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Senza incentivi la Germania fa -29%

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La Tesla Model Y sempre più leader di mercato anche in Germania.

Senza incentivi la Germania fa -29% nella vendita di auto elettriche in marzo. Ma la quota di mercato risale all’11,9%, con oltre 31 mila EV immatricolate.

senza incentiviSenza incentivi soffrono le piccole, come la Fiat 500e

La fine degli incentivi, decisa già a dicembre, sta causando gli attesi cali di vendite in Germania. Ma non c’è il crollo che qualcuno sbandiera e anzi la quota di mercato delle elettriche in marzo è risalita all’11,9% (in Italia siamo al 3,3%…).
Tesla continua a guidare le danze con Model Y, prodotto made in Germany (esce dalla Gigafactory del Brandeburgo), con 3.244 auto vendute. Ma tiene anche la produzione dei marchi locali, con due modelli del gruppo Volkswagen (ID.4-ID-5 e Cupra Born) sul podio. A soffrire sono soprattutto le auto più piccole, su cui si fa sentire maggiormente la fine dei bonus.
Cleantechnica fa l’esempio della Fiat 500e, uscita dalla top ten a causa di un prezzo che, senza incentivi, è quasi il doppio della 500 Hybrid: 34.990 euro contro 17.490. Troppa differenza anche in un Paese in cui i redditi sono decisamente più alti che in Italia. In calo anche le vendite di auto ibride plug-in: -4,5% a 16.016 immatricolazioni, con quota di mercato del 6,1%.

senza incentiviTesla Model Y e 10 “tedesche” nella top ten del trimestre

Anche nel trimestre la Tesla Model Y è largamente leader di mercato, con oltre 11 mila auto vendute. Seguita, ma a notevole distanza, da un’accoppiata del gruppo VW, la solita ID.4-ID.5 e la Skoda Enyaq, rispettivamente a quota 4.226 e 3.922. Buon risultato anche per due modelli di un certo prezzo come l’Audi Q4 (quarta con 3.428 immatricolazioni) e la Mercedes EQA (2.766).
Model Y a parte, tutta la top ten del trimestre è monopolizzata dai grandi gruppi tedeschi, con la decima piazza occupata da un modello a fine produzione come la Smart EQ. Non c’è una francese, non c’è più un’italiana a causa dei citati problemi di prezzo della 500e, non c’è un costruttore asiatico. Vedremo che impatto avranno le novità di piccole dimensioni in arrivo, a partire dall’attesissima Renault 5 e dalla Citroen eC3.
– I maxi incentivi in arrivo apriranno occhi e orecchi agli italiani? Guarda il VIDEO di Paolo Mariano

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28 COMMENTI

  1. secondo me ..
    visto che gli incentivi sull’auto in Italia ci sono da 20 anni , penso anche in europa ,
    è molto probabile che :
    il mercato è saturo e solo incentivando si vende e si lavora (problemi del consumismo)
    il budget delle nuove generazioni è assorbito da altro

    per l’Italia la storia è un’altra
    le tasse sull’auto bollo,superbollo
    assicurazioni più care solo in UK
    il reddito basso e il costo della vita alto si aggiunge agli interessi,diversi, delle nuove generazioni
    viene la voglia ,veramente , di trasformare l’auto in un barbeque ..

    la Germania , dopo la recessione , sta subendo la sua stessa politica di austerity ?

    resta la speranza che l’auto Elettrica possa diventare un bene durevole
    e che valga la pena fare rate per quasi un decennio ..

    anche qui, il prezzo del kWh Italiano , confrontato con Portogallo,Spagna e Grecia
    non è un grande incentivo ..

    per quanto la benzina a 1.9 litro lo sia ..

    pessimismo e fasstidio !

    • Tony Seba, guardando le vendite in negativo ma con la quota di mercato che sale, se la ride sotto i baffi. E lo capisco.

  2. Secondo me gli incentivi dovrebbero avere 2 fasi. La prima è già passata, con incentivi a tutti piu o meno. La seconda dovrebbe riservare gli incentivi con soglia di prezzo più bassa (25k + IVA) così da spingere le case ad abbassare i listini di tutti quei modelli tra i 30/35 mila euro per rientrare, aiutare chi normalmente può spendere fino a 25k euro, incentivando così le piccole elettriche cittadine.

