazzi mai cresciuti fino in fondo

    • Ma siamo matti?
      È una precisa scelta editoriale, qui non troverà mai nulla di pruriginoso.
      Una corretta e responsabile implementazione dell’auto elettrica prevede anche l’espiazione di tutti i peccati commessi nella vita passata di guidatori termici.
      Anzi, bisogna rimuovere ogni elemento o ricordo che possa rimandare al suddetto passato, onde evitare che certe pericolose tentazioni ci facciano tornare ad un’era buia e peccaminosa.
      Ogni elemento di passionalità è rigorosamente bandito, perché distoglie l’attenzione dall’obiettivo più importante.
      L’auto elettrica deve essere attraente tanto quanto una suora di clausura, e quando ci si siede al volante non bisogna mai dimenticarsi di ripetere “non lo fo per piacer mì – ma pe’ ‘nda da A a B”.

      🤭

      • Però se parli con chi ha Tesla uno dei primi dati che spara è lo 0-100 bruciante 🙂
        Diciamo che molti sono come i preti che fanno sesso.

        • -Però se parli con chi ha Tesla uno dei primi dati che spara è lo 0-100 bruciante-

          Esatto.
          E la prima cosa che regolarmente gli rispondo è che anche una scimmia è capace di premere un pedale a ruote dritte. ehehe…

          -Diciamo che molti sono come i preti che fanno sesso.-

          Volendo essere meno tranchant, sono solito dire che al momento una certa “narrazione” dell’auto elettrica è molto simile ad un vegetariano che parla della bistecca alla fiorentina.
          Con ciò, essere vegetariani è cosa lecitissima e a suo modo ammirevole. Sia chiaro.

          • Io una Tesla l’ho, non l’ho comprata per lo 0-100 visto che ho preso la versione meno performante su questa metrica e non sono io a esporre il dato, ma sono gli altri a chiedermelo quando vedono l’auto.
            D’altro canto non mi aspetto grandi performace telaistiche da un mezzo che da 1,9 t, anche se devo dire che in molti casi si comporta meglio della vecchia ICE che pesa 1,3 t (il baricentro basso fa molto)

          • – non sono io a esporre il dato, ma sono gli altri a chiedermelo quando vedono l’auto-

            Le scimmie non sono solamente a senso unico.
            Anche se riescono ad andare solo in una direzione.
            E tu evidentemente sei un primate assai più evoluto. 😉
            Vale la chiosa della mia risposta a Francesco, qui sotto.

          • P.S.
            (e qui la chiudo)
            Hanno presentato in questi giori alla stampa la Hyundai Ioniq 5 N.
            E’ un florilegio di articoli.

            Ho visto dei video: è di gran lunga quanto di meglio riesce a passare per adesso il convento in tema di sportività elettrica.
            Avessero fatto la 500 Aborth nella stessa maniera, non dico che li avrei perdonati, ma sicuramente sarei stato meno cattivo.

            Non nego che per un istante ho coltivato dei pensieri poco edificanti, al netto del piccolo scoglio rappresentato dai 75000 euro che pare vogliano.
            Una piccolezza indubbiamente, ma cosa saranno mai quattro soldi se in cambio ti danno il drift mode, il differenziale autobloccante VERO sul posteriore (quando l’ho detto io, anni fa, mi avete detto che sono un cugghiàun) le palette al volante che davvero fanno qualcosa e 650 cavalli da gestire quasi come Iddio comanda in uscita di curva?
            Poi mi sono ricordato che qualcosa di simile già lo possiedo e l’ho pagato meno della metà, e mi sono calmato.
            Comparirà su Vaielettrico? lo spero, ma in cuor mio temo di no.

            Però…

            Ho notizie di prima mano in merito al fatto che il Signor Massimo in questo momento si trovi all’estero, mi piace pensare che ci stia preparando una sorpresa (e no: il video dell’ineffabile Signor Paolo non sia incentrato su consumi e autonomie… vi prego…)

      • Allora vorrà dire che continueró a leggere la sezione delle biciclette, per altro molto ben fatta e a fare incursioni qui e là dicendo la medesima cosa: che bisogna occuparsi anche del divertimento XD

        • Abbia pazienza e mi stia accanto.
          Si ricordi però che lei è pronto per accettare il Lato Oscuro della Scossa. 😉

          • Mancano solo I quattrini per aggiungerla al mio garage 🙁 ma ci stiamo lavorando

        • @Francesco
          settimana scorsa mi sono preso un momento per fare un foto-montaggio partendo dalla Caterham Project V, immaginando una ipotetica versione meno estrema, alta 1.34.m invece di 1,2.m, visibilità e abitabilità adatte per uso ancora divertente ma posibile anche nel quotidiano; poi anche 130 kg in più rinunciando al carbonio della scocca, per motivi di costo, rendendola più accessibile; invece tenendo lo schema della batteria in due pezzi e con le stesse misure, che ha dei vantaggi

          • @Alessandro, mi unisco alla Sua richiesta.

