Home Auto Peugeot e Fiat davanti a Tesla in Francia

Peugeot e Fiat davanti a Tesla in Francia

6

Peugeot e Fiat davanti a Tesla in Francia: in febbraio la e-208 e la 500e battono nelle vendite l’accoppiata Model Y-Model 3, che invece detta legge in Italia.

peugeot e Fiat davanti a TeslaPeugeot e Fiat davanti a Tesla con e-208 e 500e, Model Y e Model 3 inseguono (3°e 6°)

Mentre da noi il mercato dell’elettrico langue, in attesa dei nuovi incentivi, Oltralpe le vendite vanno a gonfie vele. In febbraio ne sono state immatricolate 25.825, con un incremento del 32% in un anno e una quota di mercato del 18% (in Italia siamo al 3,4%…).

E non è la marca di Elon Musk a dettar legge, battuta dalle citycar della scuderia Stellantis, grazie anche al cosiddetto leasing sociale (con canoni contenutissimi) varato dal governo con il 2024. Per la prima volta la Peugeot e-208 ha sfondato quota 4 mila auto vendute in un mese (per la precisione 4.132). Battendo nettamente la 500e, che comunque ha chiuso il mese con un ottimo risultato (2.114 immatricolazioni).

Per trovare la prima Tesla bisogna risalire al terzo posto, con la Model Y che chiude febbraio con 1.982 auto vendute.  Ancora più indietro la Model 3, al sesto posto con 1.216.

La Volvo EX30
La Volvo EX30 entra in classifica al 10° posto.

Nella top ten sbuca l’attesissima Volvo EX30

Il sito francese Automobile Propre fa notare che “Tesla ha appena stabilito uno sconto di 4.000 euro sulle berline a trazione posteriore in stock“. Questo per compensare la perdita del bonus statale, legata al fatto che la Model 3 è prodotta in Cina, Paese entrato nella lista nera della Francia per quel che riguarda la concessione degli incentivi.

Un altro prodotto made in Cina, la MG 4, si è piazzato nella Top 5 delle vendite di febbraio, con 1.491 immatricolazioni. In questo caso la perdita del bonus è stata compensata dalla MG con sconti molto generosi. A completare la classifica figurano la Renault Megane (a quota 1.615), la Citroën ë-C4 (1.034), la BMW iX1 (1.010), la Renault Twingo (996) e l’attesissima Volvo EX30 (770). Fuori dalla top ten la Dacia Spring (Gruppo Renault), esclusa sia dagli incentivi che dal leasing sociale.

Apri commenti

6 COMMENTI

  1. Dipende dalla struttura degli incentivi e soprattutto dalla sindrome della “Grandeur” che da sempre fa parte del dna francese.

  2. Saranno contenti i dipendenti Stellantis, personalmente ne conosco un paio qui a Torino che ad aprile riceveranno un bonus a 4 zeri per i risultati dello scorso anno!
    Se le cose stanno così il prossimo anno non sarà da meno!

  3. Beh era assolutamente prevedibile, ed il risultato è abbastanza modesto. Riassunto: lo stato francese, azionista di Stellantis, fa una legge che penalizza le importazioni di EVs dalla Cina per evitare la concorrenza sleale di prodotti sovvenzionati e venduti in dumping, e fin qui nulla di scorretto e direi che come il governo cinese impedisce e vieta l’importazione di EVs stranieri per reciprocità lo dobbiamo fare anche noi. Ma a questo punto si scopre che Tesla può fare un ulteriore sconto di 4000 euro ed anche gli altri cinesi come Volvo ed MG. Ma allora non servono incentivi, ma solo concorrenza! Inoltre il mercato EVs francese è super drogato dal leasing sociale, ovvero una misura che praticamente butta le tasse per regalare veicoli costosi ad un gruppo di persone che potrebbero tranquillamente comprare veicoli adeguati con i propri soldi. Lo stesso stato che possiede Stellantis e Renault usa le tasse per vendere i prodotti di Stellantis e Renault. Un bel cortocircuito economico che droga un mercato destinato ad implodere appena l’uso sconsiderato delle tasse verrà meno per ovvi motivi di bilancio. Tutti i nodi vengono al pettine, come dimostrano Germania ed altri paesi, dove il picco delle vendite di EV è stato superato per la banale ragione che il prodotto è poco o per nulla competitivo. Si aspettano prodotti molto migliori.

    • Buongiorno,
      mi pare che la Cina non vieta le importazioni, ha dei robusti dazi, e lo stesso già facciamo noi; idem la Francia non vieta le importazioni di BEV, solo non gli da l’incentivo pieno, riservato alle auto BEV europee; poi sempre secondo me, il risultato Francese è molto buono, altro che modesto; e bene stanno andando le e vendite di BEV anche in Inghilterra, che non è neppure più “Europa”

      quasi ogni grosso brand poi produce e vende un po’ ovunque, e ha bisogno di vendere anche in Cina, ci andrei più piano con le dichiarazioni bellicose

      ma il punto per cui ci tenevo a rispondere è questo: lei invoca più concorrenza, ma dice che vorrebbe impedire le importazioni, e allora non se esce

      Tesla ha già fatto il “miracolo” di portare in anticipo in europa la concorrenza nella auto grandi, facendo abbassare più in fretta i prezzi a tutti, ma non c’è ancora nelle auto piccole, dove la concorrenza al momento la possono fare solo le auto Cinesi/ Coreane/ Vietnamite, etc

      finchè BYD non inizia a importare la Seagull ( e Hunday la Casper), Stellantis e Renault contineranno a sovraprezzare poco o tanto le compatte e utilitarie BEV, perchè non hanno concorrenza

      per cui, ben venga BYD o altri, con i dazi attuali per me già più che sufficenti a non fargli prendere tutto il mercato, ma giusto una quota, quella necessaria ad attivare “la concorrenza”

      quando comprare una compatta-utilitaria (es. Byd) sarà più interessante che comprare l’equivalente ICE, i costruttori europei prima di inziare a perdere quote importanti, saranno costretti a provare sul serio a vendere grandi numeri di BEV, abbassando i prezzi di listino e non tarpando gli allestimenti nelle parti più utili

      o almeno a me pare che il ragionamento sia così

      • Condivido tutto. C’è bisogno di “iliad” delle bev per togliere un bel pò di “creste” sui prezzi.

Rispondi