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Siamo i più cari (e maleducati) d’ Europa

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Il Supercharger Tesla di Brindisi, sull'Appia.

Siamo i più cari (e maleducati) d’Europa. Nella ricarica abbiamo i prezzi più alti e, non bastasse, le colonnine sono sempre più usate come parcheggio.

siamo i più cariSiamo i più cari d’Europa anche nella rete dei Supercharger

Uno dei termometri più attendibili per tenere monitorato il costo della ricarica nei vari Paesi europei ce lo offre Tesla. I Supercharger non sono il core business di Elon Musk, ma uno strumento a supporto dei clienti (ora anche degli altri marchi). E i prezzi, da quel che se ne sa, ricalcano quel che è il costo della materia prima energia nei vari Paesi. Oltre naturalmente ai costi di installazione e mantenimento.

Felix Hamer, un giornalista specializzato olandese, tiene d’occhio i costi al kWh nei Supercharger, riportandoli sul suo profilo Twitter. L’ultima rilevazione è riportata qui sopra a destra, con 16 stazioni europee, e fotografa le tariffe praticate ai clienti non Tesla che pagano una fee mensile di 12,99 euro.

La stazione di Evry, in Francia, risulta la più conveniente, con 0,18 euro al kWh. Mentre il Supercharger di Brindisi, sull’Appia, è il più caro in assoluto, con 0,45 euro/kWh. In pratica due volte e mezzo il prezzo della stazione francese, per acquistare lo stesso servizio. Nella pattuglia dei migliori ci sono Odense, in Danimarca (0,26), Enschede (Olanda, 0,26), Verdal (Norvegia, 0,27), Manchester (GB, 0,28) e Reykyavik (Islanda, 0,28). Tra i peggiori, con Brindisi, Hilden (Germania, 0,42) e La Jonquera (Spagna, 0,41).

siamo i più cariE abbiamo anche i furbetti che parcheggiano nelle ricariche

Ma anche quanto a maleducazione non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Il vizietto di utilizzare come parcheggi gli spazi di ricarica da parte di automobilisti che guidano auto termiche è diffusissimo. Come documentato le foto che ci arrivano sempre più spesso dai lettori in viaggio. Anche in autostrada, dove magari la necessità di ricaricare è più impellente e, se è inaccessibile una colonnina che sulla app risulta libera, la delusione è doppia.

Tanto più che nelle aree di servizio in genere lo spazio per parcheggiare non manca.  L’ennesima foto ci arriva da Fabio Sabbatini ed è stata scattata nell’are di servizio La Macchia, sull’A1 in direzione Napoli, tra le uscite Anagni-Fiuggi Terme e Ferentino. Si vede una Volvo tranquillamente parcheggiata nell’area di ricarica Free to X.

Lo stesso lettore qualche giorno fa ci aveva segnalato analoga situazione un più a nord, a Fabro Ovest, nel tratto umbro dell stessa A1. Poveri noi…

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22 COMMENTI

  1. Il prezzo del pun nei vari paesi europei varia tra i 6 e i 9 centesimi a kwh. Tranne la penisola iberica che sta ben più in basso.
    Nulla di tutto questo giustifica il livello di prezzo delle ricariche pubbliche italiane in corrente alternata. Che enel ed eni hanno fissato attorno ai 70 centesimi KWh.
    Il costo che questi devono sopportare sono: prezzo pun (9 cent KWh) + tariffa btve (6.5 cent KWh). Il resto va a remunerare la gestione della rete delle colonnine con margini stratosferici di cui si vede giustificazione di mercato.

  2. “Furbetti”, “vizietto”, ecc. tutti vezzeggiativi che a mio avviso bisognerebbe smettere di usare quando si descrivono i comportamenti di gente incivile e maleducata nell’atto di compiere atti illegali.

  3. Naturalmente di tutti coloro che protestano per il “furto elettrico itagliano”, nessuno votò contro il nucleare, al referendum! Verooo?
    Tal che la centrale nucleare di Montalto di Castro, nel momento di entrare in funzione, fu riconvertita a gas. (con una spesa a carico dei cittadini, di alcuni/molti fantastiliardi).