            Comunque, se la Twingo nuova dovesse avere i sedili come la prima serie… Tanta roba 😉

  3. “Solo l’Italia tra i grandi mercati non crede nell’elettrico”. Ma cos’è un atto di fede. Se gli italiani non le comprano è perchè da una parte non hanno i soldi(visto che si tace sul fatto che tra i grandi mercati quello italiano è il più povero), dal’altro preferiscono altro. Si può fare oppure viene qualcuno ad impedircelo

    • Allora confrontiamoci con il Portogallo che ha salari medi più bassi di quelli italiani.
      In questo paese la quota di prenotazione delle BEV è del 19,6% ad ottobre e del 17% da iniziò anno.
      La differenza sta nella decisione politica di spingere sulle rinnovabili (ad ottobre sono riusciti a coprire il proprio fabbisogno per il 67%) e la mobilità elettrica.
      Le fonte sono:
      https://www.acea.auto/pc-registrations/new-car-registrations-14-6-in-october-battery-electric-14-2-market-share/
      https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/energie-rinnovabili-in-portogallo-149-ore-record/

      • E basta con sto Portigallo … alla fine ha gli abitanti della Lombardia … il doppio della Norvegia … in Europa non ci sono solo questi 15 milioni di prrsone (insieme fanno il 3% della popolazione europea) … è come se io come esempio citassi Polonia, repubblixa ceca, slovavchia, Ungheria Slovenia, Grecia, Romania, Cipro, oltre le già cjtate Italia e Spagna dove le vendite sono intorno al 5^ e in alcunibpaesi anchr molto meno.
        Cerchiamo di essere obbiettivi e come una rondine non fa primavera un paese “povero” che acquista più auto elettriche non fa cambiare il paradigma che queste ultime sono vendute soprattutto dove il PIL procapite è decisamente maggiore che da noi.

    • no, non è un atto di fede
      ma una semplice constatazione su base numerica che dovrebbe far pensare, e poi eventualmente, perchè no, confermare il ocmportamento, o cambiarlo.
      ma dovrebbe far pensare.

      invece
      “viene qualcuno ad impedircelo”: al solito, ci sono i “poteri forti”, il babau, i cattivoni che ce l’hanno con gli italiani.

      curiosamente la notizia dei maxi aumenti di stipendio nel settore automotive americano (parliamo di +30%, + 40% !!!) ha avuto poca eco in Italia, decisamente meno, ma proprio tanto meno
      di un autobus elettrico che è precipitato da un cavalcavia: elettrico, elettrico, elettrico, anche la barista sapeva che era elettrico.
      Invece dei maxi aumenti di stipendio quasi nessuno sa niente.
      e nemmeno che statisticamente siamo l’unico Paese Ue che ha visto una riduzione di stipendio medio negli ultimi vent’anni
      e che ha visto, statisticamente, allargarsi la forbice tra chi ha e chi non ha,
      tra lo stipendio del CEO e lo stipendio del dipendente.

      ma di questo non si parla mai. eppure son dati pubblici.
      però la colpa è dei cinesi, e tutti quelli con cui parlo son diventati all’improvviso esperti di LCA e del fatto che ci sono le miniere di cobalto in Africa che sono causate dalle batterie delle auto elettriche.
      delle auto elettriche, beninteso, non degli accumuli domestici.
      delle auto elettriche, non del cellulare.
      causate dalle batterie auto elettriche, non dalla raffinazione del petrolio.
      mah.

      domandona: ma se ti aumentassero del 30% lo stipendio
      ti faresti problemi per il costo dell’auto elettrica?
      e di tante altre cose, beninteso.

      uhmmm….forse che anche stavolta guardiamo il dito e non la Luna?

      • Tentare spiegazioni a fenomeni che sono personali e sempre un’esercizio pericoloso , io come già ebbi modo di dire in altre occasioni dubito molto che il costo delle auto elettriche sia il principale motivo della scarsa diffusione
        Uso un’esempio personale ( condiviso però da molti colleghi e amici) , lo scorso mese e stata a casa nostra una coppia di amici tedeschi con la loro fiammante tesla model 3 ( auto aziendale , per altro quelle a detta sua più diffuse rispetto alle private) auto che in questo blog si magnifica spesso, dopo il loro soggiorno da noi nell’abituale scambio ( altri giorni andiamo noi da loro) scherzando ci siamo detti ” partiamo insieme e ci aspettiamo a casa nostra, ebbene da Torino a Rothenburg ( poco meno di 700 km) io con la mia toyota ibrida ho impiegato soste comprese 7 ore , 20 lui poco meno di 11 sapete perché oltre che le sole necessariamente più lunghe la.mia.auto ha viaggiato in Italia e soprattutto in Germania a 150/160 kmh lui a 110/120 , e questa differenza con una tesla figuriamoci con altra marca
        Ci sono altre 1000 sfumature per cui uno oggi preferisce termico ma queste molti che qui scrivono non le considerano minimamente e secondo me è un errore.
        PS so già alcuni commenti e li anticipo , ” ma quanto hai speso di più? Del tutto irrilevante per ciò che mi riguarda non baso le mie scelte su alcune cose ( l’auto è una di queste ) solo sul quantibus
        2 ma l’inquinamento? Se volete eliminare quello ( ultimi dati 2 giorni fa sui 46 indicatori e sulle differenze tra dove siamo e dove dovremmo essere) eliminate l’essere umano

        • Quella di impiegare 11 ore però è stata una sua scelta.
          Non so se fosse una Long Range o una RWD, con la Long Range per fare i 672 km del tragitto su ABPR servono 6 ore e 23 minuti, ricariche (due) e soste comprese, ovviamente, perchè mentre la macchina si carica DA SOLA, si va in bagno o a prendere il caffè, non è tempo aggiuntivo.

