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Polestar, Volvo, Renault, Mercedes: settimana flash

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Con la app di Polestar libero accesso a tutti i Supercharger Tesla, oltre che ad altri network.

Polestar ricarica nei Supercharger Tesla – Mercedes condannata per il Dieselgate – Ultimo diesel prodotto da Volvo – I Paesi più elettrici / Settimana in 4 flash

Polestar ricarica nei Supercharger Tesla

Polestar e Plugsurfing danno vita a un nuovo servizio di ricarica pubblica in Europa, la Polestar Charge. Con oltre 650.000 stazioni di ricarica compatibili, Polestar Charge offre a chi guida auto della marca l’accesso alle più grandi reti di ricarica in Europa. Tra cui i Tesla Supercharger, Ionity, Recharge, Total, Fastned e Allego. Un abbonamento mensile opzionale consente agli utenti di Polestar Charge di usufruire di una tariffa scontata del 30% su oltre 28.000 punti di ricarica.

Polestar è il primo costruttore in Europa a integrare la rete di Supercharger Tesla nella propria app di ricarica. Il nuovo servizio Polestar Charge debutta prima delle consegne ai clienti europei di Polestar 3 e Polestar 4, due nuovi SUV elettrici di lusso ad alte prestazioni.

Polestar e…Fine produzione per i diesel Volvo

È finita un’epoca anche per la Volvo: l’ultima vettura con un motore diesel del marchio svedese è uscita dalla linea di montaggio di Torslanda, in Svezia. Si tratta di una XC90, un grande SUV con un motore 4 cilindri in linea 2 litri turbocompresso.

L’auto non è destinata alla vendita: finirà nel museo World of Volvo di Göteborg, dove sarà esposta per simboleggiare un’era durata decine di anni. Dal 1991 a oggi la Volvo ha prodotto più di 9 milioni di veicoli diesel e per quattro anni, tra il 2012 e il 2016, i motori a gasolio hanno rappresentato la metà delle vendite globali. Una quota che è andata via via calando fino all decisione di chiudere la produzione, accelerata dagli attuali proprietari, il gruppo cinese Geely.

polestarRenault e Volvo si alleano nei furgoni elettrici: nasce Flexis

Renault e Volvo creano Flexis, una nuova azienda per sviluppare una nuova generazione di furgoni 100% elettrici basati su un’architettura Software Defined Vehicle (SDV). La società avrà sede in Francia e fruirà di un investimento iniziale di 600 milioni, assicurati dai due partner in modo paritetico nei primi tre anni.

Un terzo partner, il Gruppo CMA CGM ha confermato il suo interesse ad effettuare un investimento strategico fino a 120 milioni di euro in Flexis. L’investimento avverrà tramite Pulse, il fondo di investimento che CMA CGM ha creato per promuovere la decarbonizzazione della catena del valore logistica.

La nuova gamma di furgoni 100% elettrici SDV sarà presentata in un secondo momento: la produzione dovrebbe iniziare nel 2026. In Francia viene considerato probabile che anche la divisione auto elettriche di Renault, Ampere, possa trovare presto un partner, dopo la rinuncia alla quotazione in Borsa. Voci insistenti parlano di Volkswagen.

polestarIl Dieselgate non finisce mai: in Germania sentenza sfavorevole alla Mercedes

La vicenda del Dieselgate, lo scandalo dei motori diesel manipolati per contenerne le emissioni in fase di omologazione, sembra non finire mai. E l’epicentro è sempre la Germania.

A Stoccarda il Tribunale ha parzialmente accolto l’ennesimo ricorso, presentato questa volta da un gruppo di 2.800 clienti, in questo caso della Mercedes. L’accusa verteva sul fatto che su alcuni modelli fossero stati montati “dispositivi di manipolazione non autorizzati” per limitare la depurazione dei gas di scarico.  La decisione apre la strada a cause di risarcimento individuale, anche se la Mercedes ha fatto sapere di volere presentare un immediato ricorso.

La class action era stata intentata nel 2021 tramite la Federazione delle organizzazioni tedesche dei consumatori (Vzbv). La Vzbv ha stimato “fino a 50.000 il numero di veicoli Mercedes interessati da questi dispositivi di controllo non autorizzati.

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