    • se togli la retorica e la propaganda, erano più costose del metano, e lo sarebbero state anche negli anni successivi

      prova a guardare i costi al kwh delle diverse fonti energetiche (grafico dei report di Bloomberg):

      https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp

      e meno male che c’è stato il referendum, ci ha evitato di fare 120 miliardi di buco nel bilancio con progetti truffa come le 4 centrali che voleva far fare il commenda

      guarda caso la stessa truffa/melma che ritira fuori la lega, alla fine i consorzi trovano sempre qualcuno da oliare

      sai perché sopra ho scritto “se togli la retorica” di “potenza” italiana? perchè qui sul bloog c’è il racconto di un Responsabile che lavorò a quei progetti e spiega che erano degli accrocchi, con una “catena del valore” in cui ci guadagnavano giusto i fornitori esteri ( e aggiungo io, chi in Italia aveva preso le tangenti)

    • le centrali nucleari erano così “convenienti” (solo x chi le costruisce, of course !) che a distanza di 30 anni stiamo ancora pagando il “decommissioning” di alcune … e neppure nel 2024 siamo riusciti a stabilire con certezza dove fare il deposito finale delle scorie radioattive italiane ☢☢ ☠☠ … 🤣🤣🤣

  4. Paese che vai governo che trovi.

    Non dimentichiamoci che il costo dell’energia in italia lo fa il governo in quanto tutto è controllato dal ministero delle finanze.

  5. Purtroppo temo che le cose siano legate. Con i prezzi vergognosamente alti in Italia chi ha un’auto elettrica cerca di usare il meno possibile le colonnine pubbliche. l’automobilista termico vede che sono sempre libere e per cui parcheggia “tanto non le usa mai nessuno”.
    Il cane che si morde la coda.

  6. Il problema è anche che le forze dell’ordine non intervengono. Giovedì scorso ho chiamato la Polizia Locale di Modena verso le 13 per una colonnina abusivamente occupata da una termica: a parte la solita, stupidissima domanda “Non può andare da qualche altra parte?” (e devi davvero sforzarti per controllare l’istinto di mandare loro da “qualche altra parte”… 🤬), mi hanno informato che prima di mezz’ora non erano in grado di far arrivare alcuna pattuglia perché c’era “il cambio turno”… 🤦‍♂️

    L’ulteriore problema è che, se per miracolo intervengono, comunque non rimuovono M-A-I il veicolo a prescindere, manco dovessero essere loro a spostarlo a mano, per cui il problema di chi aveva bisogno di ricaricare rimane irrisolto.

    Quindi, riassumendo:
    • questi menefreghisti maleducati rimangono bellamente impuniti senza che gli venga impartita alcuna sana legnata (amministrativa, si intende) 😇
    • “da qualche altra parte” ci dobbiamo sempre e comunque andare noi per poter ricaricare. 😭

    • Chiama per dire che un’auto elettrica non in carica sta bloccando una colonnina, probabilmente arrivano volando con appresso il carro attrezzi.

  7. Per chi vuole vedere direttamente il prezzo del kwh nei vari paesi europei (che non è cosi direttamente correlato al prezzo nelle colonnie):

    MAPPA PREZZI KWh EUROPEI
    https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=IT&year=2024&week=09

    è una mappa che mostta il prezzo in euro al MWh
    dividendo i valoti per 10 si ottiene il prezzo al KWh

    si possono selezionare diverse settimane oppure diversi mesi;

    consiglio di guardare i prezzi da febbraio-marzo 2024, sono i primi che sono abbastanza ripuliti dalle speculazioni del periodo precedente

    notevoli Spagna e Portogallo, i prezzi più bassi di Europa, e si spiega guardando questa altra mappa, in cui si vedono le percentuali di energia rinnovabili (tra 70 e 99% nelle varie settimane recenti):

    MAPPA QUOTE % DI ENERGIA RINNOVABILE
    https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share_map/chart.htm?l=it&c=IT&week=09

    • “… il prezzo in euro al MWh, dividendo i valori per 10 si ottiene il prezzo al KWh…”

      Ciao R.S., piccola svista: occorre dividere per 1000… per fortuna! 😅

      Nord Italia, 84.33 €/MWh –> 0.08433 €/kWh

      Da paura Spagna e Portogallo, sempre che i dati siano corretti: 4.53 €/MWh –> 0,00453 €/kWh (4.53 millesimi di euro!!!) 😱

      • Grazie Eugenio

        cercavo di scrivere che dividendo per 10 il prezzo in euro al MWH, si ottiene il prezzo del KWH in CENTESIMI di euro, a cui siamo più abituati

        ============================

        si in Spagna e Portogallo pare che hanno avuto un paio di settimane in cui quasi pagavano per darti la corrente.. il prezzo MEDIO settimanale raschiava lo zero, altre settimane stava a 1,5 cents, altre a 3 cents

        in un’altra pagina, lo stesso sito mostra anche gli andamenti orari dei vari Pun nazionali, guardandoli si vede che praticamente hanno avuto qualche spesa più che altro nei pochi momenti in cui hanno acceso le centrali a gas, il Pun istantaneo è salito per poco tempo al costo marginale delle centrali a gas, tra 10 e 12 cents

        in una settimana invernale il Portogallo ha marciato a 99,9% di rinnovabili (e senza aiuto di importazioni di energia), in un altra al 94%; alla faccia del “non è possibile neppure tra 20 anni e servirebbero batterie ovunque” ;

        la Norvegia fa anche 116% di rinnovabili ma non conta, hanno tonnellate di idroelettrico (e infatti lo condividono con i paesi vicini a mo’ di “batteria/storage energia”)

