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Quanto mi costa la Peugeot e-208

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La Peugeot e-208 di Nicolò, un lettore veneto che condivide qui sue prime esperienze.

Quanto mi costa la Peugeot e-208. Nicolò, un giovane lettore veneto, fa i conto dopo i primi 9 mesi e 6.700 km: “Non date retta a quel che si legge, conviene…”

quanto mi costa la Peugeot                  di Nicolò Framarin

“Sono un 30enne della provincia di Vicenza, neofita dell’auto elettrica. Lo scorso anno ho deciso di cambiare auto. E, dopo una vita passata a guidare auto a benzina (prima una Citroen C3 e poi una Panda), ho iniziato a prendere in considerazione anche le auto elettriche. Ho così approfondito la questione sul web, in particolare attraverso siti come vaielettrico.it che leggo frequentemente e video su YouTube. E attraverso i noti periodici cartacei del settore. Alla fine ho individuato tra una rosa di possibilità l’auto che più si avvicina alle mie esigenze e possibilità economiche: la Peugeot e-208 GT. Mi sono fiondato dal concessionario (più o meno in questo periodo) e ho prenotato la mia auto.

Quanto mi costa la PeugeotQuanto mi costa la Peugeot…/ “Si legge di tutto, ma la verità…”

Dopo tempi di attesa onesti (tre mesi), la mia e-208 GT è giunta in concessionaria a metà ottobre. Ho ritirato l’auto ed iniziato a prendere dimestichezza con questo nuovo tipo di motore. All’inizio confrontarsi con cavi e prese è abbastanza spiazzante e la gestione della batteria porta a ripensare la propria scelta: “Avrò fatto bene ad affidarmi a questa diavoleria?!”. Ma tempo un paio di settimane non ho più avuto dubbi che fosse l’auto giusta per me. Leggo spesso articoli allarmistici sulla pericolosità intrinseca dell’auto elettrica (assurdo!). Oppure opinionisti di dubbia fama secondo cui a consuntivo produrre e mantenere un’elettrica impatta sull’ambiente tanto quanto una termica. Probabile, non sono del settore. Gli articoli che più mi interessano però sono le interviste a possessori di auto elettriche che si pentono della scelta (più che legittimo). Confronto ciò che leggo con la mia esperienza e non posso che trovarmi in disaccordo. L’elettrica è comoda, silenziosa e fluida (non c’è viaggio in cui i passeggeri non si addormentino, lasciandomi solo a sorbirmi ore di strada). E ha costi di gestione ridotti, come vedremo. 

quanto mi costa la PeugeotSotto gli Appennini non è facile trovare colonnine…

Prima del conteggio delle spese sostenute (e dei risparmi goduti), premetto che in questi primi 9 mesi di possesso della mia e-208 GT non ho fatto molti km (appena 6.700). Questo principalmente perché ho atteso l’estate per iniziare a mettere il naso fuori Regione, tentando viaggi più lunghi e articolati. Purtroppo, non è andato sempre tutto per il meglio, specie una volta varcati gli Appennini. La rete di colonnine non è ancora capillare e si deve fare ancora molta strada per poter dire che sia stata messa a punto. In ogni caso, nelle zone da me maggiormente frequentate ho individuato le colonnine migliori (cioè le più economiche, le meno affollate, quelle riparate dal sole o dalle intemperie, ecc.). E ad oggi riesco a programmare i viaggi di settimana in settimana senza particolari problemi. In caso andasse proprio tutto male (le colonnine sono occupate oppure guaste), ho sempre i pannelli fotovoltaici di casa che posso sfruttare.

Quanto mi costa la PeugeotSu 6.700 km  risparmiati €475 sulla versione benzina, più bollo…

Veniamo al conteggio del risparmio fin qui goduto. Innanzitutto, il bollo auto che in Veneto non si paga per i primi 5 anni e al 50% dal sesto anno in poi. Quindi sono circa 250 euro risparmiati. In secondo luogo, il costo dell’energia utilizzata a confronto con il costo che avrei sostenuto in benzina. Ho dedicato un po’ di tempo alla ricerca delle colonnine più economiche, in particolare delle gratuite messe a disposizioni da Comuni ed esercizi commerciali, come i supermercati). Sono riuscito a prelevare dalla rete di casa solo 335 kWh di energia. Costo totale stimato: 73 euro (utilizzando i prezzi dell’energia elettrica alla data di acquisto, essendo poi calati il costo effettivo è inferiore). A questi, si aggiungono i costi alla colonnina: 191 euro, come da fatture. In totale 265 euro di costo dell’energia. Ipotizzando che avessi preso l’equivalente termico della mia auto e che mi fossi recato sempre allo stesso distributore, avrei dovuto acquistare 400 lt di benzina: costo complessivo di 740 euro. Ho utilizzato per il calcolo i prezzi di giorno in giorno esposti dal distributore vicino a casa. Risparmio totale, quindi: 475 euro.