      • Mario, domandina: se mi aumentassero lo stipendio dovrei per forza considerare l’auto elettrica o posso acquistare quello che voglio con i miei soldi?

        • coi tuoi soldi fai cosa vuoi, domanda retorica.

          L’utente Carlo ha scritto
          “Se gli italiani non le comprano è perchè da una parte non hanno i soldi”
          io a quello mi sono riferito, e mi sembra del tutto chiaro.

          Per me puoi comprare cosa vuoi, anche un’auto a pedali.
          Invece il piagnisteo italico del “costano troppo” ha veramente stufato,
          perchè è il solito piagnisteo di chi non vede oltre la punta del dito, accetta supinamente o addirittura con convinzione situazioni e scelte politiche tra l’imbarazzante e il tragico
          ma poi da la colpa al cinese-marocchino-immigrato-tedesco di turno.

          come ho detto
          siamo l’unico Paese europeo con un calo degli stipendi negli ultimi 20 anni: il problema è il costo dell’auto, allora?
          un briciolo di capacità di visione oltre il proprio pianerottolo proprio non si riesce ad averlo?
          domanda retorica, la mia, lo so.

          riusciamo anche ad accettare che un ministro faccia fermare un treno dove pare a lui perchè è in ritardo a un appuntamento,
          domattina nessuno sarà in piazza a Montecitorio a chiederne le immediate dimissioni (e a chi di dovere in Trenitalia)
          per molto meno si son dimessi ministri in Germania, UK, ecc, per molto meno,
          e per molto meno in Francia metton oa ferro e fuoco Parigi.

          noi italiani no, noi siamo più furbi:
          costano troppo, saremo invasi dai cinesi.
          già.

  4. a me piacerebbe vedere un plot “GDP per capita” vs. “percentuale di elettriche vendute”. Da quello che vedo, purtroppo, c’è una certa correlazione.

    Se trovo il tempo lo faccio.

    • detto senza intenti moralisti, ma solo per avere analisi più fittabili:

      in italia l’evasione è molto più alta (circa 1 su 4 evade forte), questo abbassa la media dei redditi ufficiali di un 20% ( e non distribuito in modo uniforme ovvaimente)

      continuiamo ad essere mal prese come stipendi (lavoratori dipendenti) ma per il dato di insieme bisognerrebbe tenerne conto di quanto sopra quando si confrontano i redditi con gli altri paesi

  5. L’elettrico è la scusa perfetta dei radical chic per continuare ad inquinare e distruggere il pianeta con la (loro) coscienza a posto. Se poi la realtà é un’ altra fa niente. L’ importante è continuare a vivere nell’ illusione di qualcosa che non è.

    • Continuare a usare le auto termiche è la scusa perfetta dei radical chic per continuare ad inquinare e distruggere il pianeta con la (loro) coscienza a posto. Se poi la realtà é un’ altra fa niente. L’ importante è continuare a vivere nell’ illusione di qualcosa che non è.

    • Quella cosa in cui sei inciampato in giardino non era il tubo per innaffiare le rose, ma un cobra che ti ha morso?

  6. Si siamo più indietro degli altri paesi (di circa 2 anni) per i soliti motivi noti, e anche il terrorismo fatto con i prezzi alle colonnine non aiuta ( prezzi che poi scenderanno, ma intanto hanno fatto paura )

    Comunque per me se si guarda gli andamenti, la progressione delle venditè delle BEV c’è anche in italia, non è ancora vistosa come nel testo d’europa, ma si prepara ad esserlo

    2019 -> 11.000 BEV
    2020 -> 33.000 BEV
    2021 -> 67.000 BEV
    2022 -> (mazzata crisi energia)-> 49.000
    2023 -> tende a 63.000 BEV (crescita ripresa)

    mi aspetto un buon 2024, compresi sconti sui listini, anche perchè alla buon ora arrivano delle discrete BEV compatte, più adatte a strade e box piccoli che abbiamo nei centri abitati italiani

    • In tutta Europa, Germania inclusa, le BEV crescono solo cannibalizzando le plugin, complessivamente la quota delle auto alla spina resta costante, la crescita complessiva è inferiore al punto percentuale. In pratica incremento zero. Terrorizzati dallo spauracchio di nuove tasse e nuove proibizioni, coloro che vogliono l’auto alla spina si stanno orientando sulle full electric abbandonando le plugin, ma chi è allergico alla spina resta allergico.

