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La BEV conviene solo perchè l’elettricità è detassata. O no?

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bev energia
La sfida fra BEV e ICE si può giocare anche sul costo dell'unità di energia. L'esito è paradossale

La BEV conviene solo perchè i carburanti fossili sono tassati al 52%, mentre l’elettricità solo al 12%. Cosa succederà quando lo Stato tasserà anche quella, chiede Erminio?  Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it 

Non credete che tutte le comparazioni sui costi dei consumi che attualmente vedono l’elettrico in netto vantaggio rispetto all’alimentazione di origine fossile siano falsate da un equivoco di fondo?
Sto parlando della differente tassazione applicata alle due forme di energia utilizzata.
Nel dettaglio il prezzo finale di un carburante fossile vede la componente fiscale, iva più accise, pesare per il 52%, mentre l’energia elettrica è tassata al 12,5%, fonte Arera.
Abbastanza ovvio pensare che, al di fuori dell’autoproduzione, presto o tardi questi che sono introiti indispensabili per lo stato vengano trasferiti, a mio parere anche giustamente, sull’energia elettrica impiegata nell’autotrazione.
A quel punto la trazione elettrica risulterà ancora conveniente?„ Erminio Cereda
la bev conviene
E’ solo questione di tasse se oggi la BEV conviene?

La BEV oggi conviene. Domani ancora di più

Risposta- Primo: i carburanti fossili sono fortemente tassati in tutti i Paesi  privi di giacimenti. L’importazione, infatti, drena risorse all’economia interna per arricchire i paesi produttori. L’elettricità prodotta da fonti rinnovabili no.
-Secondo: la combustione di idrocarburi provoca danni all’ambiente e inquina l’aria causando ingenti costi sanitari e migliaia di morti premature. Per lo stesso motivo lo Stato tassa pesantemente le sigarette.
-Terzo: ci spieghi come lo Stato potrebbe tassare solo l’elettricità per autotrazione, distinguendola da quella domestica o ad uso industriale.
-Quarto: produrre elettricità costerà sempre meno via via che saranno abbandonate le centrali termiche. Il prezzo di petrolio e gas aumenteranno via via che si assottiglieranno le riserve nel sottosuolo.
-Quinto: che le entrate dello Stato vengano dai carburanti, dall’elettricità o dalla fiscalità generale cosa cambia? Sempre quella è la somma necessaria a far quadrare i conti e uscirà comunque dalle nostre tasche.
Conclusione: nessuno ha certezze assolute sul futuro, ma tutte le previsione (e il buon senso) ci portano a dire che l’auto elettrica sarà sempre più conveniente.

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45 COMMENTI

  1. Davvero credete che i governi rinuncino ad intascare risorse sul parco auto? Aumenteranno i prezzi alle colonnine/wallbox e imporanno altrimenti superbolli.

    • Ti scordi molto opportunamente, come quelli che la pensano come te, che fino al 2050 ci sarà ancora una belka quota di parvo auto termiche circolante (perchè nella migliore delle ipotesi dal 2035 l’obbligo è di smettere di produrre auto nuove termiche non di divieto di circolazione) e che quindi almeno il 90% degli introiti attuali continuerà ad essere richiesto a quedto tipo di auto.
      Man mano che il nunero scenderà non si farà altro che aumentare le tasse (dirette ed indirette) sui termici e ciò che consumano (carburanti ma non solo… anche adottivi e materiale di consumo come olio motore e quabt’altro) per 2 motivi:
      1) prima di tutto lo si farà come disincentivare all’utilizzo e per spingere chi ancora non lo ha fatto a passare alla mobilità elettrica,
      2) perché sarà molto più semplice da motivare (ragioni d’emissioni) e da attuare come tassa (andare a tassare la corrente prelevata da wall box privata distinguendola da quella per uso domestico “classico” non è così semplice…)
      La tassazione continuerà con la stessa logica attuale per il bollo dove si distingue un trattamento completamente diverso in base al grado di emissioni dell’auto quibdi sicuramente qualche piccolo aumento per le elettriche ci sarà (ma fraqualcosa come 15 anni probabilmente) ma sarà un inezia paragonato agli aumenti che avverranno sul mondo termico…
      Il risultato sarà che se anche un proprietario di auto elettrica pagherà di più rispetto ad oggi (convengo che certi incentivi, come l’esenzione dal bollo, non possono essere eternj) comunque risparmierà molto di più di oggi rispetto a chi sarà ancora rimasto sul termico…
      E la forbice del risparmio aumenterà sempre di più man mano che la percentuale del parco auto termico scenderà rispetto al elettrico…

