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Ricarica in autostrada, un diritto da garantire a tutti

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colonnine aeroporti di milano
Una delle tre stazioni di Free to X già operative sull'Autosole nel tratto Milano-Roma.

 

 

Ricarica in autostrada, un diritto da garantire a tutti, per dare agli automobilisti elettrici le stesse opportunità di chi viaggia a benzina o a gasolio. Ma qual è la situazione oggi? Qualcosa si muove, ma ancora troppo a rilento…

Ricarica in autostrada: qualcosa si muove, ma troppo lentamente…

ricarica in autostrada
Uno dei cantieri di Free To X, la società di Autostrade per l’Italia che si occupa dell’installazione delle ricariche.

 

Chi ha un’auto elettrica sa bene quanto sia scomodo dover uscire dall’autostrada per rifornire. Solo da un annetto la società che gestisce la rete più importante, ASPI, ha varato un piano per installare 136 stazioni di ricarica (100 entro il 2023), attraverso una propria società, Free To X. Le primi tre sono funzionanti in A1: a Secchia Ovest (Modena Nord, direzione Milano), a Flaminia Est, a 50 km da Roma e a San Zenone (a Sud di Milano, direzione Bologna). Altre sono in via di ultimazione, nel solito percorso a ostacoli tutto italiano per ottenere i permessi. Due cantieri sono stati aperti da tempo in Campania e altri sono in via di attivazione. Tutte stazioni con due o quattro colonnine e potenze fino a 300 kW, perfette per ricariche in poche decine di minuti. Ma quel che ci si chiede è: si sta andando abbastanza veloci? O forse sarebbe bene aprire le porte delle stazioni di servizio ad altri operatori?

ricarica in autostrada
Adolfo De Stefani Cosentino, presidente dei concessionari Federauto, è un dealer Mercedes

Ricarica in autostrada, il lamento di che vende le auto

È una domanda che non si pongono solo gli automobilisti, ma anche chi le macchine elettriche le deve vendere. E sa che senza colonnine tra casello e casello molti sono restii a comprare. È stata la stessa Federauto, Federazione italiana dei concessionari auto, a segnalarlo per bocca del presidente Adolfo De Stefani Cosentino. Spiegando che ci sono precise scadenza fissate dalla legge, sistematicamente ignorate. “ Senza colonnine su una rete di quasi 7mila km sarà molto difficile convincere gli italiani a comprare veicoli elettrici, ha detto. Una lamentela condivisa dal numero uno di Enel X, Francesco Venturini, con ripetuti post su Linkedin: ““Ricariche in Autostrada? FERME, nonostante ci sia una legge che obbligava i Concessionari a installarle entro il 30 giugno 2021!”. In effetti, la Legge di Bilancio 2021 prevedeva che i Concessionari autostradali, per munirsi di infrastrutture di ricarica rapida (con potenza superiore a 50 kW), provvedessero a rendere note (entro l’inizio di marzo) le caratteristiche tecniche delle stesse. Ma, se entro i 180 giorni dalla pubblicazione della stessa legge (30 giugno 2021), i Concessionari non avessero provveduto all’installazione di tali infrastrutture, avrebbero dovuto consentire a qualsiasi operatore di candidarsi a tale iniziativa. E pubblicare, entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta, una manifestazione di interesse “volta a selezionare l’operatore” per la realizzazione delle stazioni di ricarica. Enel X, ad esempio, si è offerta di dotare delle strutture necessarie la rete autostradale d’Italia, in accordo con quanto previsto dalla legge. Ma, al momento, ancora senza un seguito.

ricarica in autostrada
La stazione Enel X a Rho Sud, sulla Torino-Milano (foto: Chargemap).

L’Autobrennero è ben servita, ma il Sud è indietro

È chiaro che il problema non riguarda solo la rete ASPI, anche se altre società di gestione si sono mosse con più sollecitudine. L’Autostrada del Brennero A22, per esempio, da Modena al confine con l’Austria, può contare su 60 infrastrutture. 42 Tesla (fruibili esclusivamente da parte dei clienti della Casa americana) e una aperta a tutti, con potenza superiore a 50 kW. Mentre le altre 17 infrastrutture ad accesso libero offrono una potenza di ricarica inferiore a 50 kW. Nell’area di servizio Paganella sono gratuite perché l’energia arriva direttamente da una pala eolica collocata nei pressi dell’area. E il piano è di raddoppiare questa rete, rendendola molto più capillare. E si sa che i programmi sono ambiziosi anche sulla Torino-Milano, dove già tre anni fa Enel X installò una prima stazione con ricarica da 50 kW (area di servizio Q8 Rho Sud). Ma ci sono ancora tratte che sono largamente scoperte, come l’Autostrada del Mediterraneo A2 Salerno-Reggio Calabria. Sui siti sono segnalate solo due stazioni, a Cosenza Est e Rosarno Est. Siamo alle solite…