    • Se liberalizzasero il mercato facendo arrivare quelle auto cinesi 5/10/15mila euro.. Le case europee vedi come abbasserebbero immediatamente i listini senza usare incentivi..

  3. a proposito di prese da asciugacapelli .. la mia ha terminato adesso di caricare con il “portatile” da 2.3kW … (oggi, con 26 gradi … ho preso la bici … ).. quindi in effetti non ti occorrono potenze straordinarie … se arrivi a 3kW in garage va bene una mini wallbox… se ti basta caricare di sera per le esigenze quotidiane… Fai dimensionare i cavi x bene, con interruttori di sicurezza adeguati, e sarai a posto…

    però se puoi cambiare la diesel prima è meglio … primo .. per non deprezzare troppo l’usato (rischi almeno 2/3k euro/anno di svalutazione…se non di più) …..secondo .. visto che è 2018 dovresti aver terminato qualunque garanzia (anche estesa) … bisogna non avere sfortune varie; fai controllare / tagliando accurato almeno 1/2 mesi prima delle ferie .. e prima di partire giusto un controllo livelli etc …

    ciao .. buon w.e.

  4. visto che nei segmenti superiori le vendite continuano “as usual” più o meno… è un ulteriore dimostrazione che gli incentivi vanno (giustamente) dati solo a chi ha redditi medio-bassi per consentire di accedere alle motorizzazioni elettriche (full, plug) che altrimenti sono irraggiungibili pure in Germania … almeno fino a quando non si troveranno ad importare dalla vicina Ungheria le vetture BYD a prezzi popolari.. e una rete di vendita ed assistenza adeguata (non basta un punto vendita … le auto non sono telefonini !! posso anche ordinarle on line in autonomia… ma poi … che faccio??).
    La mancanza di auto italo-francesi forse esprime l’attesa dei nuovi modelli proprio ora in fase di presentazione e lancio sul mercato europeo… sicuramente vedremo nuovi ingressi nel Terzo trimestre…

    • “La mancanza di auto italo-francesi forse esprime l’attesa…”

      Secondo me, esprime semplicemente il disagio di chi ha sempre e solo potuto acquistare utilitarie termiche (che sono quelle che hanno permesso il fenomeno dell’auto per tutti, non solo per i ricchi, e che hanno reso ricche le case automobilistiche italo-franco-tedesche) e che adesso, in assenza di incentivi, non riescono più ad acquistare le utilitarie elettriche italo-franco-tedesche a 35-38-40.000 euro…

      • infatti siamo d’accordo mi pare … ma se tu volessi cambiare la tua Zoe .. adesso .. l’avresti già fatto .. o aspetti di vedere quelle nuove in arrivo entro l’estate ?
        visto che i marchi italo francesi (Stellantis e Renault) devono giocarsi adesso le nuove “carte” .. per me è normalissimo vedere che non ci sono i loro “vecchi ” modelli in classifica vendite.. non solo per mancanza incentivi … ma anche per vedere se è meglio puntare al modello nuovo … oppure sfruttare qualche promo su quello “vecchio” di cui i punti vendita sono costretti a disfarsi a prezzi ribassati….
        (

        • Ciao Damiano, la Zoe la cambierò a metà 2025, alla fine del finanziamento triennale.
          Quanto dici è corretto e del tutto naturale. Il mio commento era però focalizzato sul tipico mercato delle cosiddette “utilitarie”.
          Notavo che le auto Stellantis e Renault mancano dalle classifiche perché, secondo me, chi per condizioni economiche nel passato ha potuto permettersi solo utilitarie termiche Fiat, Peugeot, Opel e Renault, oggi trova le stesse utilitarie in versione elettrica a prezzi che arrivano al 50, 60, 70% in più rispetto alle utilitarie termiche che quelle case ancora propongono: senza incentivi, quindi, quegli utenti non possono passare alle utilitarie elettriche di quelle marche e purtroppo non vi sono alternative, almeno fino al verificarsi di due condizioni:
          • arrivano le utilitarie elettriche cinesi
          • le case europee si svegliano e iniziano a produrre utilitarie elettriche ad un costo comparabile a quelli attuali delle utilitarie termiche, perché se uno è disposto oggi a spendere 15.000€ per una Panda termica o oltre 20.000€ per una Lancia Y termica (peraltro, entrambe già oggetto di aumenti notevoli negli ultimi anni…), non dovrebbe avere particolari resistenze ad acquistare le versioni elettriche se proposte a costo paragonabile.