      La crescita per le BEV è molto molto molto leggera in Europa e negli USA, è forte davvero solo in Cina dove con 11000 $ ti porti a causa dei segmento B da 400 km di autonomia, con 19000 $ enormi berline da 5 metri da oltre 500 km di autonomia e auto da oltre 900 km di autonomia a 35000 $. E grazie …

      • ammesso che i dati che citi siano veri,
        e non lo so perchè non li conosco e non li citi,
        se le BEV stanno cannibalizzando le plugin
        fossi un produttore di auto sarei “leggermente” preoccupato:
        i clienti mi stanno dicendo che una plugin non interessa, tanto vale prendersi una elettrica,
        oppure rifiutare in toto l’elettrico.
        e il produttore ha speso fior di miliardi per la produzione delle plugin, perdendo altro tempo.
        intanto nel mercato più grande del mondo c’è il boom dell’elettrico, sempre stando a quel che dici: di nuovo, fossi un produttore di auto sarei leggermente preoccupato e comincerei a pensare di aver commesso qualche lieve errore diciamo una decina di anni fa…

        • Li ho citati milioni di volte ma poi basta leggere l’articolo: “A ottobre nel totale del mercato europeo le BEV sono a quota 15,2% (+1,9 punti) e le PHEV all’8,6% (-1,0 punti)”. Quindi complessivamente le auto alla spina guadagnano appena 0,9 punti. E questo vale anche per l’Italia che si aggira sempre intorno a quell’8.5% complessivo circa. A volte aumentano le bev e decrescono le plugin, altre volte il contrario, il totale quello resta.

          • Il ragionamento di Mario rimane.
            C’è uno scollamento tra desiderato e offerto. E’ un loose-loose, tranne che per pochi (Tesla, MG, BYD e pochi altri emergenti) che cannibalizzeranno sempre più il mercato.

          • no caro Enzo, quel che scrivi citando l’articolo non è quel che affermi:
            io non discuto il contenuto di quel che affermi perchè non posso verificarlo, e no, non è vero che li hai citati milioni di volte, me ne basterebbe una, tutte le volte dici questo o quello ma un link o un riferimento preciso manco a pagarlo…

            restando alla mia contestazione: qui si parla di percentuali, intanto. e non è detto pertanto che crescite e decrescite siano da imputare le une alle altre, perchè il mercato autoveicolistico è inserito in un contesto di mercato globale e generale che è influenzato dal costo del gasolio, della benzina, del gas, dell’elettricità, ecc ecc.

            detto ancora più semplice: la correlazione salita-discesa non regge.

    • per me è un artificio retorico negare la crescita delle BEV in europa (dati anno su anno è molto forte) unendo il dato con le plug-in (e magari guardano invece mese su mese precedenti, ora non ricordo se invece hai fatto il conto anno su anno)

      sono due utenze diverse BEv e plug-in

      io unisco le plug-in più alle auto termiche, sono guidatori che non vogliono l’elettrica, ma prendono la plug-in sperando di poter risparmiare sui costi dei viaggi brevi casa-lavoro

      del resto delle caratteristiche di una bev non sono inreressati più di tanto, non ancora, a volte sui forum ne trovo anche alcuni che sono contrari alle bev

      per cui crescita Bev è buono a prescindere da cosa fanno le plug-in

  7. Qui non è un problema di cattiva informazione qui è un problema oggettivo di costi iniziali, praticità (x chi non ha un garage x ricaricare) e perdite di tempo x programmare un qualsiasi vogli viaggio. Ad esempio se io dalla provincia di Roma nord ho voglia di andare a sciare a campo felice e tornare in giornata( 320 km andata e ritorno) ditemi voi quale elettrica sotto i 25 k che mi permette di fare una semplice uscita fuori porta con la famiglia a velocità umane in tempi umani senza tanti sbattimenti e preoccupazioni.

        • prova a comprarla oggi a quel prezzo se ci riesci.
          per la Zoe invece posso mandarti mezza dozzina di link.

          • Perdoni, i link mi interessano poco, mi interessa solo quello che esce dal mio portafoglio.
            Ho avanzato 15000€, le mie esigenze sono pienamente coperte, e con i soldi avanzati posso fare altro come scritto qualche commento sopra.

      • Autonomia? ma non quella con l’uovo sotto l’acceleratore ma macchina carica di sci moglie figlia a temperatura prossime allo zero (visto che in Abbruzzo fa freddino e 80% del percorso è autostradale con ampio dislivello)……Con la Zoe oggettivamente quanti km riesco a fare?!

        • giusto per chiacchera, se al budget che citi ci aggiungi quacosina, oppure trovi uno sconto dal concessionario/ un pronto consegna, ci sarebbe la Mg4 con 51.kwh (oppure con 64.kwh).. poi può piacere o meno il modello

  8. Non discuto quanto esposto dall’articolo.
    Mi è però venuta la curiosità di fare un salto nel passato e andare a vedere le previsioni per il 2024.
    Queste ancora un paio di anni fa dicevano (un articolo a caso su Repubblica, giornale non certo “sovranista”, ma ne ho trovati altri) che nel 2024 le BEV sarebbero state almeno il 25% del mercato europeo, cosa che non vediamo nemmeno in Germania e tolta la solita norvegia (che più che altro è un “laboratorio” viste le peculiarità di quel mercato)

    Insomma, tutto bello e tutto giusto, e sicuramente in italia si potrebbe fare di più.
    Ma non è che altrove sia una marcia trionfale. il 15% medio è una onorevolissima percentuale, ma di 10 punti almeno al di sotto delle previsioni e comunque vuol dire che il restante 85% almeno un pistone ce l’ha.

    Questo per dire cosa? che se non si risolvono almeno in parte tutti i noti problemi (costi di acquisto dei segmenti più diffusi, rete di ricarica pubblica e privata, costi dell’energia alla colonnina onestamente fuori controllo) è almeno parzialmente comprensibile che le cose non stiano affatto andando “secondo programma”.
    E questo non soltanto in Italia.