Quanto mi costa la Peugeot… / Coi parcheggi gratuiti spesi in meno 1.355 euro

Infine, il risparmio dovuto agli abbonamenti gratuiti per il parcheggio dell’auto nei parking a sbarra del centro storico di Vicenza, dove mi reco per lavoro. Se avessi acquistato l’equivalente termico della mia auto, avrei speso 70 euro al mese di abbonamento, che in nove mesi significano 630 euro di risparmi. In totale, in appena nove mesi ho risparmiato la bellezza di 1.355 euro (senza considerare altri fattori più difficilmente stimabili, come il costo dell’assicurazione). Chiedo a chi è più avvezzo di me a effettuare questo tipo di confronti di verificare la correttezza dei miei calcoli, onde evitare di diffondere notizie false. Dall’acquisto della mia Peugeot e-208 GT ho avuto solo benefici, a fronte di un breve periodo di adattamento a questo nuovo modo di gestire la propria auto. Mi permetto quindi di consigliare a chiunque si stia approcciando all’elettrico di farlo senza paure e pregiudizi. Ma di scegliere il proprio acquisto esclusivamente in base alle proprie esigenze (e possibilità economiche, chiaramente).

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59 COMMENTI

  1. Complimenti per la scelta e per il resoconto. Sono un appassionato di peugeot e mi piace molto qsta auto. La considero la migliore nel suo segmento. In famiglia abbiamo due peugeot elettriche, una ION e una 106, ovviamente più obsolete rispetto alla e208. che Cmq sarà la nostra prossima auto qd verrà il momento. di scegliere.

      • Senza il prezzo reale di acquisto scorporato dai sussidi ogni valutazione economica risulta altamente incompleta.
        La redazione dovrebbe revisionare e chiedere di completare con tutti i dati mancanti…se ha interesse a dare una informazione cristallina

        • La redazione non si permette di integrare né modificare, i racconti dei lettori devono restare tali e quali all’origine, se non che testimonianze sono?

          • In questo caso testimonianze altamente manchevoli, e mi perdoni…una verifica almeno dei fondamentali credo la dobbiate fare, ne va della vostra reputazione credo

          • Sig Carlo, sono andato sul sito e fatto due conti facili in base alle infpornazioni fornite, come poteva farli anche lei

            la 208-e GT rispetto alla versione termica equivalente (il benzina di punta), potrebbe essere stata pagata circa 6.000 euro in più, oppure qualcosa meno se ha ottenuto uno sconto personale aggiuntivo a cui accennava oltre a quello per il finanziamento

            Contando che al momento sta risparmiando 1650e all’anno (il parcheggio lo ho contato per 11 mesi, 1 mese è di ferie), è un caso in cui c’è anche una certa convenienza economica, entro 4 anni è già in attivo e continuerà a risparmiare parecchio ogni anno

            Onestamente se avessi sbagliato leggermente e non fossero esattamente 6000e, non è cosi importante l’euro esatto, anche perchè al primo tagliando (cambio olio) e al secondo (cinghia distribuzione) già entrano altri risparmi

            E poi ci sono alcuni vantaggi difficili da “conteggiare”, la versione elettrica risulta più confortefole/piacevole, specie in città, come se fosse una auto di segmento superiore rispetto all’equivalente termica, questo nella mia opinione personale

          • Grazie sig. R.S., il punto rimane, si fanno calcoli mirabolanti e si omette il “piccolo” dettaglio del costo di acquisto e dei sussidi statali. Mi chiedo il perché

  2. Ringrazio lo staff di vaielettrico.it per aver pubblicato il mio resoconto.
    E ringrazio quanti tra voi sono intervenuti nei (ad ora 38) commenti per affinare i miei calcoli. Specifico che, come scritto nell’articolo, ho valutato la corrente prelevata dalla rete di casa al costo che essa aveva al 31 ottobre 2022 (quindi sui 35 cent/kWh), andando così a sovrastimare questa voce di costo. Ad oggi non mi è possibile fare previsioni sui costi di manutenzione dell’autovettura, ma già solo il fatto che la componentistica interna dell’auto è molto più semplice mi verrebbe da dire che anche i costi di manutenzione (in officina per capirsi) siano inferiori (quanto ad oggi ripeto non lo so).
    Aggiungo che, all’atto di acquisto, mi era stato fatto anche il preventivo per la stessa auto in versione termica (la più prestazionale) e, considerati i 3.000 di bonus statale (io non rottamavo un’auto e quindi non ho potuto beneficiare dell’ulteriore bonus di 2.000 euro), lo sconto praticato dal venditore e l’aggiuntivo sconto per l’acquisto con finanziamento, la differenza tra la mia bev e la sua omologa termica non è drammatica.

