Home Scenari Più elettrico che diesel in Europa, ma l’Italia non lo sa

Più elettrico che diesel in Europa, ma l’Italia non lo sa

77

Più elettrico che diesel in Europa, ma l’Italia non lo sa e continua a credere nel futuro dell’auto a gasolio. E nell’ibrido plug-in, in voga solo qui e in Spagna

più elettrico che dieselI
Il grafico ACEA sulle vendite di giugno in Europa. Petrol indica le auto a benzina, PHEV le plug-in, HEV le ibride, BEB le elettriche pure..

Più elettrico che diesel: 15,1% contro 13,4%, game over

Il definitivo sorpasso delle auto elettriche su quelle a gasolio non è stato certificato da un covo di degenerati ambientalisti. Ma dall’ACEA, l’Associazione europea dei costruttori . In giugno le vendite di EV sono salite al 15,1%, con il diesel sceso al 13,4%. Se poi consideriamo anche le ibride plug-in (PHEV), vediamo che il totale della auto con la spina arriva al 23%. Un sorpasso storico ormai consolidato, che avrebbe proporzioni ben più ampie se non ci fosse la zavorra dell’Italia. Già, perché da noi (complice la politica di un governo che non accetta il cambiamento) il diesel si vende, eccome. Ed è arrivato in giugno al 18,5%, sopra la media europea di ben 5 punti. Mentre l’elettrico è fermo al 4,4%, ovvero 10,7 punti sotto la media continentale.

più elettrico che diesel
La quota di mercato di elettriche (in verde), plug-in (azzurro) e ibride (in grigio) nei primi 6 mesi 2023 nei 5 principali mercati

Chi pagherà il conto di politici incompetenti e lobby interessate?

Siamo alle solite: il mondo va da una parte, noi andiamo da un’altra. Come è successo a suo tempo per il metano, un sogno a lungo accarezzato dall’Italia e ora oggetto solo di delusioni per chi (in buona fede) ci ha creduto. C’è da chiedersi quanto varranno tra pochi anni le auto a gasolio che si vendono oggi, con una tecnologia  sul viale del tramonto. E soprattutto c’è da interrogarsi su chi pagherà le spese di questo arroccamento sui motori termici, fortemente voluto dalle lobby dell’industria dell’auto nazionale. Da noi gli investimenti in nuove fabbriche di auto elettriche, batterie e quant’altro, non arrivano, perché si percepisce un ambiente (non solo politico) fortemente sfavorevole. Si accarezza il sogno di aprire vecchie miniere per minerali rari, lasciandosi scappare opportunità ben più semplici.  E ci si riempie la bocca parlando di e-fuel e bio-carburanti, come se fosse questa la soluzione per tenere in piedi la baracca. Povera Italia, nelle mani di governanti incompetenti e poteri forti in malafede.


  • La Tesla Model 3 a 36.450 euro: è un grande affare o…? Guarda la VIDEO-RISPOSTAdi Paolo Mariano

Apri commenti

77 COMMENTI

  1. Ma chi l’ha detto che l’Italia non lo sa? Non è proprio ammessa l’idea che l’elettrico non vada bene per scelta deliberata, oppure quel che piace a vaielettrico e relativi forumers deve per forza andare bene anche agli altri??

  2. C’è il soprasso in Europa tra le motorizzazioni, e si sapeva, era questione di tempo;
    poi c’è un secondo tema, il DIVARIO tra le statistiche di vendita italia vs europa

    auto elettriche pure (BEV) circa 15% in Europa, contro 4,4% in Italia, la differenza è troppa, è segnale che esiste una situazione anomala

    può essere i nostri salari più bassi, unito a scarsità, per ora, di BEV piccole (adatte nelle nostre città) ed economiche; e magari gli Italiani non amino essere “early adopters”, preferiscono aspettare

    Ma c’è altro, condivido quanto scritto nell’articolo, che allarga il discorso

    forse scarsa attenzione del governo nel facilitare le infrastrutture di ricarica, quasi costretti di malavoglia dagli accordi europei e dagli operatori di settore, e senso di incertezza, come per le oscillazioni di prezzo senza regolamentazione degli abbonamenti alle ricariche, magari situazione passeggera e aggirabile, ma ha fatto notizia

    poi un clima che scoraggia (in aggiunta a penalizzazioni storiche come l’incertezza su regole amministrative e legali) l’arrivo di investimenti industriali nel settore, non ho letto che siano previste facilitazioni, e non dico sgravi fiscali ampi come stanno facendo in america

    fabbriche di inverter, motori, pompe di calore (per abitazione o industriali), altra componentistica, batterie, impianti di riciclo, aumento delle fabbriche (già presenti ma in modica quantità) di elettronica, pannelli solari, turbine eoliche (tecnologie ad alto valore economico, meglio che stampare bielle), mancate sinergie tra questi settori industriali ed altri che sicuro sto dimenticando..
    che so.. cantieristica navale, in cui abbiamo una tradizione, per le piattoforme galleggianti per l’eolico off-shore, e power train elettrici per le barche, etc

    e sul lato impianti di energie rinnovabili, autorizzazioni che arrivano al rallentatore,
    costo energia che scende più lentamente che altrove, con svantaggio competitivo per ogni attività, e mancate sinergie e posti di lavoro qualificati

    A me pesa anche la comunicazione che ha fato la dirigenza Stellantis, sino a ieri ha contribuito alle campagna comunicativa di diffidenza ed odio anti-elettico; le interviste a Tavares sono praticamente discorsi da heater vittimistico.. i cinesi cattivi, l’europa che sbaglia, richiesta di alzare i dazi, etc, e sui forum motori leggi gli stessi discorsi; ma pensasse a come produrre in modo più efficente, a minor costo, le sue di auto elettriche, e non gli servirebbe sta manfrina

    Stellantis penso anche rassicurata dall’idea di poter vendere i suoi forse pen-ultimi diesel, in italia a prezzo pieno per qualche anno in più rispetto agli altri paesi, perchè visto il trend tempo qualche anno e altrove potrebbe faticare a venderli se non abbassando i listini?

