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Società di leasing e noleggi fredde sull’elettrico

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Società di leasing e noleggi fredde nei confronti dell’elettrico. Lo rivela una indagine di mistery-shopping commissionata da Transport&Environment (T&E).

Società di leasing e noleggi: inchiesta mistery-shopping

Il video realizzato da Transport&Environment per illustrare com’è stata condotta l’inchiesta.

L’indagine è stata realizzata in Francia da una business intelligence specializzata, i cui addetti si sono finti clienti aziendali interessati. Il risultato è stato che, alla richiesta di consigli, i venditori delle società (le maggiori del settore) hanno mostrato grande freddezza nei confronti dell’elettrico. Preferendo indirizzare la clientela verso motori termici o, al più, ibridi plug-in. Questo nonostante venissero richiesti preventivi per tre tipi di utilizzo e chilometraggi che, almeno sulla carta, sembravamo favorevoli all’elettrico puro. Un venditore è arrivato a dichiarare apertamente che “il miglior compromesso è un bel motore a benzina”.  Va tenuto presente che i grandi noleggiatori non sono solo intermediari: forniscono consigli e consulenza decisivi nella scelta. Impattando in maniera forte su mercati in cui le auto acquistate con partita IVA sono moltissime.

società di leasing e noleggiSe va così in Francia figurarsi in Italia…

Figurarsi se un’indagine del genere fosse stata realizzata in Italia, dove la diffidenza verso dell’elettrico è molto più forte. Basti citare due dati: in ottobre la quota di mercato da noi è arrivata al 4,1%, in Francia al 16,7%. Secondo T&E, spesso i venditori delle società di leasing e noleggi erano male informati sia sui vantaggi fiscali sia sulle reali caratteristiche delle EV. Un venditore è arrivato a dire che “ci vorranno 30 ore per ricaricare al 100% con la presa domestica”. Stef Cornelis, direttore Electric Fleets di T&E, accusa:  “Un velo è sollevato. Nonostante affermino di essere green e di aiutare i clienti a passare all’elettrico, le società continuano a spingere auto diesel, benzina o ibride. Ciò è dannoso per il clima, ma anche per le flotte. Nel corso del noleggio, le auto a batteria sono di gran lunga la soluzione più economica, non viene data ai clienti una scelta obiettiva”.

Società di leasing e noleggi

Società di leasing e noleggi: va meglio in Germania, anche se Volkswagen…

Un po’ meglio è andata un’analisi analoga svolta in Germania. Su 17 società contattate, 9 hanno consigliato auto elettriche. Negli altri 8 casi le soluzioni prospettata erano sostanzialmente neutrali riguardo alle diverse tecnologie, inclusa l’offerta di auto a benzina e diesel. Sconsigliate le ibride plug-in,  a causa dei consumi di carburante e degli elevati costi operativi. Con una notazione significativa: Volkswagen Financial Services è stata la meno proattiva nell’offrire veicoli elettrici, lasciando la scelta al cliente. E prospettando comunque le auto a benzina come un’opzione molto valida. Il che colpisce, vista anche anche la difficoltà del Gruppo di Wolfsburg nel far decollare le vendite delle sue EV. Morale delle due indagini: “Se le società di leasing fossero i leader ecologici che affermano di essere, dovrebbero promuovere e consigliare costantemente le flotte verso l’elettrico“, insiste Cornelis. “Dovrebbero colmare il divario tra le loro dichiarazioni e le strategie di vendita”.

  • “Il terribile equivoco dietro la ricarica, non comprate prima di avere visto questo video…”. Di Paolo Mariano

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18 COMMENTI

  1. Forse chi fa queste statistiche dovrebbe fornire qualche informazione in più sugli operatori “indagati”. Se anche un disinformato capisce che Volkswagen Financial Services potrebbe avere a che fare con Volkswagen, non è detto che tutti sappiano che la Hertz è proprietà di Ford da una ventina d’anni. Il fatto che è, accanto a grandi gruppi come ALD automotive di estrazione bancaria e proprietario anche di Leasplan (per dire) ce ne sono tantissimi che sono emanazione diretta delle case produttrici di automobili. Mi sembra ovvio che, mentre l’ALD di turno cercherà solo di massimizzare i propri profitti, il “leasing” o NLT di VW o di qualunque altra casa cercherà di piazzare la produzione invenduta o meno facilmente vendibile nelle flotte aziendali. Anche perché l’orizzonte di leasing e NLT va da 3 a 6 anni, dopo di che l’auto “spremuta” segue normalmente altre vie. E’ giusto un tantinello improbabile che il leasing di VW spinga l’acquisto di Tesla o Polestar, per dire. Sicché includere le due specie di operatori finanziari nella stessa statistica non ha molta logica.

