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Pieraccioni batte Crozza nel far ridere sulle EV

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Pieraccioni batte Crozza nel far ridere sull’auto elettrica. In un’Italia che mette in croce le EV, non poteva mancare l’ironia (benvenuta) dei comici più famosi.

Pieraccioni batte Crozza
Leonardo Pieraccioni: se la zia sta male all’improvviso…

Pieraccioni batte Crozza col video sulla zia e la batteria al 23% di carica…

Diciamo subito che come redazione votiamo per il comico toscano: il breve video di Leonardo Pieraccioni ci sembra più azzeccato del collega ligure. Il nostro racconta di avere avuto un’auto elettrica in prova, che definisce fantastica in tutto tranne che...Tranne che si immagina di rientrare in casa con l’auto col 23% di batteria quando lo chiama un cugino di Montecatini avvisandolo che la zia sta molto male. Urge una visita immediata, ma Leonardo fa presente al cugino che se ne riparla il giorno dopo, quando la batteria sarà di nuovo al 100%. “C’ho solo il 23% di batteria, la zia la non può star male. Se sta male alle 8 di sera devi sperare che resista fino al giorno dopo“. A parte che i comici hanno licenza di uccidere e possono dire quel che vogliono, Leonardo batte su un tasto sul quale l’auto elettrica deve e può migliorare. Ovvero autonomia e velocità di ricarica. Filmato breve, ma molto centrato: complimenti.

La ricarica è sempre più nel mirino dei comici

Il video di Crozza ci convince meno, perché costruito su un paio di fake news che circolano sui social, senza alcun fondamento. Per esempio: “Le auto elettriche costano tre volte di più di un’auto a benzina“. Oppure: in Olanda l’energia costa sei volte meno che in Italia. Per cui fare 100 km con un’elettrica ad Amsterdam spendi sei volte più che in Italia, 80 centesimi contro 5,54 euro. Ma stiamo parlando di satira e dunque tutto fa brodo. Il comico ligure spiega che il problema centrale resta comunque la ricarica. E racconta dei povericristi che riforniscono la loro EV in strada la notte, ma sono costretti a scendere in strada dopo due ore per staccare la presa e lasciar spazio ad altri. Ma a quel punto non riescono più a trovare parcheggio e quindi cominciano a girare fin tanto che l’auto non si scarica di nuovo. E allora l’unica è caricare l’auto su un camion che…

— Leggi anche: Pieraccioni batte Crozzameno male che ci pensano Le Iene a rimettere le cose a posto…

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63 COMMENTI

  1. Purtroppo lo studio citato da Crozza è vero, io me lo sono letto e chi l’ha prodotto si è dimenticato di indicare che in Olanda erano attivi enormi sgravi fiscali sui consumi domestici (non so se sia ancora attivi).
    Rispetto agli altri paesi europei non ci sono così grosse differenze, anzi alcuni stati pagano l’energia più di noi.

    • Si ma avrebbe dovuto anche dire che il gasolio da noi costa più che in altre parti e che comunque si spende meno per fare cento km in elettrico che con il diesel. Quindi sarebbe più logico caricare una termica su una BEV e portarla, ad esempio, in Albania

  2. I comici sono sempre i benvenuti, a loro serve portare le situazioni all’estremo per far ridere, lo sappiamo. Il problema sono i politici, che troppo spesso sono involontariamente spassosi.

  3. tralasciamo le iperboli di Crozza (è un comico).. ma su un punto ha tutte le ragioni:

    una grandissima fetta di italiani vive in condomini, condomini VECCHI che non hanno il posto auto
    una altra grande fetta vive in condomini recenti dove il posto auto c’è ma non c’è la corrente o se c’è è condominiale ergo non ci puoi ricaricare una auto a meno che tu non sia un ladro

    un contatore dedicato costa un botto, sia come costi fissi, sia per la tariffa… qui dovrebbe a mio parere intervenire il legislatore… ovviamente avendo un conflitto di interessi non lo farà mai (non ci sono accise sulla corrente)

    E’ questo il vero grande problema dell’ auto elettrica.