  3. I calcoli sono ragionevoli, scelta fatta legata all’uso specifico avendo fotovoltaico a casa ed usufruendo di parcheggio gratuito per il lavoro. Da capire il costo totale, considerando anche acquisto e deprezzamento, che possono fare la differenza.

    In assenza pero’ dei requisiti iniziali citati, le cose possono essere molto diverse.
    PS. il fotovoltaico, quando presente, viene sempre dato a costo zero. Di base dovrebbe essere considerato nei costi per avere un quadro completo a mio parere.

    • Il mio impianto costò circa 14000€; 7 anni fa.
      Considerato che il 50% lo recupero in dichiarazione dei redditi, il costo vivo è di 7000€.
      La metà della produzione, circa, va al servizio della casa, quindi sono 3500€.
      Considerando la vita utile di 30 anni, fanno 3500€/30= 117€/anno.
      La produzione è di 8000kWh/anno, quindi 117/4000= 0,03€/kWh.
      Direi che si tratta di poco.

    • Rileggendo. mi sembra che il fotovoltaico citato, nell’analisi non è stato usato:

      – Nicolò mi pare per l’auto ha calcolato il costo del kwh prelevati dal contattore (tolti i costi fissi della bolletta, che avrebbe comunque pagato per avere il contatore della casa) pari a 73e

      – ha usato colonnine nella sua zona, anzi pare essere la parte più consistente del costo delle ricariche, sia in kwh che in euro, pari a 265e

      – mostra che bollo e soprattutto parcheggio libero in centro, per lavoro (ma anche per chi avesse necessità famiiari) possono già essere semplificazione della vita e voci consitenti di risparmio, superano e si aggiungono al risparmio in carburante

      – consumi che in uso urbano calano, mentre con il termico in cttà aumentano, in urbano il divario aumenta rispetto ai conti normalmente tarati sull’uso misto

      – non ha conteggiato, essendo l’auto nuova, il vantaggio che realisticamente avrà tra qualche anno rispetto ad un auto termica nei costi di officina

      le auto termochi all’aumentaredi km iniziano progressivamente a costare sempre di più in costi di officina, tagliandi ma anche guasti non preventivati, lievi o gravi, in un certo senso si super-svalutano,

      soprattuto le auto termiche recenti con motore/volano/cambi più complessi sono praticamente un’esca che troppo di frequente porta negli anni a spese di officina per tasche profonde;
      e sono coperte da un garanzia piuttosto corta e non completa

      es: 1000-2000e fare una distribuzione con tagliando, 2000e cambiare un volano bimassa usurato, 3000e danni alla pompa carburante per impurita nel disel, avviamento., alternatore, sostituzione freni, marmitta, etc, poi lista lunga se aggiungiamo altri possiibili guasti, turbina usurata, collettori apirazione da pulire, variatori di fase, etc; su una termica taglia media io metto in conto 10.000e di officina (meno solo se termica utiliataria e auto non troppo recente, ancora molto rozza/semplificata diciamo)

      Da sempre chi può permetterselo, le termiche le cambia semi-nuove prima che scada la garanzia o inizino gli acciacchi, o le noleggia a lungo termine per pochi anni, per non incorrere in questo tipo di rischio di spese e seccature

      Insomma anche solo parlando di pura convenienza economica (senza metterci confort e altri aspetti) valuterei caso per caso, esigenze personali e modello/taglia dell’auto

    • Come scritto nell’articolo, l’energia prelevata dalla rete l’ho valutata al costo praticato dal mio fornitore a ottobre 2022, quindi ho fatto finta di neanche averli i pannelli fotovoltaici.

      • Domanda: l’impianto è senza accumulo quindi la vettura può essere caricata solo durante il giorno e quando la produzione è sufficiente, corretto?

        • L’impianto ha l’accumulo.
          In ogni caso non è importante, dal momento che nei miei calcoli ho ipotizzato di aver acquistato (ai prezzi di ottobre 2022) dal gestore tutta l’energia utilizzata per l’auto.

  4. Bravo Nicolò e grazie per il tuo contributo.

    Siamo in tanti ad essere soddisfatti delle proprie bev e dalle quali non torneremo indietro ⚡👍

  5. Una domanda: qualcuno ha già un’idea di quanto possa essere frequente la sostituzione del pacco batterie a seguito di incidenti?