      Poi quabdo finalmente il parco auto sarà al 100% elettrico ovvio che tutto sarà a carico dell’elettrico ma a quel punto comunque tutti pagheremo allo stesso modo e ripeto che si parla di un arco temporale di 30 anni… Cioè qualsiasi auto, termica oekettrica che sia, prodotta oggi sarà già rottamata da un bel pezzo…

      Perciò se vi fa stare meglio pensare che fra 30 anni anche noi automobilisti elettrici pagheremo come voi (perchè semplicemente anche voi sarete diventati volenti o nolenti automobilisti elettrici) fate pure… dal canto mio sono felice di pagare fra i 1000 e i 1500 % € in meno (con la consapevolezza che nei prossimi anni questo valore aumenterà perchè voi spenderete sempre molto di più di me) per questi 30 anni in attesa che anche voi ci raggiungiate…

      Ognuno si tiene la propria soddisfazioni e siamo tutti felici

      • secondo me non si può escludere con certezza che il prezzo dell’energia aumenterà in futuro, almeno finché la rete (e non solo gli impianti di produzione) saranno di proprietà di grandi gruppi industriali. Almeno temporaneamente.

        Un giorno però si potrebbe arrivare ad avere un surplus di energia, che verrà magari usata per produrre per esempio H2 gas pressurizzato, la gran parte in mano a piccoli e medi produttori, perché il bello delle sostenibili è, tra le altre cose, che è modulabile. A quel punto potranno fare quello che vogliono, ma sarà difficile mantenere un prezzo dell’energia fittizio, come avviene oggi con i fossili.

        Sulla questione della difficile tassazione dell’energia elettrica per autotrazione, io francamente non escluderei del tutto che sia tecnicamente impossibile tassarla a parte. Per esempio si potrebbero imporre connettori di un certo tipo.

        Non mi accusate di essere contro l’elettrico per favore. Sono totalmente a favore dell’elettrificazione dei trasporti per mille buone ragioni. E anche se non lo fossi non cambia nulla: il mondo è avviato in quella direzione. Punto e a capo.

  2. Se poi togliamo le sovvenzioni alla produzione di fonti di energia fossili, cioè ai petrolieri (ogni volta che ci penso devo allontanarmi dai muri altrimenti ci picchio la testa dalla disperazione) dove andranno a finire i prezzi dei carburanti?

  3. @Massimo, il concetto che “i carburanti fossili sono fortemente tassati in tutti i Paesi privi di giacimenti” non è sempre vero: il costo della benzina alla pompa qui a Bergen è mediamente più alto che in Italia ormai da parecchio.
    Dall’altro lato qui è stato ripristinato il bollo già da oltre 2 anni, da gennaio è stata ripristinata l’iva sulle bev oltre le 500k NOK, ed è stata ripristinata la tassa sul peso (se ricordo bene, circa 15 NOK per kg) oltre i 500 kg, ed in genere stanno sparendo tutti i “vantaggi” per le BEV (ma già da tempo). Eppure la percentuale di BEV vendute sul totale è salito quasi al 90%. Si… Si… vabbeh… altra situazione economica etc. etc… intanto nel resto d’Europa si stanno verificando esattamente le stesse situazioni, ma con una velocità molto maggiore.

    • non capisco la tassa sul peso delle bev , le endotermiche pesano ben piu’ di 500 kg e alcuni suv arrivano a pesare ben oltre le bev . se questo e’ l’impegno dei governi per farci desistere dall’impegno per l’ecologia ci stanno riuscendo benissimo ! ciao

      • Si tratta di una tassa applicata a tutte le auto, non solo alle BEV. Dire poi che il governo norvegese sta facendo di tutto per far desistere i cittadini dall’impegno per l’ecologia mi pare un po’ azzardato, se pensi che la tassazione sulle termiche vale mediamente piu’ del 30% del prezzo (perlopiu’ dovuto alla tassa sulle emissioni).

  4. Noleggiato una tesla model 3 per 15 giorni. Esperienza interessante e positiva per l’utilizzo intrinseco dell’auto. Mi ha fatto capire però ancora di più che al momento è un settore per pochi e un’utopia irraggiungibile. Ampliare l’utenza di questi veicoli nelle condizioni attuali di fruibilità sarebbe fare collassare il sistema di trasporto privato.