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47 COMMENTI

  1. Cioè ci vorranno anni per avere 100 stazioni di ricarica ognuna con soli 2/4 stalli..ma dico…STIAMO SCHERZANDO?!?!?
    Se si vuole spingere sull’elettrico le stazioni di ricarica devono essere molte di più, vanno fatte molto più velocemente e soprattutto vanno installati più stalli..2/4..ma scherziamo? Ogni stazione dovrebbe avere almeno 10 stalli ultra fast

  2. Ad ogni modo, a parte che sono care, quando sento “Free to X” mi viene in mente la brutta esperienza che ho avuto alle loro colonnine nell’area di servizio Secchia Ovest, Modena. Non riuscivo ad interrompere la ricarica con la app Enel X e ho dovuto aspettare il 100% per poter finalmente scollegare la mia auto. Leggendo i commenti di altri utenti sembra sia successo anche ad altri a quelle colonnine. Sarebbero cose da evitare perché hanno del ridicolo!

  3. Lamentela che condivido e che sostengo nonostante io abbia un auto ice. Detto questo però tenete conto che il servizio di rabbocco in autostrada ha costi superiori notevoli rispetto al normale benzinaio. Applicando lo stesso principio ad un auto elettrica, io non sono sicuro che nessuno uscirà per caricare alla colonnina appena fuori….
    Poi… Con un parco circolante ancora modesto, con pochi modelli da tratta autostradale (>600 km), e a dispetto di leggi e norme, i gestori autostradali non vogliono investirci.

  4. Io dall’articolo e da tutti i commenti leggo una cosa sola: che mentre l’auto ICE si è affermata coi suoi mezzi, quella elettrica non ce la fa.

    • Ha ha ha… sarebbe come dire che l’illuminazione elettrica domestica si sia affermata da sola!
      Ma ti rileggi con un minimo di atteggiamento critico dopo che scrivi, un attimo prima di premere “Post Comment”?

      • Se le risultano sovvenzioni statali date all’inizio del secolo scorso per aiutare la diffusione delle automobili sarò lieto di leggere quanto avrà da scrivere, viceversa il suo resta un commento puerile.

    • In realtà il metano a suo tempo, quando ci dicevano che era ecologico, un po’ di incentivi li ha presi, ma di dimensioni molto minori rispetto a quanto adesso stanno dando all’elettrico.. incentivi, peraltro, che vanno quasi totalmente in tasca ai venditori ed alle case produttrici, specie per plug-in e full hybrid (ne sono prova 2 preventivi fatti da me su toyota prima e dopo gli incentivi, praticamente 3/4 degli incentivi se li metteva in tasca toyota). Ma poi, nell’arco di un anno circa siamo passati dall’ignorare l’esistenza dell’EV a sentirci quasi costretti all’acquisto in quanto chi ha il termico è visto alla stregua di un terrorista..

    • Ma poi, volevo aggiungere, perchè la colonnina in autostrada deve essere un DIRITTO da GARANTIRE? Per il metano ce se ne è fregati per anni, chi faceva autostrada doveva arrangiarsi a pianificare le soste fuori dal casello.. self neanche a parlarne.. e questo perchè lo stato si metteva in tasca quasi niente in accise e tasse… invece adesso l’EV deve essere garantito solo perchè lo stato tra IVA e costi fissi si mette in tasca metà del costo della corrente praticamente come i carburanti liquidi? Se è un business per lo stato, lo deve essere anche per la gente?

      • Lo Stato non deve mettersi in tasca niente. Semplicemente deve raggiungere gli obiettivi di riduziuone delle emissioni fissati dall’Unione Europea. Ha sentito parlare di Accordo di Parigi, Cop 26 di Glasgow, Fit for 55%?

      • Perchè il metano per auto è sempre rimasto ai margini, lo so per averlo usato per 33 anni, chiedendomi perchè la gente preferisse benzina o gasolio.
        Uno dei motivi era l’intrinseca scomodità di cui lei scrive.
        Ma l’elettrico sarà di massa e non potranno fregarsene, possono solo rallentarlo per interessi di bottega privati.

