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Prezzi della ricarica vergognosi, cosa c’è dietro?

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AC o DC, le nostre ricariche sono tra le più care d'Europa (foto d'archivio)..
Prezzi della ricarica vergognosi, lamenta Matteo, un lettore ligure:  ha fatto un migliaio di km tra Italia e Francia e allega le ricevuto delle spese. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
punto interrogativo

Prezzi della ricarica vergognosi, in Francia 0,65, da noi 0,88. Così spendo più che a benzina

prezzi della ricarica vergognosi
La schermata delle 4 ricariche effettuate da Matteo.
Ecco quello che ho speso ieri per fare poco più di 1.000 km...e sono arrivato a casa quasi scarico ovviamente…Sono andato in Francia e la ricarica costa 0,65, in Italia 0,88. Fino a dicembre, poi, si potevano acquistare kWh a pacchetti (che comunque ti costringevano ad un’attenta valutazione degli impegni di viaggio visto che l’acquisto era mensile). 
Ma com’è possibile? Costa sicuramente più che viaggiare con una macchina a benzina!!!!! La cosa mi fa rabbia…Sono sette anni che viaggio in elettrico, alle colonnine costava 0,45 un kWh, se non ricordo male. Ma secondo voi, qual’è il disegno generale?Matteo Manno, La Spezia

Prezzi della ricarica vergognosiSiamo i più cari d’Europa, l’unica medicina è più concorrenza

punto interrogativoRisposta. Non sappiamo se c’è un disegno generale, ma sappiamo che abbiamo le ricariche più care d’Europa. Perché? I grandi player del settore, pur essendo società pubbliche, non lo spiegano, limitandosi ad aggiornare di tanto in tanto i listini. E l’ultimo colpo, come sostiene giustamente Matteo, è stato la sostanziale soppressione degli abbonamenti, che ti consentivano di alleviare i prezzi. Si sa che in Italia il costo della materia prima energia è più alto che nei principali Paesi europei, Francia in primis.
Ma la differenza tra il prezzo al kWh che consumiamo a casa e quello che acquistiamo alla colonnina non è proporzionato. Tesla, che non è un ente di beneficenza, nei suoi Supercharger pratica in Italia i prezzi più cari d’Europa. Ma si tratta comunque di cifre concorrenziali rispetto alle ricariche della stessa potenza di Enel e di Eni-Be Charge.
Come può farlo? Vorremmo che qualcuno lo spiegasse. L’unica medicina, in questi casi, è più concorrenza, dentro e fuori autostrada.
 “Piazza pulita” ci voleva in tv, su La 7o forse no…”. Guarda il nuovo (polemico) VIDEO di Paolo Mariano

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40 COMMENTI

  1. Pochi mesi fa avevo espresso su questo “forum” le stesse perplessità del lettore Matteo, ma la redazione, credo Massimo Degli Esposti, rispose sciorinando tutta una serie di spiegazioni a giustificazione degli elevati prezzi alle colonnine.. peraltro non convincendomi.. forse già allora, pur non essendo un esperto, ma essendo cmq una persona attenta e che si informa, la mia osservazione tanto campata in aria in realtà non era….

    • Confermo quello che scrissi a suo tempo. Se dedica qualche minuto a leggere questo articolo Il futuro della ricarica: Arera lo immagina così e seguire la relativa videointervista capirà come si formano le tariffe della ricarica pubblica e perchè è così difficile farle scendere. Questo non significa giustificare o invitare alla rassegnazione. Ma capire il meccanismo di formazione è la premessa per agire efficacemente innescando una concorrenza virtuosa fra gli operatori che le faccia scendere. Diversamente non si fa altro che abbaiare alla luna.

  2. Secondo me fino a che il mercato proporrà come utilizzatori di un parco colonnine di ricarica simile a quello di paesi con una percentuale di elettriche molto più alta, il prezzo per la collocazione e la manutenzione degli apparecchi influirà parecchio sugli utilizzatori…
    Se ho dieci colonnine che mi costano 100 e ho cento utenti, costerà un euro a utente, se ne ho 10 dovrò fare pagare 10 per non andare in perdita

  3. Probabilmente il Sig. Matteo Manno non è abituato a caricare alle colonnine pubbliche altrimenti non avrebbe utiizzato Nextcharge, che è una delle app più care sul mercato!

