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La “via degli e-fuel”? Da Stoccarda al Cile e ritorno

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Per capire il diktat tedesco che vuole imporre anche i motori termici alimentati da carburanti sintetici o e-fuel tra quelli consentiti dopo il 2035  bisogna andare in Cile, appena a nord di Punta Arenas all’estremità meridionale del Sud America. E’ una delle zone più ventose del Pianeta ed è lì che Porsche ha piazzato l’impianto di Haru Oni, inaugurato il 20 dicembre scorso.

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L’impianto pilota di Punta Arenas in costruzione

Entro quest’anno produrrà abbastanza idrogeno verde e catturerà abbastanza CO2 dall’atmosfera per sintetizzare quasi 200.000 galloni (750.000 mila litri) di metanolo verde. Una parte sarà  convertita in circa 34.000 galloni (129 mila litri) di benzina verde. Serviranno ad alimentare i bolidi di Stoccarda nelle gare del Motorsport.

L’e-fuel di Porsche che nasce dal vento

Ma lì, nella regione di Magallanes, l’energia eolica è sempre disponibile ed è circa quattro volte maggiore rispetto a qualsiasi altra parte del continente europeo. Questo significa che potenzialità produttive e costi sono infinitamente più bassi che altrove.

Al progetto partecipano, oltre Porsche, che ha investito 100 milioni, Highly Innovative Fuels, Siemens Energy, ExxonMobil e le compagnie petrolifere e del gas cilene ENAP e Empresas Gasco. A regime, nel 2026, l’impianto potrà produrre fino a 1 milione di tonnellate di metanolo verde all’anno, di cui una parte sarà convertita in circa 550 milioni di litri di e-fuel. Sembrano tanti, detti così, ma sono meno del 15% del carburante per autotrazione consumato in Italia.

Ecco come funziona l’impianto cileno

Inizialmente l’impianto funzionerà così: una turbina eolica Siemens Gamesa da 3,4 MW alimenterà una membrana a scambio protonico Siemens Silyzer 200 per produrre idrogeno verde dall’acqua tramite elettrolisi con un’efficienza del 65%. A regime l’energia eolica installata salirà a 2,5 GW (aumentando di conseguenza l’elettrolisi) e sono previsti ulteriori miglioramenti dell’efficienza entro i prossimi cinque anni.

Un sistema Global Thermostats estrae la CO2 dall’aria utilizzando un rivestimento assorbente a base di ammina su una matrice ceramica porosa a nido d’ape. La CO2 viene periodicamente “lavata via” dal vapore a bassa temperatura per ottenere il 98% di CO2 pura. Il metanolo verde viene quindi formato facendo passare l’idrogeno e la CO2 attraverso un catalizzatore rame-zinco Johnson Matthey.

Infine, il metanolo viene vaporizzato, surriscaldato e iniettato in un reattore a letto fluido dove un catalizzatore ExxonMobil aiuta a convertirlo in benzina, con acqua come sottoprodotto.

Gli additivi e la miscelazione necessari per garantire che l’e-fuel possa fungere da sostituto “drop-in” per la benzina grezza abbassa l’ intensità di carbonio a circa 10, non zero. Bruciarlo, insomma,  produce il 90% in meno di carbonio netto rispetto alla benzina standard, con proprietà prestazionali identiche.

Quanto costa? Oggi 10 euro al litro

Ma la vera domanda è: Quanto costa? Porsche fissa il prezzo iniziale a 10 euro al litro (44,73 dollari al gallone). Ma si stima che le economie di scala e lo sviluppo della tecnologia possano ridurlo fino a 7,57 dollari al gallone entro il 2026. Vale a dire circa 2 euro al litro. Parliamo di costo industriale, a cui andrebbe aggiunto il costo di trasporto e distribuzione, l’aventuale tassazione e i margini di guadagno.

Le navi che trasporteranno l’e-fuel e le nuove Porsche in giro per i mercati mondiale saranno a loro volta alimentate a emetanolo. Nel contempo l’e-fuel sarà riservato ai proprietari di vecchie Porsche termiche per consenritre loro di circolare anche quando tutte le vetture di nuova produzione saranno solo elettriche.

Oltre all’impanto cileno, la società Highly Innovative Fuels sta valutando altri due impianti, uno negli Stati Uniti e uno in Australia. 