      • Erano previsioni del 2021-2022 sul 2024. Che è domani. Tenendo conto dell’andamento negli ultimi mesi, Sicuramente ci sarà un guadagno. Ma la vedo abbastanza difficile che possa andare a colmare il 10%.
        Ma ripeto: non per dargli addosso all’auto elettrica. Solo per rilevare che anche a livello continentale le cose stanno andando un po’ diversamente da molte aspettative

      • considera anche che la guerra con il caro energia e l’inflazione ha dato una mazzata dopo la pandemia, guardando i grafici di vendita Bev in italia mese per mese dei diversi anni:

        ogni anno le vendite aumentavano,
        mentre nel 2022 sono calate bruscamente

        nel 2023 soro riprese a crescere, ma le curve di vendita Bev hanno giusto recuperato i livelli del 2021 (i dati del 2023 si sovrappongono bene al 2021 mese per mese)

        riassumendo:
        con la crisi del 2022 sono stati persi 2 anni di crescita

        ogni previsione a breve termine fatta a cavallo di questo periodo è stata scombussolata

        il 2024 penso dovrebbe avere una crescita regolare rispetto al 2023

    • Alessandro, secondo me il fatto è che riguardo ai “noti problemi” non bisogna fermarsi al giudizio degli altri, perché magari è un pregiudizio oppure è sporcato da secondi fini.
      Occorre invece guardarci dentro ognuno con i propri occhi per tararli sulla propria specifica situazione e capire se e quanto siano davvero “problemi”.
      È questo che mi dà da pensare: com’è possibile che tanti si accontentino di leggere o sentire cose in giro senza mai approfondirle e calarsele addosso per capire a fondo?

      • Ma è sempre così in tutte le cose amico mio. E faccio un esempio: io sto riempiendo tutti i garage negli appartamenti di cui mi occupo con prese interbloccate da sedici ampere collegate ovviamente al contatore domestico. Che vuole dire tutto e vuole dire niente, ma intanto la linea l’ho tirata… nelle varie assemblee nessuno mi ha detto niente, anzi, e io con quattro soldi mi sono portato robustamente avanti circa eventuali necessità future.
        Fatalità ho da poco mandato al signor Massimo la foto di uno dei due ultimi box che ho attrezzato.
        Lei crede? Quando mi capita di raccontarlo in giro spesso mi guardano come un marziano, ma nessuno riflette che con qualche 100 euro di spesa in prospettiva ho valorizzato ogni appartamento potenzialmente di diverse migliaia.

    • Alessadro! Ma non hai imparato nulla??? L’unico che fa pronostici da nostradamus corretti è Enzo! Lui si che avrà di sicuro previsto le guerre, pandemie, locuste, alluvioni ecc ecc.
      Sono solo i suoi i pronostici che devi controlllare!

      Le basi Alessandro! Le basi!!!

  9. L’ignoranza o la scarsa/fuorviante informazioni sicuramente contribuiscono..
    Ne ho avuto conferma oggi parlando con un mio vecchio amico.
    + Hai un box?
    – Si ma se metto la colonnina su un lato non mi ci sta la macchina.
    + Ma quale colonnina pensi di mettere?
    – Non lo so, ma non posso mica ricaricare con la corrente di casa.
    + E perché no?
    – Ci mette una vita.
    + Quanti km fai al giorno?
    – 20km per andata e ritorno al lavoro, più la spesa ogni tanto.

    Devo continuare?

  10. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/14/litalia-il-paese-euro-dove-gli-stipendi-sono-calati-di-piu-23-ma-i-profitti-delle-aziende-salgono-dell13/7353416/

    “I paesi dove i salari si sono abbassati di più sono la Repubblica Ceca ( – 4,6%) e, appunto, l’Italia (- 2,3%)”. Suvvia, di che parliamo, è già un miracolo che siamo al 4.1% con le elettriche.

    Nel frattempo l’ultimo rumors che vi anticipo ci dice che la VW sta pensando ad una retromarcia sull’elettrica da 20.000 euro. Dopotutto con una elettrica da 400 km a 20000 euro chi mai si preoccuperebbe di acquistare la ID3 che ne costa oltre il doppio? Promessa per il 2026 e già rinviata al 2027, la ID.1 potrebbe non vedere mai la luce, troppo bella la vita per i produttori ora che il prezzo base per un’auto elettrica parte da 25000 euro, gli stiamo regalando un sogno, fino a ieri dovevano costruire auto da 10000 euro in su, ora possono chiedere da 25000 euro, che vita fantastica che è la loro, facessero così anche le panetterie e i pizzaioli moriremmo tutti di fame.

    • I salari e anche il caro vita, e tanto per dire ( ma bisognerebbe verificare la questione ) pare che il Codacons abbia denunciato all’ antitrust vari produttori alimentari perché hanno ridotto il peso ma tenuto i prezzi uguali. Tutto ciò per dire ormai sempre le stesse cose, tutto aumenta e i salari sono uguali, di che parliamo ? Ah, senza mancare puntualmente chi ormai demolisce l’auto elettrica a priori, così da fare crollare definitivamente tutto.

  11. il computo delle percentuali è sempre errato e non capisco perché si insista su questo dato fuorviante.
    Si paragona sempre la percentuale elettrica al diesel nudo e crudo che praticamente sta uscendo di produzione. Vanno sommati i MHEV diesel (che andrebbero distinti dai mild benzina).