    Fermo restando che in previsione di un viaggio così lungo avrebbe potuto pianificare l’acquisto di un abbonamento A2A che avrebbe sicuramente abbassato il costo al Kwh. Oppure ricaricando a consumo tramite l’app di Repower che offre le HPC a 0.60€ al kwh sulle colonnine dei principali gestori, o ancora con l’app di Northe che offre delle ottime tariffe in tutta Europa.

    In questo momento se si vuole risparmiare con le BEV, le possibilità ci sono , basta sbattersi un attimo.
    PS: Per chi ha Tesla, poter utilizzare i SuC a consumo in modalità Plug&Charge a prezzi molto vataggiosi, è un plus inestimabile quando si viaggia!

  4. Io ricarico a casa, ma facevo una flat per completare, in caso di bisogno, che, normalmente, ero costretto ad usare prima della scadenza pur di non perdere kWh.
    Devo dire che, grazie agli aumenti, ho imparato a farne a meno.
    Grazie signori sfruttatori dell’elettrone!
    Per me ci avete perso voi!

  5. Dietro c’è che siete pochi, e i soldi che avevano in mente di prendervi con le tasse, dopo i primi anni di facilitazioni, iniziano a prenderveli al“distributore” adesso…ogni lasciata é persa….

  6. Per agevolare i possessori di BEV in caso di viaggi lunghi autostradali, al fine di ridurne costi, tempi e flessibilità consiglio a chi può di utilizzare i sempre più diffusi, efficienti e convenienti Tesla Supercharger, in cui l’elettricità costa la metà di tutti gli altri fornitori, oltre alle Free to X con abbonamento a2a ancora molto conveniente; senza abbonamento utilizzare invece sulle fast in autostrada l’app Recharge Around Repower che con 0.60 €/kWh è equivalente al prezzo del gasolio in autostrada, qualcosina meno. Quindi chi ha una BEV può godersi serenamente il viaggio con una qualità ben superiore a quella di qualsiasi auto termica e può avere ormai, già oggi in Italia, la possibilità di risparmiare, di ridurre i tempi delle soste per la ricarica e soprattutto di non inquinare mentre si viaggia.

  7. In una parola? Speculazione. Perché in Italia così funziona, prima ci abbindolano con prezzi “vantaggiosi” e poi, quando in molti si sono convertiti all’elettrico, ci stangano. Da una parte l’accisa sui carburanti fossili, dall’altra motivazioni indefinite per il caro dell’elettricità, tanto noi stiamo zitti e andiamo avanti, perché ogni tanto ci danno il contentino degli incentivi (quando vengono effettivamente concessi…)

    • Ragazzi oggi che la maggiore parte delle industrie è ferma alle ore 17:00 il 67% d’elettricità è stata prodotta da fonti rinnovabili.
      Le speculazione termineranno solo e soltanto se i privati cittadini installeranno gli impianti fotovoltaici a gogo anche nei condomini.
      Solo allora ci sarà abbastanza energia in surplus che saranno costretti ad abbassare i prezzi. Contratti come Noi2 di A2A (se pur convenienti e affermando che sono loro ad installare pannelli al posto dei loro clienti) in cui il 70% dell’elettricità è garantita da impianti fotovoltaici non è altro un modo che gioca sull’immobilismo di noi italiani (che non vogliamo installare impianti FV) e che pertanto ci lega alle loro regole (speculazioni/di mercato).
      Se non vogliamo continuare su questa strada sappiamo cosa dobbiamo fare. Non ci resta che trovare un modo per farlo.

  8. La cosa ridicola poi dei prezzi italiani è che il prezzo alla colonnina cambia a seconda dell’operatore utilizzato. Ad esempio ho scoperto l’app Wroom che sulle colonnine EnelX AC fino a 22kW costa 0,44€. Con ChargePoint sempre su EnelX in AC siamo a 0,56€. Con EnelX 0,65. Stessa colonnina, provato di persona.
    Poi vorrei aggiungere che per tanto che l’energia elettrica in Italia sia la più cara d’Europa il PUN a febbraio era 0,09€/kWh in F3 e 0,12€/kWh in F1. Anche triplicando il prezzo più IVA al 22% non si arriva a 50 centesimi quindi non è colpa del prezzo della materia prima

    • Se tutti gli operatori avessero la stessa tariffa potrebbero essere accusati di fare cartello. Peraltro non importa se l’energia è la stessa, se proviene dalla stessa rete e se è erogata dalla stessa colonnina. La ricarica è un servizio e ogni operatore della ricarica ha costi diversi per erogarlo: il prezzo della materia energia è solo una delle componenti del costo e del prezzo finale.