La versione di eFuel Aliance, la lobby degli e-fuel

E’ basata in Germania, a Berlino, anche l‘associazione che rappresenta gli interessi delle aziende impegnate nello sviluppo dei carburanti sintetici. Si chiama eFuel Alliance ed è nata nell’estate del 2020. L’obiettivo è ottenere le condizioni quadro politiche, normative ed economiche per arrivare alla «completa sostituzione dei carburanti convenzionali nel 2050» si legge nella home page del sito.

 La road map per l’introduzione in commercio dei nuovi carburanti prevede dal 2025 la miscelazione al 4% con i carburanti fossili, poi via via l’aumento graduale della loro quota fino al 100% nel 2050. eFuel Alliance stima costi di produzione decrescenti:  da 1,61-1,99 euro al litro nel 2025, con un tasso di miscelazione del 4%, a 0,70-1,33 euro  per litro nel 2050 con miscelazione del 100%.

Promessa: nel 2050 costerà come i carburanti fossili

Alla pompa, sostiene l’associazione,  nel 2025 il gasolio costerà 1,22 euro al litro. E fra 1,38 e 2,17 euro al litro nel 2050. La benzina con l’additivo “verde” costerà tra 1,34 e 1,36 euro al litro nel 2025 e 1,45 e 2,24 euro nel 2050..

Queste le tappe ipotizzate:

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E questi i relativi costi alla pompa per gli automobilisti:

«A causa della mancanza di un quadro politico, gli impianti eFuel non esistono ancora su scala industriale» ammette eFuel Alliance. Tuttavia, «le tecnologie e i componenti sono già sufficientemente conosciuti e studiati. I primi impianti che producono più di 500 milioni di litri all’anno sono stati annunciati per il 2026 . Ad oggi, sono stati annunciati 214 GW di capacità installata di progetti a idrogeno in tutto il mondo».

Ambientalisti perplessi: i gas di scarico? I costi reali?

A parte le previsione su costi e capacità produttiva, ancora tutte da dimostrare, restano le conseguenze della combustione nei motori termici a preoccupare gli ambientalisti. Uno studio condotto da Transport & Environment (qui) dimostra che gli e-fuel producono altrettanti NOx dei motori tradizionali, tre volte più monossido di carbonio e il doppio di ammoniaca.

LEGGI ANCHE: I carburanti sintetici sono la soluzione? Vediamo i test…

Riducono in modo significativo le emissioni di particolato, ma emettono comunque due miliardi di particelle per ogni chilometro percorso. E rifornire solo il 10% delle nuove auto con e-fuel comporterà l’aumento del 23% nella generazione elettrica da fonti rinnovabili. Quanto ai costi, T&E prevede che in cinque anni un automobilista spenderà con gli e-fuel 10.000 euro in più di chi viaggerà su un’auto elettrica.

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50 COMMENTI

  1. Finalmente una buona notizia. Era follia pura pensare di far solo macchine elettriche. Miliardi di miliardi di batterie necessarie, miniere per estrarre metalli nobili da scavare in mezzo mondo (per lo più nei paesi poveri), energia nucleare per poter ricaricare, auto pesanti quanto carri armati, autonomia limitata e tempi di ricarica nemmeno paragonabili a un pieno di benzina. Senza contare auto totalmente infarcite di elettronica e pile, che dopo 8 anni se va bene son pronte per lo sfascio anche se non le usate (vedi cellulari, PC e altri elettrodomestici vari). Quando tutti sappiamo che meno auto si producono e più si sfruttano quelle già esistenti (se con carburanti verdi ancora meglio) meno si inquina. E’ ora di finirla con sto ecologismo da salotto e con le lobby che lo sostengono, a cui del clima frega meno di nulla.

  2. Sono perplesso: Ma se con un motorino semplice semplice, leggero leggero, praticamente privo della necessità di fare costosi tagliandi, otteniamo prestazioni da supercar in una macchina di classe B, perchè dovremmo continuare a produrre motori complessi costosi che richiedono risorse immense (e non parlo solo di mano d’opera) per avere le prestazioni di sempre, al costo dei soliti tagliandi e rotture varie su macchine che tra pochissimo costeranno comunque il doppio e avranno una vita media che è solo una porzione di un auto elettrica?
    Per l’impatto sociale? lavoratori senza più lavoro? allora avremmo dovuto mettere al bando la Ford Model T perchè ha fatto fallire innumerevoli allevatori di cavalli, e fabbri. E anche le signorine delle aziende telefoniche che collegavano a mano le linee finite sulla strada perchè hanno inventato le centrali a commutazione elettriche. SI! sono perlesso.

