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Retrofit: l’officina può installare un kit elettrico?

retrofit kenia

Operai al lavoro con il retrofit nel centro di Nairobi

Sul retrofit (la conversione in elettrico dei motori termici) abbiamo la nuova legge (DM 26 luglio 2022, n. 141), abbiamo l’incentivo (in teoria, perchè manca il sistema operativo dove fare domanda), abbiamo i costruttori accreditati al ministero. L’installazione? Ci pensa l’officina. Ma tutte possono farlo? Ce lo chiede Carlo. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it.

“Siamo un’officina: I requisiti per poter installare un kit?

Sono un consulente tecnico di un’autofficina di Roma già da più di 50 anni nel settore dell’autoriparazione ed assistenza di veicoli con motore a c.i. Questa azienda vorrebbe riconvertire la propria attività nel settore delle trasformazioni o riqualificazioni elettriche secondo la nuova norma che regola il retrofit,  vi chiedo  quali sono i primi adempimenti che tale attività è tenuta a compiere“.

La conversione in elettrico di una Mini

Questa la prima domanda di Carlo che chiede anche: “Credo che il DM metta un po’ più di chiarezza pur se non è ben chiara la procedura per diventare “installatore” (Art.2 comma h), ovvero, è sufficiente instaurare accordi con il “costruttore” ed entrare a far parte della rete di officine di assistenza del costruttore stesso (Art.6 comma 1) avendo i requisiti e le esperienze richieste e personale specializzato e formato (corso di meccatronica e rischio elettrico) oppure esiste un albo o una rete di imprese a cui appartenere previo esame valutativo, secondo quanto da voi scritto tempo fa ed in cui si richiedono anche ricerca e sviluppo, progettazione, ingegneria, disegno tecnico, allestimento, restauro veicoli che l’officina potrebbe già possedere”.

Infine: “Ma soprattutto, si parla della abilitazione di una sola officina per provincia, ciò a mio modesto avviso, crea poca chiarezza“.

Come si diventa installatori?

Il vecchio Maggiolino Volkswagen è uno dei vecchi modelli più trasformati in elettrico.

Risposta (Gian Basilio Nieddu): Iniziamo dalla prima domanda ovvero come si diventa installatori? Si tratta di un rapporto  tra costruttore (il produttore del kit) e l’officina  che a termine di legge è l’installatore del nuovo sistema di propulsione.   Più che un albo, ogni costruttore si crea una sua rete di officine, anche perchè come recita la legge: “Il costruttore del sistema di riqualificazione elettrica è responsabile, in qualità di produttore, delle procedure di recupero e trattamento del pacco batterie esauste“. Insomma il rapporto non si limita alla vendita del kit. Come ha detto a Vaielettrico Gaetano La Legname, amministratore delegato di Mobility r-Evolution: “Con il nuovo decreto si è specificata meglio quella parte dove oltre l’obbligo della costituzione della rete si prevede anche l’obbligo della formazione degli operatori delle officine“.  Sono essenziali le certificazioni su “Meccatronica e il corso sul rischio elettrico (PES, PAV e PEI)”.  Questi i requisiti di base.

Mobility r-Evolution poi punta a formare gli installatori su: “Ricerca e sviluppo, progettazione, ingegneria, disegno tecnico  e allestimento restauro veicoli”.  Per quanto riguarda l’ambito territoriale non c’è una regola, si tratta di una scelta commerciale e strategica di ciascun costruttore anche perchè oggi il mercato deve fondamentalmente ancora nascere per colpa di uno scarso interesse dello Stato verso questa filiera come dimostrano i soldi non spesi con gli incentivi retrofit (sono 3500 euro). Quindi Carlo non si preoccupi sul dato relativo all’ ambito territoriale.

Una rete di assistenza che risponde al costruttore

Un particolate della Vespa convertita in elettrico da Pinasco

Come si legge nel nuovo decreto : “Ogni sistema di riqualificazione elettrica é installato dal costruttore attraverso la propria rete di officine di assistenza, ovvero da un installatore“.

La rete la crea il costruttore come ci hanno ripetuto da Pinasco, un mito della motoristica italiana, nella presentazione del kit per la Vespa: “Noi non venderemo il kit  ai proprietari  della moto – prima deve essere omologato e ci vuole del tempo visto che la legge è entrata in vigore il 1 ottobre 2022 – ma solo alle officine che collaboreranno con noi e che dobbiamo formare per spiegare il funzionamento del kit“. Le officine possono fare riferimento ai costruttori per entrare nelle diverse reti che si verranno a costituire.  Ci stanno lavorando anche a Sonolettrica.

Scarica il decreto Retrofit 

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