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Meno male che Le Iene rimettono le cose a posto

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Il test di ricarica de Le Iene con una Opel Mokka-e in una stazione A2A.

Meno male che Le Iene rimettono le cose a posto sull’auto elettrica. Dopo gli attacchi nei programmi di Porro e Del Debbio, finalmente un servizio onesto.

meno male che le iene
La spiegazione di come funzionano le app di ricarica.

Meno male che Le Iene… / Pregi e difetti delle EV, senza i soliti pregiudizi

Sembrava che i canali Mediaset avessero iniziato una vera e propria campagna, con un martellamento contro l’elettrico e servizi decisamente discutibili. Mercoledì 28 febbraio ci hanno pensato Matteo Viviani e Marco Fubini a dare un’informazione più equilibrata e ad affrontare il tema dell’auto a batterie per quel che è. Ovvero un work in progress che migliora anno dopo anno, ma che comunque già oggi fa sì che chi una EV la guida difficilmente decida di tornare indietro. Si è spiegato come funziona e quanto costa la ricarica, con le app (tipo Google Map) che sul telefonino ti guidano portandoti alla colonnina libera più vicina. Si sono elencati pregi e difetti di questa forma di mobilità. I primi legati soprattutto a piacere di guida, accelerazione e minori costi di gestione. I secondi all’autonomia, a volte troppo ridotta (soprattutto in inverno), ai tempi di rifornimento e alla necessità di programmare bene le ricariche nei viaggi lunghi.

meno male che le Iene
“DIVERTENTISSIMA” / Matteo Viviani e l’accelerazione di una EV.

“Non puoi usare tecnologie nuove con mentalità vecchia”

Si è sentito il parere delle persone comuni e degli esperti. Tra questi uno scienziato che Vaielettrico conosce bene, Nicola Armaroli, impareggiabile nello smontare le tante fake news che circolano sull’auto elettrica (vedi il VIDEO sotto). “Il motore elettrico ha un’efficienza del 90%, il motore tradizionale non va oltre il 25%“, ha spiegato Armaroli, che guida auto EV da diversi anni. “L’errore è usare nuove tecnologie con una mentalità vecchia“, ha aggiunto Maurizio Fauri, docente dell’Università di Trento. Spiegando che i progressi fatti negli ultimi anni, anche sul piano dell’autonomia, sono stati enormi e che ci si aspettano altrettanti passi avanti nell’immediato futuro. Insomma, per una volta la scadenza del 2035 decisa dalla UE per la fine-produzione delle auto tradizionali non è stata presentata come una sciagurata imposizione. Ma come una sfida che si gioca con una tecnologia che comunque, già oggi, è molto, molto promettente. 

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121 COMMENTI

  1. Mi viene da ridere quando sento che e sufficiente aumentare la produzione di energia elettrica del 15% in Europa quando per caricare una vettura media in tempi accettabili ci vuole almeno 1/2 ora con una potenza che varia da 40 a 70KW o superiore
    Paragonare le batterie dei cellulari o degli elettrodomestici a quelle per le vetture elettriche è assolutamente fuori luogo.
    Pensare che con le rinnovabili verrà soddisfatto il fabbisogno del pianeta e folle.
    Se poi pensiamo all’inquinamento prodotto dalle vetture in Europa, continente che inquina per il 6/8% nel mondo la percentuale delle vetture è pari al 1% il resto balle.
    La tecnologia delle batterie è in mano per il 95/98% ai cinesi.
    Visto che le colonnine non ci sono e ci vorranno decine di anni per installarle la vedo dura.
    TANTI AUGURI e buona transizione ECOLOGICA

    • Oh, guarda caso ieri Musk ha detto che si può alimentare tutto con fonti rinnovabili, e ne ha anche calcolato il costo, inclusi gli accumuli necessari.
      E se poi mettendo gli accumuli si scoprisse che la rete elettrica diventa più resiliente e che non ha più i problemi e la necessità di avere impianti che gestiscano i picchi come si faceva nel ‘900?
      Ah, alle volte la mente ci ingabbia nell’impossibile solo perché ci siamo abituati alla normalità del presente!

    • L’articolo è ben fatto ma se la stessa Germania, che pure è molto più avanti sull’elettrico e ha una sensibilità “superiore”, percepisce il rischio di misura così draconiana, qualcosa significa. Non sempre per arrivare prima bisogna andare più veloce, soprattutto se piove.
      Una misura draconiana avrebbe creato forti sacche di resistenza, una misura di compromesso ridurrà questo rischio e sarà più efficace. Uno stop alle auto termiche avrebbe rischiato di ribaltare la maggioranza producendo ben peggiori effetti. A volte per ottenere il massimo occorre rinunciare a rincorrere il 100% e accontentarsi del 90%.

      • enzo, non ciurlare nel manico:
        in Germania un partito al governo, minoritario ma con potere di ricatto perchè senza i suoi voti il Governo non ha la maggioranza,
        sta facendo fuoco e fiamme per difendere i suoi interessi di bottega, cioè i voti dei suoi elettori, che sono, come detto, ampia minoranza nel Paese (sono dati al 7% attualmente).

        quindi, riassunto:
        – la Germania sta valutando un “no” al bando 20235
        – non è la Germania, ma un partito al 7% che impone una scelta che coinvolge tutta la UE: non so se ti rendi conto, il 7% tedesco finisce per decidere per 450mln di persone. che ne pensi di una cosa del genere? a parti invertite cosa diresti? ti piace?
        – tu enzo spacci questa situazione come prova del fatto che il bando 2035 è sbagliato e la gggente non lo vuole, il che, in Germania, NON è
        – tu enzo fai il furbo, ciurli nel manico e spacci per “Germania” una scelta che è “Germania” di facciata, legittimamente (ci mancherebbe), ma in realtà è gioco politico e figlio dei limiti di tutte le democrazie
        – se non fai il furbo allora la tua è ignoranza della questione

  2. Io, quella dei cavernicoli, l’avevo intesa come riferimento ai politici anti EV che abbiamo…..sbaglio?

  3. A beneficio di tutti i fenomeni che offendono personalmente senza sapere nulla:”Una fonte di energia primaria è una risorsa naturale che costituisce, o da cui è possibile ricavare, un prodotto energetico.[1]

    Rientrano in questa classificazione sia fonti rinnovabili (quali ad esempio l’energia solare, eolica, energia idraulica, geotermica, l’energia delle biomasse) che fonti esauribili, come i combustibili direttamente utilizzabili (petrolio, gas naturale, carbone) o l’energia nucleare.”
    Capito che costituisce, o da cui si può ricavare(per esempio per raffinazione), un prodotto energetico.
    Quindi… si la benzina è una fonte primaria di energia.Ora andareci voi al CEPU.

      • Chiedo scusa, la risposta era al suo commento più sotto.

        Per l’incipit confermo ciò che ho detto, anche perché lei fa affermazioni contro quanto sostenuto dal professore Armaroli. Per carità anche un professore può cadere in errore, in quanto umano, però prima di fare affermazioni azzardate sul fatto che i rendimenti non significano nulla c’avrei riflettuto un attimino in più.

    • Siig. Carlo,
      La invito a leggere la documentazione su W2W (dal pozzo alla ruota) così mettiamo la parola fine al discorso rendimenti una volta per tutte, è d’accordo?

    • Ma perché parla di cose che non conosce??

      Energia nucleare è fatta per scissione

      I carburanti per raffinazione

      Solo petrolio carbone gas naturale sono primari e soprattutto ESAURIBILI e alla mercé di soeculatori

      • L’energia nucleare è fatta per scissione, quella dei carburanti per combustione. La raffinazione serve a produrrre un prodotto energetico, stante il fatto che i motori a combustione interna possono utilizzare combustibili non raffinati come il metano. È la stessa identica cosa: le centrali nucleari PWR francesi utilizzano uranio arricchiito come combustibile nucleare, i motori termici, nella stragrande maggioranza combustibili raffinati. Anche l’uranio arricchito è uns fonte secondaria di energia? Avete le idee un pò confuse. I o non sono contro l’auto elettrica, l’ho pure scritto, volevo solo rappresentarvi che è scientificamente scorretto confrontare i rendimenti di una fonte primaria con quelli di una fonte secondaria e che la definizione delle fonti energetiche non le stabilite voi e soprattutto senza offendere.

        • @Carlo Petrucci: continui a leggerci e vedrà che i vari argomenti sono trattati nel suo complesso.
          Ripeto quello che ho scritto e quello che le ha consigliato Baccarini: che si parli di rendimento o impatto ambientale quello che conta non è l’energia primaria o secondaria, quello che conta è il ciclo W2W.
          Ad esempio il metano è una fonte primaria ma per estrarlo se ne butta via una quantità enorme e il metano come gas climalterante è 80 volte peggio della CO2.
          Altro esempio è la BEV alimentata esclusivamente col FV, sembrerebbe che l’impatto sia zero ma per produrre la batteria ci vogliono energie e si produce inquinamento.
          Fra gli altri articoli che può leggere
          https://www.vaielettrico.it/i-veicoli-elettrici-a-zero-emissioni/

          Per quel che mi riguarda la CO2 la bevo con la coca cola, personalmente ritengo per me, prima che per i miei figli, l’eliminazione di tutte le schifezze che respiro nelle passeggiate a piedi o nei miei giri in bici.