  5. Dicevano la stessa cosa sul metano, non è successa, nel frattempo il metano per autotrazione è arrivato a fine vita..

    • Okay, metano fine vita
      Ma se ci pensi c’era un’alternativa (benzina, gasolio e GPL)
      Nei prossimi anni con la decarbonizzazione gli idrocarburi estratti dal sottosuolo saranno sempre più tassati (oltre che a trovarsi sempre meno e con costi d’estrazione sempre maggiori)
      Alternative all’elettrico abbinato alle rinnovabili (diverse rinnovabili, quindi diversificazione) io non ne vedo. Sia come efficienza energetica sia come costi.
      Ulteriore osservazione. Se si ha un surplus di elettricità dal fotovoltaico durante il giorno, quest’ultimo potrebbe essere usato per caricare bacini idrici durante il giorno da usarsi per produrre elettricità da idroelettrico di notte o nei periodi invernali, quando il fotovoltaico contribuisce di meno.
      Occorre solo organizzarsi ed investire

      • Non so che dati guardate ma di petrolio e gas naturale ce ne sono oceani, la sola Russia ne ha per i prossimi 45/50 anni ai livelli di esportazione pre guerra. La stessa nostra Eni ha per dire scoperto 2 enormi giacimenti di gas fuori Cipro (in collaborazione con un’altra società che ora non ricordo). Il gas naturale ha un costo al mc irrisorio, poi arrivano tasse e il sistema distributivo italiano che ci lucra so ora parecchio, ma se ricordate bene fino a 2 anni fa un pieno di un auto a metano costava 15 euro.

        • -di petrolio e gas naturale ce ne sono oceani-

          Marco, non me ne voglia, ma quindi è proprio perchè ce ne sono ancora oceani che bisogna iniziare adesso a pensare alle alternative.

          Perchè farlo quando ne rimanessero pozzanghere potrebbe essere poco simpatico

          – la sola Russia ne ha per i prossimi 45/50 anni ai livelli di esportazione pre guerra.-

          E 40/50 anni le paiono tanti? Senza dubbio per me e (forse) per lei potrebbero anche essere sufficienti. Ok, noi moriamo tranquilli, cazzocene 😀 . Poi che facciamo? lasciamo ai nostri figli un magnifico “sistema energetico” che però mannaggia non può più essere alimentato? 😉
          Sa che simpatiche guerre? roba che l’Ucraina in confronto sarebbe una cosetta da declassare a scontri tra tifoserie tipo Atalanta-Brescia.

          E tutto questo senza dire una parola su inquinamento et similia.

          Secondo me il discorso un pensierino lo merita.

        • Si di fossile ce n’è ancora tanto, oceani, il problema è l’atmosfera che fatica sempre più accogliere nuova CO2.
          Le materie prime fossili si son prodotte in ere geologiche grazie al seppellimento sotto sedimenti di masse vegetali per milioni di anni, se adesso convertissimo tutti questi fossili sepolti di nuovo in CO2 in atmosfera andiamo in contro ad una trasformazione del clima misurabile come ampiezza ad altre poche geologiche.
          Però attenzione non tutto è conosciuto, i modelli matematici del pianeta non sono così accurati da poterci mettere la mani sul fuoco di come andrà a man mano che la CO2 aumenterà, ci possono essere anche degli effetti a valanga con accelerazioni improvvise ed incontrollabili non completamente conosciuti. per esempio non si sa accadrebbe se il metano imprigionato sotto il permafrost si liberasse e andasse in atmosfera.
          Poi c’è anche l’acidificazione degli oceani che sta impattando sugli ecosistemi marini da cui dipendiamo per l’alimentazione.
          Insomma ci andrei cauto ed eviterei di modificare parametri fondamentali del funzionamento dell’atmosfera, giusto per stare sul sicuro.

  6. La fantasia dei nostri legislatori in tema di tasse non ha limiti. In ogni caso saremo sempre noi pagare, elettrici oppure no.