    ma soprattutto, penso che abbiamo un governo iMHO incapace (non entro sull’orientamento politico), che l’inefficenza, le leggine/provvedimenti furbetti, le possibili corruzioni (per rallentare il settore energetico, e a margine anche dell’auto elettrica) le nasconde dietro a sparate mediatiche-ideologiche contro i più vari capri espiatori

    Secondo me l’articolo si riferisce appunto ai costi in mancato sviluppo economico che questi freni a mano tirati costeranno; la minore propensione rispetto altri paesi europei al passaggio a nuove tecnologie, es. le BEV e relative infrastrutture, forse sono spia di un danno più ampio

    Poi mi rassegno, penso che governi che perdevano tempo mentre si facevano gli affari loro e degli amici, ne ricordo anche altri; paese diventato più “fermo”, meno ambizioni, in effetti potremmo anche essere contenti di quanto già abbiamo, paese fortunato, non povero, senza guerra, con fabbrichette, qualche eccellenza tecnologica che non fa sistema, anche possiamo puntare sui turisti e alberghi, e ci semplifichiamo la vita ( ma leggevo l’atto articolo, almeno le colonnine al sud italia dobbiamo metterle, se i turisti vengono giù con auto eletriche, e possibilmente non occupare gli stalli di ricarica con una termica)

    forse la situazione lavoro per i più giovani non è il massimo, e neanche il costo delle bollette, anche scuola e sanità pubblica sono un pò in declino; ma alla fine tra parenti ci si aiuta, la pancia è piena più meno per tutti, abbiamo il sole e il mare

    perchè sbattersi ad ammodernarsi? teniamo tutto ben fermo, teniamo anche un governo che fa melina, mentre intorno altri corrono a installare, fare, sviluppare

    qualcuno sotto ha scritto traspare frustrazione.. bhe io si mi ci sento un po’..
    marginalmente per l’auto l’elettrica, capisco l’aggravante del prezzo sulle utilitarie BEV e so che basta aspettare, tra affinamenti batterie e listini che scendono i numeri aumentano per forza, anche se come stato non facessimo niente

    è per lato industriale/tecnologico e nel settore energia, di cui l’auto e solo un tassello, che mi rode abbastanza 🙂

    • È il salario il problema, la Spagna è messa come noi. E comunque il 15% è il picco di giugno, un mese, bisogna vedere a fine anno a quanto si assesta la quota (al momento siamo al 12.9% su base semestrale).

      • Basta con le bufale: la quota primo semestre 2023 è salita al 14,25% (dati Acea Europa). Salario medio annuo, fonte Eurostat 2021: media europea 33.511, Italia 29.951, Spagna 28.184. Secondo te una differenza percentuale dei salari del 10% giustifica una quota di mercato per le auto elettriche inferiore di due terzi?

        • @massimo
          concordo con te circa l’insofferenza verso l’enzo-tuttologo che non sa fare le medie aritmetiche, lasciamo perdere la termodinamica.

          però però…
          rispetto a quel che affermi
          in realtà non basta guardare la media dei salari, inferiore di circa il 10% sulla media europea,
          ma bisognerebbe guardare anche la distribuzione e la sua larghezza attorno alla media: immagino che in Italia possa essere molto polarizzatati guadagnano molto poco e pochi guadagnano moltissimo, se così fosse capisci bene che ciò potrebbe giustificare le vendite bassissime e in proporzione inferiori alla media.
          poi bisognerebbe tenere conto anche dell’evasione fiscale, e allora alcuni di quei bassi redditi non sarebbero così bassi, e rientrerebbero nei potenziali acquirenti elettrici.

          ma son d’accordo con te sull’idea di fondo:
          il governo è ideologicamente (se va bene. se va male è ignoranza, o altro) contrario all’elettrico, e questo condanna le nostre aziende per il trentennio a venire

          • Non sono entrato nel merito del tema salari: ho solo voluto precisare i dati ufficiali, a scanso delle solite semplificazioni. Poi è ovvio che bisognerebbe tener conto di tanti fattori, e tra questi anche del potere d’acquisto reale (il famoso indice Big Mac, per esempio), del Pil pro capite ecc. Considera però che nel nord italia il reddito medio e il pil pro capite sono molto simili a quelli della Baviera o dell’Ile-de-France e migliori della media UK. Ma le vendite di auto elettriche restano poco superiori alla media nazionale. Quindi?

          • @massimo
            “quindi?”

            quindi come detto concordo con te,
            non mi piacciono le semplificazioni di Enzo quando servono a offuscare I dati oggettivi
            e
            concordo con te: quindi? come mai accade quel che accade?

            perché può piacere o meno
            ma se il mondo va in una direzione
            e noi nell’altra…rischiamo seriamente di farla fine di Nokia.

            mi chiedo se gli imprenditori che leggono se ne rendano conto

          • @mario milanesio a scanso di equivoci, arrivati a questo punto, non è più un rischio: se non facciamo la fine di Nokia sarà per puro miracolo e solo perché abbiamo nel DNA la capacità innata di tirarci fuori dal letame, sigh!
            D’altra parte nell’ultimo tour europeo di Musk gli abbiamo fatto visitare il Colosseo e ha incontrato Porro. Di investimenti concretizzabili in Italia non se ne sono né visti né sentiti, mi pare.

        • Il salario medio è indica poco, quello che indica è il potere di acquisto salito in Europa nell’ultimo anno del 2.5 per cento e sceso, sempre null’ultimo anno in Italia del 2 per cento.

          Inoltre come mai che una ID3 in Cina viene venduta a meno della metà del prezzo con cui viene venduta in Europa?

          • Parliamo di vendite in Europa. Che c’entre il prezzo della ID3 in Cina?

        • Attenzione però che le medie valgono poco.
          Nel paese dei 900 e passa ccnl (il nostro!) più di 2000 € lordi mensili per 14 mensilità lo prendono in pochi.
          Abbiamo dirigenti, funzionari ecc. che alzano le medie.
          Gente tipo i Formigli o i Porro (non so se siano inquadrati come dipendenti) che però l’auto elettrica non la vogliono manco per niente.

          • Strano, però: siamo il secondo paese n Europa dopo il Lussemburgo per numero di auto ogni 1000 abitanti. Tutti poveri eh?