        • @Carlo Petrucci \\\…e soprattutto senza offendere.///
          pienamente d’accordo, ma quando uno parte con
          Carlo Petrucci 1 Marzo 2023 at 13:40
          Il confronto tra il rendimento di un motore termico e di uo elettricco ha dello sconcertante, TANTO PIù SE A FARLO è UN PROFESSORE…

          Carlo Petrucci 1 Marzo 2023 at 13:57
          …Veramente un ABOMINIO da un punto di vista scientifico…

          Carlo Petrucci 1 Marzo 2023 at 14:01
          … Confrontare i rendimenti di un motore a combustione interna con uno elettrico denota solo UNA PROFONDA IGNORANZA della materia.

          Carlo Petrucci 1 Marzo 2023 at 18:07
          è profondamente errato tutto il ragionamento. Tutti i derivati del petrolio sono considerati fonti di energia primaria…

          Alla lettura (li faccia leggere a qualcuno fuori dal campo, la famosa prova fool test) sembra che lo scrittore (lei) si elevi a messia della conoscenza.
          Poi ci casca sulle energie primarie e secondarie…che non c’entrano niente e ci discredita la categoria 😭😭😭
          Un minimo di sarcasmo se lo doveva aspettare.

          • Un minimo di sarcasmo si, ma il resto no. Comunque, non sono d’accordo con quanto affermato. La definizione che ho messo riporta un riferimento che è ENEA. Qualsiasi fonte primaria subisce un processo di trasformazione prima di essere utilizzata in ambito industriale: il carbone utilizzato è il coke un distillato del carbone, l’uranio utilizzato è in forma arricchita. Cosa vogliamo dire? Che sono tutte fonti secondarie alla stregua dell’energia elettrica? Io non cado proprio su nulla e rimango della mia opinione che è quella ufficiale in campo scientifico.

          • Carlo lei non ha tutti i torti però la questione è assolutamente irrilevante come spiegato anche qui (http://energypost.eu/iea-underreports-contribution-solar-wind-factor-three-compared-fossil-fuels/). Come ha detto giustamente lei la differenza sostanziale è se le risorse sono rinnovabili o meno.
            La questione rendimento è altresì importante dal momento che il motore termico spreca gran parte dell’energia in ingresso e deve il suo successo alla densità di energia dei combustibili liquidi, mentre l’auto elettrica non potrebbe funzionare con le batterie attuali se il motore elettrico non fosse così efficiente.

          • @Carlo Petrucci: pur considerano che la fonte, primaria o secondaria che sia, è un cavillo fuori argomento, l’ufficialità del campo scientifico mi rimane un’incognita, se riesce a darci qualche link, l’ENEA non dice nulla a riguardo. O meglio dall’ENEA leggo
            https://italiainclassea.enea.it/wp-content/uploads/2020/01/piccolomanualeintelligenzaenergetica.pdf
            a pag 4
            “…Con opportune tecnologie l’uomo ha imparato a utilizzarle e a trasformarle in fonti di energia secondarie, come la benzina, che deriva dal trattamento del petrolio grezzo…”
            rimanga pure della sua opinione ma non la spacci per “ufficiale in campo scientifico”.

            altri link pure europei li trova poco più sotto in
            Daniele CL 2 Marzo 2023 at 16:21

    • resta comunque il fatto che una bev con 10kwh (1l di gasolio) riesce a fare nel peggiore dei casi almeno 50/60km, mentre un qualsiasi diesel o benzina a parità di condizioni è già tanto se ne fa 20.

      ora puoi stare fino al 2035 a fare semantica e classificare le varie fonti secondo i criteri che più ti piacciono ma forse a questo punto dovevi studiare lettere e non ingegneria.
      direi che è abbastanza lampante la differenza tra bev e ice..

  4. Le Iene di per sé non sono il massimo, però gli altri programmi di “approfondimento giornalistico” su rete 4 sono tendenzialmente da boomer, non li ho visti ma sarei curioso di capire cosa dicono.

    Ormai è chiaro che l’elettrico ha più efficienza energetica, il motore termico è limitato dal ciclo di Carnot mentre per quello elettrico non mi risulta ad ora ci sia un limite teorico.

    Ormai sono anche noti i problemi dell’elettrico, la scarsa autonomia, i lunghi tempi di ricarica e la convenienza ad averlo se quantomeno si ha un garage (l’ideale sarebbe prodursi in proprio l’energia elettrica).

  5. se dovessimo considerare tutta la filiera del petrolio, forse siamo anche sotto il 25% altro che.
    poi si parla sempre di autostrada ed elettrico
    ma quando sono in coda in città con la termica non lo consideriamo, e d’estate con il motore acceso che scalda e il climatizzatore per raffrescare.
    sarà un effetto placebo ma da quando guido una elettrica uso molto meno il clima

  6. PRENDIAMO LA QUESTIONE ALLA RADICE:
    Il petrolio non sarà per sempre e questo nessuno lo può smentire.
    Su un pianeta di 8.000.000.000 di abitanti (in crescita) le risorse naturali le finiamo a luglio e per il resto dell’anno consumiamo erodendo ciò che c’è.
    Il fotovoltaico, l’eolico, il geotermico, l’idroelettrico e altre tecnologie minori stanno rallentanto di molto la fine dei combustibili fossili in tutti i settori.
    La temperatura media si sta alzando e c’è qualcuno che disquisisce ancora dell’efficienza del motore elettrico o termico ma non ha alcuna soluzione se non la panzana del biodiesel o la favola di qualche combustibile ad impatto zero. Ci si dimentica del fatto che potrà pure essere utile ma piantare kilometri quadrati di seminativo da destinare alla combustione significa sottrarli all’alimentazione.
    Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se in Italia producessimo il biocarburante che ci serve per girare con tutti gli autoveicoli? quanti ha di terreno servirebbero?
    Che conseguenze avrebbe nel mercato alimentare?
    no perché Salvini non vuole mica comprare il biodiesel dalla Cina vero?
    lo vuole produrre in Italia presumo…
    Eccoci … un bell’interrogativo da porre ai SUPERCONVINTIDELLNOELETTRICOMAI#

    Comunque … forza Iene. Anche se non le guardo più da qualche anno così mi evito il mal di stomaco…

  7. Premesso che le Iene hanno autorevolezza e credibilità pari a -1000 (memorabili Stamina, i tumori curati con le mandorle, e tutta una serie di inchieste false), un motore diesel ha unefficienza che arriva al 45% e l’efficienza del motore elettrico, o megli odelle batterie, varia in modo consitente in base alla temperatura.

    Oramai è tutto un insopportabile tifo, da un lato e dall’altro. C’è veramente poca trasparenza.

    • Anche l’efficienza del motore diesel varia in base al regime di rotazione e al carico. Ha ragione, c’è poca trasparenza, e le lobby dei cambi non ce la raccontano giusta. 😂

      • A volte mi rendo conto che molti che commentano su questa pagina hanno i soldi per comrpare la Tesla, ma prima dovrebbero investire in un corso di analisi del testo.
        Lei è uno che dovrebbe valutarne la frequentazione.

    • Riprovo: prendo un esempio linkabile, Wikipedia
      https://it.wikipedia.org/wiki/G/kWh
      consumo specifico, grammi/energia, l’esempio tratta di un diesel, non stiamo a pensare all’efficienza corrispondente.
      Il punto di maggior rendimento è a regima di coppia massima (nell’esempio 2200RPM), in quel cerchietto in alto a sinistra del grafico (teoricamente 206g/kWh per il gasolio corrisponda ad un 38% di rendimento ma non è questo il punto).
      Per carichi ridotti l’efficienza si riduce non di poco, riesce a dimezzarsi, il tuo fantomatico 45% (maggiore delle vecchie centrali termoelettriche a turbina e regime fisso!!!) si riduce facilmente al 22%.
      Al semaforo il rendimento è lo ZERO % e quando vai al minimo con un filo di gas l’efficienza è prossima allo ZERO.
      A meno che tu non vada sempre a RPM di coppia massima e gas completamente aperto 😜
      come Enzo 🤣

    • 45 di punta Di media su strada 20/17 altrimenti faresti i 40 al litro di media cosa che non succede. Un diesel moderno di media fa i 18/20 su una segmento B.

  8. assurdo che un assist all’elettrico arrivi dalle iene, che notoriamente fanno casini piuttosto che informazione.

    ben venga comunque.