  4. Egregi signori di Vai Elettrico, visto che vi lamentate dell’ironia dei comici vorrei far notare una cosa che a mio avviso è la più comica di tutte. Ebbene, si parla tanto della introduzione dell’elettrico della riduzione della CO2 nell’atmosfera ma voi forse vi dimenticate che quando ricaricate ad una colonnina, attaccata ad essa c’è una centrale termoelettrica che per produrre elettricità brucia combustibili fossili e così introduce CO2 nell’atmosfera. Dunque, spiegatemi dove sta tutto questo vantaggio per la crisi climatica se tanto alla fine la CO2 nell’atmosfera viene emessa lo stesso?

    • Il 40% dell’energia immessa in rete è a zero emissioni (controllare in bolletta, please). E alcuni operatori erogano energia green al 100%. A noi farebbe ridere (se non ci facesse piangere) la dilagante ignoranza.

      • Ah si? E chi la produce l’energia elettrica? Forse lo Spirito Santo? Ma mi faccia il piacere (come diceva Totò).

          • Sig. Massimo, lasci perdere, è una battaglia persa. In italia la percentuale di analfabetismo, sia reale che funzionale, è una delle più alte in Europa (non sono io a dirlo) ma tutto sommato potrebbe essere ‘curabile’. Quello che è peggio è la diffusione dell’Effetto Dunning-Kruger che però è un po’ più difficile da curare.
            I comici fanno il loro lavoro e dire stupidaggini per far ridere o per sempice ignoranza è un loro diritto. Quello che lascia perplessi sono i commenti di chi li ascolta

          • Egregio signore, si da il caso che io sono laureato in chimica e tra l’altro ho anche insegnato sia elettrochimica che termodinamica. Il fatto che mi si da dall’ignorante da delle persone che credono che l’energia elettrica si produca dal niente violando le leggi della Termodinamica mi dimostra che ho a che fare con gente che non si merita neanche di intavolare una discussione seria perché sarebbe solo una perdita di tempo.

          • Se questo è il livello medio dei lauretati in chimica e, ancora peggio, degli insegnanti c’è davvero da preoccuparsi. Concordo invece sul fatto che parlare con lei sia una perdita di tempo.

        • Hai mai sentito parlare di quegli affarini chiamati impianti fotovoltaici, o di quelle pale eoliche che ogni tanto vedi sparse nelle campagne italiche quando fai la gita fuori porta? Sappi che non servono per ventilare ma per creare energia elettrica rinnovabile.

          • Si, ma la quantità di energia prodotta dalle rinnovabili è una percentuale piccolissima. Il grosso viene prodotto per via termoelettrica bruciando gas o carbone (ancora peggio).

          • Insiste. Il 40% è una percentuale piccolissima secondo lei? La informo che lo scaglione massimo Irpef è il 43%, qundi le tasse sono una percentuale piccolissima del reddito.

          • MASSIMO
            Dato che è una percentuale piccolissima, facciamo così: io le faccio un bonifico di 10.000€ più il 20% (che è una percentuale non piccolissima, concorda?) e lei mi restituisce 10.000€ più la percentuale piccolissima di rinnovabili che abbiamo avuto nel 2021, ci sta? E’ un affarone, ci guadagna tantissimo!

      • Dato che qualche giorno fa mi ha dato del bugiardo cosa che non credo di essere, avendo riportato fatti dimostrabilissimi (può accadere a tutti di dire stupidaggini, non mi sono offeso) mi risulta che per il 2022 la quota di energia immessa da rinnovabili è stata del 33% non del 40 per via di un clima torrido che ha ridotto la quota eolica, salvo non abbia io inteso male (https://www.energiamercato.it/notizie/sistema-italia/energie-rinnovabili-italia).

        Ora, dato che le informazioni sono piuttosto nebulose e che spesso facciamo prendere la mano, diciamo che lo scorso anno le auto elettriche hanno circolato prevalentemente a energia nera.

        Ancora una volta dico che sono per l’elettrico e sostengo per primo la vostra causa, ma cerchiamo di non dire che tutte le info contro l’elettrico sono fake e tutte quelle pro sono la bibbia….

        Vi voglio bene. Non arrabbiamoci sempre

        • E’ corretto: lo scorso anno, causa siccità e crollo dell’idroelettrico, la quota è scesa dal 40% al 33%. Anche quest’anno si preannuncia avaro di piogge (forse a causa dei cambiamenti climatici?) ma saranno installati 7-8 MW di capacità da fonti rinnovabili e torneremo forse al 40%. Gli obiettivi fissati da PNIEC indicano una quota di energia verde del 72% entro il 2030.