        • Massimo hai sbagliato a vedere. Nel grafico che ti ho linkato https://www.acea.auto/pc-registrations/new-car-registrations-17-8-in-june-battery-electric-15-1-market-share/ il 14.5 è la quota diesel in Europa nel primo semestre. Il 12.9 è la quota elettrica.
          Facile: seleziona european unione, poi Jan-Jun, poi 2023. Quello in verde è il diesel, 14.5, quello in rosso le bev, 12.9. Diversi i dati del singolo mese di Giugno.

          O abbiamo browser diversi o non so che dire… Chiunque può controllare e correggermi.

        • Ho scoperto perché guardiamo numeri diversi. Io guardo l’unione europea, tu i dati di unione europea+efta+UK. Sono entrambi corretti ma si riferiscono a soggetti diversi.

          • Finalmente te ne sei accorto (tabella a pagina 5 dell’allegato statistico). Parlavamo di Europa, no?

  3. YouTube ormai è intasato di video di persone che fanno viaggi in elettrico su e giù per lo stivale. Ma molti preferiscono non guardare in faccia la realtà e credere che l’elettrico va bene per andare a fare la spesa (Montezemolo docet). In attesa del sorpasso sulla benzina.

  4. Ma a voi interessa promuovere la mobilità elettrica con argomentazioni tecniche valide,credibili e sopratutto economicamente fattibili oppure attaccare il governo in carica , cioè fare politica? Decidetevi.

    Questo articolo mi sembra un rigurgito di rabbia dovuto ad una situazione reale che non rispecchia ciò che ci si aspettava. Purtroppo, ma forse non questa redazione, in molti hanno capito che l’auto elettrica non fa per tutti e non copre, almeno allo stato attuale, le molteplici esigenze di chi usa l’auto in un certo modo. Speriamo tutti che un giorno si possa ridurre al minimo l uso dei combustibili fossili ma allo stato attuale le elettriche vanno bene per velocita medio basse e range medio bassi. Chi non ha visto in autostrada le bellissime tesla viaggiare costantemente a 110 km ora? È sotto gli occhi di tutti.
    Quello che poi ha dell incredibile e leggere, la ferma opposizione a soluzioni alternative che comunque vanno in una direzione ecologica. La vostra affermazione sul metano è poi assurda. Il metano è una validissima soluzione solo che viene penalizzato dal costo attuale del gas. Per le elettriche nin accade forse lo stesso in questo periodo? .

    • Il metano é UN OTTIMA SOLUZIONE solo che costa troppo.

      L’operazione é perfettamente riuscita, ma il paziente é morto.

      Se costa solo TROPPO é un’ottima soluzione. Peccato che NON essendo TUO ma lo importi, a differenza della corrente prodotta da FV/EO/idro, NON puoi farci nulla il mercato te lo vende a quel prezzo se ti piace bene e se no stai al buoio.

      NO per le elettriche NON funziona lo stesso perchè il prezzo dell’elettricità è ai minimi col PUN al 10/11cent. Vuoldire max 25€cent a KWh finito.

      Chi può caricare a casa può girare alla metà o meno del costo carburante di una termica.
      Non é una quisquiglia.

    • a parte che su questo sito in quasi tutti gli articoli si ribadisce che attualmente l’elettrico può coprire le esigenze di molti ma non di tutti (in particolare delle creature mitologiche che ogni giorno fanno più di 1000km senza mai fermarsi spendendo 1,75€ di gasolio in totale).
      Il fatto che in tutta europa l’elettrico sia in crescita tranne che in Italia dovrebbe far riflettere… di solito quando tutti sono fessi tranne te, il fesso sei tu…

      • Straquoto.. il punto non è in che anno le elettriche arriveranno a tot %

        il punto è il differenziale troppo anomalo tra noi e l’europa, da noi c’è un contorno che frena, non gira molto bene/veloce

        • Sono personalmente convinto che siamo soltanto indietro. I fattori sono vari, tra cui un’informazione contro corrente da parte di media e istituzioni, poca offerta di mezzi nella fascia economica, diffidenza generalizzata da parte di molti.
          Ritengo che manterremo il ritardo di almeno 3-4 anni rispetto ai Paesi più avanzati ma anche se in ritardo ad un certo punto supereremo il tipping point, e facendolo in ritardo l’offerta sarà più matura e le percentuali aumenteranno velocemente in pochi anni.

      • Non c’è bisogno di scomodare le creature mitologiche, basto io, ovvero percorso casa / lavoro 120km, percorso casa mia madre anziana 180km, posto dove ricaricare ( paese roma nord NO ), colonnine in paese NO, colonnine città / paesi vicini SI, Becharge 22kw massimi, ovvero per recuperare i 120km sosta di almeno 40 minuti

        Spiegami per quale motivo dovrei comprare una costosa auto elettrica quando a gpl risparmio lo stesso, non ho problemi di autonomia e faccio il pieno in cinque minuti?

        Io non sono contro l’auto elettrica, ma oggettivamente al momento non è per tutti

        • Però è un circolo vizioso: non ci sono colonnine perché si vendono poche BEV e chi le compra, in questa fase, prevalentemente ricarica a casa; tutti i media o quasi remano contro, le amministrazioni comunali se ne fregano impegnate nei soliti irrisolti problemi (tipo le buche), i privati investono solo con l’aiuto di stato, diversamente non avrebbero ritorno… E gli italiani vanno a GPL. Se qualcuno non spezzerà il circolo “dall’alto”, la vedo grigia.

    • @Luca
      Semplicemente non vanno in una direzione ecologica, altrimenti le useremmo già.
      Ad oggi sono dei pannicelli neanche caldi.

  5. “Chi pagherà il conto di politici incompetenti e lobby interessate?”
    Anche questo mi tocca leggere! Come se l’elettrico non fosse spinto dalla lobby cinese che non vede l’ora di colonizzarci! Avessimo alternative economiche ed efficienti per produrre l’elettricità in Italia da rinnovabili, forse potrebbe avere un senso, ma per come siamo messi l’elettrico è solo per fanatici radical chic che tifano dittatura e Cina.