  9. Bene che ci sia qualcuno che dice la verità. Perché alla fine si tratta solo di dire come stanno le cose realmente, poi ognuno sceglierà secondo le sue esigenze. A livello tecnico è vero che un motore elettrico rende 90 contro il 25 di un diesel, però è anche vero che un litro di gasolio ha un potere energetico di 10 kWh quindi con un litro conterei su 2.5 kwh netti. Se ho una batteria da 10 kwh ne avrei netti 9. Se non sbaglio il conto: facciamo un esempio di batteria da 50 kwh: disponibili netti 45. Per avere l’equivalente con un diesel dovrei rifornire 18 litri di gasolio. Ecco dove sta il problema attuale: per mettere 18 litri ci impiego un minuto e lo trovo ovunque, per caricare 50 kWh ci vuole più tempo ( mezz’ora? un’ ora? ) e non tutti possono permetterselo. D’inverno il motore termico mi fornisce anche il riscaldamento gratis, con una ev sono altri preziosi kWh che se ne vanno per scaldare. Se poi il tragitto è prevalentemente autostradale è finita, a meno di non andare a 80 kmh i consumi aumentano parecchio. Senza contare il fatto che per ora a livello globale i distributori sono molto più diffusi delle colonnine, ovviamente per ragioni storiche: fra 100 anni forse non ci sarà più un distributore di benzina ma solo colonnine o chissà cos’altro. Questa è la mia esperienza dopo due anni e mezzo di guida elettrica. Certo, arriverà il solito che dice che lui fa 30 km al giorno, che lui vive circondato da colonnine ecc. Purtroppo non siamo tutti nelle stesse condizioni, ci sono zone del paese sguarnite e ci sono esigenze lavorative dove anche solo mezz’ora per un rifornimento non si può trovare. Personalmente da novembre 2020 ho fatto una sola carica alla colonnina giusto per provare il cavo, solitamente carico comodamente a casa. Ma ho il garage, il fotovoltaico, percorro una trentina di km al giorno, non tutti hanno questa felice situazione. In futuro sicuramente le cose miglioreranno, tempo al tempo, per ora capisco chi è ancora restio a passare all’elettrico.

    • Bel servizio quello delle Iene.
      Ma la “fotografia” non va fatta in Pianura Padana.
      Venite al Sud e con i vostri occhi rendetevi conto (eccezion fatta per qualche nuovo you Tuber figlio di papà con Tesla) della situazione.
      Quando Vedrò Napoli e città limitrofe Tappezzate di colonnine mi convincero’.
      Il 68% degli Italiani ha il Garage….. ma dove al nord?
      Vorrei capire questo dato da dove e soprattutto come viene estrapolato…

      • Questo fa parte del problema: il grosso dell’inquinamento lo abbiamo in pianura padana e quindi sarebbe opportuno partire da qui e il sud seguire.
        Invece si perde tempo anche dove si potrebbe e soprattutto dovrebbe.

      • lEventualmente a statistica dovrebbe essere che il 68% delle abitazioni hanno un garage/posto auto associato. che non vuol dire il 68% degi italiani ha un parcheggio asseganto, ma che su 31 milioni di abitazioni in Italia 20 mlioni hanno un garage o posto auto (che può essere semplicemente una striscia bianca in un parcheggio condominiale).
        In Italia ci sono 40 milioni di automobili, questo vuol dire che se il dato del 68% è reale, si copre con i posti auto circa la metà delle auto. Ma non è che chiunque ha un garage o posto auto potrà montare la sua colonnina, per una serie di motivi che potrebbero andare dalla non fattibilità tecnica/urbanistica, fino al mero fattore eocnomico.
        QUando si parla di fotovoltaico e colonnine si dà sempre tutto troppo per scontato, e cioè che chiunque possa montarli/acquistarli. così come si pensa che basti tappezzare i marciapiedi di colonnine, cosa evidentemente non fattibile per vincoli storici, architettonici, urabinistici, di infrastruttura di rete, e soprattutto perché le stazioni di ricarica, se si vuole normalizzare la situazioni devono sostituire quelle di carburante, non gli spazi pubblici o togliere parcheggi in generale (dato che domani io potrei aver bisgono semplicemente di parcheggiare con l’auto elettrica, senza dover ricaricare).

        • incredibile… ma ci credete veramente? ma perchè non scendete in strada a vedere la realtà? posso dirle che abito in un paese in collina a ridosso del mare, c’è il centro storico, il classico paese coi carrugi della Liguria. ci saranno 1000 abitanti, facciamo 350 auto ad occhio. di queste persone quelle che abitano in una casa come la mia, indipendente appena fuori dal centro storico saranno 100. le auto che possono essere parcheggiate in uno spazio privato saranno 50 e non di più. le altre tutte a bordo strada ed in un parcheggio pubblico.
          giusto stamattina con alcuni tecnici si discuteva di dovere ampliare il numero di colonnine di ricarica per la zona di Sanremo: eh si, mica un paesino sperduto, una città turistica con 50.000 residenti e altrettanti turisti. Ci sono 4 colonnine pubbliche 4 e neppure in centro. Fine. Comunque il discorso era che la rete di distribuzione attuale non regge l’installazione , 4 colonnine fast da 150 kW hanno bisogno dell’energia fornita a 180 appartamenti e la rete non ce la fa. Quando è stata costruita non era prevista una simile sollecitazione. Poi se vuole le do due dritte, si guardi il centro di Sanremo con Street View, si faccia una passeggiata in via Roma, via Pietro Agosti, Via Martiri e così discorrendo, mi dica quanti di quegli appartamenti hanno il garage…

          • @Ilario: scherzerai vero?!? Adesso non è credibile neanche l’ISTAT?!?
            Allora è inutile parlare! Qui da me, Forlì, San Martino in Strada siamo ben oltre al 68% di abitazioni con garage, non posto auto o box, garage. Che poi molti dei garage siano impiegati come lavanderia, sgombraroba, cantina, questo è un altro conto. La media è la media.
            Nessuno ha detto che tutti possono permettersi una BEV, ma molti sì.
            Le ricordo, anzi, le do una dritta😁, se tutte le auto nuove fossero elettriche, al 2035 solo la metà dal parco auto sarebbe elettrico. Tempo ne abbiamo eccome.

            La rete di alimentazione dei lampioni che attualmente sono a LED era stata prevista per consumi ben eccedenti agli attuali. E non capisco perchè per caricare l’auto durante la notte, il lavoro, le soste, ci sia bisogno obbligatoriamente di “4 colonnine fast da 150 kW”.

    • /// un litro di gasolio ha un potere energetico di 10 kWh quindi con un litro conterei su 2.5 kwh netti. Se ho una batteria da 10 kwh ne avrei netti 9 \\\ Non bisogna confondere il rendimento con la densitá di energia..

      /// d’inverno il motore termico mi fornisce anche il riscaldamento gratis, con una ev sono altri preziosi kWh che se ne vanno per scaldare \\\ La “freddezza” del motore elettrico è la dimostrazione del suo rendimento, e per fortuna il riscaldamento a resistenza sta per essere sostituito da quello a pompa di calore (e ormai si tende ad usarlo solo per i sedili..)

      • mi scusi Luigi , premesso che so benissimo di cosa parlo , so cosa è il rendimento e anche cosa è la densità energetica, non capisco il suo commento, ovviamente limite mio: sto parlando di “combustibile” imbarcabile a bordo dell’auto. con un litro di gasolio ne carico per 10 kWh e il termico me ne rende 2,5 mentre con 10 kWh elettrici stipati in batteria il motore me ne rende 9. Che cosa è che non si capisce? Che se metto 4 litri di gasolio ho l’equivalente energetico di 10 kWh caricati alla colonnina? Che per caricare l’equivalente di 50 litri di diesel devo avere una batteria da 125 kWh? Sempre ponendo per vero che il motore diesel rende solo il 25% perchè i più moderni arrivano al 40%, ma va bene così.
        Secondo punto: la freddezza ecc ecc. e quindi? a me poco importa della freddezza, se giro d’inverno con la macchina elettrica e voglio scaldarmi devo prendere la corrente dalla batteria, poi che sia resistenza o pompa di calore poco importa, l’energia se ne va.
        Guardi che con la ev ci giro da novembre 2020, ho fatto tutte le stagioni e tutti i tragitti, non è che mi invento le cose. E non sono un “pentito” che tornerei al diesel, diciamo che al momento mi va bene che posseggo anche un’ibrida e ormai me la tengo ma se dovessi cambiare auto domani comprerei una plugin. Potrei usare tutti i giorni il viaggiare in elettrico puro, potendo caricare con calma a casa ma all’occorrenza nessun patema, c’è sempre il motore a benzina

        • @Ilario \\\…Secondo punto: la freddezza ecc ecc. e quindi?…///
          dovrebbero obbligare gli automobilisti a fare 10km in bici e/o a piedi in città ogni 1.000km di auto. Poi, in estete, fermi agli incroci, con le ventole dei radiatori a palla e le marmitte fumanti di tutto e di più, forse potrebbero capire la differenza di una ICE da una BEV…dal di fuori.
          C’è poi il discorso un po’ più difficile sull’aumento dell’entropia.