      • Infatti si fa finta di non sapere che I carburanti per lo stato non sono solo una fonte di introiti (accise) ma anche un enorme fonte di spesa… Infatti le sovvenzioni annuali della sola Italia al sistema a fonti fossili ormai si aggira intorno ai 20 miliardi…. Lo ripeto perché fa abbastanza imlressione: 20 Miliardi ogni anno escono dalle casse dello stato italiano per sovvenzionata l’utilizzo delle fonti fossili…. a questo vanno poi aggiunti i svariati miliardi all’anno che lo stato spende in sanità pubblica per curare le migliaia di persone che si ammalano (quando non muoiono) per colpa dell’inquinamento che l’utilizzo delle fonti fossili (nelle auto ma non solo, anche nei riscaldamenti e nelle attività produttive) crea….
        Un progressivo abbandono delle fonti fossili farà sì abbassare gli incassi provenienti dalle accise ma contemporaneamente farà diminuire le spese riguardo i 2 punti sopra citati e quindi il saldo finale non sarà così drammatico (anzi non è detto neanche che sia in negativo….).

        • Tu hai idea di cosa ha speso la sola Italia in sussidi alle fonti rinnovabili in questi ultimi 10 anni (lasciando stare il conto energia 1 o 2 che pagheremo per i prossimi lustri sulle bollette di tutti). Secondo me in questo forum avete una visione fideistica verso l’elettrico e il rinnovabile. Scrivo queste cose perché ormai 12 anni fa i e altri soci investimmo molti soldi in 2 parchi al sud, uno in Puglia (dove dopo un mese ci rubarono tutto i cavi in rame, sradicandoli dal terreno, dopo 10 mesi ci rubarono 50 pannelli) ed un in Basilicata (qui zero problemi), le nostre entrare annuali se facciamo 100 per semplicità erano date massimo al 25% dalla produzione di energia elettrica, mentre il 75% dal conto energia. Il nostro roi sfiorava il 22% l’anno lordo. Era la manna dal cielo in quegli anni, tanto che molti fondi anche statunitensi ed inglesi investirono sul fotovoltaico italiano, praticamente stiamo pagando con le nostre bollette le pensioni di qualche migliaio di yankee.

  7. Per esempio sulla benzina l’accisa incide per 72c/l, se un auto ibrida non plug in percorre i 100km con 5 litri e un auto elettrica gli stessi chilometri ne consuma 16 kWh, lo Stato per pareggiare dovrebbe innalzare l’attuale accisa sull’energia elettrica a da 2 a 23c/ kWh.
    Oppure introdurre un superbollo sulle auto elettriche.
    Potenzialmente anche l’energia elettrica del FV autoconsumata non può dirsi al sicuro perché ci sarebbe il contatore di produzione che per adesso per il fisco non serve, ma potrebbe tornare utile.
    Diciamo che se le BEV venisse applicata la stessa imposta, andare in BEV costerebbe piò meno come andare in termico forse qualcosa di meno.
    Si spera che per allora il costo di prodizione dell’energia elettrica possa scendere di molto grazie a grandi impianti eolici e fotovoltaici allora si compenserebbe di pari passo l’aumento dell’accisa, quindi andare in BEV si manterrebbe comunque più economico alla apri di oggi

    • Ma tu in tutti questi anni di aumento incredibile della produzione da fonti rinnovabili (compreso geotermia e idrico) hai visto abbassarsi il prezzo della corrente? Guardati i dati arera e dimmi dove vedi un calo, al massimo stanno in un trading range. L’unico calo c’è stato in 2 trimestri relativi alla pandemia nel 2020.

      • D’accordo per adesso il calo del costo dell’energia elettrica non si vede, però già ora il costo alla fonte dell’energia elettrica da rinnovabile è inferiore a quello del fossile, tanto è vero che l’Europa ha messo una tassa sui extraprofitti di chi produce rinnovabile.
        La mia idea è che nei prossimi anni questo basso costo si ripercuota sul prezzo PUN e compensi il parallelo aumento delle accise

  8. Sappiamo tutti che le agevolazioni attuali non saranno sostenibili con una diffusione di massa delle auto elettriche ma è anche vero che tra volumi di vendita in crescita e aumento della concorrenza i prezzi delle vetture scenderanno. Personalmente non credo che sarà tassata l’energia elettrica perché innescherebbe una nuova ondata inflazionistica già vista e non facilmente contenibile perché essendo rivolta solo al mercato interno italiano non sarebbe opponibile lavorando sui tassi di interesse.
    Credo piuttosto che la prima cosa sarà una riformulazione del bollo auto basata su potenza di picco oppure peso del veicolo.
    Poi dovranno riuscire a incassarlo però visto che già ora non è così scontato

    • Ma le tasse si recuperano dove si vuole. Non è mica quello il problema.
      Bollo, revisione, rinnovo patente.
      Ovvio che all’inizio gli incentivi servono: una tecnologia che non è di massa, costa ovviamente di più, l’incentivo serve da spinta, poi finirà.