        • Se ha notato nella mia risposta precedente a MASSIMO (in maiuscolo) ho citato la quota rinnovabili del 2021 e non del 2022…
          Spero davvero che si sia trattato di anno horribilis per le precipitazioni. Se così non fosse, sarebbe la riprova della direzione che dobbiamo prendere…

    • IL MASSIMO DELLA STUPIDITA’…..
      Quando a porti l’interrogativo è uno che non si informa, non capisce e quando gli spieghi ti da contro ancora con un’altra motivazione assurda.
      “PERCHE’? E PERCHE’ ALLORA… … MA COMUNQUE POI….”
      Stamani su Radio Company facevano la stessa pantomima.
      Trattasi di una razza in via di estinzione I BOOMER. Capaci di mettere sempre il MA…. su tutto. Soprattutto dove non serve perché loro vorrebbero che tutto fosse sempre come negli anni 90.
      Pronti a fotocopiare una mail per farne la scansione poi.
      Gente così pigra e ignorante che nemmeno un tacchino del ringraziamento ha così tanti trigliceridi insaturi parcheggiati nel cervello.
      Comunque MASSIMO … quello con la scadenza indicata sotto le scarpe (Non il NOSTRO Massimo Degli Esposti è ovvio … per noi….)
      MASSIMO… si compri un bel caricabatterie fotovoltaico su qualche sito on line e cominci a ricaricarsi il telefono con i pannellini solari. Già avrà fatto un piacere al clima.
      Quando vedrà come è bello pagare zero e non inquinare magari farà un pensiero sul tagliaerba elettrico … e poi l’avvitatore…. e poi … forse l’auto se la prende nel 2045… quando l’Italia sarà l’unico paese del g7 con i diesel euro 4 che circolano ancora.
      Per tutto il resto non c’è rimedio Massimo. E’ una questione di mentalità. O cambia il suo TIPO PSICOLOGICO oppure non c’è nulla da fare. Vivrà malissimo la sua vita in un mondo in continua evoluzione.
      Vivrà male lo spid – lo streaming – il cloud – … figuriamoci poi la domotica a casa e la digitalizzazione della P.A.
      ma mi raccomando MASSIMO….!!!
      MI RACCOMANDO!!!
      Anteponga sempre al parlare l’utilizzo del cervello perché se esce di casa e si reca davanti a una colonnina di BE CHARGE può leggere a lettere cubitali che l’energia che utilizza è 100% green.

      PS: Comunque è inevitabile… l’estinzione umana farà solo bene a questo pianeta.
      Peccato non sia geneticamente progettabile… ma nutro speranze nella scienza.

      • Vabbè, però non generalizziamo. Anche io sono un Boomer (ho 68 anni) ma da 15 mesiho una splendida auto elettrica, ho tutta casa domotizzata con google home, uso lo speed, lo smartphone per qualsiasi cosa, dai pagamenti contactless all’home banking ecc… 🤣🤣🤣

      • ah si ? faccia lei due calcoli sull’ emmsione causata dalla produzione del pannellino solare (in cina) la produzione della batteria collegata al pannellino solare (sempre in cina) e la spedizione del tutto in italia…

        non è che forse si inquinava di mano caricando il cellulare normalmente ?

    • A prescindere dalle false percentuali da lei utilizzate vi è da dire anche questo: in ogni caso una grande centrale termoelettrica ha un rendimento migliore (si passa da un scarso 30% a quasi 60%) rispetto a tante piccole centrali su ruote.
      Oltre al fatto, riconosciuto anche dai negazionisti più cocciuti, che la centrale termoelettrica emette là dove sono in pochi a respirare i suoi effluvi (a differenza di suddette centrali ambulanti).

  5. Esagerare per far ridere è prassi comune nella satira.
    Infatti ci sono tanti miglioramenti che, per me, equivarrà al salto fatto dai telefonini, passati da cassettoni pesantissimi ai piccolissimi computer quantistici che stanno diventando ora.
    Credo che, il paragone sia oggi trovare una colonnina, come con i vecchi telefonini trovare il segnale…
    Nel futuro, poi, magari avremo la ricarica wireless per tutte le auto, se non direttamente la corrente wireless direttamente da sotto l’asfalto…..
    Altro che Euri 7-8-9…..
    Negare questo, servirà solo ad affossare la nostra produzione industriale a favore…..di Cina e suoi alleati….forse Russia, India, America Latina….
    Una volta avevamoi Leonardo da Vinci, Tesla, Marconi, Colombo etc…
    Oggi….bah!