    • Calma calma Tesla non è affatto cinese, e l’Italia è il paese del sole.

      Poi, se vogliamo restare schiavi degli sceicchi, è tutto un altro discorso.

    • Ma le gigafactory tesla per cui svariati governi europei, tra cui il nostro, hanno abbassato le braghe, cos’è? Lobby cinese?

    • Ottimo riassunto delle argomentazioni di alcuni politici. Peccato che:
      – il più grande produttore di auto elettriche è americano, non cinese
      – la sola Shell nel 2022 ha avuto un utile di 40 MILIARDI di dollari, 8 volte quello di Tesla che è l’unico costruttore a guadagnare. L’industria del petrolio sta a quella delle EV come il Manchester City sta al Canicattì. Chi avrà maggiore peso e mezzi per fare lobby? Dipendenza dalla Cina che è una dittatura? Gli arabi che ci vendono il petrolio sono invece paesi liberi…..

    • Dittatura e Cina. Opperò, mica pizzo e fascio.
      Il litio è un ottimo regolatore dell’umore, è evidente come lei non lo conosca, ancora. Ad a-spera che basta.

    • L’auto A BENZINA più venduta d’Italia a GIUGNO è stata la cinesissima MG ZS 2300 pezzi.

      Marchio inglese acquisito da SAIC (Cina) e prodotta in Cina.

      Quindi che si fa? Si passa tutti a diesel? Quello che ormai comprano 4 gatti?

  6. Ovvio al netto della questione ecologica jl diesel è più pratico, non da ansia da ricarica, costa molto meno all’ acquisto e tutto sommato, adesso, poco più nella gestione. Abbiamo ancora almeno 12 anni per poterlo utilizzare. Ecco che persone concrete, con meno disponibilità finanziaria e forse anche meno alla moda, continuano a comprarlo.
    Almeno fino a quando lo permetteranno che male c’è?
    Io certamente lo riprenderò ancora quando cambierò quella attuale fra 3 o 4 anni!

    • Ottima risposta, da persona che valuta la realtà. Al contrario di chi ha scritto l’articolo, un invasato elettrico.

    • “Al netto della questione ecologica”.
      Grandinate grosse come palle da tennis, tornado alle porte di Milano, siccità di mesi e caldo estremo, ma la questione ambientale è sempre marginale… e non dimentichiamo il particolato emesso a livello locale, respirato da chiunque stia intorno a un’auto.

      Avete figli o nipoti? Diteglielo a loro in faccia “io finché posso compro le auto diesel perché sono più comode, chissenefrega dell’ambiente, tanto saranno problemi vostri non miei”.

  7. Io non so chi vi paga x scrivere queste cose e difendere una mobilità elettrica che non funziona e non funzionerà mai. Come pensate possano venir ricaricate le 50 vetture elettriche in un condominio? Tutti devono poter ricaricare immagino. Quindi Servono 50 prese con relative linee elettriche che vanno installare da qualche parte. Poi servono 150kW fi energia elettrica in più (o volete che soltanto qualche fortunato ricarichi a sorteggio). Al 99% la linea elettrica che alimenta il condominio non ha la sezione di cavo adeguata alla nuova potenza. Detto questo la cabina elettrica che alimenta questo condominio (e tutti gli altri nelle stesse condizioni) non ha un trasformatore di potenza adeguata e quindi va cambiato. Ma il nuovo trasformatore è più grande e non ci sta nella cabina esistente. Mi fermo qui senza considerare le linee di media tensione e i problemi di produzione….non so che razza di scienziati ha pensato a questa soluzione…povero mondo….e voi come molti altri mentite al comune mortale

    • Chissà come fanno negli altri stati europei. Da loro nessuno abita in condominio, tutti hanno il garage e il fotovoltaico, evidentemente. E noi, niente, noi abbiamo quello che ci meritiamo: l’italica capacità di piangerci addosso contrapposta alla indiscutibile capacità di innovare, inventare e creare, dopo esserci trasferiti all’estero ovviamente.

    • I 50 appartamenti del condominio immagino avranno già un contatore da 3 kW (o 4.5kW se hanno il piano ad induzione) ciascuno, oppure usano le candele e lavano i panni al fiume con la lisciva? Quindi 150 kW o anche di più, già arrivano al condominio. Di notte tipicamente per la casa bastano molto meno di 3kW, ed impiegarne 1.5 per ricaricare la macchina non è un problema, è 1.5kW per 8 ore fanno almeno 10kWh in batteria, più che sufficienti a coprire una distanza più che doppia alla media italiana ( lo dico per esperienza, tutti gli anni passo tre settimane ricaricando da una normale presa shuko, alimentata da un normalissimo contatore domestico da 3kW).

      • Per confermare quanto scrive LucaBot, quando ho comprato la mia elettrica non ho dovuto aumentare il i kw in quanto già usavo 4,5kw avendo l’induzione. In questi giorni di calura gestisco tranquillamente induzione, condizionatore e ricarica auto senza alcuna difficoltà.

    • Si dovrebbe cominciare finalmente a fare come fanno nel resto del mondo, ma purtroppo in Italia ci sono ancora troppi italiani, per natura arretrati, parassiti, piagnucoloni. Il mondo tutto corre nella direzione della transazione ecologica della mobilità, solo l’Italia sempre e comunque in ritardo e nella direzione del baratro. Oggettivamente ciò è evidente.

    • Non mi sembra siano problemi insormontabili…se ha osservato molti centri commerciali stanno installando wallbox in ogni singolo parcheggio, non semplicemente alcuni parcheggi con colonnine di ricarica… Ritengo che prima di investire così tanto gli amministratori qualche studio di fattibilità lo abbiano fatto.