  9. Credo che l’unico sistema per rendere più facili, veloci, pratiche ed anche economiche le ricariche sia di impostare le regole come è stato fatto nella telefonia mobile:
    – ognuno ha la sua SIM che quando si attacca alla rete viene riconosciuta in quanto univoca (= identificazione del veicolo tramite VIN)
    – ognuno ha un contratto con un suo operatore in base al quale paga le corrispondenti tariffe (chiamate, sms, internet -> fast, AC, …)
    – gli operatori lavorano in roaming (nella telefonia questo vale solo per l’estero, mentre in Italia ognuno si aggancia al proprio operatore, ma sulle ricariche si potrebbe superare questo aspetto)
    – all’estero è consentito un uso limitato in proporzione la canone pagato
    – gli operatori si “sistemano” tra di loro per quanto riguarda il conguaglio degli utilizzi

    A questo si dovrebbe aggiungere solo l’aspetto delle ricariche pagate “a consumo” (grazie anche all’apertura alle carte di pagamento) che potrebbe rimanere come sistema di backup per quei veicoli che non sono dotati di riconoscimento del VIN

    Così funzionerebbe tutto meglio in stile “Tesla”, le app potrebbero rimanere solo per la tracciatura delle colonnine (disponibile, in uso, in manutenzione) e consentirebbe anche l’ingresso di operatori virtuali (come Nextcharge) che aumenterebbero la concorrenza

  10. I prezzi dell’energia elettrica in Italia sono SEMPRE stati tra i più alti d’Europa, del mondo e dell’universo intero. Quindi, esattamente, perché la situazione dovrebbe cambiare? Anzi, caricate adesso perché più si andrà avanti e più costerà…
    E in questi settori la concorrenza non serve a niente, così come non serve a niente sulla benzina

    • secondo me i prezzi gonfiati dell’anomalia attuale possono solo scendere

      >> se parliamo dei PUN, prezzi energia elettrica “grezza”:
      i prezzi stanno scendendo in tutta europa, persino da noi

      ci sono motivi concreti: ogni anno aumentano le installazioni di energia rinnovabile e quindi la quota di energia rinnovabile autoprodotta, 45 % il dato europeo del 2023, sarà circa 48% nel 2024, e così via

      è energia economica e non più soggetta alle tensioni internazionali; nei paesi che sono più avanti il PUN è già sceso a circa 3 cents kwh; noi siamo più lenti, ma dai 12 cents siamo scesi a 9 cents già con un poco di produzione eolica, e man mano penso scenderemo a 7 kwh penso a breve, e tra più anni forse anche a 5 cents,

      >> se parliamo del prezzo finale, con applicati i normali ricarichi dei costi di rete (pochi cents aggiuntivi) e gli anomali ricarichi molto alti commerciali (molte decine di cents applicati)

      la situazione attuale sappiamo da dove deriva, penso l’ostruzionismo non potrà durare molto, anche perchè la concorrenza non è bloccata al 100%, ci sono alcuni operatori minori e i supercharger

    • Carlo Eraldo sicuramente più di un’auto a metano, così mi tengo ben stretta la mia che con 1,13 euro faccio estate ed inverno 24 km/kg. La bolla dal metano è passata all’energia elettrica, si guadagna se si ricarica a casa con il proprio impianto fotovoltaico o a lavoro con il contratto a carico della ditta in cui si lavora, sempre che te lo consentono. Perché regalare soldi ai soliti 4 oligopolisti energia anche no, grazie. Continuate pure con diesel e benzina od elettrico, io visto l’andazzo mi tengo il mio polmone a metano.

      • Non capisco perchè un utente disintereressato deve forzare il discorso dimenticamendo di proposito l’opzione più ovvia:

        se puoi ricaricare da casa non serve il FT,
        tolti i costi fissi del contratto -> circa 20 cents (?) al kwh

        a 17 kwh x 100 km comprese perdite di ricarica -> 3,4 euro x 100 km

  11. Secondo mevtengono i prezzi alti in modo che quando prima o poi dovranno mettere sulle ricariche ev le tasse che ci sono sulla benzina, il governo avrà un margine limitato dato dal prezzo già alto e i guadagni saranno per i fornitori

  12. Ma è vero che il governo olandese sta valutando la sospensione momentanea delle ricariche auto per congestione della rete?

    • Vivo in olanda, No!

      Costo medio di ricarica pubblica sotto i 40ct. Tesla sotto i 30. Io ricarico a casa a 11kw senza maggiorazioni del contatore.mi spiace dire che l’Italia è al medio evo.