    Detto questo, mi pare che qui si tratti di leasing e di NLT e non di noleggio a breve termine (nel quale credo che le elettriche siano piuttosto richieste da quanto ho sentito) e non si può negare che, per un’impresa, al momento sia ancora mediamente più facile ed anche un po’ meno costoso fornire ai propri collaboratori auto termiche. Certo, una grande impresa potrebbe investire su punti di ricarica interni etc., ma questo tipo di passaggio deve essere favorito a livello legislativo.

    Faccio un esempio magari cretino: gli agricoltori che comprano gasolio per le aziende agricole fruiscono di un bonus dedicato del 20% e, anni fa, credo che non pagassero neppure le accise. Magari un bonus analogo per l’erogazione di elettroni da parte del datore di lavoro a favore delle auto aziendali/personali dei dipendenti potrebbe essere un’idea.

  2. Guardate che la frase contenuta nell’articolo: “Un venditore è arrivato a dire che “ci vorranno 30 ore per ricaricare al 100% con la presa domestica” non è affatto una fesseria!
    Se la macchina da ricaricare ha una batteria di circa 70kWh con il caricatore (carichino) fornito di serie con la macchina eroga una corrente mediamente di 10A e l’impianto di casa ha una tensione di 230V la potenza massima che si può ottenere è di soli 2,3kW.
    Questa è la potenza di ricarica senza considerare le perdite di carico e significa che dopo un ora avrete aggiunto scarsi 2,3kWh alla batteria.

    • Se una società che offre noleggio ha dei venditori che parlano di carichino siamo alla frutta .
      Io mi aspetto che una società di leasing , noleggio , offra soluzioni , abbonamenti ,ricariche ecc .
      Una volta di più ,esiste una unica soluzione e si chiama Tesla
      Ad oggi diverse società in Italia offrono Tesla Model Y e Model 3 con soddisfazione degli utenti .

  3. Mi piacerebbe fare alcuni commenti del punto di vista dell’ ex utilizzatore di auto noleggio aziendali ..Ho lavorato per aziende microscopiche che grandi multinazionali e qui sempre ho potuto notare la totale mancanza di conoscenza da parte dei titolari o fleet manager . Nella mia ultima posizione percorrevo 70 Mil km anno al 90% in autostrada e sono stato forzato a usare una Lexus 300 Hybrida ovviamente non adatta al bisogno .
    Io penso anche che le aziende di noleggio hanno il grosso problema del valore di riconsegna , difficile da quantificare per una elettrica,ma facile da calcolare per una Plug in o Hybrida .
    Ultimo commento che dovrebbe essere verificato riguarda utilizzo personale , e carburante . Qui vige l anarchia , alcune aziende chiudono occhio su costo gasolio , se il pieno non viene fatto sabato o domenica . Come faremmo per calcolare e regolarizzare uso personale e costo di ricarica a casa ?
    Mettendo insieme tutte queste informazioni possiamo vedere che nessuno è interessato a valutare usi auto elettrica

  4. neoleggio auto 3-4 volte all’anno nei miei viaggi di lavoro (volo più auto ) per un tempo mediamente che oscilla tra i 4 ed i 7 giorni per ogni noleggio ; vedo che dipende un po da dove vai e relativa copertura dei punti di ricarica. La maggioranza degli hotel sono privi di colonnine, nelle zone industriali sono praticamente assenti,c’è la necessità di attivare svariati abbonamenti prepagati con relative app (impossibile da telefono aziendale in quanto bloccato per policy (il mio personale è fuori discussione che venga utilizzato in queste attività) ergo la scelta mia (ma anche di tutti i miei colleghi che fanno la mia stessa attività) al 99% va su un veicolo benzia (no diesel). Solo un caso ad oggi ho nolegiato una I7 elettrica in quanto curioso di provarla e la ditta dove sono stato mi dava a disposizione una loro colonnina interna di ricarica (dove ci attacca l’auto il poprietario)altrimenti sarei andato a benzina non essendoci alcuna stazione di ricarica in hotel (bellissimo Blue Mudanya Hotel fronte mare con auto posteggiata lungo la strada cittadina) ma un punto ricarica solo a svariati km di distanza , altro punto sarebbe stato relativo alla modalità di pagamento della ricarica che come sappiamo non è ancora strutturato per l’accettazione di pagamenti con carta di credito sul posto

    • Ma infatti, anche per la mia poca esperienza mi pare che Hertz sia poco preparata per l’ elettrico. Io vado spesso a Monaco di Baviera e hanno comprato tantissime elettriche e molti colleghi le hanno già usate (Polestar e Tesla che ho visto). Noi facciamo pochi chilometri ma ancora non è chiaro se danno loro una tessera per i rifornimenti e soprattutto se ci mangiano sopra con cifre astronomiche ( per policy aziendale dobbiamo restituire le auto con il rifornimento fatto perché le compagnie di noleggio sul servizio rifornimento chiedono cifre assurde).

      • Ho usato (con sommo piacere) una Polestar 2 presa proprio da Hertz per il weekend appena trascorso. Attaccata alla chiave dell’auto c’è una medaglietta rfid di shell recharge. Non hanno prezzi popolari (sfioriamo l’euro al kwh…) ma se uno non ha suoi abbonamenti o è un uso occasionale con Hertz è comunque coperto.