    • salve Paolo, il tuo commento è direi quasi innocente e naif. Perché? Per il fatto che la vera transizione ecologia che hanno in mente non è lo scambio 1 ad 1 ICE – BEV ma almeno 1 a 5 o peggio. Ovvero il vero obiettivo, e gli amici di questo sito lo sanno bene, è arrivare ad una riduzione drastica delle macchine e della mobilità privata. Non è una mia fantasia (ne avevo cmqe la certezza da tempo e l’ho anche scritto) ma è stato oggetto di un preciso convegno internazionale dove lo si è detto chiaramente (e prima che me lo chiedano adesso lo cerco e lo posto). Praticamente una 20/30 % BEV i rimanente cittadini in smart working con tutto sotto casa, con i mezzi pubblici ecc. Quindi il problema del condominio con 100 auto da ricaricare non si pone. Da qui il muro contro gli e-fuel e i biocarburanti (muro che si sta sgretolando pian piano inattesa delle elezioni UE 2024 ). Ho l’impressione che a forza di volere la luna ci si accontenterà di una salitella in montagna

      • Hanno chi? le vocine che senti nella testa?

        Questi figuri innominabili, loschi, malvagi, che complottano in questi “congressi”?
        Sono “gli amici di questo sito”? Ti sembrta che ti spiino? Che ti seguano sino a casa?

        Sono rettiliaini? Sono i Visistors? Vogliono rubarti la Fiat Tipo a nafta?
        Perchè gli piace l’odore ma sul loro pianeta non hanno i naftoni?

        Hai chiamato Porro per avvisarlo che ci fa su un servizio?

        Hai preso le medicine?

        • caro mio la fonte è WEF (World Economic Forum riunione del 2020 credo, appena ho il link te lo mando) e sono proprio le rispostine come le tue che faranno franare tutto il green deal. Contento tu. E non offendere persone che non conosci. Se pensi veramente che possono sostituire ICE – BEV con proporzioni 1-1 allora forse sei tu che devi prendere le medicine. Saluti

          • …Franky… Quello che ti si sfotte è “gli amici di questo sito” e il “complotto”.
            Siamo il paese europeo col più alto rapporto auto/popolazione, nonché il più inquinato nonché con una percorrenza media ridicola, dice niente tutto ciò messo insieme?
            Chi “complotta” non lo scrive in documenti pubblici, noti a chi si documenta abitualmente: forse il problema è l’ignoranza che vede oscure trame laddove gli altri vedono l’ovvia necessità di ridurre il traffico che ti fa impiegare 2 ore per fare 9 km a Roma o Napoli?

          • @”Franky” sei tu che hai offeso chi legge, due volte:

            1) scrivendo manipolazioni verbali nel tuo messaggio, con intento di ingannare chi legge, sei qui a cercare di fare campagne diffamatorie

            2) scrivendo manipolazione che sono stupide, offendono l’intelligenza di chi legge, cioè stai dando del rimbambito a chi ti legge pensando che non si accorga delle forzature, ma forse sei tu poco sveglio, un bambino di 5 anni costruisce bugie più verosimili

            Pensi di fare campagna elettrorale del 2024 o per qualche partito polulista e/o in chiave antie-elettrico in generale, ci sono i forum invasi di questi messaggi strampalati sempre stesso stile

            mi auguro che questi comportamenti antisociali da ingannatori del prossimo e sfascia-tutto vi si ritorcano contro, che perdiate consenso a forza di tracciare i maroni con le trollate da venditori di pentole

            =============
            Fack-cheking sulle tue manipolazioni

            – ovviamente non ci sono cospirazioni segrete a voler minare la libertà individuale; è il tuo primo offensivo argomento farlocco

            – non ci sono “imposizioni” a rinunciare all’auto, e neppure di rinunciare alle auto termiche, è la tua seconda allusione farlocca

            – in italia alcuni analisti prevedono una tendenza per i prossimi 20 anni ( spontanea, caro il mio furbetto non molto furbetto) a ridurre il numero di auto dalla attuale 40 milioni (un record rispetto ai 59 milioni di abitanti) a circa 30-25 miliioni, di cui circa l’80% saranno elettriche

            banalmente alcune persone che vivono in città e riescono a spostarsi con i mezzi, la bici, il treno, l’auto a noleggio, e che a un certo punto decidono di non avere l’auto di proprietà se per loro è divenuta una spesa e un impegno non utili

            Questo è scrivere un messaggio/opinione/inforamzione normale, senza cercare di ingannare il prossimo, non il tuo vittimismo passivo-aggressivo farlocco ( “hanno” “vogliono”..”li ho visti in un concresso” etc), strategia comunicativa vecchia di 20 anni ormai, sfatta e bollita

  8. Mah, veramente io la vedo diversamente, l’85% degli europei non si fida di una mobilità basata al 100% sulle colonnine pubbliche e quindi o va a petrolio (benzina, diesel e hev) oppure lo vuole come backup (phev). Tutto questo mentre la UE, proprio ieri, fa rientrare i biocarburanti in quelli “CO2 Neutral Fuel”, con quali effetti è ancora tutto da capire. Sta a vedere che forse i politici si stanno ricordando che non sono messi lì per i titoli ma per i voti e che il prossimo anno si vota e se oggi in Europa le BEV costituiscono il 15% della domanda rischio di essere riconfermati solo dal 15% dell’elettorato …

    Non nascondiamoci dietro un dito: una buona quota di hev e phev va o a diesel o a benzina e comunque se il diesel ha una quota decrescente, benzina e gpl aumentano (e alla fine è solo una questione di ciò che le case propongono: se il diesel non lo offrono più, le persone giocoforza si orientano sulla benzina). L’unico dato da guardare è la quota delle auto con la spina: sta crescendo con la velocità auspicata? Secondo me no.

    Se le auto alla spina sono ferme al 10% dipende solo dal loro costo elevato: non a caso politici ben più favorevoli all’elettrico come quelli spagnoli hanno ottenuto medesimi risultati. Perché l’auto non la compra il politico, ma il lavoratore con i suoi soldi.

    • I conti bisogna farli larghi Enzo non fare una foto e da quello tirare fuori un film che l’85%… quale 85%?

      Oggi esistono biocarburanti e petrolio e Tesla stacca trimestrali da 2,4mld$ di utile.
      Nel 2019 si sono vendute poco meno di 400.000 BEV in EU in un mercato di oltre 15mln di pezzi. Mercato che oggi é sotto del 21%. Quindi se tutto si mantiene come oggi a fine 2023 si venderanno 12mln di auto solo che il 12,7% sarà BEV circa 1,4mln.
      Quindi le ICE passeranno da 14,6mln a 10,6mln e le BEV da 400.000 ad 1,4mln.