  5. Chi ha scritto l’articolo probabilmente si è distratto guardando il paesaggio. Sull’a22 le colonnine sono tutte gratuite tranne quelle di Tesla e abbastanza ben distribuite. Forse è ad Affi che sfruttano l’eolico viste le sei grandi pale eoliche nei paraggi. Sul commento della Tesla in autostrada, non c’è da aver paura di rimanere a secco, i Supercharger sono ben distribuiti! Ti calcola le soste la macchina e ti ci porta, e per molti sono pure gratuiti….poi ognuno guida quello che piace o che può permettersi.

  6. Guarda che con una Model 3 LR nemmeno in Italia c’è nessuno bisogno di andare a 110 per motivi di consumi, specialmente sulle lunghe percorrenze, dove la batteria non ha bisogno di essere climatizzata continuamente come invece negli spostamenti brevi. Registro un +10/12% in inverno qui in Scandinavia facendo spostamenti di 17 km a tratta (e siamo a -5) figurati su percorrenze lunghe. Immaginati in Italia! Se vuoi ti mando un po’ di dati a conforto di quanto dico così magari non ti viene la stretta al cuore. 😁

  7. Tra ieri e l’altroieri, in 24 ore, ho percorso 1200 km di autostrada (quasi tutti di A1), con tempi strettissimi (tipici di queste mie trasferte mordi e fuggi). Ritmo impossibile per qualunque elettrica dal costo inferiore a 50000 euro. Traffico sostenuto e tutto sommato scorrevole, se non fosse per i soliti idioti che si piazzano in corsia di sorpasso e non schiodano, costringendo altri automobilisti (non me) a superarli a destra dopo 30 minuti d’orologio di lampeggi, frecce a sinistra … ma niente, quando si nasce signori e proprietari di una autostrada, nessuno ti convincerà mai a favorire il sorpasso e a occupare la corsia a destra più libera. C’è anche un momento di un mio superamento a destra (superamento, non sorpasso!) sulla A1 perché percorrendo la corsia di destra a 130 questa era totalmente sgombra (libera a perdita d’occhio, nessun camion o auto in vista) mentre quella centrale e quella di sinistra era affollatissime con auto che viaggiavano incolonnate sui 100 km/h con continue frenate … eh vabbé, tutti con patente inglese, e io a 130 a superarli a destra (superarli, non sorpassarli), ma va bene così, contenti loro … la fobia della corsia libera a destra … mah … Chiusa parentesi.

    Ritorno in topic per dire che non ho visto, tra tante macchine, nessuna auto elettrica. Nessuna ad eccezione di una unica Tesla (una Model 3) che procedeva sotto i 130 km/h (credo tra i 110 e i 115 km/h). Fuori c’era un grado centigrado di temperatura ma vedere quell’unica Tesla in autostrada mi ha fatto venire una stretta al cuore. E non perché io viaggiassi con i riscaldamenti a palla o perché c’erano Audi A6, A7 e Alfa Romeo Giulia che imperversavano a velocità “tedesche” sulle autostrade italiane. Piuttosto perché mi sono immaginato al posto di quel proprietario, “impossibilitato” a dare sfogo ai cavalli dell’auto, con le dita incrociate sperando che la prossima colonnina sia libera e funzionante per non provocare la morte sua e della sua famiglia per assideramento, mentre le basse temperature impattavano sulla sua autonomia autostradale. Una fotografia, quella del mio viaggio di ieri, che mi convince che anche adesso l’elettrico va bene come seconda auto: per i lunghi viaggi con tempi stretti non c’è partita, diesel o benzina oggi vincono.

    • 24 ore 1200 km di autostrada

      9 ore e 20 minuti , con panino incluso , per 1000 km ti bastano ?

      no perchè questi sono i tempi di percorrenza nei paesi attrezzati per le EV sulle autostrade
      del solito Norvegese fuso Bijorn

      https://docs.google.com/spreadsheets/d/1V6ucyFGKWuSQzvI8lMzvvWJHrBS82echMVJH37kwgjE/edit#gid=15442336

      9:20 con Model 3 LR
      10:45 con una più modesta ID3 62kWh
      11:15 con una più modesta ancora eC4

      il tempo di riferimento è stato fatto con una plug-in ,kia Ceed
      9:00 MA ; con tempo per il panino SCALATO (auto caricata solo prima della partenza ovviamente)..

      vedi tu se le infrastrutture non fanno la differenza
      poi se hai le chiappe in titanio e non hai bisogni fisiologici come terminator II
      è un altro discorso, puoi “sicuramente” guadagnare più di 20 minuti rispetto a una ev

