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A San Zenone (in A1) attive le ricariche da 300 kW

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La stazione di ricarica di Free to X a San Zenone, sulla A1 Milano-Bologna.

A San Zenone (A1 Milano-Bologna, direzione Sud) aperta la terza stazione di ricarica di Free to X, sull’Autosole dopo Modena Nord e Flaminia Est (Roma).

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Alessandro De Guglielmo e Stefano Catolino hanno diretto i lavori nella nuova stazione HPC  di Free to X a San Zenone, in A1.

A San Zenone colonnine da 300 kW per quattro auto

La notizia è stata data dalla società di Autostrade per l’Italia su Linkedin. Si tratta di quattro stalli “passanti”, non relegati in aree secondarie della stazione di servizio. Le colonnine permettono di ricaricare contemporaneamente quattro veicoli in HPC, ossia con potenza di picco di 300kW.  La stazione è provvista di connettori DC nel doppio standard CCS e CHAdeMO, oltre ad uno stallo a 64kW in AC con connettore CHAdeMO e Type 2. Ed è possibile accedervi con tessere o card di tutti i principali operatori. I lavori sono stati piuttosto rapidi, un paio di mesi, sotto la direzione di Alessandro De Guglielmo e del capo della e-mobility di Free to X, Stefano Catolino. “La rete di ricarica in autostrada cresce!“, esulta Free to X. Ma ci sarà da correre se la società di ASPI vuole centrare il traguardo delle 100 stazioni HPC installate entro il 2023, di fatto poco più di due anni da oggi.

E Ionity pensa a crescere con le “oasi” di ricarica

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Il rendering di un’oasi di ricarica, le future stazioni di Ionity. (Fonte: Ionity AG).

Grandi progetti maturano anche in casa Ionity, grazie all’ingresso del nuovo socio, BlackRock’s Global Renewable Power, e a 700 milioni di nuovo capitale. Il numero dei punti di ricarica ad alta potenza in tutta Europa verrà più che quadruplicato a circa 7 mila entro il 2025, Italia compresa. La novità più interessante riguarda il fatto che Ionity pianifica di acquisire di volta in volta proprietà tutte sue. E, a seconda della posizione, di costruire e gestire le proprie stazioni di servizio. Portando l’esperienza dei clienti (dei marchi tedeschi più Hyundai-Kia) a un livello “premium” grazie al concept dell’oasi. “Il nostro concept di “oasi” mostra come sarà il futuro dell’esperienza di ricarica. Che si tratti di stazioni al coperto o nei parcheggi che costeggiano i bar, i ristoranti e i negozi, vogliamo offrire un’esperienza di ricarica più conveniente e comoda“, spiega Marcus Groll, COO di IONITY.


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3 COMMENTI

  1. Bene dai, un paio di punti nuovi all’anno e verso il 3000 avremo risolto il problema. (lo dico un po’ per scherzare e un po’ con dispiacere, anche se resta sempre valido il caro “pùtost che niènt l’é mej pùtost”). Speriamo che le cose prendano un’accelerata però.

    Perdonatemi uno sfogo non attinente e di cui nessun presente è colpevole.
    Ma non può essere tutto “un’esperienza”. Basta, non se ne può più di sti mezzucci retorici per cercare di “imbellettare” una normalissima operazione di routine.
    E se rifacessero i bagni dell’autogrill cosa sarebbe? “un’esperienza di minzione”? Stucchevole.
    Scusatemi, ma non se ne può più, qualcuno glielo faccia presente agli uffici stampa. Non ci stanno vendendo lo Spirito Santo, è solo questione (in questo caso) di ricaricare una pila. Per di più pagando non poco.

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