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Settembre elettrico 2023: altro tonfo

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Altra battuta d'arresto per la Fiat 500e, che scivola al 4°posto in Italia .

Settembre elettrico 2023: le vendite di auto a batterie si fermano a un deludente 3,6% del mercato complessivo e in leggero calo rispetto allo stesse mese 2022. 

Settembre elettrico 2023: battuta d’arresto per la 500e

settembre elettrico 2023
Le tabelle di questo articolo sono tratte  dal sito Unrae.it

Non è un Paese per auto elettriche: mentre il mercato dell’auto in generale cresce ancora a doppia cifra (+22,8%), quello delle EV ristagna. Nonostante i tanti lanci di nuovi modelli. La quota di mercato è scesa in settembre dal 4,5% al 3,6%, in controtendenza rispetto ai grandi mercati europei. E le auto immatricolate calate di nuovo sotto quota 5 mila, fermandosi a 4.992. Nessun modello raggiunge le mille auto vendute nel mese. In testa resta comunque la Tesla Model Y, a quota 803, seguita dalla Smart ForTwo (412) e dalla Volkswagen ID.3 (282). Continua il periodo nero della 500e, che si ferma a 281, un dato estremamente deludente. Il dominio di Tesla è ancora più evidente se si esamina il totale dei primi 9 mesi dell’anno. Model Y ancora prima a quota 6.966, Model 3 seconda a 4.533. Qui la 500e conserva almeno il terzo posto a 3.618.

Solo in Italia si vendono più ibride plug-in che EV

settembre elettrico 2023

Come si diceva, il mercato dell’auto in generale sembra invece godere di buona salute. In nove mesi le immatricolazioni ammontano a 1.176.882 unità, oltre 200.000 vetture in più del periodo gennaio-settembre 2022. Tra le alimentazioni, il motore a benzina guadagna 1/3 dei volumi e sale di oltre 2 punti al 29,3% del totale nel mese. Il diesel perde poco meno di 300 auto immatricolate, fermandosi al 15,5% di quota. Cresce in volume il Gpl, nonostante perda 0,7 punti di quota, all’8% del totale. Mentre il metano, sempre più marginale, si ferma allo 0,1%. Le ibride sfiorano il 40% del totale delle vendite, con un 11,0% per le “full” hybrid e 28,5% per le “mild” hybrid. Infine le ibride plug-in si fermano al 4,0%, superando comunque le elettriche di oltre 500 auto vendute. Succede solo in Italia…

– Leggi anche: settembre elettrico 2023Tesla rallenta, nel terzo trimestre a livello globale meno auto prodotte e meno auto vendute

 

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50 COMMENTI

  1. Non ci vedo nulla di sorprendente in questi dati, anzi è sorprendente che in Italia ci siano tutti questi acquirenti di auto elettriche.
    Non vogliono venderle, è lapalissiano.
    O dimezzano il prezzo di vendita, garantiscano un’autonomia di almeno 500km, garantiscono realmente la durata delle batterie per almeno 10 anni, decuplicano le colonnine in giro, dimezzano le tariffe delle delle colonnine, oppure la gente non le compreranno di sicuro.

  2. Ma fammi il piacere va.
    Dati alla mano 25 € Gpl faccio 450 km
    Fiesta pagata 12500€ con 170 k km.
    Auto di 8 anni
    Dati alla mano.
    170k km .. 9444€ di carburante
    Prezzo veicolo all’acquisto 12500€
    Sono a 22000 € totali (auto+ carburante).. metti 430€ di cinghia di distribuzione da meccanico e 6 tagliandi fatti da me in box (30€ olio +15 di filtro).. 700 euro di manutenzione..
    nemmeno sono arrivato alla quota di acquisto di una BEV (anche con le tariffe auto di 8 anni fa).

    E a prezzo di acquisto della BEV dovrai anche aggiungere i tagliandi che dovrebbero necessariamente esser fatti da meccanico (o peggio ancora da concessionaria ) ed i costi di ricarica..
    A mio avviso (dati alla mano) il confronto è impietoso.
    Dati GPL son questi.. per trasparenza e diritto di replica mi mosti ora lei i dati di un elettrica .. così faremo un confronto oggettivo

    Quanti anni dovrei tenere sta auto elettrica per ammortizzarla??