      • Nello siamo perfettamente allineati e siamo allineati anche con la critica mossa da VaiElettrico. Il problema sono le ricariche fast. Chiaro che con una Kia EV6 che ricarica da 10% a 80% in 18 minuti e colonnine fast ci si fa. Il problema è che le colonnine veloci sono pochissime in Italia, soprattutto sulle reti autostradali. Con 3 punti di ricariche fast in autostrada è un massacro … Con una rete di colonnine in autostrada che caricano a 350 kw e auto con ricariche veloci è tutto un altro discorso, ma è questa la realtà oggi in Italia? No, e per questo ho incontrato solo una Model 3 su 1200 km

        • io confido negli Italiani
          all’inizio dell’era delle comunicazioni mobili
          eravamo agli ultimi posti nell’uso dei cellulari
          dopo un lustro o poco più, eravamo uno dei paesi con più sim card del pianeta ,

          una volta capiti i pregi e i benefici di una tecnologia
          e limato qualche difetto
          l’adozione sarà esponenziale

          bisognerebbe partire dalle fondamenta però ,
          parlare di colonnine di ricarica , senza parlare di rinnovabili e accumulo
          è poco serio secondo me
          è come voler fare il tetto prima di fare le fondamenta

          • Con la differenza che le fondamenta già ci sono, le colonnine ricaricano l’auto anche senza energia rinnovabile, al contrario voler andare di pari passo va a far morire completamente il mercato, la gente non adotta in massa le auto elettriche perché non ci sono colonnine e non ci sono colonnine perché le energie rinnovabili non son sufficienti a coprire il fabbisogno extra delle auto, così non se ne esce più, non è che Tim è Vodafone han aspettato che tutti gli italiani avessero un cellulare 4g per mettere la prima antenna 2g fuori da Roma e Milano, si chiamano investimenti di lungo periodo non per altro (oltre agli enormi incentivi alle installazioni che abbattono i costi notevolmente)
            Il discorso è giusto, servono rinnovabili, ma le auto elettriche anche se fossero adottate in massa rappresenterebbero comunque una frazione molto piccola del fabbisogno nazionale (che al 2017 si attestava a 333591 GW annui, non ho trovato dati più recenti) capisci bene che per sostituire tutti quei GW con rinnovabili (o meglio sostituire il restante 60% circa) di tempo cene vuole, soprattutto va considerato che il consumo di energia aumenta costantemente di un 2/3% medio annuo e vanno anche coperti con altre rinnovabili e che la maggior parte del eolico su terra è bloccato per rivolte paesaggistiche (mi chiedo se a suo tempo quando scavavano le terrazze sulle colline per coltivare cibo e vino qualcuno si è lamentato che il paesaggio era più brutto di prima, mentre adesso consideriamo quelle opere parte del paesaggio naturale)

            Le colonnine servono e ne servono tante, se da un lato non rappresenta un problema per il guidatore fare da 10 a 100% in 15 minuti, è invece un problema per tutte le auto dietro ad aspettare che finiscano, 2 prese di ricarica già ora che sono pochissime in un periodo di esodo vacanziero vuol dire che sono occupate h24, soprattutto se fai benzina appena finito te ne vai, mentre con la ricarica… Se ti manca 5 minuti per finire di mangiare o andare al cesso non è che esci a spostare, finisci il tuo e vai, e così la sosta di attesa con due auto davanti passa da un normale 10 minuti a mezz’ora più il tuo tempo di ricarica, cosa succederà quando come in Norvegia avremo una buona meta delle auto circolanti elettriche? Dieci auto davanti per ricaricare con due prese dopo aver già fatto magari 5 ore di coda in autostrada?stanno dimostrando di non essere previdenti ma installano per il business degli incentivi, mettendone 2 o 4 soltanto e nemmeno in tutti gli autogrill serve solo a poter dire che la tratta è coperta tutta ma è una coperta che se ti copri il naso scopri il sedere per quanto è corta

          • bha
            fare una pensilina fotovoltaia e installare una stazionaria INSIEME a una colonnina superfast in autostada
            la vedete così complicata ?

            mi sembra che una 350 kW costi intorno a 80.000 eur + IVA
            (fonte cobat)
            anche se costasse il doppio o il triplo ..
            per me ne varrebbe la pena
            dobbiamo installare rinnovabili , il più possibile
            quale migliore occasione dell’installazione delle colonnine in autostrada ?

            la logica e il costo/efficacia non fanno più parte del pensiero razionale di questo paese ?