    • Ma che domanda è?
      Come se fossero due cose collegate.
      Come se per ogni incidente si dovesse sostituire il pacco batterie.
      Esattamente come se in una termica, per ogni incidente si dovesse sostituire tutto il motore e tutti i circuiti ad esso collegato.

    • Personalmente mi domando se chi guida un’auto ponga la giusta attenzione, visto che se lo facesse di incidenti tali da portare alla sostituzione di un pezzo importante ce ne sarebbero pochi.
      Aggiungo che con tutti gli ADAS OBBLIGATORI arriveremo ad un’ulteriore riduzione.
      Quindi come ha scritto il lettore prima di me, che domanda è?
      Attenzione alla guida, rispetto del codice della strada e quest’eventualità sarà molta remota.
      Poi se capita basta assicurarsi come per le termiche.

    • la batteria sta al cento della scocca, per danneggiarla devi avere un urto laterale ababstanza darmmatico (ci sono 2 spanne di spessore prima di arrivare alla batteria, tra spessore portiera e rinforzi sottoporta del pianale) oppure un urto drammatiaco frontale,

      capisci da te che sono casi limite e in cui:

      – l’auto è probabilmente non riparabile comunque, termica o l’elettrica, coni costi di manodopera e ricambi attuali le scocche gravemente piegate (sno alla sezione centrale) non si recuperano più; inoltre è un problema che riguarda le assicurazioni

      – in questi casi di incidenti severi la priorità è uscire dall’auto senza danni alla persona, e in questo la versione elettrica è migliore, ha più zona di assorbimento d’urto al frontale, non avendo il blocco motore e accessori a sbalzo a sottrarre 2-3 spanne di spazio incomprimibile; inoltre è praticamente impossibile da ribaltare; IMHO ha dei vantaggi consistenti come sicurezza

      Piuttosto, rimaniamo ai casi ordinari invede di gufare, sempre agli altri, gli incidenti:
      la manutenzione ordinaria e straordinaria che probabilmente la versione elettrica risparmierà in 10 anni, potrebbe superare i 10.000e

      • Sono assolutamente d’accordo, la sicurezza è la parte che più mi fa desiderare una BEV.
        Quello che mi preoccupa e mi sta frenando al momento, è l’aspetto economico nel caso di un urto accidentale sotto il pacco batteria (strade bianche, passaggi a livello…)

        • Se ti preoccupa questo, opta per una vettura più alta rispetto alle berline. Tipo una Jeep Avenger, o una Peugeot e-2008, oppure una Citroen e-C4 sono tutte più alte e quindi con meno rischio sui dossi sterrato ecc.

        • Ad oggi credo che non basta più una ammaccatura sul fondo (e ancora meno una sdrusciata), ci vuole un discreta botta, o presa nel punto peggiore, per fare danni

          i moduli all’interno sono sollevati rispetto al fondo, c’è una spaziatura vuota all’interno di 2-3 centimetri per assorbire qualche deformazione da impatto dell’involucro esterno, a sua volta rinforzato;

          al solito Tesla per prima, fece quete modifiche già nel 2014, in precedenza una o più sue Model S avevano avuto guasti in incidenti in cui il fondo aveva impattato su ostacoli

          però capisco cosa dici, specie se vuoi fare strade bianche, una botta oggi, una domani, vai a sapere quanto è il rischio di far danni

          Anche io come Narco ti direi di tenere d’occhio i prezzi dei crossover (un po più alti) se ti piacciono

          Avenger ad es. ha una buona luce da terra di 18cm e un antipattinamento delle singole ruote, per dargli un po’di agilità/motricità sugli sterrati

          Oppure ci sono kit di molle o spessori da sterrati per alzare 3 o 5 cm la propria elettrica preferita, perdi qualcosa in aerodinamica ma il baricentro resta ancora basso

          Se cerchi sul tubo “Model 3 off-road” o “Tesla lifted” ci sono video in cui le vetture con ruotetasselate le fanno spanciare e sdrusciare allegramente sugli ostacoli, anche se probabile sono persone facoltose che non hanno preoccupazioni se dovessero danneggiarle

    • Spiace notare come si diano risposte non basate sui fatti. Ho scritto di questo dubbio perchè ho letto di un incidente neanche troppo grave occorso ad un SUV Mercedes Plug-in. Non sono un esperto di batterie, ma il proprietario scriveva che a causa dell’urto era scattato un interruttore di sicurezza che aveva reso inutilizzabile l’intero pacco batterie, rendendo un incubo il ripristino del mezzo a causa proprio del suo costo. Ora, se avete riscontri reali sono dispostissimo a leggerli, ma scrivere cose del tipo “Ora con la guida assistita si faranno meno incidenti” credo non sia pertinente con la mia domanda. Grazie.