  3. Piccola premessa. Sono un possessore di auto elettrica da 3 anni e 80000km sulle spalle. Fermamente convinto della supeiorità del mezzo elettrico e assolutamente convinto che se si fanno fare 2 conti non sia neanche vero che la macchina elettrica se paragonata nell’intero ciclo di vita sia più cara delle termiche indipendetemente da che siano benzina o diesel.
    Detto ciò non mi stupisce che il mercato dell’elettrico ristagni. Per tutta una serie di motivi: la politica di incentivi, è insieme fasulla (basti pensare a cosa sta succedendo da 1 anno e 2 mesi ai tanto sbandierati incentivi per le colonnine…), idem per il fatto che siano incentivate anche le ibride etc etc inceve di attuare un politica disincentivante. Poi gli operatori che si occupano delle rete di ricarica che in italia stanno facendo quello che gli pare senza che nessuno ponga un freno o si lamenti. Prima gli aumenti delle tariffe di Enelx. Adesso (è di oggi la mail che manda Becharge) gli aumenti di cui pochi si accorgeranno che applicherà BeCharge dal 1 novembre. Dico che pochi se ne accorgeranno al primo colpo d’occhio perche cesseranno i “belight” da 50kwh e 20€ mese fino ad arrivare al “BeElectric500” da 175€ mese per 500kWh e saranno rimpiazzati dai “be Free” (un abbonamento a costo 0 ma che da diritto al prezzo al consumo…bell’abbonamento) per arrivare al più “conveniente di tutti” il “Be Premium *new*” UDITE UDITE. con questo si avrà diritto ad un eccezionale sconto del 40€ sulla tariffa a consumo dei kWh acquistati in cambio di 19.90€ mensili di abbonamento. Non è ancora chiara la fregatura? Dico solo il risultato di un calcoletto semplice che tutti si possono rifare. Fermandoci a confrontare per esempio la migliore nuova tariffa “be premium new” con la vecchia/attuale “be large250” (250kWh per 90€ mese) che penso sia la più usata..si scopre che adesso con 90€ si hanno appunto 250kWh per un costo medio di 0,36€ per kWh indipendemente che si carichi sulle ultra fast autostradali che a consumo costano 0,95€ al kWh o che lo si faccia dalle lente che adesso arrivano fino ai 0,7€ kWh al consumo.
    Ebbene dal primo nomembre nel migliore dei casi si ci si limita a spendere 19.9€ di abbonamento “be Premium new” più altri 70€ per lo stesso totale che prima si spendeva per il “belarge250” si scopre che se li facciamo tutti alle colonnine lente non avremo più di 160kWh, mentre se si fanno alle super fast autostradali ci fermeremo a 119kWh. QUESTO VUOL DIRE CHE SE SI FANNO TUTTI IN AUTOSTRADA da 250kWh passare a 119kWh è UN AUMENTO di OLTRE il 100%. E ci meravigliamo se le elettriche non decollano? In altri posti scoppierebbe la rivoluzione.

    • Scoppierebbe la rivoluzione se ci fossero tanti possessori di auto elettriche.
      Ad oggi chi in genere chi ha un’auto elettrica ha un reddito maggiore ed è una esigua minoranza, agli occhi della gran parte dei contribuenti appaiono come ricchi che non solo hanno usufruito di un contributo con i soldi di tutti invece di darli a chi non ha un centesimo ma anche come minoranza rumorosa (specie quando chiede “il diritto alla ricarica” come se io mi comprassi un’auto a idrogeno e pretendessi il distributore dietro casa in quanto mio diritto… non posso chiedere al mondo di adeguarsi a me, semmai io mi adeguo a lui e compro altro)…
      Per la rivoluzione ci vorrebbe una maggioranza schiacciante

      • 9619 contro 4700000, sono le vendite di auto ad idrogeno e BEV nella prima parte del 2023. Il paragone mi sembra davvero tirato per I capelli. Il mondo sta andando da quella parte, non è un diritto di una minoranza, ma è dove tutti stanno andando, piaccia o no.

