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Puglia con poche ricariche, la BMW iX3 resta a casa

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La BMW iX3: i prezzi partono da 73.600 euro. con batteria da 80 kWh e 453 km di autonomia.
Puglia con poche ricariche: per il secondo anno consecutivo Francesco ha deciso di lasciare a casa la sua BMW elettrica e di andare con la Yaris. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Puglia con poche ricariche
In Puglia Francesco va con la Yaris: poche ricariche, non si fida con l’elettrica.

Puglia con poche ricariche, non mi fido e vado con la Yaris

“L’Italia è IMPREPARATA per l’elettrico! Ho chiesto tempo fa all’ URP del Comune di Giovinazzo tramite pec: “Come mai non ci sono ricariche in una città di 35.000 abitanti, che in estate, per la vocazione turistica, si triplica e non c’è una colonnina neanche a pagarla oro?”. Questa estate sarà il mio secondo viaggio nella terra natale, disponendo di una BMW iX3 full-elettric, che farò con la mia Yaris 1.0 per problemi di ricarica. Sia in autostrada, in risoluzione con le installazioni di Free to X, ma soprattutto nel posto dove desideri soggiornare, per legami familiari ed altro. La prima disponibile è a 8 km, a Molfetta. Dal Comune di Giovinazzo tutto tace! Altro problema è avere tante app o schede RFID per quanti sono i gestori delle colonnine. Per non parlare dei prezzi assurdi applicati. Non sarebbe meglio dotare il lettore della colonnina del CIP del Bancomat, o della Carta di credito su cui comunque addebitare la ricarica??? È un problema di poteri forti o di cartello delle società di ricarica?  Il Governo dovrebbe intervenire come fa con le bollette dell’elettricità (con ARERA) a calmierare i prezzi!“. Francesco Galeppi
Puglia con poche ricariche
La VW ID.3 di un turista tedesco in ricarica in autostrada, in una Free to X.

Sud senza colonnine? I turisti stranieri se ne vanno altrove

Risposta. La morale è: Francesco va comunque a Giovinazzo perché ha lì amici e parenti e possiede una seconda auto non elettrica come la Yaris. Ma un turista (magari straniero) che non ha i suoi legami, prende atto della situazione e se ne va altrove. Probabilmente in Spagna, dove le ricariche ci sono. La cosa ci sorprende, anche perché la Puglia non è il Sud più desolato: è una terra che nel turismo ha saputo esprimere le sue grandi potenzialità. La Regione e i vari municipi, Giovinazzo in primis, dovrebbero prendere atto del fatto che l’auto elettrica è sempre più diffusa nel Nord Europa. Quanto ai prezzi delle ricariche, l’unico modo per combattere il caro-colonnina è dotarsi di un abbonamento mensile, con cui il prezzo al kWh è più che dimezzato. Poi è ovvio che, per avere convenienza, la dotazione di kWh disponibili va effettivamente utilizzato, ma ce ne sono di tutte le taglie. E solitamente le app o le card delle società che li offrono sono utilizzabili su gran parte delle colonnine presenti in Italia.
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33 COMMENTI

      • In compenso nella mia Mirandola (MO ) , 25.000 abitanti , ce ne saranno almeno 40 … 20 della A2A solo nel supermercato MD .
        Il problema credo sia quindi soprattutto nella assurda dislocazione delle colonnine , sia da un punto di vista numerico che della potenza delle stesse ( una normale 22 vicino a una spiaggia è ok , senza senso invece in un distributore casomai senza neanche il bar )

  1. A me sinceramente cadono le braccia quando leggo che c’è ancora gente che non riesce a programmare un viaggio lungo con un’auto elettrica. Ricevo ogni giorno aggiornamenti su nuove installazioni negli autogrill lungo tutta la rete autostradale e anche per andare i fino in Puglia ormai si ha la possibilità di fermarsi ogni 100 km per ricaricare. E’ vero che a Giovinazzo non ci sono colonnine ma ce ne sono a Molfetta a 8 km e a Bitonto a 10 km. Prima di arrivare a Giovinazzo, c’è un supercharger Tesla a Cerignola a meno di 80 km dove si può fare il pieno in modo da poter arrivare a Giovinazzo con il 60-70% di autonomia residua, a meno il signore di sopra non debba percorrere 300-400 km al giorno in vacanza, credo che non debba assolutamente preoccuparsi.

