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Abbonamento flat e tariffe pay per use: ma che confusione!

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Marco ritiene che le formule di abbonamento flat, scontate fino a due terzi rispetto alle tariffe pay per use, siano ingiustificate e creino solo confusione negli utenti. Inviate i vostri questiti all’indirizzo info@vaielettrico.it

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Una campagna stupida, basta una sola opzione

Vorrei esprimere una mia opinione. Premetto che sono possessore di un’auto Bev, pienamente soddisfatto ed estremo difensore della mobilità elettrica, ma…c’è un ma che continua a frullarmi nella mente.

Penso che, attualmente, il bastone tra le ruote che non permette la corretta informazione e diffusione delle auto elettriche in Italia, siano proprio gli operatori delle reti di ricarica.

Trovo estremamente stupida la campagna abbonamenti attualmente in vigore dalla maggior parte degli operatori.

Per quale motivo e su quale algoritmo di convenienza è stato concepito che un utente con abbonamento possa pagare 3 volte di meno di una utenza Pay per Use?

Credo che questa sia deleteria e crea gran confusione agli utenti che si approcciano o sono alle prime armi. Una delle 2 opzioni si dovrebbe togliere.

Si è mai visto uno sconto di un terzo su gasolio e benzina?

O si decide che per caricare ogni utente deve acquistare un pacchetto/abbonamento, oppure si lascia senza abbonamenti con prezzi calmierati, come avveniva fino a pochi mesi fa.

Per gli operatori non cambierebbe nulla visto che per caricare bisogna comunque dotarsi della tesserina/app dell’operatore e bisogna comunque caricare una quota di euro nel portafoglio dell’utente.

Non credo che esistano piani di questo genere per i vari marchi di distributori di benzina/diesel, che se fai un abbonamento paghi il gasolio 3 volte meno. Ci sono agevolazioni e premi a punti con tesserine varie per fidelizzare il cliente, ma non esiste che il pieno lo fai ad 1/3 dell’utente senza tessera.

Cosa ne pensate?„ Marco Camp

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Un mercato giovane: procede per tentativi

Risposta – Quello della ricarica è un mercato estrememente giovane. Ha meno di dieci anni di vita ed è ancora, per così dire, sperimentale. Nasce oltretutto in forte anticipo sull’ utenza. Pensi che oggi il tasso di occupazione medio di una colonnina difficilmente raggiunge il 10% della sua potenzialità. Questo significa che nessun operatore ha ancora un ritorno economico sugli ingenti investimenti fatti per realizzare la rete. E non lo avrà per i prossimi 5-6 anni almeno. Semplificando al massimo, possiamo dire che sulle tariffe pay per use almeno i due terzi del prezzo pagato dall’utente coprono i costi fissi di installazione e allacciamento dell’infrastruttura di ricarica e meno di un terzo il prezzo vivo dell’energia elettrica erogata.

Con l’abbonamento flat paghi solo i costi variabili

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Con l’ abbonamento flat prepagato gli operatori offrono una tariffa a kWh in gran parte “depurata” dalla componente delle spese fisse, e più vicina possibile al costo vivo dell’energia erogata. E’ chiaramente un tentativo di fidelizzare il cliente, ma anche uno stimolo alla diffusione della mobilità elettrica, condizione necessaria per la sostenibilità a lungo termine del servizio. Si ricordi di quel che è avvenuto in un settore analogo come la telefonia mobile: in trent’anni si è passati dalla sola tariffa a consumo alla sola tariffa in abbonamento flat, passando per un periodo di compresenza delle due formule.

I carburanti sono tutta un’altra storia

Il paragone con il mercato dei carburanti non ha molto senso. In quel caso, infatti, il prezzo finale del gasolio e della benzina copre per l’80-90 per cento i costi variabili del solo carburante erogato e solo marginalmente i costi fissi del capitale investito nella rete.

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26 COMMENTI

  1. Io con le tariffe flat non mi trovo per nulla bene. Tesla è il TOP, paghi il giusto senza sbattimenti.
    Di tenere sotto controllo quanti Kwh devo ancora fare nel mese anche no dato che i miei Km variano moltissimo, è già complicata la vita, non rediamo complicato anche il rifornimento.
    Ci vorrebbe un abbonamento tipo 10€/mese che ti abilita alla ricarica a prezzi agevolati.
    poi paghi i Kwh che usi senza sbattimenti. Se in un anno non usi l’abbonamento hai buttato 120€ come il telepass.