          • Si ok sono d’accordo, ma pensi che mettere quattro pannelli sopra una pensilina delle dimensioni di due stalli, possa fare il pieno alle auto senza attingere? Vorrebbe dire installare 300kw per ogni colonnina, con le efficienze attuali è abbastanza improbabile, a mettere 3kw significa recuperare in una giornata solo la carica di una batteria da 30kw nella più rosea delle situazioni meteo, al massimo copre i consumi operativi, tenere accesa la colonnina per essere collegata e visibile alle app etc
            Oltretutto oramai la stragrande maggioranza delle pompe di benzina in autostrada han la pensilina già coperta di pannelli e quasi sempre l’energia in eccesso ceduta alla rete è poca roba, le pompe di benzina consumano abbastanza corrente, anni fa ho avuto dei clienti distributori ma su provinciale con le solite 4 pompe, 2 servite e 2 self, faceva di consumo poco più di 12kkw all’anno, che sono un inerzia rispetto alla corrente da erogare per le auto, è praticamente un consumo in kw annuo di 1 auto elettrica che fa 20/30k km all’anno (magari di più magari di meno no ho fatto calcoli ma siamo abbastanza vicini)
            Le batterie di accumulo sono un gran bel costo, se una colonnina ti costa 80k una batteria da 500kw ne costerà almeno 40 o 50 in più (oltre a doverle recuperare sul mercato che non è così semplice non siamo gli unici a installare colonnine nel mondo) più il costo di un impianto fotovoltaico adeguato..
            Se oggi tutte le colonnine autostradali dovessero essere fatte così, vuol dire raddoppiare il costo di ogni singola colonnina e le conseguenze sono due, o ne installano la metà o ti raddoppiano i costi per rientrare dell’investimento (che oggi è a perdere data lesigua presenza di elettriche su strada)
            Ora serve capillarità e soprattutto serve che le auto possano effettivamente ricaricare a 300 kw, perché ok le colonnine ma oggi le auto che han carica rapida sopra i 100 si contano sulle dita di una mano e altrettante dichiarate in uscita in un imprecisato futuro di uno o due anni.
            Le rinnovabili ci si arriva come già ci stiamo arrivando da anni, per step, nulla vieta di riempire le pensiline di pannelli, anzi sarà il futuro ma deve essere utile non un mero giochino d’immagine che poi è sostanzialmente non impattante, diversamente dalla benzina la corrente si trasporta senza problemi da un lato all’altro dell’Italia con una perdita paragonabile ai due litri che restano nel camion una volta svuotato nella cisterna, non deve essere lì per forza la produzione, le rinnovabili vanno messe con criterio (pensa a quante colonnine anche in autostrada sono vicine alla costruzione e metà giornata han l’ombra, per non parlare di quelle in città che se va bene han sole diretto 3h al giorno) in luoghi adatti a massimizzare la resa, oltre che poi non esiste solo il fotovoltaico, la stragrande maggioranza delle rinnovabili oggi in Italia è dato dallidro elettrico, solare ed eolico rappresentano una piccola parte ancora, poi ci sono i termovalorizzatori e biomasse, che sono nella categoria rinnovabili, di cui non ne abbiamo abbastanza per riciclare tutto il pattume prodotto e a emissioni sono comunque preferibili a una discarica a cielo aperto, c’è il geotermico che sfruttiamo relativamente poco ancora, anche se avendo un supervulcano sotto il sud Italia forse forse è meglio evitare di toccarlo prima di far danni apocalittici.
            Poi chiaro nel tempo andremo a ricoprire qualsiasi superficie possibile di pannelli e pale eoliche, dalle finestre alle tende e ad usare gli stabili (di nuova costruzione) come accumuli di energia senza ricorrere a batterie in quantità (che cmq produrre batterie e ancora una delle cose più inquinanti)

          • bha , facendo due conti della serva
            le stazioni di rifornimento in autostrada
            occupano mediamente 20000 mq sui due lati
            anche se solo 10000 mq fossero coperti con pannelli che rendono 250W picco mq
            sono 2500000 2,5 Megawatt di picco

            durante “l’esodo estivo” nelle ore centrali 10 auto, 5 per senso di marcia, potrebbero caricare contemporaneamente a 250 kWatt SOLO con il SOLE

            se poi ci aggiungiamo qualche km di campo fotovoltaico lungo i margini e un container tipo Tesla MegaPack da 3mWh ..