        Spagna e Portogallo si sono organizzati bene nel mix energetico, ci lavorano da tempo, e guardano il mix come è variato negli anni, hanno pestato sull’acceleratore delle installazioni a partire dal 2018-2019, zitti zitti quatti quatti, e hanno continuato a installare grossi parchi anche durante il covid senza fermarsi, e ora stanno bene:

        eolico + idroelettrico + fotofoltaico + metano a fare da tappabuchi ( e per la Spagna anche una fetta di Nucleare, ma in autunno hanno votato per dismetterlo, ormai gli costa meno proseguire con le rinnovabili che usare centrali persino già costruite; comunque le mandano in dismissione naturale al primo bisogno di grosse manutenzioni le fermano, non le chiudono da subito )

        intanto che aspettiamo le nostre di installazioni (siamo più lenti) se laggiù gli capiterà spesso di avere questi esuberi di corrente, chissà se possiamo rifornirci da loro eheh 🙂

      • e non è un caso se poi Stellantis decide di costruire là gli stabilimenti moderni per le BEV + batterie ….

        se continua così anche la siderurgia (coi nuovi cicli produttivi in forni elettrici ) si sposterà tutta là (o in Francia … a Dunkerque p.es.) e tanti saluti ai nostri poveri operai siderurgici di Taranto e Piombino … illusi per anni… 😥

        • sarei curioso di capire perché per batterie e le auto Stellantis e Cinesi stanno pensando anche a fabbriche in Marocco e limitrofi

          – prezzo manodopera?
          – mercati locali di aqauirenti in espensione?
          – oppure prevedono che lì ci sarà molto FT ed eolico, per alimentarci le fabbriche e certificare i prodotti come a bassa Co2?

          • difficile andare oltre mere ipotesi, senza i dati a loro disposizione …
            sicuramente è un mix delle 3 che hai indicato; il mercato africano è ancora molto arretrato e poco dotato di produttori locali ma sta anche crescendo; i cinesi investono parecchio in molte aree per prelevare materie prime, ma creano anche infrastrutture …
            Pure il nostro governo col suo pomposo “piano Mattei” promette di portare più ricchezza nel continente facendo aumentare il loro PIL, il reddito disponibile e la voglia di concedersi le comodità cui noi siamo abituati dal 2° dopoguerra, tra cui ovviamente l’automobile privata ( finirà che saremo noi italiano a prendere i barconi …direzione Sud !) .
            Ovviamente siamo ancora in un mondo basato sugli idrocarburi, da acquistare forzatamente in dollari 💸💸 dai pochi fortunati paesi produttori o dotati di risorse proprie (gas e petrolio etc) ma forzati a chiedere ad aziende estere per lo sfruttamento perché irraggiungibili senza grossi investimenti (ENI e SNAM? p.es. si aggiudicano importanti “royalties” sui giacimenti trovati o messi in esercizio).
            Il continente africano con ampi spazi liberi, forte irraggiamento solare e ancora pochi freni regolatori è molto promettente per lo sviluppo di F.E.R. da trasferire in Europa (con elettrodotti in studio e costruzione) ma anche da sfruttare in loco portandovi le produzioni tecnologicamente mature che però hanno costi superiori “da noi”…

  8. Sbaglio o la Francia oltre a far pagare poco l’enrgia elettrica ha anche emissioni alla produzione molto basse?

    • Costi energia Febbraio-Marzo 2024

      >> Portogallo e Spagna: Pun 3 cents kwh

      in questi mesi stano viaggiando a circa 70-90% di rinnovabili, alcune settimane hanno avuto il Pun medio anche a 1 cents, corrente quasi a gratis, hanno battuto anche la la solita Norvegia (Pun a 4-5 cents)

      >> Germania e Francia: Pun 6,5 cents kwh

      da notare che la Francia sovvenziona con soldi pubblici le centrali, cioè l’elettricità, sennò il kwh costerebbe più che alla Germania

      Italia: Pun 8,5 cents

      ===========
      Emissioni Co2

      lato emissioni la Francia sono basse, ma molto meno di quanto mostrato dai siti calcolatori on-line, che putroppo usano come fattore emissivo di calcolo per le centrali quello che i consorzi e la Francia hanno fatto taroccare alla commissione UNECE 2021, cioè 6 gr x kwh, che è tra 10 e 30 volte inferiore al valore reale in letteratura scientifica

      https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0301421508001997

      di fatto Spagna, Portogallo e molti altri paesi europei, hanno già ora emissioni minori, e migliorano ogni anno

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