          • Senta caro Daniele, non so se le è sfuggito. Può essere ma visto che è da un po’ che scrivo qui la informo che guido una vettura elettrica da quasi 3 anni, uno scooter elettrico da quasi 2 e una ibrida hev da 5 anni. E ho il fotovoltaico da 15 anni giusto per dire che un po’ al mondo nel quale vivo ci tengo. Quindi non faccia tanto il saccente. Se vuole pungolare libero di farlo ma con me non attacca. Lasci stare l’entropia che qui non c’entra nulla anche perché alla fine tutta l’energia che carica nella sua amata bev finite le varie trasformazioni finirà in calore. Voliamo basso e cerchiamo di capire che le condizioni di vita degli altri non per forza sono uguali alle nostre. Rispettiamo le idee di tutti, non è scontato che le nostre siano sempre quelle giuste.
            Tanto per concludere: nel 2005 mi convinsero che passare ad una caldaia a biomassa era fondamentale per salvare l’ambiente. Ok, 5000€ di caldaia ( pagata dal sottoscritto, no bonus).
            Poi bisognava passare al gas, perché la biomassa invece inquina. Bene, vai col metano. Finito? Eh no, la caldaia deve essere a condensazione perché altrimenti il rendimento…
            E vabbè, due anni fa compro sta benedetta caldaia a condensazione. Adesso mi dicono che non ci siamo, sarebbe meglio la pompa di calore ( che fra l’altro ho già perché in casa abbiamo 4 climatizzatori nelle stanze). E poi? La prossima quante sarà? Mi permetta adesso di avere dei dubbi, finito l’entusiasmo della gioventù mi resta l’esperienza degli anni che avanzano. Resto alla finestra a guardare e non giudico nessuno se le sue idee sono diverse dalle mie.

          • @Ilario: mi ricordo benissimo
            https://www.vaielettrico.it/la-vita-elettrica-di-antonella-fate-come-me/#comments
            Ilario 27 Febbraio 2023 at 20:07
            twingo ze al posto di mini e niu pagato integralmente
            io sono quello, nello stesso articolo, di
            Daniele CL 28 Febbraio 2023 at 15:01
            ZOE e NIU NGT col 30% di sconto.

            Nella realtà credevo che al mio precedente commento sul calore emesso dalle termiche agli incroci lei sarebbe stato d’accordo. Con tutti i trascorsi virtuali che ha fatto avrei detto che doveva essere discretamente in sintonia col mio pensiero da 65enne.
            Evidentemente c’è qualcosa che mi sfugge.

            \\\…Lasci stare l’entropia che qui non c’entra nulla anche perché alla fine tutta l’energia che carica nella sua amata bev finite le varie trasformazioni finirà in calore…///
            ma ho prodotto del “lavoro” (Joule), produrre solo calore d’estate è solo aumentare l’entropia senza produrre alcun “lavoro”. Provi a scaricare i 4,2kWh del suo NIU su una resistenza in garage d’estate e provi a scaricarla facendo 120km in Dynamic. Alla fine è tutta entropia ma oserei dire che c’è una qualche differenza.

    • “D’inverno il motore termico mi fornisce anche il riscaldamento gratis” … a dire il vero lo puoi apprezzare anche in piena estate … bruciando in benzina per dar potenza al climatizzatore anche e forse piu’ di quello che hai risparmiato in inverno!!

      • guardate, commentare certi articoli ormai mi pare diventato tempo perso. Quindi non è vero neppure che una vettura con motore termico usa il calore prodotto come scarto mentre una bev ha bisogno di prendere energia dalla batteria per scaldare l’abitacolo? ok sarà sicuramente così. Volevo solo informarla che esistono anche le vetture ibride visto che ne ho una, Kia Niro oltre alla Twingo ZE. E che le vetture ibride full in città si comportano quasi come una bev, il motore elettrico si accende molto poco riducendo i consumi in modo considerevole. Ci crede che le poche volte che uso l’auto per andare al lavoro invece che lo scooter riesco a fare 18 km con un media di 38 km/litro? Non so come fare capire che c’è un sacco di gente, io per primo , che non è contraria per partito preso all’auto elettrica ma dice solo che attualmente è troppo presto per un cambiamento simile imposto. E lo ripeto, gli svantaggi rispetto ad un’auto termica attuale sono 4: prezzo di acquisto più elevato, autonomia ridotta , tempi di rifornimento molto maggiori e minore disponibilità di punti di ricarica. Potete scrivere tutto quello che volete ma la realtà attuale è quella, e se non ci fossero stati e non ci fossero ancora incentivi le immatricolazioni di bev sarebbero ancora minori

  10. Dai ma che credibilità hanno oggi Le Iene? È nient’altro che una sponsorizzazione a pagamento della Opel Mokka, come avviene anche in tutte le altre puntate del resto.

  11. Il confronto tra il rendimento di un motore termico e di uo elettricco ha dello sconcertante, tanto più se a farlo è un professore.
    Si va di fake news(qurlle dei fautori del termico nei confronti dell’elettrico) in fake news(quelle dei fautori dell’elettrico nei confronti del termico). Proprio un bello spettacolo da entrambe le parti.

    • Sorvolo sul commento che non spiega nulla, però apprezzo il coraggio di metterci nome e cognome.

  12. “Il motore elettrico ha un’efficienza del 90%, il motore tradizionale non va oltre il 25%“. A parte che ci sono motori in commercio che arrivano al 45% (quello diesel della Mazda CX60 arriva al 40% e il 1.5 hybrid di Geely arriva al 45%) ma questa cosa davvero mi fa ridere. Tantissimo. Perché è un parametro che da solo non significa nulla. Se per assurdo il motore elettrico avesse un’efficienza del 10% ma le batterie avessero una densità 10 volte superiore alle attuali, il costo della corrente fosse un decimo dell’attuale e la produzione 10 volte superiore, non cambierebbe assolutamente nulla per nessuno, sarebbe tutto perfettamente identico e certo non potremmo dedurne che siccome il motore tradizionale ha un’efficienza superiore allora è migliore.

    Allo stesso modo non interessa niente a nessuno l’efficienza di conversione dei pannelli fotovoltaici ma solo il rapporto costo/efficienza. Se il primo pannello costa 10 e converte il 20% e l’altro, super efficiente, converte il 25% di energia ma costa 20, quali dei 2 comprate? Qualche pollo risponderà il secondo dicendo che quel costo si ripaga perché produce più energia ma la risposta è totalmente sbagliata perché se hai la possibilità di spendere 20 allora devi comprare 2 pannelli da 10 e complessivamente, a parità di spesa, convertirai molta più energia anche se il pannello è meno efficiente.

    Ma si possono fare milioni di critiche a questo modo di ragionare di Armaroli e non solo. Ad esempio: ricordate il Mr Fusion di ritorno al futuro [ https://www.dottorgadget.it/blog/mr-fusion-di-ritorno-al-futuro/ ]? Ebbene lì l’auto veniva alimentata con gli scarti. Qualcuno pensa che ha sia così dirimente l’efficienza di conversione? No, perché dentro ci butti una buccia di banana (che è gratis) e l’auto cammina, ti frega il giusto se l’efficienza è del 10, 50 o 100.

    Certo, l’efficienza di un motore più alta è e meglio è ma se per assurdo ci fosse un motore ad antimateria con efficienza del 100% e magari pure green te ne fai il giusto perché procurarti un po’ di antimateria da metterci dentro ti costerebbe miliardi.

    Cosa interessa veramente, nell’ordine:
    – TCO e costo al km
    – fruibilità/praticità/adattabilità alle condizioni di vita
    – inquinamento totale dell’LCA
    – rapporto vantaggi/svantaggi nella reperibilità di tutte le materie prime incluse quelle per il rifornimento

    Quando sento parlare di efficienza del motore, mi vengono in mente i cavalli. E’ come se qualcuno, che sa poco di auto, mi dicesse che vuole acquistare con 10000 euro un veicolo usato con più cavalli possibili perché, nella sua testa, più cavalli = maggiori prestazioni, quindi il meglio del meglio sul mercato. E la va dicendo in giro, more powwrrrr e via discorrendo. E non glielo levi dalla testa, oppure lo mandi qui e forse capisce che quel parametro, per quanto utile e prezioso, da solo non significa niente se si perdono di vista tutti gli altri parametri: https://www.autoscout24.it/lst?atype=C&cy=I&damaged_listing=exclude&desc=1&fuel=D&powerto=441&powertype=hp&priceto=10000&sort=power&ustate=N%2CU&search_id=18qdgd207y9 . E questo perché è stupido guardare ai cavalli ma vanno visti tutti i fattori, incluso il rapporto peso/potenza e non la potenza da sola che, come tale, è un dato scarsamente utile.