            vogliamo scommettere che l’energia prodotta dall’autostrada sarà maggiore di quella consumata dalle auto ?
            anche perché avere 10 auto a caricare ogni 50 km contemporaneamente , in tutti i giorni dell’anno ,
            quando la media dei km percorsi dai cittadini ,STA FINALMENTE SCENDENDO a livelli Europei
            grazie a internet

            my 2 cent di dati spero validi

          • Non entro nel merito dei conti che ahimè son di corsa per entrarci a fondo, ma… 20 km quadrati per due stazioni di rifornimento mi pare un po tanto, e anche un po poco se lo intendi come somma di tutti gli autogrill d’Italia, oltre che il solare non ti dà garanzia di continuità su cui fare calcoli certi di produzione,
            Sicuramente nel tempo come dici le autostrade produrranno più energia di quanto ci aspettiamo, arriverà cmq il momento in cui dovremo andare a recuperare più superfici possibili per installare la qualunque rinnovabile a basso costo, e le autostrade sono tanta tanta superficie sprecata
            Mi chiedo solo tra cento anni quando saremo ricoperti di pannelli come reagirà il clima con tutta quella energia che viene tolta come calore accumulato nel suolo e nei mari, probabilmente avremo stagioni un po’ diverse per via del minor calore rilasciato o accumulato, diremo tutti “ahh non ci sono più mezze stagioni” 😂

          • il conto è errato per i pannelli
            quelli commerciali , non vanno oltre i 200 W picco per metroquadro
            le supeperfici sono quelle e sono in metriquadri
            le ho misurate con googlemaps

            10000 mq X 200W = 2 mW picco di fotovoltaico

            quindi non saranno 10 maccchine che caricano a 250 kW
            ma 10 che caricano a 200 kW a Luglio
            o 10 che caricano a 66kW a Dicembre
            A Milano , di più mano mano che si va a sud ,una volta tanto
            Solo pannellando mezza superfice del distributore ,parcheggio, autogrill
            Ripeto ;
            che si possono aumentare FACILMENTE con qualche km di fotovoltaico , lungo le autostrade,tangenziali, ferrovie (che sono molti più km delle autostrade)

            riguardo alla sottrazione di calore , magari fosse ..
            è proprio quello che si vuole ottenere con la riduzione di CO2
            magari riusciamo a stare nei trattati in meno tempo
            magari riprende a piovere dove non lo fa più da troppo tempo

            se poi la pensa come Trump , che siccome a New York
            fa 3 giorni più freddo del normale
            e giustifica la negazione del global waning ..
            bhe eviterò di risponderle , sarebbe come parlare con un terrapiattista

            “io non faccio la guerra a chi è privo di munizioni”
            (non mi ricordo chi l’ha detto per non sostenere una discussione con persone troppo ignoranti)

            esempio di come intendo la copertura fotovoltaica di un’area di servizio

            parcheggio centro commerciale Commercity Roma
            https://www.google.com/maps/place/Commercity/@41.8012894,12.3329055,273a,35y,39.42t/data=!3m1!1e3!4m5!3m4!1s0x1325f6a60927b0f9:0xd65626091ff30859!8m2!3d41.806077!4d12.3372317

          • Non sto dicendo che sbagli, ma che mi pare un po tanto 20km quadrati per due autogrill , posso anche sbagliare ma se hai preso come riferimento la fiera di Roma come superficie è tanto tanto più di una area di sosta con autogrill e Benzinaio, qualcuno enorme c’è ma sono rarità lungo le autostrade, se parli di mettere un metro quadro lungo i margini autostradali ok li c’è altro che quei mq da coprire

            Il discorso calore/pannelli era più una battuta che altro, ma se dobbiamo ragionarci, noi dobbiamo eliminare la co2 che non è calore, la co2 fa aumentare il valore in atmosfera ma se andiamo a coprire buona parte delle superfici di pannelli quel raggio di energia va sul pannello anziché a terra, infatti agrivoltaico non lo puoi fare con qualsiasi pianta ma solo con quelle che richiedono una esposizione diretta minore, ma ma l’energia del sole allecosistema serve.
            La ragiono da un punto di vista fisico, siamo in un sistema chiuso che ha energia sotto varie forme, abbiamo spostato energia immagazzinata sottoterra nell’aria e peggiorato la situazione con effetto serra perché comunque quella solare arriva sempre, quando avremo risolto tutto questo riprendendo il carbonio per metterlo sottoterra o farci oggetti, comunque andremo a sottrarre enormi quantità di energia da sole e vento, energia che nel sistema perfetto della natura a qualcosa serve, il vento se perde energia trasporta cose meno lontano (penso a polline insetti etc), il sole serve a tante cose togliendo parte di quella energia per lo sviluppo umano è solo un modo diverso di spostare l’energia che già c’è e corriamo il rischio di essere miopi come lo siamo stato con il petrolio, non ho mai letto niente di niente anche come ragionamento riguardo a questo di cui parlo, non sono un fisico di professione ma un minimo lho studiata e la soluzione è semplice, o ce qualcosa che non mi viene in mente da considerare o comunque può essere che non sia la soluzione ideale, salvo usare i pannelli per illuminare le piante con lampade elettriche quando avremo efficienza mostruosamente più alte, anche per questo è importante lo sviluppo di altre forme che sia di fissione o fusione, una piccola quantità di materia crea energie incredibili e un domani quella materia potremo prenderla all’esterno del nostro pianeta per rendere di nuovo il nostro pianeta immune alla nostra presenza energivora

