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Ricariche troppo costose, così l’elettrico non va

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Ricariche troppo costose, così l’elettrico non decolla. Altri due lettori, Marco e Luca, lamentano prezzi alla colonnina abnormi, anche nelle AC. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

Ricariche troppo costose
La ricevuta della ricarica effettuata da Marco.

Ricariche troppo costose, soprattutto quelle “lente”

punto interrogativo“Se vogliamo che l’elettrico decolli, bisognerebbe fare in modo che gli operatori riducano le tariffe di ricarica. Almeno sugli stalli “lenti”. La schermata che allego è relativa ad una ricarica lenta, con contratto Audi charging. 1 euro al kWh è decisamente fuori mercato. Considerando che qualche giorno fa ho caricato (stesso contratto) 54kWh ad una colonnina Ionity al costo di circa 20 euro. Qualora decideste di pubblicare questa mail, a tutti quelli che dovessero commentare robe tipo “compri l’auto da 50 mila euro e ti lamenti” vorrei dire che non mi sto lamentando. I costi li recupero tutti ricaricando a casa ed al lavoro a prezzi irrisori, ma con queste politiche e tali costi sarà molto difficile convincere i dubbiosi. Marco P.

I prezzi dell’energia calano, quelli alla colonnina slagono, si può sapere il perché?

punto interrogativo“Mi potete cortesemente spiegare come mai le ricariche pubbliche costano così tanto? Mi spiego meglio. Poco più di un anno fa, quando il Pun era a 0,25, la ricarica costava 0,49€/kWh. Ora che il Pun è a 0,18 il prezzo è a 0.69€/kWh la colonnina da 22kW in AC, mentre è 0.89 €/kWh la 50kw in DC, prezzi Enel X Way. Ve ne sarei grato“. Luca Papa

Quando c’è di mezzo l’interoperabilità…

ricariche troppo costosepunto interrogativoRisposta. In effetti un prezzo di (quasi) un euro per una ricarica in AC è decisamente esorbitante. Tanto più se effettuato con una card, come quella Audi, che in teoria dovrebbe avere accesso anche a tariffe privilegiate. La realtà è che, con tutti questi accordi di interoperabilità tra un gestore e l’altro, il tariffario della ricarica è diventato una giungla difficile da decifrare. I gestori si limitano a comunicare i loro prezzi, quando cambiano, senza soffermarsi su spiegazioni particolari.

LEGGI ANCHE: I costi della ricarica secondo A2A: difficile ridurli ma non saliranno

In via ufficiosa ti dicono che gli investimenti che stanno sostenendo per installare continuamente nuove colonnine sono molto onerosi, soprattutto per DC e HPC. E in qualche modo questi soldi devono rientrare. Fatto sta che in altri Paesi, come la Francia, alcuni operatori (come Ionity e Tesla nei Supercharger) hanno iniziato a tagliare le tariffe. Vedremo se, alla ripresa dalle vacanze, qualcuno seguirà il buon esempio anche in Italia.
– E se una corretta informazione valesse più degli incentivi? La VIDEO-RISPOSTA a un lettore di Paolo Mariano

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50 COMMENTI

  1. Mi permetto di fare solo una considerazione sul tema del “rientro degli investimenti”, perché da un lato è giusto, dall’altro non può essere scaricato interamente sugli utenti: l’investimento deve essere ammortizzato negli anni senza andare fuori mercato come stanno facendo gli operatori in Italia.
    Si chiama “fare impresa” e il rischio (nel bene e nel male) se lo deve prendere l’imprenditore non l’utente.

    • Stabilire le tariffe fa parte del rischio che ogni operatore assume. L’importante è che gli operatori non facciano cartello, tenendo tutti prezzi gonfiati. E infatti noterà che oggi gli abbonamenti hanno prezzi molto diversi. E’ la concorrenza.