      • Vede signor “Egli” io che non sono ricco e con una pensione di 900€ Me la sono regalata l’auto elettrica…se si poteva fare il self-service l’avrei presa a gpl… fortunatamente, invece ,oltre a spendere 2€/100 km sono entrato in un altro mondo. Tutte le volte che parto me lo dico… se me ne vado all’altro di mondo almeno ho fatto in tempo a fare una scelta che guarda avanti,sotto tutti i punti di vista

      • Di una cosa ha assolutamente ragione: sarà lei ad adeguarsi al Mondo…andando avanti così… senza acqua ,catastrofi climatiche ripetute…si guadi attorno quando gira e si chieda cosa significa x la campagna ( che ci da da mangiare) questo sole perenne

      • Veramente io non li vedo come ricchi ma piuttosto come folli o fissati… Poi per libertà di pensiero non aggiungo altro..intento elettricità sale e se facciamo due conti fra prezzo gas naturale di alcuni anni fa ed prezzo odierno.. comparato ali prezzi dell’elettricità un idea ce la potremmo fare.. i ricchi dovrebbero ben conoscere la legge della domanda e dell’offerta

  4. Non bisogna essere dei geni per capirlo !! con i costi che hanno e con gli stipendi che abbiamo , serve un mutuo per acquistarle …. senza contare i disagi che vai incontro . ( tempi di ricarica , autonomia , etc …) vado a GPL ancora per un bel po……

    • Ci faccia qualche esempio di quel che scrive, confrontando, dati alla mano, il prezzo reale d’acquisto di qualche modello elettrico con un equivalente GPL.

      • A Maggio ho venduto una Subaru BRZ del 2019 a 27500€ con cui ho fatto 18mila Km in 4 anni, per mutate condizioni familiari, proprietario di un appartamento in un condominio, mia moglie ha una Ypsilon a GPL, abbiamo un bambino di quasi 1 anno.
        Ho preso una Arona 1.0 tsi experience con 7mila km del 2022, pagandola 21000€, consumo medio 16km/l, faccio il pieno una volta al mese.

        La invito a indicarmi una alternativa elettrica, che mi faccia spendere meno nell’arco di 8-10 anni.

        Non ho problemi di colonnine.

        Si faccia due conti, anche considerando le variazioni di tariffa di becharge, e capirà perché le EV non vendono.

        • Ecco i miei due conti: ho comprato una MG4 standard, 51 kWh a km 0 pronta consegna pagandola 22.700 euro. Con la benzina a 2 euro al litro e tariffa alle colonnine fino a 0,50 euro sono in vantaggio sull’alimentazione. Non pago il bollo per 5 anni (poi scontato del 75%), risparmio 120 euro l’anno di assicurazione, entro e parcheggio gratis nella ztl, spenderò circa 100 euro ogni due anni per i tagliandi. Malcontati, in 8-10 anni risparmierò almeno 5 mila euro. Ciò detto, non l’ho comprata per risparmiare, ma perchè guidare un’auto elettrica è un piacere.

          • Buongiorno Massimo, posso chederti se ricarichi a casa o in altre strutture? Grazie.

        • -A Maggio ho venduto una Subaru BRZ del 2019 a 27500€ con cui ho fatto 18mila Km in 4 anni, per mutate condizioni familiari-

          Mi creda che la capisco perfettamente.
          Avevo una Toyota gt86.
          Sappia che nei prossimi anni piangerà tantissimo anche se in cuor suo sa di aver fatto la scelta giusta

  5. Io credo che se si avesse la possibilità di noleggiare una ev a prezzi simbolici in modo da poterla provare a fondo e sfatare alcuni miti negativi, molti la prenderebbero in considerazione. Il fatto di sceglierla o meno dipende molto anche da dove uno vive, io per esempio vivo a Genova, niente box, condominio per cui niente fotovoltaico e la prima colonnina in dc è a 14km, colonnine ac a 2km da casa poche e poco funzionanti, se non cambia la mentalità infrastrutturale oggettivamente per molti ricaricare diventa un disagio e di conseguenza rinuncia all’ elettrico.

    • “condominio per cui niente fotovoltaico”

      Perchè? Non è detto che sia impossibile a prescindere, esiste l’art. 1122-bis c.c apposta.
      Probabilmente non ci sarà molta superficie utile pro-capite ma io ho realizzato due impianti privati in due condomini distinti, uno da 9 (6,6 kWp) e l’altro da 42 unità (4,5 kWp).

