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Ricarica veloce per eBike: Stromer scende a 20 minuti

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Ricarica veloce, per le eBike è il vero sogno. La svizzera Stromer promette di farcela in 20 minuti grazie alla ceramica. Progetto presentato a Eurobike dovrebbe vedere la luce nel 2025.

Le buone intenzioni ci sono. Mettere sul mercato una batteria per eBike allo stato solido che riduca il tempo di ricarica al di sotto dei 20 minuti, è quello che promette l’azienda svizzera Stromer. Per ora si tratta di un prototipo di accumulatore elettrico in ceramica. Si tratta infatti di sostituire le tradizionali batterie agli ioni di litio con un modello a strati di ceramica. Questa innovazione renderebbe i pacchi meno a rischio incendio e più durevoli, oltre a non richiedere l’estrazione di materiali rari.

Ricarica veloce, tempi lunghi

Il lavoro per rendere questa batteria alla portata del mercato prosegue e la strada, seppure tracciata, appare lunga. Stromer stessa ammette che la sua batteria allo stato solido in ceramica è ancora lontana anni dalla produzione in serie. Ciò non toglie che il primo prototipo funzionante è stato portato a Eurobike a inizio luglio. Si tratta di una batteria nata in collaborazione con il produttore specializzato in eBike taiwanese TD Hitech Energy.

Stromer spiega nel suo comunicato che sta anche lavorando per utilizzare la tecnologia a stato solido nella creazione di pacchi eBike in grado di ricaricare a bassa temperatura fino a -20 gradi, con la speranza di scendere fino a -30 in futuro. Per quanto riguarda i tempi di ricarica, l’azienda ritiene che sarà in grado di ridurre la versione rapida a 20 minuti. Mentre l’obiettivo finale è quello di sfruttare la tecnologia per creare pacchetti in grado di ricaricarsi in soli 12 minuti.

Quali sono gli ostacoli maggiori

All’orizzonte prossimo però ci sono due ostacoli ancora da superare. E sono il costo molto elevato della produzione di una batteria allo stato solido di questo tipo, cosa che si va a ripercuotere inevitabilmente sul prezzo finale di vendita al pubblico. Collegato è l’altro ostacolo e cioè la difficoltà di mettere in produzione di larga scala una batteria del genere. Gli sviluppatori dovranno trovare modi per ridurre i costi e migliorare i dati di produzione al punto che entrambi siano realmente affrontabili per il mercato eBike.

ricarica rapida
il modello ST3 già nel 2019 prometteva 150 km di autonomia

L’attuale generazione di biciclette elettriche Stromer ha un’autonomia compresa tra 120 e 260 km con batterie che impiegano tra le 3 e le 7 ore per caricarsi. Una ricarica veloce sarebbe la grande rivoluzione per biciclette che diventerebbero davvero mezzi utilizzabili in ogni momento. Infatti se supponiamo di pedalare in posti in cui la ricarica è sempre accessibile, un tempo richiesto di 20 minuti per il “pieno” renderebbe effettivamente il viaggio illimitato. Oltre a tempi di ricarica più rapidi e maggiore sicurezza, le batterie a stato solido vantano una migliore densità energetica, il che significa una maggiore autonomia e pacchi batteria più piccoli e più leggeri. Case automobilistiche come Toyota e BMW e aziende produttrici di batterie come Panasonic e Samsung hanno tutte lavorato alla tecnologia a stato solido per le auto elettriche.

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2 COMMENTI

  1. bici normale che costa meno, non ricarichi e fa meglio alla salute (salvo non farsi mettere sotto da un camion)

  2. Due considerazioni:
    1) chi fa più di 120 km al giorno?
    3) Costi elevati che significa? Oggi una batteria con software proprietario (quasi tutte) da 0,5/0,6 kWh viene circa 700/800 €. Non bastano?
    Sono venduti cioè a 5/6 volte il costo di una batteria per auto e… mi sa che nel mondo ci sono più ebike che EV.
    Le famose economie di scala.

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