    MHEV/HEV non è elettrico ed è un ibrido mooooooooooooooolto leggero.

    • E’ un trucchetto da 4 soldi per dire che il diesel sta morendo, una fesseria. Da un lato si fa notare che l’ibrido diesel inquina come il diesel, dall’altro quel 26.3% di auto ibride sparisce quando si parla di quota diesel. Carta vince carta perde.

      Ma non è colpa di nessuno e neanche di VaiElettrico e degli altri media, il dato arriva così e non c’è modo di sapere cosa ci sta dentro. Sarebbe utile infatti distinguere nella quota ibrida l’ibrido diesel dall’ibrido benzina (ma anche il mild dal full) così da poter sommare ibrido diesel a diesel e avere un dato più ragionato. Auto come la Kia Xceed sono passati dal diesel all’ibrido diesel a saldi praticamente invariati, quanto vuoi che gli costi aggiungere una microbatteria? E non sono certo gli unici …

    • e qui al solto si dividono sempre le valutazioni, con ognuno che professa di avere il verbo della verità assoluta

      a me invece pare che il diesel sulla auto da città è morto e sepolto, già per suoi problemi tecnici delle realizzazioni recenti non più cosi semplici, oltre che di costi di manutenzione

      e anche sulle vetture medie non sta molto in salute, per gli stessi problemi, e visto che un turbo benzina e con start and stop ormai consuma quasi uguale, e anche le bev incalazano

      rimane una fetta di persone di gosto più conservativo, che vogliono l’auto piuttosto grande, non gli piacciono le bev anche se gli farebbero risparmiare, ma troppo scomodo per lora usare la ricarica, e allora ancora qualce diesel lo cercano, poi le spese di manutenzione non gli interessano, possono permettersele, oppure tengono l’auto solo 3 anni, e anche in questo caso possono permetterselo.. diesel, per me diventa una nicchia di auto grandi per benestanti tecnologicamente conservatori

      • a me sembra che le statistiche ti smentiscano, sono lì. E c’è da considerare che i modelli mild hybrid a listino sono per lo più diesel.
        Oltretutto alcune case automobilistiche come Stellantis e Renault che lo scorso anno sulle utilitarie avevano rimosso il diesel, da qualche mese lo hanno reintrodotto.

  12. Credo che i dati vadano estrapolati al netto di flotte ed incetivi su auto aziendali. Il mercato dei clienti privati sul totale UK e’ il 52% e le elettriche si vendono sopratutto a flotte e clienti business causa tassazione (non trovo piu’ il dato adesso).
    In Germania moltissime aziende impongono requisiti di C02 per le auto aziendali, spingendo PHEV ed elettriche. Sarebbe interessante anche li’ capire cosa fanno i privati.
    Credo, ma posso sbagliare, che al momento in Italia non ci siano incentivi sul lato auto aziendali e flotte. Anche vero che per farlo ci si devono mettere tanti soldi.

    • Anche in Italia le aziende serie impongono limiti alla CO2 delle auto aziendali, oltretutto abbiamo una legislazione che impone un regime di tassazione variabile sul fringe benefit in base alle emissioni, quindi a livello legislativo noleggiare una elettrica è premiante rispetto a un endotermico.

    • In Germania oltre i 2 terzi del venduto è commerciale, non privato, ad esempio a maggio 2023 il 68.5% del venduto era commerciale. Complessivamente, Tesla detiene in Germania da inizio anno una quota del 2.3% (lo scorso anno era il 2%), Mercedes in Germania è al 9.9%, lo scorso anno era al 9%. Questo per inquadrare anche un po’ i rapporti di forza.

      In Germania nei primi 10 mesi la crescita delle auto elettriche continua solo cannibalizzando le auto plugin. Le elettriche crescono del 38%, le plugin decrescono del 44%, complessivamente la crescita delle “auto alla spina (BEV + PHEV)” cresce solo dell’1%. In pratica la percentuale di chi vuole ricaricare alla spina e di quelli che non vogliono resta invariata, calma piatta.

  13. “Purtroppo non tutte le persone hanno tempo e voglia di approfondire”….
    Purtroppo, i miei approfondimenti mi hanno portato alla conclusione che, senza fotovoltaico o (QUANTO MENO) la possibilità di ricaricare a casa, non c’è assolutamente NIENT’ALTRO da approfondire!
    Senza i suddetti pre-requisiti, ad oggi (malgrado gli incentivi di vario genere tuttora in essere) la scelta di una BEV è ANTIECONOMICA e il suo utilizzo è CERVELLOTICO e COMPLICATO.
    Punto!
    Faccio poi sommessamente notare che la storiella della “cattiva informazione” e degli italiani “allocchi” dura da troppo tempo per continuare a reggersi da sola.
    Forse in questo campo è il caso di approfondire……

    • Infatti gli italiani dimostrano continuamente di essere meravigliosamente attenti, educati, acculturati. Non passano la vita da cerebrolesi sui social seguendo quello o quell’altro cialtrone di turno abboccando ai proclami elettorali di chi fa la voce più grossa con meno contenuti.

      No, per fortuna gli italiani non sono così. Per fortuna abbiamo un governo asceta che pensa al bene del popolo potenziando tutto quello che serve come la sanità, la ricerca, le infrastrutture, la competitività.