          • Ottimo periodo metà 2025 … fai a tempo a veder arrivare molte novità interessanti .. di diversi costruttori … e capire se magari restano incentivi validi per l’acquisto diretto o continuare con altre forme (finanziamento o NLT… nel caso..).

            Per le attuali auto seg. A/B purtroppo lo “psico-dramma” è partito prima… con gli aumenti dovuti a tanti “cigni neri” causati da post-covid, guerre, incidenti, incendi e quant’altro è successo a perturbare il settore automotive…

            A me sembra che con gli attuali stipendi ed insicurezze di chi almeno un lavoro ce l’ha (più o meno stabile.. più o meno super-sfruttato) sia comunque difficile pensare di cambiare l’auto , considerando che siamo tornati all’inflazione a doppia cifra degli anni ’80 … senza alcuna voglia di re-introdurre una “scala mobile” (anche per giustificabili motivi .. visto che non abbiamo più la cara vecchia “liretta” svalutabile a piacere… ora come ora si farebbe concorrenza al Bangladesh se tornassimo ad una valuta nazionale).

            Va detto che i prezzi attuali delle seg. A/B/c (in parte) sono molto alti per i famosi ritardi di sviluppo e carenze di catene fornitura .. soprattutto se ci continuiamo ad inimicare i cinesi con dazi, restrizioni e quant’altro .. invece di collaborare e spingerli ad aprire loro fabbriche a casa nostra ( e far crescere il PIL italiano .. piuttosto che quello spagnolo, ungherese, serbo o polacco…).

            Magari un piccolo vantaggio con le BEV lo abbiamo visto che , soprattutto quelle “native”, consentono di scendere agilmente di un livello senza rinunciare a spazi, dotazioni e prestazioni… io son passato da Compass 4,40m a Megan-e di 4.20m senza sacrifici in nulla .. a parte le ovvie differenze di percorrenza massima con 1 rifornimento (anzi, son quasi pari con l’attuale 4xE che per ridotto serbatoio benzina e batteria 11kW sfruttabili percorre 500km … vicino alla mia full-electric).
            In sostanza si può vivere felicemente con una BEV più piccola della termica precedente (se ci si può adattare alle necessità di ricarica ovviamente … posto auto con WB in primis agevola moltissimo … colonnine pubbliche a supermercati o in giro idem .. nelle città attorno alla mia ne stanno programmando/installando a decine .. son città turistiche ).

            Aspettiamo e vediamo … già il 3 trimestre sarà indicativo … se riusciremo a fare il famoso “salto di qualità” che ci manca … per essere anche noi “europei” e non “terzo mondo”…

          • “oggi trova le stesse utilitarie in versione elettrica a prezzi che arrivano al 50, 60, 70% in più rispetto alle utilitarie termiche che quelle case ancora propongono: senza incentivi, quindi, quegli utenti non possono passare alle utilitarie elettriche di quelle marche ”

            Ma come? Ma il risparmio sul carburante, sul bollo, sui tagliandi, non lo metti in conto?

          • “Ottimo periodo metà 2025…”

            Speriamo 😅!
            Mi piacerebbe poter valutare la Tesla Model 2, se fosse già disponibile 😃… ma sono il primo a non crederci 🙁.
            Vedrò cosa c’è sul mercato o cosa sarà in arrivo entro breve.

            “In sostanza si può vivere felicemente con una BEV più piccola della termica precedente…”

            Per quanto mi riguarda, sono perfettamente d’accordo ed è esattamente ciò che ho fatto passando alla Zoe da un’Audi A4 TDI Avant, da tempo non più necessaria per le nostre mutate esigenze.

            Ma qui c’è una cosa importante che vorrei sottolineare: sarà fondamentale che anche i BEV di seg. A, B e C abbiano delle batterie e dei caricatori DC di bordo veloci, tipo 3C.