  6. Questo sito si chiama “vaielettrico”. Una scelta, un indirizzo ad abbracciare l’alternativa. Giudizi su comici, più che su politiche industriali, non hanno il senso dell’indirizzo, ma della censura. Garbatamente lo ricordo, a chi censura un comico, che succede non in democrazia. Non mi risulta il cambio di testata in “Anoielettrico!”

    • Abbiamo forse censurato comici? Lei, per esempio, sta esprimendo un giudizio su di noi: a noi è proibito?

      • Buonasera, non ho espresso un giudizio su di voi. Lo farei in altro modo, attinente al lavoro che io faccio. Ho garbatamente ricordato che portare un giudizio su un comico come argomento a favore dell’auto elettrica è piuttosto banale. Se questa è la strategia di comunicazione che offrite a chi ci supporta economicamente, non ci siamo. Su questo concordo, non è Crozza a far ridere.

        • Ringrazio la redazione per avere dato voce anche a questi comici. Quando non si censurano i pareri opposti si propri è segno di forza.

        • Le chiedo, da collega a collega, se per lei professionalità è offrire “strategie di comunicazione a chi ci sostiene economicamente”. Noi ci limitiamo ad offrire notizie, analisi e nostre libere valutazioni a chi ci legge.

    • Lei è giornalista o esperto di comunicazione?
      In entrambi i casi, sta dando dei comici a questa redazione accusandoli di censura mentre la pubblicano e invitandoli a soddisfare gli inserzionisti anziché i lettori: sa che non mi faccio una grande idea della sua professionalità se si presenta così?
      Poteva mandare una mail ai suoi colleghi in privato.

    • AAAAAA GIANLUIIIIIII??? ALZA IL GOMITO UN ATTIMO……
      …… MA VATTTTTTTTTTTTTTTINE ………. A ….

      NON SI TRATTA DI CENSURARE UN COMICO… MA…
      Pierrrrracccciuoni è un comico/regista/boomer attempato che si è incagliato giusto giusto nell’argomento sbagliato.
      L’avesse messo in uno dei suoi film poteva anche starci ma in questo modo…
      .. non è Crozza che fa gli show e su quelli ci vive.
      Pieraccioni mi è totalmente scaduto con queste sortite da bar sport fatte dal pensionato in ciabatte e maglietta del brasile.
      Uno come lui..poi.
      Se hai un ruolo pubblico NON PUOI USCIRTENE CON STE PANZANE a livello nazionale.
      Un ruolo pubblico in un momento come questo ha grande rilevanza … ma tanto comunque…
      poi … alla fine…. magari tra i suoi followers avrà un 10% di gente sveglia che sa ragionare con la propria testa.
      QUI OGNI SCEMO DEL VILLAGGIO PUO’ DIRE LE STXXXXXXXE CHE VUOLE SALVO POI SENTIRSI DIRE DI ESSERE CENSURATO.
      ma dai..

      PS: LE DICHIARAZIONI DELL’EX COMICO PIERACCIUONI sono giusto giusto in tempo con una DESTRA GOVERNATIVA.
      Che sia il prossimo condidato di FORZA ITALIA?

  7. Un comico puuò dire quello che vuole ma qualche battuta per i 70.000 i decessi evitabili per inquinamento nel 2020.

  8. Datemi pure del complottista, ma quest’impennata del costo dell’energia elettrica proprio nel momento in cui sta sviluppando in modo sostenuto l’elettrico un pò mi puzza (tenendo anche presente che il metano ce l’hanno sempre in mano i petrolieri).

  9. Più sono famosi più appaiono disinformati e forse anche poco svegli.
    La realtà per come la vedo io che questa gente è terrorizzata di perdere le loro sicurezze… vuoi mai che un mondo che cambia non possa far tranquillamente meno di loro?
    Ieri mattina ho visto su La7 mr. Crepet… la figura di un invasato quasi rinco.
    Ma è mai possibile che in italia siamo a questi livelli?
    Poveri giovani, mi spiace per loro.

    • della serie se a 60 anni ,
      facciamo 70 và,
      sono come loro ..
      sparatemi per piacere
      non fatemi soffrire !