  5. La VW è in stato confusionale per quanto riguarda l’ elettrico rispetto ad esempio alle case sud coreane,questo era stato da me sottolineato ben 4 anni fa per acquistare una e-UP ,una fatica immensa, tanto che scrissi direttamente alla VW per capire se volevano o no vendermi il mezzo elettrico.Vedo che la filosofia è sempre la stessa ossia elettrico sì ma è preferibile il termico,questo discorso fatto direttamente al sottoscritto,per questo motivo penso che avremo una invasione di EV cinesi.
    Claudio Bozzi.

  6. Fino al 2035 non ci sarà storia. La gente preferirà acquistare auto termiche perché a parità di prezzo danno molto di più in termini di prestazioni, non hanno problemi di ricarica e poi si svalutano meno nel tempo.
    Dopo il 2035 non ci sarà più possibilità di scelta e allora forse il mercato delle EV potrà anche decollare. Ma per arrivare a quella data ci sono ancora 11 anni e le case automobilistiche per campare devono vendere. E per una casa automobilistica che ha un listino full electric quando il market share è del 5% in Italia e del 15% nel resto dell’Europa è veramente dura campare fino al 2035. E quando i CEO di queste case automobilistiche vedranno i conti dell’azienda in profondo rosso credo che cambieranno opinione sul discorso del listino full electric.
    Per quel che riguarda il prezzo non illudetevi. Il prezzo dipende da quante ne vendono, se ne vendono tante il prezzo può anche scendere ma se ne vendono poche il prezzo resta alto. E sarà così fino al 2035, poi dopo staremo a vedere.

    • Lei, Massimo, è una simpatica macchietta. Un disco rotto, se preferisce. Si è accorto che qui non sta a dir nulla?

    • Esattamente…e aggiungo che nessuna legge è scolpita nel marmo è molto probabile che verso il 2026-2027 posticiperanno la data al 2040 se non direttamente una abrogazione della legge a seconda di come va il mercato…comanda unicamente il soldo su questa terra non i capricci green

    • È una bella strategia. Puntare sulle termiche fino al 2035 nel frattempo Tesla passerà dall’1 al 15% di market-share. Altrettanti se li prende BYD e poi fra SAIC, GEELY per completare.

      Poi che ci vuole, quando nel 2036 dovranno comprare TUTTI elettriche basterà rubargli i clienti.

      E che ci vuole? È una bella idea, lungimirante.

      • Audi A4, BMW serie 2, Skoda Octavia RS, penso sia parecchio lunga la lista. Tutte con finiture migliori, nessun problema di autonomia e comfort da auto Premium. Tesla M3 ha 350 CV? Ok bellissimo ma oltre che in accelerazione dove si sentono le migliori prestazioni?

  7. Metterei due note positive nella negatività della questione:

    1) Un motivo per non voler promuovere le auto elettriche potrebbe essere il fatto che si prevede che i prezzi scendano abbastanza velocemente nei prossimi anni per cui le società di noleggio fanno fatica a prezzare correttamente il valore del mezzo alla fine del contratto. La buona notizia sarebbe ovviamente che i prezzi delle auto elettriche potrebbero diminuire velocemente nei prossimi tre o quattro anni.
    2) Le società dei grandi marchi potrebbero spingere sui modelli termici perché inizia a sentirsi il calo della domanda per le quote erose dalle vendite di auto elettriche, quindi per smaltire le produzioni potrebbero essere disposte a rinunciare a una fetta di margini per evitare lo stop, anche temporaneo, delle produzioni in favore dei modelli elettrici.
    Le mie ovviamente sono soltanto ipotesi, però il mercato consolidato non può cambiare direzione repentinamente, le famose curve S ci dicono che inizialmente vince l’ inerzia e solamente in un secondo momento vince la velocità, quella che alla fine spazzerà via chi non sarà pronto a rispondere altrettanto velocemente (vero Toyota).

    • Purtroppo c’è da aggiungere un terzo punto che riguarda la difficoltà da parte delle aziende a fornire una modalità di ricarica al dipendente:
      – Forzando l’uso di carte di credito si costringe il dipendente ad usufruire delle colonnine pubbliche che non tutti hanno a disposizione.
      – La ricarica da casa è fiscalmente un problema da gestire, ho indagato un po’ ma c’è buio totale in merito e nel dubbio la risposta è “se carichi a casa non è rimborsabile”.
      – Le applicazioni, almeno da quello che ho capito, non hanno ancora una modalità di gestione corporate o non ci sono al momento dei contratti aziendali di favore. Se io potessi stringere accordi con un paio di fornitori per accedere a tariffe concordate, con roaming su qualsiasi colonnina e ricarica plug-in, avrei almeno un vantaggio con il dipendente che non deve fare altro che andare alla colonnina e caricare senza sbattimenti di carte o app.

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