            Il ragionamento dietro a ciò è che oggi una Panda termica ha un serbatoio più piccolo di, per esempio, un’Audi A4, ma può fare rifornimento all’incirca allo stesso flusso di carburante (chiamiamola “velocità di ricarica”).
            L’unica differenza pratica, quindi, nei tempi di rifornimento tra una Panda e un’Audi A4 è data dalla dimensione del serbatoio: per riempire i 35 litri del serbatoio di una Panda ci vuole meno tempo che per riempire i 70 litri di un’Audi A4.
            Se una persona può permettersi solo una Panda, ci può comunque andare al mare la domenica o in ferie d’estate (negli anni ’80 io ci feci una Modena-Sorrento e ovviamente ritorno in quattro con valigie! 😅), e, comfort a parte, l’unico problema saranno rifornimenti da 10 minuti un po’ più frequenti.

            I BEV hanno il vantaggio che si può scegliere la velocità di ricarica delle batterie e dei caricatori DC di bordo, ma oggi l’equazione in vigore è “batteria più capace = ricarica DC più veloce” ed è riservata ad alcune auto di seg. C e a quelle dal seg. D in su. E questo è un errore!
            Per permettere la stessa libertà di movimento garantita oggi anche da una semplice Panda, sarà necessario che i BEV del futuro di qualsiasi segmento e capacità di batteria ricarichino in DC ad almeno 3C, così da poter andare al mare o in ferie anche con un BEV di seg. A con l’unica ‘seccatura’ di dover effettuare ricariche in DC da 15-20 minuti un po’ più frequenti, ma sempre da 15-20 minuti come con un BEV di segmento superiore.

            Chissà se vedremo mai questo semplice concetto applicato…

          • @federicofacchinettimilano:
            “Ma come? Ma il risparmio sul carburante, sul bollo, sui tagliandi, non lo metti in conto?”

            Io l’ho fatto, ma proprio l’articolo che stiamo commentando indica chiaramente che il prezzo di acquisto attuale, in assenza di incentivi, è un enorme ostacolo per chi prima acquistata utilitarie incentivate, per cui acquista un BEV solo chi non ha problemi economici e quindi lo acquista dai 40 k€ in su 🤷‍♂️.

    • In Germania SENZA 1€ di incentivo le elettriche vendono il 12%.
      In Italia CON gli incentivi 2,8%. I detrattori hanno poco da gongolare, ANZI la Germania è la dimostrazione che nei Seg D ed E le BEV possono tranquillamente stare sul mercato da sole. Perché in Italia il diesel fa a stento il 15%, GPL più metano non arrivano al 9%.

      Qui di dobbiamo deciderci, perché se 12% è poco allora c’è solo benzina ed ibride come motorizzazioni.

      Nel SegC ancora NI, perché Scenic e3008 stanno sopra i 40.000 (ma non lontanissimi dalle altre C-SUV), ma poi… Kona (41300), Megane (38500).
      Insomma tolta la solita MG4 non è che chissà quanta scelta resta.

      Ma nella zona over 40.000 ci sono tante proposte e competitive SENZA INCENTIVI.

      Nella zona under-40.000 ci sono delle proposte anche interessanti ma obiettivamente poche. Nella zona under 30K€ cominciano a diventare pochissime e con diversi compromessi da accettare.

      E li c’è solo da aspettare che l’elettrico scenda di prezzo in modo da coprire BENE la zona dei 30K€.

      E succederà di sicuro, è successo in Cina con le Seagull da 8000€. Succederà anche in EU con i prezzi delle batterie in discesa e le piattaforme in maturazione.

      • -se 12% è poco allora c’è solo benzina ed ibride come motorizzazioni.-

        Non è poco di per sè, il problema è che tutti gli “analisti” hanno sempre previsto che la quota di mercato entro il 2024-2025 sarebbe dovuta essere almeno del 25%.
        Evidentemente, come ho sempre sostenuto, si trattava di analisi basate dando per scontati troppi “se”… o assumendo come reali troppi sogni.
        Sta di fatto che quello che vediamo è che, in un paese mediamente benestante, in assenza di incentivi per adesso è dura andare oltre al 15%.
        E il 2035 è domani…

      • “..In Italia CON gli incentivi 2,8%…”

        Ma perché in Italia ci sono incentivi per l’acquisto di macchine elettriche?