  2. Buongiorno,
    ho una ID.3 che carico normalmente con la SHUKO del garage ed il fotovoltaico è in cantiere. Vita felice per il 90% della vita finchè rimango nei paraggi. Ma ci sono due eccezioni: mia mamma abita a 200km da me e almeno una volta al mese mi reco qualche giorno da lei, mentre mio figlio vive a Francoforte a 700km da me e per arrivare là devo caricare in Svizzera e Germania. In questi casi, pur avendo fatto (quasi) tutte le tessere in circolazione non riesco a scollarmi dal pay per use.
    Domanda: qualcuno sa suggerirmi una tariffa conveniente valida anche all’estero per cui compro tot kWh e li posso consumare in un tempo ragionevole (mesi) ?
    Grazie
    Marco Benatti

    • Io abito in Francia. Quando devo fare tratte lunghe in Francia cerco di usare le colonnine incluse nel roaming di EnelXway e attivo la tariffa flat più adatta al percorso previsto durante i 30 giorni di validità della tariffa. Se necessario l’attivo più volte durante i 30 giorni.

      • Grazie per la risposta Ivone, mi hai attivato un canale di ricerca.
        Al momento ho sottoscritto il WeCharge della Volkswagen, enelX, nextcharge e ultimamente Duferco energia che opera in particolare in Liguria e fornisce agevolazioni per soci Coop. Se non capisco male le regole di ingaggio gli abbonamenti proposti hanno caratteristiche di pagamento mensile per tot kwh a tot euro. Non mi risulta sia possibile aprire e chiudere il contratto per quel mese, anzi ho letto regole circa il riversamento dei kwh non utilizzati al mese successivo. Credo sia una tecnica di customer retention come descritto dall’articolo che stiamo commentando. Comunque provo a leggermi con maggior attenzione tra le righe dei vari contratti se fosse possibile non rendere automatico il rinnovo per il mese successivo. O in alternativa terminarlo ed accenderlo.
        Merci

        • Se leggi con attenzione le regole di EnelXway, oppure cerchi tra i passati articoli pubblicati su Vaielettrico per questo prodotto, capirai che le tariffe flat di EnelXway sono una quantità di energia che devi usare entro 30 giorni dall’attivazione. Se non usi tutti i kWh, il residuo è perso. Puoi disdire il rinnovo quando vuoi è così pure riattivarlo prima di 30 giorni. Se consumi tutto il pacchetto prima di 30 giorni e non lo riattivi, paghi l’eccedenza con la tariffa pay per use.

        • L’abbonamento Enel lo puoi chiudere DOPO aver consumato i kwh, altrimenti li perdi.
          E se ne hai bisogno ne apri uno nuovo senza aspettare il mese successivo. Per un viaggio in germania è perfetto.

          • Ringrazio Ivone e Roberto per le risposte. Faccio due conti ma mi sembra che siano percorribili.

  3. Per forza che hanno pochi clienti: questo meccanismo disincentiva pesantemente l’utilizzo delle colonnine pubbliche. Personalmene sarei disposto a pre-acquistare un pacchetto da usare “a miio piacimento” (anticpio i soldi!).
    A mio avviso stanno sbagliando approccio.

  4. Innanzitutto, chiariamoci, non sono tariffe flat, come non lo sono le tariffe telefoniche mobile.
    Sono pacchetti di servizi pre acquistati in quantità estremamente definite e con una scadenza di un mese. Il gioco che fanno è semplice, da un lato tenendo abbonamenti più bassi si crea una bella client base, che ti da fiducia e col tempo poi porti dove vuoi (aumenti Vodafone ricorda nulla?), dall’altra in questi pacchetti sui grandi numeri la stragrande maggioranza finisce per non usarli completamente o magari lo fa solo in situazioni particolari, ma si auto rinnova e qualcuno ci starà dietro a modulare i pre acquisti prevedendo necessità, altri (solitamente chi sta meglio) dopo un po lascia rinnovare perché “tanto gliene lascio lì pochi risparmio qualcosa comunque” o peggio lo tengono rinnovato anche quando sanno che non lo useranno per un mese, oramai lo han messo in conto come spesa fissa e si dimentica… L’eventuale perdita è ben compensata… Ricordiamoci che la stessa azienda che ha messo in campo “le flat” è la stessa che fino a pochi anni fa ti vendeva la taglia sul gas casalingo, così da farti pagare gli extraconsumi invernali carissimi ma raccattando soldi per consumi non fatti in estate… Legale è legale… Però insomma..