      • Il problema è che “ho letto” è vago.
        Così come è vago “un interruttore di sicurezza” e “un incubo il ripristino del mezzo”.
        Senza dettagli sui fatti e sulle soluzioni cosa possiamo dire all’interno dei commenti di un articolo?
        Praticamente nulla.

      • L’ultimo incidente che ho fatto risale a una decina di anni fa, un piccolo tamponamento, non è nemmeno scoppiato l’airbag (e forse è una fortuna visto che probabilmente era uno di quelli giapponesi che VW dovrebbe sostituire e hanno causato 30 morti), praticamente paraurti, cofano leggermente piegato, radiatore bucato, i fari erano salvi, si sono rotti solo i supporti, ma me li hanno saldati: totale oltre 4000€ di fattura.
        Per arrivare al pianale (dove ora.mettone le batterie alle auto elettriche, giusto per arrivare al paragone) avrei dovuto rompere anche motore, cambio, semiasse e naturalmente il telaio…
        Davvero vogliamo fare questi calcoli?

      • Quindi gli altri devono fornire resoconti reali, mentre ti riporti un “ho sentito, ho letto, mi han riferito”?
        Ah, beh, astuto.

      • Forse non si percepisce il fatto che le auto ibride (anche le plug-in) sono delle termiche con l’aggiunta di una parte elettrica e, nella maggior parte dei casi, risultano essere più costose nella gestione e più inquinanti rispetto alle tecnologie originarie (ICE o EV).
        Le auto totalmente elettriche sono progettate in maniera diversa dalle ibride, sia perché hanno motori più potenti e batterie più capienti, e soprattutto nessun serbatoio e neppure un altro motore termico. Le batterie sono PROTETTE e, come spiegato sopra, se si pensa di cambiarle totalmente in seguito ad un incidente è molto probabile che il resto dell’auto è da ricostruire e quindi è evidente che sarà assolutamente anti-economico.
        Ribadisco, elettrica non è ibrida, piantiamola di fare confusione, grazie!

    • Comunque, per rispondere alla domanda.
      Seguo diversi forum di utilizzatori di auto elettriche e non ho mai sentito parlare di batterie non funzionanati causa incidente.
      Posso citarti invece diversi casi di auto elettriche da buttare causa incidente con la batteria perfettamente funzionante e in vendita.

      Ciao

        • Gentile Direttore, mi rivolgo a Lei. La notizia che ho riportato si riferiva ad una GLE 500 ed è stata pubblicata su un mensile che lei ben conosce su numero di Marzo 2020 a pagina 54. Le risulta che le cose stiano così? E’ un problema che nel frattempo è stato risolto? La ringrazio.

          • Bisogna distinguere auto per auto, e non sono così informato

            ci sono interruttori manuali in evidenza nel vano motore nella zona vicino alla base del parabrezza (come in questo modello), e/o interruttori automatici esterni alla batterie, interruttori interni alla batteria che scattano più o meno in caso di scoppio degli airbag, altri che scattano per accelerazioni ancora maggiori del solo scoppio degli airbag (cioè per urti molto gravi, auto strutturamente compromessa );

            inoltre alcune batteria hanno uno sportello a tenyta ma sbullonabile di acceso sotto ai sedili posteriori, nel caso mi aspetto che l’ìntrerruttore sia raggiungibile, altre no, penso per evitare i rischi del “faidate”

            il caso peggiore è ripristino di interruttori di tipo piroelettrici (fusibili con microcariche esplosive, non reversibili, vanno sostituiti) e posizionati all’interno di batteria con coperchio senza accessi;

            al fermo auto di settimane per i lavori di carrozzeria, si vanno ad aggiungere 1-2 giorni di lavoro in centro autorizzato in caso di interrutore interno che si è attivato, viene scesa e aperta batteria, anche per verifica generale ai fini della garanzia, BMw e Mercedes, ho letto nelle stesse pagine dei forum e articoli del 2020 a cui penso ti riferivi, rientrano in questa scelta tecnica

            Comunque secondo me è un ragionamento ingannevole

            citare incidenti e tipologie di guasti non ordinari,
            tra l’altro magari coperti da garanzia o assicurazione

            trascurando di visualizzare fattori non ordinari legati a incidenti e guasti con l’auto termica

            per le termiche ci sono decine di guasti banali, anche senza incidenti, un rifornimento con carburante inquinato da cloro o acqua che ti distrugge la pompa e gli iniettori, banali difetti al sistema di lubrificazione, catene/cinghie difettose che saltano, valvole che si piantano, turbo che fumano olio, guarnizioni testate, etc.