      Io credo, sommessamente, che invece si, siamo una nazione piena di allocchi. Altrimenti non passeremmo il tempo a fregarci a vicenda credendo di essere più furbi degli altri. In eterna sindrome da cicala.

    • Non ho fotovoltaico, nemmeno wallbox, carico sempre e solo a colonnine. Ad oggi solo auto elettriche a casa e da un paio di mesi anche lo scooter é elettrico. Finora percorsi oltre 350.000 km elettrici in famiglia! Ovviamente avevamo anche noi le termiche prima, Diesel e benzina, e sappiamo, tutti i prezzi di consumi e tagliandi! ma non c’è storia, ormai sono il passato. L’elettrico é superiore sotto qualsiasi punto di vista. Tranne ovviamente per chi si fa Reggio Calabria- Bolzano, andata e ritorno, tutti i giorni, cronometrando i tempi, come molti che commentano qui su Vai Elettrico

    • Non è così. Quello che te presupponi non essere fattibile senza certi requisiti , per qualcun’altro lo potrebbe essere, magari agevolando pure. Quindi perché presupporre in primo luogo?

  14. Spero di non dimenticare nulla:
    – auto BEV troppo care per gli stipendi medi, e comunque moto più care dello stesso modello non BEV
    – scarsa informazione e/o informazione distorta
    – l’italiano medio vede il passaggio all’elettrico come un’imposizione. Quando un italiano medio vede un qualcosa come “imposto dall’alto”, farà di tutto per boicottarlo

    Ciao, Mario

    • Dimenticavo: chi non può ricaricare a casa, magari non vuole nuove complicazioni.
      Un conto è andare dal benzinaio, fare rifornimento e pagare con contati o carta.
      Ben diverso, andare alla colonnina, sperare che sia libera, sperare di avere il cavo giusto, sperare di avere l’app giusta, sperare che pur avendo tutto corretto la colonnina non faccia le bizze …

  15. Per forza: in tutta Europa gli stipendi continuano ad aumentare, l’Italia invece è l’unico Stato in cui dal 1992 sono calati del 2%.

    I prezzi continuano ad aumentare, e il sostegno dello Stato e delle Regioni invece a calare: nel 2020 una e-Up, qua in Lombardia, si portava a casa con 6.800 euro, oggi bisogna sborsare oltre il doppio.

    Ho uno stipendio da 2.100 euro mensili, e un mutuo della casa che mi abbatte la possibilità di richiedere finanziamenti: col residuo che ho, in quanti anni chiuderei il finanziamento di un’elettrica da 30 o 40.000 euro? Vent’anni? Un’elettrica mi riesce a durare tutto questo tempo, in modo da permettermi di chiudere quel finanziamento prima di aprire quello per l’auto nuova?

    A me va benissimo l’elettrico, ma manca l’accessibilità per la maggior parte della popolazione (io ho uno stipendio di 2.100 euro e non posso: come potrebbe uno che prende meno, anche molto meno?).

    • Antonio, tu con il tuo mensile non puoi, io con un mensile più basso del 15% una BEV l’ho comprata.
      Sicuramente le circostanze a contorno saranno diverse, eppure in alcuni casi è possibile farlo.
      Tralasciando questo, a mio avviso di fattori che bloccano la penetrazione delle BEV c’è ne sono molte.
      Ma quello che però mi fa protendere per una disincentivazione pilotata è che ad ottobre sono state vendute 141.730 autovetture.

      Considerando solo i segmenti che coprono 84,6% delle vendite italiane, ovvero i segmenti A, B e C anche nelle declinazioni SUV abbiamo che:

      SEGMENTO A
      QUOATA MERCATO 12%
      TOTALE 17.045
      PANDA 11.030
      BEV 1.041
      6,11% del segmento sono BEV
      17,91% delle BEV vendute

      SEGMENTO A SUV
      QUOATA MERCATO 2,5%
      TOTALE 3.577
      BEV 231
      6,46% del segmento sono BEV
      3,97% delle BEV vendute

      SEGMENTO B
      QUOATA MERCATO 20,3%
      TOTALE 28.798
      BEV 584
      2,03% del segmento sono BEV
      10,04% delle BEV vendute

      SEGMENTO B SUV
      QUOATA MERCATO 26,6%
      TOTALE 37.734
      BEV 476
      1,26% del segmento sono BEV
      8,19% delle BEV vendute

      SEGMENTO C – costo medio sopra i 33.000 €
      QUOATA MERCATO 4,8%
      LEADER A3 + FOCUS – CLASSE A + SERIE 1 50% segmento
      TOTALE 6.766
      BEV 645
      9,53% del segmento sono BEV
      11,09% delle BEV vendute

      SEGMENTO C SUV – costo medio oscillante tra i 35.000 € e i 45.000€
      QUOATA MERCATO 18,4%
      TOTALE 26.019
      BEV 698
      2,68% del segmento sono BEV
      12,01% delle BEV vendute

      Le BEV vendute ad ottobre sono state 5.814 e le auto di questi segmenti hanno pesato per il 63,21%.
      Quello che però salta all’occhio è che nel segmento C-SUV dove esisterebbero BEV a prezzo d’acquisto equiparabile all’equivalente ICE gli acquirenti abbiano preferito un ICE.
      La mia domanda è: perché questa scelta? La capacità di spesa c’era, il prodotto pure, il segmento ha una quota di mercato quasi del 20%.
      Da tutto ciò a me vien da dire che sarà perché gli Italiani sono poco informati o dissuasi?