    A me piacerebbe una gestione simile a quella dei carburanti, una comunicazione giornaliera dei prezzi e legare i costi alla colonnina al pun per la carica a consumo, e chi vuole in base alle proprie esigenze fa “abbonamento” a prezzo bloccato o pacchetti di kwh, esattamente come era fino all’anno scorso nel mercato domestico (anche se ho idea non vedremo più tariffe bloccate con Enel che chiede 8 cent di delta sul pun gli conviene troppo)
    L’ideale ancora sarebbe legare il pagamento alla bolletta di casa dell’utente, auto registrata presso e distribuzione alla tua utenza e alla colonnina paghi totalmente cardless senza alcun abbonamento dedicato a ogni gestore bancomat o fantomatici problemi di fatturazione… Ma conviene solo a noi per cui arriverà solo quando avranno modo di lucrarci

    • Legare il pagamento alla bolletta mi sembra un’ottima idea, ma perché secondo lei conviene solo a noi? I gestori non ne guadagnerebbero in maggiore bacino di utenza che si avvicina all’elettrico e quindi alle ricariche alla colonnina? Fossi più scettico di quel che sono, mi sentirei molto tranquillizzato. Il discorso legato al pun poi è pura fantascienza, non penso lo faranno mai. D’altronde, anche sui carburanti si parla sempre di speculazioni legate all’oscillazione del prezzo del petrolio, e spesso si dice che i gestori ci fanno la cresta.

      • Perché dopo questa pandemia, la gente tutta ha iniziato a guardare le bollette e tanti in più iniziano a cambiare gestore spesso (fino a pochi anni fa c’era una infinita di gente con tariffe mercato libero scadute da 4 o 5 anni) più attenzione significa gente che cambia easy appena vede un cent meno altrove.
        Per ora han arginato togliendo completamente le tariffe a prezzo bloccato, e in tantissime compagnie al prezzo sul pun mensile caricano cifre assurde, Enel e iren si pigliano 8 centesimi di guadagno, 8centesimi!!! Vendevo contratti ai privati a 6/7 centesimi nel 2016!! A prezzo fisso compreso guadagno dell’azienda, e fino al pre pandemia cmq si stava sempre tra gli 8 e 10… Oggi si pigliano 8centesimi..
        Ma come lo ho notato io, tra qualche mese anche qualche giornalista acchiappaclick si domandera cosa cavolo sta succedendo e la cosa verrà fuori, ma nel frattempo ci stanno sodomizzando col vetro giocando sul fatto che abbiamo visto cifre assurde e i più non ci fan caso (e fan cmq una fatica cane a trovare alternative, che stiano facendo cartello?)
        Quando però scoppierà il vaso si tornerà a prezzi più normali e con questa esperienza aggiunta a quella della pandemia ci sarà una corsa ad acchiappare contratti e, avremo prezzi più bassi a casa che alla colonnina.
        Certo a quei consumi ci attaccheranno le accise ma il modo di metterle anche per la ricarica da casa lo troveranno comunque.

        Il problema principale è che le colonnine sono di proprietà delle aziende che le han installate (con enormi incentivi statali e azzeramento dei costi di rete e manutenzione per tot anni), salvo una rete di colonnine pubbliche sarà impossibile forzare la cosa, vorrebbe dire aprire al mercato tutte quelle centinaia di fornitori elettrici che non avevano le dimensioni e soldi per crearsi una rete… Magari tra anni e anni con qualche legge… Ma vista la fatica per la rete unica la vedo grigia, Enel già è stata obbligata a separare ramo commerciale e distributivo, ma era anche statale motivi validi per farlo c’erano (aveva pagato tutto lo stato hehe)

        • Nessun installatore di colonnine ha mai preso un soldo pubblico. E gli oneri di sistema sono stati cancellati a loro, come ai privati. Ciascuno la pensi come vuole, ma smettiamola con i sentito dire e le notizie false.

  5. Il fatto che gli operatori offrano più piani tariffari non mi crea nessun problema.
    Anche i fornitori di servizi telefonici e internet offrono più piani tariffari. Per non parlare dei trasporto aereo r treni ad alta velocità che propongo tariffe che cambiano a seconda del giorno ed orario.

  6. Certo che riuscire a lamentarsi anche per la possibilità di pagare 1/3 le ricariche è veramente curioso…

    • Concordo, davvero assurdo, la gente non si accontenta mai. Io con le tariffe flat mi trovo benissimo, ci sono varie combinazioni tra i vari operatori (i più grossi dei quali, tra l’altro, sono interoperabili) che mi consentono di fruire di varie combinazioni in base ai miei consumi mensili, gli abbonamenti si possono disdire prima della scadenza o si possono modificare a piacimento. Non vedo tutti questi problemi.

    • che è esattamente quello di cui si sta parlando.. 🤦‍♂️
      dove ha scritto che non è conveniente?

    • Mah, secondo me intendeva Forse è perché chi paga pay per use paga 3 volte il prezzo vero, che è quello dell’abbonamento o del pacchetto..