      E’ solo più complesso e costoso rispetto ad un impianto su villa/villetta ma conviene comunque se abbinato ad una bev

  6. A prescindere dall’auto elettrica.. La maggior vendita di auto è usata e con più di 10 anni.. Probabilmente questa fetta importante di popolazione non ha possibilità di comprare auto sopra i 10mila euro e mi sono tenuto alto.. Le auto in circolazione hanno un età di più di 12 anni… Quindi molte saranno ventennali ed oltre.. Quindi al 2035 non succederà nulla se non vogliono una sommossa popolare senza precedenti..

    • Infatti si investiranno, da parte di aziende automobilistiche e da parte degli Stati, cifre faraoniche per diminuire l’inquinamento da mezzi leggeri di pochissimo, sia perché i mezzi pesanti circoleranno a idrogeno (ricavato da combustibili fossili…), sia perché il parco auto europeo resterà a maggioranza a combustione interna per decenni.
      Se consideriamo quanto vale l’Europa sull’inquinamento mondiale e quale sia la quota parte d’inquinamento delle auto europee sul totale (se non erro il sei per cento) avremo risolto poco (perché dovremmo tutti cambiare auto domani per avere un abbassamento dell’inquinamento del 6% ma accadrà pianissimo) a livello continentale, il nulla a livello mondiale.

  7. Il confronto con i nostri cugini transalpini è desolante. Prima di leggere questo dato sulle vendite dei veicoli elettrici in Italia su automobile propre leggevo che un’auto su 5 venduta in Francia è elettrica. In Italia addirittura le plug in superano le vendite delle elettriche eppure non sono certo auto economiche, pertanto è inutile dare solo la colpa al minor potere d’acquisto degli Italiani. Le cause per la differenza verso l’elettrico sono varie ed oltre alla cattiva informazioni c’è anche una politica degli incentivi sbagliata.

    • Mi appoggio al suo commento solo per ricordare una cosa che spesso sfugge.
      In Francia, oltre alla politica degli incentivi (bonus), c’è anche una politica di disincentivi nei confronti delle auto a benzina (malus).
      Ad oggi, per esempio, un veicolo che emette più di 146 g/km di CO2 paga più di 1000 euro di malus in sede di prima immatricolazione.
      146 146 g/km pochi non sono, ma non stiamo nemmeno parlando di chissà quale motorizzazione.
      Con forti emissioni di CO2 la tassa può diventare semplicemente impagabile e può lei da sola essere tecnicamente di importo superiore al prezzo del veicolo.
      (es: 50.000 euro da pagare all’immatricolazione per veicoli con emissioni superiori a 225 g/km).
      non entro nel merito della bontà o meno di questa decisione, utile però saperlo perchè è corretto tenere conto che in Francia oramai certe vetture sono semplicemente incomprabili.
      Non potendo vietarle per legge (altrimenti per esempio “apriti cielo” in sede comunitaria), hanno usato la leva fiscale per mettere un veto di fatto.
      Ripeto: solo perchè si sappia il dato.

      Dal 2024 le norme saranno riviste verso valori ancora più stringenti e con importi maggiori negli scaglioni più alti.

      • In Svizzera il mercato delle elettriche in agosto è stato di più del 22% malgrado non ci siano praticamente più incentivi.
        Va bene, il potere d’acquisto in Svizzera è maggiore che in Italia, ma questo enorme divario non si spiega solo con questo fattore, c’è senz’altro un fatto di mentalità.

        PS per anticipare uno dei possibili argomenti: il popolo svizzero è un popolo di inquilini, quindi l’auto elettrica viene acquistata anche da chi non possiede box privato e/o punto di carica domestico.

        • Ma ci mancherebbe, non discuto e sono anche molto lieto per gli svizzeri.
          Però c’entra poco con quello che volevo raccontare io. Che parlavo della Francia e non della Svizzera. Il dato che volevo riportare è che è vero che in Francia il mercato delle vetture elettriche va piuttosto bene, ma è altrettanto vero che ormai in quel paese oggi se vuoi (e puoi) acquistare una vettura diciamo un po’ più pimpante del solito oppure molto più prosaicamente hai necessità o desiderio di prendere un SUV di dimensioni un po’ grossine o la prendi elettrica oppure sostanzialmente ti stroncano di tasse. È una chiave di lettura che spiega la totalità del fenomeno? Assolutamente no.
          Però non è nemmeno che non ci sia questa cosa.