      • Capisco concorrenza & libero mercato , un po’ meno che l’ENTE NAZIONALE per l’ENERGIA ELETTRICA non riesca a mantenere i prezzi più bassi e che nell’ultima variazione abbia adottato subdoli aumenti assurdi rispetto alle tariffe precedenti .

  2. E’ inutile girarci attorno, oltre al prezzo della ricarica è anche un problema di autonomia. Una batteria da 70 kW contiene la stessa quantità di energia di 8 litri di gasolio. Tenendo conto dei diversi rendimenti in gioco, e’ come avere un serbatoio da 20 litri. Decisamente insufficiente per qualsiasi autovettura.

    • Senza contare che un serbatoio da 20 litri lo rifornisci in 1 minuto, mentre per una batteria da 70 kW ci vogliono ore !

      • Senza girarci troppo attorno, lei è libero di pensare che 400 km di autonomia non siano abbastanza.
        Per quanto mi riguarda invece vanno benissimo, anzi normalmente sono abbondantemente oltre ciò di cui ho bisogno.
        Ma penso che del suo caso specifico così come anche del mio non interessi granché ai lettori di Vaielettrico, non crede?

          • Se il commento è riferito a me le posso rispondere andando a vedere le statistiche che ho salvato per l’auto che ho noleggiato. Auto ritirata domenica al 100% e consegnata martedì scorso con ricarica residua al 100%. Chilometri totali 1663, spesa per ricarica 90€ di abbonamento BeCharge + 4€ extra abbonamento (plugsurfing) e 1€ con la rete di casa per un totale di 265,64kWh, potenza media durante le ricariche alle HPC 55kW con valori medio-minimi di 42kW e valori medio-massimi da 106kW, costo 5,74€ per 100km, percorrenza con un “pieno” 470km, percorrenza tipica 3/5 statali senza lesinare troppo con l’acceleratore e 2/5 autostradale a 130kmh.
            A lei i commenti. Spero non mi dica che con la sua auto a GPL avrebbe fatto meglio altrimenti dovrò dirle che auto stavo utilizzando.

      • Leonardo mi ha anticipato.
        Comunque la cosa è molto soggettiva, faccio un’esempio: parto da Bergamo per Belluno ma devo passare da Trento, 75kWh netti di batteria ma parto con il 45%, vuoi per traffico e code arrivo a Trento con il 16%. Mi fermo ad una Ionity e nel frattempo vado a pranzo in un self-service, non ho ancora finito di pranzare (50 minuti dopo) e mi arriva la notifica che la carica è completa al 100%, quindi la carica non è durata ore ma meno di un’ora. Quando avrà fatto come me 1650 km in un fine settimana provi a ripassare da qui e raccontarci come è andata. Che poi le EV al giorno d’oggi abbiano dei limiti per mille motivi su questo sito lo sappiamo tutti. Ah, dimenticavo, la macchina che ho usato non era la mia ma presa a noleggio.
        N.B. Alessio la capacità di una batteria si esprime in kWh, quella che indica lei è la potenza.

    • Senza girarci intorno, quanti hanno due auto termiche in famiglia?
      E quanti hanno un garage in cui ricaricare installando una semplice presa industriale o meglio ancora una wallbox?
      E di quelli che non hanno un garage, quanti hanno delle colonnine di ricarica (più di una, per essere ragionevolmente sicuri di trovarne una libera).vicino a casa oppure vicino al lavoro?
      E quanti fanno quotidianamente meno di 100 km?
      Bene, secondo l’esperienza che stiamo facendo nella mia famiglia (dove abbiamo una Ford EcoSport pagata 20.000€ nel 2018 e una Renault Zoe pagata 26.000€ nel 2022 approfittando di incentivi e sconti pronta consegna), tutti quelli che si rispecchiano nelle condizioni indicate potrebbero già oggi realisticamente sostituire una delle due auto termiche con una elettrica per l’utilizzo quotidiano, risparmiando almeno il 50% sui costi di esercizio (noi in effetti di più, perché la Renault Zoe è l’auto che viene usata di più, grazie anche a mia figlia 😉) e contribuendo a diminuire l’inquinamento delle città.
      E per i famigerati e terribili “viaggi lunghi” da centinaia e migliaia di km? Beh, ma c’è comunque a disposizione l’altra auto termica, no?, per cui il problema non si pone.
      E per la svalutazione dell’auto, soprattutto quella elettrica? Qui non ho una risposta, perché noi non l’abbiamo mai tenuto un’auto meno di 10 anni – non abbiamo mica soldi da buttare cambiando auto ogni tre per due! – e a quel punto il valore residuo è comunque bassissimo.
      Insomma, come invitava a fare il grande Renzo Arbore in un celebre spot del 1982: “Meditate, gente, meditate…”