    • Buongiorno Enzo,
      sono abbastanza d’accordo con il tuo ragionamento ma bisogna fare attenzione ad una cosa abbastanza naturale e banale. Qual è la copertura in mq del tuo tetto e quante utenze deve soddisfare nel caso di un condominio. Ecco che questa cosa di cui non interessa niente a nessuno diventa improvvisamente un parametro molto importante, visto che non si ha a disposizione tutta la superficie che vogliamo per tappezzarla di pannelli fotovoltaici. Il rendimento di questi pannelli è in generale molto basso(inteso come percentuale di energia solare incidente che viene convertita in energia elettrica), ma questo non viene detto, l’importante è che il motore elettrico, che utilizza una fonte di energia secondaria ha un rendimento del 90%. Veramente un abominio da un punto di vista scientifico ed il fatto che l’energia primaria è gratis non c’entra nulla con il discorso dell’efficienza energetica.

      • Concordo Carlo, subentrano poi altri fattori come giustamente tu ricordi, come ad esempio gli ingombri. Il problema dell’auto elettrica è che si sta sbandierando questo dato dell’efficienza per “convincere” la plebe a passare all’auto elettrica, così la gente erroneamente arriva a dedurne che il motore a benzina che spreca il 75% dei propri soldi mentre con l’elettrica il 90% dei propri soldi si trasforma in moto alle ruote. Tutta questa storia mi ha un po’ stufato perché chi si occupa di informazione e divulgazione scientifica dovrebbe prestare molta più attenzione agli argomenti che utilizza, non perché questo argomento sia falso in sé (è tecnicamente ineccepibile) ma è un’arma di distrazione di massa. La cosa brutta è che da quando gira questo singolo dato (che, lo ribadisco, da solo non significa nulla) poi lo vedo ripetere da tante persone anche nei commenti ed è proprio tristissimo.

        A questo punto chi guida auto a benzina dovrebbe dire che siccome l’auto elettrica è mediamente più pesante del 30%, per colpa del maggior peso e della maggior inerzia l’auto elettrica è meno efficiente e quindi si spreca l’energia prodotta dal gruppo motopropulsore per spostare il veicolo: è un po’ come camminare con un rimorchio di 500 Kg agganciato dietro. Anche questo è vero, però così non si arriva da nessuna parte e infatti è un dato che non viene usato da chi “tifa” per l’auto a benzina mostrando ben altra maturità rispetto alla squadra della “scossa”. In pratica si sta prendendo un dato di tutta l’equazione, quello che piace di più, e lo si sta sventolando sotto il naso della massa che ha scarse competenze scientifiche e che lo va a sua volta condividendo a destra e a manca. Si perde totalmente la visione d’insieme e la si butta in sfida a braccio di ferro nei peggiori bar di Caracas.

        Siamo all’assurdo dove ci sono persone che fanno video su youtube dove hanno appena caricato il serbatoio di benzina e ragionano in kWh: “accipicchia, ho caricato tantissimi kWh, mi aspetto di fare milioni di miliardi di km e invece siccome il motore termico è poco efficiente li sprecherò tutti!”. Se all’università avessi detto una sciocchezza del genere ad un professore avrebbe fatto volare dalla finestra me, il mio libretto universitario e tutti i docenti che mi avevano fatto andare avanti fino a quel momento.

        Se l’elettrico lo vuoi promuovere, devi usare gli argomenti giusti non questi che fanno arrossire dalla vergogna. Parla del danno alla salute nei centri urbani delle polveri sottili ad esempio. Oppure parla dell’accelerazione, della coppia o del baricentro basso. Ma argomentare in questo modo fa sì che poi si perda totalmente di credibilità.

        • Aggiungo che il servizio è uno spottone per la opel.. ma uno degli argomenti più sbadierati e francamente irritanti è stata la “convenienza economica” dell’elettrico rispetto al termico, che a fronte di un costo d’acquisto maggiore del 30% permette ebbene sì, di risparmiare, con queste affermazioni:
          — l’energia elettrica costa circa 1/3 (1/3 di cosa? In quali condizioni di ricarica? In quali colonnine? Mistero della fede)
          — Non si paga il bollo (leggi “Pantalone ti paga il bollo”)
          — Ci sono gli incentivi fino a 7500 euro (Ma dove sono? Comunque si legge sempre “Pantalone ti paga una parte della macchina”)
          — i comuni hanno le ricariche gratis (leggi “Pantalone ti paga le ricariche ogni tanto”)
          — La possibilità di non pagare i parcheggi (leggi “Pantalone ti paga il parcheggio”)
          — possibilità di entrare nei centri storici (leggi “Pantalone non ti multa e ti permette di entrare in centro…” finché siete 4 gatti con l’elettrico, ca va sans dire)
          — non si paga la manutenzione. Questa è l’unica voce credibile, ma in compenso si subisce una svalutazione mostruosa dovuta al costo insostenibile della sostituzione delle batterie.
          Troverei molto più onesto dire “l’elettrico non conviene economicamente, conviene finché qualcun altro paga al posto vostro” ..ma mi sa che così ne venderebbero ancora meno…

          • Ciccio, sinceramente, e quando Pantalone ha pagato e paga per le termiche andava e va bene? E quando Pantalone paga per la ricerca di idrocarburi? O per le spese sanitarie? Va sempre bene? E quando paga per mille-mila altri motivi va sempre bene vero?
            Io non usufruisco di nessuno dei mille-mila incentivi o sgravi fiscali che sono in atto, quindi non voglio più contribuire. Allora come la mettiamo? Io non tifo per nessuno, ma un po’ di obbiettività sta bene dappertutto.
            Tu non hai mai usufruito dei bonus, delle detrazioni fiscali o degli incentivi messi a disposizione dai governi che si sono succeduti in questi anni? Se la risposta è no, io dico beato te.

          • @Marco P. e non hai menzionato le spese militari. La maggior parte delle spese militari servono ad assicurare il flusso costante degli amati idrocarburi. Ogni volta che si riducono le spese militari un po’ di flusso (a buon prezzo) lo perdiamo.

            “Venghino siori venghino: più gente entra più bestie si vedono”

          • @Marco P. lo sai che Pantalone mi paga l’IMU prima casa? E Pantalone paga la detrazione dell’affitto di mio figlio? Ciccio dove vive? Chissà se ha fatto un versamento autonomo per compensare il 5% di IVA sul GAS scontata dal 4° trimestre 2021?
            E lo sai che Pantalone non mi multa se entro in centro a piedi o in bicicletta? Chissà come mai?

          • Oh mamma.
            Pantalone va bene solo in una direzione?
            Ho preso l’auto senza incentivo (usata), ho installato obbligatoriamente una wall box (carissima) con incentivo però grazie alla fattura lo Stato recupera una buona parte (forse di più)… forse avrebbero preferito in nero ma a me non piace.
            Ho fatto installare un FV (abito in condominio) con sconto in fattura (quindi un po’ ci perdo) ma purtroppo non è detto che per i prossimi 10 anni abbia sempre capienza, magari fra tre mesi resto senza lavoro…. e l’energia che uso o produco in esubero va a vantaggio di tutti. Sopratutto dell’ambiente che è poi l’unico vero assoluto valido motivo per cui siamo dentro la transizione energetica.
            Forse non lo sapete ma il nord italia sta diventando un deserto e l’acqua sta diventando una chimera, e questo porta ad una serie infinita di conseguenze negative.
            No, non è più il tempo che ognuno faccia come cavolo preferisce, l’unica cosa possibile è la gestione delle impossibilità non delle comodità.
            Vi entrerà in testa? No, non credo.

          • Il punto è che l’elettrico è conveniente (se pure lo è, svalutazione alla mano non credo che lo sia) perché è incentivato, ovvero perché una buona parte dei costi sono a carico della collettività, in virtù di una decisione politica, non tecnica.
            Una tecnologia sovvenzionata è di per sé perdente (o immatura se preferite): la tecnologia che rappresenta un progresso autentico si impone da sola con le leggi di mercato, quando è matura, senza sovvenzioni.
            Qui ci troviamo di fronte a qualche politico che ha deciso di spendere i soldi di noi tutti per puntare su di una soluzione unica che per tanti cittadini è onerosa, disagevole e/o impraticabile. Per ora. Magari tra 50 anni non lo sarà, ma il 2035 è domani mattina.

            Infine paragonare contributi per cambiare auto — tra l’altro con un effetto percentuale insignificante sulle emissioni globali — con le spese per la ricerca, la sanità, la scuola o la difesa mi pare veramente fuori luogo. Sono ben felice di pagare le tasse se servono in questi settori e magari sono ben spesi, sono felice se le mie tasse vengono investite in una metropolitana per esempio, ma non certo per garantire che qualcuno cambi auto! La mia opinione è che i contributi all’automotive devono sparire del tutto, sia per le termiche che per le elettriche, per favorire la concorrenza e la tecnologia migliore. Ora com’è che senza contributi le elettriche non si vendono? Sarà mica che è una tecnologia perd… ehm… immatura? Sarà mica che costano di più delle termiche (molto di più considerando il TCO)? Perché ci vuole tanto ad ammetterlo? Fare leva sulla convenienza economica per vendere auto elettriche è semplicemente disonesto.