            sono molti tipi di guasto, alcuni non coperti da garanzia, che poi su auto la garanza è anche poco estesa, e ognuno può costare da 2000 a 5000e in riparazione; e alcuni di questi eventi si verificano con una certa frequenza non così rara, già a 50.000km, ma è se tieni l’auto termica per abbastanza anni, se cerchi di farla arrivare a 200.000km, ne puoi avere più di uno di questi imprevisti, si salvano forse le superutilitarie di qualche anno fa con un motore meno complesso

            aggiungi a questii imprevisti la manutenzione ordinaria per il motore e con una termica di taglia media (segmento C-D) parti già con uno svantaggio medio di 10.000e in spese ordinarie e non di officina, IMHO

          • IMHO nella realtà non sembra frequente

            quello che tu assumi, immagino per difiidenza, sia/fosse “problema” generalizzato, disinnesto automatico alimentazione in caso di urto “comune”, non troppo grave, non è la norma

            due video a caso tra molti, di auto semidistrutte che vengon spostate sgidandole sulle loro ruote, l’alimentazione è ancora inserita:

            http://www.youtube.com/watch?v=zU6l3KbGhGU
            http://www.youtube.com/watch?v=_puCQtKliiU

            in generale non basta un urto “solo” medio, con già scoppio aribag, ma non catastrofico, a provocare il disinnestesto dell’alimentazione dalla batteria e magari in modi difficili da ripristinare

            se fosse cosi non sarebbe di buon senso, specie su auto non di lusso,
            e avremmo internet piena di discussioni al riguardo, oltre che progettiti stranamente imbranati

            invece, al contario, trovi in abbondanza video di auto semiditrutte con seri danni di carrozzeria da urti violenti ed economicamente insostenibili, che le assicurazioni dichiarano “total loss” risarcendo l’auto per intero invece di aggiustarla, e che vengono comprate a poco da privati che con pazienza le aggiustano in garage ricostruendo la carrozzeria e le parti danneggiate, in america è praticamente un “genere” su yotube

            auto danneggiate pesantemente, che si muovono ancora sulle sue ruote, non solo la batteria non si è disinserita, ma da verifica con la diagnostica risulta in perfetta efficenza, la verificano e poi inziano a riparare l’auto

            ==========
            Approfitto per scrivere megiio quanto scrivevo sopra

            A) l’automatismo che hanno tutte le auto è il disinnesto della batteria in caso di dispersioni anomale di corrente

            è come il salvavità di casa, ad azione in pochi millisecondi, se il pacco batteria viene fisicamente aperto nell’urto o un cavo tranciato in un urto decisamente catastrofico e si rileva una dispersione; li sono casi estremi, c’è poca macchina da recuperare e l’importante è che le persone escano senza danni dall’urto

            questo meccanismo è standard, è il più importante e conosciuto,
            rele reversibili o fusibili micro-esplosivi

            B) a questo si aggiunge un disinnesto reversible manuale nel vano motore, indicato da fascette colorate evidenti e appositi adesivi

            C) invece il disinnesto in base al parametro “accelerometro”, se ne trova tracce nei forum, è meno noto

            probabilmente è gestito in modo diverso da ogni costruttore, ammesso ma non certo che sia sempre presente e/o complicato da ripristinare come nel caso da te citato

            nel caso di quella mercedes del 2020 forse ha (aveva?) una taratura troppo sensibile, che magari lo attivava più o meno insieme agli airbag,
            e l’officina magari non era ben informata sulla procedura di ripristino,
            va da se soluzione non felice, errore di progettazione, oppure politica di mercedes (magari preferivano aggiungere 1-2 giorno di lavoro e ispezionare la batteria, fattibile solo in un loro centro abilitato, dico aggiungere perchè dopo un incidente il grosso del lavoro è ripristinare il resto dell’auto, carrozzeria e airbag)

            se dovessi entare nella testa di un progettista, a buon senso
            mi aspetto che su auto abbastanza “intelligenti” non basti l’accererazione di un urto gia importante, ma non ancora catastrofico, es. 8-10g di accelerazione, che fanno scattare lo scoppio degli arbag, a disinnestare anche la batteria

            per la batteria questi g non sono un problema, sono di poco superiori al picco istantaneo di accelerazione nel percorrere una brutta buca

            mi aspetto che per attivare un disinnesto automatico (in aggiunta al disinnesto revesibile azionabile manualmente nel cofano) conti in primo luogo la presenza di eventuali dispersioni elettriche

            se viene considerata anche l’accelerazione, mi aspetto una soglia di intervento superiore a quella minima che attivazione gli airbag, ad es. (mumeri ipotetici) arrivare a 20g, riservata ai casi di urti di entità notevole

            PS: leggevo che alcuni software sono anche molto oltre a questo,
            ad es. capiscono che tipo di incidente sta avvenendo e calibrano caso per caso i tempi di attivazione individuale dei singoli airbag

          • Grazie per l’estensione della risposta, ci sono spunti interessanti. Sarebbe bello fare un’indagine facendo domande dirette ai costruttori, però. Comunque grazie ancora.