  10. Io non sono contrario al l’elettrico ma, al momento, ci sono molti, troppi problemi per renderla una tecnologia obbligatoria o semi. Da qui al 2035 sono solo 13 anni e conoscendo bene i tempi biblici dell’Italia, 13 anni sono come 3 ore. Nulla. È tecnicamente impossibile arrivare al 2035 avendo risolto almeno il 60% dei problemi attuali che l’elettrico pone. Tranne che non vogliamo sognare. Ma questa è altra cosa. Per un Transizione ad elettrico con la T sono richiesti non meno di 35/40 anni. Deve diventare una cultura generazionale. E non si può pretendere che un’anziana di 80 anni che viene dalla precedente generazione e che non sa neppure usare lo smartphone (mia madre) ma che guida benissimo, sia obbligata a fare questo salto. Per lei impossibile. Bisogna portare avanti questa transizione puntando sulle nuove generazioni e per questo impostando in maniera più realistica i tempi nell’ordine dei 35/40 anni. Per questo sono molto contento che per ora ci sia stato uno stop. Sono certo che i termini e le scadenze verranno rivisti in maniera notevole.

    Bisogna anche pensare al costo per il cittadino. Per molti sarebbe assolutamente insostenibile. Ci sono milioni di italiani, milioni, che fanno fatica a pagare la bolletta della luce e che ogni mese ricevono la raccomandata che li intima che verranno distaccati. Per loro l’acquisto di una nuova autovettura è non solo assolutamente impossibile, ma anche ingiusto. Loro tremano perché non sanno se il mese dopo potranno mangiare carne o solo patate e pasta. E se potranno comprare i pannolini per i figli. E noi vogliamo portargli sul tavolo un semi-obbligo di cambiare autovettura? Non scherziamo.
    Pensiamo prima a risollevare il paese dal baratro economico in cui è finito. Pensiamo prima a tornare a pagare la corrente quello che costava 3 anni fa. Pensiamo prima a far sopravvivere il popolo prima di pensare a fargli combiare la loro Fiat punto euro 6 che vale 3500 euro usata con un’elettrica che quanti meno costerà 25mila e che non potranno mai permettersi fintantochè non verranno prima di tutto risolti i problemi di economia sociale.

    Bisogna essere realisti. La transizione all’eletrrico si potrà fare. Ma non in questa generazione.

    • Quello che sfugge a chi si oppone a prescindere è che dal 2035 non si potranno più vendere auto nuove a benzina o diesel. Chi ce l’ha potrà continuare ad usarla finché campa e chi non può permettersene una nuova potrà continuare a comperarne di usate, anche qui finché campa

      • Detto e ridetto, ma questi so’ de coccio, no je entra mica! Pensano che il primo gennaio 2035 gli irrompa la Digose ner garagge der condominio e je mitraglia il cofano della Panda 1992 der nonno.

    • E quindi, invece di impegnarci per stare con i migliori, non facciamo nulla e stiamo fermi?
      E quando gli altri paesi in 12 anni avranno risolto i risolvibilissimi problemi di transizione energetica e noi invece no, cosa immagina che succederà?

    • 35/40 anni!?

      Allora meglio ordinare subito un cofano funerario. Magari ci sono offerte famiglia, sconti comitiva, o riduzioni per prenotazioni con anticipo.

    • Assolutamente d’accordo, e d’altronde se anche da subito si vendessero solo EV, al ritmo odierno di 1,4 milioni di immatricolazioni annue, per sostituire gli oltre 35 milioni di veicoli attualmente circolanti in Italia servirebbero più di 25 anni. Se si iniziasse da subito, appunto… Per il resto, è sicuramente necessario fare ognuno la propria parte per migliorare il proprio impatto ambientale, quindi chi è in procinto di cambiare auto deve guardare all’elettrico oppure a veicoli ibridi, a seconda delle proprie capacità economiche, piuttosto che tornare ad acquistare i classici benzina o diesel

    • Hai detto bene: “conoscendo bene i tempi biblici dell’Italia”. Che si svegli fuori, non esiste solo l’Italia in Europa. Si fissano degli obiettivi e delle scadenze: sta poi agli stati membri levarsi la paglia dal didietro e darsi da fare anziché frignare e sparare fregnacce.

