Sei mesi in Peugeot e-208: li racconta Michele Pennese, raccogliendo il nostro invito a condividere le esperienze di fine anno, il primo in elettrico. L’invito è aperto a tutti i lettori, che possono scrivere a info@vaielettrico.it
di Michele Pennese
In giugno è entrata in famiglia una Peugeot e-208, che può essere guidata dal figlio neopatentato. È stata una scelta indotta dal tipo di utilizzo che ne prevediamo e dalla disponibilità di colonnine di ricarica, anche gratuite, nella nostra regione, Emilia Romagna.
Sei mesi in Peugeot: formula 36 mesi e 30 mila km
Una scelta favorita da motivi idealistici del figlio: “Papà, rispetto alle altre che mi hai fatto provare, questa è fantastica: un videogioco con le ruote e una accelerazione pazzesca”. E da motivi più pragmatici dei genitori: supervalutazione dell’usato, ecobonus, condizioni di pagamento… E alcuni plus, come poter accedere alle ZTL dei centri urbani ed essere esentati dal pagamento del parcheggio in area blu. L’acquisto è avvenuto con la formula finanziaria i-Move, per 36 mesi e 30.000 Km, cui ho aggiunto un pacchetto integrativo di assistenza e garanzia, offerto a pagamento dal costruttore.
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Sei mesi in Peugeot : “Consumi e prestazioni ok”
Sulla linea della carrozzeria, il giudizio è soggettivo: a noi piace, molto. Non ci distingue come automobilisti elettrici alla prima occhiata, ma il colore blu elettrico ed il suono inconfondibile in accelerazione, aiutano ad identificarci. Il primo periodo di utilizzo, in cui sono stati accumulati circa 7.000 chilometri di percorrenza, è stato molto positivo. A parte il ritardo nella consegna della vettura, avvenuta quasi un mese dopo la fatturazione e dietro numerosi solleciti. Questo a causa di problematiche di sdoganamento, a detta della concessionaria bolognese presso cui ho effettuato l’acquisto. Le prestazioni e l’autonomia si sono rivelati all’altezza delle aspettative. Con aria condizionata spenta, su percorsi misti e velocità medie dell’ordine di 50 Km/h, ho raggiunto autonomie reali, molto ben correlate a quelle stimate dal computer di bordo. Vicine ai 400 Km, con consumo medio di 11.5 – 11.8 kWh/100 Km. Con aria condizionata accesa, il consumo si stabilizzava attorno a 13.2 – 13.8 kWh/100 Km. Nella marcia autostradale, con medie attorno ai 90 Km/h, consumi sempre inferiori a 16.5 kWh/100 Km.
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Sei mesi in Peugeot: “Ecco i problemi: vetri bloccati…”
Anche la ricarica dalle colonnine Quick e Fast, ha mostrato una ottima correlazione fra l’energia erogata e la stima del quadro di bordo e dell’app installata sullo smartphone. Fra i difetti, peraltro sopportabili: una forte dipendenza della stima di autonomia dal consumo dell’ultimo tratto percorso. Il che rende inattendibile il valore nella marcia in montagna (sottostima in salita, sovrastima in discesa, in modo eccessivo). L’indicatore di consumo istantaneo, ballerino in modo sconsiderato, anche a velocità costante con cruise control attivo. L’assenza di rigenerazione in discesa, a batteria carica, anche semplicemente a pedale rilasciato. È evidente qui lo scopo di sfruttare al massimo la capacità della batteria, a prescindere dalle condizioni operative. Sul finire di una vacanza estiva in Alto Adige, sono iniziati i problemi, preannunciati da un malfunzionamento della centralina alza-cristalli, al termine di una ricarica. Con vetri elettrici bloccati, inversione dei comandi fra lato sinistro e destro. Problema apparso per qualche giorno, poi improvvisamente cessato.
“Il quadro di bordo inizia a lanciare un allarme”
“L’auto si blocca: in officina con il carro-attrezzi”
Nei giorni seguenti, si sono verificati almeno altri tre blocchi temporanei della vettura. Fino a quando, la sera di venerdì 28 agosto, la vettura si è bloccata definitivamente, dopo alcuni sobbalzi. Prelevata da un carro-attrezzi, è stata ricoverata, il successivo lunedì 30, presso l’officina di una concessionaria di Bologna, differente da quella di acquisto. Che però ha rifiutato l’intervento, dichiarandosi impreparata! Dopo tre giorni e l’esecuzione dell’aggiornamento software di numerose centraline, la vettura è stata riconsegnata funzionante. Ero francamente perplesso che una serie di aggiornamenti potesse essere risolutivo, considerando la tipologia di anomalia. Tuttavia la vettura ha ripreso a marciare regolarmente nei giorni successivi, tanto che siamo partiti per un breve soggiorno in Liguria.
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“Genova: un bravo capo-officina mi risolve il problema”
Purtroppo, le mie perplessità si sono rivelate corrette: percorrendo la strada verso Portofino, domenica 13 settembre, la vettura si è bloccata definitivamente. Peraltro paralizzando il traffico di quella splendida giornata di fine estate, colma di turisti. Il ricovero è avvenuto presso una officina autorizzata di Genova Campi, dopo il rifiuto di intervento, da parte delle due più importanti concessionarie della città. Per fortuna, il titolare e capo-officina, competente ed appassionato, ha condotto un esame diagnostico approfondito, con il supporto dell’assistenza tecnica della casa. Stabilendo infine che fosse necessario sostituire il caricatore di bordo (OBC 7.4 kW monofase), difettoso. Aggiornando nuovamente tutte le centraline elettroniche del veicolo. Sono state necessarie quasi tre settimane di ricovero, ma finalmente il problema è stato superato.
“Ma sono cambiati prestazioni e consumi”
“E infine un problema anche al riscaldamento”
A completare l’odissea, il sistema riscaldamento non funzionante. Dopo un mese di attesa e l’ennesimo ricovero in officina, è stato appurato a che cosa era dovuto il malfunzionamento. Ovvero la dimenticanza di una pinza di blocco del circuito refrigerante, al termine dell’intervento precedente. Ora la vettura ha percorso circa 12.000 chilometri, finalmente l’abitacolo è confortevole, ma i consumi si sono alzati ulteriormente, salendo sino a 18.0 – 20.0 kWh/100 Km, con temperature esterne di 3 -5°C e interne di 21°-22°C. Nonostante l’auto installi una pompa di calore e un resistore da 5 kW di potenza, che probabilmente rimane sempre attivo, visti gli assorbimenti mostrati dal quadro di bordo!
Sei mesi in Peugeot: “Tanti problemi, ma non rinnego la scelta dell’elettrico, in futuro…”
Potrei essere solo un cliente sfortunato, che è incocciato in un veicolo difettoso. Tuttavia, dopo più di sei mesi in Peugeot concludo che, nonostante:
- il servizio di assistenza della Casa, approssimativo e delegato alla buona volontà degli operatori (alcuni efficaci, altri menefreghisti)
- le decine di telefonate di sollecito necessarie ad ogni ricovero, per ottenere informazioni e il veicolo sostitutivo (dovuto, col pacchetto di assistenza a pagamento)
- la totale incuranza della concessionaria verso un nuovo cliente, che ha avuto molteplici disagi, danni economici e un prodotto che non corrisponde alle specifiche
Tutto questo non mi convincerà assolutamente a ricredermi sulla scelta elettrica: che rifarei e rifarò certamente in futuro. Magari informandomi e scegliendo meglio costruttore, concessionaria e rete di assistenza.