  2. Un’altra conferma che l’elettrico porta l’uomo a essere al servizio della tecnologia (già arretrata), e dovrebbe essere viceversa. Stanno comprando automobili con una tecnologia nata morta, quando sappiamo tutti che tra 4/5 anni arriveranno auto elettriche con autonomia tripla o quadrupla a costi più accessibili. Ma l’elettricità costerà sempre di più, e siamo daccapo. Con la differenza che i Cinesi ingrasseranno, e l’Europa perderà un’industria di eccellenza.

    • Tripla o quadrupla.
      Addirittura quindi con una Model 3 LR si potranno percorrere da 1100 a 1500 km con una singola carica. Tra 4 o 5 anni. Sarà un problema anche per quelli da 1000 km senza soste, si supererà la capacità della miglior vescica esistente.
      L’elettricità che sarà sempre più slegata dal gas e prodotta con rinnovabili, costerà sempre di più. Secondo me, 1€ entro Natale.
      Maaa…. Cosa dice l’oroscopo a questo proposito? Giusto per bilanciare un po’ la sua autorevole opinione e renderla più concreta.

      • Siamo passati da “l’Italia perderà un’industria di eccellenza” a “l’Europa perderà un’industria di eccellenza” perché nel frattempo ci siamo accorti che Stellantis ce l’ha fatta sotto il naso e si è portata via dall’Italia gran parte della produzione. Se gli farà comodo la porterà via anche dall’Europa. L’auto elettrica non c’entra niente.

        • Occhio che proprio nell’ultima puntata di report hanno parlato di una stabilimento per modelli Fiat che dovrebbe essere costruito (se già non lo è) in Algeria
          Parlavano di servire il nord Africa ma da lì all’Europa il passo è breve (leggasi i modelli Fiat prodotti in Turchia come la Tipo e alcuni furgoni)

    • Caro Paolo,
      Non facciamoci illusioni. Non credo che tra 4-5 anni ci saranno auto elettriche meno costose e allo stesso tempo con più autonomia di quelle attuali.
      Le mie previsioni a 4-5 anni sono le seguenti combinazioni (rispetto a quelle attuali):
      – stessa autonomia e meno costose;
      – stesso costo e 50% di autonomia in più;
      – più costose e il doppio di autonomia.
      Speriamo di incontraci tra 4-5 anni per discutere le nostre previsioni bevendo un aperitivo, mentre aspettiamo la ricarica delle nostre auto elettriche. Ma dovrà essere una ricarica lenta per un aperitivo senza ansia da ricarica veloce :).

  3. Mah, sono perplesso anch’io.
    Direi che la decisione di non fare il viaggio con l’elettrica è molto personale (di Francesco) perchè in generale le soluzioni si trovano.
    Io a giugno 2022 sono stato 10gg a Capo Vaticano (Calabria) dove non c’era nessuna colonnina, ed inffatti ricaricavo ogni due/tre notti da una semplicissima presa italiana nell’appartamento dove alloggiavo, stessa cosa nel 2021 in Cilento (Campania). Quest’anno sono appena rientrato rientrato da 10 gg a La Maddalena (Sardegna) dove mi risulta una sola colonnina dalla parte opposta dell’isola ma anche sta volta non mi è servita perchè alloggiavo in un bungalow in campeggio e ricaricavo di notte attaccando l’auto alle prese dei camper. Tutte le volte non ho pagato nemmeno un centesimo (e di km. ne faccio parerecchi perchè mi piace cambiare spiaggia ogni giorno) perchè i proprietari/gestori non hanno voluto nulla.
    Insomma non mi sono mai posto limiti nella scelta del luogo delle mie vacanze, semplicemente adottato una piccola accortezza: accertarmi di avere la possibilità di ricaricare nella struttura dove alloggio (basta avere la possibilità di parcheggiare l’auto a portata di prolunga – 25 metri – da una presa elettrica di qualsiasi tipo.