    • @Fabio
      “E non si può pretendere che un’anziana di 80 anni che viene dalla precedente generazione e che non sa neppure usare lo smartphone (mia madre) ma che guida benissimo, sia obbligata a fare questo salto. ”
      _______________
      Augurando tutto il bene possibile a tua madre nel 2035 avrà xxx anni e manco sarebbe obbligata a rottamare la sua “giardinetta”.
      Veramente non capisco perchè si facciano questi esempi… che senso hanno?
      Per quella data molti di noi non ci saranno più, altri non guideranno più, altri si saranno tranquillamente adeguati.
      Continuo a ripeterlo, l’auto elettrica ma se preferito a zero emissioni è una necessità non una moda… ed è una necessità già da anni.
      Non li vedete e non vi turbano i cambiamenti del clima sempre più evidentissimi?
      Boh, non so dove vivete voi!

    • @ Fabio
      Tanto sappiamo benissimo che quelli che “l’auto elettrica è una cosa da ricchi” quando escono per strada sgranano tanto d’occhi e “wooow hai visto quella Lambo, e quella Maserati, che figata…” poi passa una EV6 da 50k che lascia sul posto i loro gioiellini e allora via di “e le batterie che fine fanno?” “e come si produrrà tutta l’elettricità? ” “e le terre rare?” “e i bambini in Congo?”.
      Come cantava Svampa “l’è la coerensa che manca a quela gent lì”

    • Buona sera Fabio, per la transizione elettrica serviranno più o meno 30 anni a partire dal 2035. Perché 30 anni? Perché il parco auto in Italia è di circa 40 milioni di veicoli e l’anno scorso ne sono stati venduti 1,3 milioni e quasi niente EV, quindi 40 diviso 1,3 fa circa 30 anni. Tua madre ha 80 anni, nel 2034 acquisterà un’auto termica che probabilmente sarà l’ultima della sua carriera da patentata, quindi no problem. Per chi si trova in difficoltà economiche ci sarà l’usato elettrico, benzina e diesel, nulla cambia rispetto ad oggi.
      Il paese non si risolleverà dal baratro continuando ad acquistare idrocarburi all’estero, se non si installeranno turbine eoliche e impianti fotovoltaici, il prezzo dell’energia non diminuirà.
      Sono d’accordo con te solo perché “la transizione all’elettrico si potrà fare. Ma non in questa generazione” infatti 30 anni più più 12 per arrivare al 2035 sono ben più di una generazione.
      Questo è quello che penso, dimmi tu dove sbaglio.

      • Impensabile sostituire ogni veicolo termico con uno elettrico.
        La transizione si raggiunge non solo con sostituzioni, ma anche riducendo il parco veicoli. 37 milioni di auto per 59 milioni di abitanti sono troppe, un successo sarebbe avere 1 auto ogni 2 abitanti. Dovremmo zapparne via almeno 7 milioni. Ciò significa che bisogna lavorare sul trasporto pubblico dove è carente.
        Inoltre c’è il retrofit: se venisse maggiormente supportato, dare una seconda vita ad un’auto che con 10K diventa elettrica con 100-150km di autonomia permetterebbe un uso cittadino ed extraurbano per raggiungere la più vicina stazione ferroviaria.

        • Ha ragione. Infatti il Piano per l’energia e il clima (PNIEC) e il Piano per la ricarica (PNIRE) attualmente in vigore prevedono la riduzione del parco circolante a 24 milioni di veicoli privati nel 2050.

    • Iole tornare a pagare l’energia elettrica come 3 anni fa o anche meno?
      Bene, occorre installare più rinnovabili, solo così potremo autoprodurci l’energia in Italia, senza esportare denaro per acquistare petrolio e metano.
      Teniamoci i nostri soldi a casa nostra.
      E svegliamoci.
      Chi fa fatica ad arrivare a fine mese, si tiene quello che ha. E se si rompe, quando li trova li spende per aggiustare.
      Ma chissà se tra 12 anni ci saranno prezzi più bassi ed usati a prezzi accettabili anche per questa fascia di cittadini.
      Già oggi ci si deve svegliare ad usare uno smartphone, basta spensate alla gestione di un conto corrente che chiede la doppia autenticazione.

    • Bisogna essere realisti. sua madre (lunga vita a lei) nel 2035 probabilmente non guiderà più. e cmq nel 2035 potrà continuare a usare la sua auto termica, ma non potrà comprarne una nuova che non sia elettrica.

  11. SI VABBÈ… Pieracciuoni non sa dell’esistenza delle fast.
    Magari gli mandiamo un video spiegandogli che c’è anche il 118 da chiamare in caso di malessere. Comunque se gli capitasse può chiamare, andare a fare il pieno alla fast (80%) e arriva prima del 118.

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