          • Dai Ciccio, se togliessimo gli incentivi a tutte le auto, alle fonti ambientalmente dannose e alla difesa che ti garantisce (opprimendo altri popoli, quando serve) il serbatoio pieno, nel giro di pochi anni il massimo che ci potremo permettere sarà una bicicletta.
            L’incentivo alle auto elettriche è per cercare di non rimanere a piedi tra qualche anno, se vi pare. L’alternativa è il collasso.

          • @Leonardo
            Il costo al km della mobilità sta salendo inesorabilmente, indipendentemente dal mezzo e molto di più dell’inflazione (non ho i dati alla mano, diciamo IMHO). Si possono fare considerazioni geo/fanta-politiche sul perché, ma lasciamole stare. Diciamo che veniamo da un periodo in cui il petrolio relativamente a buon mercato e l’abbondanza di offerta nel mercato dell’auto ha creato distorsioni come due/tre auto per famiglia, fossero pure vecchie e sgarrupate.
            Ora con gli stipendi fermi da 20 anni queste comodità non si riesce a mantenerle, d’altra parte è difficile rinunciarci e in molte zone d’Italia non ci sono reali alternative all’auto.
            Ti faccio il caso di una persona che conosco, un insegnante, che ha una famiglia monoreddito (il suo). Ci sono tre auto in famiglia, perché lui insegna da una parte, una figlia lavora (precaria) da un’altra parte e la seconda figlia lavora (a partita iva) da un’altra.
            L’auto più recente ha 100000 km e 15 anni. Come li vogliamo chiamare, incapienti? Di sicuro nessuno di loro passerà all’elettrico, non se lo possono permettere. E già oggi siamo ridotti che molti tra poco finiranno a pedali, l’elettrico non farà altro che aumentare le diseguaglianze. Non che sia il male assoluto, ma comporta un aumento significativo del TCO per km rispetto a chi si muove a budget minimo.
            Comunque non ho la soluzione in tasca. Se non si interviene sulle retribuzioni e sulle condizioni di lavoro difficile pensare che la transizione abbia successo. Per ora le tasse di tutti i cittadini stanno finanziando il pass nei centri storici dei benestanti.. e un po’ mi girano.

          • Certo, il costo del petrolio salirà inesorabilmente. Quello dell’elettricità da fonti rinnovabili calerà altrettanto inesorabilmente. Tragga lei le conseguenze su tutto il resto del suo ragionamento.

          • @Ciccio ma se togliessimo gli incentivi al FV chi mai più li monterebbe? Tanto per dirne una.
            Se molti non si possono permettere una BEV (e non si possono permettere un’auto nuova a prescindere) non è il motivo per essere contro la mobilità elettrica nel suo complesso.

            \\\…Ti faccio il caso di una persona che conosco, un insegnante, che ha una famiglia monoreddito (il suo). Ci sono tre auto in famiglia, perché lui insegna da una parte, una figlia lavora (precaria) da un’altra parte e la seconda figlia lavora (a partita iva) da un’altra…///
            monoreddito ma lavorano in 3? Sarà meglio rivolgersi a un sindacato.
            Mia figlia era a PIVA fino a novembre di anno scorso, la prima cosa che ha fatto 4 anni fa fu quella di prendersi l’auto per svincolarsi da noi. Scordavo, io ero insegnante e mia moglie lavorava part-time a 650€/mese.

          • Ahahahah…Chiedo scusa per il monoreddito con tre persone che lavorano .. davvero non me ne sono accorto 😀 Più nel dettaglio la situazione è questa: il pater familias porta lo stipendio a casa da sempre, da un anno circa le due figlie lavorano, una part-time precaria a 600 euro al mese, l’altra a partita iva pagata sulla carta a 60 giorni, ma in realtà ogni 3/4 mesi. Non sono monoreddito, diciamo che in tre faranno un reddito e mezzo. Assieme al lavoro delle due figlie è stato necessario comprare altre due auto… una Fiat 600 e una Citroen C3. Di più difficilmente si possono permettere. La situazione di Daniele CL è molto simile. Non so se lui è passato all’elettrico, se lo ha fatto è stato un sacrificio di sicuro.
            @ Massimo
            Vorrei avere le Sue certezze su quello che ci riserva il futuro. Il trend che osservo è che il costo per muoversi aumenta a prescindere. Poi su chi rimarrà a piedi si accettano scommesse.

          • Se mancherà il petrolio (e mancherà di sicuro perché ne abbiamo già estratto e bruciato più di quanto non ne rimanga), resteremo a piedi. Se mancherà l’energia elettrica (ma non mancherà finchè splende il sole) torneremo tutti nelle caverne. Almeno, torneranno nelle caverne i pochi che saranno sopravvissuti alla catastrofe climatica.

          • Mi pare che gli argomenti siano stati abbastanza snocciolati da entrambe le parti, quindi non proseguirò con altri interventi.
            Il “futuro” tra quanti anni è?
            Se parliamo di 100/150 anni, allora sì, il petrolio sarà finito da un pezzo e si useranno energie alternative. Magari il nucleare pulito, che è un autentico game changer, nel senso che a quel punto veramente non avrebbe senso bruciare petrolio-carbone e nemmeno mettere pale eoliche ad c@zzum o roba del genere. Non è prevedibile quale tecnologia si imporrà da qui a 150 anni, qualsiasi previsione in merito ha meno credibilità di Nostradamus (n.b. Il solare per il momento non può competere, figuriamoci in proiezione con la popolazione mondiale in espansione sia demografica che economica e il consumo energetico pro capite in crescita).

            Se il futuro è il 2035 — domani mattina — allora no, le cose cambiano eccome. Petrolio ce n’è ancora in abbondanza, l’infrastruttura di produzione e distribuzione già esiste (più la si usa e più se ne ammortizzano i costi), i pozzi non si estendono in superficie come le miniere (causando molta meno devastazione naturale), e la tecnologia dei motori a scoppio è matura e garantisce trasporti economici e poco inquinanti (norme euro 6) a milioni di persone. Rinnovare il parco auto per portarlo ad euro6 sarebbe già un traguardo significativo contro l’inquinamento. Un passaggio all’elettrico oggi è quello che è, una forzatura in una direzione non obbligata, con tanti che sono chiamati a subirne le conseguenze e che hanno ben ragione e diritto di fare muro. Se poi vogliamo fare il tifo andiamo in un altro ambito. Cari saluti

          • Le difettano alcune nozioni.
            Le riserve accertate di petrolio coprono il consumo attuale (100 milioni di barili al giorno, si rende conto?) fino al 2070. Non è immaginabile che si consumi “tutto”. Molto prima raggiungerà prezzi stratosferici. Se non avremo già alternative ci scanneremo per l’ultimo barile.
            Le rinnovabili sono l’alternativa già disponibile, a tecnologia attuale. Il nucleare pulito arriverà, se arriverà, fra oltre 30 anni.
            Lei proprio non ha mai visto la foto di un campo petrolifero in Texas, o un sito di estrazione di petrolio da fracking o da sabbie bituminuse. Le cerchi nel web, le guardi bene, poi mi dica se non siano il massimo della devastazione abientale.
            E a proposito di devastazione ambientale, come la mettiamo che le emissioni di CO2? Lo sa che se non le azzeriamo entro il 2050 a fine secolo avremo 4 gradi in più di temperatura media sul pianeta? Ha idea di cosa significherà per l’Umanità?

          • @Ciccio dai su, non diventerai un elettrofan (ventilatore elettrico) ma piano piano, leggendoci, potresti diventare solo un elettroscettico dal NOelettrico che tu ora sembri essere.