  3. Poi capita anche che l’hotel dove prenoti abbia colonnina becharge ,visibile anche su app e fruibile H24, ma chieda 20€ per accedere allo stallo..i filtri su booking misteriosi e affascinanti🤯🤪

  4. le solite email a cui si risponde con la solita frase “fate gli abbonamenti”….

    e come se uno che viaggia tutto il giorno in metro a milano si lamenti del biglietto singolo…. eddai…

    e per quelli che scrivono che ci vuole il fotovoltaico a casa,etc. etc. ricordo che caricando ai SuC di Tesla (per esempio) ogni 100 km si spendono e 7,30 ovvero come fare 100 km con 4.76 litri di carburante a 1650 euro al litro… (consumi Tesla MY LR… ovvero oltre 400 cv…)

      • Perché se usi i 400 CV di una termica (che spesso neppure ci sono) fai prima a comprarti un’autobotte, anche andando a 90 all’ora.

        • Vero ! Ma una termica con un serbatoio da 70 litri di gasolio (che occupa anche poco spazio) ha a disposizione una quantità di energia pari a quella contenuta in una batteria da 690 kW…..il tuo paragone mi sembra decisamente fuori luogo.

          • Vero! Come è vero che è fuori luogo il paragone con un’auto termica che scarica nell’ambiente quantità enormi e inaccettabili di gas e polveri nocivi per l’uomo e per l’ambiente. È confortante però vedere che qualche italiano e tutto il resto del mondo l’abbia capito e stia supportando la transizione ecologica

          • Insomma, quando fa comodo si guarda al portafoglio, in altri casi invece di apprezzare un SUV che in città costa come un’utilitaria pur avendo 400 CV sotto il (ehm, diciamo) cofano ci si fregia del fatto che si possono sprecare 690 kWh (non kW, eh!) di energia.
            Come fate a non sentirvi demodé quando ragionate così… mi sembrate.come i primi con la panna dei ristoranti anni ’80, buonissimi per l’epoca ma ormai definitivamente superati.

          • @Boiani
            Pensala come vuoi ma entro pochi anni, ti piaccia o no, guiderai elettrico.
            Evidentemente non hai mai speso un secondo del tuo tempo a capire i motivi per cui siamo obbligati ad arrivarci.

        • @zi ti prima vuole provare le mozioni che hanno provato gli sfortunati automobilisti con il metano dopo l’invasione dell’Ucraina.

  5. Risparmiare si può e si deve. Ci sono possibilità di risparmio che in 33 anni di pieni di benzina e gasolio non ho mai avuto neanche lontanamente. Chi può ricarica a casa o anche a lavoro con tariffe comunque vantaggiose o addirittura gratis, e io purtroppo non posso per ora, altrimenti ci sono i vantaggiosi abbonamenti flat, abbastanza flessibili, e poi ci sono i Tesla Supercharger, che con le tariffe già indicate da un altro lettore permette comunque di risparmiare ben oltre la metà rispetto ad un’auto termica. Risparmiare quindi si può e bisogna approfittarne, basta così poco. Inoltre c’è sempre da considerare la questione della salvaguardia dell’ambiente e della salute delle persone che fa pendere ulteriormente la bilancia a favore dell’auto elettrica.