          • La domanda di partenza era perché in Italia si vendono così poche EV. Il confronto con la Francia può fare emergere un motivo, ma visto che altri paesi hanno altre dinamiche è giusto considerare anche quelli.
            Anche la chiave di lettura svizzera è solo parziale, però è interessante notare come, all’interno della Svizzera, vi siano differenze regionali e, guarda caso, la Svizzera Italiana è la regione in cui si vendono meno EV. Per questo parlo di mentalità. Non estenderei a dire che gli italofoni sono tutti “no-Watt”, ma di sicuro c’è più pressione negativa rispetto a regioni francofone e germanofone.

          • Si è parlato molto del reddito, che è sicuramente un argomento valido. Però noi non abbiamo un sesto del reddito della Francia, per cui c’è anche dell’altro…

        • Non so che dire sono stato a st moritz quest estate con il classico trenino rosso e devo dire che ho visto solo due tesla poi solo macchine ultrà costose a benzina oppure normalissime utilitarie a ventina d diesel ed un solo punto di ricarica presso la stazione

        • Il potere d’acquisto è maggiore rispetto per l’Italia.
          Ad oggi.
          Bisogna vedere per quanto va avanti che tra Krankenkasse, Nebenkosten, energia e alimenti, ogni volta è un bagno di sangue.
          Fine dello sfogo

  8. Mi sembra che manchi un pezzo. 906 Tesla di cui 803 Model Y… la Model 3 dov’è? Ha venduto 100 pezzi?

    D’altra parte c’è il restyling in corso. Vedremo prox mese quante ne vendono

  9. Più vendono termiche ed ibride prima obbligheranno gli italiani a disfarsene per prendere una elettrica.
    Entro qualche anno fioccheranno i divieti per le auto termiche ed allora che faranno con i loro mezzi seminuovi?
    Fu uno dei motivi che mi portarono a “rischiare l’eletttrica”;

      • all’estero…dove?
        in UE…no
        in UK nemmeno, ci sono limiti e vendite sull’elettrico molto maggiori che da noi

        in Africa? sul serio pensi che le ibride finiranno in Africa?

    • Chi li farà fioccare i divieti? non capisco. I sindaci? Presidenti di regione?
      Persone elette se non sbaglio, come quelle che dovranno rendere concreto lo stop del 2035.

      Difficilmente vengono eletti candidati che rappresentano una minaccia al patrimonio di ognuno di noi, e sfortuna per le EV le ICE sono presenti nella stragrande maggioranza delle famiglie.

    • Caro Enzo non è solo il potere d’acquisto, e anche la cattiva informazione ad alzo zero fatta dai principali media asserviti al governo ed ai centri di potere che traggono sostentamento dalle auto termiche.

      Io me le sono studiate bene ed alla fine ho preso una Tesla MY della quale sono entusiasta.

      E ti dirò le bugie dei media e dei politici attualmente al potere mi hanno dato una motivazione in più per acquistarla.

    • sì.
      e proiettando questo fatto al breve e medio periodo
      vengono o brividi.

      tanto per aggiungere sale alla ferita:
      notizia letta oggi, nella provincia di Cuneo in cui risiedo
      disoccupazione al 3,7%, cioè quasi inesistente
      ma 52% di contratti di lavoro precario (sul totale).

      tradotto: si lavora meno male, ma di domani non v’è certezza.

      non andremo da nessuna parte, ci schianteremo malamente.

  10. Ci hanno insegnato molto bene e fin da piccoli: bisogna usare e pagare la benzina e il gasolio. Usare l’energia elettrica è una fregatura, state attenti voi che caricate l’auto con il vostro impianto fotovoltaico, bisogna pagare pagare pagare.

    • Risposta semplicistica, mentre il mio fotovoltaico produce, io sono al lavoro con l’auto. Piuttosto bisognerebbe chiedersi del perché di tanta differenza e non dare degli “stupidi” a chi dell’ auto elettrica non ne vuole sapere. ……..e con ciò non intendo la solita tiritera della cattiva informazione e degli odiatori.

      • Infatti.. prova a darci una risposta Luca…chiedersi perché le prime auto in classifica sono comunque auto termiche/ibride dai 35k euro in su.
        Di quei prezzi nessuno si lamenta.. ma se una EV costa mille euro di piu allora é un gomblotto europeo per tenere appiedati gli italiani.. in europa crescono le ev e in italia dove l’informazione la fanno al bar e dove le news “elettrico=cattivo” sono le piu cliccate e condivise le EV non si vendono… dire ridicolaggine é dire poco…
        Le batterie delle ibride sono “sante”, sono solo le batterie delle BEV ad essere cattive… meditate.. quanta disinformazione in italia.. peccato..