            Non so come e perchè ma io insegnante e mia moglie part time, casa fortunatamente grande e di proprietà (fatta nel 1985-88) ma succhiadanari (3.000€ di riscaldamento), possiamo considerarci benestanti. Non credo sia perchè dal 2011 non andiamo più in vacanza in estate (2.500-3500€). Nel 2013 i figli studiavano ancora ma comprammo la Yaris ibrida, 4.000€ in più di una GPL equivalente sapendo di non ammortizzare il maggior costo neanche morti. 3 anni fa vado in pensione e subito approfitto del l’incentivo elettrico e compriamo il NIU NGT, 3950€. Qualche mese dopo rimpiazzo la bici look 586 di 10 anni e poco meno di 100.000km con una Look 795 Ultegra DiII, 4.150€, l’anno dopo approfitto degli 8000+2000€ per le auto elettriche e il 1 agosto ero in concessionaria, ZOE R135, 23.500€ con finanziamento perchè era equivalente ai contanti. 2 mesi fa abbiamo preso il Dyson V12 dalla Dyson, 515€ e Dyson ci ha restituito 16€ perchè Unieuro l’aveva messo in offerta a 499. La settimana scorsa ho preso tosaerba e taglabordi a batteria (STIGA 548 e GT 500).
            Non invento i soldi e non ho la ricetta per come riusciamo a gestire i nostri ma tant’è che vedo amici e conoscenti che pur avendo una condizione economica molto migliore della nostra, si lamentano e refuggono come cosa stregata il pensiero di elettrificare la propria mobilità. La fortuna di vivere dove la vita non è costosissima e di non avere particolari esigenze? Mahh
            E cosa dirai se aggiungo che dopo 1 anno e 1/2 di inceppi abbiamo comprato (ottobre 2022) un lotto di terra con rudere per farci una casetta per mio figlio e, per gli inceppi, ci siamo giocati la cessione del credito…beh, adesso abbiamo i risparmi quasi azzerati🥴

      • La differenza è che (valori medi)

        – 1 litro di benzina lo paghi al gestore della pompa (e alla filiera), ma ne perdi il 75%
        – 1 kWh di energia che cade sul tuo pannello non la paghi, ma ne perdi l’82%

        La differenza è che (valori ottimi)

        – 1 litro di benzina lo paghi al gestore della pompa (e alla filiera), ma ne perdi il 55%
        – 1 kWh di energia che cade sul tuo pannello non la paghi, ma ne perdi il 74.5%

        Fonte: https://www.cleanenergyreviews.info/blog/most-efficient-solar-panels

        • La differenza è che:
          – non tutti possono installare il pannellino
          – il pannellino lo paghi e lo manutieni tu e questo si somma la tco (no, no, non si può più farlo pagare a papà Pantalone, la pacchia è finita)

          La verità è che (oggi):
          – a parità di km la corrente costa di più della benzina ma grazie alle accise la benzina costa di più

          La verità è che (domani):
          – nessuno andrà più a benzina e quindi le accise dovranno pagarle anche coloro che viaggiano in elettrico per cui alla fine l’europeo medio pagherà di più per fare gli stessi km. Però avremo risparmiato lo 0.69% della CO2 globale, vuoi mettere?

          Ah, già, dimenticavo, nel futuro avremo tutti il pannellino sul tetto, mangeremo il cibo bio prodotto nei nostri orti e gli alieni ci consegneranno gratis le materie prime e le tecnologie di cui abbiamo bisogno. E saremo anche immortali.

          • Te l’ho già chiesto più di una volta Enzo, proponi qualcosa di alternativo che sia più efficace di quello che stanno proponendo i politici oggi. Pensare che il costo sia solo quello che ho alla pompa o alla presa di corrente è troppo riduttivo.

          • Enzo: “La verità è…”

            quel tale: “…che cosa è la verità?”

            amen

          • La farina di grilli Enzo. Ti consiglio di cominciare a battere sul chiodo della farina di grilli. Darà tante soddisfazioni. 🤣

          • @Marco P. inutile, conti sui costi dell’energia gliene abbiamo fatti a bizzeffe. Trascurando le rinnovabili (che sono al 45% in bolletta), se io mi autoproducessi corrente con un generatore che, questo sì, lavorando a RPM e carico fissi, potrebbe avere un 40% di efficienza e immesso in auto mi produrrebbe un 90%, ma no, facciamo anche 80% di lavoro (totale 32%), come potrebbe costarmi di più che il medesimo combustibile (stressa quantità, stesso prezzo, accise incluse o escluse a piacimento) al rendimento del 25%???

          • La farina di grillo 😅😅😅
            Ogni kg di farina di grillo che consumo mi guadagno il diritto a un pieno di benzina 🔝

            Ora vado a studiare…

    • @enzo
      “…A parte che ci sono motori in commercio che arrivano al 45% (quello diesel della Mazda CX60 arriva al 40% e il 1.5 hybrid di Geely arriva al 45%) …”

      interessante, ancora con questa verità fasulla:
      altri lettori ti han già documentato e dimostrato quanto questa affermazione sia possibilmente vera nelle prove al banco in atmosfera controllata
      e sicuramente falsa nell’uso quotidiano con qualunque ciclo lo si voglia testare (NEC, WLTP).

      quindi, il senso del ragionamento:
      anche se esistono motori termici con altissimissimo rendimento
      non è il rendimento la cosa che conta per davvero.
      ma esistono motori termici con altissimissimo rendimento.
      ma conta tutta una serie di altre questioni (pure condivisibili).

      uhmmmm…chissà perchè sento puzza di bruciato.

      ho come l’idea che Enzo senta un po’ il fiato sul collo…
      Son curioso di leggere il seguito.

      • Io sono uno di quelli che gli ha dimostrato calcoli alla mano la follia di quello che scrive ma non ho voglia di ripetere la solita tiritera.
        Mi spiace per la verità e per lasciare l’ennesima menzogna non contrastata, aspetto tempi migliori.

        • Guidoooooo, non demordereeeeee, copiati pezzetti di dati o memorizza link alle varie tue passate risposte ma nooonnn deemooordereeeee

    • Enzo, visto che qui c’è un sacco di gente pruriginosa, perché “impongono di comperare l’auto elettrica” (Aho, maddeche!?) facciamo che dal 2035 le auto a combustibili fossili potranno avere un serbatoio con un contenuto energetico pari al contenuto energetico di una batteria automotive del 2023.

      Mi pare più equo dell’ EURO 7: così si gioca alla pari.

      Che ne pensi?

    • @Enzo 1 Marzo 2023 at 13:30: ci riprovo ma io a me mi sembra oramai una cosa impossibile.
      Ho già fatto lo stesso commento in almeno altri 2 articoli e si continua a parlare di rendimenti degli ICE fantasmagorici.
      Leggi in questo stesso articolo
      Daniele CL 1 Marzo 2023 at 17:24

      Per quanto riguarda i pannelli, evidentemente non ti è mai successo di realizzare un impianto FV. Io nel 2017 nella ristrutturazione di figlia e sorella avevo spazio per 20 pannelli, presi quelli da 300Wp invece degli usuali 275Wp.
      Grazie per il “pollo”.

    • È molto divertente come tu abbia cercato di sminuire l’importanza dell’efficienza dei motori elettrici e tradizionali, perché, sai, è ovvio che la densità delle batterie e il costo della corrente e la produzione di energia sono tutti fattori che non hanno nulla a che fare con l’efficienza del motore. Come se fosse possibile ottenere un’efficienza del 10% e ottenere comunque lo stesso livello di prestazioni di un motore con un’efficienza del 90%. Ma forse sei uno scienziato che ha scoperto una nuova forma di fisica che smentisce tutto ciò che è stato scoperto finora.

      Inoltre, la tua analisi sui pannelli solari è altrettanto interessante. Sì, è vero che il rapporto costo/efficienza è importante, ma siamo sicuri che il costo sia l’unico parametro da considerare? Forse ci sono altri fattori, come la durata dei pannelli o la loro resistenza alle intemperie, che potrebbero influire sulla scelta. Ma, sai, non voglio distrarti dai tuoi ragionamenti così ben ponderati.

      E poi, il tuo confronto con i cavalli è davvero illuminante. Come hai potuto vedere dalla lista di AutoScout24, i cavalli sono l’unica cosa che conta quando si cerca un’auto usata. Non importa se l’auto è in buone condizioni, o se ha un buon rapporto peso/potenza, o se ha un’efficienza del carburante decente. Ciò che conta davvero è avere un sacco di cavalli sotto il cofano. E poi ci chiediamo perché ci preoccupiamo dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale. Tutto ciò che conta è la potenza, giusto?

      Quindi, Enzo, grazie per averci fatto riflettere su quanto sia importante ignorare tutti i fattori che non riguardano l’efficienza dei motori e la potenza dei cavalli. Davvero illuminante.

  13. “L’errore è usare nuove tecnologie con una mentalità vecchia“

    Credo sia da incorniciare. Non è una questione anagrafica, è esclusivamente una questione di mentalità: più o meno la stessa dell’approccio agli smartphone (la batteria non durerà mai abbastanza), le prime TV a schermo piatto (la naturalezza dei colori del tubo catodico non la raggiungeranno mai), i motori diesel quando tutti usavano la benzina (considerati di prestazioni inferiori), e la lista è ancora lunga. Tutto quanto alla fine viene assorbito fisiologicamente anche dai più conservatori.

  14. Bisogna smetterla di scrivere che il motore elettrico ha un rendimento del 90% ed il termico del 25% ! Sono ingegnere ed un motore diesel ha un rendimento del 40% e per quanto riguarda l’elettrico bisogna tenere conto del rendimento di produzione dell’energia elettrica necessaria per le ricariche! In tal modo si potranno confrontare rendimenti omogenei e si scoprirà che i 2 rendimenti non sono così diversi. Bisogna considerare cicli di produzione completi dall’energia contenuta nel carburante all’energia meccanica finale.