      Io non la dipingere come una folgorante vittoria ed infatti Tesla, BYD e SAIC parrebbe, stanno cercando nuovi posti per aprire stabilimenti. La Gigaberlin deve raddoppiare la produzione. Non mi pare questo però l’andazzo generale.

      Poi se vogliamo gioire dell’85% (ma era il 99 5 anni fa) fai pure ma mi ricorda quello caduto dal 50°imo piano che ad ogni piano diceva “fin qui tutto bene”, “fin qui tutto bene”.

    • Mi aggancio al tuo commento, che può essere per molti versi condivisibile, più che altro per comodità.

      Mi viene da aggiungere che c’è anche da considerare un’altra cosa: fino a non molti anni fa si producevano delle vetture diesel che nulla avevano a che vedere con il vero scopo del motore diesel. E cioè vuoi fare tanti chilometri su lunghe percorrenze vuoi fare un uso su brevi percorrenze ma decisamente intensivo. Fuor di metafora, Io non ho mai veramente capito il motivo per cui si facevano delle vetture tipo la Panda Multijet.

      Perché già prima di tutto sto bailamme coi prezzi dei combustibili era abbastanza risaputo che se con un diesel non si fanno almeno 25.000 km l’anno come minimo, tra maggior manutenzione e maggior prezzo di acquisto un diesel piccolo non è mai stato veramente conveniente rispetto a un piccolo benzina. E tutto ciò senza ovviamente voler considerare I risvolti ambientali della questione.

      Quindi mi vien da dire che il diesel sta ritornando ad occupare la quota di mercato che fisiologicamente dovrebbe occupare. ( sempre volendo considerare un mondo ideale dove il diesel non inquina ed emette vapori balsamici sia chiaro )

      Se Poi aggiungiamo che oggi e soprattutto un domani con lo sviluppo che hanno avuto negli ultimi anni Le batterie molti mezzi elettrici potrebbero già tranquillamente sostituire altrettanti mezzi diesel ( esempio pratico: le consegne… ) Va da sé che non mi stupisce più di tanto che la quota di veicoli spinti da questo tipo di motore vada via via a ridursi. Il resto ce lo dirà solo il tempo.

      • Ho 2 amiche che sono passate una al benzina e l’altra al gpl perché il produttore non offriva più il diesel (una delle 2 veniva da una grande punto jtd con 130 cv e 280 nm di coppia): entrambe pentitissime volevano tornare indietro. Questo perché le persone non pensano mai alle prestazioni (che schifo! Cosa da tamarri col collanone al collo! Io vado piano!) poi quando passano da un motore coppioso a una pippa di aspirato piangono, e come piangono (una delle 2 ha portato l’auto alla concessionaria convinta che fosse rotta). Questa parentesi per dire che i VECCHI td in realtà in città andavano anche bene perché i sorpassi e le partenze li facevi un amore e non avevano i problemi di fap e rigenerazione di oggi (ed è questo il motivo per cui, giustamente, come scrivi, il diesel non tornerà più ai livelli di un tempo).

        Io il mio diesel me lo sto godendo: con i 1000 km di autonomia mi scordo di fare il pieno, mi sparo continuamente viaggi non programmati, ha 320 nm di coppia che fermo non ci stai, domani parto per un weekend fuori a 500 km di distanza (Napoli arrivo!) e spero che San Waze riuscirà a trovare un modo per farmi evitare il traffico (A1, quasi tutta a 3 corsie, sperem …). Quello che mi dispiace è che a casa mia l’elettrico prenderà il posto proprio del diesel, per i viaggi mi affiderò all’Abarth anche se non mi fido troppo a portarla al sud (da campano sono autorizzato a questo genere di commenti) e quindi lì saranno dolori.

        • -non avevano i problemi di fap e rigenerazione di oggi-

          Eh beh… certo… sparavano tutto in aria… 😂😂😂

        • Tu il tuo diesel te lo stai godendo? Un mezzo che rispetto ad una Tesla è imbarazzantemente lento, con la reattività di un polmone ingolfato? complimenti, sei ufficialmente anziano!

          se passi dalla locale sede INPS o alla motorizzazione potrei ritirare il copricapo regolamentare, con catarifrangente, da indossare mentre sei alla guida. se ti pescano a guidare senza, rischi di essere sanzionato, occhio !

          • Senza cambio non mi diverto, problema solo mio, ho già provato e proprio non mi dice nulla … mi adatterò ai cambi simulati, ma senza non ce la posso fare …

          • @Enzo in due righe hai spiegato il problema della transazione ecologica 😜

          • -Senza cambio non mi diverto, problema solo mio-

            Tranquillo, non sei il solo, non sei l’unico e non siamo nemmeno pochi. Solo che “cercarli” su queste pagine è come cercare i pinguini all’equatore e quindi sembra che non esistiamo.
            E siccome c’è tutto un mondo di case produttrici che sta cominciando ad interrogarsi seriamente circa quale sia il loro significato a questo mondo nel momento in cui iniziano a costruire dei giocattoli che non divertono… tempo verrà. 😇

          • Eh sì le velocissime Tesla, che in autostrada viaggiano alla folle velocità di 110 km/h per non dover ricaricare ogni 250 km. Con il mio 1.6 diesel da 110 CV a 130 km/h sono molte di più le Tesla che vedo nelle corsie di destra che su quella di sorpasso.

          • È così deprecabile andare a velocità contenute in autostrada?

          • -È così deprecabile andare a velocità contenute in autostrada?-

            Se è una scelta assolutamente no.

          • -Eh sì le velocissime Tesla, che in autostrada viaggiano alla folle velocità di 110 km/h per non dover ricaricare ogni 250 km.-

            Viaggio molto in autostrada.
            Avendo visto divese Tesla che procedono serenamente a 130 km/h per tratte non certo brevi, sto cominciando a maturare l’idea che il “teslaro” che viaggia a 110 sia un individuo che anche prima di avere la Tesla viaggiava a 110 con la sua brava macchina a pistoni e che anche in futuro, dovesse avere una batteria da 500 kw grande come una 24 ore che si ricarica in 10 minuti, viaggerà serenamente ai 110.
            Cosa che per inciso fanno in tanti, solo che non li si nota perchè non hanno la Tesla che balza all’occhio.