        • Non voglio entrare nel merito, ma ai primi 5 posti in Italia si trovano solo auto economiche e non da 35.000 Euro in su. La Yaris cross non è economicissima, ma è comunque sui 28-28 k.

          1 Fiat Panda 73,371
          2 Dacia Sandero 35,960
          3 Lancia Ypsilon 33,657
          4 Fiat 500 28,232
          5 Toyota Yaris Cross 25,698

    • appunto perchè ci è stato ben inculcato andrebbe eradicato , non si deve mai limitare la propria scelta perchè ” il culto del motore a scoppio ” te lo impone.

      • Non mi pare ci siano analisi molto approfondite del curioso fenomeno da parte dei vari padroni del vapore. Per cui, che facciamo? Riprendiamo tranquillamente a pubblicare storie di gente che compra Mercedes elettriche da 80.000€ e prende per i fondelli chi gli 80.000€ non ce li ha? Oppure, seguendo l’ottimo consiglio di Luca, vogliamo rivedere un attimo la linea editoriale?

        • citeresti un articolo in cui un acquirente di Mercedes a 80k euro prende per i fondelli chi non può permettersi un’auto simile?
          va bene anche se non è Mercedes

    • Vi leggo quando posso e molto molto raramente partecipo alle discussioni da un lato per rispetto dall’altra per capire chi sta su posizioni lontane dalle mie
      Il.mio ragionamento generale uso Luca solo per l’equilibrio dimostrato in questo forum
      Trovo estremamente banale e particolarmente infantile ridurre al mancato acquisto di elettriche le motivazioni di mancanza di possibilità economiche , scarso calcolo di risparmio e particolarmente ridicolo per condizionamenti esterni
      Al di là che chiunque si sente più furbo corre sempre qualche rischio vi è mai venuto in mente che chi acquista termiche ( non tutti per carità) lo fa perché più affini ai loro desiderata alle loro comodità e perché no al loro piacere?
      Un pensiero ( che vale uno ci mancherebbe) sul futuro
      Credo le auto elettriche cresceranno e si evolveranno ma continueranno ad essere affiancate a delle termiche ( per quanto evolute) e succederà perché in democrazia la politica è I produttori di beni si “adeguano” ai cittadini ( votanti ) e ai consumatori e non viceversa come alcuni credono
      La Germania esempio ha oggi 1 milione di elettriche su 48 milioni di vetture per lo più dovuto a forti incentivi ( nessun paese li regge per molto) e alla costituzione di flotte e la protesta per il fatto che con le tasse di tutti i tedeschi si stiano privilegiando benestanti con gli incentivi sta facendo infuriare molta popolazione e traballante sulle sue convinzioni l’attuale governo
      La.morale e che non ci sono bianco e nero ma molte sfumature di grigio

      • dimentichi e ignori un fattore:
        il clima e il suo cambiamento.

        possiamo ignorarlo, ma già adesso vi costa parecchio, e ci travolgerà senza adeguate contro misure.

      • No, all’evouluzione non frega una cippa del political correct, se oggi non ci sono più treni a vapore c’è un perchè, e domani tocca ai motori termici, che vi piaccia o no. Chi ha qualche neurone in testa dovrebbe comprendere che tutta sta pagliacciata di obblighi e leggi serve solo a cercare di rallentare la naturale transizione dettata appunto dalla TECNICA e non dall’ideologia.
        Questi conoscono i loro polli molto bene, e sono molto bravi a manipolare, purtroppo però i polli non se ne accorgono.
        Della germania non sai nulla , e di far conti non sembra il tuo forte. La germania non ha speso un € in incentivi. Ma se pensi che incassando mediamente 8.000€ di Mehrwertsteuer e concedendone 4500 col BAFA, vada in perdita, beh allora non posso che darti ragione.

        • Non perdo tempo a farti valutare lr mie conoscenze sulla Germania, credo che le elezioni di ieri in Assia e Bayern siano già la risposta
          Solo chi non vuol vedere non coglie i segnali che stanno arrivando da tutta Europa e ci aggiungo gli stati uniti
          Continuate a sognare
          Buonanotte

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