  6. Ma adesso i ricarichi li fanno i gestori, pensate a quando lo stato riverserà la fiscalità generale dalla benzina all’elettrico perché le macchine elettriche saranno diventate superiori in numero a quelle a benzina.

  7. Provo a spiegare il punto di vista di un dubbioso, interessato alla mobilità elettrica (tanto che seguo vaielettrico) ma ancora molto lontano dal decidersi a fare il salto a una BEV (al momento in famiglia abbiamo una Yaris ibrida, perfetta per la città, una Fiesta GPL e una Astra SW GPL per percorsi lunghi). Probabilmente le colonnine rimangono inutilizzate perché gli unici che al momento possono passare all’elettrico sono i “fortunati” che abitano in case monofamiliari e possono ricaricare con il fotovoltaico. Io possiedo una casa in campagna che utilizziamo poche settimane all’anno, io metterei il fotovoltaico se potessi immettere in rete quello che produco in campagna e riprendermelo in città (pagando ovviamente dispacciamento e costi di rete),0 ma così non è. Possiedo anche un box, potrei installare una nuova linea per ricaricare
    ma così non è perché, non essendo il box nel condomino in cui abito, comporterebbe costi da seconda casa , sempre se si riescono a superare le defatiganti e farraginose norme di legge e ad avere l’autorizzazione dal condominio. Potrei ricaricare alle colonnine, ma perché devo avere app, carte di abbonamento, segni di riconoscimento e non posso arrivare a una colonnina, leggere sul display quanto costa 1 kW, se mi va bene attaccarmi e pagare con carta, come faccio per benzina e GPL? Tralasciamo i costi delle BEV, i problemi in caso di guasti (saranno rari, ma se capitano sono dolori) il fatto di lasciare ore l’auto in strada attaccata alla colonnina anziché riparata nel box, forse si spiega perché si vendono poche BEV e quindi le colonnine restano vuote. Speriamo in un futuro più semplice, meno costoso, per il momento ci teniamo le nostre termiche e ibride, usandole solo se indispensabile.

    • Se fossi in lei installerei al volo un’impianto FV sulla casa di campagna, mi farei pagare l’energia immessa in rete e con gli introiti pagherei la bolletta di casa che abito abitualmente. Non è sicuramente la soluzione migliore ma meglio che niente.
      Perché si debba avere un’APP o una carta per poter rifornirsi di energia è stato detto e ridetto centinaia di volte, l’energia elettrica è un bene immateriale e deve essere fatturata a chi usufruisce del servizio di ricarica. Se e quando cambieranno le regole di fatturazione si potrà fare anche quello che dice lei, magari utilizzando il Plug & Charge.

      • Chiedo aiuto ai più esperti : in quanto tempo rientro dell’investimento, prima di iniziare a guadagnare ,se il kW che immetto in rete me lo pagano 16 cent? Perché non si può fatturare al titolare della carta di credito (soggetto perfettamente identificato anche fiscalmente)? Grazie per l’aiuto.

  8. Volete entrare in una giungla perfino peggiore di quella della ricarica e nella quale in pratica siamo già tutti? Basta guardare il mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Roba da non credere. Già immagino quante centinaia di migliaia di poveri cittadini pagheranno il triplo o il quadruplo di quanto sarebbe giusto. Pensionati, sbadati o comunque gente che non vuole passare la sua vita a fare il “trader” di prodotti energetici. I prezzi dell’energia stanno diventando un Far West.

    • Io devo solo ringraziare il mercato libero, i costi sono rimasti quelli contrattualizzati a Marzo 2021 e bloccati fino a Marzo 2024. Chi è rimasto nel “tutelato” si è invece beccato una tranvata che in molti casi sta pagando ancora adesso grazie alla rateizzazione delle bollette.
      Sicuramente serve anche in questo settore più trasparenza per rendere facile comparare i costi ma bisogna capire che ognuno fa i suoi interessi e quelli del cliente di solito non sono quelli del venditore quindi la caccia al miglior fornitore, che non sempre è il più economico, è un obbligo in tutti i settori.