    • I maniscalchi non avevano intimi amici influenti, e le signorine del centralino neppure.

      E ovviamente non muovevano tanti soldi.

  3. Ma riflettendo, alla fine, gli e fuel diventeranno solo uno specchio per le allodole….

    ….saranno il cavallo di troia per mantenere viva la produzione di idrocarburi, chi sarà in grado di capire la differenza tra un litro di e fuel e uno di benzina fossile?

    Qualcuno dirà: ci saranno i controlli, ma in un paese clientelare e corrotto quale siamo i controlli saranno sempre condotti in modo “amichevole”………….e poi cos’è andranno a verificare cosa contengono i serbatoi!?!?
    Daranno la multa al proprietario dell’auto??? che potrà sempre dire: “ero lontano dal distributore di e fuel ed ero quasi a secco.

    E poi chi vieterà alle Porsche di continuare a fare la normale benzina fossile (che costerà sicuramente meno e sarà più comoda da acquistare)?

    Chi vieterà a tutte le auto termiche che verranno prodotte con lo stratagemma di Porsche dopo il 2035 sull’altare della supercazzola dell’e fuel di fare benzina al distributore di idrocarburi fossili?

    A questo punto il blocco del 2035 è aggirato ed i fossili continueranno ad essere utilizzati come ora.

    E’ un raggiro messo in atto per tappare la bocca a chi ci crede.

    • Il gasolio normale è giallo, quello per agrocoltura è verde-azzurro, l’e-fuel potrebbe essere arancio fosforescente, tanto chi andrà a vedere dentro il serbatoio cosa c’è???

  4. ma poi trasportare il risultato di tale produzione in giro per il mondo con le navi o con l’aereo non viene conteggiato nel calcolo finale della produzione CO2 ?

  5. È il secondo inverno che uso la motosega ev (82v) che fa il lavoro di una a scoppio da 45/50 cc. Solo il rumore della catena che gira niente puzza che finisce nei polmoni abiti e sulla pelle ( con due passate di sapone mi sentivo ancora la puzza addosso)…ne è stata venduta un’altra ad un operatore del giardinaggio …immagino quando farà pulizia nei giardini, in centro, senza rumore…sono pronti i trattorini x lo sfalcio erba ev con nuovi modelli da un mese all’altro e sempre più performanti. Ecco io ho l’impressione che anche gli industriali ( molti di più di quello che sembra o credono certi politici) guardino avanti!

    • 82V, immagino sia con motore Briggs & Stratton, una azienda leader per i motori a scoppio per giardinaggio e agricoltura che pur avendo fatto solo motori a scoppio sta passando ai motori a batteria senza essere passata dagli elettrici a filo. Io ho comprato il mese scorso un tosaerba e un decespugliatore a batteria, Stiga 548 e GT500 in sostituzione dei precedenti (non Stiga) che erano sempre elettrici ma a filo.

    • 🤣🤣🤣 non oso immaginare quelli che la usano di mestiere tutti i giorni.. costretti a vivere nei garage perché puzzoni.. vietato l’ingresso nei locali a chi utilizza motori 2 tempi..
      Mai stato ragazzo col motorino?

      • Ma tu ernesto, hai mai usato attrezzature da giardinaggio a schioppo (schioppo) o elettriche? Io sì e ho sempre preferito quelle elettriche, fino a ieri a filo ma sempre elettriche. Come per tutte le cose ci sono ambienti che limitano una tecnologia o un’altra (ampi spazi non raggiungibili col filo, pendenze per le quali non sono utilizzabli i 4 tempi ecc…).
        Lo sai che nei campi fuori dall’autotrazione sono moolto più avanti? Lo sai che hanno la guida autonoma a livello 5 (robottini tosaerba, puliscipiscina, aspirapolvere domestici).
        E non sono mai stati a schioppo?
        E per infine, lo sai che l’art.12 recita “Le macchine di giardinaggio… L’impiego di macchine rumorose deve essere limitato agli intervalli dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00” e la elettriche sono permesse?