      • Il prezzo “vero” è un concetto che non esiste: c’è un costo della materia prima energia, più i costi di distribuzione, infrastruttura, gestione, manutenzione ecc.

  7. Per quanto mi riguarda Marco ha perfettamente ragione e non ho capito bene la risposta in quanto sembra che in pratica chi non ha l’abbonamento o gli abbonamenti debba sobbarcarsi prezzi altissimi per coprire i mancati guadagni non profusi degli abbonati strategia interessante assomiglia ai venditori da strapazzo della corrente casalinga dai quali non si riesce mai a capire quanto pagherai.
    Questo sistema anche se abbastanza recente ma una decina di anni non sono proprio pochi fa acqua da tutte le parti.

  8. Cosa ne penso? Che avete un’opportunità in più è meglio che una in meno. E penso pure che non ci sia un motivo razionale per cercare di imitare per forza il mondo del termico. Va bene cercare di prenderne le cose buone, ma perché rinunciare ai vantaggi che ci vengono proposti? Poi tutta sta confusione non la capisco: ci sono varie offerte, ed ognuno sceglie quelle più adatte a sé. Non mi sembra di vedere “levate di scudi” perché esistono ristoranti con menù alla carta, all you can eat, pranzi di lavoro a prezzo fisso, che accettano coupon di Groupon o una combinazione di questi. Nessuno parla di confusione che blocca la gente dall’andare al ristorante. Perché quando si parla di mobilità elettrica deve essere tutto vissuto come un ostacolo?

    • Perché molta gente non sa far di conto purtroppo e va in panico.
      Prendiamo EnelX, ci sono poche tariffe e penali, tutte chiaramente spiegate in una sola pagina pdf:
      https://www.store.enelxway.com/content/dam/enel-x-store-exw/it/juicepass/pagina-prodotto/Tariffe%20ricarica%20su%20suolo%20pubblico_app%20Enel%20X%20Way.pdf

      Se devo caricare in un mese (che è la scadenza della flat se non usata interamente) meno di 25 kwh mi converrà la ppu a 0.99. Mi serve di più? Prendo una flat small. E così via.
      Roba da compito in classe delle medie: la mamma deve ricaricare 30 kwh, qual’è la tariffa più conveniente?

      • Immagina chi è alla prima bev quanto butta in pacchetti sovradimensionati per inesperienza e quanto tempo ci vuole per prenderci la mano per riuscire a fare certe previsioni precise al kwh quando magari la tua vita non è così programmabile, le leve su cui giocano sono molteplici, i risultati con la taglia li han visti per anni sulle utenze domestiche han già uno storico su come la gente (nei grandi numeri) finisce per gestirla.

        Finisci in anticipo per emergenze varie il pacchetto mensile, che fai, mentre ti avvicini alla colonnina tiri fuori la calcolatrice per vedere se comprare un pacchetto aggiuntivo e usarne metà ti costa meno o più che farla a consumo? Ammesso che tutti permettano una gestione agile multi pack nel mese..

        Se convenissero a noi utenti, questi pacchetti kwh non avrebbero scadenza, compro 400kwh e li uso quando cavolo mi pare, oggi tra due mesi o tra due anni, avrò fatto un affare se lo compro e i prezzi salgono o avrò fatto una cagata se scendono, ma è esattamente quello che fanno le varie Enel quando acquistano sul mercato, e guadagnando anche bene rivendendo a noi, stiamo dando troppo margine e troppo potere ad aziende che storicamente han sempre e solo dimostrato che il contratto fatto col cliente è quello che gli importa, a costo di pagare agenzie di venditori e telemarketing che operano in modo dubbio fior di quattrini (arrivavano a dare anche 100/120€ per pod o pdr contrattualizzato) più premi su volumi ogni trimestre. Però ci mettono la scadenza… E perché mai? Ahhh perché così almeno 1kwh prima o poi glielo paghi senza poterlo usare ma soprattutto possono alzare i margini e avere un riscontro immediato…..per noi automobilisti poveri sfigati e mal rappresentati può fregar poco, ma ribaltiamo questo nell’agricoltura è nei trasporti, dove han sempre fatto acquisti programmati e stockato per risparmiare il possibile.. Non sarà più possibile e con che aumenti sul prezzo finale stando in balia di un mercato sostanzialmente regolamentato come il farwest da un ventennio?

        Dai ca*** è dal 2012 che “l’anno prossimo togliamo il tutela” lo avessero fatto veramente quante famiglie avrebbero avuto molti molti meno problemi l’anno scorso? Ma noi si a dargli fiducia, “perché se mi fanno le ricariche per le auto green, che sono buone per definizione, allora anche loro sono brave persone”
        Parlo da chi ha lavorato anni nel settore come agente di vendita e scappato per lo schifo

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