    Detto questo auspico anch’io che il numero di colonnine pubbliche aumenti quanto prima. Che siano troppo poche è un dato oggettivo

  4. Molte amministrazioni locali non hanno ancora capito l’importanza di avere una buona rete di ricarica per auto elettriche, non vedendo oltre il loro naso. Dovrebbero seguire il buon esempio di Affi, comune di poco più di 3000 abitanti, che é diventato uno dei punti strategici e paradiso degli “elettrici” con uno dei più grandi suc Tesla, la più grande stazione Ionity d’Europa, oltre alle Colonnine di A22 e degli altri operatori. Dove è normale vedere in ricarica Taycan, e-tron gt, bmw Xi, Genesis, e chi più ne ha , più ne metta . Turisti del Nord Europa, con molta capacità di spesa, che scelgono il Garda, oltre che per le meraviglie del posto, perché non hanno nessun problema per ricaricare le loro auto.

    • Turisti che scelgono il Garda ok, ma la maggior parte passa da Affi perchè scende dal Brennero e va da tutt’altra parte… Il paragone non regge.

  5. quindi in Puglia uno va a trovare amici e parenti e nessuno di questi ha un garage o una presa elettrica per aiutare questo sfortunato disgraziato ? non vendono prolunghe elettriche in Puglia ? ma se invece di andare da un parente va da un qualsiasi esercizio e gli offre 30 centesimi al kWh (interpone un misuratore elettrico) un cane gentile in Puglia non lo trova ? mi pare tanto strano, prolunga da almeno 20 metri e misuratore con 50 euro si comprano

    io trovo risibili questi tragicomici insormontabili problemi per ricaricare un mezzo elettriche, ho il leggero sospetto che le prese elettriche allacciate in Italia siano appena superiori alle pompe carburanti

    • Concordo con Luca e aggiungo quanto segue.

      L’ho già scritto in altre occasioni su questo sito. A mio parere, per i turisti le colonnine in città sono utili, ma non sono essenziali. Sulla base della mia esperienza diretta, per attirare i turisti servono strutture ricettive per poter ricaricare durante la notte mentre si dorme.

      Riguardo alla Puglia, nel 2019 ho trascorso 2 settimane di vacanze in Puglia, tra la fine di Giugno ed i primi di Luglio. Ho vistato anche Gioviazzo che mi è piacita molto. All’epoca ho viaggiato con un’auto ibrida ricaricaricabile che ho sistematicamente ricaricato dove alloggiavo, in modo da poter effettuare gli spostamenti locali in elettrico. Tranne le 3 notti a Matera, nelle altre località dove mi sono fermato per dormire ho sempre trovato strutture ricettive (campeggi, B&B e agriturismo) che mi hanno consentito di usare una presa standard gratuitamente. Ho utilizzato le colonnine in centro a Bari, Gallipoli e Lecce (che ho trovato libere) per poter parcherggiare comodamente in centro (mentre ricaricavo).

      A Gallipoli, dopo aver collegato l’auto alla colonnina ed essermi allontanato, c’è stata la scena spassosissima di vedere 4 pensionati che giravano intorno all’auto e guardavano da vicino e con molta attenzione il cavo collegato alla colonnina e all’auto.

      Allora (2019) avevo solo l’auto PHEV. Oggi, rifarei tranquillamente lo stesso percorso con la BEV che ora possiedo (Kona, 64 kWh).