          • 20 km quadrati sono una cosa
            20 mila metri quadri è un’altra

            20000 mq sonon 0,02 km quadrati
            mi sa che rea distratto a geometria

            se poi parla del discorso dei campi fotovoltaici lineari
            del video Coreano che ho postato

            se usiamo i margini dell’autostrada 3 metri per 20 km
            fanno 3 x20000 metri
            60000 METRI Quadri
            x
            200 Watt a METRO quadro
            fanno
            ALRI 12 MegaWatt di picco di campo fototovoltaico
            da aggiungere a quello installato nell’area di sosta

            se ne faccia una ragione ..
            Bernabei responsabile degli impianti di generazione Enel , non è scemo quando dice che in italia si può raggiungere l’autosufficenza con le rinnovabili ..
            basta collaborare con i paesi vicini

          • Oddio spetta si hai ragione hahaha scusami oggi sto flippato 😅 ragionavo comunque in metri nella mia testa su un rettangolo di 1000×200 metri che mi sembra un po tanto per la maggior parte delle aree di sosta che vedo tra autostrade e tangenziali

          • sono troppi infatti
            tranne per gli Autogrill

            2 mega Watt li fai con 10000 metri quadri
            5000 mq per lato dell’autostrada
            e/o qualche km di fotovoltaico “lineare” ai margini dell’autostrada

            e poi, una superfice inclinata è maggiore di quella proiettata a terra
            io ne ho una 5×5 a terra che si traduce in 6×5 inclinata
            30 mq , 25 pannelli
            posso immaginare strutture coperte tipo
            quelle delle stazioni ferroviarie

            fosse per me , comincerei a radere al suolo qualche stazione di servizio obsoleta
            e ingaggiare qualche architetto che ha voglia di divertirsi ..
            per rifarle in chiave 100% elettrico e rinnovabili

            così ,giusto per vedere l’effetto che fa ,
            magari a metà strada tra Roma e Milano
            Firenze
            Arno Est avrà a occhio più di 15000 mq di parcheggio
            un bel esercizio per dei bravi architetti

            non chiamate “fuffas” però , le su minch.., pardon opere ,
            non riesco proprio a digerirle

      • 21 ore per 2.100 km da Hirtshals a Livorno questa estate, con traffico pesante, specialmente nella Germania settentrionale. Con una termica sarebbe stato difficile fare di meglio, a meno di non portarsi una bottiglia in macchina.

        • @Xardus: il parco circolante in Norvegia è stato sostituito per circa il 12%. Quando mai hai visto il 50% di EV in circolazione? Non spariamo numeri a caso…

          • Si ho sbagliato e non ho cercato prima di scrivere, era una cosa letta tempo fa ma mai verificata chiedo venia, il senso del discorso resta valido comunque per fortuna hehe

    • Preferisci viaggiare con la tua auto termica? Benissimo, non c’è alcun problema. Vuoi raccontare la tua esperienza di viaggio? Bene, è sempre utile leggere racconti di vita reale.

      Ma evita di scrivere su fatti che non conosci, perché diventi fastidioso. Probabilmente hai superato centinaia di auto termiche che andavano più piano di te, ma ti fa comodo concentrarti sull’unica auto elettrica da te notata. Il cui guidatore non aveva fretta, si stava godendo il viaggio o il panorama, in quel momento era impegnato in una telefonata e per prudenza aveva rallentato (come per esempio faccio sempre io, visto che devo distogliere parte dell’attenzione dalla strada, nonostante il vivavoce), o decine di altri motivi che non sai né tu né io.
      Quel che invece so è che in un anno, con una Tesla Model 3, ho percorso più di 25000 km, la maggioranza in autostrada, senza nessuna ansia da ricarica e viaggiando più comodo che con la mia precedente Audi, rispettando sempre i limiti di velocità (se ci sono i 130, viaggio a 130). La scorsa estate da metà mattinata a ora di cena ho percorso la tratta Taranto – Vicenza e non ho mai dovuto limitare la velocità per mancanza di energia.