          • Aggiornamento:

            – NON è necessario smontare la batteria dall’auto per ripristinare il pirofusibile di sicurezza che scollega la batteria nei casi in cui un forte scontro in un incidente lo attivi; basta meno di un’ora di lavoro per sostituirlo, se si sa dove guardare

            Ho cercato per curiosità in rete un po’ di video di auto elettriche e analisi di batterie di diversi brand, ci sono persino video-tutorial, e la manualistica allegata alle auto; nell’involucro batteria sono previsti uno più sportelli IP67 o IP69 (cioè a tenuta stagna) di accesso al “pirofusibile di sicurezza”, o sotto al sedile posteriore, oppure sul bordo anteriore della batteria (accessibile dal meccanico usando il ponte sollevatore) o da uno sportellino sotto alla moquette sotto ai piedi del passeggero (o li può esserci l’interruttore manuale)

            In generale ci possono essere sulla stessa auto più dispositivi multipli di sicurezza:

            A) disconnettore manuale reversibile dell’alta tensione (nel vano motore o in pannello sotto piedi passeggero)

            B) due interruttori automativi di disconnnessione antidispersioni anomale che agiscono sui cavi alta tensione direttamente dentro la batteria (interruttori accessibili da sportello), concettualmente simili agli interruttori differenziali dell’impianto di casa

            C) un altro interruttore automatico antidispersioni anomale che agisce sul circuito che dalla batteria alimenta la linea servizi a 12v (accessibile da sportello)

            D) un “piro-fusibile” comandato elettronicamente, in grado di tagliare l’alimentazione alta tensione direttamente dentro la batteria in caso di un urto molto violento che superi certi parametri (accessibile da sportello, costo sostituzione del fusibile 40-70euro)

            E) generici fusibili limitatori di potenza massima, all’interno della batteria (sportello)

            F) due punti sulla vettura con il passaggio dei cavi alta tensione in evidenza, in cui i vigili del fuoco in caso di incidente possono cautelativamente tagliarli se non si fidano dei dispositivi ridondanti, un punto è vicino ai duomi nel vano motore e un’altro è ad es. vicino alla guarnizione del vetrino laterale posteriore, quindi ai due lati opposti dell’auto

            Direi che gli ingenegneri hanno fatto il loro lavoro

  6. Per vedere se ha risparmiato, bisogna fare il conto con l’ammortamento anche del prezzo di acquisto, e della rivendita ( se riesce a rivenderla)

  7. È meraviglioso leggere i commenti su costo iniziale, valore dell’usato e costi ambientali.
    Per i costi, c’è da chiedersi se gli americani che pagano la benzina molto meno di noi si siano totalmente rincitrulliti, oppure se il caso sia dell’italiano medio, come si legge nei commenti.
    Per gli aspetti ambientali è incredibile la sottovalutazione media degli impatti ambientali delle motorizzazioni tradizionali.
    Avanti così, a dimostrazione del perché siamo un popolo che si lamenta di essere sempre più povero: basta guardare come analizziamo le cose e le scelte totalmente sbagliate che facciamo.
    E l’auto è tra quelle più importanti e che andrebbe valutata con più attenzione, eppure non si esce dal recinto mentale costruito su valutazioni obsolete.
    🤷

  8. Accidenti che risparmio! Forse in 10 anni avrà ammortizzato la differenza di prezzo iniziale! Peccato che rispetto a un benzina prenderà meno anche dell’ usato!

    • Accodandomi al commento precedente, sono curioso di sapere il prezzo pagato per la versione full optional del Sig. Nicolò, tra l’altro nell’auto indubbiamente. È per quale motivo non ha optato per un usato di pochi km pari allestimento GT che online si trovano senza difficoltà, grazie.

    • 13.000 euro di differenza di listino rispetto all’EAT8 benzina, di più con cambio manuale. Se non la tiene ALMENO 8 anni lui avrà solo fatto ancor più danni all’ambiente rispetto al benzina.

      • Perché confonde il costo economico con quello ambientale? Se la venderà prima di 8 anni ci ricaverà qualcosa? O no? E cosa c’azzecca con l’ambiente?