      • -Mai stato ragazzo col motorino?-

        Allora, diciamolo fra di noi due, guardandoci negli occhi.
        Il due tempi se ti piace l’argomento e se parliamo di “roba seria” è pura poesia, mistica e ascesi.
        Va oltre la motoristica, è qualcosa di zen, con un retrogusto musicale.
        Devi avere occhio, orecchio, naso e sensibilità alle vibrazioni nelle dita.
        Devi fiutare il vento, l’umidità dell’aria e capire la temperatura dell’atmosfera.
        Devi diventare mentalmente un “flusso” per essere tutt’tuno con la macchina, passare con il pensiero dalla bocca del carburatore, entrare nel cilindro, bruciare assieme alla miscela e farti aspirare dalle onde di contropressione dell’espansione.
        E ancora potrei aggiungerne.
        Chi non ha mai provato però non può capire la soddisfazione di riuscirci.

        Detto questo: il due tempi è una bomba ecologica e il fumo che emette “sa di cancro”.

        • Parliamo di uno che nell’usare una motosega a miscela doveva passare 2 volte il sapone per togliersi la puzza.. ok esagerare ma anche no

          • Questione di sensibilità e abitudini.
            Correva l’anno 1973 che il sottoscritto fece il puliscigabinetti in una pensione Santa Maria ad Nives a Penia di Canazei e col guadagnato si comprò usato (70.000 lire) un Malaguti Cavalcone (da non confondere col Caballero) da rimettere a posto completamente. Oggi, che anch’io contribuisco (poco) alla pulizia di casa, capisco cosa intendeva la allora spaccam***ni di mia mamma nel periodo che mettevo a posto il motorino:
            – lavati le mani che mi sporchi le maniglie
            – cosa ci fai con quelle maglie che mi tocca lavarle per conto loro
            – hai fatto il bagno che puzzi a cane morto
            – anche se vieni solo a bere togliti le scarpe che imbratti il pavimento
            – hai delle unghie nere che non si guardano
            e il clou
            – mettiti i pedalini
            mia madre era infermiera e mio padre autista della Croce Rossa e la casa era metà al grezzo.
            Quando taglio l’erba con attrezzi rigorosamente elettrici ho la mia salopette con cui striscio e mi siedo sull’erba: guai al mondo che entro in casa così (esagero), taglio l’erba o al mattino o al pomeriggio, se interrompessi a metà a mezzogiorno per mangiare mi dovrei cambiare: sporcherei i cuscini delle sedie della cucina.
            E quando il mese scorso alle 11 mi sono accorto che avevo le fogne nere turate mi sono messo a sturarle (*#?”§!!!). Alle 14 ho chiesto se c’era qualcosa da mettere sotto i denti…”Ti cambi e fai il bagno”
            ho continuato e finito lo “sturaggio” alle 17,30, digiuno intermittente ahahah.
            In lavatrice la schiuma aveva un colore vomitabondo, altro che 2 passate per farmi passare la puzza dalle mani e anche dai capelli. Quando lavoro sulla Panda o lavo o cambio la catena nella bici, poi mi lavo le mani col Dash in polvere (la pasta lavamani non mi è sufficiente).
            Chi ci lavora avrà altre abitudini, non si mangia a tavola a mezzogiorno, usa sempre i guanti, ecc..
            Noi ricchi (abbiamo le BEV!!!) anche se insegnanti e part time in pensione, abbiamo abitudini più “borghesi”, una dannata bottiglia d’annata non si può assaporare con anche un più lieve odore di nafta addosso. Ne converrai😜

  6. E prevendo che in italia e nei paesi simili al nostro per magia la benzina riveniente da petrolio prenderà l’etichetta di e fuel, come l’olio motore dei tagliandi, come certi vini, come le banane di marche meno nobili con l’etichetta chiquita mal riattaccata ecc.

    Porsche: sei una delusione.

  7. Si, ma se dal tubo di scarico escono veleni e CO2 a cosa servono?

    Servono solo a sprecare energia che se impiegata nell’elettrico renderebbe n volte di più.

    Quindi in sintesi: avvelenano l’aria e sprecano energia.