  9. Sento sempre parlare di convenienza, ma il problema non è la convenienza, ma l’inquinamento e il fatto che, ce lo dicono fin da bambini, il petrolio prima o poi finirà e i costi per estrarlo, sia economici che ambientali, aumentano sempre più: il primo pozzo della storia è stato trovato a 21 metri di profondità, ora si scava per chilometri, magari in mezzo al mare.

    • Io ho 40 anni ed è da quando facevo le medie che parlavano di picco del petrolio. Nel frattempo nuovi metodi di estrazione e nuovi giacimenti scoperti. La tecnologia nel futuro nessuno sa cosa ci permetterà di fare.

      • Nel fattempo hanno scoperto il fracking, l’estrazione da sabbie bituminose e il deep water petrol. Infatti quando lei era alle medie, Marco, estrarre un barile di petrolio costava pochi spiccioli e veniva venduto a 10-20 dollari. Oggi costa 70-80 dollari. Conclusione: stiamo raschiando il fondo del barile.

        • /// stiamo raschiando il fondo del barile \\\ Nel vero senso della parola.. Per non parlare del prezzo ambientale – e relativi risvolti sulla salute umana – delle tecniche estrattive come il fracking. Decenni fa c’era “solo” il pericolo delle petroliere affondate e conseguenti morie di animali acquatici (i telegiornali si limitavano a mostrare quelli..)

  10. Domanda, se uno auto produce l’energia alle proprie necessità con un impianto fotovoltaico, come può tassarlo se l’elettricità non è contabilizzata in rete?
    Ancor più se uno mette un impianto offgrid. In questo caso non avrei nemmeno il contatore in casa (sempre ad avere la disponibilità economica e spazio per installare un impianto fotovoltaico)
    Ps in ogni caso l’IVA sull’impianto viene pagato

    • Già oggi le “accise” vengono pagate sull’energia autoconsumata in taluni casi. Volendo tassare solo l’energia usata per la ricarica auto basta inserire un contatore dedicato. Dubito si farà è complesso e facilmente eludibile.

      Lo stato presumibilmente tasserà le auto a km percorso come già stanno ipotizzando altri paesi.

      • Scusa mi fai un esempio di un caso in cui si pagano tasse sull’energia autoconsumata da fotovoltaico????

        Perché sparare una cavolata è semplice se poi non la si prova con casi reali…

        Quale sarebbe il motivo tecnico e/o legale per cui lo stato avrebbe il diritto di chiedere qualsiasi cosa su ciò che produci e consumi direttamente dal tuo impianto fotovoltaico? Stai per caso co sumamdo un bene FINITO della comunità togliendo la possibilità di dare altrettanto agli altri? Qualcuno ti sta per caso fornendo il bnmeno o anche solo quanto serve per avere il bene a casa tua (come accade con l’elettricità prelevata dalla rete o con l’acqua che ti arriva dal rubinetto)?

        Con il fotovoltaico non accade nulla di tutto questo perché tu raccogli semplicemente l’energia che arriva da sola, grazie al sole, sul tuo tetto e che se non raccogli tu non c’è modo che possano farlo altri (cioè l’energia che prelevi tu non la togli a nessuno perché io raggio solare che colpisce il tuo pannello non può cadere contemporaneamente anche altrove… o lo catturi tu o non lo da nessuno).

    • L’energia prodotta viene comunque contabilizzata, anche se autoconsumata, nel momento in cui ti allacci alla rete elettrica. Vivere con un impianto off grid allo stato attuale è inverosimile.

      • C’è gente nel centro sud che si è attrezzata (se non mi hanno raccontato baggianate, la zona è in provincia di Chieti).
        Ricordo che Roma è sul parallelo che corrisponde grossomodo al nord del Gargano. Quindi immaginate quanta energia dal fotovoltaico possono produrre le regioni dal Lazio in giù (idem dal Molise in giù)

        • Il problema non è quanta energia produci ma avercela sempre disponibile ed in modo affidabile. È molto semplice, calcola quanto consumi ogni giorno e di quanta batteria di accumulo avresti bisogno se per 3-4 giorni ci fosse brutto tempo. Ovviamente impensabile poi pensare di caricarci pure la macchina se devi garantirti sicurezza.
          Ripeto, staccarsi completamente è inverosimile per un’abitazione usata come residenza primaria.