    • Non proprio, voleva, forse, è un idea, di voler limitare le ricariche dalle 16:00 alle 21:00 (5 ore) nei giorni festivi in 1 singolo comune di tutta l’Olanda.
      Non voleva comunque sospendere, ma limitarne la velocità delle HPC, che invece che erogare fino a 300kWh erogherebbero 100kWh.
      Il problema della rete sono i picchi massimi, picchi che raramente ci sono ma quando ci sono potrebbero essere un problema.

      Ora, siccome molto probabilmente anche noi in Italia avremo lo stesso problema, non sarebbe forse ora di fare qualche investimento prima che il problema ci sfuggirà di mano?

  13. Vedete uno dei problemi?
    Ho fatto scorsa settimana To- Padova/ Padova- Bologna/ Bologna-To totale 946km e ho fatto un pieno da 48 euro alla partenza e un pieno da 44 poco prima di Bologna e a casa sono arrivato con un quarto abbondante di serbatoio ( Toyota cross)
    Ho visto che un problema ( pagamento carte è in via di soluzione) ma se non si riducono sensibilmente gli altri ( costi auto , tempi ricarica, capillarità punti ricarica )per quale masochistica ragione uno dovrebbe passare alla bev?
    La domanda è anche conseguenza del fatto che già oggi esistono auto ibride di vario tipo con emissioni molto basse e occorrerebbe vedere se fossero tutte così che risultati avremmo
    PS in 6 mesi la mia toyota ha 12456km e per la cronaca To- Padova e Bologna-To le ho fatte senza soste 3 ore e mezza la prima tratta e 3 ore e un quarto la seconda come vedete non si chiedono miracoli alle bev ma di competere con queste necessita

    • 946 km in 6 ore e 45 sono i 140,1 km/h di media. Che comprenderebbero anche l’entrata e uscita dall’autostrada per 3 volte.
      O lei ha fatto costantemente i 160 o più (e ha un’auto che ai 160 batte il record mondiale di consumo vista la spesa che dichiara) o ha sbagliato qualche cifra.

      • Oddio, a dar retta a google maps per le due tratte in questione i tempi sono quelli indicati dal nostro amico… poi per l’amor del cielo, nulla esclude che sia andato anche più svelto del necessario, però i tempi indicati corrispondono quasi al minuto col vaticinio di Google Maps… 🤷‍♂️
        Chiaramente non mi sto esprimendo sui consumi.

      • Comunque leggendo ho svelato l’arcano

        Il nostro amico ci ha dato i chilometri totali, ma soltanto le tempistiche di due tratte su tre. Cosa che ovviamente fa alzare la media oraria a dismisura

      • Forse non ho esagerato con i dettagli ma lei esagera con i pregiudizi
        Ho citato solo le tratte TO -PD e BO-TO ( rispettivamente 387km e 330km) il restanti sono PD- BO e altri fatti tra hotel / ristoranti e sedi aziendali ( questi fatti molto moderatamente e in elettrico quando possibile, qualche relax lo prendiamo anche noi ice) le due tratte citate sono fatte con cruiser adattivo a 146kmh e qualche tratto inferiore e superiore
        Quindi rifaccia i conti ma se non le tornano la prossima settimana devo tornare a PD e può tenermi compagnia ( magari contribuisce alla colazione prepartenza)

        • Chiedo scusa, mi era scappato che mancasse la tratta PD-BO.
          Non posso rifare i conti, troppe poche informazioni, mi limitavo ai conti grezzi, però potrebbe rifarli lei per noi: lei che sa esattamente dove è andato (intendo gli indirizzi: Bologna o Torino è estremamente vago, cambia anche di 50 km pur rimanendo all’interno del comune), provi a simulare lei il percorso esatto su abetterrouteplanner con una Model 3 RWD, ad esempio (non la LR: sto espressamente chiedendo la RWD), sapendo che costa di più della sua ma è anche di un segmento superiore.
          Poi ci dica quanto è richiesto di sosta aggiuntiva per la ricarica (tra andata e ritorno), dando per scontato di partire da casa col 100% e di tornare a casa col 10% su di un viaggio che comunque dura almeno 8 ore. Le fa anche il calcolo di quanto pagherebbe a ricaricare durante il viaggio, a cui va sommato il ripristino al 100% effettuato in casa, per tornare alla condizione iniziale.
          Declino l’invito per la prossima settimana, grazie: mi sarebbe un pochino scomodo venire a Torino per poi tornare indietro, solo per fare una prova, dato che esistono i simulatori che possono farlo al nostro posto (abetterrouteplanner, tra l’altro, è pessimista, indica sempre più di quello che poi serve nella realtà).
          PS: i 146 di cruise… birbantello.
          PPS: curiosità mia, la Yaris Cross ha il tachimetro basato su GPS o è dei soliti che esagera di un 3/4%? Chiedo perchè su Tesla il tachimetro eccede in modo fisso di 1km/h come prescritto dal CdS, a qualsiasi velocità. Quindi se lo impostiamo ai 146 di cruise, sono i 145 effettivi e non i 141 (3% di scarto).