        A me risulta che siamo arrivati ad Aprile e di incentivi nemmeno l’ombra e “forse” se ne riparla a Maggio sempre se non dovranno fare delle modifiche al decreto attuativo dopo la revisione dei conti; sono sicuro che faranno di tutto per rimandarlo a dopo le elezioni europee.

        • Si, tecnicamente oggi ci sono gli incentivi: 5.000€ se rottami una macchina e 3.000€ senza rottamazione.
          I nuovi incentivi che stiamo aspettando saranno più alti, ciò non toglie che oggi ci sono gli incentivi.
          Ciao.

      • è per dare un po’ di suspence, sennò dovè il divertimento se fanno cappotto subito? 😉

        comunque a me la tempistica verso il 2035 sembra buona, mi spiego:

        a) 11 anni sono 3-4 generazioni di nuovi modelli auto e di nuove batterie

        b) se ci fossero rallentamenti improbabili, esempio 4 pandemie una dietro l’altra.. eh però ma che s@@@a.. 🙂 si farà a tempo a modulare gli obiettivi.. mi pare un primo “check” è nel 2026

        c) soglia del prezzo conveniente: non si può fare previsioni usando le le condizioni e i prezzi di adesso; è come con le energie rinnovabili, il tasso di adozione si è impennato tra il 2017 e 2018, quando hanno iniziato a costare meno delle energie fossili

        se cerchi le vecchie previsioni sulle rinnovabili di IEA o altri, fatte nel 2016, ma persino quelle fatte nel 2022 (e anche nel primo semestre 2023), sono sbagliate parecchio per difetto

        penso sarà lo stesso con le BEV.. i listini europei BEV scendono circa 2500-3000e ogni anno.. forse tra 2 anni (?) c’è la “valanga”

        d) curve di adozione

        soglia di prezzo, o migliori specifiche, o soglia spicologica, fenomeno che supera la massa critica, cioè “la BEV c’è la il mio vicino, non sono più quattro gatti con la TV ad attaccarli e prenderli in giro come appestati, allora deve essere buona, la BEV la prendo anche io” (questo è successo in parte per il sotto-caso particolare delle rinnovabili del fotovoltaico domestico)

        per chi non le ha già viste, le curve a “S” di adozione di nuove tecnologie stanno diventando sempre più verticali nel momento dell’impennata, questo grafico più famoso:

        https://hbr.org/resources/images/article_assets/2013/11/FELTON-CONSUMPTION–1024×531.png

        spesso se ne parla insieme alla curva di Rogers:
        https://www.popupmag.it/curva-di-rogers/

      • “E li c’è solo da aspettare che l’elettrico scenda di prezzo in modo da coprire BENE la zona dei 30K€”

        Confermo che io aspetto che scendano, in quanto, un’auto come la mia (Diesel) comprata nel Ottobre 2018 a 27.500€, ora come ora non potrei più comprarla.

        • ciao Federico… non so che budget potresti mettere a disposizione per un ipotetico cambio auto nel 2025 … ma, francamente, se sei di Milano (o comunque lombardo .. o genericamente “padano”) non ti conviene proprio restare su una vettura a gasolio My2018…. Se non riesci a trovar qualcosa di adatto a te tra le BEV … magari valuta full-hybrid … magari vedi se trovi qualcosa tra offerte di zona (km0, aziendali, usato con pochi km e con garanzia casa residua)… non restare col “cerino” .. pardon Gasolio in mano … rischi di doverla buttare se ti bloccano la circolazione.
          Questa estate 2024 sarà purtroppo molto più calda della già lunga e torrida 2023 .. il rischio di aria irrespirabile e possibili blocchi alla circolazione di certe auto diventa sempre più probabile…anche in estate .. non solo in autunno e inverno …

          • da quello che ho capito, posso circolare fino al 2028.
            Poi, più o meno sempre quella è la cifra: 30k€.
            Comunque sia, faccio 22mila km all’anno e mi sto già guardando intorno per trovare aziende che mettano wallbox in box, ma devo portare nuovo contatore in quanto le prese dei box sono condominiali e la rete dei box non regge manco un asciugacapelli…

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