      • nel mercato libero ci sono anch’io da mo però il contratto che avevo stipulato in tempi di vacche grasse a 0,16 fisso per due anni si è magicamente vaporizzato con disdetta unilaterale da parte dell’azienda erogatrice nel momento degli aumenti , con il giusto tempo di avviso , che mi permettevano di valutare la loro nuova proposta e cambiare gestore. Ovvio ho cambiato gestore ma a costo più alto; attualmente sto facendo come i brooker , ogni anno ma anche meno uno switch , tra gli appartamenti , la casa principale , quella ai monti, quella al mare e quella della compagna abbiamo contratti a rotazione con Hera, Sorgenia, Enel, EGEA , e.on .
        Fotovoltaico non posso installarlo sia per motivi di impatto ambientale che tecnici, tetto full legno con copertura in ardesia naturale da 9mm che interpellati, viste le offerte sui siti dei gestori, hanno detto che non si può fare

  9. Strategie di mercato singolari meglio stalli vuoti che a un prezzo accessibile mi piacerebbe chiedere hai responsabili una motivazione.
    Sono tre anni che guidò una ev ma per ovvi motivi di costi non ho mai utilizzato una colonnina e oggi meno che mai ma come si fa a chiedere un euro per un kW col la mia 58 kW uguale 58 euro per 400 km con la stessa cifra faccio 1000 km con la mia ibrida e senza rotture di scatole la scelta è presto fatta

  10. Enel per il rinnovo del contratto energia elettrica potenza di fornitura 4,3 kW ha proposto una tariffa monoraria a 0.7 euro kW, Sorgenia per i 3 kW dei servizi non residente 0,35 euro kw

  11. Perchè il “Barbanera” consulente dell’Eni dice di comprare diesel non elettrico.

    Nel frattempo:
    Ansa
    “I sussidi per i combustibili fossili sono saliti alla cifra record di 7.000 miliardi di dollari lo scorso anno con i governi che hanno aiutato i consumatori e le imprese durante il balzo dei prezzi dell’energia causati dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dalla ripresa economica della pandemia.”
    ______________
    Eeee già la guerra, intanto quei 4 spiccioli qualcuno se li intascati.

    • Finché siamo in pochi in elettrico secondo me cambierà ben poco, in qualche modo devono rendere profittevole l’installazione della colonnina. Ci salva solo la carica domestica

      • E come fa a diventare profittevole se vi accede solo chi non ha altra possibilità?
        A questi prezzi la gente se ne rimane a casa.
        Personalmente sono quasi propenso a credere che le colonnine sono già ripagate e per questo possono addirittura azzardare prezzi da puro strozzinaggio.

  12. In Germania i Tesla Supercharger attualmente costano nelle ore di punta (pomeriggio/sera) 0.46/0.48 Eur a kWh, mentre nelle ore mattutine e notturne 0.36/0.38 Eur/kWh. Mi potete confermare quanto costano in Italia, per capire se Tesla applica un tariffario diverso a seconda della Nazione dove opera?

  13. Può essere in parte dovuto al fatto che la bassa diffusione di veicoli elettrici lascia per moltissimo tempo inutilizzate le colonnine, di conseguenza i costi di installazione devono essere spalmati su una platea ridotta.
    Nel parcheggio della mensa della zona industriale in cui lavoro ci sono 2 colonnine Be Charge con 4 stalli da circa 1 anno eppure sono sempre vuote. Raramente ho visto 1 vettura in carica, quasi sempre con targa fuori provincia, eppure parlo di una Z.I. che da lavoro a migliaia di persone

    • Però così facendo i gestori non favoriscono certamente la vendita di BEV e rallentano ulteriormente il rientro degli investimenti. Quindi come ne usciamo?

    • Infatti. Per essere remunerative l’utilizzo dovrebbe essere molto alto. Inutile piangere. Volete l’elettrico e sarà così per molti anni.

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