  16. Rendendo la mobilita’ elettrica sempre meno appetibile per via dei costi soprattutto alla voce energia elettrica e esaurendo il bacino di chi ha garage privato per ricarica con magari impianto fv, in quanto ha gia’ acquistato la BEV e’ inevitabile che si arrivi a questa situazione.

  17. Scusate probabilmente ne avete già ampiamente parlato ma non sarebbe male avere un confronto il più possibile preciso con gli altri paesi su:
    1) costo kWh medio
    2) complessità e varietà abbonamenti
    3) varietà e numero app necessarie o possibilità di pagare con carta di credito come i carburanti
    4) Colonnine a corrente alternata sulla pubblica via
    5) Percentuale abitazioni con garage (o box che dir si voglia) privati
    Si è un po’ complicato… lo so…

    • No. Basta. Se ne è parlato troppo e non interessa per niente discutere (che poi è solo un elencare) questi punti per l’ennesima volta.
      Che noia.

  18. Se non ricordo male, fino all’arrivo del governo draghi con le sparate di cingolani, con il balletto degli incentivi ecc. i numeri di vendita non erano così disastrosi.

    Secondo me gli italiani sono stati indotti a non credere nell’elettrico da una guerra mediatica e politica totale, dall’aumento dei costi al kw alla colonnina sconsiderati ecc.

    Ricordiamoci che a furia di ripetere una bugia, la bugia diventa verità, e di bugie sull’auto elettrica in questo paese ne vengono vomitate in quantità tale da indigestione.

    Purtroppo non tutte le persone hanno tempo e voglia di approfondire, alcune vedono l’auto come un elettrodomestico e quindi ascoltano uno dei notiziari maggiori, leggono due titoli e poi corrono a prendere i figli a scuola ed a fare la spesa ecc.

    Qualcuno ha scritto: senza una buona informazione non si può fare una buona scelta, e ritengo che sia il caso degli italiani.

    • Secondo me gli italiani , viste le aziende di distribuzione elettrica annessi e connessi, hanno temporeggiato per vedere che le ricariche a buoni prezzi non esistono più ma anzi…

    • FIno a Draghi l’auto elettrica aveva una diffusione ridicola in Europa. La maggior diffusione si è avuta negli ultimi 2/3 anni, anche con la conferma del 2035, ma prima i numeri non creavano statistica e non erano disastrosi perché collocati in quel periodo periodo storico della mobilità elettrica che prima del 2019/20 era ancora un in fase sperimentale, e per certi versi lo è ancor oggi.

  19. Stipendi bassi, macchine elettriche care e le utilitarie elettriche hanno una autonomia ridicola, costi energia in continua salita, non tutti hanno un box auto e districarsi tra APP, colonnine e carte di credito è un ginepraio…che altro ci si poteva aspettare….

    • Manca solo la corretta informazione (vedi l’ottimo commento di Tommaso Vieti a giusto sotto 👇), aggravata da parecchia insipienza (non so e non ho voglia di informarmi).

    • E quindi gli altri europei sono tutti geni perchè riescono a districarsi nel ginepario, l’autonomia ridicola va bene per loro, l’energia gliela regalano, hanno tutti il box.

      Ritenta.

      • io ti parlo del nostro paese e della percezione che ho qui, non so come sia dalle altre parti. Le informazioni che riceviamo sono completamente contrapposte a partire dalla televisione. Questo confonde la gente.

        Se però guardiamo ai numeri oggettivi, lasciando da parte le sensazioni, noi siamo messi molto male rispetto a tutti gli altri paesi. Quindi si! probabilmente all’estero sono più geni di noi ed hanno capito che l’economia circolare è l’unica via possibile rispetto a quella lineare che abbiamo seguito per tutti questi decenni. Questo non solo nei combustibili fossili eh! Ma in tutto, cibo, materia, marmo, rifiuti, riciclo, sostenibilità energetica.

  20. In primis c’è una disinformazione incredibile sull’argomento. Questo credo sia uno dei problemi principali.
    La situazione è tragica.
    Ignorano completamente il fuel-mix casalingo/aziendale e credono che l’energia elettrica delle colonnine pubbliche venga prodotta con “il petrolio”, quando in realtà i gestori hanno fior fiori di certificati di origine.
    Ignorano totalmente che il governo in buona parte sta reindirizzando i fondi per le rinnovabili verso il fossile (ne parlavano alla camera dei deputati in questi giorni, con chiaramente una forte opposizione).
    Ignorano perchè non vengono informati correttamente, non perchè sono stupidi.

    • Ignorano anche perché, nonostante siamo nell’era dell’informazione e abbiamo tutti sulla punta delle dita uno strumento inimmaginabile trent’anni fa come Internet, la gente semplicemente non è capace di verificare e approfondire le informazioni ricevute, e spessissimo, anche se ne sarebbe capace, non ha voglia di farlo. Corrisponde al celeberrimo “l’hanno detto al telegiornale” di democristiana memoria.
      Si chiamano analfabetismo funzionale e insipienza, che, come mille volte ha ripetuto Paolo Mariano, si manifestano come superficialità.

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