      Per concludere, il fatto che tu voglia venire su una testata dedicata alla trazione elettrica e debba inventare racconti fantasiosi per denigrare un’auto elettrica, mi fa dubitare molto sulla tua soddisfazione per il tuo attuale modo di viaggiare.

  8. Chi sta mettendo i bastoni tra le…batterie? Sospetto che sia Autostrade, perfetto esempio di come le privatizzazioni possono essere nocive, perfino letali (ponte di Genova). La storia delle autorizzazioni mi farebbe anche ridere, che cazzarola di autorizzazioni servono per impiantare una stupida colonnina? Ci sono reperti archeologici da salvaguardare? E’ che siamo in Italia, e quindi non c’è niente da ridere. Piuttosto proporrei una cosa: siccome le autostrade mancano di un servizio per le EV che invece c’è per le ICE, dimezziamo il pedaggio per le EV. Mi sembra giustissimo.

    • >Piuttosto proporrei una cosa: siccome le autostrade mancano di un servizio per le EV che invece c’è per le ICE, dimezziamo il pedaggio per le EV. Mi sembra giustissimo.<

      Possiamo anche ipotizzare che le EV in autostrada ci vadano pure gratis, ma se continuano a non poter ricaricare con decente facilità (sia per quantità sia per "qualità", ormai le colonnine a 50 kw sono uno standard di fatto insufficiente) le EV in autostrada continueranno ad essere delle mosche bianche.

    • Ancora meglio potrebbe essere azzerato il pedaggio per le auto elettriche nelle tratte autostradali nelle quali non c’è una stazione di ricarica. Sarebbe un buon incentivo per velocizzarne l’installazione.

    • E mi rispondo da solo. Otterremmo così un duplice scopo: 1) stimoleremmo l’impianto di colonnine autostradali 2) stimoleremmo la vendita di EV.

      • L’articolo dice abbastanza chiaramente che le società concessionarie dei tratti autostradali se ne sono altamente fregate di leggi dello stato e di norme comunitarie. Senza peraltro ricevere penalizzazione alcuna. Quindi voi siete veramente convinti che l’eventuale spauracchio di non prendere il pedaggio da qualche migliaio (forse) di auto elettriche li faccia tremare di paura? Mettere le colonnine in autostrada, in questo preciso momento, non risponde a una scelta dettata da logiche di mercato ma da pura e semplice volontà politica. Quindi torno a ripetere: possiamo anche ipotizzare che le auto elettriche in autostrada ci vadano anche gratis, ma se ste benedette colonnine da 300 kw minimo negli autogrill non le mettono, le auto elettriche in autostrada continueranno ad essere delle mosche bianche.

        • Domanda semplice semplice: ma in forza di quale oscuro privilegio il concessionario può impedire al gestore delle pompe di benzina in autostrada, chiunque esso sia, di installare le proprie colonnine?
          Perché qui ce la prendiamo giustamente con il concessionario che non installa colonnine, ma no diciamo mai che non concede nemmenoai gestori di installarne (cosa a mio avviso ancora più grave!). O mi sono perso qualcosa?

  9. Secondo me
    le colonnine in autostrada DEVONO essere corredate di pensiline fotovoltaiche e batterie stazionare di accumulo
    se poi si abbinano anche campi fotovoltaici ai margini ;
    serebbe LA LOGICA APPLICATA ,
    un sistema integrato che aiuterà anche la rete elettrica italiana per combattere il rincaro delle tariffe elettriche, almeno di giorno ..
    il solito esempio Coreano

    • Leggevo domenica di un progetto già protipato e funzionante, per installare eolico su autostrade, gallerie, ferrovie etc, per sfruttare il movimento delle auto e caricare energia, abbinati a pannelli ovviamente, parlavano di 1kwh per pala, mettendone tante come sono i pannelli nel video che hai messo si va a creare una nuova fonte rinnovabile, che a dirla tutta sarebbe un recupero dell’energia dispersa dall’auto/camion o dal treno/metropolitana, più circolare e green di così si muore, oltre che comunque se c’è un po di aria naturale piglia anche quella che male non fa, su alcune autostrade c’è vento perenne

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