    • Il motore diesel può avere anche il 40% di rendimento a un ben determinato numero di giri e con un ben determinato carico. Peccato che utilizzato in un’auto non sia così.
      Idem per la produzione di energia, che vale per l’energia elettrica ma anche per i carburanti fossili, per cui devi aggiungere anche i costi energetici dell’estrazione, raffinazione e trasporto, tenendo anche conto che l’EROEI del petrolio è inevitabilmente in discesa, visto che non è rinnovabile (è per questo che si parla di disaccoppiamento tra rinnovabili e non rinnovabili).
      Armaroli non ha affatto torto, se si va a calcolare quanta energia serve per percorrere 100 km con un’auto elettrica e con una a combustione o ibrida non c’è paragone tra i due sistemi.

    • Quindi bisognerà anche considerare l’efficienza nel trasporto del carburante fino al distributore? Se è così si mette male per il motore termico…….

      • In realtà l’energia spesa per il trasporto non è neppure così tanta, se rapportata alla quantità di energia trasportata. Il problema è proprio che i motori termici sprecano veramente tantissima energia se non funzionano al regime e carico ottimali.

        • Visto che vi piace attaccare personalmente dando dell’ingegnere preso alla cepu o altre stupidaggini, vi consiglio di andare all’università a dire queste idiozie e poi mi raccontate come finisce. Magari studiare prima , invece di dire che ingegnere è l’incipit di un disastro. Io i disastri li leggo ogni giorno in questo blog. A voi nemmeno alla cepu ve la danno la laurea.

    • Giusto, anch’io sono un ingegnere e non se ne può più di leggere queste cose. Confrontare i rendimenti di un motore a combustione interna con uno elettrico denota solo una profonda ignoranza della materia.

        • il primo utilizza una fonte di energia primaria, il secondo una fonte di energia secondaria. In pratica, va sempre prima generata l’energia elettrica con un rendimento di conversione dalla fonte di energia primaria(che sia luce solare incidente, rinnovabili in generale o combustibili fossili)a quella elettrica. E’ lo stesso discorso che si fa riguardo all’inefficienza dell’idrogeno, che è un vettore energetico e, pertanto, il rendimento va calcolato su tutta la filiera produzione-cella a combustibile e non solamente prendendo in considerazione il rendimento della cella a combustibile. Quello che sorprende è che questa inefficienza è ben presente per l’idrogeno ma mai per l’energia elettrica. Ripeto non è un discorso riguardante le rinnovabili o il fossile, il rendimento energetico si calcala a prescindere da questo.

          • anche la benzina non è che fai il pozo e sgorga così com’è…primaria mica tanto, e ingegnere un po’ della CEPU

          • @mario e anche questa volta l’incipit “Sono ingegnere” è il preludio di un disastro. 🤷

          • @Leonardo (R) mi associo. Anche se… sono ingegniere (con la i) anch’io 😭😭😭

    • Sono d’accordo con Alessio, il tema efficienza vale solo se l energia elettrica su facesse 100% con rinnovabili. Fino a quando si brucerà gas, legna, carbone e rifiuti, l’ efficienza va decrrmentsta di quella del ciclo che produce elettricità.

      • Ragionamento quasi corretto, ma conclusione sbagliata.

        Non è “il ciclo” quello che conta ma il mix, ovvero con 35% di rinnovabili hai 35% fossil free, il restante va ridotto per il rendimento della conversione.
        Per il carburante fossile il massimo di biocarburante nel mix del serbatoio è del 10% circa, aumentabile in teoria anche al 100% ma difficilmente se non praticamente impossibile da scalare ai volumi necessari.
        Al contrario per l’elettrificazione la tendenza è quella di ridurre sempre di più la quota da fonti fossili.
        Aggiungi il rendimento delle batterie e del motore elettrico e hai almeno due terzi di riduzione del consumo di energia sull’intero ciclo.

    • ingegnere, spiegami due cosine allora:

      un pieno da 50l di gasolio equivale a (50*10.7 e pure aprossimando male) a 500kwh.
      con un pieno da 50l dici di fare 1200km su per giu.
      con 500kwh considerando anche un consumo autostradale di 20kwh/100km riesci a fare più del doppio, ovvero almeno 2500km.
      davvero i rendimenti non sono poi cosi diversi? o forse stai scrivendo un sacco di boiate..?

      piccola postilla, per avere 50l di gasolio nel tuo bel serbatoietto, quanti kwh sono stati spesi per perforare, estrarre, trasportare, raffinare e trasportare di nuovo il carburante al distributore?
      quelli non si contano vero? o questi conti si fanno solo per quanto riguarda l’estrazione del litio?

      • è profondamente errato tutto il ragionamento. Tutti i derivati del petrolio sono considerati fonti di energia primaria, come lo è la luce solare incidente, la forza del vento o dell’acqua, il combustibile nucleare; l’energia elettrica no(a meno dei fenomeni elettrostatici che avvengono in natura ma non utilizzabili per applicazioni industriali), è una fonte di energia secondaria, così come l’idrogeno è un vettore energetico. Il petrolio esiste in natura, l’acqua esiste in natura , la luce solare esiste in natura; l’energia elettrica che utilizziamo non esiste in natura, va generata, e nel generarla si ha un tasso di conversione da energia primaria a secondaria che non considerate andando a valutare solamente il rendimento del motore elettrico. E’ semplicemente errato. Con questo metro di giudizio potremmo dire che l’auto ad idrogeno è molto efficiente quando invece non lo è per niente. Anche l’auto elettrica ha un rendimento molto basso che arriva a stento al 30% ma quello che andrebbe esaltato non è tanto il rendimento energetico quanto il fatto che se si utilizzano fonti rinnovabili la fonte di energia primaria è gratis e possiamo accettare anche tassi di rendimento molto bassi, oltre che essere a basso impatto ambientale. Questi sono i cavalli di battaglia dell’auto elettrica non la millantata efficienza energetica, che per inciso non esiste.

        • @Carlo: probabilmente lei è “giovane” del sito. Mi appello ai redattori per fornire gli articoli in cui si è discusso dell’energia W2W (Well to Wheel, dal pozzo alla ruota).
          Per gugol basta digitare “dal pozzo alla ruota”, il primo risultato è del 2018.
          Scherzando sulle energie primarie e secondarie, siccome l’energia elettrica non esiste in natura, le auguro di non essere mai interessato direttamente da un fulmine.
          Lei scrive “…l’energia elettrica che utilizziamo non esiste in natura…”, ma neanche il petrolio che utilizziamo esiste in natura.

        • tu di ingegnere hai poco o niente..

          cosa cavolo c’entra energia primaria o secondaria?
          ho messo giù dei conti abbastanza semplici a cui rispondere, sei in grado di confutarli o la butti in caciara?

    • … senza dimenticarsi però della lavorazione del petrolio per ottenere il diesel.

      Chissà perché quando si parla di vetture elettriche si va a considerare la CO2 contenuta nelle flatulenze del mulettista e del rendimento del muletto stesso, mentre i carburanti sgorgano miracolosamente da sorgenti alpine.

    • ma perché se si parla di elettrico dobbiamo tenere conto anche delle perdite per effetto joule delle prese domestiche, invece se si parla di termiche pare che il petrolio ci piova a dosso come dono del cielo e miracolosamente finisca nei serbatoi.
      me lo saprebbe spiegare caro ingegnere.

  15. Meno male che qualcuno equilibrato c’è. Certo che se dobbiamo essere contenti del “sostegno” delle Iene, vuol dire che il futuro delle BEV sarà tutta in salita… 🙂

    • Errata corrige: “vuol dire che il futuro delle BEV tra i cavernicoli che si spartiscono la penisola italica sarà tutta in salita…”

      • il problema dell’auto elettrica, paradossalmente e secondo me sono quelli che commentano come lei ad un post: secondo lei definire chi non vuole passare obbligatoriamente ad un’auto elettrica (perchè ormai di questo si tratta, non sarà oggi ma quello è) un cavernicolo che vantaggio porterebbe? Quella persona si coprirà il capo di cenere ed andrà subito a comprare la ev o si arroccherà ancora di più nella sua idea? Se volete convincere le persone alla transizione usate argomenti convincenti. E comunque a mio parere ognuno dovrebbe essere libero di comprare quello che gli pare, poi saranno la tecnologia e il mercato a decretare la fine di un sistema di trasporto, non di certo l’imposizione di quattro burocrati europei dalle valigie piene di soldi che viaggiano con i loro macchinoni da 300 cv rigorosamente a benzina e prendono l’aereo anche per andare al bar a fare colazione

        • Qualunquismo da quattro soldi per la UE, ma battuta sui cavernicoli italici non concessa? Patriota?

        • -chi non vuole passare obbligatoriamente ad un’auto elettrica (perchè ormai di questo si tratta, non sarà oggi ma quello è) un cavernicolo –

          Le consiglio un termine che (forse) ho coniato io e che mi piace tantissimo: troglofossile 🤭

          Si senta libero di farne buon uso. 😇

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