      • Spiego una semplice cosa.
        Gli 8 anni erano su calcoli del 2020, anni in cui la Cina era al 10% di produzione da fonti rinnovabili (dalla Cina arrivano molti componenti, tra i quali soprattutto le batterie), ora la Cina arriverà in anticipo, cioè al 40% di produzione elettrica da fonti rinnovabili a fine anno, che erano obbiettivi che si era prefissata per il 2025.
        Inoltre quegli 8 anni erano riferiti alla “VITA” dell’auto, non al suo possesso: se io la vendo dopo solo 6 mesi, o dopo 6 anni, non è che l’auto viene rottamata, verrà usata da altri!

          • Si vendono già adesso, anche se ovviamente c’è poco usato. Basta controllare i vari siti e non è difficile trovare Zoe o Leaf, per le altre i numeri sono ancora troppo bassi.
            Si vedrà con le prime model 3 come andrà il mercato dell’usato.

      • al 2023 il punto di pareggio con un benzina è a circa 22-25.000km, 2 anni di utlizzo,
        e circa 35.000-40.000km per un diesel (spensierato emettitore di particolato ultrafine)

        scende ogni anno, soprattutto per efficentamento energetico molto rapido nella produzione del power train elettrico (batteria-inverter-motore), oltre che per il motivo spiegato da Roger (industrie e fabbriche alimentate da mix energetico migliore)

        nel 2025 il punto di pareggio già potrebbe essere 0, per alcuni costruttori anche prima

        poi, ovvio:
        se l’auto se viene venduta prima dei 2 anni, qualc’un’altro continua a usarla e farci i km

        ===========
        come verificare i dati:
        il valore del punto di pareggio risulta provando i vari tool di calcolo on-line,
        e anche rifacendo da se i conti partendo dai dati in letteratura più recenti di:
        – Co2 fabbricazione per tipologia auto, con contributo parte elettrica che scende ogni anno
        – Co2 al km per tipologia auto (nei vari mix energetici) che è la parte più consistente;
        ==============

        • Si ma lui ha una Peugeot 208… Praticamente è uflguslenalla corsa dell’altro articolo. Non è che l’efficienza di chi possiede l’auto aumenta perché la tecnologia migliora.

          • Non si capisce quello che c’è scritto e di conseguenza neppure il senso.

        • E’ una 208-e del 2022,
          non 2019 o 2020 (che comunque già avevano punti di pareggio buoni)

          Ed è anche l’auto che potresti comprare oggi

          Punto di pareggio è influenzato in buona parte del costo energetico della filiera di fabbricazione delle batterie (e un po dei motori) che scende ogni anno velocemente

          LG (o Samsung) avranno speso meno energia (Co2) per fare le celle batteria per Stellantis nel 2022 rispetto al 2020

          La stessa Stellantis per fare motore e inverter (o il suo fornitore esterno finché ne usava pochi) al 2022 ha linee produttive più efficenti di due anni fa quando stava inziando; e farà ancora meglio da quest’anno, nuovo motore e batterie aggiornate un’altra volta; lo stesso per il sistema di climatizzazione, che è stato modificato più volte

          è un settore nuovo, in fase di sviluppo, con ampi margini di miglioramento, praticamente ogni 6-12 mesi migliorano/efficentano il metodo produtivo dei componenti elettrici (ma non solo) per restare competitivi nei costi con i migliori

          E’ anche la prima volta che nel settore auto esistono calcoli di impatto LCA dettagliati, da centinai di pagine, e che vanno modificati quasi anno per anno

          Inoltre le elettriche di Stellantis, hanno avuto variazioni, oltre che nell’efficenza di produzione, anche nell’efficenza del power train e delle climatizzazione, guadagnando circa 30km di autonomia ogni anno dal 2019-2020 al 2023

          sono simili ma non uguali da un annata all’altra, senza che il modello nuovo surlclassi il precedente, i miglioramenti sono incrementali

          è una piattaforma che IMHO viene un po’ sottovaluta, si pensa che sia vecchia, ferma la 2019, mentre viene affinata anno per anno

      • È sbagliato guardare ai prezzi di listino puri. Primo perché ci sono gli incentivi (almeno 3000 se non 5000 in caso di rottamazione), secondo perché la casa stessa fa sconti più corposi sulle elettriche. La forbice si assottiglia molto. Nel mio caso (acquisto del 2020 con incentivi ancora più alti), la differenza dal benzina era di 5700 euro (17k Vs 22,7k) preventivi alla mano. Avevo stimato 1000 euro di risparmio all’anno che sono diventati 1600 nella realtà. In 4 anni già pareggiato economicamente e di sicuro anche prima la co2 visto che carico col ftv

        • Concordo. Ho la stessa auto dell’autore, più o meno dello stesso periodo. Al momento dell’acquisto (aprile 2022) il modello elettrico e quello benzina costavano grossomodo uguale, calcolando sconti e incentivi, a parità di allestimento (per la verisone GT, almeno).

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