      • Ma secondo lei (in senso generico) esiste solo il turista da Hotel che si piazza li e che quindi non ha il problema di ricaricare perché tanto la macchina la tiene nel parcheggio della struttura per tutta la settimana di vacanza?
        I Turisti ….che vanno in puglia sono quelli che se la girano per ammirare le sue bellezze da Manduria a Gallipoli …dai Trulli …a Fasano.
        Dalle dune di Campomarino…ad Oria.
        I turisti sono anche costoro che se la girano in lungo ed in largo e che non possono essere soggiogati dai tempi di latenza di ricariche notturne a 3 kW.
        Se stai in vacanza e ti giri il posto in lungo ed in largo ma che te ne fai di una ricarica di 8 ore notturne a 3kw se devi affrontare poi la giornata con clima a palla e 4 persone a bordo?
        Questo è l’anello debole. Sennò da mo che sarei passato alla BEV

        • Nelle 8 ore notturne, che poi saranno molto presumibilmente anche di più, a 3 kW carica i kWh per percorrere circa 200 km, molto più che sufficienti per girare su più giorni le magnifiche località pugliesi. Se poi uno dovesse fare ogni giorno ancora più km, ma non ne comprendo il senso poiché uno non è che si mette quotidianamente a fare il tour completo di tutta la Puglia in un giorno ogni giorno, può in ogni caso ricaricare nelle località di destinazione, quel tanto che basta per il ritorno serale in hotel. Questi sono i motivi per cui si può a cuor leggere passare alle BEV. E andrà sempre meglio

        • Caro Vincenzo,
          le confermo che anche la mia famiglia fa parte della categoria “turisti non stanziali”. Anche quando rimaniamo presso la stessa struttura per una settimana, ogni giorno ci muoviamo nei d’intorni. La scorsa estate (clima a palla) eravamo in 3 adulti con bagagli e due biciclette sul portabici fisato al gancio di traino. Le assicuro che la ricarica durante le ore notturne da una presa normale (2.6 kW) non è stato il punto debole della catena.

  6. Ma se quella BMW ha 400 km di autonomia….
    Ho guardato su nextcharge mettendo come filtro minomo 30kW così da filtrare le sole DC degne di nota…. da Bari a Bisceglie ne conta 31 di vari provider.

    Boh. Non vi capisco francamente….

  7. Premesso che di turisti stranieri a GIOVINAZZO (?!) non ne ho mai sentito parlare e che – caro Dubbioso – lo scherno e la messa alla berlina su determinati argomenti è la cifra che caratterizza questo forum, la vera morale della favola è la seguente:
    Ma, caro Francesco, se passi tutte le tue estati a Giovinazzo…..PERCHE’ DIAMINE TI SEI COMPRATO LA MACCHINA ELETTRICA?!?!
    E poi, per chiudere, i casini vari con app, schede RFID ecc. li scopri solo ora?
    Dopo aver buttato via 60.000 euro?

  8. Mah.. vedo che c’è una fast a Bitonto, a 10 minuti di distanza. E’ davvero un problema per Francesco, in vacanza, andare a farci una puntatina occasionalmente? Preferirei 1000 volte fare il viaggione con una iX3 che una Yaris, con tutto il rispetto per la praticissima city car giappa.
    Mi sembra più un italianissimo piangersi addosso che altro.

  9. Francesco conosco il tuo problema, anche qui in Abruzzo trovare colonnine è problematico. Se ci sono o sono nascoste bene, per una eventuale caccia al tesoro, p sono occupate o fuori servizio. Per quanto riguarda le tessera però posso dirti che quella di un gestore va bene anche per gli altri. Proprio questa mattina ho ricaricato ad una colonnina BeCharge con la scheda EnelX perché avevo un buono di 10 kw regalatemi da Enel per il mio compleanno

  10. In Sud Sardegna Quartu Sant’Elena che è una città di 80k abitanti ed è esattamente al centro della costa è disseminata di colonnine Enel X e dico di averne contate almeno 50…

  11. “Altro problema è avere tante app o schede RFID per quanti sono i gestori delle colonnine. Per non parlare dei prezzi assurdi applicati.”

    ok la rabbia per una regione disagiata come la puglia, ma non diciamo castronerie non vere. Interoperabilità e abbonamenti questi sconosciuti? E costui guida elettrico da due anni?