          • La richiesta di accompagnarmi a Padova era in parte ironica in parte di confutazione ( la colazione gliela avrei offerta io)
            Tornando seri le dico questo i primi 534km li ho fatti con 24, 2 litri e questi sono una certezza perché da pieno a pieno non si può sbagliare
            Le aggiungo che le 2 tratte sono state fatte partendo alle 4e 10 di mattina all’andata e dalle 21 circa la tratta di ritorno da Bologna
            Pur avendo box auto ho già avuto modo di spiegare , e la prego di credermi, di non avere possibilità di cariche a casa
            Aggiungo che nei 3 giorni di questo spostamento ( insieme ad un collega e con altra vettura ) abbiamo toccato anche udine a/r e Ancona a/r con la mia auto parcheggiata rispettivamente in hotel e in sede Bologna ( entrambe prive di colonnine) in più, ma questo credo possa immaginarlo da sé, c’era giusto il tempo di un boccone a pranzo e generalmente cena alle 21 quando andava bene
            Calcolando che questo tipo di attività mi impegna almeno 4 mesi all’anno pensa potrei permettermi anche tempi di ricarica?
            Ripeto come altre volte, alle condizioni attuali la ibrida è il migliore compromesso tra emissioni e necsita personali e se non cambiano radicalmente le cose lo sarà ancora per molto tempo
            Proverò volentieri il simulatore che mi ha suggerito ma lei sfrutti la mia esperienza per cogliere che non necessariamente chi non vuole un’elettrica è un ” no watt”

          • Stante il suo mestiere, non posso che concordare con lei sul fatto che lei appartiene (a mio modesto parere, non suffragato da alcuna statistica se non quella che ogni automobilista fa 1750 km all’anno di autostrada) ad una “minoranza” che sarebbe attualmente penalizzata con una BEV pura. E’ inutile che provi a raccontarle che fare i 146 non è salutare, immagino che potendo scegliere viaggerebbe con NCC… o non viaggerebbe affatto (per lavoro).

            Spero che piuttosto che le ibride, si diffondano le BEV con range extender: perchè le plug-in vengono usate impropriamente a benzina e talvolta in elettrico, una BEV con range extender con potenza limitata a 22kW verrebbe usata in elettrico sempre e a benzina in emergenza. O ricaricata mentre è parcheggiata…

            Se va indietro nel tempo, troverà tanti miei commenti in cui dico che io sono arrabbiato nei confronti di chi: ha reddito, ha possibilità di ricarica a casa, non fa millemila chilometri, ma rifiuta a prescindere l’elettrico per pura ignoranza, soprattutto quelli che si prendono dei bei diesel per poi fare 10.000 km all’anno prevalentemente in urbano (FAP, chi era costui?). E ovviamente verso tutti coloro che fanno gli undicenni che parlano di sesso da esperti basandosi sul sentito dire su youtube e tiktok e vogliono raccontare a me come si gira a benzina (ho la patente dal 1985).

            Abetterouteplanner è un bel giochino per prendere familiarità con le autonomie nelle condizioni più disparate (si può modificare la temperatura, l’usura della batteria, vincolare le ricariche, scegliere le soglie etc.).