  11. Chi è contro l’auto elettrica immaginare sempre un futuro in cui verranno tolte ke accise sui carburanti per essere messe sull’elettricità perché questo li fa stare meglio dandogli nella loro immaginazione il “contentino” che in futuro chi usa l’elettricità spenderà come chi usa i carburanti…

    Ma bisogna essere proprio illusi per ragionare così non tanto perché sarà impossibile che alcune accise arriveranno sulle ricariche pubbliche (nei contratti domestici la vedo difficile) ma perché è da illusi pensare che quelle sui carburanti resteranno come le attuali (figuriamoci abbassarsi..)
    Solo gli illusi non hanno ancora capito che da ora in poi le tassazioni sempre di più si basteranno sull’impronta di carbonio (la così detta carbonio tax) del bene tassato…
    E fra quella di 1 L di carburante ed 1 kWh di elettricità già oggi c’è un abisso figuriamoci in futuro quando la percentuale di energia prodotta da rinnovabili sarà enormemente maggiore ad oggi (mentre il carburante sarà sempre quello…).
    Come è da illusi non capire che il sistema ad incentivazione pro elettrico (e gli incentivi attuali nulla c’entrano con il prezzo dell’elettricità) non è sostenibile all’infinito e che quindi si passerà gradatamente da un sistema ad incentivo pro elettrico (che per lo stato è un costo) ad un altro sistema anti termico (cioè con tasse supplementari a carico di questi a partire dal combustibile… sistema che invece che essere un costo genera maggiori introiti per lo stato).
    In ultimo è ancora più da illusi non capire che man mano i volumi di utilizzo dei carburanti andranno a calare i produttori di questi (a partire dai produttori di greggio ma non solo… vale per tutta la filiera fino ad arrivare al benzinaio finale…) alzeranno i loro margini unitari per garantirsi comunque il loro guadagno.. infatti se vendi 1 miliardi di litri puoi accontentarti di guadagnare su 1 singolo litro pochi centesimi ma se da 1 miliardo scendi a fatturare 1 milione di litri con quei pochi centesimi ci fai benpoco perché vorrebbe dire veder crollare i tuoi introiti di 1K volte e di conseguenza come minimo inizierai a pretendere 30-40 cent al litro invece di 3-4 oppure sarai costretto a chiudere…

    Tutte queste considerazioni, che per chi non ha il prosciutto negli occhi sono ovvie, portano alla certezza che per ogni cent di aumentoche ci sarà sull’elettricità (che è altamente probabile arriverà…) ce ne saranno come minimo 20 o 30 a carico dei carburanti…
    Quindi anche se le accise sull’elettricità arriveranno è assolutamente certo che il risparmio rispetto ai termici non diminuirà ma anzi diventerà sempre più grande perché gli aumenti su tutto ciò che grava sul termico (carburanti mano solo, anche bollo o tasse per l’accesso nei centri urbani semmai sarà ancora permessa.. ) saranno enormemente più pesanti.

  12. Possono sempre passare a risolvere il problema dell’evasione che mi pare sia veramente a cifre insopportabili per chi paga. Si può ripristinare una progressività più equa, rimettere le tasse sulla successione, che al contrario degli altri stati europei il nostro berlusca ha eliminato. A questo punto possiamo pensare a altre soluzioni, se sarà necessario.

    • Concordo pienamente , ma qui come altri forum su qualunque argomento si pretenderebbe di “risolvere” il proprio problema. Non so se ve ne siete accorti ma la repubblica italiana, che deriva la struttura dalla “meravigliosa” Costituzione, non è in grado di risolvere sostanzialemente nulla . Dal punto fiscale, dati alla mano, i lavoratori ed i dipendenti guadagnano più dei datori di lavoro e sostengono i servizi dei tutti gli altri “poveri” ma solo per il fisco. Quindi secondo voi il problema dell’auto elettrica ,può essere risolto con questi e mille altri presupposti di incapacità conclamata. ? Questi forum, servono solo a dare l’illusione di fare parte di un gruppo di pressione che se va bene, verrà sponsorizzato da qualche gruppo politico, ma certamente se farà qualcosa sarà a scapito del bene nazionale e fare un legge mal fatta è una costante, magari senza mai fare i decreti attuativi 🙂 Ed il gioco è fatto , senza mai concludere nulla , che dire se ne discute Ah Ah non serve a nulla, si fa prima ad emigrare .

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