    Mi sa tanto di trollaggio.

    • Concordo. È evidente che non può essere vero tutto ciò. Io guido elettrico da soli 3 mesi, dopo 33 anni di nociva, puzzolente e fastidiosa auto termica, ho già fatto recentemente un paio di viaggi lunghi anche fino al sud, dove è verissimo che le colonnine sono più rare, me grossi problemi non ne ho avuti, anzi zero problemi. Basta un minimo di pianificazione. È secondo me importante considerare poi che al sud ci sono più paesini con case singole di proprietà in cui si può caricare tranquillamente l’auto, infatti io l’ho ricaricata per quel poco che ne ho avuto bisogno a casa dei suoceri, mi è bastata una prolunga da 10 metri. Quindi tutto facile e tutto bello, viaggiando in elettrico

  12. Le colonnine / ricarica in hotel sta oramai diventando un fattore di attrazione turistica.
    Anche io l’anno scorso sono andato in puglia e ho scelto un hotel che mi garantiva la ricarica nella zona di Otranto (che comunque di colonnine ce ne sono, anche se pochine…)

    Quando chiamo un hotel e mi dice che non posso neanche usare una schuko, lo depenno dalla lista
    Alcune persone e amministrazioni non hanno ancora capito che con poco possono generare un ritorno

  13. Ma possibile che bisogna sempre rispondere alle stesse critiche totalmente infondate? Ed il fatto che chi le fa si dichiara automobilista elettrico fa venire il forte dubbio che dica la verità riguardo al possesso di un auto elettrica altrimenti certe cose è impossibile che non le sappia…

    Punto 1) “servono moltissime app e carte, possibile che non possano mettere un lettore di bancomat con cui pagare?”: si così sei obbligato a agire a tariffa piena, cosa che nessun reale automobilista elettrico fa… con il pagamento tramite bancomat o carta di credito addio alla possibilità di utilizzare abbonamenti che più che dimezzato il costo. Ed il fatto che sul territorio ci siano più operatori non vuol dire avere bisogno di molte app perché il 95% delle colonnine (è degli operatori) ormai hanno accordi d’interoperabilità, cioè con l’app (e l’abbonamento) di un operatore ricarichi anche nelle colonnine degli altri. E quedto taglia tutti i discorsi riguardo il fare cartello o l’opera dei “poteri forti” perché è proprio il sistema attuale che permette di risparmiare tantissimo non ricaricando praticamente mai a consumo e facendo un unico singolo abbonamento (cosa che con il pagamento tramite pos non si potrebbe fare).

    Punto 2) “i prezzi delle ricariche sono folli”: come già detto sopra sono folli solo per chi non sa usare un auto elettrica (perchè con tutta probabilità non la possiede) perché tramite un semplice abbonamento si paga 0,35 cent/kWh (cioè con 2 € ci fai più di 30 km nelle peggiori delle situazioni.. con nessuna auto termica riesci a fare meglio.. )

    Punto 3) non posso andare in vacanza con l’auto elettrica perché poi la colonnina più vicina l’avrei a 8 Km: ti fai problemi con un auto da 400 km di autonomia a stare un paio di settimane in un luogo dove hai casa (quindi probabilmente anche possibilità di ricarica domestica) e la colonnina a 8 km? Ma quanti km prevedi di fare in quelle 2 settimane? Se ne fai pochi come la maggior parte delle persone che sono in villeggiatura (dove una volta arrivato sul posto i spostamenti in loco sono assai limitati) ti basterà ricaricare 1 volta appena arrivato ed una subito prima di ripartire… se invece ti muovi molto come fai a non passare vicino ad una colonnina visto che intorno a te (seppur ad una decina di km) ce ne sono molte (ho guardato su nextcharge ed è praticamente solo quel comune, altra coincidenza sospetta, che non ha colonnine… in qualunque direzione ci si muove poi se ne trovano e non solo in a.c. da 22 kW…) e non aver modo di poter ricaricare??