    Porsche, mavafff

  8. Palese quanto sia stupida come soluzione. Ha senso solo per mantenere alcune piccole realtà non convertibili o come carburante per i piccoli mezzi agricoli o per gli aerei…. ma per la trazione non ha il minimo senso. Quanti passaggi ci sono? Genero energia elettrica per l’elettrolisi per ottenere l’idrogeno. Questo già è abbastanza inefficiente ma l’idrogeno si potrebbe usare già così com’è. Poi non contenti fai reagire l’idrogeno con la co2 usando altra energia! Quanta energia perdo in tutto il processo. Penso che anche un bambino capirebbe che non può essere una soluzione per il futuro su larga scala! Rimarrà una nicchia e i costi rimarranno alti altro che abbassarsi. La cosa che mi fa incazzare è che le persone si lamentano da sempre sulle accise dei carburanti e poi quando c è la soluzione ( la mobilità elettrica ) si inventa mille scuse per non cambiare! Assurdo!

  9. Finalmente trovo il dato del costo al litro 2 euro alla produzione a regime, se va bene mi aspetto un 3 euro alla pompa in Italia (se va bene eh poi da qua a 12 anni ce anche l’inflazione…)

    Cosi tutti quelli che già adesso si prendono male per sta storia del 2035 possono dormire sonni tranquilli e io continuerò a pagare poco la ricarica, tutti contenti

    • Sì sì tratta fondamentale di continuare a sovvenzionare le industrie petrolifere per agevolare il phase out altrimenti ad un certo punto collasserebbero.
      My guess: collasseranno comunque, solo un po’ più lentamente.

  10. Checché se ne dica, le reazioni di combustione sono esotermiche; tornare indietro, in tutti i sensi, costerà un botto! Valà valà…

  11. Andranno ricalcolati i cicli LCA per vedere il totale delle emissioni co2 di un’auto elettrica con una alimentata a e-fuel. Se davvero le emissioni di co2 si riducono del 90% siamo davanti ad un sorpasso (certo, andranno sommati anche i costi di trasporto di questi e-fuel). Aspettiamo gli studi.

    Da analizzare anche le emissioni di HVOlution che, ricordiamolo, è già disponibile presso 150 distributori in Italia da questo mese e costa come il Diesel+ di Eni. Anche HVOlution rientra appiena tra i “carburanti rinnovabili” e come gli e-fuel dovrebbe poter essere utilizzato anche dopo il 2035 se passa la modifica chiesta dalla Germania.

    Ciò che è interessante è che sul mercato si stanno affacciando tecnologie diverse. HVOlution è diverso dagli e-fuel di Porsche e probabilmente altri soggetti si affacceranno sulla scena. L’Italia ad esempio preme per il biometano. Per ognuno di questi 3 ci aspettiamo di conoscere, tramite studi scientifici, le emissioni nell’LCA.

    • ma proprio non ci arrivi a capire che è una cazzata termodinamica gigantesca
      usare il vento per produrre corrente elettrica per produrre e-fuel?

      c’è giusto un passaggio in più…

    • “dovrebbe poter essere utilizzato anche dopo il 2035 se passa la modifica chiesta dalla Germania”

      Enzo mi meraviglio! Neppure tu hai capito un fava del provvedimento UE? Dopo tutto quello che si è scritto a proposito? 🤦

      • Aggiungo: capisci com’è facile prendere in giro la gente se neppure tu che sei abbastanza addentro all’argomento sei caduto vittima del lavaggio del cervello dei media!?!?

        • Dai Enzo, oggi mi stupisci veramente…

          Il ban dal 2035 è sulla vendita di motori termici non sulla vendita di carburanti. Sia i carburanti fossili che gli e-fuel saranno comunque venduti dopo il 2035.

          Quindi la tua frase: “dovrebbe poter essere utilizzato anche dopo il 2035 se passa la modifica chiesta dalla Germania”
          in realtà è: “potrà essere utilizzato anche dopo il 2035 in ogni caso”

        • Aggiungo anche che così il problema diventa che si faranno investimenti enormi per prevedere produzioni di efuel massicce ma nessuno sa se ci saranno i clienti.
          Nella migliore delle ipotesi verranno utilizzati dove non ci sono alternative (navi o aerei), nella peggiore si tratterà di investimenti improduttivi.

