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Pronto il compromesso sul 2035? Termici sì, ma carbon neutral

compromesso 2035

Sarebbe già pronta una bozza di compromesso per risolvere il braccio di ferro sullo stop alle auto termiche dal 2035. Secondo l’agenzia Reuters, che afferma di aver letto un documento interno della Commissione Ue, le case automobilistiche potrebbero continuare a produrre auto con motori termici anche dopo il 2035 a condizione però che si possano alimentare solo con carburanti a zero emissioni di CO2.

La presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen.

Solo bio carburanti ed e-fuel nel serbatoio, con un dispositivo di blocco per benzina e gasolio

Quindi con bio carburanti e carburanti sintetici (e-fuels). Nascerebbe così una nuova categoria di veicoli con motori a scoppio, ma incompatibili con benzina e gasolio tradizionali. Per evitare che possano utilizzare anche carburanti fossili, queste vetture dovrebbero essere dotate di un dispositivo che lo impedisca.

I carburanti tradizionali, infatti, non spariranno immedatamente perchè dovranno continuare a rifornire i veicoli termici immatricolati fino al 31 dicembre 2034. Il rischio da evitare è che le auto termiche post 2035 siano in grado di utilizzarli in modo bivalente aggirando le finalità della legge e che anch’esse si possano rivolgere a un mercato grigio di carburanti non a zero emissioni.

Il risultato del compromesso sul 2035 potrebbe essere addirittura paradossale, con la convivenza di tre diverse reti di distribuzione: una elettrica, una fossile e una di biocarburanti e-fuels.

Alla Germania l’ultima parola

Un portavoce della Commissione, scrive Reuters,  ha rifiutato di commentare la bozza del documento. Ma ha fatto riferimento ai commenti del capo della politica climatica dell’UE Frans Timmermans, che ha affermato la scorsa settimana che qualsiasi soluzione deve rispettare la legge sull’eliminazione graduale dei carburanti fossili dal 2035, concordata lo scorso anno.

«I colloqui sono in corso tra la Commissione e le autorità tedesche», ha detto il portavoce. Come noto, oltre alla Germania che ha fatto dietrofront appena un mese fa, anche Italia, Bulgaria e Romania si sono opposte alla legge approvata dal Parlamento Europeo che prevedeva come unica opzione l’auto elettrica dopo il 2035.

Ma i carburanti carbon neutral non basteranno

Pare comunque che la Commissione sia intenzionata a procedere in prima battuta al varo definitivo della legge già varata dall’Europarlamento, sottoponendola così com’è alla ratifica dei 27 Paesi dell’Unione, prevedendo però un successivo emendamento per reintrodurre la possibilità di produrre e immatricolare veicoli termici a zero emissioni.

L’impianto pilota Porsche per produrre e-fuel a Punta Aremas, in Cile.

Anche perchè le tecnologie per produrre su larga scala i nuovi carburanti non sono ancora mature. Secondo uno studio del Potsdam Institute for Climate Research gli e-fuel, che prevedono la combinazione di idrogeno verde e CO2 sequestrata dall’atmosfera (leggi), al momento non potrebbero coprire più del 10% della domanda a prezzi accettabili. Includendo anche quella dei settori “hard to adbate come l’aviazione, la vavigazione e l’industria chimica, siderurgica e del cemento.

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