    In conclusione mi viene quasi da sperare che questa lettera sia stata mandata da uno che fa solo finta di avere un auto elettrica perché se anche chi già ce l’ha ragiona in modo così palesemente sbagliato (dimostrando di voler utilizzare un auto elettrica come se fosse una termica senza minimamente voler cambiare modo di ragionare…) sarebbe molto peggio….

  14. Sono anche io pugliese, e premesso che i turisti non se ne vanno altrove perché mancano le colonnine a Giovinazzo, quella dell’assenza di colonnine in molte zone è un problema reale.
    Il bello è che quando ho scritto su questo sito lo scorso anno che io da pugliese non posso comprare l’auto elettrica perché non saprei dove caricarla, mi son sentito schernire e ho avuto risposte pessime e poco educate, che non è che la mobilità elettrica si ferma perché io non posso caricare la’uto elettrica nel mio comune (1 sola colonnina sempre occupata dalle due hiundai elettriche in paese) e che invece, chi mi rispondeva, andava a Gallipoli tutti gli anni senza problemi… ma tant’è che c’è chi deve farsi il viaggio con la Yaris 1000 dat oche la situazione migliora moooooooooooooooooooooooooooooolto lenatmente.

    • Caro Dubbioso, pure io ho esposto molte volte il problema di mancanza di ricariche e sempre sono stato considerato uno polemico. Nel mio comune di residenza, Bordighera in Liguria ci sono zero colonnine pubbliche, cosa aberrante per una cittadina che vive di turismo. Io per fortuna posso ricaricare a casa, per due volte ho usato la colonnina ma sono dovuto andare in un comune limitrofo. Diciamo che qui da noi comprare un’auto elettrica è un atto di coraggio infatti per ora non conosco nessuno che lo abbia fatto nelle vicinanze, qui al limite si vedono molte ibride e qualche phev.

      • – Nel mio comune di residenza, Bordighera… qui da noi comprare un’auto elettrica è un atto di coraggio-

        Piccolo il mondo eh? Quant’è bella la gioventù, ho vissuto parecchi anni attorno a Ventimiglia.
        Medie al Don Bosco a Vallecrosia, liceo a Ventimiglia… ah se conosco… Mia mamma è ancora da quelle parti, ci vengo spesso…
        In effetti o ci si fa un giro fino a Vallecrosia o Camporosso a far la spesa oppure si va direttamente a Sanremo al Carrefour sull’Aurelia.
        Oppure si va a Monaco, che è un altro “paradiso delle BEV”… Ma per ricaricare la vedo un po’ fuori mano.

        Del resto quando parlo di Liguria è perchè “conosco i miei polli”…

        https://i.imgflip.com/7mtrxu.jpg

        https://i.imgflip.com/7asgor.jpg

    • Giovedì riparto per il viaggio Budapest(peggio della puglia) Trieste , Treviso , Duisburg , Venlo , Berlino ,Praga , e Budapest . Poi leggo che hanno paura uscire di casa con l elettrica , io ho una M3P e consumicchia in autostrada max 300km a 130 e 160 in Germania . faro come di consueto migliaia di km senza pianificare mai nulla , valigie moglie figlia e via . Trovo drammatico leggere certe affermazioni , non usare l auto elettrica per ANSIA di non trovare dove caricare . Ragazzi salite in auto e partite poi trovate dove caricare .

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