    • Ma secondo TE a me me ne fr***a della CO2 e cammino con una roba che nella migliore delle ipotesi costa PRODURLO 2€/L contro i 70€cent della benzina/gasolio?

      Tasse ed accise e sei a 3€ a L in pratica 17€X100 Km, quando attaccando una BEV ai miei pannelli giro a 3€X100Km?

      Ma é una battuta spero. Ma se già oggi le BEV surclassato le termiche in costi di gestione, con l’avanzare delle rinnovabili e la e-benzina a 3€/L invece la gente si lancerà in concessionario a comprare la macchina e poi subito in banca per il PRESTITO per fare il pieno.

      Ma dai su siamo seri. Sta roba é per nicchie di uso dove le BEV non ce la fanno ma per la stragrande maggioranza non serve a niente.

    • Le prove dell’ENI sul suo HVO non sono così confortanti
      https://www.eni.com/it-IT/media/news/2017/10/eni-i-test-sugli-autobus-torinesi-confermano-che-il-nuovo-carburante-ecologico-eni-diesel-piu-contribuisce-alla-riduzione-dellinquinamento.html
      riduzioni: polveri sottili del 40%, il particolato del 16%, gli NOx del 10% e la CO2 del 7%
      La CO2 complessiva forse ma quella finale sembra solo il 7% in meno.
      E continuo a ripetere, la CO2 me la bevo nella coca cola, a me da fastidio tutto il resto.

  12. Ottima soluzione. La mia 456 Gt avrà ancora lunga vita (sempre che riesca a trovare un escamotage per comprare la benzina da Porsche….)

    • Hai capito tutto, nonostante le chiare ma vane spiegazioni di Vaielettrico.
      La 456 GT non sarebbe infatti stata toccata dal provvedimento 🤦

      • Scusa, temo mi sia sfuggito qualcosa. Se il parco circolante si riduce si ridurranno anche le forniture di benzina. Giusto? Inoltre le leggi possono cambiare. Scommetto che ad un certo punto vieteranno tout court la circolazioni delle automobili ICE a benzina o gasolio. A parte il fatto che secondo me arriveranno comunque a vietare pure le auto elettriche private, ma questa è solo una mia convinzione.

        • Ma il parco circolante termico si ridurrà comunque, o pensi che in dodici anni non cambierà nulla?
          Io ho comprato un Qashqai a benzina nel 2014 (9 anni fa) pur volendo comprare un’inrida perché l’offerta era molto limitata. Andai a vedere una Prius+ ma la moglie la bocciò.
          Oggi hai moltissima offerta e volendo c’è anche il Qashqai e-power venduto come se fosse elettrico (!!!). E sono passati soltanto 9 anni.
          Tra dodici anni sarà molto complicato se non impossibile che una termica sia conveniente rispetto a una elettrica.
          La mancanza del ban avrà un effetto soltanto marginale sulle vendite nel 2035, quindi di cosa stiamo parlando?

        • “ad un certo punto vieteranno tout court la circolazioni delle automobili ICE a benzina o gasolio.” è possibile che ci arrivino, magari con una esenzione per quelle iscritte a qualche registro (simile all’attuale ASI) per consentire comunque la circolazione di auto di interesse storico.

          “secondo me arriveranno comunque a vietare pure le auto elettriche private” questo è già più improbabile ma non impossibile. Fra 20/30 anni la guida completamente autonoma credo sarà ampiamente diffusa. 20 anni nel campo del software sono un’enormità. Con la guida autonoma totale è davvero possibile che le auto private diventino esclusiva di pochissimi e tutti gli altri abbiano un servizio di sharing a richiesta, pagando il servizio se lo si usa, scontato se in vettura condivisa in quel momento o con sovrapprezzo se richiedo macchina ad uso esclusivo. Chissà.

        • -vieteranno tout court la circolazioni delle automobili ICE-

          Campacavallo.

          -arriveranno comunque a vietare pure le auto elettriche private-

          Ma anche no pure qui, vedrai.
          Giusto dare una “regolata” all’abuso che se ne fa oggi, ovviamente offrendo alternative valide, ma a tutto c’è un limite. A un certo punto la gente si incazza se continui a dire dei no.

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