            Con ciò non voglio dire che io anelo a fare altrettanto, ma siccome (per adesso) viviamo in un mondo libero…

        • Tu scendi (Napoli) ed io salgo (Gardaland)
          Sosta carburante…. probabilmente a Bologna…. ma al ritorno:-)
          Con il pieno ed cruise control (presente gia nel 1995🤣) impostato tra 120km/h – 130km/h, la mia vecchia signora (incredibile ha il computer di bordo 🤣) mi da un autonomia di circa 1280km….URCAA

      • “Se Poi aggiungiamo che oggi e soprattutto un domani con lo sviluppo che hanno avuto negli ultimi anni Le batterie molti mezzi elettrici potrebbero già tranquillamente sostituire altrettanti mezzi diesel ( esempio pratico: le consegne… )”

        Già oggi: la settimana scorsa ad Amsterdam ho visto molti furgoni ed erano quasi tutti elettrici (per non parlare delle auto). I furgoni la sono quasi tutti Mercedes eSprinter, il resto Ford e Peugeot

    • La Ue? Solo la commissione industria del Parlamento. Poi passerà alla commissione ambiente del Parlamento, poi andrà alla Commissione di Brexelles, poi tornerà in plenaria. Vedremo. Le auto alla spina sono al 23%. Solo le BEV al 15,1% e hanno fatto +66% nel semestre. Applica questo tasso di crescita a ogni anno da qui al 2035 e dicci quanto fa. Forse il 100%?

    • +66%?? Secondo Jato, nel 2021 la quota di bev in Europa era il 10.3%. Nel 2022 è stata il 13.9%. Ora siamo al 15.1%. Cioè in 6 mesi ha guadagnato un punticino, facciamo anche 2 per la fine dell’anno (tradotto: un 2,4% di quota in più). Mi sembra stia frenando, visto che 2022 rispetto all’anno precedente la quota guadagnata è stata del 3.6%. Se dovessi applicare una progressione basandomi su questi dati dovrei concludere:
      2021: 10.3%
      2022: 13.9% +3.6%
      2023: 16.3% +2.4% (stima matematica)
      2024: 17.5% +1.2% (stima matematica)
      2025: 18.1% +0.6% (stima matematica)
      2026: 18.4% +0.3% (stima matematica)
      etc. etc.

      Siamo davanti ad una flessione rispetto al trend di crescita degli scorsi anni, ovvero le BEV crescono ma non come ci si aspettava. Volkswagen ha scorte accumulate che non riesce a smaltire, Porsche ha già segnali preoccupanti di cedimento e se anche il luxury frena non è un buon segnale visto che tra premium e luxury cercano di andare tutti lì. In realtà il grosso della crescita è dovuto a Tesla (grazie ad una riduzione dei margini lordi, tant’è che alla presentazione dei dati ha perso l’8% in borsa) e, in misura (molto) minore, a MG.

      Chiaramente l’arrivo delle elettriche a 25000 euro e 400 km (ma possiamo sempre continuare a ripetere questa storia o si scoprirà che è una fake news? Comincio a nutrire qualche sospetto al riguardo …) darà nuova linfa alla vendita di bev, per cui il trend di cui sopra è assolutamente sbagliato. Ma previsioni non ne faccio, tutto deciderà dalle politiche commerciali dei produttori, ovvero dai margini che vorranno applicare e dalla loro capacità di ridurre i costi e ottimizzare la produzione. Tesla docet ma gli altri cincischiano.

      Il fatto che siamo di fronte ad un rallentamento lo si evince anche dalle previsioni degli anni passati. https://www.fortuneita.com/2021/06/25/auto-elettriche-nel-2026-saranno-la-meta-del-mercato/ Boston consulting group prevedeva che le elettriche avrebbero superato il 50% del mercato nel 2026 e questo prima che la UE imponesse lo stop forzato al 2035 delle auto a scoppio. Ecco, mi sembra un ottimismo troppo spinto. Ad oggi le elettriche vanno forte in Cina perché è un modo per saltare la lotteria delle targhe ma, francamente, la crescita non sta avvenendo con l’impeto che molti si aspettavano.

      • Anche prendendo solo dati di Acea per il 2022 e il 2023, non cambia molto, anzi. Nel 2022 Acea stima che la quota di BEV è stata il 12.1%. Quest’anno a metà anno siamo al 12.9% (e non 15.1% che fa riferimento solo a Giugno, errore mio), quindi con una proiezione di incremento dell’1.6% di quota Year Over Year, ancora peggiore del 2.4% che avevo precedentemente stimato. Anche andasse meglio nel secondo semestre e riuscissimo a chiudere con +2.4% (ovvero una quota annua di 14.5% bev), è comunque un “raffreddamento degli entusiasmi”, una parabola discendente rispetto ai dati degli ultimi anni.

        Ripeto, andrà meglio con le elettriche low cost nei prossimi anni …

      • I conti, almeno quelli, Enzo, dovresti saperli fare. Nel 2022 in Europa sono state vendute 1.560.000 BEV. Aggiungi il 66% e fanno 2.589.000 (ventite totali 2023 mantentendo il trend del primi sei mesi). Nel 2024 diventerebbero 4.298.700, nel 2025 7.135.900: con questi numeri assoluti siamo già oltre il 50% del mercato auto europeo (11.286.939 auto nel 2022). L’anno successivo saremmo vicini al 100%. Irrealistico? Certo. Esattamente come i tuoi conticini.

        • Io parlo di quota, tu di vendite assolute. Quest’anno si sono vendute più auto dello scorso anno, quindi c’è stato un incremento su tutti i fronti. Ma come quota i numeri sono quelli che ti ho detto, 12.1% lo scorso anno, 12.9% questo semestre. Il problema dell’elettrico non è vendere 1, 100, 1000000 di auto, il problema dell’elettrico è arrivare al 100% nel 2035. Al 31 dicembre 2034 se le elettriche non saranno arrivate vicino al 100% sarà un problema.

          • Tu parli di quello che non hai capito, come con l’auto a propulsione eolica.