          • Ivan.s nulla da togliere alle tue osservazioni e perplessità sulla mobilità elettrica dovuto ai costi di ricarica ecc.
            Ora, mi sono dilettato a fare due conti con un foglio di calcolo.
            Visto che hai dichiarato di aver consumato 24,4 lt di benzina (immagino) per 534 km con un consumo medio di 22,066 km/l.
            Ora facendo riferimento ad un costo della benzina di 1,889 €/l dovresti aver sostenuto un costo a km di 0,0856 €.
            A questo punto ho ipotizzato per una BEV un consumo medio di 0,210 kWh/km a 140 km/h, valore che mi porta a dire che per pareggiare il costo sostenuto con la Corolla il prezzo dell’elettricità dovrebbe essere di 0,40765 €/kWh, per prezzi inferiori la BEV inizia ad essere conveniente.
            Ora nel suo caso non sarà conveniente, ma esistono persone che per esempio comprano Fiat Panda Hybrid, queste auto hanno medie di 21 km/l (nel misto), un’auto elettrica come la nuova e-C3 ha un consumo medio di 0,13 kWh/km (sempre nel misto).
            In questo caso con gli stessi ragionamenti per raggiungere il pareggio il costo dell’elettricità dovrebbe essere 0,69 €/kWh ed attualmente il costo a consumo in una qualsiasi colonnina BeCharge in alternata è di 0,65 €/kWh e pertanto la BEV già converrebbe.
            In poche parole bisogna entrare nel caso particolare per capire la convenienza.
            Buona serata.

    • Buon dì Ivan.s, tu ti domandi giustamente “perché dovremmo passare alla mobilità elettrica se poi ci costa di più?”
      La mia domanda è: “perché in Italia si vuol puntare su un sistema che fa costare di più l’energia elettrica?”
      Una domanda me la sono data: “Sarà che ci si regge su il sistema delle lobby e politico italiano?”

    • 92€ ad un supercharger, applicando la tariffa più alta e considerando la perdita nella ricarica fanno 170kWh con cui una model 3 fa tranquillamente 1000km. Avendo la possibilità di ricaricare a casa la spesa sarebbe la metà.

    • ….continuo a non capire perché il cosiddetto “conto della serva” il malcapitato acquirente di BEV non lo faccia PRIMA di acquistare la sua auto elettrica.
      Che vi piaccia o no, la situazione in Italia attualmente è questa.
      Se non vi sta bene, emigrate in Norvegia o, più semplicemente, evitate di acquistare BEV, in attesa di tempi migliori.
      Delle due, l’una!
      Ma (PER FAVORE) evitate questi continui piagnistei sull’Olanda, la Norvegia, il Governo, l’ENEL e quant’altro.
      Detto con molta pacatezza e senza alcun intento polemico, chi vi legge È STUFO!

      • Leggerci non le è costato nulla. Smettere di leggerci non le costerà nulla. Semplice no? Di cosa si lamenta?

        • forse un altro effetto collaterale del clima pre-elettorale

          ci ha già tenuto a spiegarci che cita circoli fascisti repubblichini e che la meloni e d’urso sono i suoi idoli di cui segue a pecora ogni ordine.. e che detesta auto elettriche ed energie rinnovabili, sta qui per insultare, ripetere gli slogan d’odio, difendere il governicchio..

          questo e un altro paio di alienati e maleducati (es.Tony, ma usano più nick name) potrebbero essere gli stessi personaggi imbarazzanti che di solito pascolano la giornata anche su altri forum e credono di fare blillante propaganda per le elezioni, ma creando ancora più imbarazzo

          non sono neppure svegli, per fare i troll in rete per la lega si può essere retribuiti, loro invece per la meloni credo lo fanno a gratis

    • “per quale masochistica ragione uno dovrebbe passare alla bev?”
      _____________
      Come per quale motivo?
      Non posso credere che non lo conosca.
      Poi lei proprio non riesce?
      Pazienza, vi sono milioni di autisti che hanno meno esigenze.

      • La sua risposta è troppo elevata per chi come me ha conoscenze base
        Da quel poco che ho intuito però evincono che intenda molti milioni di autisti senza mezzo di trasporto
        Mi scusi ma altrimenti non si comprenderebbe la discrepanza tra il numero di autisti con meno esigenze e il numero di bev vendute
        Ma ripeto avendo conoscenze basiche forse anche la matematica non è il mio forte

  14. Visto che il governo attuale è di fatto contro la mobilità elettrica e il maggiore azionista di ENEL è lo Stato, il motivo dei prezzi così alti mi pare evidente. Gli altri fornitori privati si allineano ai prezzi di ENEL, fare prezzi più bassi di quelli graditi al governo significherebbe guadagnare meno e fare uno sgarbo al governo del Paese in cui devono operare.

    • La sua analisi rispecchia la mia. Arriva tal Cattaneo in Enel e, guarda caso, le tariffe raddoppiano pur col calo del PUN. Essendo un duopolio con all’altro lato ENI (non certo paladino delle BEV), i prezzi sono artatamente elevati, tanto è vero che Tesla, nonostante acquisti energia da loro, la vende a meno della metà al consumo

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