      • 2021: 10.3%
        2022: 13.9% +3.6%

        Enzo…. Matematica da seconda media… Le basi…
        Se passi da 10.3 a 13.9 e non sei un giornalista che commenta le elezioni, hai avuto un aumento del 35%.

        • Vabbeh, Watson, già che ci sei potresti farmi notare che i decimali in Italia vanno dopo la virgola e non dopo il punto. Puoi anche aggiungere “matematica da prima elementare”.

          Quota BEV 2022: 12.1%, quota BEV primo semestre 2023: 12.9%. Un successo assoluto e strepitoso, di questo passo il prossimo anno il campionato di calcio italiano lo vince l’Albinoleffe …

          Cioè la Tesla supersconta i suoi modelli, sono arrivate tantissime nuove BEV, colonnine che spuntano come funghi ovunque e le auto elettriche guadagneranno sì e no 2 punti di quota a fine anno? Un successone, di questo passo l’AlbinoLeffe vince la champions il prossimo anno …

          • …. bastava dire: scusate, una svista.
            Invece supercazzola come se piovesse.

        • Tra l’altro, sommessamente, faccio notare questo:

          https://www.acea.auto/fuel-pc/fuel-types-of-new-cars-battery-electric-12-1-hybrid-22-6-and-petrol-36-4-market-share-full-year-2022/

          Anno 2022: BEV 12.1%, PHEV 9.4% = Totale 21.5%

          https://www.acea.auto/pc-registrations/new-car-registrations-17-8-in-june-battery-electric-15-1-market-share/

          Jan-Jun 2023: BEV 12.9%, PHEV 7.4% = Totale 20.3%

          Quindi nei primi 6 mesi del 2023 le auto alla spina (BEV + PHEV) hanno perso complessivamente una quota pari all’1.2%. Significa che, ogni 100 persone che acquista un’auto nuova, nel 2022 il 21.5% ha chiesto un’auto elettrica o plugin mentre in questi primi 6 mesi del 2023 ogni 100 che acquista un’auto nuova solo il 20.3% ha chiesto un’auto alla spina. Certo, le auto elettriche sono leggermente aumentate ma lo hanno fatto cannibalizzando quelle plugin: complessivamente, però, la percentuale delle auto alla spina, ovvero la preferenza accordata a queste auto all’atto dell’acquisto, è diminuita.

          Ora o diciamo che le auto alla spina nel 2023 hanno perso 1.2 punti di quota o diciamo che c’è stato un decremento del 5.58% (scegli tu prof) a me poco importa, queste sono le fonti, queste sono le quote e questi sono i numeri.

          • Citi statistiche senza leggerle. Proprio la tua fonte, Acea, riporta queste cifre: vendite BEV in Europa nel primo semestre 2023: 938.912 (+45%, quota di mercato 14,25%) Non differiscono tanto da quelle di Unrae che abbiamo riportato noi. E ti smentiscono clamorasamente.

          • Massimo sono 2 cose diverse. Sono veri i miei dati e sono veri quelli che dici tu.

            Il +45% è un confronto del solo mese di giugno 2022 contro il solo mese di giugno 2023 della quota BEV che è passata dal 10.7% al 15.1%. Quindi il dato che citi è vero. Ma si parla solo di un mese, giugno 2023 vs giugno 2022. Un mese non è indicativo di nulla, sai pure tu che dipende da logiche commerciali, ci sono mesi in cui ad esempio Tesla vende pochissimo e altri in cui vende di più. E’ una rondine che non fa primavera.

            Ma è altrettanto vero anche il mio. Il mio dato offre un altro spaccato, ovvero confronta i dati delle auto alla spina in tutto l’anno 2022 contro i dati dell’auto alla spina nel primo semestre 2023 che onestamente è un confronto molto ma molto più indicativo. In questo confronto si nota una minima crescita delle auto 100% elettriche ma un crollo di quelle plugin e quindi la quota complessiva delle auto alla spina decresce.

            Nel 2023 si sono inoltre vendute in termini assolute più auto del 2022 (e molti confronti sono fatti sui numeri assoluti). Ma è più interessante guardare alle quote, ovvero ogni 100 acquirenti quanti acquistano le auto alla spina e quanti no (diversamente basta ordinare poche auto a metano per parlare di crescita esplosita del 300%, quando invece la quota del metano è e resta lo zero virgola). E i dati sono quelli che ho esposto io: 2022 21.5% auto alla spina (BEV + PHEV), Q1 2023 20.3% auto alla spina (BEV + PHEV).

          • Stai facendo la solita confusione. Santo cielo: ci vuole tanto a leggere le tabelle Acea che tu stesso hai linkato?

          • Caro Enzo… come diceva un famoso matematico…. “se torturi a dovere i numeri ti confesseranno qualsiasi cosa tu voglia!!!”

            anche i numeri e le statistiche hanno i loro diritti…

  9. anche in Germania: mese giugno 2023 rispetto a giugno 2022, diesel + 10,3%. gennaio-giugno + 2,7% invece da noi + 16,9%. La Germania in generale è il mercato più importante di riferimento, e noi insieme alla Francia andiamo a ruota. (abitanti 80 mil. + 60 + 60)
    Quindi la realtà è questa….

    • Scritto così l’articolo sembra passare l’idea di una certa frustrazione. I numeri, come sempre, vanno anche investigati. La gente e le flotte in Europa comprano quello che viene spinto dagli incentivi ma nel dubbio molti vanno sul benzina per paura del gasolio, il male assoluto ad oggi. In UK, tecnicamente non Europa ma secondo mercato per volumi delle BEV nel vecchio continente, le auto aziendali elettriche sono tassate al 2% rispetto al 25/30% delle termiche e non pagano road tax. Il 50% del volume è fatto da auto aziendali. Se in Italia non ci sono queste politiche, che costano tanti soldini dei contribuenti, le cose vanno diversamente. Però bisogna anche potersele permettere certe scelte.. in UK infatti stanno annaspando. Ecco perché spesso faccio notare che forse, tanti miliardi, si potrebbe usare per non far usare le auto. Ma io forse penso troppo all’ambiente

Rispondi